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Ahi…ahi… ahi: Giletti, ecco come si finisce quando si toccano argomenti di cui non si dovrebbe mai parlare!!!

Massimo, ma come hai potuto pensare che in questo paese ti avrebbero fatto svelare segreti che nessuno vuole che emergano???  

D’altronde, quando si tratta di far arrestare qualche mafioso oppure quando si vuole evidenziare l’ottimo lavoro delle nostre forze dell’ordine e di qualche magistrato, quando le circostanze fanno emergere gravi situazioni di corruzione o malaffare, ecco che va tutto bene e potremmo dire che vi è una certa celerità sia nelle inchieste che negli arresti…

Ma quando si prende di mira la politica, alcuni suoi personaggi influenti, quando ad esempio ad essere sotto pressione sono taluni Tribunali, alcuni suoi uomini e donne magistrati, quando si scopre che quei suoi referenti, addetti, si scopre essere corrotti, ecco che improvvisamente in questo Paese s’inizia a insabbiare tutto e chi ha voluto portare avanti certe notizie, viene ahimè censurato e quindi distrutto!!!

Ecco quindi che anche a La7 non si fanno sconti e dire che che lo stesso Massimo Giletti, durante quel suo programma “Non è l’Arena”, si era fortemente limitato nel far esporre ai suoi ospiti quanto fossero a conoscenza, eppure con tutto quel riserbo messo in campo, egli non è riuscito a fare in modo che il suo programma andasse avanti, già perché dalla mafia, salendo al boss Messina Denaro, ora ci si stava incuneando in quelle complicità che gli avevano permesso di rimanere latitante per trent’anni ed allora, viste le prove o quantomeno gli stratagemmi messi in campo per celare quanto era stato compiuto nel periodo stragista, grazie alle Istituzioni corrotte e a un sistema deviato, ecco, ora che stavano per emergere quegli inganni perpetrati, incredibilmente si è deciso di stoppare quella voce e quindi quel programma televisivo!!!         

Vedasi con quale motivazione l’azienda ha scaricato il giornalista : “La7 ha deciso di sospendere la produzione del programma “Non è l’Arena” che da domenica prossima non sarà in onda. La7 ringrazia Massimo Giletti per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione. Massimo Giletti – si specifica – rimane a disposizione dell’Azienda”

Ecco cosa accade a chi vuol essere ad esempio come il sottoscritto: ribelle!!!

La verità non la vuole sapere nessuno, in quanto la maggior parte delle persone è fortemente compromessa e quindi odia chi sa non essere ricattabile, perché quei soggetti, a differenza di loro, non solo sono liberi, ma soprattutto possono fare e dire ciò che vogliono, perché nessuno mai potrebbe farli tacere e ancor meno comprare il loro silenzio!!!

Leggo ora la giornalista Gruber affermare dal suo programma: “Noi a La7 stiamo bene, facciamo ottimi ascolti che è sempre una garanzia di autonomia… e però per fare buoni ascolti bisogna essere anche molto liberi. E abbiamo un editore Cairo che ci dà una grande libertà, questo ricordiamolo sempre. Altrove, chissà. Chi ha orecchie per intendere, intenda…”.

Si nulla a che dire sul suo programma che trovo tra l’altro molto interessante, ma non mi sembra – ad esclusione delle volte in cui ad essere intervistato è il giornalista Marco Travaglio – che si sia mai entrato nello specifico di situazioni gravi che intaccavano uomini delle nostre Istituzioni o che avevano ad esempio a che fare con taluni gruppi imprenditoriali…

Già, cose da raccontare ve ne sarebbero tante, vorrei ricordare inchieste su palazzi svenduti, crisi finanziarie milionaria di un noto gruppo editoriale, ricorsi finiti malamente, indebitamenti e prepensionamenti, azioni legali negli Usa e via discorrendo…

Ecco, di questo e di molto altro in quella sua trasmissione non ho mai sentito parlare, sicuramente sarà perché la brava giornalista non può certo conoscere tutti i fatti che vengono portati a conoscenza dell’opinione pubblica e qualcosa, nel preparare quella sua trasmissione, le sarà certamente sfuggita, ma sicuramente ci sarà tempo per recuperare…  

Comunque alla fine ciò che resta è che la trasmissione di Giletti è stata chiusa, ma d’altronde vi sono altri sistemi per far emergere le notizie, in particolare taluni social, alcuni di essi per fortuna restano ancora “liberi” ed è possibile pubblicare su di essi le proprie notizie o i documenti di cui si è in possesso, che in molti non vorrebbero far circolare…

D’altronde pensare che la libertà di espressione in questo paese non venga censurata, sia nel “pubblico” a causa dell’ingerenza politica che in quella “privata”, manipolata costantemente dai suoi editori, è voler essere disonesti e chi dichiara abitualmente il contrario, si rende con le proprie affermazioni ridicolo!!!

