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Open letter to the President Pelligra…

Dear President Pelligra, good morning.

I am writing to you in follow-up to my last post on August 13, but this time I am reaching out directly (and this is why I am excluding all my readers by writing in English…). 

Despite the satisfaction from recent achievements, such as winning the Coppa Italia—a feat not achieved even when the team was competing in Serie A—I believe that, in the attempt to embark on a new path, some questionable decisions have been made.

I am particularly referring to the release of promising young players who, despite limited use by former coaches, had shown important qualities, such as the ability to beat their man, advance down the wings, and cross accurately into the box—all elements the team unfortunately lacks today.

Regrettably, in the intent to turn things around after last season, management may have severed ties with the past somewhat too hastily. I understand the rationale, but I feel it has led to avoidable mistakes: some of the players who were let go were not responsible for past difficulties and had demonstrated a strong commitment to the cause.

I imagine, and I could be wrong, that, as often happens, the current coach also influenced these market choices, preferring players familiar to him or perhaps to avoid potential tensions in the locker room. However, current results seem to confirm that something is not yet working as it should. Some of the new signings show limitations for this category, and I am concerned as I see other teams investing in young talents, including non-European players from Africa or South America—athletes of high value and cost-effective as well.

Additionally, for several matches now, our coach does not seem to be deploying the team in the most effective way, a troubling sign that brings to mind last year’s difficulties. It is time, President, to take control of the situation before it’s too late. A clear shift is needed, one that reaches management, the coaching staff, and the players, so that in the absence of the expected results, each takes responsibility.

I do not intend to substitute your managers, although, having worked for over thirty years in leadership roles in other professional fields, I believe I have acquired management and planning skills that could have been useful—albeit, not being part of the sports world, would bring little benefit. Even so, in cases where I faced similar circumstances, without prior experience and knowing my limitations in this sector, I still managed to compensate for these gaps by surrounding myself with skilled professionals.

Since I am not a sports expert, I believe that, before aiming for ambitious goals, it is fundamental to build a solid structure supported by a team of competent professionals capable of staying within budget—something an investor like you understands well.

President, I am confident that, despite the difficulties, our Catania can reach the playoffs. But, as we saw last year, reaching them is only part of the challenge; winning and achieving promotion requires something more!!! It is time, therefore, to move beyond optimistic chatter and focus on what can genuinely help Mr. Toscano change the current trend, which not only penalizes the team but weighs heavily on a unique and passionate fanbase eagerly awaiting to see their team win again.

Thank you for your attention, and I hope that your organization will swiftly implement the necessary adjustments to give the fans—who are always there, everywhere—new joys and achievements, so that we can celebrate new and exciting successes together with you.

With affection and gratitude for all you are doing for our beloved city of Catania.

Affectionately

Nicola Costanzo

Il Catania, da un calcio alla sfortuna…

Mister Zeoli buongiorno, 
in vista della partita di domani con il Potenza, ora che finalmente la Società ha deciso di esonerato il suo predecessore, ecco quindi che nell’augurare a Lei un buon lavoro, mi permetto di suggerire (pur sapendo che lei, in qualità di tecnico, non ha bisogno certamente di suggerimenti…) una possibile formazione, che tiene conto – non di un parere da tifoso – ma di quanto ho potuto osservare durante gli incontri della squadra in questi mesi.

E quindi, per quanto concerne il portiere, se pur non fortunato in queste sue uscite, confermerei Furlan (senza nulla togliere ai due colleghi), credo che l’ultimo vergognoso risultato contro l’Avellino sarebbe stato di gran lunga peggiore se non vi fosse stato per l’appunto egli a difendere la nostra porta…

In difesa, visti anche gli infortuni e gli squalificati, sistemerei la difesa a quattro con Curado, Kontek, Monaco e Celli ( sostituiti eventualmente da Costantino ed altri…).

Opterei per spostare a centrocampo Castellini (sì… so bene che ciò rappresenti una novità, ma credo che questo suo ruolo potrà apportare un miglioramento alla squadra e poi ritengo che in prossimo futuro, sarà questo il suo ruolo, preferibilmente a sinistra), accompagnato da Ndoj e Sturaro ( cui potrà subentrare Welbek, etc…).

