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La Sicilia, seconda per provvedimenti interdittivi!!!

Ho letto stamani un articolo allarmante…

Affrontava il tema delle interdittive antimafia, cioè di quei provvedimenti attuati dai prefetti al fine di prevenire le infiltrazioni mafiose!!!

La circostanza più preoccupante è che in questi anni vi è stata una crescita esponenziale di quelle imprese destinatarie del provvedimento a causa del quale non potranno più contrarre con la pubblica amministrazione.

Nel solo 2023 la crescita è stata del 84%, vedasi link: https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2024/01/interdittive-antimafia-nel-2023-in-sicilia-crescita-dell84–361bf0c8-f0b1-4ec5-a041-c7ae6021a238.html, con ben 390 imprese coinvolte, di cui 187 le comunicazioni interdittive  e 203 le informazioni, cioè quei provvedimento nati da una valutazione discrezionale della prefettura, sui rischi di una possibile infiltrazione criminale. 

Lo stesso “Sole 24 ore” ha riportato che lo scorso anno le interdittive sono state 2007 contro le 1495 del 2022 e quindi un aumento del 34% e come riportavo sopra, si distinguono in maniera negative due regioni, la Campania e ahimè la Sicilia!!!

Certo questi dati, ma soprattutto il metodo adottato con cui si giunge a quei provvedimenti, ha da sempre lasciato il sottoscritto abbastanza dubbioso, d’altronde basti rileggersi tutti i post scritti in questi anni su questo delicato argomento…

Dubbi che comunque hanno trovato conferma nel tempo dai numerosi ricorsi proposti dinnanzi ai Tar, in quanto gli atti amministrativi ricevuti da quelle imprese sono stati ritenuti lesivi, tanto da richiedere l’annullamento dell’interdittiva stessa e la nota dell’autorità nazionale anticorruzione; ricorsi che hanno in più di un occasione hannoportato all’annullamento dell’interdittiva antimafia emessa dai prefetti.

Ecco perchè, pur ritenendo il provvedimeno fondamentale per limitare quel meccanismo illegale cosi tanto diffuso nella nostra isola, credo viceversa che lo stesso vada di fatto corretto, affinchè non si compiano errori di valutazione oppure che si possa trasformare quella misura in un’espediente, già… per togliere dal mercato – anche solo temporaneamente – una qualche impresa antagonista o che dia semplicemente fastidio ad una loro impresa “protetta”, sì… posta – per ragioni oscure o perché no… forse clientelari – sotto l’apparato istituzionale… 

D’altronde non è la prima volta che attraverso queste interdizioni siano stati recessi contratti milionari ad alcune imprese, per poi vederli assegnati ad altre imprese, le stesse che, solo pochi anni dopo, si sono dimostrata essere di fatto, sotto il controllo della criminalità!!!

"Offerta economicamente più vantaggiosa" da realizzarsi in 15 giorni??? Ma per favore… quell'esiguo tempo non basta neppure per studiarsi il progetto!!!

La chiamano “offerta
economicamente più vantaggiosa” e la troviamo all’interno di quei bandi
d’appalto che obbligano le imprese partecipanti a realizzare uno studio
tecnico tale da migliorare non solo economicamente ma soprattutto tecnicamente
il progetto previsto dall’Ente…

Ma funziona veramente così o
dietro quella procedura si nasconde di fatto un meccanismo collusivo che
permette soltanto alle imprese amiche di potersi aggiudicare quellappalto… 

Innanzitutto, come si può pensare ad esempio di pubblicare una gara di ben 14 milioni di euro, quindi parliamo di un progetto
importante, il 5 Novembre e prevedere la scadenza il 24 dello stesso mese, quindici giorni quindi per consentire le imprese di presentare un progetto migliorativo, sapendo che ho quei pochi giorni non bastano neppure per studiare il
progetto esecutivo!!!

La mia non è una semplice
riflessione personale, già… qualcuno potrebbe considerarla “insensata”, buttata lì a casaccio, no… per chi non lo sapesse, l’appalto di cui
sopra fa riferimento ad una pubblicazione precisa, realizzatasi nella provincia di Potenza…

Ed allora viene spontaneo
chiedersi, se forse, ancor prima della pubblicazione, si sia già deciso chi debba
vincere quell’appalto, delineando un capitolato “ad personam” – il che comprenderete
limiti di fatto il numero dei partecipanti alla gara, ma soprattutto si pone nella condizione di conoscere in anticipo quel progetto, affinché l’impresa amica possa
preparare anticipatamente quelle migliorie tecniche/finanziarie da presentare in
fase d’offerta!!!

