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La procura chiede 12 anni al cofondatore di "FORZA ITALIA": Marcello Dell'Utri

Siamo nel 1993, quando Marcello dell’Utri insieme all’amico Silvio Berlusconi danno vita al partito “Forza Italia”, lasciando la carica di presidente di Publitalia ’80…

Per chi non lo sapesse, Publitalia ’80 è la concessionaria esclusiva di pubblicità del Gruppo Mediaset in Italia, fondata a Milano nel 1979 per la raccolta pubblicitaria di Canale 5, la rete nazionale lanciata ufficialmente l’anno successivo proprio dal Cavaliere…
Va ricordato inoltre che il Dell’Utri, nel 1995 fu arrestato a Torino con l’accusa di aver inquinato le prove nell’inchiesta sui fondi neri della società da egli amministrata (per l’appunto… “Publitalia ’80”).
Nell’anno seguente (gennaio 1996), mentre era imputato su quanto sopra riportato, per false fatture e frode fiscale, viene indagato a Palermo per Mafia…
L’11 aprile 2014 la Corte d’Appello di Palermo ha dichiarato Marcello Dell’Utri latitante…
Lo stesso difatti si era reso irreperibile –in base a quanto dichiarato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo– alla quale era stata delegata la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dello stesso emessa dalla terza sezione penale della Corte d’Appello di Palermo.
Constatata la latitanza viene esteso dagli organi di polizia italiani un mandato di cattura internazionale presso l’Interpol e attraverso il coordinamento dei servizi della Direzione Investigativa Antimafia, viene localizzato sul territorio libanese per mezzo dell’incrocio delle informazioni relative ai tabulati telefonici e alle risultanze di una carta di credito in suo possesso utilizzata per i pagamenti e conseguentemente arrestato all’interno di un albergo di Beirut, in Libano, il 12 aprile 2014.
L’operazione è stata condotta localmente dalla Intelligence libanese che ha fermato Dell’Utri all’interno del hotel “Intercontinental Phoenicia“; al momento dell’arresto era in possesso di due passaporti di cui uno diplomatico (già scaduto) e di una somma di denaro in contante pari a 30.000 euro…
In questi giorni la Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 12 anni di carcere dell’ex senatore Marcello Dell’Utri, imputato di minaccia e violenza a Corpo politico dello Stato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. 
Dell’Utri sta già scontando una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, mentre per l’ex capo del Ros, Mario Mori sono stati chiesti 15 anni: è imputato di minaccia e violenza a Corpo politico dello Stato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.
Infine una condanna a sei anni di carcere è stata chiesta per l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, imputato di falsa testimonianza… (già, tutti noi stiamo ancora aspettando di poter ascoltare quelle intercettazioni telefoniche con il Quirinale…).  
Ed infine richiesta di condanna, rispettivamente a 16 e 12 anni di carcere, per i boss Leoluca Bagarella e Antonino Cinà, accusati di minaccia a Corpo politico dello Stato nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, mentre per il pentito Giovanni Brusca, che rispondeva dello stesso reato, i pm hanno chiesto l’applicazione dell’attenuante speciale prevista per i collaboratori di giustizia e la dichiarazione di prescrizione delle accuse.
Chiesta anche la dichiarazione della prescrizione per le accuse di concorso in associazione mafiosa contestate nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia a Massimo Ciancimino. 
Ciancimino rispondeva anche della calunnia dell’ex capo della polizia De Gennaro: per questo reato sono stati chiesti 5 anni di carcere. 
Per i pm le condotte di concorso in mafia sarebbero cessate con la cattura del boss Riina (gennaio 1993), per questo la richiesta di dichiararle prescritte.
Non so perché ma ho come la sensazione che a breve… qualche altra Procura Nazionale (e chissà se non sia proprio quella Etnea…) estenderà ad altri membri di quel partito, eventuali inchieste su taluni procedimenti “criptici”, dei quali forse esistono già, delle indagini in corso, ma di cui ancora oggi, quantomeno noi cittadini, non siamo venuti ancora a conoscenza…
Speriamo quantomeno che quanto sopra emerga prima dello svolgimento delle prossime elezioni nazionali del 4 marzo!!!
Se non altro, per evitare che quei voti dati a probabili soggetti “collusi” (di cui come ultimamente avviene, scopriamo essere stati legati a note associazioni criminali…), possano indirettamente influenzare il corretto esito numerico delle votazioni, consegnando la vittoria alla coalizione, che più di altre, ha saputo condizionare (e forse anche suggestionare…) in maniera risoluta, il giudizio di noi “ingenui” elettori!!! 

