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Liberté, Égalité, Fraternité: La polizia di frontiera francese, blocca tuttavia gli immigrati!!!


Sono mesi che tentano di attraversare il confine francese passando da Ventimiglia, ma finora i tentativi sono stati vani… 

Per chi non conosce bene quel territorio, sappia che vi è un solo passaggio quasi impenetrabile, costituito da uno stretto corridoio tra le scogliere di quelle coste dal mare azzurro, famoso in tutto il mondo… 
Ma superare quel lungo e pericolo percorso non basta, perché ad attenderli c’è la gendarmeria francese, armata di tutto punto che impedisce loro l’ingresso… 
Alcuni di loro quindi, s’inventano soluzioni alternative, quali quelle di giungere attraverso il treno, nascosti nei posti più impensabili, ma prima ancora di giungere a Menton vengono solitamente scoperti e scortati nuovamente al confine… con i turisti che a bordo di quel treno, guardano stupiti ed alcuni di essi più coraggiosi e soprattutto risentiti, intervengono in maniera decisa, chiedendo a quei pubblici ufficiali, per quale motivazione utilizzano condotte così repressive… 
Gli ufficiali ovviamente rispondono come da protocollo: “Non stiamo facendo nulla di sbagliato nel rimandarli indietro; quanto facciamo è previsto dalla legge. Dovrebbero rimanere nel paese in cui sono arrivati ​​per la prima volta e cioè l’Italia!!!”.
Avete compreso… questa è la politica di quei paesi “aperti e democratici” che attaccano attraverso i media il nostro, ma che nei fatti evidenziano comportamenti “nazionalisti e nazisti“!!! 
E dire che sono stati proprio loro a creare quest’inferno!!! 
Difatti, l’aver sostenuto in maniera diretta quei partiti d’opposizione in Siria contro il Presidente Bashar al-Assad, ha dato il via alla guerra civile siriana; nel contempo l’aver provocato in nord Africa quelle contestazioni civili ed armate, sfociate nella famosa “primavera araba” e per concludere infine, l’intervento armato in Libia contro il dittatore Mu’ammar Gheddafi!!!
Sono infatti queste le azioni preponderanti che hanno determinato la più grande crisi migratoria dalla seconda guerra mondiale… e solo perché avere si voleva avere su quei territori la supremazia, per sfruttare tutte quelle risorse energetiche di origine naturale come carbone, gas e petrolio…
Solo nel 2018 sono stati rispediti indietro dalle autorità francesi ben 12.000 immigrati che avevano 
tentato di attraversare i confini camminando lungo l’autostrada, in treno o ancor peggio nei sentieri di di montagna e/o attraverso le coste…
Caro Macron… hai avuto coraggio di dire a noi italiani d’essere insensibili, quando il tuo paese si è dimostrato finora “ipocrita” con quei poveri disgraziati, in particolare con i bambini che – secondo il regolamento di Dublino – non potevano essere rinviati in Italia se avessero richiesto asilo…. ma Lei (come molti suoi connazionali) se ne fottuto dei regolamenti e ancor meno dei principi umanitari… 
Ed oggi mi creda serve a ben poco l’aver dimostrato d’aver fatto un passo indietro, sì…dopo quei colloqui svolti con il nostro presidente Conte…
Perché i problemi sono ancora lì… tutti sul tavolo, come quei migranti che da Ventimiglia non si vogliono spostare!!!
Purtroppo a differenza di ciò che i media non vogliono dire, è che questi migranti, oltre a non essere stati trattati come esseri umani da quei criminali e “animali” scafisti, ricevono appena giunti nei territori europeo, analoghi atteggiamenti da parte di chi per l’appunto si è da sempre dichiarato aperto alla fratellanza…
Sì minch… alla faccia di quel loro motto: Liberté, Égalité, Fraternité!!!

Xenofobia in Europa: le famiglie ebraiche vanno via!!!!

Una ignominia ciò che sta accadendo nuovamente in Europa!!!

