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YouTube e il lato oscuro del calcio: quando lo sport diventa odio e violenza verbale.

Negli ultimi anni, YouTube è diventato uno dei principali palcoscenici per discutere di calcio. 

Tuttavia, accanto a contenuti di qualità, si è diffuso un fenomeno preoccupante: canali che trasformano la passione per lo sport in un pretesto per offendere, insultare e diffondere messaggi di odio.

Già… quotidianamente, assistiamo a pseudo “creator” che utilizzano la piattaforma per aizzare tifosi contro tifosi, lanciare insulti personali verso giocatori, allenatori o dirigenti, e alimentare rivalità tossiche. 

In queste ore, ad esempio, avendo un collega sfegatato tifoso (a cui piace ahimè ascoltare nel suo portatile – ad alta voce – alcuni di quei soggetti), sono rimasto sconcertato dalle parole offensive rivolte a Thiago Motta, nuovo allenatore della Juventus. Critiche legate alla sua professionalità sarebbero accettabili, ma attaccare la sua dignità di persona, con toni irrispettosi e denigratori, non ha nulla a che fare con lo sport.

Sappiamo bene come lo sport, per definizione, è un’attività che mira a migliorare le capacità fisiche e mentali, offrendo divertimento ai partecipanti e intrattenimento agli spettatori. Ma soprattutto, lo sport è “rispetto“: rispetto per i compagni, per gli avversari, per gli arbitri e per il pubblico. Purtroppo, molti di questi canali YouTube dimenticano completamente questi valori, preferendo inseguire visualizzazioni facili e guadagni economici a discapito dell’etica e della decenza.

Ecco perché ritengo che YouTube e altre piattaforme abbiano una enorme responsabilità nel regolare i contenuti pubblicati. Perchè se da un lato è giusto garantire la libertà di espressione, dall’altro è necessario intervenire con politiche più severe per evitare che questi spazi diventino terreno fertile per l’odio e la violenza verbale. 

Ritengo quindi che la chiusura di canali che violano sistematicamente le regole del rispetto e della decenza sarebbe un passo importante, ma purtroppo spesso queste piattaforme agiscono solo dopo che il danno è stato fatto.

Ed allora reputo che sia giunto il momento di agire. Come? Semplice, possiamo innanzitutto segnalare i contenuti inappropriati: Ogni utente può contribuire segnalando video o canali che diffondono odio o violenza verbale.

Promuovere altresì – come sto ad esempio facendo io in questo post – un dialogo sano: Scegliamo di seguire e supportare “creator” che parlano di calcio con passione e rispetto, senza cadere nella trappola della provocazione fine a se stessa, perché educare al rispetto è fondamentale, in particolare per sensibilizzare i più giovani (e non solo) sui valori dello sport e sull’importanza di un linguaggio corretto, sia online che offline.

D’altronde ritengo YouTube uno strumento valido, che può essere utilizzato per condividere conoscenza, passione e divertimento. Tuttavia, quando viene sfruttato per diffondere odio e violenza, tradisce il suo scopo originario. Come appassionati di sport, abbiamo il dovere di difendere i valori che lo rendono un’esperienza unica: il rispetto, la lealtà e l’integrità.

Fermiamo questa deriva. Riportiamo lo sport al centro, dove merita di essere, e ricordiamoci che le parole hanno un peso: usiamole per costruire, non per distruggere!