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Se la Lega di Salvini in Sicilia guarda a sinistra…


La Lega vuole espandersi nell’isola e per farlo recluta chiunque… anche quelli che sono oggi i suoi referenti d’opposizione… 

Non c’è da meravigliarsi… qualcosa era già stato compiuto alcuni anni fa, mi riferisco al Comune di San Giovanni La Punta, dove alla fine un un candidato consigliere venne eletto con i voti dei due entrambi schieramenti…
Ora analoga circostanza viene ripetuta a Piedimonte Etneo…
Certo, abbiamo visto in questi anni i numeri della Lega nell’isola, niente in confronto a quelli dei colleghi rivali del governo nazionale (M5Stelle) che proprio nella nostra regione hanno fatto “l’en plein”…
Ripartendo quindi da quei dati, si prova ora a ricucire quel divario, puntando su nuove politiche adottate proprio dal suo segretario, oggi ministro degli interni, in particolare con quel contrasto all’immigrazione… che trovano oggi molti siciliani concordi con quanto da egli fatto!!!
Analoga situazione vive l’elettorato di quel partito democratico ormai senza un vero e proprio leader; d’altronde Renzi viene visto dai propri iscritti come un “Pulcinella” e quel nuovo segretario Martina, conta nei fatti, quanto il due di coppe, quando la briscola è a oro…

Ed allora, in una situazione così fallimentare cosa fare???

Ecco quindi che qualcuno ha pensato ad unire le forze dei due partiti e di quanti, pur appartenenti ad altre correnti, si ritrovano esclusi per cause legate ai propri partiti oppure a seguito di vicende giudiziarie che li hanno visti coinvolti…
Ed allora eccoli incontrarsi su tutti i punti finora divergenti, perché per loro la politica è come una fetta di prosciutto, non importa se è San Daniele o di Parma, a loro va bene tutto anche quello che non è nazionale ma proviene dalla Bielorussia ( senza nulla togliere a quel Paese fantastico…)!!!
Peraltro la politica viene vista come il fine per giungere ad una poltrona ed è ha questo che puntano, riproporre nuovamente tutte quelle superate metodologie clientelari da segreteria di partito DC/PC, fatte di promesse e favoritismi!!!
Ciò che maggiormente mette a disagio, è scoprire che questa iniziativa viene inaugurata in una cittadina, quella di Piedimonte Etneo, che già oggi, appena acoltata la notizia, si sentiva fortemente imbarazzata…
Mi permetto in tal senso di riprendere un commento riportato sul web, precisamente da “Meridionenews”: “a metà fra i sorrisi e l’imbarazzo, che formulano i vari attori della vicenda. Alle contaminazioni, del resto, la maggioranza di Puglisi ci è abituata; in giunta siede una componente del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, Isabella Pollicina. Un equilibrio frutto di altri accordi trasversali, in questo caso più datati, ma che visti da fuori disegnano un rassemblement camaleontico. La nostra è un’amministrazione di centrosinistra, mi piace sottolinearlo quando serve, ricorda l’avvocato rieletto lo scorso giugno battendo una civica di centrodestra. Dopo un burrascoso recente passato, il primo cittadino e Valastro – già assessore di Puglisi – hanno siglato un sorta di patto di non belligeranza, che passa anche dalla presenza in maggioranza di un consigliere, Gabriele Ucciardello, oggi nominato come delegato per il movimento giovanile leghista nell’area jonico-etnea”… 
Sono certo che alle prossime elezioni, saranno in molti a rimanere delusi, in particolare questi nuovi candidati del “PD&LEGA”.
Sì perché questi nostri politici non hanno ben compreso che non sono più loro a fare la differenza, ma i cittadini, da troppo tempo stanchi d’essere presi in giro e che hanno deciso di far valere quel proprio voto, premiando chi mette in pratica le necessarie riforme per la  cittadinanza e abbandonando tutti coloro che viceversa, utilizzano quelle poltrone per esclusivi fini personali…
  

Nessuno sa, nessuno deve sapere!!!

Ho finito di leggere su http://catania.meridionews.it/articolo/47010/caso-ciancio-cassazione-annulla-proscioglimento-requisitoria-questo-processo-non-si-voleva-fare/ l’articolo sull’imprenditore ed editore del quotidiano La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo.
C’è riportato che l’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa a carico dello stesso, tornerà alla fase dell’udienza preliminare, a deciderlo, i giudici della Cassazione (a seguito del ricorso della Procura e delle parti offese Dario e Gerlando Montana), annullando di fatto il proscioglimento ottenuto lo scorso dicembre a Catania. 
Lo stesso Procuratore generale ha dichiarato la volontà che “Questo processo non si voleva fare”…
Non entro nei meriti giudiziari, anche perché non ne avrei le competenze… ciò che invece mi ha incuriosito è la frase del legale riportata nel link http://catania.meridionews.it/articolo/38603/ciancio-de-benedetti-e-i-capitali-dallestero-il-progetto-per-far-tornare-i-fondi-neri-in-italia/ dove attraverso una precisa rielaborazione, è stata spiegata la modalità con la quale è stato possibile far rientrare in Italia milioni di euro ( grazie a quel famoso “scudo fiscale” portato avanti dal governo del “Cav.”), custoditi in alcuni fondi neri all’estero, per averli così immediatamente disponibili…
Tra le documentazioni dell’inchiesta vi è il progetto di un’operazione finanziaria internazionale che lo coinvolge direttamente in prima persona… un affare a livello globale che aveva per obiettivo, quello di rendere lecita una struttura offshore. 
Le indagini hanno documentato che per riuscire a togliere il velo sull’operazione che riguardava la rete offshore di Ciancio è stata decisiva la visita dell’economista Raffaella Quarato negli uffici di Ciancio, nella sede del quotidiano locale (un faccia a faccia che però viene ascoltato dai militari della guardia di finanza).  
In quell’occasione, la Quarato avrebbe richiesto all’editore catanese di effettuare ulteriori investimenti nei fondi proponendo un’operazione strutturata e complessa che prevedeva il controllo dell’investimento tramite una società italiana e una società olandese, la stessa illustra a Ciancio tutti i dettagli della complessa operazione finanziaria che intende portare avanti e che ha come risultato definitivo, quello di far rientrare in Italia in maniera pulita alcuni milioni di euro…
L’avvocata – non indagata – viene sentita dagli inquirenti come persona informata sui fatti nel 2011. Inizialmente nega tutto. 
Dai possibili legami proposti nel faccia a faccia tra la società olandese e Ciancio, fino alla conoscenza di fondi dell’editore nella Plurifid. 
Quarato dice di non sapere nemmeno se l’editore fosse in possesso di fondi neri. 
La versione dei fatti tuttavia cambia dopo che i militari fanno sentire alla fiscalista la sua voce intercettata insieme a quella di Ciancio. 
In un passaggio l’editore, riferendosi alle società, dice: “Io teoricamente non potrei averle”. Affermazione a cui segue la risposta dell’avvocata: Nessuno sa, nessuno deve sapere!!!
Termino riportando quanto affermato dal Vice Presidente della Commissione Antimafia, On. Claudio Fava: “Il sequestro antimafia di 17 milioni di euro ai danni dell’editore Mario Ciancio e la supposta provenienza illecita di quei fondi, in parte detenuti all’estero attraverso fiduciarie di copertura, sono notizie gravi… perché riguardano il più potente editore del sud Italia. E la concreta eventualità di una sua compromissione mafiosa, getta un’ombra sull’uso che negli anni Ciancio può aver fatto dei giornali e delle emittenti di cui, in tutto o in parte, è l’editore“.