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Francesco, ma quale profezia di Gesù? Si tratta semplicemente di un'eclisse…

Durante l’Angelus, Papa Francesco ha commentato una profezia di Gesù su una grande tribolazione: «il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce» (Mc 13,24). 

Il Pontefice – come la Chiesa fa da secoli – ha osservato come queste parole possano far pensare alla fine del mondo… 

Sì… è incredibile analizzare come quest’istituzione religiosa abbia da sempre bisogno di aggiungere un tocco apocalittico alla nostra vita, come se non bastassero già le difficoltà con cui conviviamo!!!

Eppure, dopo aver evocato lo spettro catastrofista, il Pontefice ha offerto una nuova chiave di lettura, d’altro canto chi meglio potrebbe interpretare le parole di Gesù, nel contesto storico in cui furono pronunciate… 

Ed allora eccoci riportata una nuova interpretazione: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mc 13,31); un vero mistero, già non chiedetemi come Egli sia giunto da quelle parole a questa affemazione… 

E certo… perché se quelle parole durano in eterno, anche la Chiesa – che vive da duemila anni grazie a quelle “parole” – durerà per sempre, sì… insieme ai suoi “testimonial…

Il Santo Padre ha invitato quindi i fedeli a riflettere su ciò che passa e ciò che resta, ma in effetti vi è poco da riflettere, tutti noi passiamo, chi prima, altri dopo… 

Ad esempio, anche Lei Santo Padre, sta percorrendo una di quelle strade. 

Certo… sarebbe interessante poterLa rivederla un giorno tornare dall’aldilà per confermarci come dall’altra parte vi sia davvero qualcosa, o viceversa se – come crede il sottoscritto – vi è il nulla!!! 

Certo, immagino sin d’ora lo sconforto nel caso in cui dovesse scoprire che ciò che le è stato insegnato e che poi è quanto ha professato nel corso della sua vita, non è stato altro che una mera illusione.

Santo Padre, la vita segue percorsi segnati a cui tutti noi ci adattiamo…

Molti di noi subiscono le scelte dei propri governi, le crisi civili, tragedie territoriali, e persino eventi drammatici come quelli in corso, mi riferisco ai conflitti, ma anche alle calamità naturali, alle pandemie e ahimè alle malattie… 

In tutto questo mi creda, “le parole di Gesù” (e non solo le sue) sono solo strumenti per creare illusioni di salvezza e di vita eterna che sappiamo non esistere!!!

Affidarsi nel 2024 a promesse di salvezza e d’immortalità per sfuggire la paura della morte serve soltanto a sperare ad una banale fantasia 

La morte, come la vita, rappresenta una scena, sì… della commedia umana. 

Nessuno – neanche la Chiesa – può dimostrare con i fatti che attraverso il Cristo, si possa un giorno ritrovare l’immortalità o chissà le persone amate.

La morte è soltanto la conclusione di un percorso che ci ha fatto vivere, bene e/o male. 

Ciò che conta realmente è aver vissuto senza rimpianti, sapendo che quello che abbiamo costruito e amato continuerà forse attraverso i nostri discendenti… 

Ecco perché la vita è bella, proprio perché non ha bisogno di continuare oltre la morte, sì… perché va bene, anche così com’è!!!

"Iddu, l'ultimo padrino"!!!

A meno di un anno dalla sua morte (25 Settembre) ecco che esce un film con interprete Elio Germano nel ruolo di Mattia Messina Denaro.

Il cast è costituito anche da Toni Servillo, nel ruolo di Catello, l’uomo che lo avrebbe cresciuto, un ex politico che uscito di prigione per mafia cerca di recuperare il tempo perduto, collaborando coi i servizi segreti per catturare l’ultimo grande latitante…

Il film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza si intitola “Iddu – L’ultimo padrino” e verrà tra qualche giorno presentato in Concorso a Venezia alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema.

