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Ratzinger e quel ricordo di mio padre…

Nel pensare al Papa appena deceduto, mi sono venute in mente le parole raccontate da mio padre, quando da ragazzo portò mia madre a Roma e scesi nella grotte Vaticane (situate proprio sotto la Basilica di San Pietro dove sono poste lì quasi un centinaio di tombe papali), mia madre si mise a pregare dinnanzi ad una di quelle urne… 

Ad un certo punto mio padre si girò e osservando quanto stava compiendo in quel momento mia madre si mise a ridere, dicendogli: se solo sapessi chi stai pregando…  

Osservare quindi in Tv le lunghe file a San Pietro per omaggiare Benedetto XVI, come per mio padre mi ha fatto sorridere, ricordando per l’appunto quelle parole espresse…

Si sa, la storia è fatta per essere studiata, ma alla maggior parte delle persone interessa poco e così preferisce continuare a vivere nella più totale ignoranza!!!

D’altronde poco importa ad essi se l’individuo da prendere in esame ha come titolo quello di essere “Papa”.

Quella qualifica d’altronde determina di fatto delle qualità su un qualsivoglia soggetto, quanto poi esse siano reali o presunte questo è tutto da dimostrare, di certo, ciascuno di noi è portato a credere che se una persona è stata scelta per quel ruolo, deve possedere qualcosa di carismatico, ma la storia insegna che non sempre è andata così…  

Infatti, anche un altro antenato di nome Benedetto (non certo di fatto…) precisamente il IX, pronipote di Giovanni XII (su quest’ultimo racconterò di seguito) non brillo certamente per la sua santità: sembra infatti che condividesse uno stile di vita dissoluto; fu tra l’altro famoso per aver venduto il titolo di pontefice al suo padrino, qualcuno ha raccontato per il desiderio di volersi sposare, ma ahimè si pentì presto di quella vendita – poiché non gli fu poi concessa la mano della fanciulla – e così fece ritorno a Roma, per provare a deporre il nuovo Papa, senza riuscirci. 

Pier Damiani (vescovo e cardinale italiano della Chiesa cattolica, proclamato Santo nel 1828) lo descrisse con queste parole: “sguazzante nell’immoralità, un diavolo venuto dall’Inferno travestito da prete”!!!

Riprendendo sul suo predecessore, Giovanni XII, eletto Papa a soli 18 anni, fu celebre per la sua depravazione, tanto si dice aver trasformato il palazzo del Laterano in una vera e propria casa di piacere frequentata da belle donne e ragazzi. 

Ma le accuse non si fermarono a quanto sopra, egli diceva messa senza comunione, ordinava i diaconi nelle stalle, faceva pagare le nomine religiose e gli piaceva fare sesso con un lungo elenco di signore, compresa l’amante di suo padre e sua nipote ed infine, fece accecare il suo consigliere spirituale…

Morì all’età di 27 anni, secondo alcuni per un colpo apoplettico, altri viceversa ( ed è la versione che preferisco…) riferirono che fu sorpreso in flagrante adulterio con la moglie di un oste presso cui alloggiava e che il marito, scoprendo l’adulterio, lo fece volare dalla finestra…

Potrei continuare raccontando di Stefano VI e di Alessandro VI, descrivendovi tutte le nefandezze compiute con varie mogli, figli, nipoti e quant’altro… ma il mio preferito (se così si può definire…) è Bonifacio VIII (Dante lo relegò all’Inferno nel girone dei simoniaci)!!!

Riuscì a convincere il suo predecessore a ritirarsi e solo pochi mesi dopo, lo fece imprigionare conducendolo alla morte, avvenuta dieci mesi dopo e tra le sue tante azioni immorali, fu famoso per aver negato l’immortalità dell’anima e aver autorizzato alcuni sacerdoti alla violazione del segreto confessionale… 

Cosa aggiungere, qualcuno all’interno del Vaticano deve ancora chiarirci il perché di quel ritiro alquanto “sbrigativo”, certamente non dovuto ai problemi di salute (d’altro canto sono passati quasi 10 anni da quel 11 Febbraio 2013), ma sicuramente ai troppi scandali emersi – parzialmente pubblicati in quella inchiesta denominata “Vatileaks”: una serie di  carte segrete scritte dal papa (Benedetto XVI) che mettevano in luce divisioni e contrasti interni sugli indirizzi di governo e sulla gestione della banca Vaticana Ior, come sull’uomo della Gendarmeria Vaticana che aveva portato alla fuga di notizie e di quel povero maggiordomo “infedele” che ahimè nel 2020 moriva improvvisamente a soli 54 anni insieme ai segreti che aveva scoperto… 

