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ISTAT…UN'ITALIANO SU QUATTRO E' POVERO!!!

ROMA – L’Istat dice che 1 italiano su 4 e’ a rischio poverta’!!!
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, durante la presentazione di un rapporto della Corte dei conti chiede alla platea: ”alzino la mano quanti di voi sono poveri”???. Scusate ma che fa…ci prende anche per il culo…??? E’ palese che il Pese è in una situazioni di difficoltà e Lui se ne esce con queste affermazioni del cazzo… Se vivesse realmente i problemi quotidiani dei cittadini, se vedesse come giornalmente, in maniera molto discreta, vengono a chiedermi un posto di lavoro anche a tempo determinato, presentandosi a volte anche con i loro figli, lascio Voi immaginare come ci si sente quando poi, purtroppo poco si può fare… e questo se ne esce che ” la ricchezza in Italia non e’ scesa in questo decennio, ma anzi e’ salita…” Primum vivere deinde crescere”, prima vivere e poi crescere… ma quì non si vive e neanche si sopravvive!!! 
Quì caro ministro si muore di fame… per colpa Sua e di tutti quelli al governo come Lei!!!
Spero soltanto che i soldi finora rubati… non possano bastare, per doverli spendere in cure ospedaliere…
Voglio raccontarvi un’esperienza di pochi giorni fa…
Mi trovavo a Catania in Corso Sicilia, quando sono stato accostato da una persona anziana, era mal vestito, e forse non aveva dormito molto ultimamente, si è presentato e da come parlava ho capito subito di trovarmi di fronte una persona preparata… prima che potesse parlare gli chiesi, quale professione avesse esercitato… e mi rispose che era stato un professore al Liceo Classico…, gli chiesi cosa desiderava, mi disse che a causa di problemi di natura familiare, non aveva potuto mangiare e desiderava che io lo aiutassi a mangiare qualcosa, dicendomi sin da subito che non avrebbe potuto restituirmi con il tempo, ne il denaro speso e neanche il favore ricevuto… ed era per questo che si sentiva mortificato…, lo chiedeva con tanta discrezione ed educazione che… il minimo è stato da parte mia di accompagnarlo lì accanto, al Bar Kennedy, offrirgli il pasto e mettermi a disposizione cercando anche di lasciargli qualcosa in denaro…; ma questa persona difficile da incontrare nel corso della propria vita, era troppo per bene, molto dignitosa ( a differenza ancora dei nostri politicanti), ed infine ringraziandomi rifiutò l’ulteriore aiuto e mi formulò in maniera sincera i suoi migliori auguri…
Ecco, oggi tutti noi abbiamo bisogno di sperare che nella vita le cose procedano sempre per il verso giusto, ma la vita è come una scala…dove si sale e si scende… ma la cosa peggiore, che da noi in Italia, la scala è del tipo mobile….dove anche se cerchi di salire… lei ti porta sempre indietro… poichè questo è quello che vogliono tutti i nostri governanti… di Destra, di Sinistra, di Centro di qualunque colore Voi siate, dovrete sempre e ovunque, essere sottomessi al loro potere!!!
Perchè, solo e soltanto così che ci possono controllare… pensavate di vivere in una Democrazia… vero??? Siamo sotto una forma di  Dittatura mascherata da una facciata di libertà…, quest’ultima però non esiste e ci siamo così abituati che crediamo che quanto riusciamo a vedere e godere sia la nostra Libertà…
Sembra di essere come nel film… Matrix… dove gli uomini servivano a  produrre energia…, qui invece, nella realtà, l’energia… giorno per giorni ci viene tolta!!!

ISTAT…UN’ITALIANO SU QUATTRO E’ POVERO!!!

ROMA – L’Istat dice che 1 italiano su 4 e’ a rischio poverta’!!!
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, durante la presentazione di un rapporto della Corte dei conti chiede alla platea: “alzino la mano quanti di voi sono poveri”???. Scusate ma che fa…ci prende anche per il culo…??? E’ palese che il Pese è in una situazioni di difficoltà e Lui se ne esce con queste affermazioni del cazzo… Se vivesse realmente i problemi quotidiani dei cittadini, se vedesse come giornalmente, in maniera molto discreta, vengono a chiedermi un posto di lavoro anche a tempo determinato, presentandosi a volte anche con i loro figli, lascio Voi immaginare come ci si sente quando poi, purtroppo poco si può fare… e questo se ne esce che “ la ricchezza in Italia non e’ scesa in questo decennio, ma anzi e’ salita…” Primum vivere deinde crescere’’, prima vivere e poi crescere… ma quì non si vive e neanche si sopravvive!!! 
