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Fuori Croazia e Albania da "Euro 2024"!!!

Continuando con quanto avevo riportato ieri, già rifefendomi all’abietta natura umana, ecco che a conferma di quanto scritto ieri, alcuni tifosi della Croazia e dell’Albania, hanno confermatoquel pensiero, già… manifestando tutta la propria sterilità con azioni ignobili che non trovano paragone neppure con taluni comportamenti degli animali… 

Quello che è successo è scandaloso”, a dirlo è la Serbia che ora minaccia di lasciare “Euro 2024: chiederemo sanzioni alla UEFA, anche a costo di non continuare la competizione”!!!

Sembra infatti che durante l’ultima partita tra Croazia e Albania i tifosi abbiano innalzato cori discriminatori contro la Serbia!!!

Ora, cosa centrano quei cori con la partita non si capisce…

Ma d’altride come ho scritto sopra, questi soggetti sono in fondo poveri d’animo ed evidenziano di esser vittime di una triste condizione, già… poveretti mi fanno pena, perchè non si rendono conto, tanto da non porsi il problema, di quanto essi siano inutili, non solo per se stessi ma anche per gli altri…

La mia opinione personale vedendo quesi atteggiamenti è che viviamo in una società umana basata sulla legge dell’egoismo, dove ciascuno pensa soltanto per se e se ne fotte degli altri, mi riferisco a chi da semrpe soffre, di quanti hanno bisogno, di tutti coloro che potrebbero essere aiutati ed invece viviamo in una società riprovevole in cui vivere e disgraziatamente per quanto noi possiamo deplorare questa condizione, ciò non le impedisce di manifestarsi!!!

Non si può parlare neppure di egoismo, già questa parola sarebbe troppo riduttiva, anche se si adatta in maniera perfetta alla definizione di quei soggetti, ma qui si tratta d’inidividui incapaci di comprendere e di conseguenza valutare in modo opportuno le proprie azioni, soprattutto quelle compiute nei confronti degli altri. 

Ma lo stesso potremmo dire accade al contrario e cioè nell’interpretare in modo sbagliato le azioni degli altri nei propri confronti, il tutto ovviamente aggravato da una totale mancanza di empatia del prossimo!!!

Quindi, non si tratta d’esser sportivi ancor prima che tifosi, qui non sono le società a dover essere con le loro azioni processate,  ma i loro tifosi, cittadini benestanti di Stati ricchi sotto il profilo materiale, ma certamente “poveri” dentro…

Difatti, ciascuno di quegli individui “egocentrici” dimostra esser incapace di aiutare il prossimo, poichè essi sono sono poveri d’animo e difatti, in quella loro totale ignoranza, non fanno nulla per colmare le proprie mancanze, anzi viceversa evidenziano in ogni corcostanza atteggiamenti aggressivi, razzisti, egoisti ed aggiungerei avidi…

E’ tempo di dar loro quindi il buon esempio, buoni esempio, far comprendere cosa è giusto e come diventare generosi nei confronti degli altri, ecco perché ritengo sia corretto estromettere dal torneo quelle due squadre e di conseguenza le loro tifoserie, affinche si comprenda, una volta e per tutte, che è giunto un rinnovamento culturale e sociale!!!

Sicramente quanto sopra non verrà realizzato, ed allora affido questo pensiero alla giustizia divina, auspicando che grazie ad essa, queste due squadre verrano – una volta e per tutte – buttate fuori dal torneo, mentre viceversa non posso che augurare alla Serbia di proseguire in questa competizione!!! 