Berlusconi e quel viaggio tra i "buchi neri"…

Un viaggio negli abissi: quello che (forse) non si è voluto far emergere…
Dicevamo ieri. O forse no. Forse è meglio ricominciare da capo, perché certe storie, se le racconti male, rischiano di sembrare finzioni. E invece no: sono più vere della verità che ci hanno venduto.
Prendete due giornalisti come Marco Travaglio e Peter Gomez. Hanno speso anni a scavare, a incastrare pezzi, a seguire tracce che altri preferivano ignorare. Il risultato? Una biografia alternativa dell’uomo che tutti conoscono come ex presidente del Consiglio, ma che prima di allora… beh, prima di allora era già qualcos’altro. Un self-made man? Forse. O forse no.
Perché la vita di Silvio Berlusconi, al di là delle agiografie patinate, è un puzzle con pezzi mancanti. Domande senza risposta. “Buchi neri”, appunto. E allora proviamo a ripercorrerne alcuni, senza pretese di completezza—solo per farci due domande.
1. Gli inizi misteriosi (e i soldi che non si sa da dove arrivano)
1963: nasce la Edilnord Sas, la società con cui Berlusconi costruirà Milano 2. Soci accomandatari? Lui e alcuni collaboratori. Soci accomandanti? Un banchiere (Carlo Rasini) e un avvocato d’affari (Renzo Rezzonico), rappresentante di una finanziaria svizzera di cui nessuno conosce i reali proprietari.
Domanda ovvia: perché affidare capitali enormi a un ventisettenne senza un passato imprenditoriale di rilievo? E soprattutto: chi c’era dietro quei soldi?
2. La banca Rasini e gli amici di Cosa Nostra
La Rasini è la banca dove lavora Luigi Berlusconi, padre di Silvio, da impiegato a direttore generale. Nel 1985, Michele Sindona—banchiere, piduista, riciclatore di soldi mafiosi—rivela al giornalista Nick Tosches che la mafia usa, a Milano, “una piccola banca in piazza Mercanti”.
Esatto: la Rasini.
E chi aveva i conti lì? Narcotrafficanti e mafiosi siciliani, come Antonio Virgilio e Salvatore Enea, legati a Vittorio Mangano—lo stesso che, qualche anno dopo, diventerà il “fattore” (o “amministratore”, a seconda delle versioni) di Berlusconi ad Arcore.
3. La selva di società (e i prestanome svizzeri)
Berlusconi scompare e riappare dietro una cortina di sigle incomprensibili. Società intestate a parenti, finanziarie svizzere dai proprietari ignoti, capitali che sembrano materializzarsi dal nulla.
Italcantieri, ad esempio, nasce nel 1973 grazie a due fiduciarie ticinesi: una legata a un finanziere vicino a massoneria e Opus Dei, l’altra amministrata da un uomo di estrema destra più volte inquisito per riciclaggio (anche con i narcos colombiani).
4. I soldi che puzzano (e le domande senza risposta)
