Archivi tag: gelosia

Le belle persone restano nel cuore… le restanti, spariscono per sempre!!!


Ognuno di noi, nel corso della propria vita, ha incontrato persone, più o meno importanti…
Cosa dire, con alcune di esse si è preferito non proseguire, mentre in altri casi… sono state loro a preferire d’andarsene …
Poi ci sono state quelle con cui si era legati “giuridicamente” e che ora all’improvviso (dopo tanti anni trascorsi insieme, figli, ecc…) hanno scelto di allontanarsi, di cambiare vita, d’abbandonare tutto e tutti!!!
Infine, resta chi ha saputo mantenere fede alle proprie scelte, a chi se pur tra mille difficoltà, ha deciso con coerenza di portare avanti quella propria storia d’amore…
Quindi possiamo dire con certezza che, quante/i ritenevamo importanti, non ci sono più… ed ora, in maniera potremmo dire “incredibile” la più importante, conferma essere proprio la persona che ci troviamo accanto…
Ovviamente, nel corso della nostra vita, abbiamo deciso di prendere strade alternative, ma ci sono alcune circostanze, che ci vincolano di fatto a quel rapporto, in quanto unite da un rapporto inscindibile chiamato “figli”.
Certo, non tutti i genitori vivono quell’esperienza in modo eguale, anzi ne esistono tanti che, di quei figli, se ne fottono!!!
Certamente, ogni esperienza vissuta, ha permesso a ciascuno di noi di crescere…
Ogni storia racconta di passati amori, attrazioni sessuali, avventure fuggevoli, illusioni, delusioni, ma ciascuna di essa ha rappresentato comunque un momento importante, piacevole ed esaltante della nostra vita…
Ciò che ora resta d’allora, è certamente conservato in quel cassetto della memoria, nulla è andato perso…
Ogni gesto, carezza, passione è lì e quando lo si vuole riprendere, basta socchiudere gli occhi e ritorna in tutta la sua energia… 
Il tempo, vorrebbe cancellare quei ricordi ed un po’ con il passar del tempo essi vanno affievolendosi, ma non potranno scomparire del tutto…
Ogni tanto, ripensando quella persona “speciale”, vorremmo rivivere quei momenti, desideriamo ripeterne altri o anche di nuovi che non non si è potuti compiere… è come se a quel ricordo non si voglia rinunciare… anzi, ci si aggrappa alla speranza, anche solo di poterla rincontrare quella donna o quel uomo amato…
Si resta ancorati ad una speranza, quella di poter rivivere ancora per una volta, quella storia passata… la stessa che nel corso degli anni, non si è voluti dimenticare,
Non si tratta di fare come certi nostalgici che si augurano di “riscaldare quella minestra”, come se la stessa possa riavere ancora quello stesso tepore di un tempo…
Sì… restano lì in attesa che all’improvviso, come d’incanto, qualcosa li faccia nuovamente tornare insieme… sono degli illusi, non comprendono che la vita è andata avanti, senza di loro…
Poi ci sono i più esilaranti, già… sono quelli che tentano di rimanere legati attraverso l’amicizia!!!
Per questi, il solo potersi rivedere, costituisce un valore inestirpabile a quella loro esistenza…
Ognuno di essi (ciascuno possibilmente con nuovi partner…), crede di poter rivivere quelle antiche emozioni, dopotutto come si dice, “se un tempo ci eravamo amati…” ed eccoli ora quindi frequentarsi… d’altronde che male c’è… sì, nuovamente insieme, in quest’originale rapporto di amicizia…
Si generano nuovi sentimenti: rispetto, lealtà e sincerità…
Sembrerà strano, ma non vi saranno più quei più momenti di tensione, quelle crisi di gelosia che conducevano a forti litigi…, ecco, come d’incanto si è saliti ad un livello spirituale superiore…
Si è pronti, appena chiamati… a dare quel giusto sostegno, concedere quel conforto morale fatto di consigli, di suggerimenti… eccoli sono presenti nei momenti più tristi, sono lì pronti a concederti un’abbraccio, tentando nel contempo di trasmetterti nuovamente tutto quel loro amore, un emozione di sentimenti… eguali a quelli di un tempo… che ora finalmente ritornano.
La verità, è che ogni storia va da se… viene vissuta nel periodo in cui si manifesta e finisce con esso, perché è così che deve andare…
Non ci sono “santi che tengono” ogni cosa ha un’inizio ed una fine!!!
E chissà… forse è giusto cosi… l’importante (almeno per quanto mi riguarda…) è non aver dovuto mediare mai!!!
Come ripeto spesso… “siete tutti importanti ma nessuno indispensabile” e la vita c’insegna che l’epilogo finale è quello di aver saputo andare avanti…
Le persone che abbiamo incontrato, ora, riguardando indietro non ci sono più… di loro a volte, non ci si ricorda neppure i nomi… o di alcuni/e di essi… solo quelli!!!
Si capita… quando di storie se ne sono avute più di quanto, forse, la naturale decenza impone… ma comunque, anche se ciò può raffigurare per molti, qualcosa da criticare, io penso che ogni momento, imponga che vada vissuto… perché è in ciò che si realizza propriamente, l’essenza della nostra vita…