Bossi e la sua " dissociazione culturale "…

Ho da sempre saputo che una associazione culturale, nasce dall’idea di voler mettere insieme persone che possano condividere pensieri, opinioni e parole, che esprimendo la volontà di agire, pensano di poter realizzare quanto teorizzato in una eventuale prospettiva pratica…
L’unione tra gli esseri umani, conduce sempre a quella idea di collaborazione culturale, di formazione e mediazione, che sono gli interessi prioritari, per quanti desiderano unirsi…
L’associazione diventa quindi comunicazione, confronto di idee, di esperienze ed anche di confronto tra culture diverse…
E’ un nuovo percorso di socializzazione, sia su aspetti relazionali, ma soprattutto d’interiore arricchimento su quei temi di comune interesse, come quelli del territorio in cui si vive, delle problematiche legate al mondo del lavoro, sulle differenze culturali e religiose, facilitando i rapporti di conoscenza e di comunicazione tra immigrati e regioni ospitanti, promuovendo in tal senso quei necessari processi formativi di socializzazione…
Ovviamente per realizzare quanto sopra, bisogna avere quel benché minimo di bagaglio e di esperienza culturale, dimostrate attraverso quelle capacita scolastiche, professionali ed aggiungerei anche da autodidatta… 
Ora che il Sig. Bossi, possa pensare di costituire una associazione è legittimo, che questa possa però definirsi ” culturale ” è tutto da dimostrare…
Certamente se al proprio interno, gli associati sono in possesso di requisiti “acquistati” in Albania ( che ovviamente, se fossero stati ottenuti in maniera corretta, sarebbero ammirevoli quanto i nostri… ), ed ancora, se tra i loro iscritti ci sono personaggi che hanno dimostrato di avere un grado di limpidezza eguale a quello che si osserva guardando un canale di scolo… ecco che ovviamente mi viene il dubbio che forse,  più che di “associazione culturale“, si potrebbe parlare di “associazione a delin…“.
Inoltre ho sempre saputo che le associazioni culturali, sono associazioni senza fine di lucro, definite infatti ” no-profit ” e non mi sembra proprio quanto realizzato dalla propria famiglia o mi sbaglio… e poi quale nome pensa di dare ( …se non lo ha già fatto) a questa associazione…??? Io potrei suggerirgliene uno… ” IL CERCHIO MAGICO ” cosa ne dice… le piace???
Forse non sa che per Statuto… l’Associazione deve rispettare alcuni parametri fondamentali che oggi sono in contrasto con la ” sua ” ( se si può definire sua… dal momento che l’idea politica fu di Gianfranco Miglio ) ideologia…, e cioè il rispetto di democraticità, dove tutti i soci sono considerati uguali, hanno gli stessi diritti e possono essere eletti alle cariche elettive!!! Chissà quanti ” terroni intellettuali ” tra docenti, professori, economisti, medici, filosofi, farà iscrivere nella sua associazione…, sono proprio curioso…
E quanti invece di questi sopra elencati ” padani ” saranno disponibili, dopo aver concluso la loro faticosa giornata didattica, di rendersi volontariamente disponibili a condividere con Lei, quel loro bagaglio professionale e culturale ( realizzato attraverso grandi sacrifici ), in questa inutile esperienza che definirei…  dissociazione culturale!!!

Laurea con "lode" a Bossi…

In un momento, dove le opportunità lavorative non esistono, dove i ragazzi di rifugiano per anni nello studio, dove sperano nel contempo di poter trovare un lavoro, dove si pagano sempre più tasse per frequentare le nostre università, dove le borse di studio vengono date a coloro che non le meritano, dove i servizi sono sempre più scadenti e dove le Università Statali ( a differenza di quelle private ) non ricevono alcun sostegno logistico ed economico dalla Stato…, già non ci  dimentichiamo, che proprio l’ultimo governo Berlusconi, ha colpito in maniera decisa, l’intero sistema dell’istruzione, modificando letteralmente la scuola pubblica, dalle elementari all’Università e mettendo in maniera precaria, tutti quei professori che, finalmente speravano, dopo anni di sacrifici, di potersi inserire in questo sistema blindato… ;

ecco che allora molti ragazzi, sperano di giungere ad una laurea, un dottorato, qualche master, anche se a volte conseguiti all’estero, perché tanto alla fine purtroppo, serve sempre, quella amara raccomandazione…

Possedere proprie capacità, essere pieni di sprezzante energia, dimostrare agli altri quanto utile si possa essere e sperare così di dare una svolta alla propria vita… che finora era sembrata inutile…
Ma c’è invece, chi senza alcun merito, soltanto facendo appoggio su quel sistema di favori, politico ed economico… ( molto economico direi… con le casse del partito ), utilizza questi, per voler innalzare il proprio livello culturale… almeno sulla carta, tanto alla fine credono che è soltanto quello che conta!!!
Quindi, quale sistema più semplice che comprarla questa ” benedetta ” Laurea…, dove??? ovunque basta che questa pergamena faccia la propria bella figura, appesa lì dietro la propria scrivania!!!
L’importante è che tutti la vedano…, e se fosse scritta in Albanese??? niente ci fa, sempre di Laurea si parla… e poi al limite, la si traduce per quei pochi conoscenti, che vengono ad ammirarla…
Mi sorge spontanea una domanda??? Ma se a stento… parla il ” Padano ” e conosce qualche frase d’Italiano… quando l’ha imparato l’Abanese??? ed ancora, in quale lingua ha esposto i vari esami che durante il corso sosteneva… forse nella lingua Padana???  
V’immaginate uno che ha ripetuto quattro volte il superiore ed alla fine, il diploma gli è stato dato per  anzianità…, adesso quasi fosse un miracolo, sostiene gli esami di tre anni d’università in uno e tutti con buoni voti…

