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Sempre e "solo"… Fiumefreddo!!!

Ho piacere di riportare quanto condiviso sulla pagina ufficiale di Facebook, da parte dell’Avv. Antonio Fiumefreddo, Amministratore Unico della Società “Riscossione Sicilia”.

A differenza di coloro che parlano soltanto, almeno qui c’è qualcuno, che dimostra di battersi per questa sua (e nostra…) terra, in particolare, sull’ingiustizia che si stava compiendo ai nostri danni, sia sotto il profilo medico-sanitario, che su quello economico, derivante dalla proposta di detassazione delle piattaforme petrolifere, eccovi il testo:
Sulle piattaforme petrolifere abbiamo vinto… 
Il Governo ha ritirato la detassazione. Ma è stata una battaglia in solitudine. 
Unica a rispondermi il ministro Anna Finocchiaro, che ringrazio. 
Ecco la lettera che avevo inviato a Gentiloni:
Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Dr. Paolo GENTILONIPalazzo Chigi
ROMA

Presidente Gentiloni,

mi rivolgo a Lei direttamente per protestare formalmente contro la decisione del Governo di detassare le piattaforme petrolifere, addirittura con effetto retroattivo.
La decisione del Governo da lei presieduto è recata nel provvedimento denominato “Misure urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi in favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 aprile. 
Il testo contiene appunto una norma “finalizzata alla detassazione, con effetto retroattivo, degli effetti ICI, IMU e TASI delle piattaforme di estrazione idrocarburi ubicate nel mare territoriale“.
Ebbene, gentile Presidente del Consiglio, debbo sottolinearLe che se le conseguenze finanziarie sui territori saranno nefaste ancor più devastanti saranno le conseguenze che un tale provvedimento produrrà sul piano della giustizia sociale.
Come spiegare, infatti, ai cittadini che vivono sotto la soglia di povertà, dovendosi sostentare con una pensione minima sociale di 600 euro, che quella pensione non potrà essere aumentata ovvero le tasse sul suo capite ridotte mentre si aboliscono ai petrolieri?
Come spiegare ai cittadini che intraprendono la piccola impresa o ai commercianti che gestiscono come padri di famiglia le aziende che le loro tasse non potranno essere ridotte e che dovranno fare ancora sacrifici mentre invece ai petrolieri le tasse vengono eliminate con un condono tombale, peraltro aborrito da quell’Europa di cui facciamo parte?
Come spiegare ai disabili e alle fasce deboli che dovranno rinunciare a servizi essenziali di assistenza perché mancano i fondi, se poi ai petrolieri si cancellano le tasse?
Creda Presidente, che il vulnus che un tale iniquo provvedimento arrecherebbe è persino più pericoloso per l’attacco che porta allo status proprio della cittadinanza, nel senso che rischia di smarrirsi il senso e persino il concetto stesso dell’eguaglianza di fronte alla Legge se ai più poveri si chiede di versare lacrime e ai più ricchi si riempiono le tasche di regali insperati.
Si produce così una disaffezione verso le Istituzioni che deriva proprio dal non sentirle proprie, e si offre la sensazione forte che essere cittadini non corrisponda più ad essere Sovrani nello Stato se poi pochi potenti ottengono ciò che vogliono sottraendolo ai più.
Mi permetta, ancora, di farLe osservare un’altra sconcertante conseguenza di questo deplorevole provvedimento, e qui Le parlo da siciliano che  vive circondato dalle trivellazioni in mare.
Sia chiaro che non intendo cavalcare facili populismi ma pragmaticamente prendere atto di un dato impressionate, e pienamente documentato, ricordando alla Sua sensibilità che le piattaforme nel mare di Melilli e di Priolo hanno provocato il più alto tasso di leucemie in Italia, e che non meno allarmanti sono le malformazioni neonatali e le malattie oncologiche direttamente addebitabili alla presenza di insediamenti industriali per la estrazione e la lavorazione degli idrocarburi  a Gela piuttosto che a Milazzo, dove peraltro insistono aree riconosciute come da bonificare, a voler tacere delle conseguenze, anche di tipo alimentare oltre che economico, sull’habitat marino.
Ed allora, non sarebbe stato, ed anzi non sarebbe, doveroso, pretendere dai beneficiari di quegli insediamenti un risarcimento da spendere sui territori martoriati?
Chi ha sporcato il nostro mare ed inquinato la nostra terra, avvelenando i nostri figli, non può essere chiamato persino ad una contribuzione maggiore da destinare alla bonifica della terra e del mare di cui siamo stati privati?
Non possono i proventi di quelle tasse che il Governo vuole abolire investirsi anche in centri  di eccellenza della sanità che studino come prevenire nella popolazione le conseguenze tragiche per la salute o che siano luoghi in cui si possa curare il danno inferto?
Per ultimo, mi rivolgo a Lei nella mia qualità di amministratore unico di Riscossione Sicilia per denunciarle quanta ingiustizia ancora produrrà questo sciagurato provvedimento, se diverrà legge, ed infatti, inviando per la prima volta l’anno scorso gli ufficiali esattoriali presso le piattaforme, per pretendere il pagamento delle tasse dovute, i nostri ufficiali si sentirono rispondere che nessuno gliele aveva mai chieste.
Risposta greve ed arrogante certo, ma mi domando: che fine faranno costoro che hanno negli anni evaso le imposte? Resteranno impuniti, è la risposta che dovrò dare ai miei concittadini?
No Presidente, non è giusto trattare così i cittadini, quei cittadini che si sono messi in fila, nella crisi economica più grave della storia italiana, per rottamare le cartelle e che ben avrebbero gradito d’esser trattati come quei petrolieri con la cancellazione del debito, mentre invece dovranno grondare sudore per pagare le rate a saldo.
Non credo che il Paese possa peraltro permettersi di rinunciare a tanto denaro da regalare alle multinazionali del petrolio, ma di sicuro la Sicilia non può permettersi di farne a meno.
Le chiedo, pertanto, di volere ritirare il provvedimento in questione per la manifesta sua incostituzionalità e per l’offesa che arreca ai cittadini italiani.
In mancanza, Le preannuncio che intraprenderò, nella mia qualità, tutte le battaglie legalmente, giuridicamente e costituzionalmente percorribili per bloccare un provvedimento assurdo e violento.
Palermo, aprile 2017
Cordialmente
Avv. Antonio Fiumefreddo
amministratore unico

