Archivi categoria: universo

L’aldilà? È come l’aldiquà!!!

Sono passati millenni, eppure l’uomo è ancora qui a chiedersi cosa ci sia dopo la morte. Abbiamo assistito a innumerevoli tentativi di raggiungere l’oltretomba, costruendo strutture imponenti che dovevano toccare il cielo, e a secoli in cui l’uomo, per colpa delle religioni, si è trovato intrappolato in una rete di falsità, tutte finalizzate a promuovere un’immagine di paradiso.

Il messaggio che è passato è chiaro: il modo in cui avrai vissuto la tua vita su questa terra determinerà il tuo destino dopo la morte. Sarai giudicato e, in base a questo, scoprirai se potrai continuare a vivere in un luogo sublime, meraviglioso, perfetto. Naturalmente, le interpretazioni cambiano da religione a religione, ma il contenuto resta sostanzialmente lo stesso.

E allora, senza poter confermare quanto sto per dire, ma sapendo che nessuno di voi può smentirmi, mi permetto di formulare un’ipotesi. Quello che sto per esporre è semplice da comprendere e si articola in tre possibili scenari, completamente indipendenti dalle narrazioni religiose più comuni.

Prima ipotesi

La prima è la più lineare: morendo, tutto si trasforma in energia e non c’è alcuna vita dopo la morte. La nostra esistenza termina con l’ultimo respiro, e ci fondiamo con il cosmo in una forma impalpabile.

Seconda ipotesi

La seconda ipotesi immagina che, dopo la morte, il nostro spirito vaghi in un luogo di totale oblio. Un posto dove non esiste nulla: non ci si parla, non si ride, non si scherza, non si ama. È un’esistenza sterile, in cui ognuno di noi è come uno zombi, circondato da anime di ogni epoca. È un’eternità vuota, priva di emozioni e interazioni.

Terza ipotesi

La terza ipotesi prevede che tutti, senza distinzioni, vivano insieme in un unico luogo. Non importa come ci si è comportati nella vita terrena: che tu sia stato una bestia feroce o un missionario, ora sei lì, accanto a tutti gli altri. Non ci sono più abusi, violenze o gesti premurosi; tutto è sospeso in un’eterna neutralità.

In questo scenario, potresti incontrare personaggi come Hitler, Stalin o Pol Pot intenti a conversare con Papa Giovanni XXIII o John Lennon, seduto su una panchina con la sua chitarra, accanto al serial killer Jeffrey Dahmer. Nessuno è stato giudicato per le sue azioni: è come se, nell’aldilà, esistesse una forma di riconciliazione universale. Una sorta di tempo infinito per fare i conti con se stessi, al di là del bene e del male.

E allora, forse, è proprio questo ciò che ci aspetta: un aldilà che non è altro che un aldiquà. Un riflesso della vita terrena, senza le illusioni di giudizi divini o promesse ultraterrene. Solo una perpetua coesistenza.

Che sia questa la risposta che cercavamo?

Oltre le cazzate sul Paradiso…

Albert Einstein, quando gli veniva chiesto se credesse in Dio, rispondeva spesso con una frase tanto semplice quanto enigmatica: “Credo nel Dio di Spinoza“.

Per molti, questa risposta potrebbe sembrare poco chiara o addirittura priva di significato, ma in realtà racchiude un intero universo di pensiero, una visione che trascende la religione convenzionale per abbracciare qualcosa di profondamente razionale e naturale. Per comprendere il senso di questa affermazione, dobbiamo immergerci nel pensiero di Baruch Spinoza, filosofo del XVII secolo e figura centrale del razionalismo.

Spinoza, vissuto in un periodo dominato dalla fede e dalla dogmatica religiosa, concepì Dio in un modo completamente innovativo, identificandolo con l’ordine geometrico del mondo, manifestazione suprema della perfezione della Natura. Una delle sue massime più celebri, Deus sive natura (Dio ovvero la Natura), riassume il suo pensiero: Dio non è un’entità separata e trascendente, ma è immanente, presente in ogni aspetto del mondo naturale. Egli è la legge stessa che regola l’universo, la logica che permea ogni cosa.

Immaginando il Dio di Spinoza parlare, potremmo attribuirgli queste parole:

“Smettila di pregare e di batterti sul petto. Divertiti, ama, canta e goditi tutto ciò che questo mondo ti può dare. Non voglio che tu visiti i templi freddi e bui che chiami la mia casa. La mia casa è nelle montagne, nelle foreste, nei fiumi, nei laghi e sulle spiagge. Lì è dove esprimo il mio amore. Non farti ingannare dai testi scritti che parlano di me: se vuoi trovarmi, guarda un paesaggio, senti il vento e il calore sulla tua pelle.

