Archivi tag: cassa integrazione

Ance Sicilia: “Le imprese edili si fermano, personale in cassa integrazione”!!!

Botta e risposta tra la Regione Siciliana e l’Ance…

Già. l’associazione regionale dei costruttori edili, ha lanciato l’allarme sui mancati pagamenti alle imprese, paventando tra l’altro il fallimento di queste ultime… 

Immediata la replica degli uffici regionali e in particolare del vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao e dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.

“Ci lasciano francamente stupiti – hanno affermato i rappresentanti del Governo Musumeci – le affermazioni diffuse da Ance Sicilia. 

Nel 2021, infatti, la Regione attraverso i suoi Dipartimenti ha erogato pagamenti per un miliardo di euro alle imprese che, a vario titolo, hanno eseguito lavori. 

Rimangono aperte alcune poste finanziarie marginali che riguardano commesse effettuate tra fine 2021 e inizio 2022 e che trovano imputazione nell’anno trascorso”.

Abbiamo già proceduto – hanno aggiunto gli esponenti del Governo Musumeci – al riaccertamento dei residui che consentirà alla giunta, non appena i revisori dei conti forniranno il necessario parere, di sbloccare tutti i pagamenti aperti, per chiudere così ogni pendenza entro la seconda metà di maggio. Siamo disponibili a ogni confronto, carte alla mano, che darà prova della poco consistente mole di crediti ancora pendenti”.

Caro materiali, Ance Sicilia: “Le imprese edili si fermano, personale in cassa integrazione”.

A puntare il dito contro il Governo Musumeci è stato in particolare il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone: “Apprendiamo ora – ha affermato in una nota diffusa nei giorni scorsi – che per ricevere i nostri soldi dobbiamo aspettare ancora che il Parlamento nazionale vari una norma che sblocchi fondi destinati alla Sicilia e previsti dalla nuova Finanziaria 2022. Cioè, la programmazione finanziaria del futuro serve a pagare i debiti del passato, dopo che le Amministrazioni hanno appaltato opere senza la necessaria copertura finanziaria e dopo che non si è riusciti ancora una volta ad approvare il Bilancio della Regione negli ordinari termini di legge nonostante i nostri pressanti richiami al senso di responsabilità”.

“È finito il tempo delle promesse – ha concluso Cutrone – poiché i politici, a qualsiasi livello, non possono permettersi il lusso di lanciarsi nella campagna elettorale senza avere prima prodotto risultati concreti. Davanti a noi non ci sono più anni o mesi, ma pochi giorni prima di essere costretti a dichiarare fallimento. Chi ne ha la responsabilità faccia una volta per tutte il proprio dovere”.

Quello dei ritardi nei pagamenti purtroppo è un argomento ricorrente per la Regione. L’Ance si era già ritrovata a settembre del 2021 a sollecitare la liquidazione dovuta alle imprese da parte dell’Amministrazione Musumeci. Addirittura nel mese di luglio 2021 Ance aveva minacciato una pioggia di ricorsi da parte delle aziende nei confronti della Regione per i mancati pagamenti. Un meccanismo che, alla lunga, rischia di inceppare del tutto una ruota economica, quella siciliana, che già si muove con moltissima difficoltà.

No alla Cassa integrazione… ma Si all'Assegno di solidarietà agli ex parlamentari!!!