In attacco Peralta, supportato dalle due ale sinistra e destra Cicerelli e Chiarella (quest’ultimi potranno essere sostituiti in corso di gioco da Chiricò e dagli attaccanti più in forma…).

Ed infine, il campionato finora è andato così… e non sta certamente al sottoscritto trovare i motivi di quei difficili momenti vissuti, forse l’allenatore precedente – secondo il sottoscritto – ha avuto alcune colpe, mi riferisco al non aver saputo dare alla squadra un gioco, ma debbo aggiungere che anche taluni giocatori hanno messo del loro in quell’altalenante circostanza che ha visto la squadra del Catania sfigurare in questo modesto campionato di “Serie C”. 

Per concludere, i giocatori debbono comprendere che in questo campionato bisogna correre e soprattutto che il gioco deve prevedere non più di due tocchi, altrimenti le squadre avversarie avranno tutto il tempo di risistemarsi in campo; ed ancora, bisogna evitare tutti quegli errori, peraltro non siamo mica dai salesiani dove tutto viene permesso, bisgna quindi evitare tutti quei passaggi complessi, difficili da realizzare e soprattutto ( senza alcuna offesa…) superiori a quelle proprie competenze tecniche fin quì evidenziate; ed infine l’attacco, passar la palla a chi è più capace e soprattutto abituato a metterls dentro la porta e quindi, per favore, evitate inutili presunzioni nel voler dimostrare in quelle rare occasioni di essere stati promossi ad eroi… 

Mister Zeoli, provi quindi a far giocare al meglio questa sua squadra, già… per come sono certo farà,  noi tifosi  viceversa, la sosterremo sempre – anche in caso di sconfitta – ci basterà vedere l’impegno profuso, Suo e dei suoi giocatori, perché da sportivi sappiamo bene che non sempre si può vincere e soprattutto che a volte bisogna saper dare merito agli avversari…

Ed allora, proviamo tutti insieme a dare una svolta a questo campionato, perché sono sin d’ora sicuro di poter dire che attraverso di Lei, alla fine di questo campionato, raccoglieremo importanti gratificazioni!!!

E quindi… Buon lavoro a tutti. 

Calcio Catania: condivido in parte quanto pronunciato su Telecolor dal giornalista Alessandro Vagliasindi…

Squadra in ritiro. Non può essere questo il Catania. Qualcuno, dal massimo dirigente al magazziniere, non sta facendo bene quello che dovrebbe fare”!!!

Trovate l’articolo completo su tuttocalciocatania.com – link:  https://www.tuttocalciocatania.com/2024/02/stampa-locale-vagliasindi-squadra-in-ritiro-non-puo-essere-questo-il-catania-qualcuno-dal-massimo-dirigente-al-magazziniere-non-sta-facendo-bene-quello-che-dovrebbe-fare/

In questi mesi (dopo anni di delusioni…) sono tornato a rivedere il “Catania Calcio“, non solo in Tv essendomi abbonato Sky per vedere la serie C, ma saltuariamente anche allo Stadio e credetemi per un momento ho pensato che dovevo essere diventato “masochista”, già… per aver deciso volontariamente di tornare a soffrire per questa squadra che ahimè, non merita minimamente il supporto di noi tifosi… 

Ma una cosa va detta, se quanto sopra (dopo tanti anni…) si è potuto avverare, lo si deve principalmente al Presidente Rosario Pelligra che si è messo in gioco, non solo acquistando la squadra, ma soprattutto direi promettendo quel tanto desiderato cambio di rotta che da troppo noi tifosi aspettavamo!!!

E su quanto sopra, nessuno di noi può dir nulla, il Presidente ha fatto e sta continuando a fare quanto di meglio per questa sua società, ma purtroppo le cose non stanno andando per come si vorrebbe ed allora bisogna ripartire dagli errori commessi, cercando di trovare una rapida soluzione!!! 