Il racconto inizia quando i servizi segreti chiedono a Catello aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo Messina Denaro, ultimo grande latitante di mafia in circolazione e da lì inizia un racconto fantasioso che secondo il sottoscritto poco o nulla abbia con la realtà dei fatti…

Difatti, quel boss – per come stanno evidenziando le investigazioni delle forze dell’ordine – in questi anni ha potuto godere della massima libertà, sia attraverso una serie di soggetti che si sono offerti di prestargli la propria identità, ma non solo, egli ha avuto la protezioni da parte di uomini politici e istituzionali, che hanno garantito trent’anni di latitanza…

Infatti tutti ne parlavano, ma nessuno aveva intenzione di arrestarlo, per ovvie ragioni in quanto ago della bilancia di molte trattative, ma soprattutto garante di una pax territoriale e di quello scambio di voto richiesto da molti suoi amici politici… 

Sappiamo tutti che per Messina Denaro era giunta ormai la fine, i suoi medici gli avevano concesso meno di un anno ed egli – nelle condizioni di latitante – non avrebbe potuto mettere a posto e quindi ordinare quanto doveva in maniera celere compiere, in particolare recuperare quel rapporto con la figlia, certamente sua unica erede… 

Certo a pagarne le spese sono stati tutti coloro che si sono prestati in questi anni ad assecondarlo e da quanto stiamo leggendo la lista è molto lunga, ma ormai il suo tempo era giunto e qualcuno – già… proprio da quell’associazione criminale – in procinto delle nuove elezioni nazionali, ha deciso di venderlo per compiacere qualcuno appartenente a quella coalizione, affinché si evidenziasse a tutti noi cittadini che questo nuovo governo fosse diverso dai precedenti e la cattura del boss latitante da trent’anni ne era l’esempio…

Ci si dimentica che in quei lunghi trent’anni non è stata la “Sinistra” o il “M5Stelle” al governo, ma bensì proprio un partito il cui fondatore è stato condannato nel 2014 a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa (difatti… ne ha scontati 4 in carcere e uno ai domiciliari) essendo stato riconosciuto mediatore tra “Cosa Nostra e Silvio Berlusconi”!!!

Ma si sa… nei film si preferisce raccontare storie fantastiche invece che rappresentare in maniera coerente quanto realmente accaduto e allora accogliamo questa ulteriore pellicola cinematografica su quei padrino di “cosa nostra” come l’ennesima opera di fantasia…

Ma d’altronde si sa… tutto ciò che viene quotidianamente rappresentato in questo Paese non è altro che qualcosa d’immaginario e aggiungerei anche di utopistico, ma ai miei connazionali – ahimè – va bene così!!! 

Presidente Pelligra, per favore dica al suo allenatore che: "squadra che vince non si tocca"!!!

Per il calcio Catania un’ulteriore sconfitta a Taranto!!! 

E’ incredibile, già… perché anche i tifosi avevano suggerito a mister Lucarelli, in vista dell’incontro di oggi pomeriggio sulla pagina https://www.tuttocalciocatania.com/2024/02/taranto-catania-ecco-la-formazione-scelta-dai-tifosi/ quale squadra schierare!!!

Difatti secondo la maggior parte dei tifosi (che avevano partecipato al sondaggio prepartita), la scelta della formazione era la seguente: Furlan a difesa dei pali; Bouah, Monaco, Quaini e Castellini in difesa, Zammarini e Sturaro a centrocampo con Chiricò, Peralta e Cicerelli alle spalle di Cianci.

Ora non voglio entrare nel merito delle scelte del Mister che come abbiamo potuto vedere non hanno tenuto conto di quei consigli e non so dire se quella decisione sia causa di mera presunzione o perché Egli volesse dimostrare – non certamente al sottoscritto – che senza suggerimenti si potesse mettere in campo una squadra diversa che avrebbe alla fine portato ad un risultato positivo!!!

E difatti l’abbiamo vista la squadra, eguale a quella messa in campo finora dall’allenatore, dovrei dire che solo la fortuna aveva permesso – ma solo a causa dei numerosi infortuni – di mettere in campo alcuni giorni fa, contro la capolista, la migliore formazione o quantomeno quella più indicata!!!

Tra l’altro permettetemi una nota, il sottoscritto che prima di essere tifoso è uno sportivo, aveva durante la partita evidenziato  gravi lacune, le stesse che da inizio anno ci portiamo dietro e quindi, a differenza dei miei numerosi concittadini “tifosi” e in particolare entusiasti di quella prestazione, tanto da bere da quel bicchiere mezzo pieno, ecco… a differenza loro, mi dispiace dirlo, io vedevo soltanto il bicchiere mezzo vuoto!!!

Difatti, a parte qualche errore compiuto dai nostri attaccanti (quanto appena riportato si può considerare una costante di questa squadra) e non volendo tener conto delle giocate fantastiche ma certamente individuali del Sig. Castellini, beh… ad essere sinceri, se si rivedono in maniera obiettiva le occasioni sprecate dai giocatori della Juve Stabia, ma non solo… il possesso di palla, il gioco posto in campo, si comprende perfettamente perché essi sono prima in classifica con 55 punti ed il Catania insegue (è un eufemismo…) con oltre venti punti di differenza, difatti, con la sconfitta di oggi il Catania si ferma a 34!!!