La procura chiede 12 anni al cofondatore di "FORZA ITALIA": nascita, ombre e processi.

Siamo nel 1993, quando Marcello Dell’Utri, insieme all’amico Silvio Berlusconi, dà vita al partito “Forza Italia”, lasciando la carica di presidente di Publitalia ’80. Per chi non lo sapesse, Publitalia ’80 è la concessionaria esclusiva di pubblicità del Gruppo Mediaset in Italia, fondata a Milano nel 1979 per gestire la raccolta pubblicitaria di Canale 5, la rete nazionale lanciata ufficialmente l’anno successivo dal Cavaliere.
Ma c’è un retroscena da ricordare: nel 1995 Dell’Utri fu arrestato a Torino con l’accusa di aver inquinato le prove nell’inchiesta sui fondi neri della società da lui amministrata (appunto, Publitalia ’80). L’anno seguente, mentre era già imputato per false fatture e frode fiscale, viene indagato a Palermo per mafia. Un curriculum davvero preoccupante, non trovate?
L’11 aprile 2014, la Corte d’Appello di Palermo dichiarò Marcello Dell’Utri latitante. Si era reso irreperibile – come confermato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo – proprio alla notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla terza sezione penale della Corte d’Appello. Constatata la latitanza, gli organi di polizia italiani estesero un mandato di cattura internazionale tramite Interpol, coordinati dalla Direzione Investigativa Antimafia. Dell’Utri venne localizzato sul territorio libanese grazie all’incrocio di informazioni relative ai tabulati telefonici e alle transazioni effettuate con una carta di credito in suo possesso. Arrestato il 12 aprile 2014 all’interno dell’hotel Intercontinental Phoenicia di Beirut, aveva con sé due passaporti (uno diplomatico, già scaduto) e una somma di denaro contante pari a 30.000 euro. Una fuga degna di un film di spionaggio, ma con un finale inevitabile.
In questi giorni, la Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 12 anni di carcere per l’ex senatore Marcello Dell’Utri, imputato di minaccia e violenza a Corpo politico dello Stato nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Dell’Utri sta già scontando una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel medesimo processo, per l’ex capo del ROS Mario Mori sono stati chiesti 15 anni di carcere, sempre per minaccia e violenza a Corpo politico dello Stato. Infine, una condanna a 6 anni è stata richiesta per l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, accusato di falsa testimonianza. Già, tutti noi stiamo ancora aspettando di poter ascoltare quelle famigerate intercettazioni telefoniche con il Quirinale…
E non finisce qui. Sono state avanzate richieste di condanna rispettivamente a 16 e 12 anni di carcere per i boss Leoluca Bagarella e Antonino Cinà, accusati di minaccia a Corpo politico dello Stato. Per il pentito Giovanni Brusca, invece, i pm hanno chiesto l’applicazione dell’attenuante speciale prevista per i collaboratori di giustizia e la dichiarazione di prescrizione delle accuse. Anche per Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, è stata chiesta la prescrizione delle accuse di concorso in associazione mafiosa contestate nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Tuttavia, per la calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia De Gennaro, sono stati chiesti 5 anni di carcere. Secondo i pm, le condotte di concorso in mafia sarebbero cessate con la cattura del boss Totò Riina (gennaio 1993), motivo per cui hanno richiesto la dichiarazione di prescrizione.
Non so perché, ma ho la sensazione che presto qualche altra Procura Nazionale (e chissà, magari quella etnea…) estenderà ad altri membri di quel partito eventuali inchieste su procedimenti “criptici”. Forse esistono già indagini in corso, ma di cui oggi, quantomeno noi cittadini, non siamo ancora a conoscenza. Speriamo che quanto sopra emerga prima dello svolgimento delle prossime elezioni nazionali del 4 marzo.
Perché? Per evitare che quei voti dati a probabili soggetti “collusi” – come ultimamente scopriamo essere stati legati a note associazioni criminali – possano indirettamente influenzare il corretto esito numerico delle votazioni, consegnando la vittoria alla coalizione che più di altre ha saputo condizionare (e forse anche suggestionare…) in maniera risoluta il giudizio di noi “ingenui” elettori.

