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Sig. Costanzo grazie. Lei è riuscito inverosibilmente a compiere in pochi giorni un miracolo!

Sig. Costanzo buonasera, 

scrivo perchè debbo ringraziarla per l’intervento compiuto che inverosibilmente, sa di miracolo.

Mi chiamo “………………………..”, ho “……” anni e sono residente a Castel di Judica.

Per lavoro mi reco ogni mattina a Catania, attraversando la strada di Franchetto, la stessa di cui lei in questi giorni ha scritto.

Deve sapere che sono anni che percorro quel tratto con non poche difficoltà, non tanto per i rischi evidenti che quelle condizioni avverse provocano, ma per tutti i pericoli nascosti che proprio in alcune condizioni, ad esempio nelle giornate di pioggia, si venivano a determinare, in quanto le buche stradali, esssendo riempite d’acqua, non consentivano di intuire come affrontare quella strada e quindi procedevo affidandomi alla memoria.

Quando ho ricevuto da un’amica su “whatsapp” il link del suo post, ho pensato che quanto riportato fosse corretto e soprattutto che le sue parole esprimevano perfettamente il disagio di molti di noi.

Ma come avviene spesso in questi casi, non accade mai nulla e tutto resta com’è, chissà per affinità potrei aggiungere, come “una goccia d’acqua al gattopardismo”.

Ed invece in questo caso debbo affermare il contrario, perchè in pochi giorni da quando è stato redatto il suo post,  improvvisamente è avvenuto un miracolo. tanto che quella strada – di cui le allego foto – è stata in queste ore sistemata.

Vero che non è ancora perfetta, ma quantomeno la si può attraversare con poche probabilità di subire un qualche inconveniente non solo meccanico, ma anche personale. 

Quindi nel ringraziarla di cuore per l’appassionato intervento divulgato nel suo Blog, mi riprometto però di prendere esempio da lei affinchè (è questa la lezione ricevuta) ogni qualvoltà le circostanze lo richiedano, proverò a dare sin da subito il mio personale contributo, senza dover attendere che siano altri a farlo.      

Cordialmente “……….”. 

P.s.: dopo aver letto in questi giorni altri suoi post, le confido di esser diventata una sua affezionata lettrice.   

Truffe ai danni dell’Unione Europea ed all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura – Ag.E.A.!!!

Ne avevo parlato il 20 Gennaio ed oggi leggo la notizia del blitz della Guardia di Finanza sul Parco dei Nebrodi… 
Lo stesso parco che aveva visto alcuni giorni fa il proprio Presidente, Giuseppe Antoci, coinvolto in un agguato in cui fortunatamente – grazie soprattutto alla scorta – è rimasto illeso. 
La notizia riportata è di SUDPRESS:
Colgo l’occasione però di riprendere la notizia sulla lettera intimidatoria, fatta pervenire alcuni giorni fa allo stesso Presidente, ma di cui sin dall’inizio, ho avvertito forte perplessità… 
Sono gli stessi che ho quando guardo in Tv, taluni sceneggiati girati qui da noi in Sicilia…
Mi accorgo come il più delle volte, quegli sceneggiatori si prestano letteralmente a trasformare in siciliano… delle frasi in italiano, mentre gli attori nel recitare quei copioni, non avendo alcuna affinità con la nostra isola – mi riferisco a quegli atteggiamenti o quelle particolari espressioni del nostro dialogo quotidiano – fanno comprendere a noi siciliani, come quell’attore non sia della nostra terra!!!
Analoga situazione ci capita anche tra di noi, già… tra conterranei appartenenti a diverse province…
Ci si accorge come gli idiomi, i segni, i movimenti sul viso e aggiungerei anche quegli stessi silenzi, sono annunciatori di diverse situazioni, anche opposte a quanto si voleva trasmettere…     
Vi starete chiedendo, ma a cosa mi sto riferendo… 
Il sottoscritto ha pensato sin da subito (ovviamente non voglio sostituirmi a psicologi criminali o investigatore delle forze dell’ordine ben più preparati, d’altronde lo come ripeto sempre, sarà per quella mia ossessione di leggere continuamente legal-thriller o libri sulla mafia, che ho la sensazione di accorgermi sin da subito, quanto forse ad altri sfugge, ed è proprio quel sospetto che mi suggerisce di non credere a ciò che ci viene presentato…) che in quella vicenda riportata, qualcosa non quadrava…
D’altronde debbo aggiungere che nel corso della mia vita. non mi sono mai soffermato ad accettare quanto mi è stato visivamente proposto…
Anzi, ho sempre conservato una propria indipendenza, critica e morale, che ha permesso al sottoscritto di guardare oltre, rispetto a quanto formalmente  prospettatomi…
Ritornando a quella lettera…
Se fosse stata scritta esclusivamente per il Presidente Antoci, almeno la prima parte, quella cioè che esprimeva con coercizione il messaggio che si voleva trasmettere (anche se aggiungerò di seguito un’ulteriore personale perplessità…) poteva anche ritenersi veritiero… ma, nel momento in cui il messaggio, ha coinvolto il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ecco che lì… si è commesso l’errore di scrivere in Siciliano una frase violenta e soprattutto “mafiosa”!!!
Una frase che nessun mafioso mai, avrebbe riportato così in modo semplicistico…
Sì… fa parte del copione di cui sopra, manca come riportavo sopra di quella peculiarità “siciliana” offensiva… che un affiliato criminale di quella associazione mafiosa, non avrebbe certamente dimenticato di esprimere… 
Non voglio minimamente riportate quell’epiteto dispregiativo “mancante”, che viene peraltro riportato in tutte le frasi intercettate dalle nostre forze dell’ordine, perché fa parte di quel lessico naturale espresso solitamente da certi soggetti criminali (m non solo… ), per indicare in modo denigratorio, colui che di fatto si vuole offendere!!!
Ed infine… quella “S” (di Scannato) scritta in modo maiuscolo; quanta precisione… già, si è voluto sottolineare il “verbo“, dimenticando nel contempo della prima consonante, la “F”, che doveva (questa certamente sì…) essere scritta in maiuscolo!!!
Per quanto sopra ritengo che questa lettera sia stata scritta da un mitomane o da qualcuno cui è stato suggerito cosa scrivere, un individuo certamente a cui non interessava avvertire e ancor meno minacciare i Sig.ri indicati nella missiva!!! 
Quegli altri (i veri mafiosi…) non scrivono… ma sparano!!! Sì… perché hanno in gioco interessi milionari e l’attentato – se vi erano in gioco quegli interessi – sarebbe stato portato a compimento… perché loro (quel business) non sono disposti a perderlo!!!
Ma per fortuna che lo Stato è presente… e dimostrerà con il tempo di avere forza e vigore per affrontare quel guanto di sfida lanciato, sia esso vero che simulato!!!