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Canne, cannabis…e Lombardo

Con tante cose su cui discutere e chiedere al Presidente Lombardo, ecco che una trasmissione si dedica ad intervistarlo su temi che niente hanno a che fare con la propria figura e con quanto egli rappresenta… 

Ovviamente ho letto l’articolo su un free press ed a quella intervista ho voluto rispondere… anche se qualcuno è rimasto un po’ scontento…
… Vede, io a differenza Sua, cerco di vedere in maniera positiva quanto mi circonda, ma certamente non posso fare a meno di notare che discussioni inservibili come quelle da Voi pubblicate,  filtrano il vero messaggio che invece sarebbe dovuto passare… cioè quello che questo “ Governatore “ ha portato la nostra Regione ad avere un debito rappresentato in  due miliardi di euro nel proprio bilancio e indirettamente per altri 5 miliardi e 800 milioni di euro di passività per società collegate alla stessa Regione, accumulando un deficit strutturale di 7 miliardi e 800 milioni di euro, ad avere disoccupati per il 35,9%  con un picco del 51,8% per le giovani donne, dove i disoccupati sono ufficialmente 250mila e secondo l’ultimo rapporto Svimez toccano quota 600mila, cioè che solo 1 su 4 dei siciliani in età da lavoro ha un’occupazione, ed ancora, la chiusura di circa 700 imprese ogni anno con una media di 3 al giorno, cantieri bloccati per contrasti politici e lentezze burocratiche per milioni di Euro, ed una lotta alla criminalità esigua per non dire fatiscente, senza voler dimenticare le “ obbligate dimissioni “ richieste al ns. Presidente…

Io a differenza di coloro che criticano tanto per farlo…, cerco nel mio piccolo ( in base soprattutto alla mia esperienza familiare e professionale ) di portare suggerimenti e consigli che possano trasformarsi in qualcosa di concreto, perché vede se la critica è costruttiva fa sempre bene, infatti ciò che suscita l’interesse di noi lettori, non è certamente leggere le notizie riportate +/- in maniera analoghe ad un qualsiasi quotidiano e dove il più delle volte, viene riportato soltanto il giudizio di una sola parte della “ campana…” , ma quanto noi, con il nostro contributo, integriamo attraverso i commenti, con la speranza che chi di dovere, possa rivedere le proprie posizioni, riconoscendo forse… anche di aver sbagliato….

Ed infatti, ciò è quanto realmente accaduto subito dopo la trasmissione, attraverso il proprio blog, per stemperare le polemiche e per dichiarare che l’uso della marijuana è distante anni luce dal Suo modo di concepire la vita…, peccato, perché gli sarebbe bastato dire soltanto questo durante l’intervista e tutto il resto sarebbe passato per inutile, un vero peccato che non l’abbia fatto!!!

Canne, cannabis…e Lombardo

Con tante cose su cui discutere e chiedere al Presidente Lombardo, ecco che una trasmissione si dedica ad intervistarlo su temi che niente hanno a che fare con la propria figura e con quanto egli rappresenta… 

Ovviamente ho letto l’articolo su un free press ed a quella intervista ho voluto rispondere… anche se qualcuno è rimasto un po’ scontento…
… Vede, io a differenza Sua, cerco di vedere in maniera positiva quanto mi circonda, ma certamente non posso fare a meno di notare che discussioni inservibili come quelle da Voi pubblicate,  filtrano il vero messaggio che invece sarebbe dovuto passare… cioè quello che questo “ Governatore “ ha portato la nostra Regione ad avere un debito rappresentato in  due miliardi di euro nel proprio bilancio e indirettamente per altri 5 miliardi e 800 milioni di euro di passività per società collegate alla stessa Regione, accumulando un deficit strutturale di 7 miliardi e 800 milioni di euro, ad avere disoccupati per il 35,9%  con un picco del 51,8% per le giovani donne, dove i disoccupati sono ufficialmente 250mila e secondo l’ultimo rapporto Svimez toccano quota 600mila, cioè che solo 1 su 4 dei siciliani in età da lavoro ha un’occupazione, ed ancora, la chiusura di circa 700 imprese ogni anno con una media di 3 al giorno, cantieri bloccati per contrasti politici e lentezze burocratiche per milioni di Euro, ed una lotta alla criminalità esigua per non dire fatiscente, senza voler dimenticare le “ obbligate dimissioni “ richieste al ns. Presidente…

Io a differenza di coloro che criticano tanto per farlo…, cerco nel mio piccolo ( in base soprattutto alla mia esperienza familiare e professionale ) di portare suggerimenti e consigli che possano trasformarsi in qualcosa di concreto, perché vede se la critica è costruttiva fa sempre bene, infatti ciò che suscita l’interesse di noi lettori, non è certamente leggere le notizie riportate +/- in maniera analoghe ad un qualsiasi quotidiano e dove il più delle volte, viene riportato soltanto il giudizio di una sola parte della “ campana…” , ma quanto noi, con il nostro contributo, integriamo attraverso i commenti, con la speranza che chi di dovere, possa rivedere le proprie posizioni, riconoscendo forse… anche di aver sbagliato….

