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Le forniture sono alle stelle e le imprese non sanno più come portare avanti gli appalti aggiudicati!!!

Siamo giunti alla frutta… 

Il caro materiali, la mancanza di forniture, il prezzo dei prodotti petroliferi triplicatisi, stanno mettendo in ginocchio la maggior parte delle nostre imprese che non riescono più ad andare avanti con gli appalti in corso!!!

Sì va detto, il governo ha stanziato 10 miliardi per tamponare la crisi, ma per continuare a realizzare gli investimenti programmati ne servono almeno 50 e certamente non potranno essere prelevati – per come qualcuno fortemente desidera – dai fondi del Recovery… 

Ormai quasi tutte le imprese hanno preferito abbandonare la partecipazione alle gare per gli appalti pubblici, la maggior parte di esse vanno deserte e non solo nei Comuni, ma il momento sta colpendo anche tutte quelle opere infrastrutturali che vanno dalle ferrovie alle autostrade, per passare agli impianti tecnologici, etc… 

D’altronde, la maggior parte dei “prezzari” sono fortemente ridotti rispetto alla economia reale di quasi un terzo e se a questa condizione, si applica l’eventuale ribasso da applicare, non si comprende come facciano talune imprese a realizzare quelle opere in perfetta regola d’arte!!!

C’è poi chi in questi mesi si era pure aggiudicato un appalto ed ora rifiuta di firmare a causa di quanto sopra, d’altronde andrebbero come dargli torto, andrebbero subito in perdita ancor prima d’iniziare i lavori… 

Non ne usciamo, non certo nel breve, l’incertezza di una guerra giunta quasi a cento giorni, si è protratta più di quanto ci si aspettava ed ancora nessuno ne conosce i futuri esiti, beh, in questo clima di indeterminatezza, sono pochi gli imprenditori che pensano di dover affrontare i rischi di un certo fallimento!!!

La verità infatti è che nessuno, dal governo alle regioni, sanno come poter intervenire, tutti si preoccupano nel voler ricevere i fondi, in particolare la nostra burocrazia, che vede migliaia di dipendenti pubblici a breve, se continuerà questo stato di fatto, non percepire più nemmeno un euro, d’altronde se le difficoltà continueranno ad aumenteranno, ditemi, dove troverà lo Stato i soldi per far fronte a tutti quei suoi casermoni???

Una cosa è certa, nessuno racconta delle chiusure che ogni giorno si stanno registrando presso le Camere di Commercio, non si vuole creare il panico nella società civile, ma oggi la situazione è questa ed è ancor peggio di quanto abbiamo superato con la pandemia da Covid-19, ma quantomeno, mentre in quella circostanza, tra malati e ahimè vittime, una cura (provvisoria) si è riuscita a trovare, qui viceversa, in questa particolare situazione, non esiste alcun forma di salvaguardia per il nostro Paese, ne politica e ancor meno economica, che ci potrà permettere di riuscire a sopravvivere da questo totale dissesto finanziario da cui non usciremo in maniera celere!!!

Se anche l'Antimafia viene limitata dal proprio agire… significa che siamo giunti alla frutta!!!

Ho letto ieri quanto accaduto dopo il provvedimento di perquisizione e sequestro degli elenchi agli iscritti alla loggia siciliana, emesso il giorno 01 c.m. dal Presidente Rosy Bindi, della Commissione Parlamentare Antimafia…

