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We Build: il rischio zero non esiste!!!

Grand Paris Express, la linea metropolitana lunga 200 chilometri capace di collegare quasi tutti i comuni della Île-de-France e promette di trasformare la fisionomia stessa di una delle più grandi metropoli europee.

A seguire il Terzo Valico dei Giovi – Nodo di Genova, da Genova a Milano quasi in un’ora: dalla Liguria alla Lombardia a bordo di un treno ad alta capacità, un viaggio su una linea lunga 53 chilometri, 37 dei quali in galleria.

Ed ancora, la nuova linea metropolitana M4 che andrà ad integrare la rete di trasporto urbano con una nuova soluzione sicura, rapida e sostenibile: sarà lunga 15 chilometri con 21 stazioni, la Linea Metro M4 Milano – detta anche “Linea Blu Milano” – attraverserà in soli 30 minuti il centro storico della città collegando il quadrante Est (aeroporto di Linate) con il quadrante Ovest, fino alla stazione di San Cristoforo. 

E cosa dire del progetto alta velocità in Texas che diventerà appena realizzato tra i maggiori collegamenti città-città al mondo, con una linea ad alta velocità – la prima degli Stati Uniti – per collegare due grandi città, Houston e Dallas in meno di 90 minuti. Attraverso di essa verrà riscritta la mobilità in Texas in chiave sostenibile. Il treno difatti garantirà uno spostamento celere, sicuro e a basso impatto ambientale ad oltre 13 milioni di persone che oggi si muovono tra le due città in auto o in aereo.

Sempre “We Build” ha ottenuto l’aggiudicazione del nuovo Lotto costruttivo “H41 Gola del Sill–Pfons” della Galleria di Base del Brennero, del valore complessivo di €651 milioni. Il Gruppo partecipa al progetto con una quota complessiva del 50% della joint venture che realizzerà i lavori, insieme con la società svizzera Implenia (al 50%). 

Nel proseguire quella sua politica di ampliamento, We Build si è diretta in Australia dove ha firmato un contratto del valore in quota pari a 3,3 miliardi di dollari australiani (€2,1 miliardi), per il North East Link PPP Primary Package di Melbourne. Un progetto del valore complessivo di 11,1 miliardi di dollari australiani, il cui Gruppo parteciperà ai lavori di progettazione e costruzione. 

La società inoltre parteciperà con il 7,5% alla società di progetto a cui faranno capo le attività di Operation & Maintenance. Un progetto quest’ultimo con una grande valenza in termini di sostenibilità che porterà alla realizzazione di un collegamento essenziale per la rete autostradale della città, per ridurre i livelli di congestionamento del traffico e i tempi di viaggio per decine di migliaia di automobilisti, esso infatti eviterà il passaggio di 15.000 camion dalle strade locali ogni giorno, riducendo di 35 minuti i tempi di viaggio dei pendolari.

E di pochi giorni il contratto firmato da da oltre 1 miliardo di euro (oltre 10 miliardi di corone norvegesi) in Norvegia con Macquarie Capital, per la costruzione e la gestione del sistema viario e di ponti definito “RV.555 Sotra Connection PPP Project” (un sistema costituito da strade, tunnel, ponti e viadotti, nella contea occidentale di Vestland) eco che per Webuild è già ora di siglare nuove partership.

Gli analisti sono ora in attesa dei conti dell’anno 2021 appena conclusosi.

Ho letto che la Società ha aggiornato la guidance 2021 a metà novembre prevedendo ricavi tra 6,5 e 7,2 miliardi, con un indicatore economico intorno all’8%, anche se è in corso una possibile revisione a causa dell’effetto della pandemia, dell’aumento spropositato dei prezzi delle materie prime e dei prodotti petroliferi e per ultima la guerra in corso in Ucraina, che sta bloccando i rapporti commerciali con la Russia!!!

Quindi, che ci sarà un forte calo nei margini previsti è sicuro e non è detto che questi ultimi potranno essere recuperati in tempi celeri, certamente non quest’anno e ancor meno nel prossimo triennio 2023-2025!!!

D’altronde la situazione finanziaria mondiale e l’incertezza economica derivata dal conflitto in corso non permette a nessuno di prevedere quali conseguenza si avranno nel prossimo futuro o quali sviluppi porterà questa nuova Europa, che di fatto avrà l’Ucraina sotto l’influenza Russa (e forse non solo essa) e – a seguito delle sanzioni economiche inflitte a quest’ultima – un forte indebolimento nei rapporti commerciali il che alimenterà sempre più l’aumento dei prezzi di gas e petrolio, con la prospettiva – a differenza di quanto ci raccontano ogni giorno i nostri inadeguati politici – di una crisi senza eguali, in particolare questa situazione colpirà le nostre imprese, pronte a dover sostenere condizioni non previste in fase di contrattazione e programmazione, non solo per chi come “We Build” ha rappresentato essere “General Contractor,” no… mi riferisco in particolare ai rischi a cui vanno incontro le imprese affidatarie, cui naturalmente a caduta vanno sommate tutte quelle migliaia di imprese subappaltatrici impegnate nelle esecuzioni delle opere – di fatto sono queste ultime ad  eseguire la maggior parte dei lavori – con le conseguenze attuali di porre a rischio tutti i loro dipendenti, non sempre ahimè cautelativa (ed a quanto so, non solo loro…). 
Cosa aggiungere, osservando quanto sta accadendo ho ripensato ad un libro “L’inverno del mondo” di Ken Follet, dove veniva in quella trilogia raccontato il destino di cinque famiglie legate l’un l’altra, durante la metà del ventesimo secolo: un mondo allora funestato da dittature e dalla grande guerra…

Speriamo tutti che non si ripeta nulla di quanto avvenne allora e ancor meno di quanto poi accade negli anni seguenti… 

Oggi c’è solo bisogno di pace, una guerra nel 2022 non è accettabile, neppure nel caso in cui una delle parti potesse avere ragioni valide, perché non è attraverso l’imposizione militare che si affrontano e si discutono i problemi. 

