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Scontro tra Procure…

Questa vicenda dei presunti collegamenti tra Ogn e scafisti, sta facendo incazz… un po tutti!!!
L’ultima notizia è della Procura di Siracusa, la quale ha dichiarato per nome del suo Procuratore Francesco Paolo Giordano, quanto segue: “non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra Ong o parti di esse con i trafficanti di migranti, nessun elemento investigativo”!!!
Stessa smentita è giunta dal Presidente del Copasir, Giacomo Stucchi che ha dichiarato: “con riferimento alle notizie circolate circa l’esistenza di un rapporto (dossier) predisposto dai Servizi segreti italiani e attestante rapporti tra scafisti e Ong per il controllo del traffico dei migranti nel Mediterraneo, dopo le verifiche del caso, alla luce di informazioni assunte, ritengo corretto evidenziare come tali notizie risultino prive di fondamento“… 
In definitiva, sembra che non esista alcun dossier da parte dei nostri servizi segreti su presunti rapporti di traffici umani… anzi per essere più precisi, “nessun elemento investigativo che indichi la possibile esistenza di legami tra le organizzazioni in questione e quei trafficanti”…
Ed allora viene spontaneo chiedersi, perché la Procura di Catania, per nome e per conto del suo Procuratore Carmelo Zuccaro, abbia voluto pubblicamente uscire allo scoperto, con quella denuncia???  
Ancor meno chiaro è l’attacco manifestato da tutti contro queste indagini… sia da alcuni nostri politici, che da una parte di quegli uomini della chiesa, che hanno considerato “atto ipocrita e vergognoso”, quanto compiuto a danno delle Ong, poste a loro parere, lì ogni giorno in mezzo al mare, a salvare vite umane…
Già, l’arcivescovo di Ferrara ha detto “è giusto che la Procura e la Magistratura siano vigili e assumano conoscenze sulla situazione attuale nel Mediterraneo, perché i migranti non siano doppiamente vittime“. 
Certo, viene spontaneo chiedersi come sia possibile che i migranti, abbiano deciso di attraversare su precari gommoni quel canale di Sicilia, partendo unicamente dalla Libia…
Ad esempio, molti migranti provenienti dall’Africa potrebbero giungere in Europa attraverso lo stretto di Gibilterra… la cui larghezza minima è di circa 14 km (tra punta de Tarifa e punta Cires); oppure forzare i posti di blocco tunisini, per arrivare da noi tramite imbarcazioni, partendo da Kelibia e solo dopo pochi chilometri trovarsi a Pantelleria, oppure per quanti vengono dall’est, giungere in Albana e da lì attraversare il mare per spiaggiare in Puglia…
Ciò che voglio dire, è che mi sembra alquanto strano, come tutti questi migranti, giungano esattamente in quei porti libici, dove trovano ad attenderli quegli scafisti che provvedono a requisire loro qualche migliaio di euro, per poi finalmente partire, affrontando un viaggio estremamente pericoloso, che non garantisce alcun esito positivo, ma che visto in questi anni purtroppo morire, migliaia e migliaia di persone…
D’altronde, che da quel lato (africano) qualcuno stia effettuando un grande business finanziario è certo e che però, da questa parte, non vi sia nessuno che ne stia (come sempre) approfittando, lasci almeno il sottoscritto con forti dubbi…  
Ovviamente, sperare (per come ho letto), che qualcuno di coloro che operano all’interno di quelle Ong, denunci o si mostri fortemente collaborativo, nel corso di eventuali audizione o interrogatori, è come dire a tutti i nostri mafiosi, di presentarsi spontaneamente domattina, per dichiarare quanto loro a conoscenza, ecco, potrei scommettere e saprei di vincere, tanto… sono certo, che non si presenterà nessuno!!!
La circostanza secondo cui molte Ong dichiarano di non ricevere alcun centesimo, sia dalle istituzioni europee, che dai quei governi di Paesi membri (a cui hanno manifestato il proprio dissenso per alcune politiche UE), ma che basano quel proprio sostentamento, sulle donazioni dell’8 per mille, mi sembra, dovendo valutare i fatti, alquanto marginale…
Innanzitutto perché, se dovessimo valutare i reali costi sopportati da queste strutture non governative, questi, sommati insieme, danno quale importo, centinaia e centinaia di migliaia di euro, che non possono mai essere compensati, da semplici donazioni o dalla grande disponibilità di quegli esigui volontari…
Il sottoscritto resta convinto che la Procura di Catania, su questa vicenda non sia in errore… anche se comprendo come questi attacchi mirati, abbiano quale interesse, quello di mettere in cattiva luce e in grande difficoltà, quello stesso ufficio…
Ma in questo scontro “titanico”, c’è per fortuna chi… può permettersi d’esprimere valutazioni sull’operato di entrambe e l’idea fatta, non è ahimè identica: di una, non si può che parlarne bene, dell’altra, non ci si può esprimere, in quanto ancora oggi, si attendono delle risposte… 
Speriamo che almeno su questa vicenda, non si compia quanto già (per sopra) si è realizzato e cioè, di preferire quella prassi da noi ormai luogo comune: soffocare tutto!!!

