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Ma quale libera espressione: censurata l'intervista a De Benedetti!!!

Come spesso mi capita mentre ceno, anche stasera osservavo la trasmissione su La7 “Otto e mezzo” presentata dalla giornalista Lilli Gruber…
Tra gli ospiti vi era Carlo De Benedetti, quando all’improvviso la giornalista rivolgendosi ad egli chiede: quale voto darebbe al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte???
Alla domanda l’industriale sfugge in modo sagace, mentre alla successiva, quella che riguardava il Presidente di Confindustria, egli prima di esprimere il proprio giudizio – non certo positivo – ha iniziato a raccontare un episodio occorso il mercoledì prima e cioè di una intervista rilasciata ad un giornalista del Sole 24 Ore, che però stranamente era stata censurata dal suo direttore, senza che l’imprenditore potesse ricevere una valida giustificazione…
Ovviamente gli altri ospiti a quell’affermazione sono rimasti basiti, in particolare Antonio Padellaro rimasto scandalizzato, tanto da aver etichettato la notizia censurata  come un “qualcosa senza precedenti“!!!
Chissà… forse quella censura è dipesa da fatto che l’ex editore di Repubblica è prossimo al lancio di una nuova testata editoriale dava fastidio ed ora qualcuno evidenziava con quel gesto di non essere molto contento…

Lo stesso giornalista d’altronde aveva ricontattato il De Benedetti, manifestando di quanto il suo direttore fosse furioso e motivando che la decisione andava ricercata sui motivi che avevano spinto l’Editore a scegliere Stefano Feltri quale Direttore, lo stesso che si era dimostrato molto duro con il presidente di Confindustria Carlo Bonomi… 

Già… per chi non lo sapesse, “Confindustria” è l’editore del “Sole 24 Ore”…
Altro che “carta straccia”, in questo paese non basta scrivere sotto dettatura, bisogna poi avere la fortuna di lavorare per direttori che non impongono i propri diktat…
Cosa aggiungere a questa penosa vicenda… per fortuna che esistono i blogger/freelance, almeno quest’ultimi sono totalmente liberi e non devono dare conto a nessuno… in particolare a quegli editori  “padri-padroni” o a quei loro direttori ormai “genuflessi”!!!