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Predetto… accaduto: disastro ambientale in Liguria!!!

Il giorno del referendum sulle trivelle si è preferito andare a passeggiare… e mentre le urne stavano per chiudere, una parte dell’oleodotto Iplom sversava i propri olii lungo i torrenti per sfociare a mare…

Avevo predetto il danno ambientale… anticipandone i rischi: per la fauna, le coste, la salute dei cittadini e senza dimenticare tutti i risvolti occupazionali anche nel settore del turismo che a causa di quanto sopra, potrebbero condurre i turisti a dirigersi verso altri e più puliti lidi…
Ora forse saranno in molti a pentirsi della scelta fatta al referendum… adesso che il disastro ha colpito proprio una di quelle regione che non presentavano “trivelle”, si può comprende meglio la motivazione di tutti quei sostenitori del si delle altre regioni, che ahimè chiedevano una mano per evitare un futuro possibile disastro ambientale !!!
Come sempre si voleva fare passare quanto accaduto nel più completo silenzio… perché ormai da noi l’importante è censurare quanto avviene, in particolare per non far emergere quelle responsabilità politiche e amministrative, ancor prima che societarie…
Ma è logico credere che con un business miliardario qual’è quello del petrolio… sono in molti ad avere avuto in questi anni la bocca cucita o quantomeno si sarà sorvolato su tutti quei controlli certamente previsti!!!
Non per nulla lo chiamano “oro nero” e nel salire e scendere per quelle condotte… sicuramente un po di quell’oro sarà rimasto in qualche tasca sotto forma di tangenti e bustarelle…

Sarei curioso di sapere ora chi pagherà… non mi riferisco ai dirigenti della società (quello è una ovvietà…), ma m’interessava conoscere i nomi dei responsabili che avrebbero dovuto effettuare quella adeguata prevenzione ambientale e di messa in sicurezza, segnalando quando opportuno, ciò che non andava… ecco mi chiedo, dov’erano questi e dove sono adesso???

Le barche dei pescatori in questi giorni si son dovute ritirare… di pesce non ne parliamo… mentre i primi uccelli iniziano a cadere a terra, con le ali impregnate di bitume… proprio in quelle spiagge che adesso iniziano ad imbrattarsi di nero…
Dopotutto, come avevo espresso nel mio precedente post: il “gregge” ha scelto il “greggio”… 
Ora però… a pochi giorni di distanza… s’inizia a parlare di “disastro ambientale”, perché dai controlli effettuati sembrano essere fuoriusciti circa 700 tonnellate di greggio!!! 
Quindi, all’apertura della stagione estiva balneare, ci si ritrova con un problema che potrebbe distruggere completamente l’economia di una regione.
Il gregge sta fluttuando nel mare e le correnti marine lo stanno trasportando in lungo e largo su buona parte della costa ligure… con l’aggravante che a breve, l’arrivo di temporali potrebbe aggravare la situazione, trasportando per parecchi chilometri…quelle sostanze oleose.
Certo a danno compiuto..(ma è così che funzionano le cose nel nostro paese…). si avviano le inchieste delle procure, si dispone il sequestro della raffineria… e i dipendenti (circa 250)… a cui a breve si aggiungeranno tutti quelli dell’indotto… (sono sempre purtroppo quest’ultimi a dover pagare per tutti) sono stati posti in CIG (almeno quelli più protetti dai sindacati della raffineria), mentre i restanti… appartenenti a società minori… verranno pian piano certamente licenziati!!!
Su quanto sopra, mi sono limitato a evidenziare esclusivamente i danni immediati… mentre di quelli futuri e cioè dai rischi da esposizione da inquinanti, staremo a vedere cosa accadrà agli anziani (già affetti da patologie croniche) ed ai bambini…
Si, purtroppo è scientificamente dimostrato che nell’infanzia i processi di assorbimento e di metabolismo risultano accelerati ed il sistema immunitario, l’apparato polmonare e quello cardiocircolatorio, risultano essere più vulnerabile ai fattori inquinanti… rispetto agli adulti!!! 
La salute viene prima di tutto e forse è meglio che il premier Renzi (e quanti -come pecore- si sono al suo suggerimento allineati…) riveda quel teatrino propagandistico prodotto in quei giorni di referendum, dando atto che è tempo di mettere mano ad una legge che protegga noi cittadini da questi disastri, tornando indietro sui propri passi e ammettendo che –i suggerimenti dati per l’astensionismo– erano stati di certo (come gli olii che a breve cadranno nelle teste di molti cittadini liguri) precipitosi!!! 

