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Berlusconi – Escort: L'udienza è stata fissata al 16 Novembre…

Sono passati quasi 4 anni, da quel 14 novembre 2014 e per l’ennesima volta la lettura del dispositivo e cioè la decisione del giudice sulla richiesta di rinvio a giudizio (avanzata dalla Procura di Bari) è stata nuovamente rinviata, perché i legali del “cavaliere“, sono impegnati in Parlamento per le elezioni del Presidente della Repubblica…

E quindi l’udienza preliminare dei confronti dell’ex premier è stata rinviata al prossimo 16 novembre!!!
D’altronde casualmente… le complicazioni si susseguono a fagiolo, come ad esempio la situazione d’emergenza che si è venuta a creare nella capoluogo pugliese, dove i magistrati sono costretti ad operare in una tendopoli a causa della inagibilità del Tribunale… 
Nell’udienza oltre a Berlusconi è accusato Lavitola e l’ex direttore del quotidiano l’Avanti, che avrebbe fatto da tramite tra l’ex presidente del Consiglio e l’imprenditore Tarantini. 
Secondo l’accusa, Berlusconi avrebbe fornito a Tarantini (attraverso il Lavitola), studi legali, una occupazione e centinaia di migliaia di euro affinché mentisse ai Pm che indagavano sulle ragazze portate nelle residenze estive fra il 2008 e il 2009 e sui suoi interessi particolareggiati su Finmeccanica.
Sono tutti accusati d’induzione a rendere false dichiarazioni all’autorità giudiziaria, ecco perché si stanno analizzando le intercettazioni telefoniche e vanno verificate le testimonianze delle ragazze, alcune delle quali escort…
Quindi, si tornerà in udienza, fra cinque mesi e in quella data il gup (Rosa Anna Depalo) dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio Silvio Berlusconi & Co. 
D’altronde sulla vicenda escort i legali della difesa del “Cavaliere”, hanno chiesto d’inviare gli atti alla Corte costituzionale, affinché essa si esprima sulla eventuale incostituzionalità di alcune norme in essa contenute, tra cui in particolare, se sia ancora oggi costituzionale punire chi recluta donne che volontariamente si prostituiscono… 
Non è il sesso, in realtà, che si fa vendere alla prostituta: è la sua degradazione. E il compratore, il cliente, non sta comprando la sessualità, ma il potere.

"Mafiosi convertitevi. Un giorno verrà il giudizio di Dio e dovrete rendere conto delle vostre malefatte".

Ha dirlo è stato Papa Giovanni Paolo II…
E’ finito il tempo in cui i Parroci invitavano i fedeli alle messe per celebrare funzioni per i boss: le chiese d’ora innanzi… resteranno chiuse!!!
Ci voleva Papa Francesco a far comprendere ai “membri” di questa sua “nuova” chiesa, che è giunto il tempo di cambiare pagina, che non si può più procedere, per come si è fatto finora, divenendo espressione vassalla di quel sistema criminale e mafioso, in cambio di consistenti donazioni…
Possiedo un bellissimo libro di Vincenzo Ceruso intitolato “Le Sacrestie di Cosa Nostra“, nel quale vengono riportate molte inchieste su preti e mafiosi… su qui modi d’essere famiglie religiosissime, le stesse che ignoravano (o facendo finta di non comprendere) le brutalità commesse dai propri familiari…
Ed allora, ecco che anche da quella parte più nobile del clero, si è iniziato a dare concreti segni di cambiamento…
I vescovi (abbiamo visto come molti di loro negli anni siano andati a braccetto con alcuni boss mafiosi…) hanno finalmente inizio a prendere le distanze da quel mondo criminale, condannando quanto compiuto ed intervenendo direttamente su quei loro parroci a volte “distratti”…
Ecco quindi che a don Michele Delle Foglie è stata vietata (o meglio annullata) la messa in suffragio di un boss…
Le porte della chiesa, per come disposto dal questore di Bari (Carmine Esposito) verranno sbarrate, per motivi di ordine e sicurezza pubblica…
Il sottoscritto, a differenza della maggior parte dei giornalisti, vorrei distaccarmi da quei pregiudizi ipocriti, da quei “Salomone” che innalzatisi a giudici, decidono ora ciò che è giusto da ciò che è errato…
La celebrazione della messa, quella commemorazione a suffragio dei defunti non ha di per se alcun valore…
Sarà d’altronde il giudizio di Dio a valutare le azioni di quel defunto: se esso sia stato nel corso della propria vita… mafioso, oppure, (per come in molti ora si considerano… pur non essendoli) “persona perbene“…
Se avessimo potuto giudicare, quanti nel corso di quella loro esistenza, si sono fatti corrompere o hanno partecipato concretamente a quel sistema clientelare, colluso e mafioso, svendendo  per poche migliaia di euro se stessi… ecco che -sia allora che oggi- per questi soggetti, non si sarebbe dovuto commemorare alcuna funzione religiosa, eppure, sappiamo bene, come sia andata così…
D’altronde, non è l’invito espresso dal parroco a dare fastidio a quei compaesani, ma sapere (da parte di ognuno di essi…) che a quella celebrazione avrebbero dovuto partecipare!!!
Poiché con un numero così esiguo di abitanti, una eventuale loro assenza, sarebbe stata notata e quella mancanza, avrebbe di fatto compromesso se stessi, mostrando il distacco che per l’appunto si era deciso di manifestare…
Per cui la verità è che per molti di essi, questa limitazione ha rappresentato un vero e proprio sollievo, in quanto ha permesso di nascondere quel proprio essere vile, ma come sempre…  nessuno vorrà mai ammetterlo!!!
Non far svolgere la messa è difatti una sconfitta… non per quei familiari, ma per le istituzioni, per la chiesa, per le persone oneste che avrebbero dovuto e potuto –proprio con quella loro assenza– dimostrare la non complicità e collusione con quei metodi mafiosi!!!
Di contro, non partecipando a quella messa di suffragio, la popolazione avrebbe dato un segno di forza, dimostrando di non gradire quell’invito e quanto compiuto da quel soggetto in vita…
L’essersi celati dietro a quel provvedimento del questore, ha attestato la propria debolezza, il non saper manifestate in prima persona e ad alta voce, il proprio dissenso…
La debolezza umana ha avuto per l’ennesima volta successo, e non saranno quelle denunce anonime a cambiare le cose… restano infatti, veri e propri metodi insignificanti, che dimostrano di voler rimanere legati a quei principi omertosi, con i quali, da sempre, si è convissuto e che tutt’oggi, non si ha il coraggio di cambiare… 
Quindi, rivolgendomi a coloro che sanno di non essere moralmente corretti, dico… non permettetevi di scagliare la pietra, non puntate l’indice per condannare, perché non potete e non sta a voi farlo… per favore tacete!!!
Sono certo che se Dio decidesse improvvisamente di non tener conto di quel “libero arbitrio”, decidendo di giudicare tutti i defunto direttamente sulla terra, comunicando all’istante, già proprio durante quella funzione religiosa, chi possa ritenersi meritevole quel suo perdono divino e chi no… (con riferimento ovviamente ai peccati commessi e alla loro gravità), sono certo che la maggior parte di essi, resterebbe delusa…
Ma come ci hanno insegnato, Egli rappresenta la bontà e la misericordia; lasciamo quindi ad ognuno il proprio compito… il nostro resta in questa terra, e pretende un comportamento  in ogni circostanza, onesto e coerente!!! 
Per cui, al sottoscritto non fa minimamente differenza, saper che i familiari di un defunto, possano ricordarlo con una preghiera, lo ritengo legittimo…  se pur non condivido in alcun modo, l’eventuali azioni compiute in vita, da quel loro parente… 
Perché su una cosa sono d’accordo con il parroco di quella chiesa: Le sante messe non si celebrano in onore dei defunti, le sante messe si celebrano a suffragio dei defunti e quanto più si è peccatori… tanto si chiede la misericordia di Dio“!!!