Sin dalla prima parte di stagione si vedeva che la squadra annaspava, non c’era gioco e alcuni dei giocatori dimostravano di non erano all’altezza delle aspettative, viceversa altri non potevano ricoprire i ruoli assegnati o quantomeno lo facevano in modoa scadente, non so dire se la colpa fosse del tecnico (che non conoscevo minimamente…) ma certamente, guardare quelle partite veniva da piangere… 

Il sottoscritto infatti non comprendeva come fosse possibile che la dirigenza non intervenisse urgentemente, ad iniziare dal suo Vice Presidente e Amministratore Delegato Vincenzo Grella, già… non capivo cosa ancora aspettasse…

E così finalmente si è esonerato l’allenatore Tabbiani per sceglierne uno nuovo ed è iniziato così sul web il “totonome” su chi potesse ricoprire quel ruolo, tra cui vi era anche quello dell’attuale Lucarelli.

Chi mi conosce sa che cerco sempre di essere corretto, in particolare quando si tratta di esprimere giudizi e difatti, tra i nomi che erano stato espressi, ve n’erano alcuni che mi piacevano, ed altri di cui non ero molto entusiasta, ed altri ancora che non mi vedevano d’accordo e tra questi, mi dispiace dirlo, vi era il nome di Lucarelli, ma soltanto perché in quel giudizio tenevo contro della sua esperienza professionale ( non parlo di quella da calciatore…) ma come allenatore…

tra l’altro vorrei aggiungere come al sottoscritto piace molto una frase attribuita al generale Napoleone Bonaparte che diceva: “Preferisco un generale fortunato ad uno bravo” e difatti non importa quanto a volte certi allenatori siano bravi, se poi dimostrano nei fatti di essere sfigati!!!

Ecco perché sin da subito non comprendevo il motivo di quella scelta, sapendo tra l’altro che vi erano altri tecnici sicuramente ben più capaci per questa particolare categoria, perché non va dimenticato come la serie C sia difficilissima e difatti c’è ne stiamo accorgendo tutti!!!

Ora, nel voler addebitare al solo Lucarelli le colpe di questo sfacelo sarei  scorretto, certamente egli ha delle enormi responsabilità e mi riferisco a quella mancata capacità di gioco espressa dalla squadra, d’altro canto, è ammesso che si possa perdere una partita, ma giocare male e tutt’altra cosa ed è ciò che il “Calcio Catania” sta facendo sin dal suo arrivo!!!

Scusate, ma soltanto il sottoscritto si accorge che la squadra non esprime alcun gioco, che quei giocatori passano la palla senza alcuno schema, mi sembra che tutto sia improntato nella casualità ed è soltanto a circostanze fortuite che si è riusciti a giungere nell’area piccola avversaria e quando ciò èsi è avverato, beh… anche gli attaccanti ci hanno messo del loro, già… giocatori incapaci d’indirizzare quella palla nella porta, se pur distanti soltanto ad un metro!!!

E quindi, pur non d’accordo con Vagliasini nel mettere la squadra in ritiro – d’altronde parliamo di professionisti, non stanno mica giocando nel campetto dei salesiani – sono viceversa concorde con egli (peraltro consentitemi di dire che ho sempre apprezzato di questo giornalista – che non conosco personalmente – non solo le grandi doti professionali, ma soprattutto quelle sue osservazioni, espresse quasi sempre in modo riflessivo ed equilibrato…), anche quando si è trattato di esprimere opinioni negative nei confronti di allenatori (e/o giocatori) e difatti, non posso ora che essere d’accordo quando parla di rischio “playout“!!!

Già… dice bene: non può essere questa la faccia del Catania!!! Nessuno di noi merita di vedere questa squadra, non è giusto, non fa bene neppure alla città che nella squadra trova una forma di rivincita sociale… 

Per cui, caro Lucarelli, certamente la squadra che ti è stata consegnata non era quella che volevi, d’altronde non avevi scelto quei giocatori che ti sono stati assegnati, ma qualcosa nel frattempo è cambiato, sì… il mercato di riparazione ti ha permesso di avere ora in rosa dei nuovi acquisti (alcuni di essi sicuramente da te segnalati…)!!!