Non credo che avevamo bisogno di sentircelo dire dal Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che con questa prolungata situazione di stallo, prima o poi i soldi, anche quelli della cassa integrazione, sarebbero finiti…
Ho ascoltato alla radio, che purtroppo, sembra che manchino 1,5 miliardi per il 2013… sciocchezzuole…
Il problema adesso è andarli a trovare, sperando che non adottino la soluzione più semplice, che poi è sempre quella… la solita e cioè quella di tassarci!!!
Sembra quindi che fino ad Aprile siamo coperti… poi non si sa cosa fare… e già, perché mentre si continua a discutere sulla Presidenza della repubblica e sui soliti ” impasti ” di cui la nostra politica ormai ci ha abituato, non si affrontano temi seri a cominciare dalle riforme necessarie… 
Ed in questa situazione critica, siamo costretti ancora ad accettare, situazioni assurde, folli, come la denuncia trasmessa ieri sera nel programma delle ” IENE ”  a proposito degli assegni di ” solidarietà agli ex parlamentari ”  che rappresenta la liquidazione dei parlamentari per un reinserimento nella società, poverini… ma allora questi, se non era per la politica, per quelle raccomandazioni partitocratiche, non si sarebbero mai inseriti in un contesto sociale o in uno scenario lavorativo come quello nostro???
Quindi, i soldi non vengono trovati per le casse integrazioni, mentre invece vengono elargiti per la solidarietà dei parlamentari…
Leggevo in questi giorni il lavoro conclusivo dei formidabili 10 Saggi, in particolare quando trattano l’argomento della riduzione dei parlamentari, 480 deputati e 120 senatori!!!
Mi chiedevo, invece di fare riflessioni matematiche, rapportando i deputati agli abitanti ( uno su 125.0000…) ed i senatori in proporzione al numero di abitanti in ciascuna regione…, non sarebbe stato meglio decidere con una proporzione e cioè quella di avere massimo 48 deputati e 12 senatori!!!
Basterebbe questo semplice taglio per rientrare di milioni e milioni di euro… sparirebbero dalla vita quotidiana, migliaia di cittadini dediti alla politica e tutti coloro che ne gravitano attorno…
Proprio di qualche giorno fa l’annuncio, che sono circa 1 milione coloro che vivono di politica di cui 200.000 direttamente e ulteriori 800.000 a vario titolo…
Inoltre se questo dato viene moltiplichiamo su base familiare…, questi diventano 4 milioni, cioè circa il 6,5% della nostra popolazione… un peso assurdo, una zavorra non indifferente, gente che di fatto oltre ad essere per la maggior parte incompetente è soprattutto inutile, gente che in vita loro non ha mai lavorato e non vuole certamente cominciare a farlo proprio ora!!!
Questa è la nostra Italia…, un paese in crisi ed in profonda difficoltà, governato dai soliti buffoni, mentre dall’altro lato della barricata ci sono, mezzo milione di persone che si trovano senza lavoro, che stanno toccando quel livello definito “povertà estrema” e che sperava almeno di poter godere dopo anni di lavoro, di quel sostegno chiamato ” cassa integrazione “…
Sperare in un cambiamento ed in una ripresa è alquanto difficile… 
Si, ci volete illudere, raccontandoci le solite favole con cui finora siete riusciti a farci restati immobili…, ma non pensiate mai di dimenticare, che non sempre le favole si concludono con un lieto fine!!!  

Sicilia, basta cassa integrazione…

La Regione ha sospeso il pagamento della cassa integrazione in Sicilia, in quanto ha finito i soldi…
Dalla scorsa settimana tutti i pagamenti sono stati bloccati ed ora si grida all’allarme: In Sicilia si di fronte a una crisi, non rendersene conto, bloccando quelle procedure necessarie e non mettendo a disposizione le risorse di sostegno al reddito, significa fare aumentare la tensione sociale, questo il commento amaro della segreteria regionale Cgil.
La Cgil giudica grave, l’incapacit dell’esecutivo di non trovare soluzioni, con una politica che non tiene conto della gravità della situazione…
In attesa di trovare i soldi necessari a coprire il fabbisogno per tutti i lavoratori usciti dalle aziende in crisi e dagli enti di formazione professionale, l’assessorato al Lavoro ha comunicato che non verranno accettate nuove richieste e che chi gi riceve gli ammortizzatori sociali non potr avere ulteriori proroghe.
La sospensione ha due effetti. Le aziende che d’ora in poi vanno in crisi non possono contare sulla cassa integrazione: fino a quando non si troveranno altri soldi, i lavoratori non percepiranno assegno per il periodo in cui resteranno disoccupati.
Quindi, la Regione, non decreta pi… significa cio che ogni volta che una azienda chiama i sindacati per concordare la mobilit e/o la cassa integrazione, gli uffici provinciali del lavoro, firmeranno un documento in cui si precisa che la Regione non responsabile del mancato pagamento…
La dirigente del dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello, anticipava che in mancanza di nuove risorse sarebbe stata immediatamente interrotta la cassa integrazione, avvertendo che tenuto conto delle attuali tensioni sociali, connesse con la grave crisi economica, non si poteva escludere che da questa interruzione sarebbero derivate reazioni di ordine pubblico…
Ieri i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore Beppe Spampinato, il quale ha convocato un nuovo vertice per verificare la possibilit di sbloccare altri fondi…, dichiarando che la sospensione solo un provvedimento temporaneo e non definitivo…