Sono passati “soltanto ” pochi anni dalla tragedia che ha colpito il nostro continente ed ora si ritorna a parlare di parole che non dovrebbero appartenere a nessun linguaggio dell’uomo ed essere cancellate da tutti i vocabolari, ed ecco che invece ritornano come nulla fosse…
Già in questi giorni hanno ripreso vigore parola come razzismo e xenofobia e ci si prepara ad un parlamento europeo costituito da partiti ed esponenti d’ispirazione xenofoba, discriminanti che variano, dalla estrema destra all’estrema sinistra…
Si riaffacciano, dopo anni di tacito silenzio, nuove teoria che si ispirano a vecchi concetti sulla divisione degli uomini in razze, caratterizzate dalla diversità della specie umana e cioè da quanti credono (ancora oggi) che esistono due categorie di uomini, una costituita dalla razza superiore ed un’altra che ingloba tutte le altre, definite inferiori e che per tale carattere distintivo, possono essere discriminate e perseguitate. 
Questo pregiudizio basa i loro principi nel condizionare i propri discepoli, creando in loro quella errata convinzione basata su una metodologia che porta a eliminare la coscienza dell’uomo ed ogni suo possibile e ragionevole giudizio e pensiero…
L’inizio è lento, ma pian piano inizia a prendere forma e va incuneandosi nella vita ordinaria, cominciando con modi esecrabili, storicamente ben conosciuti, che all’inizio danno quei segnali d’insofferenza e di pregiudizio e poi sfociano in attacchi mirati, che conducono alla eliminazione fisica dell’individuo così tanto diverso ed inferiore ( a loro dire ) da loro…

Si iniziano a modellare quei pregiudizi sia nei confronti della opposte etnie che per quelle diversità evidenti, culturali, religiose e sessuali… 

Se rileggiamo la storia, vediamo come da sempre l’umanità ha avuto atteggiamenti di discriminazione e di intolleranza, che son servite a creare le prime aggregazioni, comunità unite dalla stessa etnia, cultura o da politiche violente nelle quali la forza aveva il sopravvento, che hanno permesso la creazione delle città, imperi, stati, un continuo scontro tra culture liberali e dispotismo, un mondo quello passato e recente, nel quale possiamo tranquillamente affermare che da sempre la storia degli uomini è stata segnata purtroppo dal razzismo e dalla xenofobia.

Non bisogna mai dimenticare che le vittime dei genocidi, non sono soltanto quelle riferite ad un limitato gruppo etnico, ma a questi vanno sommati quanti ( pur appartenendo di nascita a quel sistema, divenuto ora violento ), ne sono divenuti avversi oppositori, sia per ragioni politiche che culturali, principi liberali che con quel particolare sistema non possono convivere…
Politici, scrittori, musicisti, giornalisti, religiosi, attori, ma anche cittadini comuni che non vogliono piegarsi a quelle regole, vengono barbaramente deportati e trucidati, insieme alle loro famiglie  

Milioni di vittime ” parenti e consanguinei ” ai quali si aggiungono gli altrettanti milioni di vittime, perseguitate queste a causa di una ideologia spregevole che fa ritenere alcuni esseri inferiori; uomini, donne e soprattutto bambini, vengono perseguitati ed eliminati soltanto perché di diversi di etnia, cultura, religione, perché omosessuali, zingari e/o portatori di handicap fisici e mentali….

La nostra Costituzione condanna ogni forma di razzismo e all’articolo 3 riporta che: ”Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e il trattato sull’Unione Europea, con l’articolo 29 ha costituito una base giuridica per la lotta contro il razzismo e la xenofobia nel ambito della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e la discriminazione razziale è una violazione dei diritti umani.
Ma quanto fatto purtroppo non basta; il problema di questo aumento di xenofobia è dovuto non soltanto alle intolleranze nei confronti di tutte le minoranze religiose e sessuali presenti, ma ciò che incide maggiormente è dovuto all’aumento esponenziale dei flussi migratori e dalle difficoltà per gli stessi cittadini creati loro dalla difficoltà del posto di lavoro…
La nostra società e quella dei paesi appartenenti la comunità Europea, sono fortemente preoccupati da questi flussi migratori, che per ragioni varie ( guerre, povertà, carestie, oppositori politici ) giungono nei ns. territori e se a questi sommiamo quanti da sempre costituiscono quelle cosiddette popolazioni rom, ecco che gli atteggiamenti discriminanti nei confronti degli stranieri aumenta…
Non bisogna inoltre dimenticare che ( e qui la grande responsabilità è dei ns. mezzi di comunicazione…. ) , la crescita della presenza di stranieri è vissuta dai cittadini come una minaccia, in considerazione delle numerose attività criminali che molti di questi realizzano quotidianamente come furti, spaccio, prostituzione, commercio di prodotti falsi o clonati, per finire con estorsioni ed omicidi…