Difatti, non si può dire che il Presidente Pelligra si sia risparmiato, anzi tutt’altro, e allora è tempo di scegliere i giocatori non solo più in forma ma che esprimono carattere, per avere così in campo la miglior squadra e proprio su quest’ultimo punto potresti farti aiutare, non certo dal sottoscritto, ma sicuramente da un’esperto qual è il giornalista Vagliasindi che, pur non essendo un tecnico, certamente potrà dare grazie alla propria esperienza (e senza alcuna critica da parte del sottoscritto…) quei necessari suggerimenti che sono certo, se verranno applicati, potrebbero dare una svolta in positivo al proseguo di questa squadra!!!

Perché una cosa in confidenza voglio dirla: se questa squadra continua così, mi dispiace dirlo, ma non credo proprio di aver la forza di continuare a guardarla!!!  

I tifosi della Juventus??? Finalmente… ALLEGRI!!!

Ah… finalmente, non ne potevo più!!!

E dire che appena insediatosi nella Juve, il sottoscritto era stato uno dei pochi ad aver difeso questo tecnico dalle critiche dei tifosi, convinto che egli sarebbe stato in grado di traghettare – dopo i tre anni del periodo  Conti – la squadra, nel campionato italiano, quantomeno per cinque anni… e difatti quanto pensavo si è avverato!!!
Mi auguravo nel contempo che egli dimostrasse quelle ulteriori capacità anche in altri tornei, ma purtroppo abbiamo tutti visto come – se pur giunti per ben due volte in finale – ci si è fatti sfuggire quella coppa “Champions”…
E comunque, non è tanto in quelle due finali che egli ha dimostrato i propri limiti, bensì nelle altre tre occasioni – di cui l’ultima quest’anno – nelle quali non è riuscito a proseguire in quella competizione…
Come dimenticare l’uscita contro il Bayer oppure quella contro il Real Madrid ed infine quella di pochi giorni fa con l’Ajax… 
Già, una serie di partite condotte compiendo gravi errori tecnici, che sono certo neppure il più giovane allenatore della Figc, avrebbe compiuto!!!
Errori che sono stati ripetuti anche in altre occasioni… poi fortunatamente ribaltate, come ad esempio quella con l’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone, ma che hanno evidenziato per l’appunto, tutte le difficoltà del tecnico juventino nel preparare la partita…
Qualcuno ora mi dirà che al ritorno la partita è stata ribaltata!!! 
Certo, è stato costretto ad inserire giocatori diversi ed a vinto… ci si dimentica infatti che proprio i giocatori utilizzati, hanno potuto essere in campo a causa delle indisposizioni dei loro colleghi, solitamente titolari, che però in quel preciso momento erano ahimè indisposti, infortuni, ammoniti e quindi grazie a quelle fortuite circostanze, abbiamo potuto rivalutare giocatori come Spinazzola, Rugani, Bernardeschi, ecc… che si sono dimostrati Brillanti e positivi, ma che poi stranamente nelle partite successive, il nostro tecnico ha deciso di lasciare fuori… 
Ecco quindi che sono venute fuori quelle lacune di cui parlavo… 
Anche l’aver utilizzato giocatori fondamentali, come ad esempio Chiellini, Mandzukic, Emre Can, Khedira, ed altri… (come l’aver fatto andare via il centrale Benatia che per l’appunto non veniva mai schierato o debbo pensare che la Juve avesse bisogno di soldi…)  nelle precedenti partite di serie A, pur sapendo di avere ben 20 punti di distanza dalla seconda, il Napoli!!!
Perché non ha utilizzato le cosiddette “riserve” (giocatori che in altre società sarebbero titolari) messe a sua disposizione dalla società, provocando con quelle sue decisioni una serie d’infortuni gravi che poi si è visto, hanno inciso nel proseguo della Coppa Champions… 
Quindi… ditemi, di cosa dovremmo essere “allegri”, di aver vinto altri cinque scudetti, come se quelli che abbiamo in bacheca non bastassero… e poi sono d’accordo con l’allenatore dell’Inter Spalletti che intervistato un giorno disse: anche mia mamma (non ricordo il nome) se allenasse la Juve, con i campioni che possiede… vincerebbe lo scudetto!!!
Infatti… posso già scommettere oggi che anche l’anno prossimo la Juve vincerà lo scudetto – d’altronde chi dovrebbe essere la rivale al titolo –  e così sarà il 38° (FGIC permettendo ovviamente…)!!!
Ma cosa importa, a noi non interessa vincere scudetti contro nessuno… noi vogliamo vedere una squadra vincente, che interpreta un gioco piacevole, convincente… all’inglese e non una squadra dai passaggi “tikitaka” infiniti per passare in vantaggio e chiudere forse la partita, con una estrosa iniziativa di qualche suo fuoriclasse…
Ecco perché a differenza dei miei colleghi “tifosi“, il sottoscritto da sportivo non si sarebbe dispiaciuto se il Napoli di Sarri, lo scorso anno, avesse vinto lo scudetto, come infatti ha applaudito quest’anno la squadra bergamasca dell’Atalanta diretta dal bravo tecnico Gasperini per averci buttato fuori dalla Coppa Italia o l’aver perso due anni fa la supercoppa con la Lazio allenata da Inzaghi, lo stesso che pochi giorni fa ha vinto la Coppa Italia, perché come ripeto spesso… quando si gioca bene i risultati arrivano… senza la necessità d’aver 25 fuoriclasse…
Per cui… grazie mister per quanto ha fatto, ma sapere che oggi la strade con la mia squadra del cuore si dividono, non mi fa minimamente rattristare… 
Spero per Lei di riuscire a trovare altrove più fortuna, mentre ai dirigenti della Juve auguro di affidare la squadra ad un tecnico “moderno“, perché una coppa la si può vincere come la si può perdere, non ha alcuna importanza, ma ciò che vogliamo vedere sempre nei nostri giocatori è la grinta, quella forza di essersi battuti come leoni fino al fischio finale… 
Perché noi… non dimentichiamolo: SIAMO LA JUVE!!!

