Archivi tag: gela

Gela: "Qui… moriranno tutti di tumore"!!!

Già… come se ci fosse bisogno d’attendere qualcuno che si autodenunciasse in Tv, per scoprire quanto accade con i rifiuti industriali all’interno dei nostri petrolchimici… 
Il sottoscritto resta basito… 
La domanda da porsi è sempre la stessa: dov’erano tutti coloro che avrebbero dovuto controllare??? Forse a prendersi la mazzetta??? 
Perché non si spiega altrimenti, non si può far finta di non vedere una situazione grave come questa, una montagna di scarto di quelle lavorazione chimiche, prelevate e trasportate con gli autocarri, per poi farle sparire…
Mi piace questo paese: “Nessuno che ha visto, nessuno che sapeva, come sempre l’omertà la fa da padrona e ciascuno di quei responsabili ai controlli, girati (casualmente) dall’altro lato, ma partecipando in maniera attiva e aggiungerei criminale, a quella contaminazione!!!  
Il loro silenzio…??? Mille e mille volte peggiore di quelle azioni criminali compiute!!!
Certo ora – come sempre – a fatto compiuto, vengono avviate le indagine… 
Sì… dopo aver visto la testimonianza del Sig. Emanuele Pistritto dinnanzi alle telecamere del programma di RAI2 “Nemo”, s’inizia a muoversi e si comprendono ( come se non lo si sapesse… ) quali metodologie sono state utilizzate per far sparire quei prodotti altamente inquinati, rifiuti provenienti dal petrolchimico ENI…
Pistritto, proprietario e manovratore di mezzi d’opera da tempo in pensione, ha raccontato soltanto ora, come per tanti anni si è interessato a realizzare alcuni movimenti terra per conto del petrolchimico, in particolare proprio per quelli inerenti le materie prime e di  scarto prodotte in quello stabilimento. 
Durante la sua testimonianza ha raccontato di come gli scarti di lavorazione della chimica e della raffineria, sarebbero stati sotterrati in grandi vasche da oltre 500 metri quadrati e della profondità di 15 metri, adiacenti proprio al petrolchimico. 
All’interno di quelle enormi vasche, sarebbe stato scaricato di tutto e poi con i cingoli di quei mezzi d’opera, si è provveduto a frantumare i materiali altamente pericolosi…
Alcune sere fa ascoltavo il programma delle “iene”, in particolare il servizio che riguardava i danni ambientali e l’aumento esponenziale del 400-500% dei tumori nella cittadina di Cosenza (rispetto alla media nazionale), molto probabilmente causati dal petrolchimico abbandonato e che, da quanto si dice, sono oltre vent’anni che si attendono l’inizio dei lavori di bonifica… 
Nel frattempo, migliaia tra bambini e adulti sono morti  di tumori e molti ancora oggi, molti cittadini sono in cura, mentre tutti coloro che hanno commesso quei crimini, sono andati via, lontano, a godersi i frutti di quei loro misfatti…
Perché tutti sapevano, come ora tutti sanno… 
Infatti, riporta -quasi- correttamente il Pistritto: “Gli ingegneri dicevano che qui fra 50 anni moriranno tutti di tumore'”!!!
Si “quasi”… perché non c’è stato bisogno d’attendere mezzo secolo, i morti sono già lì numerosi… basta semplicemente contarli!!!  
In una sua poesia Luigi Di Ruscio scriveva: 
“Questa notte vi ho sognato tutti
splendidamente vivi
ritornammo a rivedere
tutti gli orrori di quel reparto ridendo…
Non sono riusciti ad ammazzarci
siamo ancora vivi
nuovi come fossimo risuscitati
non più contaminati dalla sporca morte”…

