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Il sapere si sa… conduce a un atteggiamento rigoristico e ascetico!!!

Certo ascoltare senza mai soffermarsi a chiedersi se ciò che viene detto in maniera retorica – da parte di chiunque – rappresenti di fatto una qualsivoglia verità, per il sottoscritto quanto appena descritto rappresenta il peggio che un individuo possa tollerare…     
Ecco perché sin da ragazzo e proseguendo nella mia vita da adulto, ho imposto alla mia mente una formazione meticolosa, svincolata da preconcetti o da istituzioni propriamente dette, in particolare nel rivalutare quanto mi veniva riportato… 
Questa sensazione tra l’altro cresceva ancor di più, quando mi trovavo a partecipare a taluni celebrazioni di quel mondo ecclesiastico…
Ecco perché, seppur continuando a frequentare (saltuariamente) quel momento comunitario, dall’altro… quanto ascoltavo tra quelle mure, mi conduceva ad analizzare quelle letture liturgiche in modo rigoroso e ascetico… tanto da condurmi successivamente, alla lettura dei cosiddetti scritti apocrifi e di quegli approfondimenti storici che mi hanno portato alla definitiva negazione della Trinità e riconsiderare quel “Cristo” come un grande uomo, ma nulla di più ed i cui insegnamenti rappresentavano certamente quanto di meglio un uomo potesse esprimere, per il resto… possovassicurarvi che ho gettato tutto: angeli, santi, demoni, passaggio dell’anima verso quella vita ultraterrena!!!
Ciò che contraddistingue da molto tempo la mia vita, può essere raccolto in una sola parola: “conoscenza“!!!
Peraltro, attraverso quegli studi ho scoperto come questo personale modo di concepire la vita, non è distante da altri e più autorevoli soggetti, mi riferisco ad esempio a un famoso vescovo di Ávila (Priscilliano – ca.345/ca.385), che nei suoi 11 trattati porto avanti proprio queste mie stesse considerazioni gnostiche, una complessa miscela di manicheismo dualista, docetismo e sabellianismo.
Vi basterà infatti rileggere alcuni suoi suoi scritti per comprendere quale valutazione egli desse al Cristo, ad iniziare dalla negazione dell’incarnazione, per passare al rifiuto della Trinità e il conseguente diniego del dogma della resurrezione, proseguendo… contraddicendo il concetto di preesistenza di Cristo prima della Sua nascita e della Sua natura umana, considerando per ultimo il Padre ed il Figlio due entità diverse e non la stessa Persona divina!!!
Inoltre… è qui sta la parte più interessante, i suoi fedeli erano soliti portare a casa l’ostia ricevuta in chiesa durante l’Eucaristia, per prenderla successivamente, sì… durante le preghiere private, quasi vi fosse in quel gesto, una forma di rifiuto della Chiesa ufficiale.
Vorrei ricordare che sto parlando di un periodo molto vicino alla vita di Gesù, già… erano passati soltanto trecento anni, eppure in un tempo così autentico, certamente non alterato dalla storia di quegli ecclesiasti, potremmo definirlo quasi un momento primordiale per la nostra religione, ancor prima che avvenisse quell’imposizione misogemica, ecco scoprire come esistesse già allora una componente laicista, che ovviamente venne interrotta in maniera violenta dalla Chiesa!!! 
E si perché in quel periodo Priscilliano difendeva la partecipazione delle donne alla liturgia, a differenza di quanto poi portato avanti dalla Congregazione per la dottrina della fede, in cui senza averne alcun diritto (Gesù non ha mai parlato di preti, d’altronde la maggior parte dei suoi discepoli erano sposati…) si è volutamente portare avanti la decisione sul “celibato” (per modo di dire…), precludendo sin da subito, l’ordinazione di un sacerdote donna, considerato difatti… uno dei delitti più gravi di cui la Chiesa si possa macchiare…
Eppure oggi, un’altra chiesa cristiana, quella protestante, permette alle donne di predicare dal pulpito e di celebrare messa… 
Sono mogli e madri e rappresentano il vero volto femminile del cristianesimo, così tanto assente nella Chiesa cattolica, dove, nonostante le molte aperture di Papa Francesco, le donne restano ancora escluse dal sacerdozio…
E dire che proprio quando Gesù fu arrestato e i suoi apostoli scapparono a gambe levate, le uniche a rimanergli vicino furono proprio le donne, in particolare Maddalena che rimase sempre lì… in prima fila.  
Ma d’altronde come può una chiesa antiquata qual’e quella “cattolica”, pensare di superare quell’anatema nel quale il sacerdozio femminile viene ancora rappresentato come qualcosa di demoniaco, quella donna che da sempre viene considerata rappresentante di tutti i mali, sin da quella mela tentatrice offerta ad Adamo che lo ha portato all’espulsione dal paradiso…
Ben vengano per la nostra Chiesa momenti come questi appena vissuti, circostanze che dimostrano come sia bastato un semplice “coronavirus” per far comprendere alla maggior parte dei fedeli, quanto non serva a nulla pregare, Dio, suo figlio, la madre di quest’ultimo, i santi, etc… con l’auspicio che si possa cambiare quanto è stato deciso dalla natura e di come nessuna (eventuale) entità superiore, possa modificare questo stato di cose… 
Papa Francesco, se la sua Chiesa vuole superare questa “impasse“, vi è la necessità di tornare indietro sui suoi passi…
Già… ripristinare quello stato primordiale e quanto volutamente alterato nei secoli –da quei suoi referenti  filistei – gli stessi che hanno poi dimenticato quali fossero i reali insegnamenti del Cristo…
Soltanto così la Chiesa potrà “rinnovandosi” continuare a sopravvivere, altrimenti prevedo sin d’ora che alla prossima epidemia, quelle mura dall’aspetto così massiccio, resteranno prima vuote e poi pian piano… cadranno su se stesse!!!