Le critiche dopotutto ci sarebbero lo stesso, in ogni caso, anche quando si è dato modo di esprimere completa rettitudine…
L’esperienza insegna, che sono tanti quelli che vogliono giudicare, denigrare, ma ha parlare per loro… è la paura interiore, la stessa che non permette loro di sapersi confrontarsi con gli altri… con chi potrebbe essere migliore… già quel “metro di paragone” che potrebbe evidenziarsi, proprio nel momento in cui, il proprio partner ha possibilità di valutare… l’altrui qualità…
E’ questo che in realtà, alla maggioranza delle persone… fa più paura!!!
Non si tratta di una questione fisica, estetica, ma è soprattutto quella condizione mentale che si sa… non può essere controllata, quel piacere intrinseco che potrebbe essere dato da altri e non da voi…
Avete tentato di mettervi in gioco, avete voluto scommettere su voi stessi ed ora avete perso, andrete via… perché di quella persona appena conosciuta, il vostro partner non saprà più farne a meno…
Per lui/lei è come una droga, celebrale… che prende, coinvolge ogni gesto, una passione spropositata, mai vissuta prima… non è sesso sfrenato… o meglio non è soltanto quello, che ora però si scopre essere diverso, unico, ci si pente anche moralmente del tempo trascorso in precedenza…
In questo nuovo vivere, ogni cellula viene messa in circolo, i muscoli del nostro corpo sono in moto, la mente, viene sollecitata a sviluppare nuovi neuroni, per poter affrontare questa intensa emozione…
Niente è lasciato al caso, niente è programmato, tutto è divenuto spontaneo, naturale, ora, anche chi aveva vissuto la propria vita in maniera monotona, s’accorge di questa nuova e sostanziale differenza e decide quindi d’iniziare quel salto verso il vuoto…, un volo per traghettarsi in nuove ed esaltanti emozioni…
Non vi è più motivo per indugiare sul passato e nemmeno inseguire il futuro, bisogna concentrarsi sul presente… il resto, sono esclusivamente belle parole… da condividersi sui social network!!!

Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza…

Sin da piccolo, sono stato educato a credere nella disciplina, nella gerarchia, nell’ordine e soprattutto nella giustizia…

Crescendo, ho provato di mettere in pratica il rispetto di quei precetti, facendo in modo che, questo mio carattere “autonomo” non facesse affiorare quanto in autorevolezza questo mio Dna di suo già non possedesse è cioè, quell’insita predisposizione a svincolarsi da certe regole determinate, a differenza dei tanti, che proprio con le loro azioni, evidenziano quanto siano ben disposti ad essere dominati…
Non si è trattato mai d’influenzare gli altri o quantomeno di plagiare le altrui scelte e mai azione è stata intrapresa per condizionarne gli eventi, come nessuna forza fisica ha imposto qualcuno a doversi sottomettere, qui, non si è voluto ad ogni costi primeggiare sugli altri e nemmeno suggestionare con arroganza…
Quanto alcuni di noi possiedono, è qualcosa di insito e di naturale… non c’è niente di divino, non si possiede alcun “alone dorato” che muove – quasi vi fosse una forza sovrannaturale – gli altri a seguirlo…
Questa emancipazione nasce da dentro, da quell’essere padroni di se, dal ricercare in ogni occasione quell’equilibrio personale…
Si tratta di portare a confronto le proprie – più o meno valide – argomentazioni ed ascoltare nel contempo le ragioni altrui, valutare insieme agli altri e in modo corretto gli sviluppi, senza preclusioni o preconcetti, determinando se quanto esposto tra gli intervenuti, potrà essere ritenuto ragionevolmente valido…
Premesso che – siamo tutti importanti ma che nessuno è indispensabile– ho cercato nel corso degli anni, di avere continuamente in mente questa citazione, in particolare quando mi sono dovuto trovare nella posizione di dovermi confrontare con gli altri, quando cioè, non vi era alcuna necessita di paragonare i differenti ruoli ricoperti o quando le responsabilità personali erano assolutamente diverse in correlazione agli incarichi ricevuti, ma soprattutto in considerazione delle sanzioni previste per essi dalla legislazione vigente…
Medesima situazione si è ovviamente ripetuta nei confronti di coloro che, per evidenti proprie e dirette posizioni, si trovavano in situazioni superiori e certamente predominanti …
Purtroppo però, come in tutti i frangenti della vita di ognuno di noi, mi sono dovuto imbattere in qualcuno che ahimè… soffriva di “mancato protagonismo”  e quindi, per i più svariati motivi, mi sono ritrovato –a fasi alterne– qualcuno, che senza alcun preciso motivo si sia voluto interporre nella mia vita…
Non so come definirlo… un tentativo di danneggiarmi, di mettermi in cattiva luce, un modo per screditarmi o di rovinare la mia reputazione, una precisa ricerca su come trovare nella mia persona quell’eventuale punto debole, quel voler allontanare il sottoscritto… per avere così la possibilità egli stesso d’eccellere…
Quella ossessionata ricerca, che permetteva loro, di potermi definitivamente osservare da un punto di vista superiore, quasi ci trovassimo in una di quelle competizioni, nelle quali si prova a tutti i costi, di superare chi ci precede, tentando di raggiungere quella posizione… pur sapendo il più delle volte… di non esserne meritevoli.