Ed infatti, ciò è quanto realmente accaduto subito dopo la trasmissione, attraverso il proprio blog, per stemperare le polemiche e per dichiarare che l’uso della marijuana è distante anni luce dal Suo modo di concepire la vita…, peccato, perché gli sarebbe bastato dire soltanto questo durante l’intervista e tutto il resto sarebbe passato per inutile, un vero peccato che non l’abbia fatto!!!

C'era una volta la scuola…

”Addolorati e sconcertati per l’arresto del collega ……, manifestiamo il nostro apprezzamento per la sua professionalità, correttezza e disponibilita’ in ambito lavorativo. Fiduciosi nel corso della giustizia per un sollecito chiarimento della posizione del collega, che ha diritto, comunque, alla presunzione di innocenza fino a prova contraria, sottolineano, sconfessando le affermazioni di molte testate giornalistiche, – e’ detto in un testo dei docenti – la comprovata serietà e correttezza di tutto il corpo docente e personale della scuola, da sempre attento alla crescita culturale, professionale e civica dei propri studenti”.
I colleghi docenti, si sono mobilitati per difendere l’arresto del professor G.F. loro collega, accusato di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e certamente ognuno di noi, spera, che quanto accaduto sia frutto di un errore e che quindi il prof. incriminato risulti non colpevolezza della circostanza…
Ciò che non capisco è come ciò possa essere successo…, quello che voglio dire e che oggi tutti i dipendenti sono soggetti a sorveglianza sanitaria, tra cui è possibile richiedere, al medico competente un controllo per eventuale uso di stupefacenti…
Allora mi chiedo… perché non eseguire questi controlli a tutti coloro che operano nell’ambito della scuola,  iniziando dagli alunni, continuando con i prof. ed inserendo pure i collaboratori scolastici…
Trovare delle sostanze stupefacenti in una macchina, non dimostra niente… è stato eseguito un test sul prof.??? come è risultato??? se l’esito era positivo è stata controllata l’abitazione??? ed ancora erano presenti le impronte su quanto trovato nella macchina… corrispondevano oppure appartengono a qualcun’altro e a chi precisamente…
Se alla fine di questi semplici controlli, tutto risultasse negativo, potrei iniziare a pensare che qualcuno abbia di proposito messo della droga nella macchina del prof… non vi sembra??? Infatti la polizia non ha ricevuto una chiamata anonima… e chi poteva farla se non uno che conoscesse bene le sue abitudini e/o che voleva incriminarlo…
Non c’e bisogno di leggere Jeffery Deaver, Agatha Christie, Micheal Connelly, per diventare un piccolo esperto di thriller e non volendo sostituirsi a Sherlock Holmes, credo che comunque sarebbe sempre meglio vagliare da parte delle autorità le notizie, prima di darle in pasto ai giornali… e mettere in croce il primo che capiti a tiro…
Ora tutti a discutere sui principi che la scuola dovrebbe trasmettere, quell’educazione ai principi e ai doveri di buon cittadino, e certamente non all’uso di droga, ci troviamo invece con una macchina con cocaina e marijuana (per essere precisi, 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana) che secondo gli investigatori, intendeva spacciare a scuola…
Certamente siamo al paradosso, tutto il contrario che avrebbe dovuto svolgere nella sua funzione d’insegnante, ma la vera verità che nessuno vuole dire e che sono in tanti ( gli insegnanti ) che ne fanno uso e abuso e di cui nessuno si preoccupa, con ovvie ripercussioni nell’insegnamento ed in quei valori che vengono così messi in discussione…  
Chissà forse bastava soltanto iniziare a controllare con quale reddito il prof. si era potuto permettere l’acquisto di una  Bmw, ma ormai in Italia tutti possiedono auto di lusso da 35.000 in su con buste paghe da morti di fame…,  già come fa uno stipendiato pubblico con un reddito di 1.500,00 euro al mese a comprarsi una simile macchina??? Se fosse così bravo da mettere da parte 500,00 euro al mese ci vorrebbero almeno 6 anni de suo stipendio… e poi i costi di gestione ( assicurazione, bollo, tagliandi, manutenzione riparazioni, ecc…) con quali altri soldi li pagherebbe sempre con quei 1000,00 rimasti…???
Se in Italia i controlli, venissero svolti in maniera rapida, corretta, incrociando i reali redditi dichiarati con quanto posseduto, non avremmo certamente bisogno di dover attendere, eventuali telefonate anonime…
Certo quanto accaduto dimostra che bisogna sin da subito iniziare un monitoraggio selettivo, perché non possa mai ripetersi, quanto in questi giorni sentito e soprattutto per salvaguardare tutte quelle generazioni di ragazzi/e che dovranno ancora attraversare le nostre purtroppo già mediocri scuole…