La tentazione di rimuovere DIO…

Oggi 26 Febbraio, alla recita dell’Angelus, le parole del Papa sono le seguenti: la tentazione di rimuovere Dio, di mettere ordine da soli in se stessi e nel mondo contando solo sulle proprie capacità, è sempre presente nella storia dell’uomo…
Benedetto XVI nel commentare le letture della liturgia, parla delle tentazioni di Gesù nei 40 giorni nel deserto… 
Volerci oggi fare credere che le debolezze dell’uomo, possono portare ad uno stato di abbandono e di solitudine, quando vengono a mancare certezze e dove si sentono mancare quegli appoggi rappresentati dalla famiglia, dai parenti, dagli amici, da un lavoro stabile, dal futuro incerto, quella condizione instabile…, come quanto anche il nostro Stato ci da, nel non sapere a cosa si andrà incontro…
Ecco volerci fare credere, che tutte queste incognite, queste problematiche, possano quindi condurre ognuno di noi a dover essere tentati…, da quella tentazione quindi di voler rimuovere Dio… mi sembra veramente una follia…
Sperare o meglio volerci fare credere che soltanto attraverso la fede, passi l’unica strada che possa rappresentare un riparo, rappresenta quanto di più semplice, qualche mediocre mente umana, nel terzo millennio, possa sperare di volerci fare credere.
Parlare ancora oggi del diavolo, quale pericolo costante, quale motivo delle nostre debolezze, attribuire le nostre colpe…, ad un essere fantasioso e volerci poi fare credere che quanto si dice sia anche vero… ma per favore…
Invece…è proprio il contrario!!! 
Godere di quella propria capacità nel non doverci affidare e sperare che quotidianamente tutti i nostri problemi, possano essere risolti da un essere superiore, ci permette di crescere e proprio attraverso questa crescita si può cercare, se necessario, di ricercare dentro di se, quella conoscenza interiore, per fare così entrare Dio… finalmente dentro di noi…
Ma per far ciò, non è più necessario avere intermediari, che parlino per Lui, dopotutto a nessuno di loro è stata mai data questa opportunità…
Dio non ha bisogno di suggeritori, non ha bisogno di nessuno che parli per conto Suo…, egli e dentro di noi e fuori di noi… ci lascia intatti nel decidere le nostre scelte… quel meraviglioso ” libero arbitrio ” dove ognuno può fare ciò che meglio ritiene giusto, senza il dover credere e sperare che le proprie azioni terrene, un giorno saranno giudicate…in una eventuale possibile altra vita…
L’uomo incarna dentro se il bene ed il male…, ogni giorno con le proprie azioni mostra il proprio essere, e anche coloro che oggi vorrebbero fare da ” morali insegnanti ” protetti da un quel abito talare, dimostrano di non esserne  immuni, a dimostrazione di ciò, basti osservare come a volte proprio loro, nascondendo quella perversa indole… danno sfogo alla propria malvagità… ( vedasi quanto accaduto proprio in questi giorni dove la procura di Catania ha aperto un fascicolo su fatti di pedofilia su un sacerdote di Acireale… ).
Questo è un momento fondamentale per l’uomo, rappresenta il momento propizio per rinnovare e rendere più vero il nostro rapporto con Dio, rivedere quanto inculcato da bambini dalla nostra religione ( lo stesso vale anche per tutte le altre religioni, ovviamente ), farci credere che quanto scritto e detto sia vero ed evitare quell’ unica possibilità di ricercare noi, la verità… quell’unica verità che farebbe crollare un sistema come quello ecclesiastico…
Oggi si può ricercare attraverso gli scritti, gli studi, sui libri pubblicati, rivalutare quanto considerato apocrifo, e verificare se quanto ci è stato detto rappresenta la verità…
In maniera critica, l’uomo gnostico ricerca e ritrova quindi dentro se stesso Dio e la sua vita prende a trasformarsi ed a completarsi pienamente senza bisogno di ricercare altrove, ed in particolare in quei locali di culto, qualcosa che già possediamo di nostro, dove qualcuno con l’inganno vuole condurci e dove siamo portati ad ascoltare soggetti che comunque e sempre mostrano i propri limiti…
Circondati da tutte quelle immagini e statue, si cerca di affidare a loro, i nostri problemi e le nostre speranze, proprio come degli idolatri pagani, a differenza invece di quanto proprio quel loro Dio da sempre vieta:  Non ti fare scultura ne immagine alcuna, delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6)… 
Strano vero… ma non è altro che il nostro 2° comandamento… dettato a Mosè…