Resto quindi dell’opinione espressa nel 2017 http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/07/ratzinger-una-vergogna-per-tutta-la.html o ancor più ribadisco quanto avevo scritto su questo uomo nel 2010 precisamente l’8 Aprile: “Ratzinger …ha il coraggio di parlare di Pedofilia ed abusi sui minori…”!!!

Già… vi basterà digitare nel mio Blog (sulla voce “cerca”) il suo nome e scoprirete come la storia sia andata in maniera completamente diversa da come avevate creduto…

Ovviamente, se dopo aver letto quanto dal sottoscritto pubblicato, rimaneste della vostra opinione, tranquilli me ne farò una ragione: potrete continuare ad incolonnarvi e rivolgere una preghiera sopra quella sua cripta!!! Il sottoscritto nel contempo osservandovi, continuerà semplicemente a sorridere…  

Cos'è più pericoloso? Un dipendente infedele o uno distratto…???

Scegliere bene i propri dipendenti è per un imprenditore uno dei fattori più importanti…
Infatti, avere alle proprie dipendenze, personale non solo professionalmente valido, ma soprattutto capace di garantire quella disponibilità degli orari, prestando altresì la propria opera al di fuori della sede operativa è di per se uno dei fattori fondamentali che incide in quella scelta…
Se poi oltre a quanto sopra, si potrà beneficiare d’ulteriori sue abilità, quali per esempio il possesso di attestazioni formative o di  requisiti certificati, della conoscenza delle lingue o della capacità di interconnessione al web con la capacità d’uso di software diversi da quelli esclusivamente attinenti la professione ricercata, ciò fa sì che s’indirizzi nel migliore dei modi quella eventuale ricerca…
Ma ciò che maggiormente (o forse più di tutte…) dovrebbe far si che la scelta ricada proprio verso quel particolare candidato è certamente la prova concreta che egli possieda un vero e proprio carisma, legato alla propria personalità… da non confondersi con istintivi atteggiamenti istrionici di prevaricazioni, che hanno quasi sempre la premessa di voler ostentare quella propria “sapienza” (il più delle volte inadeguata…), esprimendola anche quando non richiesta, esclusivamente per voler primeggiare (a scapito poi degli altri…)!!!
Bensì si tratta di saper scegliere quegli individui che sanno unire gli aspetti biologici del proprio temperamento, a quelli psichici del carattere, soggetti capaci di creare modelli comportamentali utili e necessari ai fini dell’organizzazione, per stabilire quali regole saranno in grado di modificare l’ambiente in cui dovrà prestare la propria opera…    
Il problema però è che nel nostro paese… si punta principalmente ad avere un altro tipo di dipendente…
Sì, quello che va per la maggiore (in particolare proprio qui da noi in Sicilia…) è il modello “sottomesso” (che nulla centra con l’essere fedele… anzi tutt’altro), quello cioè che fa sempre quanto gli si ordina… senza domandarsi se ciò che gli è stato ordinato sia giusto o sbagliato… (questo soggetto, è infinitamente peggiore rispetto a quei cosiddetti “soldati” di ben note associazioni criminali… perché dimostra d’essere ancor più debole di quei “affiliati” che,  scoperti e catturati, si pentono come “femminucce” diventano così “collaboratori di giustizia”…).
Sono proprio come quei bambini che non hanno mai il coraggio di scegliere e stanno lì… dietro i loro compagni, osservare in silenzio quanto accade, non si espongono e poi come cagnolini, saltano sul carro dei vincitori… che poi è quasi sempre quello del più forte.
Per fortuna però a questi “nati sottomessi“, ci si contrappone un’altra serie di soggetti “indipendenti“, che ragionano con la propria testa e che operano affinché si trovi sempre la migliore soluzione ai problemi emersi, decidendo il più delle volte, in modo diverso e contrario, a quanto loro imposto!!!
Ma quest’ultimi sono così… incondizionati… ed è per questo loro modo d’essere “ribelli”, se pur leali, precisi e corretti, che vengono definiti “infedeli”…
Una strana valutazione (del tutto nostra, regionale…) quella di voler applicare una diversa valutazione di giudizio a chi meriterebbe altra valutazione…
E tutto l’opposto di quanto avviene in altri paesi europei… dove proprio una recente indagine condotta su molte aziende del Regno Unito, ha dimostrato come il rischio rappresentato dai dipendenti “negligenti” è assai se non più grave, al rischio legati ad una loro infedeltà…
Lo studio ha dimostrato come il 57% delle aziende inglesi hanno subito danni a causa proprio della negligenza o per situazioni e azioni errate, da parte proprio di dipendenti “distratti” o che non hanno avuto il coraggio di manifestare, in quei precisi momenti, le proprie perplessità…
In particolare ciò che è stato maggiormente evidenziato, è che quanto accaduto è principalmente avvenuto in quelle aziende che avevano poco investito in “sensibilizzazione” dei dipendenti!!!
La mancanza quindi di un’adeguata formazione delle procedure da adottarsi, l’intuire o il prevedere eventuali iniziative correttive a seguito anche di arbitrarie decisioni da prendere lì sull’istante, è essenziale affinché non si commettano errori.
In quella loro inadeguatezza morale, si dimostra come il non aver compiuto le scelte giuste  ecco, in quel minimo lasso di tempo in cui non si sono intrapresi provvedimenti, si è venuta a creare quel giusto presupposto di violazione o danno, che preso in tempo, sarebbe risultato di modesta entità, ma che successivamente assume proporzioni drammatiche!!!
Per l’ennesima volta, l’inerzia si è dimostrata più negativa della stessa efficienza!!!
Nel voler ricercare ad ogni costo la salvaguardia della propria immagine o del proprio posto di lavoro, nel non aver saputo proporre o decidere, si è accettato di operare in modo negligente… Chissà forse il tempo non sarà in grado di far emergere quei comportamenti sleali compiuti… come probabilmente non ci si dovrà giustificare dinnanzi a qualcuno per quanto commesso… ma sono certo comunque che alla fine, prima o poi, con la propria coscienza… ci si dovrà confrontare!!!
E’ solo una questione di tempo…