Scorrendo i flashback della mia vita, mi sembra di rivedere da adulto… quei modi di gelosia fanciulleschi ( perché a quella età… non si può certamente parlare d’invidia… ), dove i miei ex compagni dell’elementare, tentavano in tutti i modi, d’impressionare la maestra che “casualmente” però… aveva un debole per me.
Crescendo questa “strana” antipatia è sempre andata aumentando…, ricordo quando nelle scuole medie, i miei compagni mi volevano “linciare”, quando seppero che avevo vinto ad un concorso nazionale tra scuole, l’enciclopedia  per il dipinto più bello ( e che mio padre – da gran signore quale è sempre stato – donò alla scuola stessa…), o come quando al diploma, tutti erano a controllare il mio voto che fu ( insieme ad un collega ) il secondo più alto e non solo per l’istituto, ma per quanti ebbero quell’anno a sostenere l’esame di tutto il comprensorio per la nostra provincia…
La stessa situazione si è ripetuta successivamente all’Università… (fintanto che ho dato esami…) prima di seguire le orme di Fiorello nei vari villaggi turistici/alberghi, dove anche lì… ho lasciato un segno indelebile…
Ovviamente, tengo per me, quei momenti particolari nei quale – modestamente – io ero predisposto a primeggiare…, ma, volendo balzare, per giungere direttamente ai periodi professionali, ecco che sintetizzando, anche lì, purtroppo, ho sempre avuto “qualcuno” di riflesso che ha tentato di mettere in discussione gli ordini ricevuti o di discutere le procedure e quindi la messa in pratica di quelle azioni…
Ancor più quando, nel mostrarsi amico, ha poi successivamente tentato di pugnalarmi… un continuo tentare di gettare fango, sperando di far vacillare negli altri (quasi sempre poi i superiori, titolari, ecc.. delle aziende nelle quali entrambi operavamo ) quelle certezze che avevano riposto nei miei riguardi…
L’errore che però in molti commettono – è dovuto sicuramente a quanto poco mi conoscono –  e quello di confondere i modi signorili ed a volte permissivi, in proprie convinzione personali nelle quali credono sia possibile permettersi manifestazioni personali e professionali, irrispettose ed altezzose… pur non avendone lo status!!!
Ecco…, quello rappresenta l’errore più grande che nei miei riguardi possa compiersi…, perché ( come dice quel proverbio cinese: siediti lungo la riva del fiume e aspetta prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico ), si da inizio ad una contesa che ha sempre portato ad una ed una sola conclusione…
Poi, allorché s’assiste alla mia “istintiva” reazione ( è come nella savana… un vera e propria impulso di sopravvivenza), si resta interdetti, il più delle volte si reagisce in maniera offesa, poiché non si era preparati e soprattutto non s’aspettava una tale replica…
Perché poi, alla fine, questi soggetti… sono come tutti quei provocatori… lanciano la pietra ma vorrebbero nascondere la mano, o come quando chiamati personalmente, alzano il dito indicando il proprio compagno quale “unico responsabile”, sono gli stessi dopotutto che non muovono mai una foglia, non si espongono mai in prima persona, cercano di non dover essere richiamati, sospesi lì… bravi al loro posto, nessuna lotta per quei propri diritti evitando gli scontri personali, stanno nascosti dietro quelle barricate… protetti, mentre a combattere mandano sempre gli altri… quelli appunto come il sottoscritto…
Tutta questa  gente… mi fa solo tanta tristezza, perché nel voler gestire i propri compiti ed il lavoro dei colleghi, discorda, non con quel preciso ordine ricevuto, ma “stranamente” con chi l’ha consegnato, perfetta rappresentazione di quella “fallacia ad hominem”, cioè quel voler giudicare (indipendentemente da chi lo ha emesso) il messaggero, e non il messaggio!!!.

Ma come dice il proverbio… “Ambasciatore non porta pena“, per cui… non si riesce a capire perché alla fine, si suole colpire proprio colui che non possiede in se alcuna colpa… se non quella esclusiva di aver accettato l’ingrato compito di comunicare le altrui richieste…
Vorrei concludere riportando un passo del “divino” Dante che più di altri si coniuga per questi soggetti, sperando che con il tempo, qualcosa in loro possa correggersi…: fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza