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Condivido appieno quanto riportato dal nostro Parlamento: L’Italia è migliore di chi oggi la governa!


Già… condivido appieno quanto riportato dal nostro Parlamento: L’Italia è migliore di chi oggi la governa!
L’altro ieri, ascoltando il telegiornale, la mia attenzione è stata catturata da una dichiarazione che ha immediatamente risuonato con qualcosa che sento da tempo, un pensiero che aleggia nelle conversazioni al bar, nelle cene in famiglia, tra amici, in quel senso di frustrazione che ormai è pane quotidiano per molti di noi.

È stata la Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, a pronunciare questa frase, e nonostante le distanze politiche, devo ammettere che per una volta le parole hanno centrato un bersaglio più grande di qualsiasi schieramento. Appena l’ho sentita, ho pensato che non poteva rimanere solo una battuta in una trasmissione, ma doveva essere colta, scritta e fatta propria, perché esprimeva un sentimento diffuso da essere ormai una verità quasi dolorosa.

E da quella frase, credo che chiunque possa comprendere chiaramente non solo il mio pensiero, ma quello di una fetta sterminata di connazionali che ormai guarda alla politica come a un universo distante, un palcoscenico dove non si recita più il bene comune, ma un copione logoro di clientelismo e malaffare. È la percezione di un sistema che sembra alimentarsi di corruzione, di raccomandazioni spudorate e, ahimè, di quell’ombra lunga della criminalità organizzata che intreccia i suoi fili con il potere, lasciando i cittadini onesti a chiedersi se esista ancora un luogo pulito dove decidere il futuro per i propri figli.

È fondamentale precisare che questo non è un discorso di parte, non nasce da una bandiera di destra, di sinistra o di centro. La mia vita l’ho costruita facendo a meno della politica e dei loro referenti, tenendo ciascuno di essi a grande distanza e quando ci siamo trovati vicini, ho sempre espresso – tra mille lacchè che porgevano la mano, sorridevano a trentasei denti e chiedevano l’autografo – ciò che pensavo di loro, criticando soprattutto talune loro decisioni, non solo politiche, ma anche personali.

Mi sovviene ad esempio un caso in cui ad uno di essi – che aveva pubblicizzato se stesso nei cartelloni siciliani – già… con quella propria immagine stilizzata nera che ne ritraeva il profilo – su uno sfondo chiaro, e sotto quell’odiosa frase: l’unico pizzo che piace ai siciliani!

Beh… incontrandolo casualmente in una manifestazione – avevo accompagnato lì una mia amica che quel giorno era senza macchina – e passandomi egli vicino, garbatamente salutandomi, lo ringraziai per il saluto e ricambiai a mia volta, ma gli dissi subito ciò che pensavo e cioè che a sentire la parola ‘pizzo’ ero andato su tutte le furie. Gli feci presente che non si poteva, e non si doveva, scherzare con quella vergognosa forma di estorsione e che, personalmente, respingevo con sdegno quella pubblicità che, banalizzando un termine intriso di dolore e paura, offendeva la memoria e la dignità di tutte le vittime e di chi ogni giorno combatte silenziosamente quella piaga.

Questo è soltanto uno dei casi, ma potrei farvi ancora qualche altro esempio – vi confermo sin d’ora comunque che non sono molti – forse perché ho sempre tenuto la politica distante da me, ma ricordo comunque un altro episodio, a suo modo simpatico, con l’attuale nostro Presidente del Consiglio, in quella circostanza non lo era ancora, ma ve lo racconterò – forse – in un mio prossimo post.

Ma comunque non voglio generalizzare, sì… non è giusto fare di tutta un’erba un fascio, e proprio per questo, so riconoscere che a livello locale, per fortuna, esistono ancora persone perbene, individui volenterosi che si dedicano con passione autentica a risolvere i problemi veri della gente, che lottano per la salute, per una scuola dignitosa, per un ambiente vivibile. Sono loro la prova vivente che l’Italia è migliore.

L’amara ironia, però, sta proprio in questo contrasto stridente tra l’operosità silenziosa di tanti e la sterilità rumorosa di chi governa. Le decisioni che scendono dall’alto, dalla maggioranza di oggi, sembrano troppo spesso sorde alle urgenze reali del Paese, incapaci di cogliere quel grido di bisogno che sale dalle comunità, preferendo alimentare divisioni e quel fuoco che brucia le nostre potenzialità.

