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Tomizawa…The show go on…

Shoya Tomizawa…non c’è più!!!
Nel Gran Premio di San Marino, qualcuno dimentica che c’è un pilota  a terra…che non si muove… ed invece di fermare la gara, ci si preoccupa di farla proseguire!!!
In qualunque sport..anche nel più banale nostro calcio, quando un giocatore cade…si ferma il gioco e se l’albitro non lo fa…ci pensano i giocatori ad interrompere la fase in corso…
Quì invece ognuno corre, corre e purtroppo per dovere correre se ne fottono se un loro amico, avversario o compagno è a terra agonizzante, ferito o forse morto!!!
Che sia giusto che ragazzi anche minorenni possano partecipare a competizioni come questa dove si rischia anche la morte, certamente e moralmente non ci si trova d’accordo…ma non bisogna dimenticare che questi ragazzi sin dalla tenera età di 5 anni si ritrovano, messi dai genitori, su piccole motociclette a correre ed a iniziare il percorso della loro vita!
Però, che lo show debba continuare, ecco che, almeno in questo si può intervenire…; tentare certamente di provvedere sin da subito con le operazioni di soccorso è fondamentale, diventa prioritario intervenire nei primi minuti dopo lo schianto, con un rapido coinvolgimento dei medici, dell’ambulanza si può tentare di salvare una vita…
Il drammatico schianto avvenuto a 14 giri dalla conclusione è accaduto per il contatto con un tappettino di finto prato verde, posto adiacente al cordolo, più per un fatto estetico, che per qualsivoglia ragione di sicurezza, che proprio perchè posto lì, ha causato la perdita di  controllo della sua moto.
Queste moto che arrivano a toccare i 250… non danno il tempo di poter effettuare nessuna correzione, chi come il sottoscritto porta una moto sà, cosa significa avvicinarsi anche soltanto ad una velocità di 180 chilometri/orari.
Quindi nessuna bandiera Rossa e neanche è stata sospesa la gara…complimenti ai Direttori di gara….chissà se avessero adottato la stessa scelta se fosse stato un loro figlio a cadere…
 Il Dottor Claudio Costa ha affermato che ” è stato un incidente terribile con lesioni terribili, abbiamo fatto un lavoro egregio al centro medico, in ambulanza e nell’ospedale di Riccione, quindi Tomizawa è venuto a mancare alle 14.19 “.
Ovviamente non possiamo prendercela con coloro che hanno corso successivamente; Pedrosa, Lorenzo e Valentino Rossi, appena avvisati dell’accaduto a fine gara, non hanno potuto far altro che accettare quanto era appena successo al loro amico e collega e sicuramente nel ricordarlo, con quell’allegria e simpatia che intervistato esprimeva, anch’essi certamente nel prendere atto della mancanza… avranno pensato a quanto la loro vita, la loro carriera, sia appesa ad un filo…
Addio, Tomizawa.

Tomizawa…The show go on…

Shoya Tomizawa…non c’è più!!!
Nel Gran Premio di San Marino, qualcuno dimentica che c’è un pilota  a terra…che non si muove… ed invece di fermare la gara, ci si preoccupa di farla proseguire!!!
In qualunque sport..anche nel più banale nostro calcio, quando un giocatore cade…si ferma il gioco e se l’albitro non lo fa…ci pensano i giocatori ad interrompere la fase in corso…
Quì invece ognuno corre, corre e purtroppo per dovere correre se ne fottono se un loro amico, avversario o compagno è a terra agonizzante, ferito o forse morto!!!
Che sia giusto che ragazzi anche minorenni possano partecipare a competizioni come questa dove si rischia anche la morte, certamente e moralmente non ci si trova d’accordo…ma non bisogna dimenticare che questi ragazzi sin dalla tenera età di 5 anni si ritrovano, messi dai genitori, su piccole motociclette a correre ed a iniziare il percorso della loro vita!
Però, che lo show debba continuare, ecco che, almeno in questo si può intervenire…; tentare certamente di provvedere sin da subito con le operazioni di soccorso è fondamentale, diventa prioritario intervenire nei primi minuti dopo lo schianto, con un rapido coinvolgimento dei medici, dell’ambulanza si può tentare di salvare una vita…
Il drammatico schianto avvenuto a 14 giri dalla conclusione è accaduto per il contatto con un tappettino di finto prato verde, posto adiacente al cordolo, più per un fatto estetico, che per qualsivoglia ragione di sicurezza, che proprio perchè posto lì, ha causato la perdita di  controllo della sua moto.
Queste moto che arrivano a toccare i 250… non danno il tempo di poter effettuare nessuna correzione, chi come il sottoscritto porta una moto sà, cosa significa avvicinarsi anche soltanto ad una velocità di 180 chilometri/orari.
Quindi nessuna bandiera Rossa e neanche è stata sospesa la gara…complimenti ai Direttori di gara….chissà se avessero adottato la stessa scelta se fosse stato un loro figlio a cadere…
 Il Dottor Claudio Costa ha affermato che “ è stato un incidente terribile con lesioni terribili, abbiamo fatto un lavoro egregio al centro medico, in ambulanza e nell’ospedale di Riccione, quindi Tomizawa è venuto a mancare alle 14.19 ”.
Ovviamente non possiamo prendercela con coloro che hanno corso successivamente; Pedrosa, Lorenzo e Valentino Rossi, appena avvisati dell’accaduto a fine gara, non hanno potuto far altro che accettare quanto era appena successo al loro amico e collega e sicuramente nel ricordarlo, con quell’allegria e simpatia che intervistato esprimeva, anch’essi certamente nel prendere atto della mancanza… avranno pensato a quanto la loro vita, la loro carriera, sia appesa ad un filo…
Addio, Tomizawa.