A dire quanto sopra, è stato alcuni giorni Papa Francesco, durante l’udienza generale…
Riprendendo le festività in corso, ha voluto parlare dello “snaturamento” del Natale, esprimendo un monito importante: in nome di un falso rispetto di chi non è cristiano, spesso si nasconde la volontà di emarginare la fede, si elimina dalla festa ogni riferimento alla nascita di Gesù. Ma in realtà questo avvenimento è l’unico vero Natale! Senza Gesù non c’è Natale”…
Proseguendo: “Se al centro c’è Lui, allora anche tutto il contorno, cioè luci, suoni, con le varie tradizioni locali, compresi i cibi caratteristici, ecco, tutto concorre a creare l’atmosfera della festa. Ma se togliamo Lui, la luce si spegne e tutto diventa finto e apparente“.
Passando quindi allo scambio dei doni, il Santo Padre ha ricordato come “il dono di Dio è Gesù e anche noi possiamo diventare quotidianamente un dono gratuito per coloro che si incontrano sulla propria strada. Ecco perché a Natale ci scambiamo i doni. E’ un segnale… ma il vero dono per noi è Gesù, e come Lui vogliamo essere dono per gli altri”.C’è una citazione che da ragazzo scelsi come inizio di un mio libro, diceva: “Chi nel corso della vita ha acceso anche soltanto una luce, nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano“…
Ecco, in un qualche modo Papa Francesco ha riproposto quel messaggio: “Gesù porta la vera luce, è il dono di Dio per l’umanità che è immersa nella notte e nel torpore del sonno”…
Ma purtroppo debbo dire che ancora oggi, in particolare nel nostro paese – e ancor di più tra i miei conterranei – assistiamo al fatto che spesso ciascuno di essi preferisce vivere nel buio, perché sa che la luce svelerebbe tutte quelle azioni e quei pensieri, che farebbe loro arrossire la coscienza…
Ecco il motivo per cui si preferisce rimanere nel buio e non sconvolgere quelle proprie abitudini sbagliate”!!!
Ma essi non pensano che alla fine dei loro giorni… non verranno salvati, già, a differenza di tutti coloro che attualmente vengono da molti disprezzati…
Saranno difatti quest’ultimi, i primi destinatari dell’annuncio della salvezza: “Dio coinvolge coloro che, confinati ai margini della società, sono i primi destinatari del suo dono, cioè la salvezza portata da Gesù. Con i piccoli e i disprezzati, Gesù stabilisce un’amicizia che continua nel tempo e che nutre la speranza per un futuro migliore. A queste persone, rappresentate dai pastori di Betlemme, apparve una grande luce, che li condusse dritti a Gesù. Con loro, in ogni tempo, Dio vuole costruire un mondo nuovo, un mondo in cui non ci sono più persone rifiutate, maltrattate e indigenti”.Diceva bene Emil Cioran: Quaggiù, per rimettere le cose a posto ci vorrebbe un salvatore per ogni generazione, o meglio, per ogni individuo!!!






