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Tra promesse e realtà: il futuro dell’Ucraina nelle mani di Trump e Putin.

“Trump potrebbe contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina, ma una soluzione definitiva non si realizzerà prima del 2026?”.

A novembre dello scorso anno avevo scritto questo post in cui sostenevo che un nuovo Presidente degli Stati Uniti, come poteva essere il candidato Donald Trump, avrebbe potuto stravolgere gli obiettivi militari fin quì predisposti e sospendere tutte le operazioni militari in corso, abbandonando di coseguenza lo “scopo” iniziale per cui si era dato il via alla guerra, tradendo così tutte le promesse fatte al Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Ora, alla luce degli ultimi sviluppi, questa prospettiva sembra più che mai attuale…

Infatti, il rischio di un “dietrofront” americano è ormai un fatto certo, ma non solo, abbandonare il popolo ucraino in guerra e rinunciare al sostegno internazionale precedentemente offerto, potrebbe anche compromettere tutta la politica finora espressa dal Presidente Zelensky. 

Un tale passo infatti isolerebbe ulteriormente l’Ucraina e portare anche al potere un nuovo leader, forse più incline a compromessi con la Russia pur di ottenere rapidamente la pace. Quest’ultimo infatti potrebbe accettare le concessioni territoriali richieste da Vladimir Putin, abbandonando definitivamente le aspirazioni di una modernizzazione dell’alleanza e della sicurezza europea.

Analizziamo quindi quel è la posizione di Zelensky e il nuovo ruolo del presidente Trump.

Nessuno desidera la pace più dell’Ucraina. Come ha dichiarato Zelensky sui social dopo una recente telefonata con Donald Trump, “Insieme agli Stati Uniti, stiamo tracciando i nostri prossimi passi per fermare l’aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile”. Come ha detto il presidente Trump, “facciamolo“. Zelensky è pronto a colloqui in qualsiasi formato, purché ci siano garanzie che l’America e l’Europa non abbandoneranno l’Ucraina”. Tuttavia, ha sottolineato che un conflitto congelato non risolverebbe il problema, ma porterebbe a ulteriori aggressioni russe in futuro.

Il piano di Trump e le reazioni internazionali

Donald Trump ha annunciato l’avvio di negoziati con Vladimir Putin per porre fine alla guerra, definendo la telefonata con il leader russo “lunga e produttiva“. I due hanno concordato di far iniziare immediatamente le trattative, con l’obiettivo di raggiungere una soluzione duratura. Tuttavia, il Cremlino ha smentito di aver ricevuto proposte concrete per avviare i negoziati, sottolineando che qualsiasi accordo deve tenere conto degli interessi legittimi della Russia, inclusa la questione dell’espansione della NATO e dei diritti dei russofoni in Ucraina 4810.

Ma a quali condizioni e quale sarà il futuro dell’Ucraina???

La Russia insiste sul fatto che una soluzione definitiva richiederebbe il riconoscimento delle “nuove realtà” sul campo, come il controllo russo su Crimea, Donbass e altre regioni occupate. Mosca ha anche proposto di basare i futuri negoziati su un documento del 2022 che prevede lo status di paese non allineato e non nucleare per l’Ucraina, insieme alla sua smilitarizzazione. Tuttavia, Zelensky ha ribadito che l’Ucraina non rinuncerà alle sue aspirazioni di adesione alla NATO, anche se ciò significasse raddoppiare gli sforzi per costruire un esercito forte e autonomo..

In conclusione, mentre Trump sembra determinato a porre fine al conflitto, le sue proposte potrebbero portare a un congelamento della guerra piuttosto che a una soluzione definitiva. 

Questo nuovo scenario rischierebbe di lasciare l’Ucraina in una posizione di vulnerabilità, con il rischio di future aggressioni russe. La pace, quindi, non sarà facile da raggiungere e potrebbe richiedere anni di negoziati e compromessi. 

Come ha detto Zelensky, “Chi passerà alla storia come vincitore? Nessuno. Sarà una sconfitta assoluta per tutti”!!!.

Fermiamo la guerra in Ucraina!!! Kiev deve restare slegata sia dalla NATO che dall’OTSC!!!

QUESTA GUERRA DEVE FINIRE!!! 

Basta continuare con propagande e pericoli d’invasione per l’Europa, per il nostro Paese, d’altrinde la maggior parte di noi sa bene che quelle affermazioni non possiedono alcun fondamento!!!