A seguito di quel provvedimento una di quelle logge, ha inviato un’istanza di revisione in “autotutela” finalizzata alla richiesta di annullamento e/o di revoca del provvedimento… assegnando il termine di 10 giorni… terminato il quale, ci si è riservati il diritto di adire presso l’Autorità giudiziaria in tutte le sedi competenti, per ottenere il ripristino della propria “onorabilità”, anche nei riguardi dei propri associati, nonché ovviamente al risarcimento dei danni subiti a causa dell’illiceità del decreto emesso nei loro confronti…
Non è mio interesse entrare nei meriti della istanza o sulla fondatezza sulle quali basa le proprie richieste, alla luce delle norme poste a tutela della libertà di associazione e via discorrendo…
Ciò che non riesco come in molti a comprendere è se, quelle operazioni condotte da una commissione nazionale, quella per appunto dell’Antimafia, siano di fatto legittime oppure illegittime… e se quest’ultima abbia di conseguenza i poteri necessari per compiere quei provvedimenti…
D’altronde, se non ricordo male, lo scopo degli associati di quelle associazioni o logge, non è rappresentato dal migliorare se stessi nei confronti degli altri, non parlo solo moralmente, ma in particolare nella società civile, quali singoli individui, affinché si possano affermare in ogni momento quei valori di verità, libertà di pensiero e diritti civili a quali propriamente s’ispirano……
Difatti, il loro principale interesse non è proprio quello di aspirarsi ai valori morali più elevati con il desiderio finale di praticarli nella vita quotidiana… 
Ed allora non riesco a comprendere cosa ci sia di male, nel consegnare quei nominativi richiesti, che rappresentano, per come dicevo sopra, soggetti che meritano riconoscenza -per quel loro interessamento disinteressato- da parte di ciascuno di noi…
La scienza e coscienza alla quale s’ispirano, non dicono che bisogna giungere ad amarci gli uni con gli altri, collaborando in ogni occasione e diventando parti di un solo corpo, scintilla e amore infinito che si incarna grazie anche attraverso essi???
Non è questo il principio che perseguono quelle vostre associazioni, quell’amore fraterno che conduce a soccorso e verità, insegnamenti che rappresentano vere e proprie lezioni di morale???
Poiché, in caso contrario, non permettendo cioè a quella Commissione Nazionale Antimafia di verificare e comprendere, quanto si sta realizzando con il proprio operato… ecco che si fa in modo di percorrere una strada estremamente rischiosa, quella cioè di far credere a ciascuno di noi, che quella preposta istituzione, non abbia di per se alcuna rilevanza, come se quanto realizza, non abbia alcun valore…
Già, si potrebbe credere che quella Commissione Nazionale Antimafia, non includa in se quei poteri necessari, determinando così in concreto, quel valore aggiunto, che rappresenta di fatto, il carattere essenziale per il quale esiste… di contro, senza quella necessaria autorevolezza, potremmo dire di essere giunti alla frutta!!!

Ci mancava soltanto l'inchiesta sulla "frutta e verdura"…

E’ stato scoperto un patto tra la camorra, ‘ndrangheta e mafia, per controllare il trasporto su ruota della frutta e della verdura… dalla capitale fino alla nostra isola e viceversa…

Ovviamente il punto di forza per l’infiltrazioni mafiosa è costituita propriamente dal trasporto su gomma, da e per i mercati nazionali…
L’inchiesta parte dalle imprese di produzione, per passare a quelle di stoccaggio (con l’imposizione delle cassette e pallet per l’imballaggio), quindi con la falsificazione delle tracce di provenienza, in quanto molti di quei prodotti… non appartengono al nostro paese, ma sono di fatto importati…
Infine vi sono  i prezzi… già, quell’anomalo sistema che fa in modo che questi lievitino in maniera esponenziale per effetto di strane intermediazioni svolte dai commissionari sin dalla produzione, per proseguire con lo stoccaggio e la commercializzazione!!!
Per far ciò ovviamente, si ricorre a tutti i reati possibili… mettendo in ginocchio quelle poche imprese che cercano di ribellarsi a quel racket estorsivo… e molti di essi, a causa di quegli scontri sono costretti a chiudere!!!
Parlare di libera concorrenza è un eufemismo, perché non esiste un mercato legale, ma ne esiste uno soltanto “criminale” che condiziona non solo economicamente il mercato, ma soprattutto, che permette che si creino quei presupposti , da condizionare la qualità stessa dei prodotti…

Gli inquirenti hanno scoperto all’interno dei mercati ortofrutticoli, l’esistenza di una spartizione degli affari con la monopolizzazione del settore dei trasporti su gomma…
Le indagini, hanno difatti svelato, vere e proprie infiltrazioni e condizionamenti da parte di quei clan, nelle attività di quei mercati ortofrutticoli, evidenziato inoltre delle vera e propria alleanza, con tutti quei gruppi, legati alla malavita, regione per regione…

Poi ci si meraviglia che in quelle aziende agricole, operano centinaia per non dire migliaia di gente sottopagata; sono lavoratori in nero, extracomunitari irregolari che guadagnano da cinque a 10 euro al giorno….
Svolgono compiti disumani e raccolgono come degli schiavi, quei prodotti della terra, scaricando e caricando cassette di legno su quei camion per conto dei venditori al dettaglio…
Visti i prezzi di produzione della stessa ortofrutta (i quali non coprono neppure gli stessi costi sostenuti) e considerato successivamente a quali prezzi questi giungono sulla nostra tavola (avendo questi ricevuto un aumento del 300%…), viene da chiedersi se non ci sia qualcosa immediatamente da cambiare…

La causa dopotutto si conosce… è rappresentata da quel monopolio imposto dalle associazioni criminali su tutti i nostri mercati ed è strano che ancora oggi, nessuno faccia nulla…
Manca di fatto la volontà da parte delle istituzioni di intraprendere questa battaglia, perché si sa che quando si vuole, si può decidere d’invertire la rotta…
Ma se la strada scelta dallo Stato è questa… o meglio chi dovrebbe cambiare questo stato di cose, preferisce mostrare tutta la propria fragilità (o chissà forse con quel sistema… partecipa in maniera collusiva…), mi chiedo quindi, come si può pensare di voler cambiare pagina???