"Confische spa" e quei suggerimenti espressi dall’Agenzia Beni Confiscati…

Confische s.p.a. – La ragnatela di imprese di mafia“, con questo titolo, l’amministratore giudiziario e consulente della procura di Palermo, Elio Collovà, ha descritto i suoi quasi trent’anni d’attività, durante i quali, ha amministrato decine di beni e di aziende confiscate alla mafia…

Se avete visto il video pubblicato dal sottoscritto nella giornata di ieri, sarete rimasti certamente annichiliti, in particolare quando si è evidenziata l’assoluta meraviglia, sui fatti accaduti a Caltanissetta, da parte della A.N.B.S.C. ( Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) da parte del suo Direttore, Avv. Dott. Umberto Postiglione, che sembrava cadere (come diceva nel film Checco Zalone) dalle nubi…
La cosa d’altronde – come riportavo ieri- non mi meraviglia affatto, perché costituisce ormai l’andazzo di questo nostro paese… dove ciascuno s’interessa di fare il minimo indispensabile, l’importante però che a fine mese giunga lo stipendio e soprattutto che, quel proprio incarico, scorra senza impedimenti e senza creare ad altri, eventuali problemi…
Di quanto sopra il sottoscritto, ne ha prova certa!!!
Difatti, in data 07.05.2015, aveva segnalato a mezzo Pec, nota personale alla ASBCN sulla gestione “particolare” di alcuni amministratori giudiziari, alla quale era successivamente seguita una ulteriore trasmissione in data 18.09.2015 con la quale il sottoscritto ( allora “Direttore Tecnico” di una delle più importanti Imprese di costruzione Spa in provincia di Catania) offriva –a titolo gratuito- la propria candidatura, per collaborare nella gestione di società analoghe e cioè sottoposte a misure di prevenzione…
Bene in entrambi i casi, posso assicurarvi di non aver ricevuto alcuna risposta!!!
Ecco questo è quanto lo Stato chiede a ciascuno di noi… e cioè di collaborare, di non essere omertosi, di denunciare e via discorrendo… ma quando si compie quanto è corretto fare, ecco che l’impressione che si riceve… è quella che di voi se ne fottono, che quanto fatto da soltanto fastidio, ma soprattutto… ciò che resta, è che i problemi reali, restano proprio a chi ha avuto il coraggio di esporsi, unico su centomila… mentre loro, protetti in quella loro veste… già ognuno di loro, di quel particolare “club dei temerari”, non faranno mai parte!!! 

