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ANAC: Anche il Presidente Cantone si è arreso a tutta questa immonda corruzione!!!

Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone ha deciso di lasciare l’incarico per tornare a indossare la toga. 
Le destinazioni gradite sono tre, Perugia, Frosinone e Torre Annunziata, il capoluogo umbro sarebbe quello preferito, forse perché competente sui reati che riguardano i magistrati romani…
Sono passati cinque anni e a differenza di quell’iniziale entusiasmo, ora si ha come la sensazione che il ciclo sia giunto alla fine… lo si avverte anche dall’approccio che i cittadini e le imprese hanno oggi nei confronti di quel Anac.
Senza nulla togliere al lavoro svolto… assistere nondimeno in questi anni a tutte quelle numerose inchieste giudiziarie che hanno visto molti di quegli appalti finire sotto il mirino delle procure, dimostra come qualcosa non abbia funzionato a dovere o forse il nostro sistema è impostato affinché nessuno possa limitare quel mondo di corruzione e malaffare…
Leggo come egli affermi: “l’Anac rappresenta oggi un patrimonio del Paese. Sono circostanze che dovrebbero rappresentare motivo di orgoglio per l’Italia, invece sono spesso poco riconosciute come meriterebbero”, ma il sottoscritto preferisce la frase quando riconosce che la corruzione è tutt’altro che debellata…
La verità è che il sistema è malato!!! La circostanza assurda è che quel male abbia ormai colpito tutti, in particolare a quanti partecipano direttamente o indirettamente al mondo degli appalti…
D’altronde pensando ai vocaboli appalti o lavori pubblici, le prime parole che mi vengono in mente sono: tangenti, mazzette, clientelismi, prenditori, colletti bianchi, ecc…
Già, un mondo parallelo perfettamente funzionante che opera ai limiti della legalità, che garantisce spartizione di denaro in contante, senza che nessuno si lamenti o ne denunci gli abusi presso le autorità giudiziarie, d’altronde perché farlo… quei soldi fanno comodo per mille motivi: per accontentare le mogli, per far felici i figli, ma anche per se stessi, per quell’auto da sempre voluta, per l’orologio di lusso desiderato, per il gioiello da regalare all’amante e via discorrendo…
Di motivi se ne trovano sempre, l’importante per loro è mettersi a disposizione di quel sistema corrotto e usufruire così facendo di qualche vantaggio personale…
Ecco penso che sia in questo che sia mancata l’Anac, nel non aver saputo trasmettere – anche imponendo quel suo ruolo – quelle regole morali a tutti coloro che operano in quel settore degli appalti… di cui molti di loro ancora oggi, hanno dimostrato d’essere collusi con quel sistema fraudolento e clientelare…
Ma d’altronde cosa si può pretendere da quei pochi cittadini onesti e coraggiosi che vorrebbero denunciare, quando il nostro sistema legislativo e soprattutto la politica evidenzia di non garantire quei soggetti, ma viceversa fa in modo che quei comportamenti non vengano incoraggiati…
Purtroppo si è visto come chi denuncia è stato lasciato solo dallo Stato e la stessa magistratura successivamente, non lo ha tutelato a sufficienza…
Che dire… forse è questo il sistema che tutti vogliono e non c’è autorità di anti-corruzione che tenga… e comunque morto un papa… se ne fa un altro!!!