In ricordo del giudice Cesare Terranova…

Oggi, 25 settembre, voglio ricordare il giudice Cesare Terranova ed il maresciallo (suo collaboratore), Lenin Mancuso, uccisi dalla mafia 37 anni fa, precisamente il 25 settembre del 1979.

Sono gli anni dell’avvento dei “corleonesi” di Luciano Liggio, un periodo che inizia alla fine degli anni 50′ per concludersi con l’arresto nel 93′ del capo dei capi, Totò Riina…  
Il giudice Cesare Terranova si dedico in quegli anni a tutta una serie d’indagini di omicidi per mafia tra cui il sindaco Salvo Lima…
Le sue indagini portarono al processo dell’allora capo dei corleonesi, ma il processo si concluse con un nulla di fatto, in quanto nel 1968, gli imputati vennero assolti da parte del Tribunale di Catanzaro, per insufficienza di prove… 
A quella decisione seguì il ricorso e portò alla condanna all’ergastolo di Liggio ed alla latitanza di Riina, Provenzano e Bagarella…
Egli fu il primo ad intuire che in Sicilia vi fosse una “commissione mafiosa”, ma purtroppo molto di quel suo contrasto fu reso inutile da alcuni giudici dei tribunali, come quelli di Bari che assolsero nel 1969, quasi tutti gli imputati di mafia tra cui….Totò Riina!!!
Il giudice Terranova non aveva paura, ma soprattutto non possedeva  mezze misure ed è per questo motivi che venne ammazzato… 
Fu lasciato solo,  sia dalle forze politiche e istituzionali che nei fatti, limitarono, mezzi e forze in campo, in quella lotta…
Comprese presto quindi che non era più possibile continuare in quella maniera e decise di tornare a fare il magistrato, provando a collegare la sua attività giudiziaria con quella del Parlamento, proponendo nuove idee e metodi… 
Per quanto sopra… la mafia, decise di ucciderlo…. 

Dopo più di vent’anni (nel 2000), per quell’omicidio sono stati condannati come mandanti :Salvatore Riina, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Francesco Madonia, Pippo Calò, Nenè Geraci, Michele Greco come esecutori materiali, Leoluca Bagarella, Vincenzo Puccio, Pippo Gambino, Ciccio Madonia. 
Nel 2004, la Corte di Cassazione ha confermato gli ergastoli per Totò Riina, Michele Greco, Nenè Geraci e Francesco Madonia!!!
Oggi c’è stata in Via De Amicis, la cerimonia di commemorazione dell’omicidio dove ha partecipato anche il sindaco Leoluca Orlando e il questore Guido Longo…
Certo, rileggendo a distanza quelle carte processuali viene da chiedersi: ma se i Tribunali di Catanzaro e Bari non avessero ribaltato il lavoro del giudice Terranova… che si è potuto dimostrare negli anni seguenti essere, non solo corretto  ma soprattutto esatto, forse la storia di questa terra sarebbe andata diversamente e quel giudice avrebbe potuto trascorrere un po più del suo tempo con i propri cari!!!
Per cui, i veri assassini da condannare… non erano soltanto quelli di cui sopra, ma anche quei cosiddetti “giudici” che con quelle vergognose assoluzioni, hanno permesso che dei criminali potessero continuare ad operare in modo indisturbata e diventando essi stessi partecipi a quelle collusioni… e a quegli ASSASSINI!!!