Archivi categoria: terapie intensive

SICILIA – un grido d’allarme: Non passate l’isola in zona "gialla"!!!

In questi giorni, mi sono ritrovato a pranzare/cenare in alcuni ristoranti di Giardini Naxos, Taormina, Calatabiano, Letojanni e S. Alessio…

Nel dialogare con i gestori di quei locali di ristorazione, ma soprattutto con alcuni loro dipendenti, ho potuto costatare nei loro visi la preoccupazione che emergeva, quel timore di una chiusura immediata a causa del passaggio dell’isola a zona gialla…

Già… perché va detto, dopo mesi di assoluta improduttività e con il blocco ancora di molte attività quali ad esempio le discoteche o quei concerti dal vivo, ecco che il pericolo di dover chiudere nuovamente porterebbe molti di essi ad abbassare definitivamente le saracinesche e di mandare a casa tutti i lavoratori!!!

Una vera follia, sì… pensare che quei locali non possano accogliere i propri clienti nei tavoli posti all’interno o all’esterno, in particolare proprio in questo periodo estivo, è come voler determinare una guerra civile, perché alla fine di questo si tratterebbe…

Si… certo il metro di valutazione con cui dobbiamo ragionare è la percentuale dei contagiati all’interno dei reparti delle terapie intensive che secondo i numeri sono al di sopra della soglia, ma quanti di essi siano realmente gravi e soprattutto quanti tra loro sono stati così poco accorti da non volersi fare il vaccino e far giungere tutti a questa estrema condizione è un parametro che va valutato!!!

Perché non è corretto che per pochi soggetti, si debba pagare tutti, ed è il motivo che porta a giocare con i numeri, da una parte il governo nazionale che assegna quale soglia critica il 10% e la Sicilia che presenta un tasso di occupazione delle terapie intensive al 9.2% quindi sotto quella soglia…

La verità è che tutti da quei palazzi sanno e nessuno vuole rischiare ciò che potrebbe di fatto accadere: un’esplosione di recrudescenza incontrollata, supportata ahimè anche da una parte di quella criminalità organizzata, che alimenterebbe ancor di più le tensioni già presenti, in particolare a causa del disagio sociale determinato per la mancanza di occupazione!!!

L’appello di tutti è quello di non chiudere più, di affrontare la pandemia – se dovesse nuovamente alimentarsi – in modo diverso, con nuove strategie, lontane da quel semplice lock-down, che ha comportato in questi anni, la fine di molte attività e anche quella di molti suoi imprenditori, passati dai media in silenzio…

Basta quindi col fare cazzate e rivolgendomi ai nostri governanti chiedo: cercate di essere per una volta seri, senza ricercare come solitamente avviene la via più breve, perché questa volta il rischio che si corre, è quello di non riuscire più a tornare indietro!!!  

Ecco perché vi grido: non passate l’isola a zona gialla!!!