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Fabio Lombardo: Chi non è morto nella guerra di mafia è perché non ha fatto mai nulla!!!

Continuando con quanto avevo riportato alcuni giorni fa, questa volta Massimo Giletti si supera con un’intervista toccante realizzata al figlio del maresciallo dei carabinieri Antonino Lombardo – https://www.la7.it/nonelarena/video/speciale-mafia-lintervista-di-massimo-giletti-a-fabio-lombardo-figlio-del-maresciallo-dei-10-06-2021-386441 

Un comandante di stazione vecchio stampo, tanto da entrare in confidenza con tutti quegli affiliati mafiosi, dal piccolo soldato al capo area, tanto che il giudice Borsellino si rivolgeva ad egli per conoscere quelle necessarie informazioni per le sue indagini, difficili da scoprire…

Già sei mesi prima della cattura di Toto Riina il maresciallo aveva inoltrato – a differenza di tutti gli altri colleghi e/o superiori che facevano finta di cercarlo, ma che nei fatti non avevano alcuna intenzione di trovarlo – una comunicazione nella quale evidenziava chi stava proteggendo il boss e l’autista/guardaspalle che lo accompagnava…

Ciò dimostra che già allora si sapeva dove andare a prendere quel boss di cosa nostra o quantomeno si poteva seguire quell’individuo, ma come sempre avviene in questo paese i meriti vanno a chi – come riportato nel titolo, non ha mai fatto nulla – e quindi il boss è rimasto libero e soltanto dopo che è stato catturato, l’Arma se ne sono uscita con un semplice encomio… 

Dice bene il figlio Fabio: “ma a cosa è servito tutto questo, quando a causa di quella lotta ho dovuto perdere mio padre???”.

Ma ormai il Maresciallo si sapeva… era un uomo morto… tutto era già deciso!!!

Credo che ascoltare l’intervista realizzata fa riflettere ma soprattutto fa comprendere con quali modalità questo nostro Paese e soprattutto quei suoi referenti politico/istituzionali abbiano deciso di combattere cosa nostra, quanta energia sia stata posto in campo, ma soprattutto con quanta voluta predisposizione ci si è astenuti dal compiere il proprio dovere!!!

Peraltro, ascoltando le parole su quanto accaduto successivamente a poche ore dalla morte del Maresciallo si resta letteralmente basiti!!! 

Vorrei continuare a dire ciò che penso, ma forse è meglio che mi dedichi alla lettura, su quale argomento??? Ah sì, come sempre sulla mafia e sui suoi diretti collaboratori, già… dello Stato!!! 

Tra Pupi e Pupari…

C’era un tempo in cui le persone si sceglievano, un tempo nel quale alcuni di essi decidevano d’unirsi in un legame, un periodo nel quale ci si prefiggeva di raggiungere gli stessi obbiettivi, giungendo da percorsi diversi…
Era un momento nel quale esistevano gli “uomini”… ormai quel tempo è finito e sono rimasti solo “ominicchi e quararaquà“!!!
Sì, ricordate quelle citazioni antiche siciliane che esprimevano con una frase la concretezza di alcuni soggetti rispetto ad altri, io ricordo “ci stricunu n’terra“… ecco, se dovessimo raffigurare quel concetto oggi, avremmo difficoltà anche “a  trovarli“…
Sono centinaia (per non dire migliaia…) i personaggi che si vendono per pochi euro… non possiedono alcuna dignità morale/materiale e vivono quelle le loro vite senza alcun rispetto per gli altri, tra ripetuti bluff e continue truffe!!! 
Il bello è che in quella loro certezza, si sono persuasi “ca… ciannacunu“!!!
Sono talmente eccitati da quella loro convinzione, che si muovono ormai con atteggiamenti tipici di chi solitamente viene rappresentato in quegli sceneggiati televisivi, dove i protagonisti sono “nuovi emergenti della mala”.
Non comprendono minimamente che una cosa è la realtà ed un’altra la finzione!!! 
A molti di questi soggetti, piace interpretare quella scena bellissima realizzata nel film “I cento passi” dal bravissimo attore Tony Sperandeo; sì… in particolare rivelano una certa cura d’esercizio, nel voler riprodurre la frase che il boss Badalamenti rivolge a Peppino Impastato: “tu non esisti, tu non ci sei… tu non si nuddu… miscatu cu nenti!!!” 
Ecco, è questa la presunzione che vorrebbero manifestare, quella totale arroganza, in cui cercano di spacciarsi per ciò che non sono!!!
Fa parte di quel caratteristico comportamento infantile, di quella mentalità un po “catanese”: “mbare… tu no sai cu sugnu iu“!
Oppure la più reiterata delle frasi:”mbare… tu non sai cu su i cristiani“!
Ognuna di esse, rappresenta la perfetta manifestazione d’atteggiarsi… 
Quanto sopra infatti, mi fa venire in mente un episodio giovanile: mi trovavo all’ex “Tout Và” di Taormina, quando assistetti ad una lite tra due soggetti; uno dei due aizzava verbalmente l’altro finché quest’ultimo non reagi scaraventandolo a terra… seguirono alcune risate tra i presenti; l’offeso appena rialzatosi, si rivolse in maniera forsennata ed urlò: tu non chi sono io… mio compare è “…..”!!! Ora vado e torno, per te saranno soltanto guai!!! 
Ovviamente l’altro sentendo quelle minacce e vedendo con quale modo furioso stava andando via…  lo richiamò a gran voce (io pensai… forse vuole scusarsi oppure preferisce evitare spiacevoli conseguenze… mi sbagliai… nulla di ciò…); quando l’esagitato torno indietro con atteggiamento di sfida (convinto che quelle sue parole avessero fatto segno sull’avversario… ) ecco, appena giunse vicino al contendete, partirono come un fulmine due ceffoni che lo fecero sobbalzare indietro di quasi due metri, dopo di che… si avvicino e abbassandosi in siciliano gli disse: “non c’è bisognu ca cecchi a nuddu, picchi chiddu ca stai ciccannu… iè ca… di fronte a’ tia!!!
Ecco, quanto raffigurato, rappresenta in sintesi, quanto ultimamente sta accadendo… 
Si sono perse quelle naturali identità: i “pupi” che pretendono di sostituirsi ai “pupari“!!!
L’altra mattina mi trovavo seduto in un bar a parlare con degli amici, quando un signore di una certa età, seduto lì accanto, dopo avermi ascoltato, disse: Lei ha perfettamente ragione; ultimamente qualcuno ha dimenticando il proprio ruolo e non mostra più il rispetto che doveva ai propri superiori; questi difatti da subalterni, hanno tentato con il tempo d’usurpare il posto a chi di dovere… io credo invece, che ognuno di noi, dovrebbe stare al proprio posto, perché il rischio non è quello di finire in pentola… ma di diventare esso stesso l’ingrediente principale!!!
D’altronde, dice bene il boss “Badalamenti”: nella vita… bisogna imparare a non sottomettersi, ed ora, siamo pari di tutto, di debito, di riconoscenza e di rispetto!!! Perché io lo so che “quando uno fa del bene viene odiato…” perché è legge di natura: Voi non mi dovete più odiare, perchè con questo caffè abbiamo chiuso tutti i conti…