Arrestato Amministratore Giudiziario!!!


Sono anni che vado dichiarando delle difficoltà a cui le imprese sottoposte a confisca debbono sottostare…

Ad iniziarsi proprio da quel “particolare ed esclusivo” sistema con in quale si giunge alla scelta dei nominativi cui affidare ii controllo societario…
Un vero e proprio rituale quello delle nomine degli amministratori giudiziari, che segue il provvedimento con il quale il tribunale nomina il giudice delegato alla procedura…
Un sistema quasi clientelare, nel quale girano personaggi che hanno ritenuto di poter disporre dei beni confiscati quasi fossero “personali” e su cui costruire i loro vitalizi…

Difatti la consuetudine ha permesso che la maggioranza dei patrimoni confiscati, siano attualmente nelle mani di queste soggetti che, in modo del tutto arbitrario, li gestiscono spesso con discutibile efficienza e soprattutto senza alcun rispetto delle disposizioni di legge.
In particolare queste mie considerazioni, poggiano su fattori determinanti e cioè:
– il primo, quello dei pagamenti: eseguiti questi, senza alcun rispetto di quelle regole elementari chiamate “priorità”, nelle quali pur valendo sempre la regola della cosiddetta “par condicio creditorum”… e cioè che in base a questo principio, i creditori hanno tutti il diritto di essere soddisfatti in egual misura rispetto al patrimonio del debitore, questo però, finché non sussistano diritti di prelazione che dividono i creditori in differenti categorie, alle quali corrispondono ovviamente differenti trattamenti e cioè se si appartiene alla categorie dei privilegiati ( lo Stato, le istituzioni per debiti tributari ed il personale dipendente) oppure dei cosiddetti chirografari, che non godono del diritto di prelazione ( e dunque… saranno soddisfatti successivamente i creditori privilegiati).