La tentazione di rimuovere DIO…

Oggi 26 Febbraio, alla recita dell’Angelus, le parole del Papa sono le seguenti: la tentazione di rimuovere Dio, di mettere ordine da soli in se stessi e nel mondo contando solo sulle proprie capacità, è sempre presente nella storia dell’uomo…
Benedetto XVI nel commentare le letture della liturgia, parla delle tentazioni di Gesù nei 40 giorni nel deserto… 
Volerci oggi fare credere che le debolezze dell’uomo, possono portare ad uno stato di abbandono e di solitudine, quando vengono a mancare certezze e dove si sentono mancare quegli appoggi rappresentati dalla famiglia, dai parenti, dagli amici, da un lavoro stabile, dal futuro incerto, quella condizione instabile…, come quanto anche il nostro Stato ci da, nel non sapere a cosa si andrà incontro…
Ecco volerci fare credere, che tutte queste incognite, queste problematiche, possano quindi condurre ognuno di noi a dover essere tentati…, da quella tentazione quindi di voler rimuovere Dio… mi sembra veramente una follia…
Sperare o meglio volerci fare credere che soltanto attraverso la fede, passi l’unica strada che possa rappresentare un riparo, rappresenta quanto di più semplice, qualche mediocre mente umana, nel terzo millennio, possa sperare di volerci fare credere.
Parlare ancora oggi del diavolo, quale pericolo costante, quale motivo delle nostre debolezze, attribuire le nostre colpe…, ad un essere fantasioso e volerci poi fare credere che quanto si dice sia anche vero… ma per favore…
Invece…è proprio il contrario!!! 
Godere di quella propria capacità nel non doverci affidare e sperare che quotidianamente tutti i nostri problemi, possano essere risolti da un essere superiore, ci permette di crescere e proprio attraverso questa crescita si può cercare, se necessario, di ricercare dentro di se, quella conoscenza interiore, per fare così entrare Dio… finalmente dentro di noi…
Ma per far ciò, non è più necessario avere intermediari, che parlino per Lui, dopotutto a nessuno di loro è stata mai data questa opportunità…
Dio non ha bisogno di suggeritori, non ha bisogno di nessuno che parli per conto Suo…, egli e dentro di noi e fuori di noi… ci lascia intatti nel decidere le nostre scelte… quel meraviglioso “ libero arbitrio ” dove ognuno può fare ciò che meglio ritiene giusto, senza il dover credere e sperare che le proprie azioni terrene, un giorno saranno giudicate…in una eventuale possibile altra vita…
L’uomo incarna dentro se il bene ed il male…, ogni giorno con le proprie azioni mostra il proprio essere, e anche coloro che oggi vorrebbero fare da “ morali insegnanti ” protetti da un quel abito talare, dimostrano di non esserne  immuni, a dimostrazione di ciò, basti osservare come a volte proprio loro, nascondendo quella perversa indole… danno sfogo alla propria malvagità… ( vedasi quanto accaduto proprio in questi giorni dove la procura di Catania ha aperto un fascicolo su fatti di pedofilia su un sacerdote di Acireale… ).
Questo è un momento fondamentale per l’uomo, rappresenta il momento propizio per rinnovare e rendere più vero il nostro rapporto con Dio, rivedere quanto inculcato da bambini dalla nostra religione ( lo stesso vale anche per tutte le altre religioni, ovviamente ), farci credere che quanto scritto e detto sia vero ed evitare quell’ unica possibilità di ricercare noi, la verità… quell’unica verità che farebbe crollare un sistema come quello ecclesiastico…
Oggi si può ricercare attraverso gli scritti, gli studi, sui libri pubblicati, rivalutare quanto considerato apocrifo, e verificare se quanto ci è stato detto rappresenta la verità…
In maniera critica, l’uomo gnostico ricerca e ritrova quindi dentro se stesso Dio e la sua vita prende a trasformarsi ed a completarsi pienamente senza bisogno di ricercare altrove, ed in particolare in quei locali di culto, qualcosa che già possediamo di nostro, dove qualcuno con l’inganno vuole condurci e dove siamo portati ad ascoltare soggetti che comunque e sempre mostrano i propri limiti…
Circondati da tutte quelle immagini e statue, si cerca di affidare a loro, i nostri problemi e le nostre speranze, proprio come degli idolatri pagani, a differenza invece di quanto proprio quel loro Dio da sempre vieta:  “ Non ti fare scultura ne immagine alcuna, delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6)… 
Strano vero… ma non è altro che il nostro 2° comandamento… dettato a Mosè…