D’altronde solo chi possiede un
amico in quell’ente può sapere quali caratteristiche e quindi quali migliorie
possono essere richieste dal capitolato per farsi assegnare un punteggio più
alto, d’altronde essendo il progetto a discrezione della commissione, se
dovessero partecipare concorrenti inaspettati, potete stare certi che a
quest’ultimi verrà riservato un vaglio talmente stringente da dargli un
punteggio più basso rendendo di fatto non equa la partecipazione.

Peraltro comprenderete bene
come la documentazione da consegnare può essere a seconda dei concorrenti
passata al vaglio in modo “severo” o viceversa in maniera
“discrezionale”; peraltro ditemi chi dovrebbe mai controllare quei controllori
essendo il loro giudizio soggettivo

Va pure detto che si è fortunati
a trovare il bando di gara, in molti casi questo viene tenuto il più segreto
possibile e come dicevo sopra, soltanto gli amici imprenditori ne conoscono
l’esistenza con largo anticipo, per tutti gli altri è una caccia al tesoro,
devono riuscire a scovarlo su siti web mai funzionanti, su pubbliche bacheche
esposte al pubblico ma accessibili solo in talune ore e che si intrinsecano su
collegamenti e rimandi di pagine che credetemi, ci vuole un esperto informatico
per riuscire a trovare quei documenti, proseguendo poi su gazzette o
pubblicazioni varie, fatte però circolare solo due/tre giorni prima della data
di scadenza per la presentazione.

Poi vi sono i casi in cui le gare vengono espletate nei mesi di Agosto o Dicembre a
ridosso “stranamente” di
vacanze, ponti o festività.

D’altronde cosa dire, siamo in
Italia, la nazione più corrotta d’Europa, al mondo infatti, in una scala da
zero (gravemente corrotto) a 100 (assolutamente pulito), l’Italia con i suoi 43
punti si colloca tra le nazioni al mondo che non raggiungono neppure la
sufficienza in trasparenza!!!

Perché meravigliarsi quindi, non
dobbiamo prenderci in giro, si sa… i raggiri utilizzati sono diversi e
vengono utilizzati propriamente per eliminare molti di quei partecipanti sgraditi… 

Ed infine, non parliamo delle
aggiudicazioni, in particolare se queste dovessero finire ad una impresa “non
gradita
“, ecco che a seconda dell’impresa, i tempi di consegna dei
lavori si dilatano improvvisamente, fino a giungere anche ad un anno di distanza,
sempre che si dia per certo l’inizio di quell’opera…

Nel frattempo però l’impresa potrebbe
aver perso i requisiti, ad esempio, esser finita in liquidazione oppure è intervenuto un
provvedimento interdittivo e via discorrendo, beh… in tutti questi casi
l’impresa viene esclusa e casualmente ad aggiudicarsi l’appalto indovinate un
po’… è la seconda in graduatoria, proprio l’impresa amica!!!  

Ed infine, sto valutando nella mia regione (Sicilia) un Ente,
il quale – a mio modesto parere – non
indica mai anticipatamente il giorno in cui verrà espedita la gara e soprattutto sembra
aggiudicare il più delle volte i propri appalti a talune imprese…

Ho potuto
verificare altresì come la procedura di espletamento della gara venga compiuta dopo alcuni giorni…

Su questo punto ho
letto (proprio alcuni giorni fa) un commento sul web che riteneva come
qualcuno potesse venir a conoscenza delle offerte presentate, già… attraverso un
semplice applicativo ed essere così in grado nel giro di pochi secondi di
conoscere, anche soltanto pochi minuti prima
dei termini di gara ( ovviamente si riferiva ad un
esperto informatico che posto dall’interno di quell’Ente e/o anche come consulente esterno riusciva ad intervenire su quel software gestionale o ancor peggio si trattava di qualcuno in grado d’inserire su quel sistema un software
“spyware”
) il valore esatto di ribasso per aggiudicarsi l’appalto, comunicandolo così all’impresa amica affinché lo applicasse nell’offerta
telematica da inviarsi solo pochi minuti prima della scadenza!!!

Non so che dire, certo l’ipotesi di cui sopra se pur molto fantasiosa ha lasciato nel sottoscritto comunque qualche dubbio…

La lotta alla mafia non si fa con gli slogan o con i paladini della legalità… ma con le denunce!!!