Tra il 1978 e il 1985, secondo la Procura di Palermo, almeno 113 miliardi di lire (250 milioni di euro oggi) finiscono nelle società di Berlusconi. In parte in contanti. In parte con assegni “mascherati”.
La Procura dice: soldi della mafia (Stefano Bontate, per la precisione).
La difesa dice: autofinanziamento.
Peccato che nessuno abbia mai spiegato da dove saltassero fuori tutti quei soldi.
5. Villa San Martino: l’affare (troppo) perfetto
1973: Berlusconi compra la lussuosissima Villa San Martino ad Arcore da Annamaria Casati Stampa, ereditiera minorenne. Il prezzo? Irrisorio. Il pagamento? In azioni di società immobiliari non quotate—che, quando la Casati tenta di monetizzare, si rivelano carta straccia.
Il pro-tutore della ragazza? Cesare Previti, amico di Berlusconi e figlio di un suo prestanome.
Una coincidenza? Forse.
6. Vittorio Mangano: il fattore (mafioso) di Arcore
1973: Berlusconi assume Vittorio Mangano, mafioso palermitano già condannato per reati gravi, come “fattore” della villa. Mangano resterà lì due anni, fino a quando non verrà sospettato di aver organizzato un sequestro.
Più tardi, condannato per narcotraffico e omicidio, finirà all’ergastolo. Ma per due anni è stato l’uomo di fiducia di Berlusconi.
7. La tessera P2 (e gli amici giusti al posto giusto)
26 gennaio 1978: Berlusconi entra nella P2, presentato da Roberto Gervaso. Tessera n° 1816.
I vantaggi? Finanziamenti, crediti facili, collaborazioni con giornali come il Corriere della Sera (allora diretto dal piduista Franco Di Bella). Tutto casualmente utile per un uomo che di lì a poco avrebbe costruito un impero mediatico.
8. Le ispezioni (troppo) frettolose della Guardia di Finanza
1979: tre finanzieri ispezionano l’Edilnord. Berlusconi si presenta come “semplice consulente”. I militari chiudono l’indagine in fretta, nonostante le anomalie.
Poco dopo, il capo della pattuglia, Massimo Maria Berruti, lascia la Finanza e va a lavorare per… la Fininvest.
Uno dei suoi colleghi? Risulterà iscritto alla P2.
9. Le indagini (troppo) scomode
1983: la Finanza intercetta Berlusconi in un’inchiesta sul narcotraffico. Un rapporto lo indica come “finanziatore di un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia”.
L’indagine? Archiviata nel 1991, senza spiegazioni.
10. Le televisioni (troppo) fuorilegge
1984: tre pretori bloccano le trasmissioni nazionali di Berlusconi, illegali per legge. Lui lancia lo slogan “Vietato vietare”, scatena l’indignazione popolare e ottiene un decreto ad personam da Craxi.
Due dei tre pretori riprovano a sequestrare le attrezzature. Craxi fa un secondo decreto. Alla fine, la legge Mammì legalizzerà il monopolio.
Morale?
Certe storie, se le guardi da lontano, sembrano complotti. Se le guardi da vicino, sono solo fatti.
E i fatti, a volte, sono più inquietanti di qualsiasi teoria.