D’altronde lo Stato ha dimostrato di non essere pronto a gestire i miliardi confiscati ogni anno alle mafie…. ed il motivo è legato principalmente a quella mancata volontà di scrivere leggi in maniera chiare, sia sulla confisca che nella gestione amministrativa di quei beni confiscati…
Quanto si è evidenziato ha dimostrato come la gestione dei beni sia divenuta negli anni… un vero e proprio business, per quanti operano all’interno dei tribunali, degli uomini da esso nominati, di tutti quei consulenti legati a filo diretto con quel sistema che permette loro, d’ottenere tanti mandati e poi infine, una serie lunghissima di professionisti (amici, coniugi, figli e parenti vari…) che hanno ottenuto negli anni, incarichi milionari… alla faccia di quella lotta alla illegalità!!!
Quelle società sono diventate per quel “sistema antimafia” una vero affare… che ha puntato principalmente a svuotarle quelle aziende confiscate, rinunciando a priori a fare impresa e portando le stesse al fallimento…
Nei casi opposti, quando le società avevano capacità di realizzare profitti, ecco che allora quegli amministratori ( ovviamente aiutati da quanto avrebbero dovuto controllare… ) si sono trasformati improvvisamente in “business man”… uomini cioè capaci di darsi all’imprenditoria ( senza averla mai svolta…), i quali, attraverso efficaci stratagemmi, sono riusciti a “spogliare a Cristo per vestire a Maria”, il tutto con il consenso dello “stato” ( quello però… con la “s” minuscola…)!!!   

Ho letto negli anni, da parte di alcuni soggetti (che operano all’interno di quelle strutture), che nel concreto, manca la volontà politica di cambiarle questo stato di cose…
Ma viene spontaneo chiedervi: con un sistema come questo, che produce benessere per tutti… che motivo c’è di cambiarlo…??? Anzi, il motto che passa è: “facciamo in modo che le cose restino per sempre… per come sono”!!!

Chi di "Beni confiscati" ferisce… di "beni confiscati" perisce!!!

Saranno in molti a tremare tra quegli Amministratori giudiziari, Custodi e ahimè anche Magistrati…
Sono soltanto alcuni soggetti, che si sono macchiati a Palermo di quei “reati” ora loro contestati dalla Procura di Caltanissetta, attraverso le procedure gestionali dei beni sequestrati e confiscati alla mafia!!!
Il sistema evidenziato dalla Procura di Caltanissetta (il Procuratore aggiunto, Lia Savia… “Santa” subito), ha dimostrato come esisteva un connubio diretto tra chi, nominava quegli amministratori giudiziari e chi, con quegli incarichi ricevuti, amministrava per concretizzare i propri interessi e quelli del “circolo”…
Il motto era: io faccio un favore a te… tu ne fai uno a me!!!
Ecco perché venivano (e ancora purtroppo… vengono) affidate più nomine ad uno stesso amministratore…

Ecco perché, all’interno di quegli studi di nominati amministratori giudiziari, troviamo alcuni collaboratori (e/o dipendenti, familiari) di quei giudici.