Ovviamente non possiamo fare di tutta un’erba un fascio, poiché ci sono e sono in tanti, che rappresentano la produttività del ns. paese, anche perché non dobbiamo dimenticare che questi operano in settori ritenuti troppo umili e che ormai da noi, ma possiamo dire in tutti quei paesi tecnologicamente avanzati, non vogliamo più essere svolti dai cittadini e vengono demandati a loro…
Ora, in una condizione diversa di disoccupazione, quella sopra descritta realtà, non condizionerebbe i cittadini, ma anzi li beneficerebbe di questo apporto ( quasi sempre svolto ad un prezzo inferiore rispetto alle regole di mercato ) poiché graverebbe su di essi, quanto di più degradante e certamente faticoso…, ma l’attuale ed inarrestabile difficoltà del mercato del lavoro, sta creando quei giusti pregiudizi, tali da far si che anche quell’umile lavoro venga ritenuto appetibile dalla  massa…

Un mercato economico nel quale la globalizzazione ha preso il sopravvento, sta spingendo i cittadini al ritorno a quelle spinte nazionaliste e xenofobe che pensavamo ormai facenti parte del passato….
Anche i nostri esponenti politici non si sottraggono alla scia dei consensi, ed è per questo che in questi giorni stiamo assistendo a coalizioni dei nostri partiti con altri europei di carattere xenofobo, ai quali però, il più dei cittadini italiani, nell’esprimere il proprio voto, non aveva minimamente dato il loro consenso all’idea di essere inseriti all’interno di  nuove coalizioni che certamente non li rappresentano ed anzi li indignano!!!
C’è una sola strada per risolvere questo grave problema è ed quello del dialogo, quello di cercare di costruire in maniera democratica un futuro di speranza, di pace e di dignità per tutti gli uomini…
NON SI PUO’ E NON SI DEVE PENSARE DI RITORNARE INDIETRO!!!
Purtroppo ed è veramente spiacevole doverlo riportare, ma mentre il sottoscritto sta scrivendo quest’articolo, centinaia di famiglie ebree, in questi giorni stanno lasciando il loro paese d’origine per andare a vivere all’estero, proprio a causa della recrudescenza di antisemitismo.
Ho letto l’intervista fatta all’attrice francese Charlotte Gainsbourg sul tema del razzismo, sulla vittoria di Marine Le Pen, e sull’eventuale possibilità di fuga da parte, dal suo paese la Francia: sì, anche io ho pensato di farlo… certo, ho anche molte ragioni per restare qui, prima di tutto i miei figli, ma l’antisemitismo è un problema gigantesco e non voglio appartenere a un paese che esprime questo tipo di sentimento, anche se il governo sta cercando di fare qualcosa al riguardo.. è un momento spaventoso!!!
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
… e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Sicilia e i Vespri Siciliani …

C’era un tempo in Sicilia, in cui i Siciliani contavano davvero…, ed io oggi, voglio soltanto ricordarvi quella storia…  
Nel 1266, la Sicilia inizia ad essere governata dagli Angioini, i quali erano una dinastia francese sotto Carlo d’Angiò.
Questi, nel corso della dominazione, avevano esasperato la situazione personale ed economica della popolazione locale, che era diventata critica, attraverso politiche dispendiose, privazioni delle libertà ed una opprimente politica fiscale… (più o meno come oggi…).
Gli Angiò inoltre, si erano mostrati totalmente insensibili alle richiesta di sostegno loro pervenute ed anzi provvidero ad applicare un esoso sistema fiscale, praticando continue usurpazioni, soprusi e violenze… (mi sembra di rivivere una analoga situazione …). 
Un giorno, precisamente il 31 marzo 1282, dei soldati francesi, abusarono di una donna che si era appena sposata e stava uscendo dalla chiesa; secondo la ricostruzione storica, la reazione al gesto di un soldato dell’esercito francese ( un certo Drouet ), che si era rivolto in maniera irriguardosa ad una giovane nobildonna accompagnata dal consorte, mettendole le mani addosso, con il pretesto di doverla perquisire. A difesa di sua moglie, lo sposo riuscì a sottrarre la spada al soldato francese e lo uccise. 

Tale gesto costituì la scintilla che diede inizio alla rivolta e nel corso della notte che ne seguì, i palermitani al grido di ” Mora, mora!”, si abbandonarono ad una vera e propria caccia ai francesi, che dilagò in breve tempo in tutta l’isola, trasformandosi in una carneficina. I pochi francesi che sopravvissero al massacro vi riuscirono rifugiandosi nelle loro navi, attraccate lungo la costa.

Si racconta che i siciliani, per individuare i francesi che si camuffavano fra i popolani, facessero ricorso ad uno shibboleth, cioè ad una parola difficile da pronunciare, infatti, mostrando loro dei ceci, “cìciri ” e chiedendo di pronunziarne il nome; quelli che venivano traditi dalla loro pronuncia francese (sciscirì ), venivano immediatamente uccisi.
Questa fu la scintilla, che fece scoppiare la rivolta popolare nei confronti degli angioini e che sfociò in una guerra che durò venti anni. 
I baroni siciliani, utilizzarono la rivolta, ed iniziarono ad appoggiare la sollevazione popolare anche per dare un segno della loro forza, ma soprattutto per convincere Pietro d’Aragona, a poter accorrere in aiuto dei Siciliani. 