Sequestro alla Lega: sono rimasti senza un euro!!! Per equiparazione quindi… dovrebbero seguirla a breve, Pd e Forza Italia…

Alcuni giorni fa vicino Roma, precisamente a Frascati, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante la festa dell’Unità  parlando della Lega aveva detto: “Hanno rubato i soldi ai contribuenti è fanno la morale… i leghisti si sono trovati bene a Roma… tutti i giorni la Lega fa la morale a Roma “ladrona” ma nessuno che dica che c’è un partito che ha rubato i soldi dei contribuenti… la Lega deve dare 48 milioni di euro… e nessuno ne parla. Il suo leader Salvini è tutti i giorni sui talk show, dappertutto tranne che a Bruxelles, e nessuno che gli chieda conto di quei soldi… “. 
Ieri, quasi fosse stato programmato, il Tribunale di Genova ha provveduto a sequestrare alcuni conti correnti della Lega, sulla base di una sentenza di primo grado!!!
Il provvedimento è senza precedenti… ed è il motivo per cui oggi, gli esponenti di quel partito parlano di “bavaglio”…
Secondo il leader del carroccio infatti, “si vuole imbavagliare il dissenso”… confermando comunque che “La manifestazione di Pontida in qualche modo si farà!!!
Chissà… se ora attraverso quella manifestazione, non si cercherà d’intimidire questo nostro Paese, minacciandolo di secessione…
Con quali modi, non so dirlo… ma i rischi di propaganda ci sono tutti, anche se se nessuno per il momento prova ad affrontare ufficialmente l’argomento!!! 
Ritornando ai c/c bloccati: ieri pomeriggio, ho ascoltato la notizia in diretta su RAI24 News, dalla Camera; il gruppo del carroccio ha spiegato che alcune banche, in Emilia, Liguria, Bergamo e Trento, hanno negato l’accesso ai conti correnti di dirigenti locali della Lega chiamati per l’appunto in questi giorni a dover sostenere le spese per la manifestazione di Pontida, in vista anche dei referendum da svolgersi in Lombardia e Veneto. 
Quindi, senza soldi non si potranno pagare i fornitori, quanti dovranno predisporre quelle strutture e via discorrendo… anche perché, come dice il leader Salvini: noi non abbiamo un euro!!!
Certo, egli contesta il provvedimento di sequestro cautelativo in corso, in quanto l’attuale partito (che d’altronde rappresenta la continuazione di quello di prima… infatti è cambiato soltanto il leader ed il gruppo ristretto a modello Cda…) è chiamato a rispondere di mala-gestione dei fondi pubblici, di quel periodo del cerchio magico, con quella gestione Bossi-Belsito & Co. 
Secondo Salvini quanto compiuto “è un attacco alla democrazia, una vera follia, ma se pensano di spaventarmi, si sbagliano di grosso… stanotte andrò a letto ancora più arrabbiato e combattivo”!!!
Non avendo potuto leggere i documenti che hanno condotto a quel sequestro, non posso affermare che quanto compiuto dalla magistratura sia corretto… ma certamente, quanto a suo tempo fatto emergere da quella inchiesta (Bossi & Co.), ha rappresentato per tutti i leghisti una vergogna, in particolare per quanti credevano nella legalità di quel partito…
Ma ora, noi cittadini ci aspettiamo che anche altri Tribunali inizino a valutare le posizioni contabili di tutti gli altri partiti, a cominciare da quelli di governo, ad esempio dal Pd (ma analoga considerazione va fatta per il partito del Cavaliere…).
Non mi sembra infatti che le vicende di questi anni, abbiano avuto le stesse conseguenza applicate adesso contro la Lega…
Mi riferisco ad esempio alle inchieste sul nostro sistema bancario o alla perdita dei risparmi di molti cittadini o ancora, vorrei leggere quelle lettere secretate di Bankitalia inviate negli anni a quelle banche indagate…
Potrei aggiungere anche i casi delle società pubbliche Consip o della Cpl Concordia, ed ancora, cosa dire dello scandalo Mose, Expo, a cui vanno sommate le inchieste sulle spese pazze che proprio in Liguria, hanno toccato quasi la metà del Consiglio regionale…
Veri e propri interessi della “politica e imprenditoria rossa” con giri di (presunte) tangenti e con quei suoi imputati indagati per associazione a delinquere finalizzata a reati contro la Pubblica amministrazione…

E solo per finire… (ma è un modo eufemistico per voler concludere…), cosa dire di quegli esponenti del Pd, sindaci, governatori, consiglieri ed esponenti del partito sul territorio, coinvolti in inchieste giudiziarie…???

Ora, non per voler difendere Salvini (che ha dichiarato Renzi si vergogni…. al Pd non succede nulla perché evidentemente ha più amici dentro la magistratura…), ma certamente quanto accaduto finora, non rappresenta per il nostro paese, un equo modello di democrazia!!! 
E’ dire che proprio loro, la chiamano “questione morale“!!! Già, ci vuole coraggio…

Ambigui attacchi alla Procura di Catania…


Da alcuni giorni stiamo assistendo ad una disputa, tra il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e una parte di quella politica, che non vuole esser messa in discussione…