Ambigui attacchi alla Procura di Catania…


Da alcuni giorni stiamo assistendo ad una disputa, tra il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e una parte di quella politica, che non vuole esser messa in discussione…

Il caso nazionale è quello delle “Ong”, di queste organizzazioni non governative, poste ad emergenza dei migranti, che secondo alcune ipotesi della Procura di Catania, sono finanziate dai trafficanti…
Le dichiarazioni “stranamente”, hanno provocato l’intervento sia del ministro della Giustizia Andrea Orlando che di quello dell’Interno Marco Minniti, a cui si sono contrapposti il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio e il responsabile degli Esteri, Angelino Alfano…
E’ evidente come gli attacchi “vergognosi” portati contro il Procuratore Zuccaro, non provano a comprendere le situazioni emerse e cioè che forse alcune Ong… hanno avuto contatti con gli scafisti, ma bensì, ciò che si sta cercando di fare, è quello di strumentalizzare la vicenda, per mettere definitivamente un bavaglio, ad una delle Procure d’Italia più importanti, la stessa che sta tentando di portare avanti delle inchieste che sappiamo bene, coinvolgono grosse personalità sia istituzionali, che politiche, imprenditoriali ed in particolare mafiose…
Ed allora, proprio per sviare l’attenzione di quelle indagini, si cercano nuove e diverse presupposizioni, per eliminare o mettere in cattiva luce, quei magistrati incorruttibili, conferendo visibilità a notizie e fatti, di cui soltanto quegli uffici istituzionali, ne conoscono le reali prove… 
Tutto il resto, serve esclusivamente ad alzare un polverone mediatico, sperando, grazie a queste strategie d’attacco, di poter allontanare questa figura onesta e decisiva nel contesto siciliano… 
Mi sembra di rivedere, quanto compiuto alcuni anni fa con il collega Giovanni Salvi, promuovendolo (meritatamente) a Procuratore generale di Roma… ma di fatto, allontanandolo da quelle inchieste “particolari” che stava in prima persona seguendo, insieme ai suoi fidati collaboratori, ed ora, nuovamente riprese dal Procuratore Zuccaro!!!
Vi ricordate Cesare Primo Mori, passato alla storia col soprannome di “Prefetto di ferro”, ecco, dopo essersi dedicato -durante quel suo periodo di attività in Sicilia- all’attività di contrasto al fenomeno politico/mafioso, decisero di allontanarlo definitivamente, nominandolo (casualmente) Senatore del Regno…  e solo pochi mesi dopo, posto a riposo “per anzianità di servizio”…
Credo che l’esempio sopra descritto sia perfettamente calzante con quanto sta avvenendo in questa nostra isola… e cioè che quando si comincia a dare fastidio, si determinano tutta una serie di eventi, che fanno sì d’allontanare, l’incomodo di turno…
D’altronde se qualcuno è convinto d’illuderci che, dietro questi migranti, non vi sia celato un vero e proprio business, è meglio che inizi a cambiare strategia…
In questi anni, abbiamo potuto costatare come quei centri di accoglienza straordinaria dei migranti, rifugiati, ecc… dalla nostra provincia di Catania fino a Venezia, passando per Foggia, Crotone e per la Campania, hanno evidenziato, non solo milioni di euro intascati da alcune società di servizi per quella loro gestione, ma soprattutto l’utilizzo di fondi pubblici per molte di quelle cosiddette organizzazioni di volontariato, le quali hanno prodotto migliaia di assunzioni, che a breve vedrete, con le prossime elezioni… si convertiranno in voti!!!
Vorrei terminare con un proverbio, che credo calzi perfettamente, con quanto si sta tentando di compiere in questa nostra città: “Ccà nisciuno è fisso…”!!!