Viceversa, bisogna avere il coraggio di dire la verità, iniziando ad esempio ricordando perché si è giunti a questo grave conflitto!!!

Raccontare cioè in maniera serena – senza essere di parte – quanto è realmente accaduto in questi vent’anni di tensione, cioè da quando nel lontano 1985, Michail Gorbaciov, segretario del Partito comunista sovietico, avviò una serie di riforme (la glasnost e la perestroika), con l’intento di rinnovare il sistema economico e soprattutto le istituzioni politiche dell’URSS. 

Come sappiamo le sue riforme però non produssero i risultati sperati, anzi contribuirono a indebolire il governo stesso e le sue decisioni ebbero importanti conseguenze nei Paesi dell’Europa orientale che in pochi anni, decisero di abbandonare il comunismo per ritornare alla democrazia.

E difatti negli anni seguenti, a partire dal 1991 e con la fine del comunismo, le tensioni tra Occidente e Russia iniziarono ad ascendere; difatti da quell’anno la Nato e in particolare gli Usa, approfittando del momento di debolezza politica e soprattutto della fragilità economica interna per alimentare la guerra civile del 1993 e soprattutto la bancarotta del 1998/99!!!

Ma non solo, abbiamo visto cosa è accaduto in Siria, un conflitto descritto come una guerra per procura, dove al governo siriano è stato contrapposto un governo delle forze ribelli, che avevano come riferimento politico la “Coalizione Nazionale Siriana”; un sostegno militare, logistico e diplomatico ricevuto da altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti d’America, la Gran Bretagna, la Francia e i più importanti Stati sunniti del Medio Oriente, tra cui Qatar, Arabia Saudita e Turchia.

L’appoggio di queste nazioni ai ribelli siriani è stato considerato un illecito internazionale nei confronti della Siria stessa, tra l’altro quando la Nato decise di bombardare la Siria, sapeva bene che la Russia (paese amico) non fosse nelle condizioni di reagire.

Abbiamo visto quindi come negli anni seguenti la Nato abbia di fatto umiliato la Russia facendo in modo di far passare alcuni di quei suoi paesi alleati con il “Patto di Varsavia” sotto il controllo dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (Nato), mi riferisco a Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia ed ex Germania dell’est.

Ed ancora, nel 2004 altre sette nazioni entrarono a far parte della NATO: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia e nel 2009 entrarono anche Albania e Croazia ed a seguire nel 2017 il Montenegro e nel 2020 la Macedonia del Nord.

E per ultime, il 4 aprile del 2023 la Finlandia è entrata ufficialmente nella NATO come 31° membro di questa organizzazione e a seguire l’11 Marzo del 2024 e a seguire la Svezia, anch’essa ufficialmente diventata 32° membro dell’organizzazione.

Da quanto sopra si comprende come in questi anni la Nato, abbia determinato di fatto una vera e propria egemonia con l’espansione dei propri confini, una contrapposizione di forze certamente sbilanciata a scapito certamente di quell’ex repubblica comunista…

E quindi oltre a a quanto sopra esposto, si è progettato di inglobare all’interno della coalizione anche lo Stato dell”Ucraina e questo ha determinato la guerra a cui stiamo assistendo, un conflitto che va sempre più ampliandosi, coinvolgendo alcuni paesi europei, come il nostro Paese, che la guerra non vogliono!!!

D’altronde, pensare di vincere una guerra contro la Russia è pura follia, anche perché quest’ultimo se dovesse avvertire il solo rischio d’invasione dei propri confini, potrebbe usare a sua difesa tutte le migliaia di testate nucleari a disposizione, non solo per difendere il proprio territorio, ma per distruggere l’altra parte del mondo!!!

Quindi finiamola di sottostare alle prevaricazioni della Nato o dovrei dire di quei paesi come USA, Gran Bretagna, Francia e Germania, perché impensabile annientare la Russia, d’altronde la storia ci già ha insegnato come, da Napoleone a Hitler, nessuno ci sia mai riuscito!!!  

Pensare quindi di difendere l’Ucraina con il solo scopo di farla entrare nella Nato non è corretto, peraltro abbiamo capito quale sia il vero scopo della Nato è cioè quello di porre al confine con la Russia le loro basi militari e soprattutto le testate nucleari!!!

Vogliamo far finire la guerra??? Basta semplicemente che l’Ucraina si dichiari neutrale e rifiuti l’ingresso nella Nato!!! 