Fondamentale iniziativa a Catania, dall'Associazione Alfredo Agosta.

Ogni venerdì è attivo presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania (Via Battello) lo sportello sul sovra-indebitamento gestito dagli esperti avvocati messi a disposizione dall’Associazione Nazionale Antimafia, Alfredo Agosta, di cui mi onoro far parte.
Si tratta di  applicare la legge 3 del 2012, una procedura che a Catania è poco conosciuta (è stata difatti utilizzata una sola volta…) sia dagli utenti, che dagli stessi operatori… 
La norma rivolta ai privati e alle piccole imprese, permette la cancellazione dei debiti pregressi del debitore,  ivi compresi quelli verso il fisco (Equitalia).
La Legge infatti ha introdotto nel nostro ordinamento, una procedura concorsuale anche nei confronti del debitore persona fisica, attivabile però solo dal debitore stesso e non dai creditori.
Per poter beneficiare delle procedure di composizione della crisi è necessario avere due requisiti:
– il primo prevede che non si deve essere assoggettati (né assoggettabili) alle vigenti procedure concorsuali disciplinate dal R.D. 267 del 1942.
Pertanto, alla procedura in commento possono ricorrere tutti i soggetti, persone fisiche, società, enti, che:
*  non svolgono attività d’impresa;
* sono professionisti, artisti o altri lavoratori autonomi;
* sono imprenditori commerciali sotto la soglia di cui all’art. 1 l. fall.;
* sono enti privati non commerciali (associazioni ecc.);
* sono imprenditori agricoli;
* sono “start up innovative” indipendentemente dalle loro dimensioni.
– il secondo requisito prevede che vi deve essere lo stato di “sovra-indebitamento” definito come “la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ad adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente” (Art. 6 co. 2, lett. a), L. 3/2012).
Il concetto di ”sovra-indebitamento” è diverso da quello di insolvenza della legge fallimentare in quanto prevede non solo l’incapacità definitiva e non transitoria di adempiere regolarmente ai propri debiti, ma fa anche riferimento ad una sproporzione tra il complesso dei debiti e il proprio patrimonio prontamente liquidabile, seppur sia specificato il rapporto di tale squilibrio.
Il consumatore, invece, è definito come “il debitore persona fisica che ha assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta” (Art.6, co.2, lett b), L.3/2012)”.
Questa specifica individuazione è da ricondursi alla volontà del legislatore di distinguere nettamente la procedura relativa al consumatore, rispetto a quella prevista per tutti i restanti soggetti non fallibili.
  • Non possono accedere al queste procedure coloro che sono in queste condizioni: essere soggetto a procedure concorsuali diverse da quelle previste dalla L.3/2012;
  • aver fatto ricorso, nei precedenti cinque anni, ai procedimenti di composizione della crisi da sovra-indebitamento;
  • aver subito, per cause imputabili al debitore, uno dei provvedimenti di cui agli art.14 e 14-bis (ovvero l’impugnazione e la risoluzione dell’accordo e la revoca e la cessazione degli effetti dell’omologazione del piano del consumatore);
  • aver presentato una documentazione che non consente di ricostruire compiutamente la sua situazione economica e patrimoniale.