I silenzi di una chiesa d'innanzi al problema dei profughi…

Dopo un periodo di silenzio… (ogni tanto ci vuole…) se pur ancora in ferie, riprendo a scrivere, dopo aver osservato quanto accaduto in questi giorni…

Abbiamo assistito all’ennesima tragedia e contato l’alto numero dei  morti… già… tutti quei disperati profughi, che tentando di sbarcare nelle nostre coste… ci hanno rimesso la vita ed abbiamo avuto modo di costatare come… ancora ad oggi… non vi è nessuno in grado, non solo di contrastare questo fenomeno vergognoso, ma soprattutto, di realizzare in maniera concreta qualcosa per questi poveri migranti… – ad esclusione di contro, di quegli abbietti individui, che grazie a questo sistema criminale (certamente peggiore di quello realizzato a suo tempo dai cosiddetti schiavisti attraverso il commercio dei “negri” )  si sta sempre di più… arricchendo!!! 
Anche la nostra chiesa ha fatto poco, per non dire… niente… e non ci sono appelli che tengono!!!
Già, cosa dire di tutte quelle proprietà chiuse, monasteri, colonie estive e invernali, collegi, ex orfanotrofi, scuole, da anni ritrasformati in Ostelli e/o B&b, pensioni… una nuova categoria di preti e suore, trasformati in imprenditori…, concorrenti emergenti di quella già penalizzate categoria degli albergatori, che da alcuni anni, anche a causa di ciò, si trovano a doversi confrontare con nuove strutture, riadattate e utilizzate per dare alloggio a studenti, professionisti, turisti…, religiosi e quant’altro…
Una bella concorrenza sleale, dal momento che questi sono esenti da tasse, imposte, contribuzioni, ecc… e dove i soldi incassati – quasi sempre richiesti in contanti – vanno a foraggiare quel sistema a “nero” necessario a sovvenzionare le banche vaticane e quante a loro stanno a contorno…
Certo quando si tocca la Chiesa… o i suoi interpreti… ecco che sono in molti a non volersi esporre per paura, in particolare tra questi ci sono i nostri politici, che evitano di perdere quei consensi elettorali provenienti dal quell’ormai consolidato sistema clientelare dell’ex Dc…,
Ma il tempo delle “scomuniche” è finito e Francesco… sì proprio il ns. papa Francesco… una volta e per tutte deve farsi sentire forte… con i fatti e non solo con le parole… imporre l’apertura di tutte quelle strutture e trasformarle in nuove opportunità di riferimento per tutti questi indigenti migranti…
Trovare quel giusto compromesso, che, anche grazie all’aiuto delle associazioni di volontariato quali Caritas o associazioni varie onlus, ecc… comincino ad assoggettare ad essi, quel giusto apporto non solo materiale, ma soprattutto morale, che poi è lo stesso a cui da sempre essi, proprio per principio, dicono d’ispirarsi…
Rimanere inermi, così come si è finora fatto… attendendo che i cadaveri spiaggino… e un modo criminale a cui un popolo “civile” non può certamente partecipare… e non si tratta di dover attendere eventuali sostegni economici europei!!!
Se l’insegnamento cristiano è quello di aiutare… allora bisogna dedicarsi a questo!!!
La nostra comunità deve dare un segnale forte e chiaro, eliminando innanzitutto quei pregiudizi d’intolleranza…, e senza più nascondersi, dietro false solidarietà oppure attendendo invano, che il problema si risolvi da se, o sperando che il problema possa trasformarsi in qualcosa che, riesca a produrre un qualche business economico… 
Abbiamo visto in quale modo la malavita organizzata abbia – insieme ad alcuni suoi interlocutori nel mondo dell’amministrazione della cosa pubblica – gestito questo problema, soltanto per poter incamerare, milioni e milioni di euro…, da poter poi meglio distribuire a tutti i livelli… dagli uomini della politica, fino all’ultimo dipendente associato alla criminalità…
Adesso basta…, credo sia giunto il termine d’invertire la rotta e iniziare a fare qualcosa di veramente concreto per questa gente…,, riavviando nuove politiche non solo culturali, ma sociali ed economiche, che possano permettere a quei paesi una celere ripresa economica…
Nuovi programmi d’investimento, che facciano in modo di non far più migrare la propria popolazione dalle proprie terre, ma investendo in quelle proprie risorse umane, con la convinzione di poter definitivamente credere, che nei propri paesi, ci possa essere ancora, quella speranza di un futuro migliore, per se e per i propri cari…, senza l’illusione di dover credere che, giungendo da noi, si possa trovare quel tanto “paradiso” ricercato!!! 

