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Otto e mezzo??? No… "zero patata"!!!


La puntata di ieri sera a La7 presentata da Lilli Gruber, con ospite il Ministro del’interno Matteo Salvini, ha evidenziato da parte della padrona di casa un atteggiamento tendenzioso da dare fortemente fastidio… 

Era talmente comprensibile la linea predisposta dalla giornalista, che ha dato fortemente fastidio… anche perché si vedeva come stesse provando – insieme a quel “giornalista” di Huffington Post – di mettere in difficoltà il ministro, senza però mai riuscirci… e ciò ovviamente faceva imbestialire quei due opposti interlocutori!!!
Si avvertiva la tensione, d’altronde vi era stata durate la giornata una premessa, sì… il vicepremier durante un precedente comizio aveva preannunciato l’appuntamento e parlando della Gruber aveva detto: “Mi tocca andare da lei, simpatia portami via” e tutti i presenti giù a ridere…
Ed allora la giornalista ha preparato tutta una serie di domande a modello “SS” è dire che uno degli argomenti trattava per l’appunto apologia del fascismo… un libro pubblicato da una casa editrice il cui titolare è legato ad ambienti neofascisti… ma come valutare quelle sue domande, che non si discostavano per nulla da quegli atteggiamenti intimidatori utilizzati durante quel periodo storico… 
Domande su domande… senza mai attendere la risposta dell’ospite, sì… perché la sensazione che si voleva trasmettere era quella di far percepire ai telespettatori il disagio del ministro… ma purtroppo senza mai riuscirci, anzi durante quella diatriba avveniva viceversa il contrario e il ministro Salvini da quello scontro, ne usciva vincitore…
Peraltro, avete sentito la Gruber difendere i colleghi giornalisti della Rai che percepiscono centinaia e centinaia di migliaia di euro e non si possono licenziare???
Bene… anzi no male, perché secondo la giornalista non vi è in ciò alcuna ingiustizia, anzi alla provocazione del ministro sul compenso di tremilioni di euro dati al collega Fazio, la gruber evidenzia di non scandalizzarsi, anzi ne prende le difese…  
Certo così facendo salvaguarda anche il proprio di onorario, ma dimentica che a differenza sua, quei signori della Rai, li paghiamo noi!!!
Ed infine quel voler riprendere il tema sul 25 aprile, rinfacciando al ministro quella sua mancata presenza al corteo dei partigiani e preferendo viceversa l’inaugurazione di una caserma a Corleone… 
Alla risposta del ministro la Gruber risponde in modo sbrigativo: “Sì vabbè… vabbè…”.
D’altronde, garantire agli uomini dello Stato una struttura su uno dei posti conosciuti come origine di ciò che nel mondo viene definito “mafia”, per quella giornalista ha poca importanza… sì molto meglio festeggiare una “liberazione”…
Ma scusate, ma di quale liberazione parliamo, di quella che si sono storicamente inventati???
Ma questo è il nostro Paese e così sono molti suoi connazionali, voltagabbana come i suoi giornalisti: prima tutti di destra, poi all’improvviso di sinistra e da alcuni anni pseudo centristi, indecisi, conservatori, ma soprattutto direi… opportunisti!!!

Un Paese che si regge sull’illecito è perfetto e non privo d’una sua armonia – Seconda parte

Continuando il post pubblicato ieri: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/04/un-paese-che-si-regge-sullillecito-e.html :
Di tanto in tanto, quando meno ce lo si aspettava, un tribunale (già il nostro etneo…) decideva d’applicare le leggi, provocando piccoli terremoti in qualche centro di potere e anche arresti di persone che avevano avuto fino a allora le loro ragioni per considerarsi impunibili. 