Il caso nazionale è quello delle “Ong”, di queste organizzazioni non governative, poste ad emergenza dei migranti, che secondo alcune ipotesi della Procura di Catania, sono finanziate dai trafficanti…
Le dichiarazioni “stranamente”, hanno provocato l’intervento sia del ministro della Giustizia Andrea Orlando che di quello dell’Interno Marco Minniti, a cui si sono contrapposti il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio e il responsabile degli Esteri, Angelino Alfano…
E’ evidente come gli attacchi “vergognosi” portati contro il Procuratore Zuccaro, non provano a comprendere le situazioni emerse e cioè che forse alcune Ong… hanno avuto contatti con gli scafisti, ma bensì, ciò che si sta cercando di fare, è quello di strumentalizzare la vicenda, per mettere definitivamente un bavaglio, ad una delle Procure d’Italia più importanti, la stessa che sta tentando di portare avanti delle inchieste che sappiamo bene, coinvolgono grosse personalità sia istituzionali, che politiche, imprenditoriali ed in particolare mafiose…
Ed allora, proprio per sviare l’attenzione di quelle indagini, si cercano nuove e diverse presupposizioni, per eliminare o mettere in cattiva luce, quei magistrati incorruttibili, conferendo visibilità a notizie e fatti, di cui soltanto quegli uffici istituzionali, ne conoscono le reali prove… 
Tutto il resto, serve esclusivamente ad alzare un polverone mediatico, sperando, grazie a queste strategie d’attacco, di poter allontanare questa figura onesta e decisiva nel contesto siciliano… 
Mi sembra di rivedere, quanto compiuto alcuni anni fa con il collega Giovanni Salvi, promuovendolo (meritatamente) a Procuratore generale di Roma… ma di fatto, allontanandolo da quelle inchieste “particolari” che stava in prima persona seguendo, insieme ai suoi fidati collaboratori, ed ora, nuovamente riprese dal Procuratore Zuccaro!!!
Vi ricordate Cesare Primo Mori, passato alla storia col soprannome di “Prefetto di ferro”, ecco, dopo essersi dedicato -durante quel suo periodo di attività in Sicilia- all’attività di contrasto al fenomeno politico/mafioso, decisero di allontanarlo definitivamente, nominandolo (casualmente) Senatore del Regno…  e solo pochi mesi dopo, posto a riposo “per anzianità di servizio”…
Credo che l’esempio sopra descritto sia perfettamente calzante con quanto sta avvenendo in questa nostra isola… e cioè che quando si comincia a dare fastidio, si determinano tutta una serie di eventi, che fanno sì d’allontanare, l’incomodo di turno…
D’altronde se qualcuno è convinto d’illuderci che, dietro questi migranti, non vi sia celato un vero e proprio business, è meglio che inizi a cambiare strategia…
In questi anni, abbiamo potuto costatare come quei centri di accoglienza straordinaria dei migranti, rifugiati, ecc… dalla nostra provincia di Catania fino a Venezia, passando per Foggia, Crotone e per la Campania, hanno evidenziato, non solo milioni di euro intascati da alcune società di servizi per quella loro gestione, ma soprattutto l’utilizzo di fondi pubblici per molte di quelle cosiddette organizzazioni di volontariato, le quali hanno prodotto migliaia di assunzioni, che a breve vedrete, con le prossime elezioni… si convertiranno in voti!!!
Vorrei terminare con un proverbio, che credo calzi perfettamente, con quanto si sta tentando di compiere in questa nostra città: “Ccà nisciuno è fisso…”!!!

Una porcata a danno della libera informazione…

Ci aveva provato a suo tempo il Cavaliere senza per fortuna riuscirci ed oggi, incredibilmente, ci riprova l’attuale governo di centro sinistra…

Da ciò si evince, che non è una questione politica o di colore…, ma il marcio di questo paese… transita come un pendolo, su quella linea che va dall’estrema sinistra, all’estrema destra, attraversando sinistra, centro e destra… 
Qualcuno ancora libero si salva… e contrasta questa proposta di legge “bavaglio” che ha quale unico fine, quello di limitare la libera informazione… 
Mi chiedo… che faranno…???
Ci arresteranno tutti… ma veramente pensano che così facendo,  nessuno scriverà più…, le informazioni verranno buttate al rogo, perché mi sembra che questo governo abbia deciso di adottare quelle stesse regole tedesche del 10 Maggio del 1933, quando il ministro della Propaganda del Reich, Joseph Goebbels dichiaro dinnanzi al rogo di Berlino, nella Opernplatz: da queste ceneri rinascerà la fenice di una nuova era. Oh, secolo! Oh, scienza! È un piacere essere vivo!
Oggi qui da noi sembra ripetersi la storia… 
Non si vuole la trasparenza… non si vogliono pubblicare le intercettazioni ( abbiamo visto come quelle tra l’ex presidente Napolitano e l’ex ministro Mancino sia state distrutte… perché mi chiedo… cosa c’era in quelle registrazioni da non poter essere divulgate… le hanno definite, segreto di stato… ma di quale stato… di quello che faceva accordi con la mafia….????), le stesse, che hanno permesso di far conoscere ai cittadini, quei casi di corruzione e malaffare, di pagamenti di tangenti e soprattutto di tutti quegli scandali politici.
Ma chi vogliono prendere per il culo… qui non si tratta di riservatezza… di privacy, qui c’è in gioco la libertà dell’uomo, della cultura, come scrisse Heinrich Heine “là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini“…