Un milione di migranti pronti a sbarcare!!!

Alcuni anni fa, avevo scritto sui pericoli derivanti da alcune scelte politiche, compiute dal nostro governo, in politica estera…
Ora, quei forti dubbi stanno emergendo in tutta la loro gravità… e mi meraviglio come il nostro servizio “intelligence” ( di cui ne possiede soltanto il nome… ), non abbia capito i rischi che certe azioni – pur realizzati dai nostri dai nostri fidati partner – si sarebbero successivamente con il tempo, rivoltate contro…
In molti hanno dimenticato quando il Presidente Bush ( parlo del padre… ), durante la I° guerra del golfo, rinunciò ad entrare nella capitale irachena Baghdad, per non far cadere il regime di Saddam…
Il motivo che spingeva l’allora “Central Agency Intelligence” americana a fermare il Presidente dal destituire Saddam, era principalmente motivata, dal rischio che, un’eventuale destabilizzazione di quell’area, avrebbe di fatto, reso ingestibile, tutte le fazioni “islamiche” – che già a quel tempo – provavano a prendere il potere…
Si decise quindi con l’embargo…, che sicuramente limito l’emergere di frange estremiste, ma che ebbe quale unica finalità, quella di isolare il paese e renderlo ancor più vulnerabile alle azioni violente del suo dittatore, che svilupparono nel seno della popolazione civile, un malessere generale, dando impulso a quella formazione della “shari’a” nelle quali venivano insegnati non soltanto i precetti del profeta…, ma soprattutto si cercava di privilegiare proprio quei versetti, che incitano all’odio ed alla guerra, in particolare quest’ultima, scatenata nel nome in nome di un’islam “integralista” nel quale il principale obbiettivo era rappresentato nel voler islamizzare tutto il mondo, distruggendo in modo definitivo la nostra civiltà laica e liberale da quelle radici ebree e cristiane… 
La stessa situazione ed i medesimi errori, sono stati ripetuti alcuni anni dopo, con Muammar Gheddafi, che con molta fretta ( l’interesse principale di alcuni ns. partner era principalmente quello di mettere le mani sui pozzi di petrolio – di cui proprio U.S.A., Francia e Inghilterra ne erano stati fino ad allora esclusi… ) proprio dal ns. Stato Italiano e dal suo principale leader e amico ( il Cavaliere….) era stato abbandonato al suo destino… perdendo in sol colpo, non solo quei vantaggi energetici ed economici fino ad allora goduti, ma dando il via, a queste nuove forze propagandistiche integraliste, che stanno – attraverso una azione mediatica – ispirando intere masse di giovani, ad invadere il nostro territorio…
Premesso, che non vi sia da parte del sottoscritto, alcuna volontà di assolvere le politiche violente e scellerate compiute in tanti anni, da quei due dittatori, nei loro paesi… ma certamente l’immagine che si è voluta dare di loro, forse ha superato la stessa realtà… ( non dimentichiamoci che siamo ancora in attesa di prove che dimostrino l’esistenza delle famose “armi di distruzioni di massa”, che ad oggi non sono state trovate…). 
Per cui non volendo giudicare l’operato dei due dittatori sotto il profilo politico, non bisogna comunque dimenticare che le condizioni socio-culturale ed economiche dei due paesi, erano certamente migliori di quelle che oggi stanno vivendo …