Ma come sempre accade da noi… il sentimento dominante anziché essere la soddisfazione per la rivincita della giustizia, era il sospetto che si trattasse d’un regolamento di conti d’un centro di potere contro un altro centro di potere…
Cosicché era difficile stabilire se le leggi fossero usabili ormai soltanto come armi tattiche e strategiche nelle battaglie intestine tra interessi illeciti, oppure se i tribunali per legittimare i loro compiti istituzionali dovessero accreditare l’idea che anche loro erano dei centri di potere e d’interessi illeciti come tutti gli altri.
Naturalmente una tale situazione era propizia anche per le associazioni a delinquere di tipo tradizionale che con le proprie attività criminali (fino a giungere a quelle più modeste come lo scippo sullo scooter…) s’inserivano come un elemento d’imprevedibilità nella giostra dei miliardi, facendone deviare il flusso verso percorsi sotterranei interni, ma anche esterni, in particolare verso quelle località ben disponibili a affari con “cosanostra“, da cui prima o poi certo riemergevano – grazie a vari riciclaggi – in mille forme inaspettate di finanza lecita…
In opposizione al sistema guadagnavano terreno anche le altre organizzazioni, quali quelle terroristiche che, usando quegli stessi metodi di finanziamento della tradizione fuorilegge, e con un ben dosato stillicidio d’ammazzamenti distribuiti tra tutte le categorie di cittadini, illustri e oscuri, si proponevano come l’unica alternativa globale al sistema… 

Ma il loro vero effetto sul sistema era quello di rafforzarlo fino a diventarne il puntello indispensabile, confermandone la convinzione d’essere il migliore sistema possibile e di non dover cambiare in nulla!!!

Così tutte le forme d’illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una esigua categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: “gli onesti”!!!
Erano costoro onesti non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, né patriottici né sociali né religiosi, che non avevano più corso…), erano onesti per abitudine mentale, per non danneggiare gli altri, per condizionamento caratteriale, erano moralmente onesti… e basta!!!
Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno col lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione d’altre persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto loro erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento cosa avrebbero dovuto fare. 
Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virtù sono cose che trovano troppo facilmente l’approvazione di tutti, in buona o in malafede.

Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per sé (almeno quel potere che interessava agli altri); non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute più nascoste; in una società migliore non speravano perché sapevano che il peggio è sempre più probabile.

Dovevano rassegnarsi all’estinzione? 
No, la loro consolazione era pensare che così come in margine a tutte le società durante millenni s’era perpetuata una contro società di ladri, truffaldini, ricattati, voltagabbana, delinquenti, mafiosi, ecc…, una contro società che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare la società, ma solo di sopravvivere nelle pieghe della società dominante e affermare il proprio modo d’esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di sé (almeno se vista non troppo da vicino) un’immagine libera e vitale, così la contro società degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversità , di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa d’essenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno più dire, di qualcosa che non è stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’è…

Era già tutto previsto…

Diceva la canzone di Cocciante: “Era già tutto previsto, anche l’uomo che sceglievi…” 
L’avevo anticipato l’8 maggio… con il post sul “Governo Bis” e difatti, oggi sta accadendo quanto avevo scritto: http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/05/altro-che-voto-fotocopia-qui-si-rischia.html
Con la decisione presa, Mattarella ha fatto capire a tutti gli italiani, che votare in questo nostro paese, non serve a un cazzo, perché tanto decidono sempre loro!!!
Noi contiamo come il due di coppe, quando giochiamo a briscola!!!
D’altronde, egli certamente si rifà a quanto diceva il caro familiare di nome Tancredi: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!!! 
D’altronde non bisogna dimenticare che Egli di fatto, incarna quello spirito siciliano di quella sua ex Democrazia Cristiana, la stessa dalla quale provenivano politicamente i suoi familiari, che aveva come motto: “Tutto deve cambiare affinché resti come prima!!!
Ora proveranno a fare il Governo “Cottarelli“… l’ennesimo governo non votato dagli italiani, dopo quelli precedenti di Monti, Letta, Renzi e per ultimo Gentiloni!!!
potremmo definirlo l’ennesimo “COLPO DI STATO PERMANENTE” perché di questo parliamo, un ribaltamento di governo che non si realizza come in quei tradizionali colpi di Stato del passato, ma alla fine, ne produce i medesimi risultati!!!
Ma davanti a ciò mi chiedo, dove sono i cittadini??? Come si può far passare una situazione così grave senza prendere gli adeguati provvedimenti ??? Non si comprende o si fa finta di comprendere, che è stata colpita la nostra democrazia??? Hanno espressamente violentato la nostra Costituzione…
Se quanto sopra fosse successo a Parigi, Berlino, Londra, Vienna o Madrid… state certi che a quest’ora sarebbero scesi tutti in piazza… ma qui da noi, come sempre, non accade nulla… già, come si spiega???
E’ logico che non si voleva il cambiamento, ciascuno è ben seduto in quelle poltrone a non fare un cazzo e percepire quelle interessanti indennità e pensavate che avrebbero permesso un governo che appena insediatosi, avrebbe fatto di tutto per toglierle???
Mattarella adesso spera di raccogliere quei voti (indiff…) di quei suoi amici, Renzi, Berlusconi & Co., a cui si sommeranno sicuramente quelli del gruppo LeU, centristi dagli scudi crociati e voti sparpagliati un po’ qua e un po là…
Certo per fare il governo non bastano, d’altronde in quel palazzo, quei vecchi decrepiti… la somma riescono ancora a farla, ma sperano come sempre, di raccogliere quei voto mancanti tra possibili “traditori e voltagabbana“, d’altronde questa è una politica che “LORO” (1&2) conoscono alla perfezione… peraltro come dimenticare, quanto già accaduto alcuni anni fa, con quei 6 senatori “acquistati” dal leader di quel partito di centrodestra???
Oggi, non solo mi vergogno di dover essere rappresentato da questi individui, ma soprattutto mi sento indignato come cittadino italiano!!!
Per concludere, esprimo questa mia attuale sofferenza, riprendendo il testo di quella canzone iniziale: “Non ho saputo prevedere, solo che però adesso io… vorrei morire”!!!