Dico, volevi avere una laurea a pagamento…, fosse questa Albanese, ma prepara almeno l’alibi meglio, fatti  un abbonamento  con i traghetti da Bari a Durazzo, in quei giorni ti fai convalidare un esame… avrai a conferma anche un visto nel passaporto d’entrata e d’uscita…, prenderai un traduttore giurato che possa assisterti ( pagato con regolare fattura…) durante l’esame…, ti farai vedere nell’Ateneo, qualche fotografia con professori e colleghi, sponsorizzerai donando qualche apparecchiatura/computer a questa università, pubblicherai qualche articolo nel tuo giornale padano, ti farai promotore ed ambasciatore, tra le repubbliche, d’Albania e Padania…, due Stati che hanno sempre subito la dominazione di Roma, la prima sotto Mussolini e la Monarchia mentre la seconda ancora oggi, con la Repubblica…

Si è vero…, hai ragione,  dovrai sacrificarti almeno per tre anni, ma alla fine, nessuno potrà smontare la tua LAUREA, che sappiamo bene…essere comprata… ma tanto chi dovrebbe scoprirlo… e poi anche se lo facessero… smonteresti tutto con le prove di cui sopra…… 

Lo capisco, fare quanto sopra, era per te troppo difficile, ci voleva un po’ di materia grigia…, e certamente sperare che la possedesse Belsito, era un’impresa inutile in partenza… comunque spero solo, che attraverso questa mia, non abbia dato l’illuminazione ora a qualcuno, di poter anch’esso andare a cercare sogni… universitari e pergamene da poter mostrare, tanto alla fine, queste lauree non valgono niente in Italia, ne ai fini accademici che per quelli professionali…; esse infatti anche se valide ed ottenute in quei paesi della Comunità Europea, vanno sempre verificate, ove si presentino differenze sostanziali nelle materie di formazione oppure nei campi di attività.
Le Direttive infatti, prevedono meccanismi di compensazione che si concretizzano in una prova attitudinale, in un tirocinio di adattamento e in una esperienza professionale complementare.

Comunque alla fine, con questo nostro sistema clientelare, la Laurea se la possiedi o la compri, alla fine purtroppo sotto il profilo lavorativo, ti servirà a poco, in quanto la sola formazione universitaria, per potersi immettere nel mercato, avrà necessità di essere supportata da un periodo di esperienza professionale, che mancando, porrà dei limiti all’inserimento nel mondo lavorativo…
Quale senso quindi dare a tutta questa megalomania, il volersi dimostrarsi per ciò che non si è…, l’apparire invece di essere, il voler cercare di migliorare… il proprio prestigio personale, cercando quindi, finte lauree, belle macchine, qualche escort…, anche queste fanno da contorno, per poter illudere chi possa mai guardarli, di capacità amatoriali, che in realtà poi, non possiedono… anche se vanno ripetendo a tutti… che loro… c’è l’hanno duro…

Tanto… alla fine, inutile eri… inutile sei stato ed inutile sarai sempre nella tua vita e puoi stare certo, che a nessuno verrà mai in testa, sia di volerti prendere ad esempio che ancor peggio, a volerti imitare!!!

Laurea con “lode” a Bossi…

In un momento, dove le opportunità lavorative non esistono, dove i ragazzi di rifugiano per anni nello studio, dove sperano nel contempo di poter trovare un lavoro, dove si pagano sempre più tasse per frequentare le nostre università, dove le borse di studio vengono date a coloro che non le meritano, dove i servizi sono sempre più scadenti e dove le Università Statali ( a differenza di quelle private ) non ricevono alcun sostegno logistico ed economico dalla Stato…, già non ci  dimentichiamo, che proprio l’ultimo governo Berlusconi, ha colpito in maniera decisa, l’intero sistema dell’istruzione, modificando letteralmente la scuola pubblica, dalle elementari all’Università e mettendo in maniera precaria, tutti quei professori che, finalmente speravano, dopo anni di sacrifici, di potersi inserire in questo sistema blindato… ;

ecco che allora molti ragazzi, sperano di giungere ad una laurea, un dottorato, qualche master, anche se a volte conseguiti all’estero, perché tanto alla fine purtroppo, serve sempre, quella amara raccomandazione…