Mi dispiace dover ritornare a mettere il coltello nella piaga, ma nell’ultimo mio post intitolato “Per quanto ancora” https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/01/calcio-catania-per-quanto-ancora.html, pur evidenziando quale fosse il reale problema, avevo cercato di far comprendere (a chi di dovere…) come nella vita si possa sempre tornare indietro sui propri passi e ascoltare soprattutto gli altrui giudizi.

Ma vedo che ahimè, quanto speravo accadesse, non si è avverato, ed allora non mi resta che condividere il pensiero espresso nei commenti dal muro catanese: https://www.calciocatania.com/guestbook/ e cioè che l’allenatore non è adatto per la nostra squadra!!!

Mio caro Presidente Pellegri, so bene che sostituire per l’ennesima volta il tecnico non sia la scelta migliore, d’altronde comprendo bene quanto possa incidere questa difficile risoluzione in termini anche di costi per la sua Società, ma come da sempre mi sono imposto e per come ripeto spesso alle mie figlie: è meglio fermarsi, tornare indietro, che continuare con il mal cominciato cammino”!!!

D’altronde, voler sperare in qualcosa di diverso, porterà – se non s’interviene immediatamente – Lei per primo e noi tifosi dietro a seguirla, ad una amara conclusione che preferisco (scaramanticamente) non pronunciare!!!

Mi permetta in tal senso di raccontarle un episodio, proprio su di un allenatore, un fatto che ho riportato in un mio post nel lontano 2010: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2010/06/fratelli-ditalialitalia-se-desta.html 

Quell’articolo faceva riferimento alla circostanza che la nostra squadra nazionale avesse avuto fortuna; mi riferivo al rigore concesso magnanimamente dall’arbitro al 91′ su Fabio Grosso, nella partita Italia-Australia al 91′; un episodio che ci ha permesso di passare il turno e di andare a vincere i mondiali, quasi sempre giocando chiusi in difesa e aspettando gli avversari (ma per fortuna l’allora difesa della Juve – a differenza di quella di oggi – reggeva bene), ma egli, non soddisfatto di quanto era riuscito per buona sorte, ha avuto la presunzione di ripetere l’impresa (già… un po’ come Mancini)!!! Ma come si dice: Errare è umano, perseverare è diabolico!!! 

Difatti, il nostro Dt per presunzione a quei tempi non era secondo a nessuno, avesse almeno ascoltato quanti gli stavano vicino, ma si sa… quando uno pensa di essere “l’uomo che sa tutto…“. Comunque… mi trovavo a Viareggio, era inverno, all’improvviso mentre passeggiavo nel litorale, mi trovai di fronte il Mister e nel salutarlo gli chiesi se potevo esprimere un pensiero, preannunciando che quanto avevo da comunicargli non gli avrebbe fatto piacere; dichiarai infatti che non era merito suo se alla fine di quel torneo avevamo vinto il mondiale (lui ci rimase male, non mi rispose, si girò e senza dirmi nulla andò via, quasi mandandomi con il pensiero “a quel paese”), ed allora, prima che si potesse allontanare definitivamente, gli dissi ad alta voce che se avesse provato a ripetere quell’avventura, la fortuna non l’avrebbe assistito ed egli sarebbe ritornato in patria, come un cane bastonato: mai parole furono così profetiche!!! Potrei continuare con Mourigno, Allegri, Giampaolo, etc… e per ultimo l’allenatore appena esonerato dal Napoli Walter Mazzari (per verificare quanto detto, basta ricercare sulla mia pagina omonima su Twitter, ora” X”, i miei post…).

Ed allora, leggo con affetto un post di un tifoso catanese che scrive nel “muro”: “per me il Catania vince la coppa Italia e farà i play off da protagonista”!!! Presidente, tutti noi vorremmo che quanto scritto da quel tifoso (Andrea) si avveri, già… sarebbe bellissimo, ma forse ora dovremmo stare tutti con i piedi per terra, d’altronde anche il Rimini proverà a superare il Catania e loro – non dimentichiamo – a differenza nostra hanno due risultati a disposizione, mentre viceversa noi siamo costretti a vincere obbligatoriamente!!!