Non chiedermi nulla: non ho il potere di cambiare la tua vita. Tu, però, sì. Non avere paura: non giudico, non critico, non punisco. Non credere a chi mi riduce a un elenco di regole. Quelle servono solo a farti sentire inadeguato, colpevole, e a controllarti. Non pensare al mondo dopo la morte: non è lì che troverai la bellezza. Questo mondo è pieno di meraviglie, e sta a te scoprirle. Non voglio che tu creda in me per fede cieca, ma che tu mi senta sempre in te e intorno a te.

È facile intuire come il pensiero di Spinoza fosse radicale per la sua epoca, e lo rimane tutt’oggi. 

Il Dio che descrive è un Dio di libertà, estraneo alle dinamiche umane del perdono e della punizione, un Dio che non richiede sottomissione ma che invita alla celebrazione della vita. Questo spostamento di prospettiva – dalla paura del giudizio alla valorizzazione della bellezza del mondo – restituisce l’esistenza nelle mani di chi la vive.

E allora, è inevitabile chiederci: quanto delle religioni istituzionalizzate si basa su una narrazione di controllo e paura? Quante dottrine promettono un aldilà glorioso a patto che si rispettino determinate regole, spesso arbitrariamente dettate? Queste idee non sembrano servire tanto a elevare l’anima umana, quanto a vincolarla, a tenerla incatenata al timore di una punizione eterna o alla speranza di una ricompensa ultraterrena.

Ma se, come diceva Lavoisier, “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” allora non è più liberatorio pensare che siamo energia in continuo mutamento? Un’energia che non scompare con la morte, ma che si reintegra nel grande disegno dell’universo, proprio come la Natura di Spinoza.

Forse è tempo di abbandonare le cazzate di chi ci promette un paradiso celeste in cambio della nostra sottomissione. 

Forse è tempo di guardare il mondo per quello che è: un luogo straordinariamente bello, ricco di opportunità per amare, gioire e vivere. 

La vera spiritualità non risiede in dogmi e templi, ma nell’esperienza diretta della vita, nel riconoscere il divino in ogni respiro del vento e in ogni raggio di sole.

Ufo a Catania…

Sembra che nel corso di quest’estate a Catania siano stati avvistati degli UFO… e proprio in corrispondenza dell’eruzione dell’Etna…
Sembra infatti… e non se ne capiscono i motivi, che questi UFO siano attratti dai vulcani di tutto il mondo…ed allora non poteva certamente mancare il nostro e quindi anche da noi si è presentato questo singolare e misterioso evento…
Ho ricercato un po di foto sui social network ed ho trovate queste foto che grazie ai telefonini in circolazione sono state capaci d’immortalare la scena…
Certamente la qualità non è delle migliori, ma ben esprime il concetto di quanti si trovavano a passare proprio in quell’istante…
Perché proprio in quel momento, non è che a tutti viene l’idea di mettersi a riprendere con il cellulare… uno è più interessato a non perdersi la scena, a restare ad ammirare quello strano oggetto nel cielo e poi bisogna essere in possesso di un apparato di buon livello, superiore alla media con un’obbiettivo di buona qualità per una alta definizione dell’immagine…  cosa che però la maggior parte dei cellulari in circolazione non possiede…
Ora le immagini sono sotto verifica dei soliti appassionati d’ufologia… e come sempre in queste occasioni… saranno in molti a scommettere che le immagini rappresentano qualcosa di diverso… da un qualche eventuale avvistamento…
Ovviamente accertare la verità non è semplice… proprio perché le immagini sono quasi sempre di scarsa qualità…
Certamente le immagini di oggetti che sorvolano la sommità dell’Etna è qualcosa che incuriosisce, e volere ipotizzare che quanto postato sia causa di riflessi, luci, difetti dell’obbiettivo del cellulare o di qualche ditata rimasta impressa… non sempre rappresenta la realtà dei fatti…
Chissà è forse giunto il momento d’incontrare questi altri esseri???
Siamo pronti per il fatidico “contact”???
Sono in molti ad essere convinti che una manifestazione extraterrestre sia imminente, e che non mancherebbe molto all’incontro con la nostra razza…anzi tanti già si stanno preparando alla loro prossima presenza… 
E’ ovvio che il fatto di apprendere in diretta che non siamo soli nell’Universo, ovviamente causerà, di fatto, un risveglio della coscienza collettiva di tutta l’Umanità, ed è ciò che i tanti avversari ( politici e non ) di questi progetti, vogliono evitare…
Tutto ciò difatti, non permetterebbe più a loro di continuare a controllare il nostro mondo.. ed è per questo che cercano di nascondere a tutti la verità… per poter mantenere il più a lungo possibile i popoli nella inconsapevolezza della realtà e soprattutto continuare le loro oscure manipolazioni.
Continuare ad insistere chiamando questi oggetti UFO è qualcosa di assurdo, perché se è vero che il termine vuol dire “Oggetto Volante Non Identificato”, mi chiedevo… ma quali sono oggi gli oggetti volanti attualmente in volo che non sono identificati, conosciuti e monitorati da quasi tutti i governi militari del mondo???
Ricordate la profezia dei Maya del 2012…è passata indenne e senza alcun scossone…ma forse quello era l’inizio di una data di preparazione e che proprio a partire dagli anni successivi, i contatti con esseri extraterrestri sarebbero divenuti sempre più frequenti… prima del fatidico momento del contatto!!!
Come ripeto sempre… niente ormai più mi spaventa… ho superato indenne quei decrepiti mostri dei nostri governanti… con le loro facce cadaveriche… ed allora… pensate quindi che un eventuale simpatico “rettiliano” può crearmi qualche problema??? No… io sono certo che no… anzi, che ben vengano!!! 