Possedere proprie capacità, essere pieni di sprezzante energia, dimostrare agli altri quanto utile si possa essere e sperare così di dare una svolta alla propria vita… che finora era sembrata inutile…
Ma c’è invece, chi senza alcun merito, soltanto facendo appoggio su quel sistema di favori, politico ed economico… ( molto economico direi… con le casse del partito ), utilizza questi, per voler innalzare il proprio livello culturale… almeno sulla carta, tanto alla fine credono che è soltanto quello che conta!!!
Quindi, quale sistema più semplice che comprarla questa “ benedetta ” Laurea…, dove??? ovunque basta che questa pergamena faccia la propria bella figura, appesa lì dietro la propria scrivania!!!
L’importante è che tutti la vedano…, e se fosse scritta in Albanese??? niente ci fa, sempre di Laurea si parla… e poi al limite, la si traduce per quei pochi conoscenti, che vengono ad ammirarla…
Mi sorge spontanea una domanda??? Ma se a stento… parla il “ Padano ” e conosce qualche frase d’Italiano… quando l’ha imparato l’Abanese??? ed ancora, in quale lingua ha esposto i vari esami che durante il corso sosteneva… forse nella lingua Padana???  
V’immaginate uno che ha ripetuto quattro volte il superiore ed alla fine, il diploma gli è stato dato per  anzianità…, adesso quasi fosse un miracolo, sostiene gli esami di tre anni d’università in uno e tutti con buoni voti…

Dico, volevi avere una laurea a pagamento…, fosse questa Albanese, ma prepara almeno l’alibi meglio, fatti  un abbonamento  con i traghetti da Bari a Durazzo, in quei giorni ti fai convalidare un esame… avrai a conferma anche un visto nel passaporto d’entrata e d’uscita…, prenderai un traduttore giurato che possa assisterti ( pagato con regolare fattura…) durante l’esame…, ti farai vedere nell’Ateneo, qualche fotografia con professori e colleghi, sponsorizzerai donando qualche apparecchiatura/computer a questa università, pubblicherai qualche articolo nel tuo giornale padano, ti farai promotore ed ambasciatore, tra le repubbliche, d’Albania e Padania…, due Stati che hanno sempre subito la dominazione di Roma, la prima sotto Mussolini e la Monarchia mentre la seconda ancora oggi, con la Repubblica…

Si è vero…, hai ragione,  dovrai sacrificarti almeno per tre anni, ma alla fine, nessuno potrà smontare la tua LAUREA, che sappiamo bene…essere comprata… ma tanto chi dovrebbe scoprirlo… e poi anche se lo facessero… smonteresti tutto con le prove di cui sopra…… 

Lo capisco, fare quanto sopra, era per te troppo difficile, ci voleva un po’ di materia grigia…, e certamente sperare che la possedesse Belsito, era un’impresa inutile in partenza… comunque spero solo, che attraverso questa mia, non abbia dato l’illuminazione ora a qualcuno, di poter anch’esso andare a cercare sogni… universitari e pergamene da poter mostrare, tanto alla fine, queste lauree non valgono niente in Italia, ne ai fini accademici che per quelli professionali…; esse infatti anche se valide ed ottenute in quei paesi della Comunità Europea, vanno sempre verificate, ove si presentino differenze sostanziali nelle materie di formazione oppure nei campi di attività.
Le Direttive infatti, prevedono meccanismi di compensazione che si concretizzano in una prova attitudinale, in un tirocinio di adattamento e in una esperienza professionale complementare.

Comunque alla fine, con questo nostro sistema clientelare, la Laurea se la possiedi o la compri, alla fine purtroppo sotto il profilo lavorativo, ti servirà a poco, in quanto la sola formazione universitaria, per potersi immettere nel mercato, avrà necessità di essere supportata da un periodo di esperienza professionale, che mancando, porrà dei limiti all’inserimento nel mondo lavorativo…
Quale senso quindi dare a tutta questa megalomania, il volersi dimostrarsi per ciò che non si è…, l’apparire invece di essere, il voler cercare di migliorare… il proprio prestigio personale, cercando quindi, finte lauree, belle macchine, qualche escort…, anche queste fanno da contorno, per poter illudere chi possa mai guardarli, di capacità amatoriali, che in realtà poi, non possiedono… anche se vanno ripetendo a tutti… che loro… c’è l’hanno duro…

Tanto… alla fine, inutile eri… inutile sei stato ed inutile sarai sempre nella tua vita e puoi stare certo, che a nessuno verrà mai in testa, sia di volerti prendere ad esempio che ancor peggio, a volerti imitare!!!