Soltanto così la Russia potrà prendere in esame un’eventuale tregua, rilasciando così una gran parte dei territori attualmente occupati, non tutti ovviamente, anche perché sappiamo come alcune di quei territori erano da sempre composti da cittadini di prevalenza russa e quindi quest’ultimi non potranno far parte dell’accordo di pace!!!

Sento stamani che l’Ucraina è in grave difficoltà??? Ed allora è il Presidente Zelensky che per primo deve fare il passo verso la pace!!! Già… invece di restare ostaggio delle politiche governative anti Putin e continuare a fare appelli per ricevere missili e/o armamenti militari, egli deve iniziare a pensare che è venuto il tempo di trattare una pace e trovare così una rapida soluzione. 

A pace raggiunta tutti i paesi del mondo interverranno per aiutare, sostenere e ricostruire questo Stato, oggi completamente distrutto, ma ancora capace di risollevarsi e proseguire in maniera indipendente dalle scelte altrui, altrimenti il rischio per la sua nazione è quello di vederla sparire e forse non soltanto essa!!!

Promuovere la pace deve essere il primo obiettivo del nostro Paese!!!

La nostra generazione, ancor meno quella dei miei figli, non ha vissuto la guerra e quindi nessuna delle due parti comprende pienamente la gravità e le ripercussioni di dover affrontare la vita durante un conflitto, ancor meno questa esperienza ci coinvolge quando ad essere implicati nel conflitto sono altri Stati del mondo… 

Osservo d’altronde come – da parte di molti – vi sia una estrema superficialità nel trascorrere la propria quotidianità, la vita è vissuta in maniera inconsistente, poco impegnativa, basti osservare come ci si assilla nel discutere sugli abiti provocatori di una presentatrice o su un bacio manifestato al di fuori di quel contesto canoro, ma l’importante per gli addetti ai lavori è che se ne parli…

Viceversa, ci si è totalmente dimenticati di mandare un semplice messaggio di speranza, ricordare a tutti come la guerra rappresenti a tutt’oggi la più grave forma di violenta, in quanto causa distruzione, morte, sofferenza e soprattutto privazione a livello individuale e collettivo….

Inoltre, la guerra per come abbiamo studiato, può avere conseguenze negative a lungo termine, come la destabilizzazione politica, l’emigrazione forzata, la perdita di risorse e le difficoltà economiche, ecco perché diventa importante giungere alla risoluzione pacifica dei conflitti, unici obiettivi per la stabilità e la sicurezza a livello globale.

Ricordare la guerra era fondamentale proprio durante quella trasmissione, perché erano in tanti tanti ad ascoltarla, in Italia e nel mondo e quindi ditemi, a cosa è servito leggere la lettera del Presidente Ucraino a quella tarda ora e poi, perché non chiedere ufficialmente al Presidente Russo un incontro per trattare la pace, già… tutti coloro che erano su quel palco avrebbero potuto manifestare insieme per promuovere la pace ed una risoluzione pacifica al conflitto, ed invece nessuno ha intrapreso a livello individuale una sola azione  per promuovere la pace…

A volte basta una parola, una comunicazione sincera affinché si inizi quel processo di promozione che conduca alla comprensione di entrambi le parti, perché provare a comprendere le opinioni e i punti di vista degli altri può aiutare a costruire relazioni positive e a risolvere possibili conflitti in modo pacifico.

Il nostro Paese, in particolare il nostro governo deve lavorare affinché gli obiettivi di entrambi le parti di quel conflitto trovino una giusta soluzione che conduca alla tolleranza, al rispetto e ad una nuova cultura di pace, per prevenire nel futuro, eventuali conflitti.

Serve responsabilità e quindi persone responsabili che attraverso la diplomazia provino a risolvere questo grave conflitto, promuovendo per entrambi una pace duratura. 

Solo così si potrà giungere alla fine di questo conflitto, perché la pace non è qualcosa che può essere ottenuto facilmente, ma richiede enormi sforzi sostenuti d tutti a livello globale. 

Tuttavia, può sembrare un utopia, ma ognuno di noi può fare la differenza, basta semplicemente dimostrare di volere con i fatti questa pace, contribuire quindi in tutti i modi possibili per ottenerla, affinché si ritorni a un mondo pacifico e stabile.

Ma se non ci si prova, se i nostri giovani continuano a distrarsi sui social con quei loro cellulari, ecco… che un giorno, potrebbero pentirsi solo per non averci provato!!!