Il 2012 e la previsione Maya…

Avete fatto caso, come in quest’anno stanno accadendo dei cambiamenti climatici, mai visti prima…che presentano soprattutto anomalie…
Pioggie torrenziali, grandinate, tornadi, terremoti in zone a basso rischio sismico, scioglimento dei ghiacci, neve nei deserti, vulcani che riprendono la loro attività dopo anni di silenzio, e via discorrendo…
Alcuni anni fa, ho sentito di una teoria che attribuiva, ai neutrini la responsabilità dei cambiamenti che nel corso di questo anni sarebbero dovuti accadere…
Infatti, la loro scarsa reattività con la materia, dimostrano che sono gli unici capaci di arrivare fino a noi senza essere minimamente deviati, e se da un lato, superano qualsiasi ostacolo di sorta lungo il loro cammino, infatti ogni secondo 60 miliardi di neutrini, la maggior parte emessi dal sole, piovono su ogni centimetro quadrato del nostro corpo, lo attraversano e poi viaggiano nell’atmosfera o all’interno della terra, come se niente fosse, per poi uscire…,  dall’altra, queste particelle prodotte all’interno delle stelle ed in particolare dal Sole, durante le reazioni di fusione termonucleare, responsabili della produzione dell’energia, fuoriescono e giungono fino alla Terra, correndo alla velocità della luce, interagendo sembra con il nucleo della terra, aumentandone la temperatura…
Il Sole quindi oltre ad essere una sorgente di luce e calore è anche una potente sorgente di neutrini e alcuni esperimenti hanno evidenziato la presenza del fenomeno delle oscillazioni, che subiscono una sorta di amplificazione all’interno della materia solare.
E’ per questo che qualcuno pensa ad  una fase attiva, che il Sole attraversa ogni 11 anni, e che potrebbe causare tempeste magnetiche, a seconda dell’intensità, realizzando quindi dei cambiamenti naturali…
In ogni caso il primo potrebbe essere causato dalla distruzione dei sistemi di telecomunicazione, mettendo fuori uso i satelliti, i trasporti, in particolare quelli aerei, la distribuzione dell’energia…
Lo scenario che si presenterebbe è quello di ritornare indietro di almeno 200 anni, via… internet, cellulari, computer, navigatori, sistemi militari di puntamento, radiocomunicazioni, gravi ripercussioni sulle distribuzioni, in particolare quelle dell’energia, dai carburanti al riscaldamento, dalla distribuzione dell’acqua potabile e dallo scambio di merci, quali soprattutto i generi di prima necessita, quali quelli alimentari.
Questo scenario apocalittico, che abbiamo sempre visto nei film ( ricordate ” The Day after ” ) , potrebbe rappresentare invece una realtà, a cui forse i governi, sono già pronti ed a noi invece nascondono la verità…
Qualcuno dice che si esagera in catastrofismo e molti sono convinti che la civiltà avrà il sopravvento, ma si dovrebbe sempre valutare l’impatto che oggi questa, avrebbe sulle nuove generazioni, ben poco disponibili ad alzarsi le maniche, dal momento che tutto finora gli è stato portato su un piatto d’argento…
Certamente tutti pensano alle previsioni fatte dai Maya per il  2012, di questo ritorno alle origini, comunque dover assistere in maniera immobile, a forze naturali, che con le nostre tecnologie, non sappiamo contrastare,  rende noi, sempre più convinti, di quanto poco siamo importanti, nell’economia del sistema terra…, soli e dispersi in quest’universo…, proprio come un granello di sabbia, in mezzo ad un esteso deserto… 
Vivi come se dovessi morire domani, impara come se dovessi vivere per sempre…