Lo sportello sarà aperto dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e per chi fosse impossibilitato a recarsi il venerdì mattina potrà chiedere un appuntamento concordando orari e giorni diversi inviando una mail all’indirizzo: info@associazionealfredoagosta.it
Si precisa altresì che lo sportello svolgerà funzione di antiusura e antiracket, e sarà impegnato in iniziative di informazione, sensibilizzazione e promozione, per offrire ai cittadini che sono a rischio usura o che siano già vittime di questi fenomeni, un supporto gratuito che tenga conto di tutti gli aspetti del problema, economici, legali, psicologici.
Il direttore dell’Ispettorato del lavoro, Domenico Amich, ha già annunciato che nell’immediato futuro moltiplicherà i giorni di ricevimento dello sportello e le sue funzioni, anche perché – ha affermato Amich- “A molti, compreso le banche, fa comodo che la procedura sul sovraindebitamento sia poco conosciuta l’Associazione Alfredo Agosta, che si è resa disponibile gratuitamente a prestare questo servizio e ben volentieri abbiamo deciso di istituire questo sportello le cui funzioni saranno presto ampliate, mettendo a disposizione nostro personale, per creare anche uno sportello informativo sul lavoro.»
In un momento di crisi profonda del nostro paese, sia finanziaria (che morale…) dove, intere famiglie ed imprese, vengono ridotte sul lastrico, vi è uno strumento (ahimè… scarsamente noto). per poter ripartire nuovamente da zero, cancellando (o quanto meno riducendo) drasticamente i debiti e ridando dignità a tutti quei soggetti che da troppo tempo, erano rimasti vessati ed imprigionati in quelle maglie cupe della disperazione, a causa di “strozzini” (ufficiali e ufficiosi…) che ormai li avevano resi incapaci anche di poter vivere…
Una nuova speranza si è accesa… per dare coraggio e conforto alla sofferenza.

SLA… tante docce ma pochi euro…

Tutto ciò che viene fatto nel mondo… da noi viene imitato…
Gli Italiani… mondo di pecoroni, ripetono in modo analogo quanto ci viene gettato addosso… possa questo essere un secchio d’acqua gelato realizzato per uno scopo rispettabile…
L’ICE BUCKET CHALLENGE è questo il nome dell’iniziativa benefica nata per sensibilizzare sul problema della sclerosi laterale amiotrofica da una idea del fondatore di Facebook ( Zuckerberg ) ha coinvolto tutti attraverso un semplice passaparola…
Però mentre negli U.S.A. le donazioni sono giunte a 42 Milioni di dollari, in Italia dove tutti si mostrano solidali, la campagna ha appena  fruttato appena 33 mila euro, una vergogna se paragonata a tutti coloro che pur di mostrarsi “sensibili al selfie” dimostrano di contro, pochissima sensibilità nel donare…
Quindi se da un lato l’esibizione è garantita… dall’altro l’iniziativa rischia di essere nel nostro paese – come sempre – una profonda delusione…
Personaggi illustri, politici, giornalisti, attori, e gente del tutto sconosciuta che messa lì in vetrina, cerca d’immortalarsi come belle statuina con il proprio secchio d’acqua ghiacciata in testa… – servisse almeno a rinfrescargli quel cervello vuoto che possiedono – tentando di riproporre quanto visto in Tv o nel Web…  
Uno dei pochi video interessanti a cui ho potuto assistere su Facebook, l’ha realizzato il ballerino Kledy Kadiu, che invece di tirarsi un secchio d’acqua… si è presentato con un’assegno, dichiarando con garbo… che quello sarebbe stato l’unico gesto che avrebbe realizzato…      
Da noi invece tutti parlano, ma quando si tratta di cacciare soldi neanche a parlarne… già si sono dimenticati che il vero motivo dell’iniziativa non era rappresentato nel mettere in mostra essi stessi, ma l’eventuale donazione…
Lo stesso Presidente dell’Associazione ( Massimo Mauro ), non nasconde la propria delusione, dichiarando che sono le persone comuni ad avere donato la maggior parte delle somme, mentre soltanto qualche cantante – senza voler far nomi – ha donato 500/700 euro!!!
Io invece i nomi li farei tutti…, cioè di tutti coloro che si sono immortalati con la doccia – controllando però le date…, cioè verificando la data del gesto con il giorno del versamento se avvenuto entro pochi giorni prima o dopo la doccia… e quindi stilerei una lista con le somme versate…
Ecco, a quel punto si che ci sarebbe da vergognarsi ed altro che tirarsi addosso dell’acqua… dovrebbero riempirlo di merda quel secchio!!!
Anche il nostro premier non ha mancato l’invito, anche se stranamente a avuto qualcosa da dire alle istituzioni… – come se queste non facessero parte del suo governo.. – tentando di sensibilizzare maggiormente il problema… per anni lasciato da tutti nel dimenticatoio…
Ora pur di farsi un po’ di pubblicità i nostri politici, tentano di apparire più altruisti, consacrandosi per questa importante iniziativa, cui vogliono a tutti i costi partecipare…, già un caldeggiare se stessi cercando di spendere però il meno possibile… economizzare la donazione al massimo… dimenticando le tasche piene finora fatte proprio a scapito dei malati in genere e soprattutto delle persone comuni…
Migliaia di Euro per loro… –  guai a toccargli quei maledetti soldi – e pochi euro per questa ricerca!!!
Mi viene il voltastomaco a vederli… tutti… io proporrei comunque un’altra nuova iniziativa…
Quella non di gettarsi l’acqua addosso, ma di gettare loro nell’acqua… preferibilmente al largo, con una bella pietra attaccata ai piedi… in un mare gelido e profondo, chissà, forse così finalmente toglieremo dalla nostra vista, una volta e per tutte, questo letamaio definitivamente intorno a noi!!!