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La nuova "Mafia 4.0".

Avevo parlato alcuni anni fa nel 2019 della “Mafia 3.0” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/03/la-mafia-catania-e-gia-30.html ed ora siamo passati ad un nuovo livello, già il 4.0!!!

Riprendo quindi un intervista al Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, realizzata dal giornalista Alessio Ribaudo: Hanno l’aspetto raffinato dei top manager, si incontrano in lussuosi alberghi di mezzo mondo e pasteggiano a champagne facendo «affari». Il problema è che questi «affari» muovono fiumi di denaro sporco ricavato da tonnellate di stupefacenti che transitano nei porti: dove arrivano, insieme alle armi, con metodi ingegnosi come i sommergibili radiocomandati ai droni. Poi reinvestono i miliardi ottenuti creando impalpabili criptovalute, banche on line e utilizzando reti di cellulari invisibili. Questi boss “4.0” hanno capito anche che possono riciclare anche con l’acquisto di beni archeologici od opere d’arte come i dipinti di Van Gogh. 

Un esempio? A Castellammare di Stabia uno dei re del narcotraffico, a lungo latitante nella dorata Dubai (era stato estradato a fine marzo dagli Emirati Arabi),  nascondeva in un condominio due quadri del pittore olandese trafugati ad Amsterdam nel 2002. 

Oggi a impensierire principalmente le forze di polizia di tutti i continenti sono le macromafie internazionali che vanno dall’Europa al Sudamerica passando per l’Europa e gli Emirati. A passo svelto stanno soppiantando le organizzazioni criminali storiche italiane nei «tavoli» che contano dove si decide davvero. 

Sono boss violenti, senza scrupoli, che un tempo hanno imbracciato i fucili per guerre fratricide a Sarajevo; «padrini» che si accaparrano i miliardari fondi europei destinati all’Agricoltura in Slovacchia e non si fanno scrupolo a uccidere giornalisti che conducono inchieste su di loro come è avvenuto con Ján Kuciak (assassinato in casa nel 2018 con la sua fidanzata Martina Kušnírová).  

Trovate l’articolo completo : https://www.corriere.it/cronache/24_giugno_14/le-mafie-alla-conquista-del-cyberspazio-gratteri-in-alcune-banche-scoperte-tecnologie-che-ci-sogniamo-servono-giovani-ingegneri-nelle-forze-dell-ordine-776a4b15-e779-4bb6-90f9-b8c0de1d5xlk.shtml?refresh_ce

Lo Stato chiude gli occhi: già… con il tetto del contante più alto, sarà ancor più facile riciclare!!!

A denunciarlo è il procuratore capo del Tribunale di Bari, Roberto Rossi, durante la presentazione in Senato della relazione conclusiva della commissione Antimafia…

Nel presentare il rapporto tra gioco d’azzardo e mafie il Procuratore ha dichiarato: “Non si può più parlare di infiltrazioni. Quello del gioco è un settore ormai nelle mani della criminalità organizzata“. 

Il sottoscritto tra l’altro nel 2019 aveva scritto un post intitolato: Non è che lo Stato sul gioco, sta favorendo la criminalità organizzata??? link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/01/non-e-che-lo-stato-sul-gioco-sta.html ed ora leggo: “La raccolta di tutte le indagini che abbiamo acquisito ci mostra come la presenza della criminalità organizzata sia diventata pervasiva” (Giovanni Endrizzi, ex senatore M5s, nella scorsa legislatura a capo del IV Comitato della commissione Antimafia. che si è occupato proprio dell’influenza e del controllo della criminalità sulle attività connesse al gioco). 

Continuando: “Con diversi provvedimenti abbiamo verificato come …. il mercato dei videopoker sia in mano alle mafie locali, che li gestiscono e li impongono attraverso imprenditori collusi. Quando siamo andati a vedere gli elenchi dei maggiori vincitori c’erano diversi personaggi della criminalità organizzata, che facevano milioni di puntate. Come è possibile? Semplice, perché si ricicla“!!!

Ma non solo: “Abbiamo trovato poi come molti punti gioco fossero in mano a parenti di malavitosi. Cosa bisogna fare dal punto di vista normativo? Gare per le concessioni, controlli antimafia per chi apre i punti di gioco, tracciabilità per giocatori sia quando versano somme per poter giocare, sia quando vincono”!!!

Secondo i numeri stimati dagli inquirenti e dalla Direzioni investigativa antimafia il volume di affari illegale è cresciuto, un trend confermato e che evidenzia come il confine tra legale e illegale è andato negli anni dissolvendosi; sono circa 130-140 miliardi di euro per quanto riguarda il gioco legale, oltre venti quelli del mercato illegale!!! 

Dinnanzi a  questo Stato cieco, ecco che le mafie riescono sviluppare i propri business, ampliandoli anche verso nuovi  mercati d’investimento tra cui ad esempio criptovalute e bitcoin, nuove conquiste di cui ancora poco si conosce e dei quali sviluppi nessuno è in grado di comprenderne le potenzialità e soprattutto la difficoltà di rintracciarne i reali possessori in quanto coperti da un muro di anonimato!!!

Eppure l’attuale Governo ha deciso d’innalzare il limite del contante e così vedrete, sarà certamente più facile per quelle associazioni criminali poter riciclare!!!

Ma d’altronde questo è un paese in cui la lotta alla illegalità è fatta spesso all’acqua di rose, già… per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la cultura che la sostiene, non a parole, ma con il silenzio dei fatti… 

Peraltro va detto, ai nostri governanti interessa poco contrastare, ad essi interessa trasgredire o ancor peggio modificare o violare le leggi o le prescrizioni vigenti, ma nel compiere quelle azioni sanno bene che per essere responsabili o quantomeno corresponsabili, gli sarà sufficiente far finta di non accorgersi di quanto sta accadendo o ancor peggio, accorgersi e non fare nulla, che è per l’appunto ciò che attuano!!!

E così mentre lo Stato chiude gli occhi, gli altri li tengono viceversa… bene aperti!!!