I nuovi paladini politici della legalità

In questo periodo di fermento politico, assistiamo a tutta una serie di dichiarazioni da parte di pseudo “leader” che si stanno preparando per le prossime elezioni nazionali, presentando a noi, quel loro nuovo partito, null’altro che la derivazione di quella scissione, a cui finora erano stati legati…
Non m’interessa giudicarli, d’altronde non ho tempo da dedicare in valutazioni personali e quindi  poco importa se qualcuno li considera dei traditori, dei voltagabbana o semplicemente degli ingrati… ciò che m’incuriosisce è sentirli parlare…
Già, quel volerci convincere che grazie a loro ci sarà a breve, un diverso e più onesto impegno politico, affermazione di nuovi principi di democrazia e di legalità, veri valori di quella necessaria educazione politica, ai quali essi si sentono d’appartenere…
Ecco quindi che si propongono a noi esprimendo pensieri apprezzabili quali, equità sociale, giustizia, difesa degli interessi delle classi più deboli, libertà di pensiero, ecc…
Sì… hanno deciso di scendere in campo per noi, quasi fossero dei paladini, perché per loro ciò che è importante è che la vita venga vissuta seguendo un unico comandamento, quello di compiere sempre il “giusto” ed è questa l’unica azione a cui essi prestano la loro massima obbedienza…
Peraltro il politico in questa sua missione, deve diventare un tutt’uno con la politica, egli è nulla se non entra in comunione con questa sua seconda madre, speranza genuina di quel domani migliore…
Nel far ciò dovrà allontanare da se tutti quei compromessi, le proposte impopolari, il sospetto di essere come tutti gli altri, dovrà cioè dimostrare prima di ogni altra cosa, d’essere diverso e quindi per questo… “affidabile”!!!
Qualcuno percepisce già quella naturale presenza e la paragona a quella di un paladino che vuole combattere uno Stato completamente corrotto e che ha dimostrato -in questi lunghi anni- d’essere lontano dalle esigenze della gente…
Ed allora sono in molti a chiedersi se questi nuovi paladini, sapranno mobilitarsi contro quello stesso sistema che li ha tenuti fino ad oggi ben saldi su quelle poltrone, posizionate in quelle stesse aule dalle quali si è visto, sono state approvate tutte quelle vergognose proposte legislative!!!
Leggi “ad personam” che hanno esclusivamente salvaguardato qualcuno… a danno ovviamente di tutti gli altri…
Ora… questi stessi soggetti, da sempre “pupi” nelle mani di quel sistema clientelare, si presentano a noi… e vogliono farci credere che con loro, qualcosa cambierà!!!
Il sottoscritto comunque non ci crede e non si farà abbindolare da quella fuorviante decisione aver cambiato casacca, già, non sarà questo a farmi rivedere le mie personali posizioni!!!