Sicilia, basta cassa integrazione…

La Regione ha sospeso il pagamento della cassa integrazione in Sicilia, in quanto ha finito i soldi…
Dalla scorsa settimana tutti i pagamenti sono stati bloccati ed ora si grida all’allarme: In Sicilia si è di fronte a una crisi, non rendersene conto, bloccando quelle procedure necessarie e non mettendo a disposizione le risorse di sostegno al reddito, significa fare aumentare la tensione sociale, questo è il commento amaro della segreteria regionale Cgil.
La Cgil giudica grave, l’incapacità dell’esecutivo di non trovare soluzioni, con una politica che non tiene conto della gravità della situazione…
In attesa di trovare i soldi necessari a coprire il fabbisogno per tutti i lavoratori usciti dalle aziende in crisi e dagli enti di formazione professionale, l’assessorato al Lavoro ha comunicato che non verranno accettate nuove richieste e che chi già riceve gli ammortizzatori sociali non potrà avere ulteriori proroghe. 
La sospensione ha due effetti. Le aziende che d’ora in poi vanno in crisi non possono contare sulla cassa integrazione: fino a quando non si troveranno altri soldi, i lavoratori non percepiranno assegno per il periodo in cui resteranno disoccupati.
Quindi, la Regione, non decreta più… significa cioè che ogni volta che un’azienda chiama i sindacati per concordare la mobilità e/o la cassa integrazione, gli uffici proviciali del lavoro, firmeranno un documento in cui si precisa che la Regione non è responsabile del mancato pagamento…
La dirigente del dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello, anticipava che in mancanza di nuove risorse sarebbe stata immediatamente interrotta la cassa integrazione, avvertendo che tenuto conto delle attuali tensioni sociali, connesse con la grave crisi economica, non si poteva escludere che da questa interruzione sarebbero derivate reazioni di ordine pubblico…
Ieri i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore Beppe Spampinato, il quale ha convocato  un nuovo vertice per verificare la possibilità di sbloccare altri fondi…, dichiarando che la sospensione è solo un provvedimento temporaneo e non definitivo…

Sicilia, basta cassa integrazione…

La Regione ha sospeso il pagamento della cassa integrazione in Sicilia, in quanto ha finito i soldi…
Dalla scorsa settimana tutti i pagamenti sono stati bloccati ed ora si grida all’allarme: In Sicilia si è di fronte a una crisi, non rendersene conto, bloccando quelle procedure necessarie e non mettendo a disposizione le risorse di sostegno al reddito, significa fare aumentare la tensione sociale, questo è il commento amaro della segreteria regionale Cgil.
La Cgil giudica grave, l’incapacità dell’esecutivo di non trovare soluzioni, con una politica che non tiene conto della gravità della situazione…
In attesa di trovare i soldi necessari a coprire il fabbisogno per tutti i lavoratori usciti dalle aziende in crisi e dagli enti di formazione professionale, l’assessorato al Lavoro ha comunicato che non verranno accettate nuove richieste e che chi già riceve gli ammortizzatori sociali non potrà avere ulteriori proroghe. 
La sospensione ha due effetti. Le aziende che d’ora in poi vanno in crisi non possono contare sulla cassa integrazione: fino a quando non si troveranno altri soldi, i lavoratori non percepiranno assegno per il periodo in cui resteranno disoccupati.
Quindi, la Regione, non decreta più… significa cioè che ogni volta che un’azienda chiama i sindacati per concordare la mobilità e/o la cassa integrazione, gli uffici proviciali del lavoro, firmeranno un documento in cui si precisa che la Regione non è responsabile del mancato pagamento…
La dirigente del dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello, anticipava che in mancanza di nuove risorse sarebbe stata immediatamente interrotta la cassa integrazione, avvertendo che tenuto conto delle attuali tensioni sociali, connesse con la grave crisi economica, non si poteva escludere che da questa interruzione sarebbero derivate reazioni di ordine pubblico…
Ieri i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore Beppe Spampinato, il quale ha convocato  un nuovo vertice per verificare la possibilità di sbloccare altri fondi…, dichiarando che la sospensione è solo un provvedimento temporaneo e non definitivo…