C’era una volta la scuola…

“Addolorati e sconcertati per l’arresto del collega ……, manifestiamo il nostro apprezzamento per la sua professionalità, correttezza e disponibilita’ in ambito lavorativo. Fiduciosi nel corso della giustizia per un sollecito chiarimento della posizione del collega, che ha diritto, comunque, alla presunzione di innocenza fino a prova contraria, sottolineano, sconfessando le affermazioni di molte testate giornalistiche, – e’ detto in un testo dei docenti – la comprovata serietà e correttezza di tutto il corpo docente e personale della scuola, da sempre attento alla crescita culturale, professionale e civica dei propri studenti”.
I colleghi docenti, si sono mobilitati per difendere l’arresto del professor G.F. loro collega, accusato di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e certamente ognuno di noi, spera, che quanto accaduto sia frutto di un errore e che quindi il prof. incriminato risulti non colpevolezza della circostanza…
Ciò che non capisco è come ciò possa essere successo…, quello che voglio dire e che oggi tutti i dipendenti sono soggetti a sorveglianza sanitaria, tra cui è possibile richiedere, al medico competente un controllo per eventuale uso di stupefacenti…
Allora mi chiedo… perché non eseguire questi controlli a tutti coloro che operano nell’ambito della scuola,  iniziando dagli alunni, continuando con i prof. ed inserendo pure i collaboratori scolastici…
Trovare delle sostanze stupefacenti in una macchina, non dimostra niente… è stato eseguito un test sul prof.??? come è risultato??? se l’esito era positivo è stata controllata l’abitazione??? ed ancora erano presenti le impronte su quanto trovato nella macchina… corrispondevano oppure appartengono a qualcun’altro e a chi precisamente…
Se alla fine di questi semplici controlli, tutto risultasse negativo, potrei iniziare a pensare che qualcuno abbia di proposito messo della droga nella macchina del prof… non vi sembra??? Infatti la polizia non ha ricevuto una chiamata anonima… e chi poteva farla se non uno che conoscesse bene le sue abitudini e/o che voleva incriminarlo…
Non c’e bisogno di leggere Jeffery Deaver, Agatha Christie, Micheal Connelly, per diventare un piccolo esperto di thriller e non volendo sostituirsi a Sherlock Holmes, credo che comunque sarebbe sempre meglio vagliare da parte delle autorità le notizie, prima di darle in pasto ai giornali… e mettere in croce il primo che capiti a tiro…
Ora tutti a discutere sui principi che la scuola dovrebbe trasmettere, quell’educazione ai principi e ai doveri di buon cittadino, e certamente non all’uso di droga, ci troviamo invece con una macchina con cocaina e marijuana (per essere precisi, 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana) che secondo gli investigatori, intendeva spacciare a scuola…
Certamente siamo al paradosso, tutto il contrario che avrebbe dovuto svolgere nella sua funzione d’insegnante, ma la vera verità che nessuno vuole dire e che sono in tanti ( gli insegnanti ) che ne fanno uso e abuso e di cui nessuno si preoccupa, con ovvie ripercussioni nell’insegnamento ed in quei valori che vengono così messi in discussione…  
Chissà forse bastava soltanto iniziare a controllare con quale reddito il prof. si era potuto permettere l’acquisto di una  Bmw, ma ormai in Italia tutti possiedono auto di lusso da 35.000 in su con buste paghe da morti di fame…,  già come fa uno stipendiato pubblico con un reddito di 1.500,00 euro al mese a comprarsi una simile macchina??? Se fosse così bravo da mettere da parte 500,00 euro al mese ci vorrebbero almeno 6 anni de suo stipendio… e poi i costi di gestione ( assicurazione, bollo, tagliandi, manutenzione riparazioni, ecc…) con quali altri soldi li pagherebbe sempre con quei 1000,00 rimasti…???
Se in Italia i controlli, venissero svolti in maniera rapida, corretta, incrociando i reali redditi dichiarati con quanto posseduto, non avremmo certamente bisogno di dover attendere, eventuali telefonate anonime…
Certo quanto accaduto dimostra che bisogna sin da subito iniziare un monitoraggio selettivo, perché non possa mai ripetersi, quanto in questi giorni sentito e soprattutto per salvaguardare tutte quelle generazioni di ragazzi/e che dovranno ancora attraversare le nostre purtroppo già mediocri scuole…