Si ha paura delle intercettazioni visive e telefoniche ( la pena, se passasse tale proposta verrebbe elevata fino a 4 anni per riprese o registrazioni di conversazioni fraudolentemente) ovviamente, ciò viene realizzato, perché si ha qualcosa da nascondere o da temere…

Si vogliono punire quei giornalisti “liberi” che non si fanno condizionare ( già quelli ancora rimasti… sono così esigui di numero, che si ha difficoltà a trovarli… immaginiamoli se questi pochi e limitati, venissero….bloccati…) che attaccano i politici ed i loro partiti…, che evidenziano quel sistema clientelare/mafioso che divide tangenti, protegge i figli di questi uomini delle istituzioni (che fanno man bassa di regali), che spartiscono mazzette, che vengono corrotti con ville e appartamenti prestigiosi…. abbiamo visto come il nostro paese sia stato colpito da quel virus chiamato malaffare, dove sprechi e distruzione dell’ambiente sono ovunque… ( ci siamo già dimenticati… dell’alta velocità, expo. mose, tav, mafia capitale, di quei soldi pubblici utilizzati dai partiti tra cui l’ex lega nord della famiglia Bossi, ed ancora i centri migranti, le infrastrutture stradali ed autostradali, metropolitane, e questi sono solo alcuni esempi…).
Una cosa è certa, da Tangentopoli ad oggi non è cambiato nulla, anzi è soltanto aumentato il numero di quei “ladri”, che ancora oggi, si permettono (grazie a questa nostra legislazione) di circolare liberamente, come se nulla fosse… ed ora si pretende, di voler far stare zitta… la libera informazione!!!
E’ passato il tempo dei reggimi totalitari… intraprendere questa strada potrebbe rappresentare per qualsivoglia governo, una “buccia” pericolosa sulla quale potrebbero scivolare e poi non rialzarsi più…
I cittadini sapranno difendere a momento opportuno quella libertà d’informazione e non ci sarà legge che permetterà di limitare quello scambio di notizie, intercettazioni e informazioni, che attraverso la rete, potrà e saprà, continuare sempre ad esistere!!!
Non sono solo i roghi di libri che mi preoccupano… sono i libri che non saranno mai scritti. I libri che non saranno mai letti. E tutto a causa del timore di censura. Come sempre, i giovani lettori saranno i veri perdenti.

Il Movimento 5 Stelle con Grillo mediatore, tra Favia e Casaleggio…

Durante una intervista realizzata da Gaetano Pecoraro a Favia ed in particolare nel fuori onda, il consigliere regionale eletto in Emilia parla della situazione interna al M5Stelle, http://youtu.be/Oah6vq4QHPY ed in particolare su Gianroberto Casaleggio, considerato il vero leader ed ideatore del Movimento 5 Stelle…

Ed allora mi sono messo a fare un po’ di ricerca… ed ho scoperto appunto che esiste una società denominata Casaleggio Associati, costituita nel 2004 a Milano, per volontà di cinque persone interessate alla Rete ed alla sua evoluzione…, ecco forse scoperte chi sono le 5 stelle… ( Enrico Sassoon, Luca Eleuteri, Mario Bucchich, Davide Casaleggio e ovviamente Gianroberto… ).