Quei lavori nella "Siracusa – Gela" ed il coraggio di riportare i nomi…

Parlare d’associazioni d’imprese nelle opere pubbliche è ormai qualcosa di scontato…
Tutti coloro che gravitano in questo settore sanno cosa s’intende per ATI, Società Consortile o Consorzi… ma poco si conosce o meglio raramente ci s’interessa dei motivi che spingono alcune società a preferire questa forma giuridica rispetto ad un’altra…
Non è che forse i motivi vanno ricercati non tanto sulle differenti tipologie che queste associazioni hanno, in particolare sui rispettivi compiti, ma soprattutto su quelle dislocate responsabilità penali!!!
Tralasciando quindi ATI e Consorzi, ciò che interessa evidenziare è la cosiddetta Società Consortile…
Questa, solitamente nasce da un atto costitutivo nel quale vengono specificati i compiti e i ruoli delle imprese consorziate (che rappresentano d’altronde i soci -proprietari- di quella società consortile… e che saranno gli unici ad avere vantaggi da quella attività…), poiché ciò che costituisce la consortile è un mero apparato amministrativo, nel quale operano esclusivamente dirigenti, consiglieri e un numero ristretto di dipendenti, fino alla durata dell’appalto…
Ma ciò che fa grande quel tipo di società consortile è la sua contabilità, che per certi versi, risulta essere quanto di più semplice esista in questo campo….
Va ricordato infatti che la società consortile non può realizzare utili (di conseguenza avrà esclusivamente un pareggio di bilancio…) e quindi un eventuale profitto, detratte le varie imposte fiscali previste, dovrà essere ripartito tra i vari soci, che peraltro sono le stesse imprese socie consorziate… e che quindi, da quella eventuale ripartizione, si comprende come solo quei soci, conseguiranno utili, costituti dal ribaltamento (pro-quota) di tutti i costi da essi sostenuti…
Il risultato (utile/perdita) si realizzerà direttamente in capo agli associati che contabilizzeranno i costi ribaltati dalla società consortile ed i ricavi (S.A.L.) che fattureranno così direttamente al committente… 
Se ci si pensa, quanto sopra costituisce un vero meandro di documenti cartacei che hanno un solo scopo, quello di generare una vera e propria confusione, riversando proprie responsabilità su soggetti terzi posti lì a paravento, attribuendo ad essi, solo in circostanze gravi, quelle responsabilità civile e  penali, di cui forse non hanno alcuna colpa…
Per cui, non mi sorprende sapere che il gip di Messina ha disposto l’arresto dei rappresentanti legali e dirigenziali posti all’interno di quella società consortile, coinvolti nell’inchiesta su una presunta tangente per i lavori di realizzazione di tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela…  
Già, non vi è alcuna sorpresa nello scoprire di accuse formulate dalla Procura Nazionale peloritana, formulate a vario titolo quali, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e soprattutto corruzione!!! 
Certo dispiace dover comprendere come tra gli indagati vi siano i componenti della commissione che avrebbe dovuto verificare la congruità delle offerte per l’affidamento delle opere…
Si comprende come ormai, la finalità di queste opere non è di realizzarle… ma ottenere vantaggi economici, per se o per dividerli con il gruppo di quegli abituali “amici degli amici”!!!  
Viene quindi da chiedersi, a cosa servano tutti quei piani anti-corruzione, quelle linee di indirizzo del comitato interministeriale, quelle determinazioni che obbligano le amministrazioni ad adottare e aggiornare in maniera concreta tutte quelle necessarie misure di prevenzione dei fenomeni corruttivi, quando poi gli effetti di quelle inutili procedure, sono sotto gli occhi di tutti….
Ed ancora, com’è possibile che si giunga a scoprire quel malaffare quando si è alla fine delle opere, quando ormai il danno è fatto ed in molti, si sono spartiti quei fiumi di denaro… 
Perché non si è intervenuti prima???
Già, dov’è la Commissione Parlamentare Antimafia o anche quella “regionale”, istituita per l’appunto dalla nostra regione???
Non avrebbe dovuto accertare le modalità di difesa del sistema degli appalti delle opere pubbliche dai condizionamenti mafiosi???
Siamo veramente sicuri che tra quei suoi uomini, non vi siano celati alcuni soggetti che hanno interessi personali nel favorire alcune società produttive (non legate necessariamente a quelle associazioni mafiose), affinché si alterino quei princìpi di libera concorrenza di mercato, vera libertà d’accesso ai lavori pubblici e alla crescita delle nostre imprese…
Sì… a cosa serve predisporre tutti quei documenti cartacei, quando poi alla fine nessuno li controlla… e siamo sempre qui ad assistere a questi vergognosi risultati….
E’ proprio vero: Se non si combatte seriamente per porre termine alla corruzione e al marciume, si  finirà alla fine… col farne parte!!!