Auspico quindi che il Presidente Putin ritrovi quella necessaria serenità e che l’Europa e ancor prima la NATO, dimostri di fare  un passo indietro, affinchè si giunga presto alla fine del conflitto…

Soltanto così potremmo riacquistare quella tranquillità di cui tutti abbiamo bisogno per riprendere nuovamente le nostre vite…

Mentre – a tutte quelle imprese oggi fortemente a rischio tra cui ad esempio proprio quella sopra riportata “We Build”, non posso che augurarle “buona fortuna” e nel farlo riprendo una frase del grande Goethe che ben la rappreseta: Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poter fare, incominciala!!! L’audacia ha in sé genio, potere, magia… Incomincia adesso.

L'ultimo bluff di Berlusconi e Renzi!!!

Non ci vuole molto a comprendere cosa stia accadendo…

Da un lato abbiamo Berlusconi… prossimo con la propria coalizione del Centrodestra a raggiungere il 35/37 % (secondo i sondaggi) e poi c’è il M5Stelle, attualmente sotto attacco (vedasi lo scandalo in corso sui falsi rimborsi di alcuni suoi esponenti, attraverso bonifici fatti e poi annullati dagli stessi…), che non dovrebbe superare quota 30%, pur essendo il primo partito (e quindi il più votato), ma senza poter raggiungere quella fatidica soglia del 40%, resterà sicuramente in opposizione… a meno che, il Sig. Matteo Salvini, non comprenda finalmente che per avere una chance per diventare premier…  dovrà necessariamente allearsi con il Sig. Di Maio, ed allora sì… che ci sarebbe da ridere e tutti questi attuali partiti la prenderebbero definitivamente in quel posto!!!

Ma si sa… le poltrone vengono prima degli uomini e soprattutto ancor prima delle esigenze dei cittadini… e quindi, mettiamoci il cuore apposto, e subiamo sin d’ora le conseguenze scellerate di tutti quei nostri connazionali!!!
Ritorniamo quindi al Cavaliere e al suo amico del cuore Matteo Renzi (o forse dovrei dire Gentiloni).
Si… perché il “Cavaliere“, pur di non perdere quel potere finalmente acquisito, potrebbe riconfermare Gentiloni quale premier (d’altronde è come parlare con Renzi in persona…) e così facendo, salvaguardare le proprie società, in particolare quelle televisive, attualmente sotto attacco del partner francese Vivendi, il quale in questi giorni è uscito allo scoperto, dopo aver annunciato d’aver messo le mani sul 12,3% del Gruppo del Biscione…
Va ricordato inoltre che il gruppo francese controllato da Bolloré, punta ormai deciso verso il 20% con un’operazione certamente non gradita al gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi, che possiede il 38,266%, ovvero il 39,775% sul capitale con diritto di voto… 
Serve quindi una mano e questa può essere data soltanto dal nostro Presidente del Consiglio, molto amico del Presidente Emmanuel Macron, il quale è secondo alcune fonti, in profonda amicizia proprio con il Bollorè…
Inoltre, non dimentichiamoci dell’incandidabilità del “Cavaliere” e dei processi in corso al quale deve ancora rispondere… con una magistratura togata, fortemente di sinistra e incline a non vedere di buon occhio, quanto compiuto in tutti questi anni dallo stesso imprenditore…
Il rischio quindi per il “Cavaliere” è quello di dover veder ripercorrere la strada fatta a suo tempo dall’amico del cuore e testimone di nozze, Bettino Craxi, e recarsi così “obbligatoriamente presso qualche paese ove non esiste l’estradizione… (se mi consente “presidente”… sconsiglierei il Libano, visto quanto accaduto al suo amico e socio Marcello Dell’Utri…)!!!
Ecco quindi il colpo di genio… 
Ciascuno di essi parte in quella competizione in modo separato, se poi, con la propria coalizione si raggiunge il 40% allora si governa… altrimenti ci si rivede in altra sede (preferibilmente ad Arcore…) e si prova a trovare l’inciucio… ehm… volevo dire l’intesa!!!
Per evitare ovviamente di demotivare gli elettori, considerato che il 40% si asterrà dalle urne… ecco che si finge di essere in contrasto su tutto, sui programmi, sui contenuti, su quanto compiuto reciprocamente durante i propri governi, ma soprattutto si prova a non far saltare le proprie coalizioni, sempre messe a repentaglio dagli altri segretari di partito…
Comunque… tranquilli, i giochi sono stati già fatti a tavolino… e le poltrone sono state già assegnate con i relativi incarichi di governo!!!
Quindi… tutti seduti e contenti… e a noi danno l’impressione –con quel voto espresso– di scegliere il partito e/o il candidato desiderato…
Sperare infine nel Quirinale…  è come voler sperare che esistano i miracoli!!!
Io comunque ci credo: sì… il sottoscritto ci crede che un giorno in questo nostro paese… la “rabbia impotente dei suoi onesti conterranei”… farà quel miracolo necessario!!!