Quindi, è tempo di far comprendere a quel suo allenatore che non è più tempo di fantasticare o di  provare a lavorare di fantasia, inventando nuovi schemi e sognando ad occhi aperti che quest’ultimi possano (grazie a come scrive un tifoso “con l’aiuto di Sant’Aituzza”) andar bene!!!

E’ tempo che mister Lucarelli comprenda insieme a tutto il suo staff ciò che in questi mesi è andato bene e tralasci quanto ahimè non abbia funzionato!!! Riparta quindi da quella sua ultima vittoria, sistemi bene la difesa e il centrocampo con i nuovi acquisti, migliori le fasce per dare agli attaccanti la possibilità di segnare attraverso i loro cross e forse chissà… porterà a compimento quello scontro diretto che in parte, potrà salvare il campionato in corso, poi si vedrà… i “Playoff” saranno tutt’altra cosa!!!

Cosa aggiungere, Presidente Pelligra non ci resta che incrociare le dita e sperare insieme in un miracolo!!! D’altro canto questo prodigio penso che ce lo meritiamo e difatti sapendo che ora a sostegno della squadra c’è Lei, preso anch’io da questo entusiasmo generale, ho provato stasera – se pur attraverso una foto – a fantasticare un futuro diverso per questo nostro “Catania”, splendido e con un nuovo stadio per la Serie A!!!

Tutto cambia affinché nulla cambi…

In questi giorni ho visto in streaming una fiction intitolata “Maltese. Il romanzo del commissario“… con protagonista Kim Rossi Stuart, collaborato da un cast eccellente, dove anche la comparsa più insignificante è stata interpretata da attori bravissimi…
Nulla a che fare con quelle serie televisive nelle quali, si cerca di ricreare ambienti e costumi siciliani con attori che definirli “cani” offende quel genere animale… 
Già definirli “scadenti” è quasi un merito, in particolare quando recitano e dimostrano quella improvvisata incapacità professionalità… e difatti, quando vengono proposti sceneggiati di quel tipo, con quegli attori “raccomandati”, dopo solo alcune scene, cambio e passo ad altro…
Questa viceversa, a differenza di quelle, è perfetta, per di più… ambientata in una Trapani bellissima degli anni 70’…
I colori, le immagini di quel territorio, i paesaggi di quella parte di Sicilia occidentale, sono posti in maniera scenografica e fanno da sfondo all’indagine del commissario… nondimeno, senza farsi “insudiciare” da tutti quegli omicidi che nel corso di quelle investigazioni vanno, di volta in volta, sopraggiungendo…
Il protagonista, Dario Maltese, fuggito anni prima come in molti dalla Sicilia, ritorna in quella sua terra, dove il padre, anch’egli commissario, si era suicidato molti anni prima, per le accuse infamanti e ingiuste, che lo avevano colpito…
Stessa fine aveva fatto il suo migliore amico, quando un giorno prima delle sue nozze era stato barbaramente assassinato, ed è il motivo principale che lo ha spinto nuovamente a ritornare in questa sua città natia…
Guardare oggi quella fiction, mi ha fatto comprendere come, da allora ad oggi… nulla sia cambiato… anzi tutto è rimasto inalterato!!!
Sì… sono cambiati gli uomini delle istituzioni, quelli dei servizi deviati, i mafiosi, i politici, i partiti i governo e d’opposizione, gli imprenditori, gli uomini di chiesa, le marionette della PA, tutti “pupi” di un sistema che ha continuato a tenere le fila ed i cui “pupari” si sono tramandati negli anni quell’eredità, da padre in figlio…
Mi piace la dicitura che compare alla fine della fiction che dice: “i personaggi riportati potrebbero essere reali, ma rappresentano nomi e vite sostanzialmente di fantasia“…. 
E’ bellissima questa frase, chissà forse ci si è resi conto durante la realizzazione della fiction, di quanto la verità di quella sceneggiatura, non fosse poi così lontana, dalla realtà che negli anni, noi siciliani abbiamo vissuto e che purtroppo ancora oggi, stiamo subendo!!! 
Ho letto sul web che ad ispirare questa fiction sia stato il commissario Cassarà… assassinato sotto la propria abitazione il 6 agosto del 1985, insieme ai due agenti dell scorta, da un gruppo di nove uomini armati di mitragliatori (AK-47), appostati sulle finestre e sui piani dell’edificio in costruzione di fronte alla propria palazzina…
L’agente Roberto Antiochia, che era uscito dall’auto per aprire lo sportello a Cassarà, venne violentemente colpito dagli spari e cadde a terra davanti al portone di ingresso dello stabile, mentre Natale Mondo (l’altro agente di scorta) restò illeso, riuscendosi a riparare sotto l’automobile bersagliata dai colpi dei killer, ma sarà ucciso anch’egli il 14 gennaio 1988…
Il commissario Cassarà, spirò sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa in lacrime dopo aver visto l’accaduto insieme alla figlia dal balcone della propria abitazione… 
Stranamente – come per il giudice Borsellino – dopo l’assassinio (e/o contemporaneamente a esso), sparisce in questura la sua agenda, dove si presume fossero annotate informazioni importanti…
Sembra retorico… ma tutti coloro che hanno provato a cambiare questa terra, che hanno voluto combattere in prima linea, sono finiti ammazzati… mentre tutti gli altri, già coloro che hanno scelto di allontanarsi e dirigersi verso la capitale, casualmente negli anni, hanno occupato posizioni prestigiose di governo… 
Ma… forse la storia non è quella che abbiamo letto in tutti questi anni, forse nulla centra con quanto riportato da quei media fortemente legati a quei poteri “occulti” che hanno fatto in modo di limitare o filtrare, tutte quelle notizie sconvenienti… a discapito di quel giornalismo libero, che oggi, finalmente grazie al web, dimostra di essere certamente più coraggioso!!!
Quella Sicilia degli anni 70’… non è minimamente lontana da quella del 2017, dove la lotta per la verità si trova a scontrarsi quotidianamente con la prevaricazione, i ricatti, le coercizioni e le intimidazioni, e via discorrendo… in un territorio costantemente violentato, da abusi e sopraffazioni…
Ma tanto lo sappiamo bene, è tutto predisposto alla perfezione: affinché tutto cambi… per non dover cambiare!!!