Al servizio dei cittadini…

Non ci sono soltanto i 37 membri arrestati nell’operazione contro il clan gelese dei Rinzivillo, ma a collaborare con quest’ultimi, ci sarebbero anche un avvocato e due carabinieri!!!

Alcuni mesi fa avevo scritto un post a riguardo dei servitori dello Stato: 
http://nicola-costanzo.blogspot.it/2017/06/servitori-dello-stato-certamente-no.html ed ora purtroppo si ripete nuovamente, quanto si credeva impossibile d’avvenire o di pertinenza esclusiva delle fiction…
Ed invece no, non vi è alcuna finzione… questa ahimè è la dura realtà!!! 
Dalle indagini sembrerebbe che i due militari avessero utilizzato le banche dati delle forze dell’ordine, per passare informazioni riservate ai membri del clan… mentre l’Avvocato, sarebbe stato il “trait d’union” tra i mafiosi ed i professionisti e/o imprenditori.
Come solitamente avviene, il blitz è scattato nelle mattinate, ed hanno hanno partecipato circa 600 uomini delle forze dell’ordine, il tutto coordinato dalla Procura Nazionale Antimafia e disposto dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e di Caltanissetta…
Delle indagini e delle attività criminali compiute con i metodi mafiosi non entro nei meriti, d’altronde c’è chi lo fa in maniera più dettagliata del sottoscritto, a me interessa evidenziare quanto riportato dal Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone: “La corruzione, come la mafia, può e deve essere combattuta e sconfitta“… 
Certo, la frase è ad effetto… peccato però che a partecipare a quelle corruzioni siano proprio gli uomini delle istituzioni o quanti si trovano ad operare con quel sistema noto dei “colletti grigi“, soggetto che per qualche migliaia di euro in più, svendono non solo, la propria professionalità, ma bensì la propria dignità!!!
Qualcuno dimentica che questo stesso clan era stato già una decina di anni fa colpito da una operazione dei carabinieri, denominata “tagli pregiati”, che aveva condotto allora, ad un numero consistente di arresti ed al sequestro di beni per circa 20 milioni di euro…
Ed anche allora, come oggi, vi era stato tra gli indagati un maresciallo dei carabinieri, accusato d’aver passato al clan informazioni riservate…
Ed allora mi viene da dire al Procuratore: sì… è vero che la corruzione, come la mafia, può essere combattuta, ma da ciò… a dire che verrà sconfitta, credo che il passo sia ancora troppo lungo, in particolare per come si è evidenziato, se chi deve combatterla, ci fa… affari!!! 
Bisogna ammettere che molto è stato fatto degli Affari Interni e della Magistratura, ma il fenomeno della corruzione, se pur efficacemente contrastato, non è stato mai debellato del tutto… 
Ecco perché ogni tanto, si scopre qualcuno che avendo compreso come, da quella posizione ufficiale, si possano ricavare vantaggi personali, ecco che da inizio al business dei favori… in cambio di denaro o quant’altro… 
La cosa assurda è scoprire come nessun dei suoi collega s’insospettisca, già… ad esempio di quel cambio d’auto, di quell’orologio al polso firmato, di quegli accessori esclusivi da boutique di lusso, ecc… non capisco, cosa fanno, li coprono… oppure vogliono metterci anch’essi le mani su quella marmellata??? 
Va comunque tenuto conto di un’altra situazione altrettanto grave… e cioè quella in cui si ritrovano ad essere coinvolti dei poliziotti onesti e perbene: questa situazione risulta essere ancor più grave per quei militari, che per quanti nei fatti, hanno commesso   quei reati…
Già, povere vittime, infangate nell’onore dal primo balordo di turno… ritrovandosi ad essere giudicati dai propri colleghi ed etichettati come “corrotti e infami“…
Nessuno tra loro attende le indagini o il giudizio della magistratura… per tutti loro, quelle sono “mele marce” e vanno buttati via!!!
Per molti di questi uomini, ingiustamente arrestati, non basterà l’aver subito perquisizioni, anni di processi, sospensione, lungaggini nelle indagini e come non aggiungere uno sputtanamento generale… già, per ognuno di loro, una eventuale assoluzione, non cancellerà mai… quella macchia professionale, poiché in ogni circostanza, si verrà sempre giudicati affinché non scompaia mai del tutto… quel grave dubbio!!!