È come assistere a un naufragio dalla tolda di una solida nave, quella del governo. Si vede la gente in mare che lotta, che chiede aiuto con tutte le sue forze. E sulla nave, le corde per salvarli ci sono tutte, sono robuste e pronte all’uso. Eppure, chi dovrebbe buttarle le trattiene strette, come un tesoro personale. Qualcuna, è vero, vola verso un parente, un amico, un conoscente, ma per la maggior parte delle persone che affondano, non arriva nulla.

Si preferisce guardare altrove, dimenticando che il primo, l’unico comando, era salvare la collettività.

Sì… quella stessa collettività che doveva essere la loro unica, vera missione.

"Potta a Potta"??? No… potta a casa???

Ah… è veramente esilarante osservare l’ira manifestata da Bruno Vespa a causa della sospensione del dibattito Tv tra Meloni e Schlein…

Ho letto difatti una sua dichiarazione che diceva: Per una volta abbiamo due leader donne, facciamo saltare tutto per cavilli burocratici?

Sono d’accordo… ma solo in parte, perché visto che si trattava di un confronto politico tra due donne, sarebbe stato opportuno aggiuggerne una terza – non per come riportato in questi giorni nell’inchiesta ligure – già… pensandoci bene, quella sfida tra le due rappresentanti delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, poteva realizzarsi su un canale diverso come La7 e avendo come mediatrice la giornalista Lilli Gruber, indiscussa conduttrice e soprattutto giornalista altamente qualificata.

Premetto che non ho alcun preconcetto nei confronti del giornalista della Rai, ma certamente non posso rammaricarmi per questa occasione sfumata che – secondo il sottoscritto – sarebbe stata non certo equilibrata, visto tra l’altro quanto accaduto proprio in questi giorni, dove molti dipendenti di quella azienda pubblica, hanno scioperato affermando che da quella rete si darebbero ai telespettatori informazioni inique in quanto essa dimostra essere fortemente politicizzata, tanto che qualcuno l’ha definita “Tele Meloni”!!!

Mi dispiace, ma sono d’accordo a non fare quella trasmissione, d’altronde sarebbe stato corretto invitare anche le altre forze politiche che per numeri non sono da meno, mi riferisco al M5Stelle ma anche ad altri come Lega, Forza Italia e a tutti quei partiti di centro che hanno superato lo sbarramento del 4%…

Ciascuno avrebbe potuto dire la sua, già… un programma “full immersion” di un paio di ore in cui si sarebbero potute affrontare temi su cui i cittadini attendono ancora risposte!!!

Ma forse qualcuno, abituato a programmi includenti di non più di “5 minuti”, pensa che attraverso quattro battute gettate lì sul momento o chissà, sperando in un qualche effetto speciale da parte delle due contendenti (sì… tanto per aumentare l’audience) come ad esempio una tirata di capelli oppure perché no… un bacio saffico, beh… si sarebbe potuto assicurare quel pluralismo che ormai da molti anni non si vede più e difatti, la maggior parte dei miei connazionali, legge le notizie attraverso i social o le televisioni straniere!!!

Permettetemi di aggiungere che la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, concorda con quanto scritto dal sottoscritto, avendo infatti richiesto l’intervento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in particolare per adottare la formula del confronto tra un numero di partecipanti compreso fra tre e sei, di norma, se possibile, fra quattro partecipanti, senza quindi accontentarsi di uno “scontro diretto” tra il capo del Governo e il capo dell’opposizione!!!

La verità è che siamo stanchi di ascoltare parole sterili, in particolare da tutti quei lacchè che ogni giorno ripetono nei Tg quelle vane frasi a pappagallo!!! 
Basta… non se ne può più, ne di loro e ancor meno di tutti quei loro colleghi che ormai costantemente evidenziano d’esser corrotti e aggiungerei delinquenti!!!

Questi individui meriterebbero d’esser espulsi da questo nostro Paese, avendo preventivamente confiscato loro tutti i beni, anche quelli “furtivamente “intestati ai loro familiari (altrettanto collusi)!!!

Quindi, invece di perder ancora tempo in chiacchere inutili, pensate per un momento da quel Parlamento a compiere quelle fondamentali leggi a rispetto soprattutto della legalità, perché finora quanto si è fatto è servito soltanto a farci perdere tempo e a foraggiare con i miliardi dell’Europa tutti questi ladri politicanti ed i loro amici massoni e mafiosi, gli stessi che utilizzano quel denaro per corrompere e delinquere: vedrete tra qualche anno, grazie a loro, saremo tutti… con le pezze nel culo!!!