Quì caro ministro si muore di fame… per colpa Sua e di tutti quelli al governo come Lei!!!
Spero soltanto che i soldi finora rubati… non possano bastare, per doverli spendere in cure ospedaliere…
Voglio raccontarvi un’esperienza di pochi giorni fa…
Mi trovavo a Catania in Corso Sicilia, quando sono stato accostato da una persona anziana, era mal vestito, e forse non aveva dormito molto ultimamente, si è presentato e da come parlava ho capito subito di trovarmi di fronte una persona preparata… prima che potesse parlare gli chiesi, quale professione avesse esercitato… e mi rispose che era stato un professore al Liceo Classico…, gli chiesi cosa desiderava, mi disse che a causa di problemi di natura familiare, non aveva potuto mangiare e desiderava che io lo aiutassi a mangiare qualcosa, dicendomi sin da subito che non avrebbe potuto restituirmi con il tempo, ne il denaro speso e neanche il favore ricevuto… ed era per questo che si sentiva mortificato…, lo chiedeva con tanta discrezione ed educazione che… il minimo è stato da parte mia di accompagnarlo lì accanto, al Bar Kennedy, offrirgli il pasto e mettermi a disposizione cercando anche di lasciargli qualcosa in denaro…; ma questa persona difficile da incontrare nel corso della propria vita, era troppo per bene, molto dignitosa ( a differenza ancora dei nostri politicanti), ed infine ringraziandomi rifiutò l’ulteriore aiuto e mi formulò in maniera sincera i suoi migliori auguri…
Ecco, oggi tutti noi abbiamo bisogno di sperare che nella vita le cose procedano sempre per il verso giusto, ma la vita è come una scala…dove si sale e si scende… ma la cosa peggiore, che da noi in Italia, la scala è del tipo mobile….dove anche se cerchi di salire… lei ti porta sempre indietro… poichè questo è quello che vogliono tutti i nostri governanti… di Destra, di Sinistra, di Centro di qualunque colore Voi siate, dovrete sempre e ovunque, essere sottomessi al loro potere!!!
Perchè, solo e soltanto così che ci possono controllare… pensavate di vivere in una Democrazia… vero??? Siamo sotto una forma di  Dittatura mascherata da una facciata di libertà…, quest’ultima però non esiste e ci siamo così abituati che crediamo che quanto riusciamo a vedere e godere sia la nostra Libertà…
Sembra di essere come nel film… Matrix… dove gli uomini servivano a  produrre energia…, qui invece, nella realtà, l’energia… giorno per giorni ci viene tolta!!!

Fotovoltaico quante contraddizioni…

Carissimi amici, questi sono attualmente i dati reali del fotovoltaico in Italia.
Li evidenziamo per controbattere la campagna mediatica degli ultimi mesi condotta contro le fonti rinnovabili, e il fotovoltaico in particolare, con lo scopo di screditare l’affidabilità tecnica e le potenzialità economiche delle fonti rinnovabili e per giustificare così il ritorno all’energia nucleare. Le reti televisive, omettono tutto quello che concerne la tecnologia solare, infatti dalle rimostranze degli addetti al fotovoltaico colpiti dal blocco improvviso del 3° Conto Energia che comporta il fermo delle attività di circa 150.000 posti di lavoro, le reti sopra menzionate non hanno mai accennato, mentre molte volte siamo costretti a sorbirci servizi per ditte di qualche “vattela pesca” attività che licenzia una cinquantina di persone, o per qualche esasperato che sale sulle gru. All’interno della Direttiva Europea 2009/28/CE, emanata per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, sono stati inseriti dal Ministro Romani dei commi che ne hanno snaturato il contenuto, andando di fatto a colpire gli investimenti del settore fotovoltaico ed eolico.
Contro questo intervento legislativo si sono mobilitate moltissime organizzazioni di categoria e ambientaliste: Aper, Assosolare, Gifi, Asso Energie Future, Legambiente, WWF, Greenpeace, Kyoto Club, Rete Imprese Italia (associazione che comprende Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), CGIL, Cisl, Uil e molte altre hanno preso posizione chiedendo al Governo di rivedere la sua decisione.A sostenere l’intervento del Governo è la lobby del nucleare, con ENEL in testa, che ha preferito gettare discredito sulle rinnovabili diffondendo una serie di informazioni non corrette e tendenziose invece di avviare un serio confronto sulle fonti energetiche.