Tra i loro obiettivi, ho letto vi sono quelli di sviluppare in Italia una cultura della Rete attraverso, studi originali, consulenza strategica, articoli, libri, newsletter e seminari…

Presidente e socio fondatore, Gianroberto Casaleggio ( 58 anni… ma nelle foto cercate in rete ne dimostra la metà… ) ed inoltre vanta un curriculum di altissimo livello…
Inizia la propria carriera in Olivetti, passa quindi a ricoprire la posizione di amministratore delegato di Webegg di Telecom Italia, ed infine fonda appunto la società Casaleggio associati, che apre le porte verso il successo politico al Movimento Cinque Stelle ed ovviamente allo stesso Beppe Grillo, attraverso il proprio blog…

In tutti questi anni ha dimostrato di essere un precursore di internet e di tutti questi social network, esperto di marketing e di strategie di Rete, dedicandosi con passione alle prime formazioni online…, famoso di lui un video pubblicato su Youtube nel 2008, in cui si preannunciava un nuovo ordine mondiale denominato Gaia…, nome derivato dalla divinità femminile della mitologia greca che rappresentava appunto la terra e che estendendo i concetti teorici dello scienziato inglese James Lovelock del 1979 in  Gaia… a New Look at Life on Earth, interpreta questa evoluzione della terra fisica, non più quale essere vivente, ma come parte integrante di quei comportamenti e collegamenti, struttura di una rete neurale, che inglobano in particolare l’uomo…, evidenziando così l’importanza della Rete nelle scelte future dell’umanità… 

Leggevo da qualche parte che anche Antonio Di Pietro, si è rivolto alla società per curare il suo sito internet e le campagne on line, e chissà forse è proprio da questa amicizia, che negli ultimi anni le posizioni tra i due movimenti, si sono molto avvicinate…
Se ricordate il vecchio sito web del movimento Italia dei valori, era qualcosa di semplice  e aggiungerei banale…,  oggi invece è pieno d’informazioni, lo spazio ben diviso, servizi ovunque, sondaggi, petizioni…. sembra passato da una vecchia Fiat Tipo ad una Ferrari…     
Ed allora mi sono chiesto, in tutto ciò, cosa centra Beppe Grillo…???
Ecco, sembra che il famoso comico genovese, abbia letto alcuni suoi Libri ed allora telefonò per chiedere un incontro… e da quel giorno sono inseparabili…
Fondano insieme il popolarissimo blog “beppegrillo.it” e la rete dei Meetup e tra le proposte più importanti quella referendarie sulla editoria, con l’abolizione della legge Gasparri e dei finanziamenti pubblici… ( che poi alla fine hanno trasformato in contributo ai partiti…), ed infine il Movimento 5 Stelle.
Ovviamente su Gianroberto Casaleggio sono state mosse accuse di tutte le maniere e che non sto qui ad elencare, ma come ben sappiamo in Italia, quando qualcuno dimostra con proprie capacità di riuscire senza alcun aiuto esterno, ecco che viene subito accusato per poterlo screditare… la stessa cosa che sta avvenendo nei confronti di Beppe Grillo…

La verità è che quanto dice Grillo, sul non parlare con i giornalisti, poiché scrivono e trasmettano  quanto i loro padroni ordinano… è purtroppo giusto, anche se oggi il bavaglio ordinato dal movimento e/o dai suoi leader, non favorisce in quanto si assiste ad una propaganda elettorale soltanto unilaterale e che cerca di buttare fango all’avversario, oggi silenzioso…

Penso comunque che sia giusto farsi sentire, certamente bisogna stare attenti e non commettere gli errori fatti da Favia, creando dall’interno del movimento crepe che poi ovviamente vengono utilizzate dagli avversari politici per screditare quanto di buono si sia fatto, però ritengo altrettanto fondamentale e corretto, creare sin da subito, quei giusti presupposti di democratica collaborazione all’interno del movimento, dove ognuno possa rappresentare in egual maniera la propria posizione, senza alcuna sudditanza, esprimendo quei valori a cui proprio il movimento si ispira… e nel quale in tanti oggi vogliono credere…

Il Movimento 5 Stelle con Grillo mediatore, tra Favia e Casaleggio…

Durante una intervista realizzata da Gaetano Pecoraro a Favia ed in particolare nel fuori onda, il consigliere regionale eletto in Emilia parla della situazione interna al M5Stelle, http://youtu.be/Oah6vq4QHPY ed in particolare su Gianroberto Casaleggio, considerato il vero leader ed ideatore del Movimento 5 Stelle…

Ed allora mi sono messo a fare un po’ di ricerca… ed ho scoperto appunto che esiste una società denominata Casaleggio Associati, costituita nel 2004 a Milano, per volontà di cinque persone interessate alla Rete ed alla sua evoluzione…, ecco forse scoperte chi sono le 5 stelle… ( Enrico Sassoon, Luca Eleuteri, Mario Bucchich, Davide Casaleggio e ovviamente Gianroberto… ).