– il secondo, quella della rotazione nelle amministrazioni giudiziarie, prevista dalla legge (così come la destinazione dei beni) che dovrebbe avvenire entro 90 giorni o al massimo 180, mentre invece – esistono reali casi in cui società con patrimoni milionari, sono da 15 anni nelle mani dello stesso professionista che per altro, possedeva un doppio incarico, giungendo a prendere cosi negli anni parcelle d’oro ( circa 7 milioni di euro) sia come amministratore giudiziario e sia (150 mila euro) come presidente del consiglio di amministrazione… controllore e controllato nella stessa persona…
– il terzo, la gestione in contemporanea di società – appartenenti questo allo stesso gruppo – che ora vengono ad avere il medesimo amministratore, che ovviamente nell’operare, si ritroverà a seconda della situazione ad essere, una volta creditore ed un’altra volta debitore e viceversa, operando così a “sensazione“, scelte strategiche di solito errate o certamente non convenienti per l’una rispetto all’altra…  

– il quarto, la poca dimestichezza con il settore tecnico da affrontare – per non voler aggiungere,  la poca capacità professionale e personale che questi amministratori giudiziari hanno, garanzia loro data soltanto sulla carta, in quanto iscritti all’Albo nazionale degli amministratori giudiziari, ma per il resto, poco conoscono di quel campo con cui adesso debbono andare ad insediarsi, vedasi imprese alimentari, di costruzione, gestione ambientale, impianti industriali, ecc…, e dove – circostanza questa che secondo il sottoscritto dovrebbe essere sempre adottata – questi amministratori, pur avendo la possibilità di chiedere al giudice delegato il consenso a farsi coadiuvare da tecnici o da altri soggetti qualificati, questi amministratori… preferiscono operare in modo del tutto arbitrario, facendo di solito cazz…, ed in questo, non pensiate che ci sia soltanto l’inadeguatezza professionale… perché al suo interno si nasconde il vero motivo, rappresentato da una personalità debole che per propria convenienza, preferisce in ogni circostanza evitare… quei possibili scontri o eventuali denunce di responsabilità!!!

Quanto sopra è appena emerso, dall’ultima indagine condotta dalla Procura Calabrese, dove è stato scoperto ( ma parliamo sempre dell’acqua calda… ) che la condotta di un amministratore giudiziario infedele, consentiva alla ‘ndrangheta di continuare a controllare le stesse imprese sequestrate alcuni anni prima ad alcune cosche…
Il boss arrestato, grazie alla complicità dell’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale, continuava a gestire in maniera diretta le proprie aziende sequestrate, impartendo ordini e fornendo indicazioni che permettevano così alle società collegate di progredire nel malaffare…
Ora in galera sono finiti in tanti, non soltanto coloro che erano affiliati alla cosca, ma anche  insospettabili professionisti, commercialisti ed avvocati, accusati tutti di far parte dell’organizzazione o di averla favorita. Tra questi Rosario Spinella, professionista reggino che il Tribunale aveva designato quale amministratore giudiziario delle aziende sequestrate preventivamente quando era scattata l’operazione…
Spinella è accusato di aver amministrato le aziende, praticamente facendo partecipare il clan a tutte scelte strategiche delle società.

Il manager poi attraverso la sovra-fatturazione delle prestazioni avrebbe costituito un fondo nero al quale i boss potevano attingere, soldi che poi finivano direttamente nelle mani della “famiglia”…
Oltre al commercialista nella lista delle persone finite in manette anche gli avvocati Giulia Dieni e Giuseppe Putortì, legali storici del boss, ora accusati di aver fatto da staffette e portaordini del boss, approfittando della possibilità di avere con lui colloqui in carcere.
Gli inquirenti hanno rilevato che i familiari del boss, era sempre presenti nei cantieri ed aveva la disponibilità di uomini e mezzi che gestivano a loro piacimento, eludendo di fatto, le disposizioni impartite del Tribunale. 

