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Via Oliveto Scammacca e quel "Cinema Capitol"…

Vi sono dei luoghi che più di altri vengono ricordati dal sottoscritto con particolare affetto…

Ecco uno di questi è proprio il “Cinema Capitol”, posto in Via Oliveto Scammacca, un luogo che da adolescente frequentavo spesso, poichè a quell’età a differenza di molti miei coetanei non possedevo (come cantava Cesare Cremoninini nella canzone “50 Special”) una “vespa” e ancor meno quello strimizito motorino chiamato “Ciao” e quindi, ahimè, dovevo muovermi a piedi, ed essendo quel cinema, adiacente proprio alla residenza della mia “fidanzatina“, d’inverno rappresentava un luogo perfetto per stare al caldo e soprattutto senza che vi fosse qualcuno a disturbarci…   

Mi sono sempre chiesto negli anni se questa struttura avesse prima o poi riaperto i battenti, anche se pensavo che ormai l’abitudine di andare al cinema fosse diventata superata, avendo ciascuno di noi a disposizione a casa tutta una serie di offerte in streaming che permettono le visioni di “film e serie tv”, le stesse che poi difficilmente si riescono ad osservare…   

Ed allora appresa la notizia che questa storica sala cinematografica (chiusa dal 2012) verrà sostituita da una palestra ho voluto scrivere, a ricordo di quel luogo, questo post… 

D’altronde vorrei aggiungere come ormai tutti i cinema a Catania siano andati in questi anni a sparire e quelli che ancora restano – posti all’interno di aree commericali – non vivono certamente un periodo fiorente, anzi tutt’altro, in particolare dopo l’esperienza della pandemia da Covid-19!!!

Ho sempre pensato comunque che i cinema avrebbe dovuto evolversi e non restare per come hanno fatto in questi lunghi anni… 

Ad esempio, avrebbero potuto copiare gli anni 60′, mi riferisco a quei cosiddetti “Drive In” dove ciascuno entrando con la propria auto poteva assistere ad un film o anche ad un evento sportivo, il tutto proiettato su un grande schermo, trascorrendo in coppia oppure anche con gli amici quel particolare momento, ordinando nel contempo cibo e bevande da asporto tramite App ed attenderne la consegna direttamente in auto da parte di una addetta/o – chissà… forse anche forniti di pattini a rotelle….

In quella stessa area tra l’altro si sarebbe potuta prevedere una zona al chiuso, con ristorazione, sala giochi sia per adulti che “protetta” per bambini e chissà se ora, quanto dal sottoscritto riportato non possa venir realizzato da qualche imprenditore siciliano!!!

Quindi… ritengo fosse alquanto evidente che i cinema sarebbero andati a chiudere, non ci voleva un genio per capirlo, resta comunque il ricorso di ciò che essi hanno lasciato in molti di noi…

Difatti, se dovessi pensare a tutte le volte che mi sono recato a vedere un film in quella sala, beh… effettivamente non ho memoria di quei suoi titoli, ricordo comunque che furono molti i momenti di tenerezza condivisi, gli stessi che hanno poi segnato in maniera intensa una parte della mia vita… 

Per cui, nel ricordare nuovamente quelle occasioni non posso che esprimere un grazie di cuore a quel “Cinema Capitol”…

"Iddu, l'ultimo padrino"!!!

A meno di un anno dalla sua morte (25 Settembre) ecco che esce un film con interprete Elio Germano nel ruolo di Mattia Messina Denaro.

Il cast è costituito anche da Toni Servillo, nel ruolo di Catello, l’uomo che lo avrebbe cresciuto, un ex politico che uscito di prigione per mafia cerca di recuperare il tempo perduto, collaborando coi i servizi segreti per catturare l’ultimo grande latitante…

Il film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza si intitola “Iddu – L’ultimo padrino” e verrà tra qualche giorno presentato in Concorso a Venezia alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema.

Il racconto inizia quando i servizi segreti chiedono a Catello aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo Messina Denaro, ultimo grande latitante di mafia in circolazione e da lì inizia un racconto fantasioso che secondo il sottoscritto poco o nulla abbia con la realtà dei fatti…

Difatti, quel boss – per come stanno evidenziando le investigazioni delle forze dell’ordine – in questi anni ha potuto godere della massima libertà, sia attraverso una serie di soggetti che si sono offerti di prestargli la propria identità, ma non solo, egli ha avuto la protezioni da parte di uomini politici e istituzionali, che hanno garantito trent’anni di latitanza…

Infatti tutti ne parlavano, ma nessuno aveva intenzione di arrestarlo, per ovvie ragioni in quanto ago della bilancia di molte trattative, ma soprattutto garante di una pax territoriale e di quello scambio di voto richiesto da molti suoi amici politici… 