Madre Teresa di Calcutta…

Cento anni fa, il 26 Agosto 2010, nasceva una donna che molti ritengono una santa. Per tutti era Madre Teresa. Nata in Albania è vissuta quasi sempre in India. Presto diventata simbolo dell’amore per i poveri, per le persone sole, per i malati. Madre Teresa ha trascorso tutta la vita in mezzo alla parte dolente dell’umanita’. Era sul treno per Darjeeling nel 1946 quando ebbe la “chiamata”; disse che Dio dopo averla fatta suora le chiedeva qualcosa di piu’, cioe’ di darsi totalmente a lui, tramite la poverta’e il servizio ai poveri.
Comincio’ da sola. Girava per le vie di Calcutta, puliva le piaghe sanguinanti dei moribondi, poveri derelitti in attesa del sollievo della morte. Madre Teresa non fu sola a lungo. Agnese, una studentessa, si offri’ di aiutarla. Poi Gertrude che veniva da una famiglia ricca e nemmeno cattolica. Nasceva il futuro ordine delle Missionarie della carita’, le suorine con il sari bianco bordato di azzurro.
Ha incarnato il simbolo della fede cristiana che diventa amore totale; fra i derelitti dell’India piu’ oscura e meno misericordiosa, la piccola suora albanese ha speso le sue energie e la sua dolcezza, forte di una fede semplice. Ma non fu tutto rose e fiori. Ci furono anche periodi di vuoto spirituale, addirittura anni, durante i quali le pareva che Dio non volesse piu’ parlare alla sua anima, come lei stessa confesso nei suoi diari ritrovati dopo la sua morte…

Il suo vero nome era Agnes Bojaxhiu divento’ Teresa quando prese i voti come suora di Loreto. Fu novizia in Irlanda, poi in India, fu maestra. Poi, la seconda vita. Madre Teresa ha ricordato al mondo che ogni persona vale e per essa e’ giusto spendersi. ‘Ai poveri va dato di piu’, in essi c’e’ Cristo sofferente’. Ricordava le parole di Gesu’ nel Vangelo, le sue preferite, il motto delle sue missionarie: ‘avevo sete e mi avete dato da bere…avevo fame e….quando avrete fatto questo a ognuno dei miei piccoli l’avrete fatto a me’. La suora giro’ il mondo per aprire case di accoglienza, nonostante la salute malferma e i frequenti ricoveri.

Madre Teresa ha ricordato che i poveri non sono solo coloro che non possiedono ricchezze. La suorina ha sconvolto le logiche culturali della societa’ moderna, sottolineando che poveri sono coloro che non ricevono amore e, anche fra i ricchi, molti vivono lontani dall’amore. Non c’era ingenuo pauperismo in lei, la ricchezza era sotto accusa solo se usata male. Si batte’ contro l’aborto, ritenendolo una delle maggiori piaghe della societa’ moderna…disse un giorno che se una madre è’ capace di uccidere il suo bambino, allora tutto è’ possibile!. Quando ricevette il Nobel, nel 1979, chiese di rinunciare al costoso banchetto per gli ospiti e di destinare quei soldi in carita’, cosi’ come il suo cospicuo compenso. Amo’ l’India e ne fu riamata, pur con le incomprensioni di chi non capiva la sua dedizione ai drammi degli intoccabili.

Divento’ cittadina indiana e la premier Indira Gandhi le concesse di viaggiare gratis su treni e aerei. Fu grande amica di Papa Wojtyla che chiese alle sue missionarie di aprire una mensa per i poveri in Vaticano. Nel 1996 ebbe la cittadinanza onoraria di Roma.
Madre Teresa mori’ a Calcutta il 5 settembre 1997, ebbe funerali di Stato e la cerimonia fu trasmessa in mondovisione. Nel 2003 Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata. Per molti e’ gia’ una santa.
I nostri preti dovrebbero prendere esempio di quanto fatto da questa donna…almeno dal momento che hanno deciso di intrapprendere tale vocazione… ma la verità è che si è lontano da questo esempio di amore, moralità, correttezza, sacrificio e via discorrendo… e purtroppo di queste persone c’è ne sono soltanto una ogni cento anni… il resto è da buttare!!! 