Voler credere oggi che questi rappresenti siano soltanto un caso sporadico è falso…. e vi assicuro che non c’è bisogno d’attraversare lo stretto, basta guardare a casa nostra e di queste imprese e di questi amministratori collusi, ne troviamo a centinaia – basterebbe prendere in mano le carte di quella loro “professionale” gestione amministrativa e ci si accorge subito ( o meglio… ciò è possibile se chi legge le carte è capace di poter individuare anche tra quegli interspazi bui… occultati nel proprio interno, difficilissimi da intuire o da comprendere, anche purtroppo… per gli stessi inquirenti) di come questa loro condotta, sia stata volontariamente, disdicevole e manchevole, un operato svolto non con piena autonomia, ma fortemente condizionato e indubbiamente sottomesso!!!  
Ci sono uomini che credono tanto nella “famiglia” che ne hanno due…

Infedele…

La mia vita leggera

insoddisfatta

in una continua ricerca

di piacere

non si cura delle lacrime

ma rapita dall’infedeltà

saluta gli amori

al chiarore dell’alba.

Lei è come l’acqua

scende dal cielo

per poi svanire

nuovamente

risalendo al cielo.

Forse nessuno mai comprenderà

questo mio comportamento

troppo rapido

perché lo si possa

compiangere…

Lusi ed i suoi pagamenti…

Siamo così portati a vedere la realtà sempre per come ci viene presentata, che dimentichiamo che dietro c’è costantemente qualcuno che attraverso il proprio potere, non fa altro che presentarla a noi in maniera distorta, tali da poter difendere i propri interessi o quelli dei propri amici…
Quando si viene attaccati, da questo sistema, quando ci si ritrova ad essere il capo espiatorio, quando tutti ti abbandonano, cercando soltanto di salvare se stessi… ecco che viene fuori l’uomo con la sua natura, quel voler difendere almeno la propria reputazione, l’etica dei propri comportamenti, proteggere così la propria famiglia e trascinare con se, i filistei traditori…

Ed è così che ha deciso di combattere questa sua ultima partita, il Senatore Luigi Lusi… 

Si vedeva già, dall’espressione del viso, che chiamato alla Giunta per le Immunità del Senato, era pronto a esporre in maniera chiara  la vicenda penale, che oggi lo vede protagonista, in qualità di tesoriere della Margherita…
Egli denominato dal partito… ” l’infedele ” , ritrova coraggio ed inizia a parlare!
Sapete tutti che, quando c’è poco da perdere è più facile dire la verità ( chissà a volte anche pentendosi ) che decidere di proseguire su false dichiarazioni o inquinare le prove dei misfatti, che non farebbero altro che danneggiare ulteriormente la propria posizione…
Ed infatti è proprio quello che sta facendo Lusi, presentando memoria degli avvenimenti e chiedendo di non autorizzare il proprio arresto, in quanto non esisterebbe da parte sua, alcun tentativo di fuga… che avrebbe tranquillamente potuto fare, in tempi non sospetti…

Ora tutti tremano…, tutti coloro che hanno beneficiato di quel ” servizio di riscossione “, vorrebbero nascondere la testa come gli struzzi…, in questo sistema malato, tutti hanno allungato la mano per ricevere la ricompensa…
Ed ecco quindi, che escono i nomi di Francesco Rutelli, Matteo Renzi ed Enzo Bianco!!!
In particolare Lusi dichiara che .

Rutelli era il presidente ed io non facevo domande, pagavo e basta… e lo stesso dicasi per le assunzioni, il Presidente mi diceva di assumere tizio e/o caio ed io eseguivo ed assumevo…”.
” … ad Enzo Bianco invece davo tremila euro al mese, poi diventati cinquemila mentre ad una società legata al marito della segretaria di Bianco, dal 2009 al 2011 sarebbero stati dati circa 150.000 euro”.
” Ed infine a Renzi ho pagato tutto quanto mi era stato detto di pagare e dei 120.000 euro richiesti… ne ho dati 70.000…”.
Pensare che questo ” signore ” abbia potuto gestire da solo, indirettamente e senza alcun controllo dei propri vertici, quella montagna di denaro che attraverso i rimborsi elettorali, erano entrati nella cassa della Margherita…, significa volerci considerare veri allocchi…, vedere come venivano utilizzati i fondi per acquistare beni immobili, da gestire se non in maniera illecita, certamente oscura, ecco che, non possiamo che concludere, che soltanto con una totale revisione di questo sistema marcio, ad iniziare dal togliere ogni e qualsiasi rimborso dalle tasche di questi ladri, proseguire con la strada delle riforme elettorali, ridurre questo spreco di politici e soprattutto queste carriere ” d’oro “, per aver qualcuno superato anche i 50 anni…
Ecco soltanto attraverso questo rinnovato cambiamento, questa profonda radicalizzazione del sistema, che forse, potrà dare inizio ad una nuova espressione di fiducia, sia alla politica, che a coloro che soltanto per un anno di legislatura, avranno desiderio di volerla esercitare…, vedrete che saranno in pochi!!!