Sappiamo tutti che per Messina Denaro era giunta ormai la fine, i suoi medici gli avevano concesso meno di un anno ed egli – nelle condizioni di latitante – non avrebbe potuto mettere a posto e quindi ordinare quanto doveva in maniera celere compiere, in particolare recuperare quel rapporto con la figlia, certamente sua unica erede… 

Certo a pagarne le spese sono stati tutti coloro che si sono prestati in questi anni ad assecondarlo e da quanto stiamo leggendo la lista è molto lunga, ma ormai il suo tempo era giunto e qualcuno – già… proprio da quell’associazione criminale – in procinto delle nuove elezioni nazionali, ha deciso di venderlo per compiacere qualcuno appartenente a quella coalizione, affinché si evidenziasse a tutti noi cittadini che questo nuovo governo fosse diverso dai precedenti e la cattura del boss latitante da trent’anni ne era l’esempio…

Ci si dimentica che in quei lunghi trent’anni non è stata la “Sinistra” o il “M5Stelle” al governo, ma bensì proprio un partito il cui fondatore è stato condannato nel 2014 a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa (difatti… ne ha scontati 4 in carcere e uno ai domiciliari) essendo stato riconosciuto mediatore tra “Cosa Nostra e Silvio Berlusconi”!!!

Ma si sa… nei film si preferisce raccontare storie fantastiche invece che rappresentare in maniera coerente quanto realmente accaduto e allora accogliamo questa ulteriore pellicola cinematografica su quei padrino di “cosa nostra” come l’ennesima opera di fantasia…

Ma d’altronde si sa… tutto ciò che viene quotidianamente rappresentato in questo Paese non è altro che qualcosa d’immaginario e aggiungerei anche di utopistico, ma ai miei connazionali – ahimè – va bene così!!! 

'Ndrangheta e massonerie, consolidate in Costa Azzurra!!!

C’è un concreto legame tra la ‘ndrangheta e la massoneria, in particolare nel realizzare investimenti in località turistiche quali ad esempio quelle delle Costa Azzurra.

Dalle indagine compiute in questi lunghi anni è emerso come il traffico di cocaina tra la Calabria e la Costa Azzurra, abbia determinato un giro d’affari milionario, il cui ricavato è stato nuovamente reinvestito in quella riviera francese che va da Mentone a Cassis…

La Costa Azzurra rappresenta infatti uno dei posti più belli al mondo, ed è grazie alle presenti attività turistiche, di ristorazione, di moda e alla vita notturna presente in quelle leggendarie promenades di Nizza e di Cannes – su cui passeggiano solitamente le stelle del cinema e numerosi vip – che è stato reso famoso quel tratto di costa…

Come dicevo sopra, parliamo di posti meravigliosi e passare da Nizza Cannes Saint-Tropez Antibes Monaco Mentone Saint-Paul-de-Vence, Èze Grasse, per giungere alle famose isole di fronte Hyères su cui sembra essere alle Bahamas (Le Levant, Port-Cros e Porquerolles) è qualcosa di unico…

Comprendete come su quel litorale il denaro circola come fiumi (non dimentichiamo tra l’altro come in quel territorio sia presente il famoso Principato di Monaco, con la sua Montecarlo ed il suo attraente complesso del Casinò, dedicato non solo al gioco d’azzardo ma anche all’intrattenimento, con di fronte una terrazza e una sala interna accogliente ed elegante: siamo al Café de Paris, uno dei simboli della vita del Principato, che perpetua il suo spirito brasserie associato a prodotti di gran qualità ) e la criminalità organizzata non poteva certo mancare!!!

Ed allora, ecco come riciclare i profitti illeciti derivanti quelle attività criminali (in particolare quelli provenienti dal narcotraffico) in beni immobiliari, nella costruzione di strutture residenziali, nell’acquisizione di attività commerciali ed è grazie all’opera di banchieri – legati alle massonerie francesi – che si è potuto rendere nuovamente trasparenti e regolari le somme di denaro depositate da quell’associazione a delinquere, in quelle loro banche. 

Tra l’altro è proprio grazie a queste banche che si sono potute aprire una serie di nuove attività, imprese di franchising, per la produzione e la distribuzione di servizi o beni, brand creati appositamente per costituire nuove succursali nel mondo, tra cui il nostro Paese.

Un modo evidente per far transitare le somme all’estero, in particolare in quei noti paradisi fiscali, per poi farli rientrare attraverso investimenti legali in famose mete turistiche in tutto il mondo, tra cui molte nel nostro territorio nazionale, nello specifico luoghi di villeggiatura che offrono grandi varietà e opportunità nel settore turistico e di ristorazione che, a causa delle pandemia “Covid-19”, stanno rappresentando per quel sistema illegale, le nuove “lavatrici” di denaro sporco, perché si sa: dove c’è denaro, vi è sempre qualcuno disposto a fare business!!!