Scandalo in Sicilia…

In un momento di crisi economica, pur di sopravvivere, qualcuno s’inventa un mestiere… come quello di attore!!!

Mi direte cosa ci sarà di male a fare l’attore…? Niente infatti se non fosse che il film che si gira è a luci rosse… 
S’intitola ” Scandalo in Sicilia “, ed i protagonisti almeno a sentir dire, sono di Caltanissetta, Gela e Niscemi…
Il DVD è già in circolazione nelle edicole e sembra pure che vada a ruba… chissà forse perché dopotutto gli Italiani così sempre puritani e con una vita esteriore austera e castigata, quando però si trovano ad essere nell’intimo, si trasformano anch’essi in attori, pubblicando su internet, propri video amatoriali, realizzati in maniera casalinga, senza che qualcuno possa immaginare, che si tratta dei nostri vicini di casa…, quelli che ognuno di noi non si aspetta di vedere in un film hard…

E’ quindi via tabù… ed ognuno può partecipare, chiunque può avere una parte, impiegati, casalinghe, commercianti, tutti possono fare la propria parte, si preferiscono ovviamente doti fisiche appropriate, ma comunque non vengono posti limiti….

Nel film si va da una assicuratrice, ad un dentista, da un dipendente statale ad una casalinga…
Ovviamente sono tutti dilettanti, e cercano attraverso il film, di realizzare qualche euro…, infatti anche qualche studentessa universitaria accompagnata da qualche collega, con cui avevano già realizzato un film, hanno nuovamente posato dietro la macchina da presa e forti dell’esperienza precedente, hanno dato il meglio di se….
Che si tratti di un vero e proprio business questo è ovvio, e come dicevano i latini ” Pecunia non olet “, immaginatevi che anche la nostra Chiesa… in particolare quella tedesca sembra aver sposato a pieno il proverbio…., infatti valutando la portata dell’affare, non ha inteso rinunciare alla casa editrice Weltbild, che ha fatto dell’erotismo e della pornografia un vero pozzo da cui attingere sempre più guadagni.

La casa editrice infatti oltre a vantare diverse migliaia di testate a luci rosse, controlla anche un portale su internet che propone materiale pornografico ed ha inoltre anche una società che produce film hard… alla faccia del moralismo…

Certo, qualcuno dice che i protagonisti, anche se con i visi nascosti, sono stati scoperti, chissà forse sarà stata colpa del mancato doppiaggio o forse perché qualcuno, chissà qualche ex, ha riconosciuto quel particolare modo di lasciarsi andare nel privato…, quei gesti espressi nell’intimità che vengono ripetuti, oppure ancora quei segni presenti sul corpo, in particolare tatuaggi, cicatrici, lentiggini che fanno in modo, che nonostante le mascherine che celavano il volto, hanno potuto permettere di riconoscere, coloro che hanno girato il film hard. 