Lusi ed i suoi pagamenti…

Siamo così portati a vedere la realtà sempre per come ci viene presentata, che dimentichiamo che dietro c’è costantemente qualcuno che attraverso il proprio potere, non fa altro che presentarla a noi in maniera distorta, tali da poter difendere i propri interessi o quelli dei propri amici…
Quando si viene attaccati, da questo sistema, quando ci si ritrova ad essere il capo espiatorio, quando tutti ti abbandonano, cercando soltanto di salvare se stessi… ecco che viene fuori l’uomo con la sua natura, quel voler difendere almeno la propria reputazione, l’etica dei propri comportamenti, proteggere così la propria famiglia e trascinare con se, i filistei traditori…

Ed è così che ha deciso di combattere questa sua ultima partita, il Senatore Luigi Lusi… 

Si vedeva già, dall’espressione del viso, che chiamato alla Giunta per le Immunità del Senato, era pronto a esporre in maniera chiara  la vicenda penale, che oggi lo vede protagonista, in qualità di tesoriere della Margherita…
Egli denominato dal partito… “ l’infedele ” , ritrova coraggio ed inizia a parlare!
Sapete tutti che, quando c’è poco da perdere è più facile dire la verità ( chissà a volte anche pentendosi ) che decidere di proseguire su false dichiarazioni o inquinare le prove dei misfatti, che non farebbero altro che danneggiare ulteriormente la propria posizione…
Ed infatti è proprio quello che sta facendo Lusi, presentando memoria degli avvenimenti e chiedendo di non autorizzare il proprio arresto, in quanto non esisterebbe da parte sua, alcun tentativo di fuga… che avrebbe tranquillamente potuto fare, in tempi non sospetti…

Ora tutti tremano…, tutti coloro che hanno beneficiato di quel “ servizio di riscossione ”, vorrebbero nascondere la testa come gli struzzi…, in questo sistema malato, tutti hanno allungato la mano per ricevere la ricompensa…
Ed ecco quindi, che escono i nomi di Francesco Rutelli, Matteo Renzi ed Enzo Bianco!!!
In particolare Lusi dichiara che .

Rutelli era il presidente ed io non facevo domande, pagavo e basta… e lo stesso dicasi per le assunzioni, il Presidente mi diceva di assumere tizio e/o caio ed io eseguivo ed assumevo…”.
“ … ad Enzo Bianco invece davo tremila euro al mese, poi diventati cinquemila mentre ad una società legata al marito della segretaria di Bianco, dal 2009 al 2011 sarebbero stati dati circa 150.000 euro”.
“ Ed infine a Renzi ho pagato tutto quanto mi era stato detto di pagare e dei 120.000 euro richiesti… ne ho dati 70.000…”.
Pensare che questo “ signore ” abbia potuto gestire da solo, indirettamente e senza alcun controllo dei propri vertici, quella montagna di denaro che attraverso i rimborsi elettorali, erano entrati nella cassa della Margherita…, significa volerci considerare veri allocchi…, vedere come venivano utilizzati i fondi per acquistare beni immobili, da gestire se non in maniera illecita, certamente oscura, ecco che, non possiamo che concludere, che soltanto con una totale revisione di questo sistema marcio, ad iniziare dal togliere ogni e qualsiasi rimborso dalle tasche di questi ladri, proseguire con la strada delle riforme elettorali, ridurre questo spreco di politici e soprattutto queste carriere “ d’oro ”, per aver qualcuno superato anche i 50 anni…
Ecco soltanto attraverso questo rinnovato cambiamento, questa profonda radicalizzazione del sistema, che forse, potrà dare inizio ad una nuova espressione di fiducia, sia alla politica, che a coloro che soltanto per un anno di legislatura, avranno desiderio di volerla esercitare…, vedrete che saranno in pochi!!!