Si… meglio farli scendere da quel piedistallo, tanto da qui… si sentono i soliti slogan…
Ogni giorno si sente parlare di lotta alla mafia o di associazioni criminali, infiltrazioni e pubblici ufficiali corrotti, ed ancora, assistiamo a convegni promossi sulla legalità e in quelle rare manifestazioni di piazza, ci propinano descrizioni ed elenchi d’azioni di contrasto realizzate…
Difatti, se analizziamo quanto concretamente è stato fatto in questi anni per modificare questo stato di cose, possiamo –lo dico senza alcuna vena critica– elencare certamente una serie di colpi duri alla criminalità organizzata, ai suoi affiliati ed anche a quelle società che si sono prestate ad aderire a quel sistema malavitoso… ma per il resto, ad esclusione quindi di quell’elenco di nominativi e di un resoconto certamente obbiettivo, ciò che emerge è un territorio “arido” nel quale si dimostra, come nulla di fatto sia cambiato…
Il problema è difatti… quello di colpire le coscienze, quella cultura ben radicata in cui si muove questo fenomeno… e dove ancora oggi, un buon 50% della popolazione avverte concretamente la presenza nel territorio di “cosa nostra”…
Abbiamo visto come l’azione criminale si sia in questo ventennio, trasformata…
E’ passata, da quelle logiche cruenti in cui lo Stato e non solo, ha pagato un prezzo altissimo di vite umane… ad un cambio di strategia, dove il principale obbiettivo è divenuto l’aspetto finanziario, quest’ultimo rappresentato da nuove politiche d’investimento –mai prioritari per la creazione di quello sviluppo sociale o per dare un impulso alla occupazione, in particolare a quella giovanile- ma esclusivamente per riuscire ad ottenere vantaggi, diversi da quelli ben noti legati a tipologie proibite ed illegali, ma nuove procedure limpide, ben mascherate da speculazioni edilizie, agrarie, commerciali e industriali…
Inoltre, in questi anni, attraverso i soliti amici collusi politici (personaggi che hanno nel corso degli anni, barattato la loro immagine in cambio di quei voti necessari per la propria carriera…), vengono inseriti propri affiliati all’interno di quegli uffici pubblici, i quali operano affinché si realizzi quanto necessario per l’aggiudicazione delle gare d’appalto o far si che lo svolgimento delle loro “il-lecite” attività, abbiano così a concretizzarsi…
Servono a poco i protocolli di legalità controfirmati, quando poi… procedure compiacenti e del tutto arbitrarie, dirottano gli appalti verso le solite imprese di prestanome… di “amici degli amici”.
Quando ancora oggi (a seguito d’intercettazioni da parte degli organi giudiziari), si scopre come al interno del Consiglio all’ARS o nel nostro Comune di Catania, ci siano “ombre” di esponenti vicini a quelle associazioni mafiosa e di come oggi poco si stia facendo, se non operando semplici “valutazioni”… ecco che si prende atto di come tutto sia ridotto a semplici slogan…
Abituali parole espresse in modo strumentale per far si che qualcuno si presenti in qualità di “paladino della giustizia” ed è strano perché abbiamo visto come quei nomi altisonanti, un tempo premiati per la loro sollecitudine alla lotta alla criminalità… vengono ora sottoposti a inchieste della procura o condannati per aver partecipato attivamente ad azioni moralmente gravi!!!
Le imprese sequestrate e confiscate non si contano più… i politici,  dirigenti, controllori, dimostrato quanto fossero collusi e sono un numero talmente alto, che ormai si è perso anche il conto esatto…
La politica ha fallito… ed anche i loro uomini hanno fallito e non solo… già anche anche coloro che pur non macchiandosi di colpe gravi hanno fallito, perché nulla hanno fatto affinché questo nostra terra potesse cambiasse, anzi viceversa, hanno permesso che tutto restasse eguale ed immutato!!!
Si parla di antimafia, ma chi usa questa parola non ha mai realizzato una sola denuncia in vita sua… ed usa questa dicitura di lotta alla illegalità per fini propri, quasi sempre propagandistici per natura politica o pubblicitaria…
E ora di dire basta a questi soggetti… a quelle associazioni di legalità effimere e inconcludenti, a quanti dichiarano di voler cambiare questa nostra terra e di fatto la bloccano…
Siamo stanchi di questa “gentaglia”… come siamo stanchi di ricevere sempre… le solite parole… Basta!!! E’ tempo di realizzare atti concreti!!!