Ma quale Inno d'Italia…

Oh, say can you see, by the dawn’s early light…,

Di’, puoi vedere alle prime luci dell’alba 
ciò che abbiamo salutato fieri all’ultimo raggio del crepuscolo…
Di’ dunque, sventola ancora la nostra bandiera adorna di stelle 
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi? 
Dobbiamo perciò prevalere quando la nostra causa è giusta 
e questo è il nostro motto: “Abbiamo fede in Dio”. 
E la bandiera adorna di stelle per sempre garrirà 
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi! 
Con queste parole, gli americani gridano a squarciagola il proprio inno!!!
Già avete mai visto cantare l’inno a degli americani…??? Sono tutti presi… è come se entrassero in uno stato di “trance” e dove il solo appartenere a quel paese è sinonimo di fierezza!!! Essere un U.S.A., basta questo per farli sentire orgogliosi e chissà forse al di sopra di tutti!!!
Un popolo che da sempre ha espresso valori di moralità e di fermezza, pur a volte passando attraverso scelte difficili, scelte non condivise, da prendere da soli e che in talune situazioni pagate con un alto numero di vittime…
Coraggio ed alto senso d’umanità, hanno permesso ad altri paesi a giungere ad una democrazia, che ha saputo garantire principi di libertà ed uguaglianza…
Da noi invece assistiamo ad una situazione che è tutto l’opposto!!!
E’ bastata una partita, la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, che si è scatenata una disistima per un paese che in questi anni ha saputo, grazie ai suoi interlocutori, creare soltanto diversità sociale!!!
Uno spregio quello di fischiare l’Inno d’Italia, che vuole, attraverso una manifestazione in visione mondiale, manifestare tutta il proprio disamore per un paese che li ha ormai abbandonati, in particolare per coloro che in questi anni l’hanno mal gestito…
Un gruppo sociale, quello della cosiddetta casta, che ha potuto usufruire di privilegi ed interessi economici a scapito di quella collettività, che ha rappresentato finora la vera produttività del paese e che ha di contro subito in maniera pregiudizievole, le ingiustizie e le differenze che hanno condotto alle attuali gerarchie sociali…
Non si tratta quindi ( come in molti vorrebbero farci credere… ) di una protesta vissuta dall’episodio calcistico, ma di una vera e propria presa di posizione, manifestata ad alta voce, per fare sentire il proprio disagio…
Ho letto che comunque, bisogna fare in modo che questi episodi in futuro non si ripetano…
Ma scusate, ma come si pensa che ciò possa avvenire, quando fino a ieri assistiamo ammutoliti a come un ns. ex ministro ed i suoi “compari” hanno utilizzano un’avvenimento importante come l’EXPO per realizzare fondi neri, spartizione d’appalti e tangenti ai vari amici politici e non…, una vera immorale indecenza, realizzata da personaggi meschini che, fino a qualche giorno fa, venivano invitati in televisione a dare consigli ed opinioni!!!
Ora si discute di malessere sociale e di come questo trovi, in queste particolari occasioni, il modo per esplodere, paragonando i fischi a nuove recrudescenza…
Non vi è alcuna violenza nel voler gridare e pretendere legalità, nel richiedere il rispetto per le istituzioni e per i suoi uomini, nell’esigere la garanzia che nel corso del proprio dovere non ci siano poteri forti tali da creare coercizioni nel proprio operato, liberi cioè da decisioni esterne per poter condurre in maniera fattiva quelle lotte necessarie ad individuare tutti questi continui e patetici colpevoli…
Non possiamo più accettare di vedere sempre le stesse storie, le stesse connivenze, gli stessi soggetti, che anni dopo anni, si riciclano per poi ritornare e fare ovunque danno!!!
Basta con questi continui fatti di cronaca che uccidono i giusti valori e danno la possibilità a chiunque di credere che il marcio è ovunque e che nessuno può esserne escluso!!!
Basta con questa politica, questo modo di gestire la cosa pubblica, tutto ciò è vergognoso ed intollerabile!!!
Basta con questi “politichesi” da quattro soldi, con questi soggetti che proprio in questi giorni ci chiedono il ns. voto, basta con quei sorrisi e quelle frasi fatte con cui cercano di ammaliarci, personaggi quasi sempre impreparati, incompetenti ed inconcludenti che, non certo per meriti propri, tentano di cavalcare l’onda lunga del mestiere del politico, permettendo così a se stessi di usufruire di lauti compensi, senza mai muovere un dito… ne per se, ma soprattutto per questo nostro paese!!!