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Prima il lavoro e poi, ah si dimenticavo… il rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro???

Un tecnico manutentore addetto alle manutenzioni di celle frigorifere ha perso la vita in un infortunio sul lavoro avvenuto ad Asti… 

L’uomo aveva 56 anni ed era sposato con tre figli; lavorava per conto di una ditta del Torinese quando è stato investito dalla fiammata a seguito di un esplosione…

Poche ore dopo, un camionista è stato investito da una sostanza liquida, contenuta nell’autocisterna che stava rovesciando… 

Proseguendo, un altro uomo nella provincia di Salerno – a seguito di un incidente con un trattore con cui stava operando – è finito in prognosi con una gamba tranciata…

Cosa dire, parlano tutti di sicurezza sui luoghi di lavoro, ma nessuno fa nulla ed i morti – quelli ufficialmente dichiarati ( si perché molti incidenti vengono fatto passare come domestici, in quanto sono molti gli imprenditori che in accordo con quei loro dipendenti – per evitare guai giudiziari – ne dichiarano l’assenza da lavoro e grazie alla complicità di quel proprio lavoratore, si fa passare quanto accaduto come  infortunio casalingo – è dire che basterebbe controllare il foglio presenze mensili per scoprire come quel dipendente, non si sia mai assentato, quantomeno in maniera ingiustificata,  viceversa, guarda un po’… proprio quel giorno dell’incidente era a casa), ma si vede che non ne capiscono un cazzo!!!

D’altronde, basta percorrere le nostre strade, guardare i cantieri in corso, le opere di manutenzione, i lavori edili per le varie facciate oppure quelli stradali o impiantistici, già… basta ciò per comprendere quanto non va in quegli interventi… 

Certo, il problema reale è che mancano i controlli, che coloro che dovrebbero compierli sono gli stessi individui che chiedono a quelle imprese favori personali o semplici raccomandazioni lavorative per i propri familiari, sì… sono gli stessi che prendono mazzette per chiudere non uno ma due occhi, sono coloro che si fanno belli e si prestano ad arruffianarsi quei datori di lavoro oppure quei dirigenti di importanti “general contractor” mentre dovrebbero provvedere a sanzionarli pesantemente in particolare perché non rispettano alcuna norme sulla sicurezza, la salvaguardia dei dipendenti, la tutela della vita in generale, ma anche quella banale protezione della salute – ad esempio si osservi quanto sta accadendo in questi giorni a causa dell’innalzamento della temperatura – che come si sa, può comportare gravi complicazioni!!!

Ma nessuno fa nulla, nessuno interviene, si giustificano tutti demandando il problema a quei poveri dipendenti RSPP, che devono decidere per tutti, mettendo così a rischio – a seguito di quelle improprie e certamente contrarie decisioni – non solo il proprio incarico ma anche il proprio posto di lavoro, che non verrà in alcun modo e da nessuno di quei soggetti, cautelato e garantito!!!

Quindi possiamo dire, alla fine, tra molti che non fanno nulla, l’unico che fa qualcosa di giusto, come sempre accade deve pagare per tutti!!! 

Il mio non è uno sfogo, no… è la pura realtà, soltanto che a differenza della maggior parte dei miei colleghi, il sottoscritto può permettersi di gridarlo ad alta voce e quindi vi prego, finitela di raccontare frottole, questo è un paese dove la sicurezza è soltanto svolta sulla carta, dove l’informazione e la formazione dei lavoratori viene compiuta in maniera blanda, dove l’addestramento è qualcosa di sentito dire…, dove i Dpi vengono consegnati arbitrariamente e molti di essi sono tra l’altro da anni scaduti, mai rinnovati, per non parlare della totale mancanza dei dispositivi primo soccorso e/o antincendio!!!