Ci sembra quindi opportuno fare chiarezza
OCCUPAZIONE DI TERRENO AGRICOLO
Nel decreto in questione viene inserito il limite di 1 MW per gli impianti su terreno agricolo: proposta favorevolmente accolta dalle associazioni. E’ bene però precisare che il territorio fino ad oggi occupato dal fotovoltaico è poco.
Prendiamo come esempio la Provincia di Padova, che si estende su una superficie di 214.259 ettari. I dati presenti sul sito http://atlasole.gse.it/ mostrano che sono presenti circa 40 MW di impianti di taglia singola superiore a 50 kW; mentre gli impianti inferiori a questa taglia è pressoché certo siano installati su edifici. Anche ipotizzando che questi 40 MW (cosa altamente improbabile) siano tutti ubicati al suolo, se ne deduce un consumo di meno di 100 ettari: ovvero lo 0.04% della superficie disponibile. Secondo Legambiente in Italia si urbanizzano 50.000 ettari ogni anno per la costruzione di nuovi edifici, strade e aree residenziali. Si capisce quindi come la critica legata all’uso del suolo venga strumentalmente utilizzata solo per attaccare il fotovoltaico quando invece dovrebbe essere prioritariamente incentrata sulle grandi speculazioni edilizie che si sono verificate negli ultimi anni. Vieppiù che gli impianti fotovoltaici possono essere facilmente rimossi ripristinando l’ambiente, e il materiale impiegato (moduli, cavi, strutture,…) può essere completamente riciclato.
MAGGIORI ONERI NELLE BOLLETTE
APER è andata a fare un calcolo preciso degli impatti in bolletta delle sovvenzioni alle rinnovabili.
Considerando una bolletta media di 425 €/anno si può vedere come 31 € siano destinati alle voci A3, A2 e MCT. Dietro queste sigle si nascondono varie spese che nulla hanno a che vedere con le fonti rinnovabili:
– 5,2 € sono destinati allo smantellamento delle centrali nucleari. Considerato che le 3 centrali italiane sono state “spente” nel lontano 1987, si può facilmente intuire quale sia l’enorme spreco di denaro anno dopo anno per la messa in sicurezza e la gestione (impossibile) del problema scorie;
– 2,8 € vengono regalati alla grandi imprese energivore, come cementifici e acciaierie, per fornire loro energia a basso prezzo. L’Unione Europea ha già multato varie volte il nostro Paese perché questa è una pratica di concorrenza sleale;
– 8,4 € vengono destinati alle cosiddette “assimilabili” ovvero all’energia prodotta bruciando i rifiuti (inceneritori) e gli scarti dei processi di raffinazione del petrolio. In 9 anni sono stati spesi 33 Miliardi di € per sovvenzionare questa energia, altamente inquinante e fonte di gravissime patologie.
– Rimangono quindi meno di 15 € all’anno, pari a 1.25 €/mese, di fondi realmente spesi per le rinnovabili e solo parte di questi fondi vanno al fotovoltaico.
Poniamoci questa domanda: Siamo disposti ad investire un caffè al mese per avere energia pulita, distribuita ovunque, scalabile e senza nessun impatto sull’ambiente e sull’uomo?
E’ bene ricordare che i costi esterni legati all’uso delle fonti fossili sono enormi: come detto, il problema delle scorie nucleari è tuttora irrisolto e vengono spesi circa 200 Milioni di euro all’anno solo per “andare avanti” in attesa di una soluzione, mentre d’altro canto i danni ambientali delle centrali termoelettriche a carbone sono enormi e si scaricano sul sistema sanitario nazionale.
In Italia non ci sono numeri precisi ma, secondo uno studio dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, sono stimabili spese di circa 12 Miliardi di euro all’anno per la cura di patologie legate agli inquinanti emessi da centrali termoelettriche.
Se nei prossimi mesi la bolletta sarà più pesante non sarà certo per colpa del fotovoltaico ma dell’andamento del prezzo del petrolio al quale il prezzo dell’energia è strettamente legato: di contro se avessimo avuto una maggiore potenza installata da fonti rinnovabili, tale dipendenza sarebbe molto ridotta. Si dimentica poi di ricordare che il settore fotovoltaico produce gettito per le casse dello Stato e allo stesso tempo la distribuzione di incentivi ad impianti medi e piccoli significa tenere la ricchezza sul territorio.