Il gregge… ha scelto il "greggio"!!!

Dopo il fallimento del referendum per il mancato raggiungimento del quorum, la partita tra i “non contendenti” si è chiusa…
Si soltanto in Italia possono esistere votazioni “folle” come le nostre…
Già, invece di esserci due schieramenti o due leader che si scontrano oppure una diversa espressione di pensiero, qui da noi è totalmente diverso… c’è ne soltanto una che propone… mentre l’altra vince senza partecipare!!!
Difatti… a vincere è stato l’astensionismo!
I risultati hanno comunque espresso un dato importante e cioè che l’86% ha detto di SI!!!
Ed è da questo dato che bisogna ripartire…
Perché non ha minimamente importanza se il quorum non è stato superato o se l’affluenza si è fermata intorno al 31%… e che solo la regione Basilicata ha superato lo sbarramento del 50%…
Ma nel nostro paese si sa come vanno le cose…
Per convincere gli italiani a votare bastava poco… sì poteva -per esempio- realizzare il referendum in un giorno feriale, garantendo ad ogni elettore due ore di permesso retribuito (verificato dalla presenza apposta sulla scheda elettorale) ed allora -statene certi- che quasi tutti gli elettori avrebbero accorso a quelle votazioni pur di godere di un momento di svago… sapendo dopotutto che quel tempo, sarebbe stato loro rimunerato…
Già bastava una miseria per convincere gli Italiani a votare… ed avrebbero sicuramente votato a favore del SI per come è stato di fatto in percentuale il voto appena espresso!!!
So che si stanno concretizzando dei ricorsi… tra cui uno in sede europea per la violazione, da parte dell’Italia, delle norme che disciplinano l’estrazione degli idrocarburi… ma ciò che mi sembra scorretto nel referendum è che la votazione ha coinvolto tutte le regioni del nostro paese…
PIEMONTE  VALLE D’AOSTA  LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE  VENETO  FRIULI-VENEZIA GIULIA  LIGURIA EMILIA-ROMAGNA TOSCANA  UMBRIA  MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE  CAMPANIA PUGLIA  BASILICATA CALABRIA  SICILIA SARDEGNA, per votare un referendum che coinvolgeva solo una parte di queste regioni… e dove solo quelle poche rischiano direttamente a causa delle trivellazioni i maggiori danni e mi riferisco alle regioni Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Basilicata e soprattutto la Sicilia!!!

Quindi che senso ha avuto fare votare regioni che non avranno minimamente alcun danno da quegli eventuali disastri ambientali… se non il solo vantaggio economico e che quindi, a maggior ragione, avevano di fatto l’interesse esclusivo a non partecipare…
Ma come si dice… chi la fa l’aspetti ed è di poche ore la notizia che proprio in Liguria (e mi dispiace per quanto sta accadendo… perché lì ho lasciato molti amici…) lungo il corso di alcuni torrenti e fino alla foce, si sta lavorando ininterrottamente per bloccare lo sversamento di petrolio da una condotta del deposito della raffineria Iplom che ha sede a Busalla e che ha rovesciato un’immensa quantità di petrolio nel rio Pianego e Fegino e da questo nel Polcevera….
Vedrete che a breve… appena queste sostanze confluiranno a mare e inizieranno a inquinare non solo la fauna marina ma anche le coste… ecco che allora sì capirà, quanto forse sarebbe stato meglio per loro andare domenica al voto… invece di preferire una classica giornata di sole!!!
Ma noi siamo così… un popolo che deve prima farsi male per iniziare a manifestare la propria libertà!!!
Statene certi che un giorno ci si pentirà di questo referendum…
Dopotutto il tempo (aggiungerei illimitato…) concesse a queste compagnie petrolifere è a favore non solo di esse ma dell’alta probabilità che un disastro possa, prima o poi accadere!!!
Molti credono che sono gli altri a subirle le disgrazie… è il classico pensiero dei fessi, ma quando un giorno ci si ritroverà a doverle affrontare noi le conseguenxei di quelle “falle” (causate da eventuali problemi di trivellazione su una delle tante piattaforme prospiciente le nostre coste) allora si che saranno in molti a capire l’errore fatto!!!
In questi giorni difatti, nessuno ci ha spiegato i rischi ai quali andremo incontro… ma si è puntato esclusivamente a salvare i contratti con quelle compagnie, adducendo la solita scusa dei lavoratori…
Mi chiedo… perché nessuno del governo ha informato cose avviene quando vi è un enorme rilascio di quantità di petrolio nell’ambiente???
Il petrolio ha un peso specifico minore dell’acqua, per cui inizialmente forma una pellicola impermeabile all’ossigeno sopra il pelo libero dell’acqua, causando oltre agli evidenti danni per fenomeni fisici e tossici diretti alla macro-fauna, un’anaerobiosi che uccide di fatto il plancton
Successivamente la precipitazione sul fondale dello stesso… replica l’effetto sugli organismi bentonici.
La bonifica dell’ambiente danneggiato richiede decenni e mai nulla tornerà come prima!!!
Dal 1950 ad oggi… i disastri petroliferi nel mondo sono stati circa 80!!!
Capirete quindi dai numeri l’alta percentuale di rischio… a cui vanno sommae le gravi conseguenze di salute, le ricadute economiche sul settore del turismo, l’aspetto finanziario per l’eventuale bonifica, ecc…  tutte condizioni che in questi giorni di propaganda non sono state minimamente evidenziate!!!
Vorrei concludere con le parole di un amico, consigliere del Pd (Claudio Nicolosi) che ho molto apprezzato e che ha espresso nella sua pagina social di Fb: Io sono andato a votare ed ho votato si. Non solo sono andato a votare, ho anche invitato molti amici a farlo perché sono convinto che in questo momento di confusione politica,  di crisi d’identità sociale, solo la partecipazione può dare risposte. Si è persa un’occasione per dire la nostra, per chiedere chiarezza nelle politiche energetiche, per rivendicare il diritto di esserci. E sinceramente vedere chi cavalca l’astensionismo come se fosse una vittoria mi mette tristezza… I motivi dell’astensione sono molti, dall’impossibilita all’ignoranza, dalla stanchezza al disincanto, di certo chi ha scelto di non andare a votare non ha pensato ai mille posti di lavoro degli ingegneri sulle piattaforme, come ha detto  il nostro presidente del Consiglio. Resta l’amarezza di avere sentito due rappresentanti delle istituzioni invitare la gente alla non partecipazione!  La politica è partecipazione,  deve essere partecipazione altrimenti diventa tirannia.