Chissà se oggi è maggiore il timore di essere scoperti oppure l’aspirazione che ciò avvenga presto, forse perché in questa loro manifestazione d’ardore, primeggia la passione di voler esternare quel protagonismo, che rappresenta quanto da sempre li ha contraddistinti, in questa particolare manifestazione di bramosia, lussuria ed esibizione…, ma come dice Woddy Allen… il sesso è sporco soltanto se è fatto bene!!!

Scandalo in Sicilia…

In un momento di crisi economica, pur di sopravvivere, qualcuno s’inventa un mestiere… come quello di attore!!!

Mi direte cosa ci sarà di male a fare l’attore…? Niente infatti se non fosse che il film che si gira è a luci rosse… 
S’intitola “ Scandalo in Sicilia ”, ed i protagonisti almeno a sentir dire, sono di Caltanissetta, Gela e Niscemi…
Il DVD è già in circolazione nelle edicole e sembra pure che vada a ruba… chissà forse perché dopotutto gli Italiani così sempre puritani e con una vita esteriore austera e castigata, quando però si trovano ad essere nell’intimo, si trasformano anch’essi in attori, pubblicando su internet, propri video amatoriali, realizzati in maniera casalinga, senza che qualcuno possa immaginare, che si tratta dei nostri vicini di casa…, quelli che ognuno di noi non si aspetta di vedere in un film hard…

E’ quindi via tabù… ed ognuno può partecipare, chiunque può avere una parte, impiegati, casalinghe, commercianti, tutti possono fare la propria parte, si preferiscono ovviamente doti fisiche appropriate, ma comunque non vengono posti limiti….

Nel film si va da una assicuratrice, ad un dentista, da un dipendente statale ad una casalinga…
Ovviamente sono tutti dilettanti, e cercano attraverso il film, di realizzare qualche euro…, infatti anche qualche studentessa universitaria accompagnata da qualche collega, con cui avevano già realizzato un film, hanno nuovamente posato dietro la macchina da presa e forti dell’esperienza precedente, hanno dato il meglio di se….
Che si tratti di un vero e proprio business questo è ovvio, e come dicevano i latini “ Pecunia non olet ”, immaginatevi che anche la nostra Chiesa… in particolare quella tedesca sembra aver sposato a pieno il proverbio…., infatti valutando la portata dell’affare, non ha inteso rinunciare alla casa editrice Weltbild, che ha fatto dell’erotismo e della pornografia un vero pozzo da cui attingere sempre più guadagni.

La casa editrice infatti oltre a vantare diverse migliaia di testate a luci rosse, controlla anche un portale su internet che propone materiale pornografico ed ha inoltre anche una società che produce film hard… alla faccia del moralismo…

Certo, qualcuno dice che i protagonisti, anche se con i visi nascosti, sono stati scoperti, chissà forse sarà stata colpa del mancato doppiaggio o forse perché qualcuno, chissà qualche ex, ha riconosciuto quel particolare modo di lasciarsi andare nel privato…, quei gesti espressi nell’intimità che vengono ripetuti, oppure ancora quei segni presenti sul corpo, in particolare tatuaggi, cicatrici, lentiggini che fanno in modo, che nonostante le mascherine che celavano il volto, hanno potuto permettere di riconoscere, coloro che hanno girato il film hard. 

Chissà se oggi è maggiore il timore di essere scoperti oppure l’aspirazione che ciò avvenga presto, forse perché in questa loro manifestazione d’ardore, primeggia la passione di voler esternare quel protagonismo, che rappresenta quanto da sempre li ha contraddistinti, in questa particolare manifestazione di bramosia, lussuria ed esibizione…, ma come dice Woddy Allen… il sesso è sporco soltanto se è fatto bene!!!