C'è "giovanni"… e Giovanni…

Il bello del web è che permette di essere costantemente collegati con il mondo intero…
In pochi minuti le informazioni viaggiano sulla rete e la diffusione del messaggio avviene in un secondo e soprattutto, il contenuto pubblicato, dà il via, ad una ampia partecipazione di pubblico collegato…
A tutti è data la possibilità di scrivere e non vi sono imposti limiti culturali…
Chiunque può scrivere e dire ciò che pensa, senza preoccuparsi di ciò che scrive, anche perché il commento pubblicato può essere realizzato in forma anonima…
Certamente, quest’ultima diffusione, non può considerarsi come qualcosa di eticamente corretto e soprattutto dietro un messaggio celato sotto falso nome (o protetto da una email non corrispondente), c’è la rappresentazione precisa di qualcosa di deplorevole…
Ma ormai… è così che va, e in molti, incoraggiati dall’anonimato, decidono di partecipare mediante “nickname” fasulli –in fin dei conti, quanto da loro fatto, rappresenta di fatto la loro personalità…- per poter criticare o offendere coloro che non avendo nulla da nascondere… riescono a manifestarsi con il proprio, nome e cognome…

Ma purtroppo, ancora oggi, sono in molti on line che tentano (a loro modo…) di dare il proprio contributo, ma quando poi si tratta di esporsi con le proprie generalità, ecco che, in maniera del tutto vigliacca, disconoscono e rifiutano di rivendicare quanto pubblicato…
Tirano la pietra e nascondono la mano… fanno sempre così, manifestano espressamente quella loro mediocrità, sperando che siano gli altri ad esporsi, per poi loro successivamente, goderne i benefici…
Ed allora, ecco il perché in molti si mettono a commentare le notizie pubblicate… e poi successivamente negano, di averle dette!!!
Sono persone “miserabili”, capaci di vivere sotto pseudo nomi fantastici, che non appartengono a questa realtà… perché si trovano a vivere una vita senza alcuna dignità… senza alcuna capacità morale anche di firmare un commento, con il loro appellativo…