Tra i loro obiettivi, ho letto vi sono quelli di sviluppare in Italia una cultura della Rete attraverso, studi originali, consulenza strategica, articoli, libri, newsletter e seminari…

Presidente e socio fondatore, Gianroberto Casaleggio ( 58 anni… ma nelle foto cercate in rete ne dimostra la metà… ) ed inoltre vanta un curriculum di altissimo livello…
Inizia la propria carriera in Olivetti, passa quindi a ricoprire la posizione di amministratore delegato di Webegg di Telecom Italia, ed infine fonda appunto la società Casaleggio associati, che apre le porte verso il successo politico al Movimento Cinque Stelle ed ovviamente allo stesso Beppe Grillo, attraverso il proprio blog…

In tutti questi anni ha dimostrato di essere un precursore di internet e di tutti questi social network, esperto di marketing e di strategie di Rete, dedicandosi con passione alle prime formazioni online…, famoso di lui un video pubblicato su Youtube nel 2008, in cui si preannunciava un nuovo ordine mondiale denominato Gaia…, nome derivato dalla divinità femminile della mitologia greca che rappresentava appunto la terra e che estendendo i concetti teorici dello scienziato inglese James Lovelock del 1979 in  Gaia… a New Look at Life on Earth, interpreta questa evoluzione della terra fisica, non più quale essere vivente, ma come parte integrante di quei comportamenti e collegamenti, struttura di una rete neurale, che inglobano in particolare l’uomo…, evidenziando così l’importanza della Rete nelle scelte future dell’umanità… 

Leggevo da qualche parte che anche Antonio Di Pietro, si è rivolto alla società per curare il suo sito internet e le campagne on line, e chissà forse è proprio da questa amicizia, che negli ultimi anni le posizioni tra i due movimenti, si sono molto avvicinate…
Se ricordate il vecchio sito web del movimento Italia dei valori, era qualcosa di semplice  e aggiungerei banale…,  oggi invece è pieno d’informazioni, lo spazio ben diviso, servizi ovunque, sondaggi, petizioni…. sembra passato da una vecchia Fiat Tipo ad una Ferrari…     
Ed allora mi sono chiesto, in tutto ciò, cosa centra Beppe Grillo…???
Ecco, sembra che il famoso comico genovese, abbia letto alcuni suoi Libri ed allora telefonò per chiedere un incontro… e da quel giorno sono inseparabili…
Fondano insieme il popolarissimo blog “beppegrillo.it” e la rete dei Meetup e tra le proposte più importanti quella referendarie sulla editoria, con l’abolizione della legge Gasparri e dei finanziamenti pubblici… ( che poi alla fine hanno trasformato in contributo ai partiti…), ed infine il Movimento 5 Stelle.
Ovviamente su Gianroberto Casaleggio sono state mosse accuse di tutte le maniere e che non sto qui ad elencare, ma come ben sappiamo in Italia, quando qualcuno dimostra con proprie capacità di riuscire senza alcun aiuto esterno, ecco che viene subito accusato per poterlo screditare… la stessa cosa che sta avvenendo nei confronti di Beppe Grillo…

La verità è che quanto dice Grillo, sul non parlare con i giornalisti, poiché scrivono e trasmettano  quanto i loro padroni ordinano… è purtroppo giusto, anche se oggi il bavaglio ordinato dal movimento e/o dai suoi leader, non favorisce in quanto si assiste ad una propaganda elettorale soltanto unilaterale e che cerca di buttare fango all’avversario, oggi silenzioso…

Penso comunque che sia giusto farsi sentire, certamente bisogna stare attenti e non commettere gli errori fatti da Favia, creando dall’interno del movimento crepe che poi ovviamente vengono utilizzate dagli avversari politici per screditare quanto di buono si sia fatto, però ritengo altrettanto fondamentale e corretto, creare sin da subito, quei giusti presupposti di democratica collaborazione all’interno del movimento, dove ognuno possa rappresentare in egual maniera la propria posizione, senza alcuna sudditanza, esprimendo quei valori a cui proprio il movimento si ispira… e nel quale in tanti oggi vogliono credere…