Ecco perché attraverso quella gestione amministrata, venivano concessi lucrosi incarichi a consulenti esterni, ma appartenenti tutti alla cerchia, come Studi legali, tecnici, del lavoro, amministrativi, peritali, ecc… i quali, ovviamente al momento opportuno ricambiavano il favore…
Dopotutto, grazie ad accordi “celati” con la parte interdetta, si poteva procedere con eventuali assunzioni di personale (non strettamente necessario…), ma che permetteva di favorire la richiesta ricevuta…
Entrambi così… realizzavano un comune vantaggio: l’Amministratore ha la possibilità d’inserire all’interno di quella società propri dipendenti (suggeriti o certamente “raccomandati”) ed al socio/i interdetto/i, concedere quella disponibilità, permetteva di non farsi escludere dalla gestione societaria… e difatti, in quasi tutte queste società amministrate dallo Stato, troviamo questi (sig.ri), che camminano insieme a braccetto… 
Finalmente… la Procura di Caltanissetta ha disposto in via d’urgenza per l’ex Presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto, il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di ingenti somme di denaro, beni immobili e quote societarie costituenti prezzo, profitto e prodotto di delitti di corruzione, concussione, peculato, truffa aggravata e riciclaggio, indagata nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei beni sequestrati e attualmente sospesa dalle funzioni e dallo stipendio.
Il sequestro preventivo, in corso di esecuzione da parte del personale del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, ha riguardato anche l’Avvocato Gaetano Cappellano Seminara, al quale la Saguto aveva affidato la gestione di numerosi beni sequestrati, e Maria Ingrao, Roberto Nicola Santangelo, Walter Virga e Luca Nivarra. 
Il sequestro è stato disposto in via d’urgenza per il pericolo concreto ed attuale di dispersione dei patrimoni illecitamente accumulati.
Una vera e propria sfilza di amministratori giudiziari… ma sono certo che la lista si allungherà a breve… di un bel po di nomi!!! 
Non so più chi sia peggiore, tra quei mafiosi o imprenditori (in affari con i boss) colpiti dai provvedimenti a sua firma quando era Presidente della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo o quegli stessi amministratori… da Ella nominati!!!
Un vero e proprio scandalo quello della “gestione dei beni confiscati alla mafia” che coinvolge soltanto in Sicilia, migliaia di società… da spremere… lasciando a casa con quella mala-gestione… centinaia di dipendenti i quali, proprio sotto quella gestione, devono ancora ricevere le proprie retribuzioni… 
Come per esempio il sottoscritto che, dalla Società IN.CO.TER S.P.A., deve percepire ancora oggi…  quasi un anno di stipendi… è dire che un commentatore meschino di nome “Giovanni” (su Live Sicilia Catania) mi ha apostrofato “mercenario”!!! 
Che schifo di terra è la nostra… sì diceva bene il mio ex collega Sollima: “una terra infetta”!!! 
Riporto quanto ho letto: un sistema denominato a “MARGHERITA”… dove al centro del fiore c’era il magistrato e intorno i vari petali che svolgevano incarichi diversi; a prima vista scollegati ( ma facenti parte tutti dello stesso fiore ) tra loro vi erano: amministratori giudiziari, professionisti, colleghi, cancellieri, ufficiali di polizia giudiziaria, rappresentanti del mondo universitario ed anche giornalisti, dai quali la stessa traeva vantaggi e utilità di varia natura….
Altro che vincoli associativi, questa è una vera e propria “affiliazione” ad un sistema corruttivo, ben peggiore di quello stesso a stampo mafioso!!!
Dopotutto non basa anch’essa come la mafia la propria esistenza su quegli stessi interessi corruttivi, familiari, clientelari, finanziari e associativi…
E cos’è la mafia se non quanto sopra… cos’è che manca a quell’elenco… forse le armi???
Ma perché le armi coercitive usate da questi “affiliati”, non sono peggiori o certamente più aggressive di quelle… più rumorose???
Il fine non è lo stesso…??? Non si tratta di arricchimento illecito… grazie a vincoli familiari e clientelari???
Per favore… finiamola con questi sequestri e queste confische… sono soltanto “bufale”, che non fanno più ridere nessuno… anzi, ho l’impressione che qualcuno si potrebbe fare male!!!
Fintanto che in questo paese… chi sbaglia non paga, non ci sarà mai alcuna legalità e soprattutto futuro, in particolare per questa nostra regione, dove “tutti” tendono a fare azioni illecite e dove, quei provvedimenti giudiziari, hanno a seconda degli imputati… tempi e modalità, completamente diversi!!!
Sì… è giusto continuare a sperare nella giustizia, ma quando accadono situazioni come quelle di sopra o altre peggiori, che a distanza di anni… devono ancora emergere, chiedo a Voi… ma come si fa a credere ancora nella giustizia???

