In questi mesi, più volte purtroppo, mi sono dovuto recare per problemi familiari, nei “pronto soccorso di alcuni nostri presidi ospedalieri nel centro di Catania: mi riferisco al “Garibaldi” di Piazza S. Maria di Gesù e al “Vittorio Emanuele” di Via Plebiscito…
Anche perché bisogna aggiungere che da noi, già in questa nostra città, l’inciviltà ha il sopravvento sulla buone norme di comportamento ed educazione… e quindi è consueto trovare – il cretino di turno – che cerca di far sopravanzare il familiare e/o amico, rispetto all’ordine di arrivo o al codice colorato assegnato a seconda della gravità…
Già, tutti coloro che spacciandosi per “mafiosi” (la mafia ovviamente per questi soggetti… ne disconosce la paternità), atteggiandosi a “malandrini” con quei loro modi di fare… si rendono a loro modo “minacciosi” e sperano così facendo, d’ottenere quanto da loro richiesto!!!
“Su nuddu miscati cu nenti” e difatti quei loro propositi, non producono alcun effetto… anzi no… qualcosa la realizzano… quella di “rompere i coglioni” ai presenti, sia a quanti stanno lavorando, che a quelli in attesa, di poter essere visitati!!!Ora, se paragonate quel presidio ospedaliero di Seattle il “Grace Hospital” (una delle città più popolose dello Stato di Washington negli USA, con un’area metropolitana di ben 3.500.000 di persone…) a questi nostri presidi di Catania… verrebbe da sorridere, ma se poi riflettiamo sui disagi a cui il nostro personale è costretto ad operare, ecco che allora, quanto svolto in america, fa soltanto ridere!!!
Qui da noi… si tratta di mettere tutta la propria passione e abnegazione, in un qualcosa a cui da sempre avevano creduto…
Ma si sa che prima o poi… tutti hanno bisogno dei medici, ed allora – come si dice – meglio farseli amici che nemici…
Inoltre, a quanto sopra lo letto che ascoltato che sono a rischio anche altre divisioni d’eccellenza, per trasformarle tutte in servizi…
Tanto ai “catanesi” va bene così… cosa importa loro se la Sanità non funziona… o se quegli impiegati verranno trasferiti o licenziati per esubero di personale…
Loro – i catanesi – sono così… fintanto che il problema non li tocca personalmente, nessuno che si lamenta, nessuno che partecipa alla protesta, nessuno che scende in piazza a sostegno di quei cortei… dopotutto a loro cosa interessa, non operano in quel settore e come si dice: “sono esclusivamente problemi loro”!!!
Riprendendo sui tagli al Policlinico “Vittorio Emanuele”, ho letto un commento dell’ex senatore G. Firrarello: “Per il Policlinico sono riuscito a scoprire di meno – prosegue – perché tutte le carte sono stranamente tenute segrete. Vi dico però che perderà 240 posti letto e 18 primari. Fortuna peggiore avranno gli ospedali della provincia di Catania; a Bronte rimarranno 8 posti di Medicina e 10 di Chirurgia, cioè nulla. Perderà anche il Punto nascita e di conseguenza la Pediatria. Temo anche per il Pronto soccorso. Anche Acireale perderà l’Urologia. Vedrete in provincia sarà inutile provare a curarsi, bisognerà andare a Catania dove non si troverà posto perché l’ospedale Vittorio Emanuele è stato chiuso, il San Marco non apre ancora e l’ospedale di Biancavilla non ha ancora messo in funzione i nuovi reparti. Insomma, uno sconquasso. Le uniche aree che si salvano sono Ragusa, Trapani e Gela e io vorrei capire perché…“.
Certo, leggere che le carte sono segretate… fa intuire come dietro quei tagli e quelle politiche strutturali, si celano purtroppo le classiche metodologie clientelari, che conducono a scegliere, una struttura… rispetto ad un’altra, il tutto a scapito dei siciliani e del loro diritto di potersi curare dove preferiscono, in particolare vicino a casa propria…
Ma tanto, cosa conta il parere dei cittadini…
Loro, non devono decidere nulla, ma esclusivamente sottomettersi a questo sistema predeterminato… che fa in modo che le cose non cambino mai e quando ciò non è possibile, è perché si tenta d’avere… maggiori vantaggi personali!!!