Gheddafi e Saddam, riuscivano, se pur con coercizione, a far rispettare le regole di convivenze tra le varie etnie e soprattutto garantivano la professione delle differenti religioni, inoltre, vi era un’alto grado di libertà, sicuramente maggiore di quanto oggi ce n’è sia, in quei paesi cosiddetti islamici, da molti definiti “moderni”
Come dico sempre, non bisogna mai credere a quanto ci viene raccontato dai media, dalla propaganda creata ad “hoc” che serve per assecondare secondi fini, di cui noi “poveri ignoranti” non siamo certamente portati a conoscenza…
Pensare di credere che l’attacco all’Iraq sia stata la “degna” risposta ad un’attacco subito in terra americana, attraverso quei quattro aerei e con le due torri gemelli distrutte dallo schianto, ecco averci voluto far credere che quanto avvenuto, non fosse già stato elaborato e preparato nei minimi termini è veramente ridicolo e disarmante!!!
Abbiamo visto come la storia si è ripetuta con la cattura e con il presunto funerale a mare dello sceicco Osāma bin Lāden,  della guerra promossa in Afganistan, delle rivolte in Egitto, Tunisia, Sudan, Yemen, ecc… Ed oggi la storia si ripete, con i nuovi avvenimenti in Siria, Ucraina, Libia, e soprattutto con la nuova strategia di violenza perpetrata dal nuovo “Stato Islamico d’Iraq e Siria”, meglio conosciuto come “ISIS”, che nel giugno 2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un califfato in quei territori caduti sotto il suo controllo… e che sta utilizzando in Libia, il traffico dei migranti per inviare i propri terroristi nel nostro paese…
Si aspetta un’invasione che, tra migranti (provenienti da quei paesi in cui sono scoppiate guerre civili e violenze) ed “infiltrati”, che dovrebbe giungere dalla Libia verso il nostro paese, con un numero previsto tra i 500.000 ed un milione!!!
Ora, le nostre autorità – sempre permissive e tolleranti – invece di assecondare le mosse politiche europee, che tentano d’intervenire con strategie inutili ed effimere, dovrebbe pensare a contrastare in modo efficace i barconi di quei “trafficanti” di uomini/donne e soprattutto di bambini, con metodologie che limiteranno in modo concreto questa invasione umana…
Bisogna sin d’ora, tralasciare politiche accondiscendenti ed indulgenti, per iniziare a lavorare ad un programma di contrasto – forte e deciso – come per esempio, pianificare l’invio delle nostre forza armate, in particolare quelle della marina, e posizionare queste proprio di fronte alle coste libiche, non permettendo così a nessuno, di lasciare il paese africano…
Non solo si eviterà di alimentare questo traffico illegale, ma soprattutto si tenterà di rafforzare la sicurezza, limitando di fatto, probabili rischi d’attentati nel nostro paese…
Non si tratta di sollevare come dice qualcuno ” allarmi e allarmismi ” ma non bisogna (come di solito si fa sempre da noi…) attendere che siano sempre gli eventi a condizionare le decisioni del nostro Governo…,
Bisogna iniziare ad organizzarsi con modalità oculate, non solo per prevenire ed assicurare il nostro territorio ed i suoi principali edifici istituzionali, ma soprattutto, per evitare che siano propri i cittadini inermi, a dover subire ( come sempre…) le eventuali conseguenze, divenendo senza volerlo, i principali obbiettivi di quanti oggi vogliono colpirci…