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Sicilia "BIS"??? Elezioni regionali a rischio d'annullamento???

Sembra un vicenda dai risvolti assurdi ed invece, secondo quanto richiesto ufficialmente dalla candidata non eletta del M5Stelle, Giovanna Grasso, iscritta nelle liste elettorali di Acicatena, ci sarebbero i presupposti per invalidare l’elezione, causa la mancata consegna da parte dei candidati, di tutta la documentazione prevista dalla legge Severino, necessaria per poter stabilire l’eventuale incandidabilità di tutti i soggetti che si sono proposti quali deputati all’ARS… 
Ovviamente sperare ora a fatto compiuto, che prima di quel 5 Novembre siano state fatte tutte le verifiche necessarie, è volerci fare credere di non essere in Sicilia, bensì in Svezia… e quindi i dubbi di una corretta applicazione della legge regionale, restano in essere…
Certo, ora sono in molti tra quei deputati regionali eletti a rischiare la poltrona, ed allora, pur di conservare quanto ottenuto, puntano a far passare la tesi che la legge nazionale non sia di fatto prevalente su quella regionale e che dunque le previsioni della Severino andassero rispettate solo in fase di verifica dei candidati (da parte degli organi preposti) e non in fase di presentazione delle candidature…
D’altronde sembra che alcuni candidati, nell’aver presentato più moduli di quanti necessari, siano stati esclusi da quella competizione elettorale, bensì altri, che non avevano presentato neppure i documenti necessari, oggi siedono in quell’aula… 
Secondo la Grasso, il presidente Musumeci, non avendo corredato i documenti della citata dichiarazione “doveva essere cancellato dalla lista regionale” e quindi, la proclamazione sarebbe avvenuta in “violazione dell’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo n. 235/2012 che per l’appunto, disciplina le modalità di presentazione delle candidature regionali, con la conseguente mancata osservanza delle forme sostanziali del procedimento elettorale” e sarebbe pertanto illegittima!!!
Comunque, per come riportato sopra, la candidata non eletta, ha chiesto quindi l’annullamento dell’elezione del neo Governatore Nello Musumeci… per non aver rispettato la legge Severino, al momento della presentazione della propria candidatura (dai documenti presentati, il legale della candidata, avrebbe appurato il mancato riferimento alla certificazione, obbligatoria per legge, di insussistenza di causa d’incandidabilità)…
Certo, un bel grattacapo per il neo eletto Presidente, dove ora tutto sembra essersi rimesso in gioco… o meglio, trasferito all’interno delle aule del Tribunale, dove sarà compito dei magistrati, valutare la correttezza o meno delle elezioni appena trascorse…
Il ricorso è indirizzato inoltre anche al Presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè ed anche, a diversi deputati eletti in altre liste… 
D’altronde omettere di dichiarare di “non aver riportato condanne definitive per determinati reati”, ritengo rappresenti un motivo fondamentale o meglio essenziale, per comprendere se un candidato, sia meritorio di essere eletto oppure no… 
Non credo che si possa anticipare nulla fintanto che i ricorsi presentatati (si perché quello della candidata Grasso è soltanto l’ultimo in ordine di presentazione…) dimostreranno che esistono valide motivazioni affinché queste elezioni, vengano ripetute…
Certamente, aver ripartito i seggi conteggiando anche i voti ricevuti da quei cosiddetti “incandidabili” (inseriti nel gruppo “The Black List”) a cui andrebbero sommati, anche i voti di quanti, allo stato attuale, risultano indagati da parte della magistratura (per acquisto e/o scambio di voto)…
Già, ritengo –alla luce di quanto emerso– che queste ulteriori verifiche, garantirebbero quantomeno un po’ di equità e di legalità, ad un procedura elettorale che, sin dall’inizio, ha lasciato a ciascuno di noi elettori, forti dubbi sulla propria legittimità (o quantomeno sulle procedure di svolgimento adottate)…
D’altronde, queste hanno dimostrato d’aver premiato proprio i soggetti che avrebbero dovuti essere esclusi, in quanto è proprio grazie a quei loro voti, che sono stati ripartiti successivamente i seggi agli schieramenti, che ora vedono, grazie quindi a quelle mancata esclusione, un maggiore numero di propri deputati in quell’aula e di conseguenza, attraverso questa “particolare” circostanza, hanno potuto procedere nell’ottenere quella necessaria maggioranza, che ha permesso loro di governare…

La "black list" dei paradisi fiscali e i nomi di quanti hanno i conti cifrati lì…

Sì… di nomi famosi c’è ne sono tanti… 

Da Bono alla Regina Elisabetta, da Hamilton alla Nike, passando ovviamente per gli abituali ministri, segretari di Stato e imprenditori di tutto il mondo…
Sono solo alcuni nomo di “vip” e/o di multinazionali evidenziati nei documenti di quei giornalisti investigativi Ijc che hanno portato alla luce di quelle enormi quantità di denaro, spostate verso paradisi fiscali. 
L’ultimo scandalo si chiama per l’appunto “Paradise Papers”, ma prima vi erano stati i “LuxLeaks” ed i “Panama Papers”.

Un fenomeno che ogni anno sottrae alle casse dei paesi membri una cifra che oscilla tra i 50 e i 70 miliardi di euro!!!

Ora come sempre, dopo che il denaro è traslato verso quei paesi blindati, l’Ue cerca di farsi sentire… e lo fa per bocca del proprio commissario agli Affari fiscali Pierre Moscovici, il quale ha invitato il Consiglio europeo che riunisci i ministri delle Finanze, a definire entro quest’anno la lista nera dei paradisi fiscali. 
Una vera e propria “black list” che dovrebbe essere varata il 5 dicembre, anche se non mancano resistenze e tentennamenti, in particolare proprio dal nostro paese…. 

Il commissario Moscovici ha inoltre dichiarato che nella lista, non ci sarà alcun paese dell’Ue, poiché un paradiso fiscale non è certamente un paese che rispetta gli standard di buona governance!!!
I paesi quindi che compaiano nella lista nera, hanno tempo fino al 18 novembre per rispondere ai rilievi sull’applicazione degli standard fiscali di trasparenza e di contrasto all’evasione….
La stessa Ue ha inviato delle lettere a quei paesi ora inseriti provvisoriamente nelle black list, per ottenere chiarimenti e spingerli a modifiche sotto minaccia di essere esclusi dai sistemi bancari internazionali…

D’altronde lo sanno tutti di come questi paradisi fiscali, rappresentano un mondo parallelo dell’evasione fiscale,  dove la maggior parte di quei suoi clienti, non sono altro che di fatto, veri e propri truffatori!!!
Speriamo quindi che una volta e per tutte, di quanto ora detto, non rimangano soltanto parole… affinché quei giornalisti d’inchiesta autorevoli non diventino vittime di quel sistema organizzato e criminale… vedasi per ultimo quanto accaduto alla blogger Daphne Caruana

Galizia, uccisa in un vile attentato a Malta” il 15 ottobre scorso!!!
Una cosa è certa… “ la battaglia contro evasione ed elusione fiscale va condotta a livello globale, creando un organismo intergovernativo che coinvolga tutti gli Stati, da quelli più ricchi a quelli più poveri…  che sono quelli maggiormente colpiti”.

Solo così si potrà contrastare questa piaga sociale, che distrugge l’economia di un paese…  come  per l’appunto l’Italia, che si posiziona in questa vergognosa classifica, tra le prime nel mondo, quale conseguenza del mancato gettito dell’evasione fiscale…