Ieri, per un po di benessere (più “altrui” che proprio… vedasi le inchieste in corso da parte della procura di Potenza…) ha perso per l’ennesima volta la democrazia… mentre ha vinto l’abituale gregge!!!

Il gregge… ha scelto il "greggio"!!!

Dopo il fallimento del referendum per il mancato raggiungimento del quorum, la partita tra i “non contendenti” si è chiusa…
Si soltanto in Italia possono esistere votazioni “folle” come le nostre…
Già, invece di esserci due schieramenti o due leader che si scontrano oppure una diversa espressione di pensiero, qui da noi è totalmente diverso… c’è ne soltanto una che propone… mentre l’altra vince senza partecipare!!!
Difatti… a vincere è stato l’astensionismo!
I risultati hanno comunque espresso un dato importante e cioè che l’86% ha detto di SI!!!
Ed è da questo dato che bisogna ripartire…
Perché non ha minimamente importanza se il quorum non è stato superato o se l’affluenza si è fermata intorno al 31%… e che solo la regione Basilicata ha superato lo sbarramento del 50%…
Ma nel nostro paese si sa come vanno le cose…
Per convincere gli italiani a votare bastava poco… sì poteva -per esempio- realizzare il referendum in un giorno feriale, garantendo ad ogni elettore due ore di permesso retribuito (verificato dalla presenza apposta sulla scheda elettorale) ed allora -statene certi- che quasi tutti gli elettori avrebbero accorso a quelle votazioni pur di godere di un momento di svago… sapendo dopotutto che quel tempo, sarebbe stato loro rimunerato…
Già bastava una miseria per convincere gli Italiani a votare… ed avrebbero sicuramente votato a favore del SI per come è stato di fatto in percentuale il voto appena espresso!!!
So che si stanno concretizzando dei ricorsi… tra cui uno in sede europea per la violazione, da parte dell’Italia, delle norme che disciplinano l’estrazione degli idrocarburi… ma ciò che mi sembra scorretto nel referendum è che la votazione ha coinvolto tutte le regioni del nostro paese…
PIEMONTE  VALLE D’AOSTA  LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE  VENETO  FRIULI-VENEZIA GIULIA  LIGURIA EMILIA-ROMAGNA TOSCANA  UMBRIA  MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE  CAMPANIA PUGLIA  BASILICATA CALABRIA  SICILIA SARDEGNA, per votare un referendum che coinvolgeva solo una parte di queste regioni… e dove solo quelle poche rischiano direttamente a causa delle trivellazioni i maggiori danni e mi riferisco alle regioni Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Basilicata e soprattutto la Sicilia!!!