ESEMPI DI DISINFORMAZIONE
– Dal Sole24ore del 1 Marzo 2011 pagina 22: il ministro Romani sostiene che gli italiani “in bolletta hanno pagato 20 Miliardi di incentivi tra il 2009 e il 2010”. Falso: i dati del 2010 non sono ancora noti mentre quelli del 2009 sono pari a 2.1 Miliari di euro (fonte: Autorità per l’Energia).
– Dal Corriere della Sera del 3 Marzo 2011 pagina 35: il giornalista Sergio Rizzo riporta che sarebbero state richieste autorizzazioni per 130 GW. Un numero fuori da ogni logica se si considera che, come rilevabile in data odierna dalla home page del sito http://www.gse.it siamo giunti a 3.7 GW, ovvero solo il 2% di quanto riportato dall’autore. L’autore presenta poi il dato della Puglia, dicendo che ben 358 ettari sono stati occupati dal fotovoltaico. Purtroppo non basta dare un numero “grande”: l’astronomica cifra equivale infatti allo 0.02% della superficie complessiva.
Nel contempo si dimentica che in Puglia è attiva, a Cerano, la centrale a carbone più inquinante d’Europa: “grazie” a questa centrale un salentino su 3 è a rischio cancro.
Nell’altra parte dell’articolo l’autore continua a riportare dati non contestualizzati: prima cita il caso di un impianto non completo in Puglia e poi di un sequestro in Sicilia. Fermo restando che è giusto punire gli speculatori e chi non rispetta le procedure, vale la pena ricordare che sul primo caso l’ing. Trezza del GSE si è espresso dicendo che era l’unico palese caso di violazione riscontrato in centinaia e centinaia di controlli, mentre quanto al sequestro si tratta di un impianto che come detto dall’autore non è “ mai entrato in funzione” e, pertanto, in base al criterio del Conto Energia, non riceverà nemmeno un euro di incentivi.
– Dal Sole24ore del 4 Marzo 2011 pagina 5: il titolo dell’articolo fa intuire che si siano fermate le speculazioni grazie alla legge del Governo. Niente di più falso. Il decreto all’art. 23 comma 9-ter reintroduce una potenza massima annuale come nella primissima versione del Conto Energia del 2005. Questo sistema fu modificato proprio per evitare che speculatori senza scrupoli, con in mano solo un pezzo di carta, potessero lucrare sulle autorizzazioni a scapito dei veri investitori.
– Dichiarazione dell’AD di ENEL, Fulvio Conti il 5 Marzo: secondo Conti il decreto spinge “allo sviluppo dell’efficienza della tecnologia che progredisce”. Si fatica a capire come si possa fare “sviluppo” o “efficienza” senza un quadro legislativo chiaro. Conti poi dice che ENEL sta costruendo a Catania una fabbrica da 750 Milioni di Euro per produrre moduli fotovoltaici: farebbe bene a ricordare che circa il 40% di tale cifra arriva da una sovvenzione statale e regionale a fondo perduto.
– Dal Sole24ore del 6 Marzo 2011: il Ministro Romani sostiene che “questo decreto stabilizza il mercato dando un quadro chiaro sugli incentivi”. E’ quasi ridicolo dover commentare questa frase: non esistono incentivi certi dopo il 31 Maggio 2011 e il mercato è in subbuglio totale.
Condividete questi concetti con amici, parenti e conoscenti. I dati parlano chiaro e in questo momento abbiamo il diritto e il dovere di difendere la nostra causa.

Fotovoltaico quante contraddizioni…

Carissimi amici, questi sono attualmente i dati reali del fotovoltaico in Italia.
Li evidenziamo per controbattere la campagna mediatica degli ultimi mesi condotta contro le fonti rinnovabili, e il fotovoltaico in particolare, con lo scopo di screditare l’affidabilità tecnica e le potenzialità economiche delle fonti rinnovabili e per giustificare così il ritorno all’energia nucleare. Le reti televisive, omettono tutto quello che concerne la tecnologia solare, infatti dalle rimostranze degli addetti al fotovoltaico colpiti dal blocco improvviso del 3° Conto Energia che comporta il fermo delle attività di circa 150.000 posti di lavoro, le reti sopra menzionate non hanno mai accennato, mentre molte volte siamo costretti a sorbirci servizi per ditte di qualche “vattela pesca” attività che licenzia una cinquantina di persone, o per qualche esasperato che sale sulle gru. All’interno della Direttiva Europea 2009/28/CE, emanata per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, sono stati inseriti dal Ministro Romani dei commi che ne hanno snaturato il contenuto, andando di fatto a colpire gli investimenti del settore fotovoltaico ed eolico.
