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Marò… abbandonati a se stessi!

C’era una volta in cui, almeno all’estero qualcosa contavamo, oggi la vicenda dei due marò italiani, ci fa capire come sul piano internazionale nessuno più ci considera…
Il nostro presidente del Consiglio Mario Monti, finalmente si è ha deciso di intervenire personalmente, telefonando al suo omologo indiano Manmohan Singh. 
Senza tenere conto che la nave si trovava in acque internazionali, che i militari addetti alla sua protezione sono Italiani, che si deve applicare il diritto internazionale e quindi, che la giurisdizione sul caso è di competenza solo italiana…
Va inoltre ricordato, che ad oggi, del presunto incidente, le dinamiche sono ancora tutte da accertare, non è stato possibile realizzare, in collaborazione una investigazione sulle armi che hanno eventualmente colpito i pescatori, sui proiettili, sui fori presenti nell’imbarcazione, nel corso di una missione internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite per un servizio di tutela dei traffici commerciali contro la pirateria.ecc, ecc…
Secondo invece la legge indiana, i Nuclei militari a protezione delle navi, non godono dell’immunità globale secondo il diritto internazionale… e quindi a tutti i “Vessel protection detachment”, cioè a quei militari imbarcati sia su navi passeggeri che sui mercantili, adoperati per proteggerle dai pirati, non è concessa il diritto internazionale….
Tanto vale quindi che facciamo rientrare dalle missioni internazionali di pace e di contrasto alla pirateria, tutti i nostri militari…
Certamente oggi si cerca con la diplomazia di riportare i nostri ragazzi a casa evitando qualsiasi rottura nei rapporti reciproci di stima tra Italia e India, e forse grazie ad un intervento diplomatico dell’Unione Europea, che potrebbe portare ad una definitiva conclusione.
Questa situazione comunque, dimostra sempre di più, che è giunto venuto il momento di concludere queste nostre missioni una volta e per sempre, in questa maniera potremmo utilizzare queste forze dell’ordine, per un controllo più capillare del nostro paese e soprattutto ridurremmo i costi, che oggi più di tutti i paesi al mondo, da soli sopportiamo…

Marò… abbandonati a se stessi!

C’era una volta in cui, almeno all’estero qualcosa contavamo, oggi la vicenda dei due marò italiani, ci fa capire come sul piano internazionale nessuno più ci considera…
Il nostro presidente del Consiglio Mario Monti, finalmente si è ha deciso di intervenire personalmente, telefonando al suo omologo indiano Manmohan Singh. 
Senza tenere conto che la nave si trovava in acque internazionali, che i militari addetti alla sua protezione sono Italiani, che si deve applicare il diritto internazionale e quindi, che la giurisdizione sul caso è di competenza solo italiana…
Va inoltre ricordato, che ad oggi, del presunto incidente, le dinamiche sono ancora tutte da accertare, non è stato possibile realizzare, in collaborazione una investigazione sulle armi che hanno eventualmente colpito i pescatori, sui proiettili, sui fori presenti nell’imbarcazione, nel corso di una missione internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite per un servizio di tutela dei traffici commerciali contro la pirateria.ecc, ecc…
Secondo invece la legge indiana, i Nuclei militari a protezione delle navi, non godono dell’immunità globale secondo il diritto internazionale… e quindi a tutti i “Vessel protection detachment”, cioè a quei militari imbarcati sia su navi passeggeri che sui mercantili, adoperati per proteggerle dai pirati, non è concessa il diritto internazionale….
Tanto vale quindi che facciamo rientrare dalle missioni internazionali di pace e di contrasto alla pirateria, tutti i nostri militari…
Certamente oggi si cerca con la diplomazia di riportare i nostri ragazzi a casa evitando qualsiasi rottura nei rapporti reciproci di stima tra Italia e India, e forse grazie ad un intervento diplomatico dell’Unione Europea, che potrebbe portare ad una definitiva conclusione.
Questa situazione comunque, dimostra sempre di più, che è giunto venuto il momento di concludere queste nostre missioni una volta e per sempre, in questa maniera potremmo utilizzare queste forze dell’ordine, per un controllo più capillare del nostro paese e soprattutto ridurremmo i costi, che oggi più di tutti i paesi al mondo, da soli sopportiamo…