Madre Teresa di Calcutta…

Cento anni fa, il 26 Agosto 2010, nasceva una donna che molti ritengono una santa. Per tutti era Madre Teresa. Nata in Albania è vissuta quasi sempre in India. Presto diventata simbolo dell’amore per i poveri, per le persone sole, per i malati. Madre Teresa ha trascorso tutta la vita in mezzo alla parte dolente dell’umanita’. Era sul treno per Darjeeling nel 1946 quando ebbe la “chiamata”; disse che Dio dopo averla fatta suora le chiedeva qualcosa di piu’, cioe’ di darsi totalmente a lui, tramite la poverta’e il servizio ai poveri.
Comincio’ da sola. Girava per le vie di Calcutta, puliva le piaghe sanguinanti dei moribondi, poveri derelitti in attesa del sollievo della morte. Madre Teresa non fu sola a lungo. Agnese, una studentessa, si offri’ di aiutarla. Poi Gertrude che veniva da una famiglia ricca e nemmeno cattolica. Nasceva il futuro ordine delle Missionarie della carita’, le suorine con il sari bianco bordato di azzurro.
Ha incarnato il simbolo della fede cristiana che diventa amore totale; fra i derelitti dell’India piu’ oscura e meno misericordiosa, la piccola suora albanese ha speso le sue energie e la sua dolcezza, forte di una fede semplice. Ma non fu tutto rose e fiori. Ci furono anche periodi di vuoto spirituale, addirittura anni, durante i quali le pareva che Dio non volesse piu’ parlare alla sua anima, come lei stessa confesso nei suoi diari ritrovati dopo la sua morte…

Il suo vero nome era Agnes Bojaxhiu divento’ Teresa quando prese i voti come suora di Loreto. Fu novizia in Irlanda, poi in India, fu maestra. Poi, la seconda vita. Madre Teresa ha ricordato al mondo che ogni persona vale e per essa e’ giusto spendersi. ‘Ai poveri va dato di piu’, in essi c’e’ Cristo sofferente’. Ricordava le parole di Gesu’ nel Vangelo, le sue preferite, il motto delle sue missionarie: ‘avevo sete e mi avete dato da bere…avevo fame e….quando avrete fatto questo a ognuno dei miei piccoli l’avrete fatto a me’. La suora giro’ il mondo per aprire case di accoglienza, nonostante la salute malferma e i frequenti ricoveri.

Madre Teresa ha ricordato che i poveri non sono solo coloro che non possiedono ricchezze. La suorina ha sconvolto le logiche culturali della societa’ moderna, sottolineando che poveri sono coloro che non ricevono amore e, anche fra i ricchi, molti vivono lontani dall’amore. Non c’era ingenuo pauperismo in lei, la ricchezza era sotto accusa solo se usata male. Si batte’ contro l’aborto, ritenendolo una delle maggiori piaghe della societa’ moderna…disse un giorno che se una madre è’ capace di uccidere il suo bambino, allora tutto è’ possibile!. Quando ricevette il Nobel, nel 1979, chiese di rinunciare al costoso banchetto per gli ospiti e di destinare quei soldi in carita’, cosi’ come il suo cospicuo compenso. Amo’ l’India e ne fu riamata, pur con le incomprensioni di chi non capiva la sua dedizione ai drammi degli intoccabili.

Divento’ cittadina indiana e la premier Indira Gandhi le concesse di viaggiare gratis su treni e aerei. Fu grande amica di Papa Wojtyla che chiese alle sue missionarie di aprire una mensa per i poveri in Vaticano. Nel 1996 ebbe la cittadinanza onoraria di Roma.
Madre Teresa mori’ a Calcutta il 5 settembre 1997, ebbe funerali di Stato e la cerimonia fu trasmessa in mondovisione. Nel 2003 Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata. Per molti e’ gia’ una santa.
I nostri preti dovrebbero prendere esempio di quanto fatto da questa donna…almeno dal momento che hanno deciso di intrapprendere tale vocazione… ma la verità è che si è lontano da questo esempio di amore, moralità, correttezza, sacrificio e via discorrendo… e purtroppo di queste persone c’è ne sono soltanto una ogni cento anni… il resto è da buttare!!!