“Confische s.p.a. – La ragnatela di imprese di mafia“, con questo titolo, l’amministratore giudiziario e consulente della procura di Palermo, Elio Collovà, ha descritto i suoi quasi trent’anni d’attività, durante i quali, ha amministrato decine di beni e di aziende confiscate alla mafia…
Difatti, in data 07.05.2015, aveva segnalato a mezzo Pec, nota personale alla ASBCN sulla gestione “particolare” di alcuni amministratori giudiziari, alla quale era successivamente seguita una ulteriore trasmissione in data 18.09.2015 con la quale il sottoscritto ( allora “Direttore Tecnico” di una delle più importanti Imprese di costruzione Spa in provincia di Catania) offriva –a titolo gratuito- la propria candidatura, per collaborare nella gestione di società analoghe e cioè sottoposte a misure di prevenzione…D’altronde lo Stato ha dimostrato di non essere pronto a gestire i miliardi confiscati ogni anno alle mafie…. ed il motivo è legato principalmente a quella mancata volontà di scrivere leggi in maniera chiare, sia sulla confisca che nella gestione amministrativa di quei beni confiscati…
Quanto si è evidenziato ha dimostrato come la gestione dei beni sia divenuta negli anni… un vero e proprio business, per quanti operano all’interno dei tribunali, degli uomini da esso nominati, di tutti quei consulenti legati a filo diretto con quel sistema che permette loro, d’ottenere tanti mandati e poi infine, una serie lunghissima di professionisti (amici, coniugi, figli e parenti vari…) che hanno ottenuto negli anni, incarichi milionari… alla faccia di quella lotta alla illegalità!!!
Quelle società sono diventate per quel “sistema antimafia” una vero affare… che ha puntato principalmente a svuotarle quelle aziende confiscate, rinunciando a priori a fare impresa e portando le stesse al fallimento…
Nei casi opposti, quando le società avevano capacità di realizzare profitti, ecco che allora quegli amministratori ( ovviamente aiutati da quanto avrebbero dovuto controllare… ) si sono trasformati improvvisamente in “business man”… uomini cioè capaci di darsi all’imprenditoria ( senza averla mai svolta…), i quali, attraverso efficaci stratagemmi, sono riusciti a “spogliare a Cristo per vestire a Maria”, il tutto con il consenso dello “stato” ( quello però… con la “s” minuscola…)!!!
Ma viene spontaneo chiedervi: con un sistema come questo, che produce benessere per tutti… che motivo c’è di cambiarlo…??? Anzi, il motto che passa è: “facciamo in modo che le cose restino per sempre… per come sono”!!!