Contro questo intervento legislativo si sono mobilitate moltissime organizzazioni di categoria e ambientaliste: Aper, Assosolare, Gifi, Asso Energie Future, Legambiente, WWF, Greenpeace, Kyoto Club, Rete Imprese Italia (associazione che comprende Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), CGIL, Cisl, Uil e molte altre hanno preso posizione chiedendo al Governo di rivedere la sua decisione.A sostenere l’intervento del Governo è la lobby del nucleare, con ENEL in testa, che ha preferito gettare discredito sulle rinnovabili diffondendo una serie di informazioni non corrette e tendenziose invece di avviare un serio confronto sulle fonti energetiche.
Ci sembra quindi opportuno fare chiarezza
OCCUPAZIONE DI TERRENO AGRICOLO
Nel decreto in questione viene inserito il limite di 1 MW per gli impianti su terreno agricolo: proposta favorevolmente accolta dalle associazioni. E’ bene però precisare che il territorio fino ad oggi occupato dal fotovoltaico è poco.
Prendiamo come esempio la Provincia di Padova, che si estende su una superficie di 214.259 ettari. I dati presenti sul sito http://atlasole.gse.it/ mostrano che sono presenti circa 40 MW di impianti di taglia singola superiore a 50 kW; mentre gli impianti inferiori a questa taglia è pressoché certo siano installati su edifici. Anche ipotizzando che questi 40 MW (cosa altamente improbabile) siano tutti ubicati al suolo, se ne deduce un consumo di meno di 100 ettari: ovvero lo 0.04% della superficie disponibile. Secondo Legambiente in Italia si urbanizzano 50.000 ettari ogni anno per la costruzione di nuovi edifici, strade e aree residenziali. Si capisce quindi come la critica legata all’uso del suolo venga strumentalmente utilizzata solo per attaccare il fotovoltaico quando invece dovrebbe essere prioritariamente incentrata sulle grandi speculazioni edilizie che si sono verificate negli ultimi anni. Vieppiù che gli impianti fotovoltaici possono essere facilmente rimossi ripristinando l’ambiente, e il materiale impiegato (moduli, cavi, strutture,…) può essere completamente riciclato.
MAGGIORI ONERI NELLE BOLLETTE
APER è andata a fare un calcolo preciso degli impatti in bolletta delle sovvenzioni alle rinnovabili.
Considerando una bolletta media di 425 €/anno si può vedere come 31 € siano destinati alle voci A3, A2 e MCT. Dietro queste sigle si nascondono varie spese che nulla hanno a che vedere con le fonti rinnovabili:
– 5,2 € sono destinati allo smantellamento delle centrali nucleari. Considerato che le 3 centrali italiane sono state “spente” nel lontano 1987, si può facilmente intuire quale sia l’enorme spreco di denaro anno dopo anno per la messa in sicurezza e la gestione (impossibile) del problema scorie;
– 2,8 € vengono regalati alla grandi imprese energivore, come cementifici e acciaierie, per fornire loro energia a basso prezzo. L’Unione Europea ha già multato varie volte il nostro Paese perché questa è una pratica di concorrenza sleale;
– 8,4 € vengono destinati alle cosiddette “assimilabili” ovvero all’energia prodotta bruciando i rifiuti (inceneritori) e gli scarti dei processi di raffinazione del petrolio. In 9 anni sono stati spesi 33 Miliardi di € per sovvenzionare questa energia, altamente inquinante e fonte di gravissime patologie.
– Rimangono quindi meno di 15 € all’anno, pari a 1.25 €/mese, di fondi realmente spesi per le rinnovabili e solo parte di questi fondi vanno al fotovoltaico.
Poniamoci questa domanda: Siamo disposti ad investire un caffè al mese per avere energia pulita, distribuita ovunque, scalabile e senza nessun impatto sull’ambiente e sull’uomo?
E’ bene ricordare che i costi esterni legati all’uso delle fonti fossili sono enormi: come detto, il problema delle scorie nucleari è tuttora irrisolto e vengono spesi circa 200 Milioni di euro all’anno solo per “andare avanti” in attesa di una soluzione, mentre d’altro canto i danni ambientali delle centrali termoelettriche a carbone sono enormi e si scaricano sul sistema sanitario nazionale.