Le imprese non investono sulla sicurezza, anzi vedono questa come un costo e lo Stato viceversa dovrebbe obbligare – basterebbe semplicemente controllare le assunzioni – tutte le imprese a fare formazione presso gli organi paritetici che nel frattempo sono diventati ufficialmente società di consulenza, difatti, almeno in questi ultimi anni, per quanto proposto, vogliono essere compensati, mentre gli altri enti preposti, non fanno altro che verificare quel semplice “Durc” ( quando questo come si è visto non viene falsificato… da altri corrotti funzionari) senza mai controllare se a quella regolarità contributiva dei pagamenti agli enti INPS, INAIL e Cassa edile, segua anche quelle obbligatoria regolarità contributiva, che tra l’altro è ben riportata in qualsivoglia contratto d’appalto stipulato!!!

La verità è che se ne fottono tutti e a nessuno interessa realmente la sicurezza e la salvaguardia dei lavoratori, ed allora – rivolgendomi ai familiari di quanti hanno perso un proprio caro – dico loro di non credere ad alcuna parola espressa da quei soggetti preposti, sì… da quanti operano (inutilmente) nella politica o nelle  istituzioni, fino a giungere a quei cosiddetti “referenti” tra Enti pubblici o paritetici, per concludere questo personale pensiero con quelle holding o a dir chiamarle imprese!!!

Quindi, quando ascoltate quelle ridicole condoglianze espresse, pensate sempre che chi vi sta parlando è proprio uno di quei soggetti che ha di fatto contribuito – con la propria negligenza – al decesso o al grave incidente del vostro amato/a!!! 

Ecco perché penso sia corretto chiamare quanto finora accaduto con il proprio nome: omicidi sul lavoro!!!

Altro che "costruttori"!!! Presidente Mattarella… il paese viene prima delle beghe!!!

Caro Presidente,
osservando quanto sta accadendo in queste ore, mi convinco sempre di più che nel giorno del suo messaggio augurale di fine anno, qualcuno di quei nostri parlamentari, non la stava ascoltando!!! 
E sì… perché non si spiega altrimenti, come sia possibile che dopo quella frase da Lei pronunciata, “Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori. I prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall’emergenza e per porre le basi di una stagione nuova”, qualcuno di quei soggetti istituzionali, avrebbe dovuto seguire le sue parole, invece di farsi travolgere da beghe che nulla portano al nostro paese!!!

Tutto questo richiama e sollecita ancor di più la responsabilità delle istituzioni anzitutto, delle forze economiche, dei corpi sociali, di ciascuno di noi. 

Serietà, collaborazione, e anche senso del dovere, sono necessari per proteggerci e per ripartire”; mentre, ancora oggi assistiamo a questo teatrino da parte della politica e di quei suoi referenti!!! 
Gli interessi egoistici prevalgono… e vecchi canoni politici ed economici mostrano tutta la loro inadeguatezza e quindi, mentre il virus, mette a rischio le nostre esistenze e ferisce il nostro modo di vivere – basti ricordare le tante solitudini e il pensiero straziante di chi moriva ( ed ancora oggi muore ) senza avere accanto i propri cari – qualcuno pensa a come spendere i miliardi che a breve giungeranno dall’Europa…

Rivolgendomi a Lei ritengo sia fondamentale ripartire dalla necessità di dare insieme memoria di quello che abbiamo vissuto in questo anno, senza chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

Come ha detto “ci accingiamo – sul versante della salute e su quello economico – a un grande compito. Il piano europeo per la ripresa, e la sua declinazione nazionale dovrà essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse; soltanto così possiamo permetterci di superare le fragilità strutturali che hanno impedito all’Italia di crescere come avrebbe potuto”!!!

Cambiamo quindi ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco: lo dobbiamo a noi stessi, ma soprattutto lo dobbiamo alle giovani generazioni…

E’ tempo quindi che ricordi a quei suoi onorevoli colleghi che è tempo che ciascuno faccia la propria parte… altrimenti il rischio è quello di vedere naufragare la nostra democrazia!!!
Grazie Presidente.