In questo contesto infatti, avveniva l’elezione di Papa Martino IV, su cui in Sicilia si riponevano le ultime speranze; invece il Papa, che era francese ed era stato eletto proprio grazie al sostegno degli Angiò a cui era particolarmente legato, si mostrò sin da subito insensibile con i Siciliani.
Nel contempo comunque, i siciliani furono aiutati da Pietro III d’Aragona e così nel 1302 ( pace di Caltabellotta ), la Sicilia passava dalla dominazione angioina a quella aragonese…

Questo episodio, acquistò un significato rilevante nell’ottica di quel progetto che divenne l’unità d’Italia, dando quindi inizio a quei movimenti d’indipendenza e dall’allontanamento, nei confronti delle potenze straniere ancora presenti sul nostro territorio… ed affermando così, gli interessi degli italiani contro quelli degli stranieri.

Sicilia e i Vespri Siciliani …

C’era un tempo in Sicilia, in cui i Siciliani contavano davvero…, ed io oggi, voglio soltanto ricordarvi quella storia…  
Nel 1266, la Sicilia inizia ad essere governata dagli Angioini, i quali erano una dinastia francese sotto Carlo d’Angiò.
Questi, nel corso della dominazione, avevano esasperato la situazione personale ed economica della popolazione locale, che era diventata critica, attraverso politiche dispendiose, privazioni delle libertà ed una opprimente politica fiscale… ( più o meno come oggi!!!).
Gli Angiò inoltre, si erano mostrati totalmente insensibili alle richiesta di sostegno loro pervenute ed anzi provvidero ad applicare un esoso sistema fiscale, praticando continue usurpazioni, soprusi e violenze… ( mi sembra di rivivere una analoga situazione …). 

Un giorno, precisamente il 31 marzo 1282, dei soldati francesi, abusarono di una donna che si era appena sposata e stava uscendo dalla chiesa; secondo la ricostruzione storica, la reazione al gesto di un soldato dell’esercito francese ( un certo Drouet ), che si era rivolto in maniera irriguardosa ad una giovane nobildonna accompagnata dal consorte, mettendole le mani addosso, con il pretesto di doverla perquisire. A difesa di sua moglie, lo sposo riuscì a sottrarre la spada al soldato francese e lo uccise. 

Tale gesto costituì la scintilla che diede inizio alla rivolta e nel corso della notte che ne seguì, i palermitani al grido di “ Mora, mora!”, si abbandonarono ad una vera e propria caccia ai francesi, che dilagò in breve tempo in tutta l’isola, trasformandosi in una carneficina. I pochi francesi che sopravvissero al massacro vi riuscirono rifugiandosi nelle loro navi, attraccate lungo la costa.

Si racconta che i siciliani, per individuare i francesi che si camuffavano fra i popolani, facessero ricorso ad uno shibboleth, cioè ad una parola difficile da pronunciare, infatti, mostrando loro dei ceci, “cìciri ” e chiedendo di pronunziarne il nome; quelli che venivano traditi dalla loro pronuncia francese (sciscirì ), venivano immediatamente uccisi.

Questa fu la scintilla, che fece scoppiare la rivolta popolare nei confronti degli angioini e che sfociò in una guerra che durò venti anni. 
I baroni siciliani, utilizzarono la rivolta, ed iniziarono ad appoggiare la sollevazione popolare anche per dare un segno della loro forza, ma soprattutto per convincere Pietro d’Aragona, a poter accorrere in aiuto dei Siciliani. In questo contesto infatti, avveniva l’elezione di Papa Martino IV, su cui in Sicilia si riponevano le ultime speranze; invece il Papa, che era francese ed era stato eletto proprio grazie al sostegno degli Angiò a cui era particolarmente legato, si mostrò sin da subito insensibile con i Siciliani.

Nel contempo comunque, i siciliani furono aiutati da Pietro III d’Aragona e così nel 1302 ( pace di Caltabellotta ), la Sicilia passava dalla dominazione angioina a quella aragonese…

Questo episodio, acquistò un significato rilevante nell’ottica di quel progetto che divenne l’unità d’Italia, dando quindi inizio a quei movimenti d’indipendenza e dall’allontanamento, nei confronti delle potenze straniere ancora presenti sul nostro territorio… ed affermando così, gli interessi degli italiani contro quelli degli stranieri.