Quindi che senso ha avuto fare votare regioni che non avranno minimamente alcun danno da quegli eventuali disastri ambientali… se non il solo vantaggio economico e che quindi, a maggior ragione, avevano di fatto l’interesse esclusivo a non partecipare…
Ma come si dice… chi la fa l’aspetti ed è di poche ore la notizia che proprio in Liguria (e mi dispiace per quanto sta accadendo… perché lì ho lasciato molti amici…) lungo il corso di alcuni torrenti e fino alla foce, si sta lavorando ininterrottamente per bloccare lo sversamento di petrolio da una condotta del deposito della raffineria Iplom che ha sede a Busalla e che ha rovesciato un’immensa quantità di petrolio nel rio Pianego e Fegino e da questo nel Polcevera….
Vedrete che a breve… appena queste sostanze confluiranno a mare e inizieranno a inquinare non solo la fauna marina ma anche le coste… ecco che allora sì capirà, quanto forse sarebbe stato meglio per loro andare domenica al voto… invece di preferire una classica giornata di sole!!!
Ma noi siamo così… un popolo che deve prima farsi male per iniziare a manifestare la propria libertà!!!
Statene certi che un giorno ci si pentirà di questo referendum…
Dopotutto il tempo (aggiungerei illimitato…) concesse a queste compagnie petrolifere è a favore non solo di esse ma dell’alta probabilità che un disastro possa, prima o poi accadere!!!
Molti credono che sono gli altri a subirle le disgrazie… è il classico pensiero dei fessi, ma quando un giorno ci si ritroverà a doverle affrontare noi le conseguenxei di quelle “falle” (causate da eventuali problemi di trivellazione su una delle tante piattaforme prospiciente le nostre coste) allora si che saranno in molti a capire l’errore fatto!!!
In questi giorni difatti, nessuno ci ha spiegato i rischi ai quali andremo incontro… ma si è puntato esclusivamente a salvare i contratti con quelle compagnie, adducendo la solita scusa dei lavoratori…
Mi chiedo… perché nessuno del governo ha informato cose avviene quando vi è un enorme rilascio di quantità di petrolio nell’ambiente???
Il petrolio ha un peso specifico minore dell’acqua, per cui inizialmente forma una pellicola impermeabile all’ossigeno sopra il pelo libero dell’acqua, causando oltre agli evidenti danni per fenomeni fisici e tossici diretti alla macro-fauna, un’anaerobiosi che uccide di fatto il plancton
Successivamente la precipitazione sul fondale dello stesso… replica l’effetto sugli organismi bentonici.
La bonifica dell’ambiente danneggiato richiede decenni e mai nulla tornerà come prima!!!
Dal 1950 ad oggi… i disastri petroliferi nel mondo sono stati circa 80!!!
Capirete quindi dai numeri l’alta percentuale di rischio… a cui vanno sommae le gravi conseguenze di salute, le ricadute economiche sul settore del turismo, l’aspetto finanziario per l’eventuale bonifica, ecc…  tutte condizioni che in questi giorni di propaganda non sono state minimamente evidenziate!!!
Vorrei concludere con le parole di un amico, consigliere del Pd (Claudio Nicolosi) che ho molto apprezzato e che ha espresso nella sua pagina social di Fb: Io sono andato a votare ed ho votato si. Non solo sono andato a votare, ho anche invitato molti amici a farlo perché sono convinto che in questo momento di confusione politica,  di crisi d’identità sociale, solo la partecipazione può dare risposte. Si è persa un’occasione per dire la nostra, per chiedere chiarezza nelle politiche energetiche, per rivendicare il diritto di esserci. E sinceramente vedere chi cavalca l’astensionismo come se fosse una vittoria mi mette tristezza… I motivi dell’astensione sono molti, dall’impossibilita all’ignoranza, dalla stanchezza al disincanto, di certo chi ha scelto di non andare a votare non ha pensato ai mille posti di lavoro degli ingegneri sulle piattaforme, come ha detto  il nostro presidente del Consiglio. Resta l’amarezza di avere sentito due rappresentanti delle istituzioni invitare la gente alla non partecipazione!  La politica è partecipazione,  deve essere partecipazione altrimenti diventa tirannia.

Ieri, per un po di benessere (più “altrui” che proprio… vedasi le inchieste in corso da parte della procura di Potenza…) ha perso per l’ennesima volta la democrazia… mentre ha vinto l’abituale gregge!!!