In Italia non ci sono numeri precisi ma, secondo uno studio dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, sono stimabili spese di circa 12 Miliardi di euro all’anno per la cura di patologie legate agli inquinanti emessi da centrali termoelettriche.
Se nei prossimi mesi la bolletta sarà più pesante non sarà certo per colpa del fotovoltaico ma dell’andamento del prezzo del petrolio al quale il prezzo dell’energia è strettamente legato: di contro se avessimo avuto una maggiore potenza installata da fonti rinnovabili, tale dipendenza sarebbe molto ridotta. Si dimentica poi di ricordare che il settore fotovoltaico produce gettito per le casse dello Stato e allo stesso tempo la distribuzione di incentivi ad impianti medi e piccoli significa tenere la ricchezza sul territorio.
ESEMPI DI DISINFORMAZIONE
– Dal Sole24ore del 1 Marzo 2011 pagina 22: il ministro Romani sostiene che gli italiani “in bolletta hanno pagato 20 Miliardi di incentivi tra il 2009 e il 2010”. Falso: i dati del 2010 non sono ancora noti mentre quelli del 2009 sono pari a 2.1 Miliari di euro (fonte: Autorità per l’Energia).
– Dal Corriere della Sera del 3 Marzo 2011 pagina 35: il giornalista Sergio Rizzo riporta che sarebbero state richieste autorizzazioni per 130 GW. Un numero fuori da ogni logica se si considera che, come rilevabile in data odierna dalla home page del sito www.gse.it siamo giunti a 3.7 GW, ovvero solo il 2% di quanto riportato dall’autore. L’autore presenta poi il dato della Puglia, dicendo che ben 358 ettari sono stati occupati dal fotovoltaico. Purtroppo non basta dare un numero “grande”: l’astronomica cifra equivale infatti allo 0.02% della superficie complessiva.
Nel contempo si dimentica che in Puglia è attiva, a Cerano, la centrale a carbone più inquinante d’Europa: “grazie” a questa centrale un salentino su 3 è a rischio cancro.
Nell’altra parte dell’articolo l’autore continua a riportare dati non contestualizzati: prima cita il caso di un impianto non completo in Puglia e poi di un sequestro in Sicilia. Fermo restando che è giusto punire gli speculatori e chi non rispetta le procedure, vale la pena ricordare che sul primo caso l’ing. Trezza del GSE si è espresso dicendo che era l’unico palese caso di violazione riscontrato in centinaia e centinaia di controlli, mentre quanto al sequestro si tratta di un impianto che come detto dall’autore non è “ mai entrato in funzione” e, pertanto, in base al criterio del Conto Energia, non riceverà nemmeno un euro di incentivi.
– Dal Sole24ore del 4 Marzo 2011 pagina 5: il titolo dell’articolo fa intuire che si siano fermate le speculazioni grazie alla legge del Governo. Niente di più falso. Il decreto all’art. 23 comma 9-ter reintroduce una potenza massima annuale come nella primissima versione del Conto Energia del 2005. Questo sistema fu modificato proprio per evitare che speculatori senza scrupoli, con in mano solo un pezzo di carta, potessero lucrare sulle autorizzazioni a scapito dei veri investitori.
– Dichiarazione dell’AD di ENEL, Fulvio Conti il 5 Marzo: secondo Conti il decreto spinge “allo sviluppo dell’efficienza della tecnologia che progredisce”. Si fatica a capire come si possa fare “sviluppo” o “efficienza” senza un quadro legislativo chiaro. Conti poi dice che ENEL sta costruendo a Catania una fabbrica da 750 Milioni di Euro per produrre moduli fotovoltaici: farebbe bene a ricordare che circa il 40% di tale cifra arriva da una sovvenzione statale e regionale a fondo perduto.
– Dal Sole24ore del 6 Marzo 2011: il Ministro Romani sostiene che “questo decreto stabilizza il mercato dando un quadro chiaro sugli incentivi”. E’ quasi ridicolo dover commentare questa frase: non esistono incentivi certi dopo il 31 Maggio 2011 e il mercato è in subbuglio totale.
Condividete questi concetti con amici, parenti e conoscenti. I dati parlano chiaro e in questo momento abbiamo il diritto e il dovere di difendere la nostra causa.