Qualcuno, per voler giustificare il proprio anonimato, risponde che c’è il rischio di essere querelati per “diffamazione”; ovviamente sono tutte cazzate, fintanto che si resta nei limiti di non cadere in frasi volgari o in commenti che ravvisano il reato di cui sopra, oggi possiamo stare tranquilli, che quel rischio non esiste…
Da quanto sopra quindi, si comprende come il reale motivo, per il quale si continua ad utilizzare un nickname, è perché si vuole esprimere giudizi offensivi o diffamatori, che per l’appunto, metterebbero l’autore a rischio di una querela (vorrei comunque ricordare a quei “mediocri” autori anonimi, che è sempre possibile -a seguito di una denuncia alla polizia postale- risalire al nome dell’autore della diffamazione, per cui, il rischio di una querela è sempre possibile… io per esempio sto valutando se farla ad un commentatore anonimo “giovanni”di Live Sicilia Catania…).
Come dice il mio titolo, <C’è “giovanni” e “Giovanni”>, domani farò in modo di non perdere il mio tempo a scrivere su personaggi “anonimi”, ma mi dedicherò a ricordare qualcuno -con quel nome- di veramente importate…
Si dice che… il mestiere di scrivere senza firma frutta magari denaro, ma non onore. Poiché negli attacchi il signor “Anonimo” è senz’altro il signor “Mascalzone”, e si può scommettere cento contro uno, che chi non vuol dire il suo nome… ha di solito intenzione di truffare il pubblico.

C&#39;è &quot;giovanni&quot;… e Giovanni…

Il bello del web è che permette di essere costantemente collegati con il mondo intero…
In pochi minuti le informazioni viaggiano sulla rete e la diffusione del messaggio avviene in un secondo e soprattutto, il contenuto pubblicato, dà il via, ad una ampia partecipazione di pubblico collegato…
A tutti è data la possibilità di scrivere e non vi sono imposti limiti culturali…
Chiunque può scrivere e dire ciò che pensa, senza preoccuparsi di ciò che scrive, anche perché il commento pubblicato può essere realizzato in forma anonima…
Certamente, quest’ultima diffusione, non può considerarsi come qualcosa di eticamente corretto e soprattutto dietro un messaggio celato sotto falso nome (o protetto da una email non corrispondente), c’è la rappresentazione precisa di qualcosa di deplorevole…
Ma ormai… è così che va, e in molti, incoraggiati dall’anonimato, decidono di partecipare mediante “nickname” fasulli –in fin dei conti, quanto da loro fatto, rappresenta di fatto la loro personalità…- per poter criticare o offendere coloro che non avendo nulla da nascondere… riescono a manifestarsi con il proprio, nome e cognome…

Ma purtroppo, ancora oggi, sono in molti on line che tentano (a loro modo…) di dare il proprio contributo, ma quando poi si tratta di esporsi con le proprie generalità, ecco che, in maniera del tutto vigliacca, disconoscono e rifiutano di rivendicare quanto pubblicato…
Tirano la pietra e nascondono la mano… fanno sempre così, manifestano espressamente quella loro mediocrità, sperando che siano gli altri ad esporsi, per poi loro successivamente, goderne i benefici…
Ed allora, ecco il perché in molti si mettono a commentare le notizie pubblicate… e poi successivamente negano, di averle dette!!!
Sono persone “miserabili”, capaci di vivere sotto pseudo nomi fantastici, che non appartengono a questa realtà… perché si trovano a vivere una vita senza alcuna dignità… senza alcuna capacità morale anche di firmare un commento, con il loro appellativo…

Qualcuno, per voler giustificare il proprio anonimato, risponde che c’è il rischio di essere querelati per “diffamazione”; ovviamente sono tutte cazzate, fintanto che si resta nei limiti di non cadere in frasi volgari o in commenti che ravvisano il reato di cui sopra, oggi possiamo stare tranquilli, che quel rischio non esiste…
Da quanto sopra quindi, si comprende come il reale motivo, per il quale si continua ad utilizzare un nickname, è perché si vuole esprimere giudizi offensivi o diffamatori, che per l’appunto, metterebbero l’autore a rischio di una querela (vorrei comunque ricordare a quei “mediocri” autori anonimi, che è sempre possibile -a seguito di una denuncia alla polizia postale- risalire al nome dell’autore della diffamazione, per cui, il rischio di una querela è sempre possibile… io per esempio sto valutando se farla ad un commentatore anonimo “giovanni”di Live Sicilia Catania…).
Come dice il mio titolo, <C’è “giovanni” e “Giovanni”>, domani farò in modo di non perdere il mio tempo a scrivere su personaggi “anonimi”, ma mi dedicherò a ricordare qualcuno -con quel nome- di veramente importate…
Si dice che… il mestiere di scrivere senza firma frutta magari denaro, ma non onore. Poiché negli attacchi il signor “Anonimo” è senz’altro il signor “Mascalzone”, e si può scommettere cento contro uno, che chi non vuol dire il suo nome… ha di solito intenzione di truffare il pubblico.