ANAC: ci vuole coraggio a ribadire l’importanza e il ruolo dei commissari all’interno dell’imprese!!!

Ho ascoltato con attenzione l’intervista realizzata da un Componente dell’ANAC, precisamente la Prof.ssa (Costituzionalista) Ida A. Nicotra: https://youtu.be/C_dU99I1nJw
Dal video si evince quanto sia importante il ruolo dei commissari per portare a compimento gli appalti pubblici in corso, per combattere la corruzione e soprattutto (facendo riferimento al loro operato…) per salvaguardare i posti di lavoro. 
Secondo sempre quanto ribadisce il componente dell’Autorità Nazionale Anti-corruzione: “Il commissariamento delle imprese consente di portare avanti la commessa pubblica. E’ importante che gli appalti pubblici vengano completati e i tempi del processo non vadano a discapito della realizzazione delle opere pubbliche. Questa misura è stata introdotta con riferimento a Expo 2015 ed è diventata una misura ordinaria. L’istituto del commissariamento ha reso possibile coniugare e quindi sbarrare il campo alla corruzione salvando i livelli occupazionali, la libertà di impresa e nello stesso tempo, ha isolato i fatti corruttivi in un sistema che bilancia l’interesse dell’impresa con la necessità di evitare che la corruzione dilagante potesse impedire la realizzazione delle opere pubbliche”.
Ma di quali esperienze (concrete) si sta parlando… 
Sarei curioso di conoscere in Sicilia quali società “tra quelle prese in carico dagli amministratori giudiziari sono state capaci di garantire e salvaguardare la continuità aziendale e i livelli occupazionali… 
Mi chiedo, quando si dicono certe affermazioni, si ha conoscenza precisa e diretta… oppure si cerca (come di solito si fa nel nostro paese…) di stupire con effetti mediatici “speciali” (e/o propagandistici) tanto per voler usare frasi di circostanza…
Ascolto stupefatto che quanto compiuto in Sicilia dal 2014 è servito a tutelare l’integrità dei bilanci pubblici e per evitare ripercussioni negative sul piano economico…
Strano, ma i dati fin qui riportati… sembrano dire proprio l’esatto contrario!!!
Aggiunge inoltre: “A gestire tutto ci sono stati gli amministratori che hanno carta bianca sulle scelte… rispondendo di eventuali diseconomie dei risultati solo nei casi di “dolo o colpa grave“…
Ah… ora comprendo…
E’ strano comunque che quella “culpa” non venga mai fatta risaltare sui media, non ho mai letto su eventuali “doli” o come giustamente Lei dice… “colpe gravi” su quei nominati Sig.ri… 
Certo capisco che trovare le prove della loro colpevolezza non è poi così semplice… anche perché, è con i fatti che va dimostrata la disonestà di questi… e poi, non bisogna dimenticare che ci vogliono dei soggetti “coraggiosi” che comprovano quei riscontri… senza dimenticare altresì che proprio quest’ultimi, nel far il proprio dovere… rischiano una possibile querela… ed è il motivo principale, per cui in Sicilia nessuno parla!!! 
Eppure posso assicurarLe che qualche “audace” e aggiungerei non-omertoso” siciliano… a Catania c’è stato (o meglio c’è ancora… sì, finora non l’hanno ammazzato…) ed ha fatto di più… ne ha denunciato sia i comportamenti, che le azioni “irresponsabili“, ma forse dovrebbero essere chiamate con il loro vero nome… “collusive” e “fraudolente”… ma stranamente di quelle denunce non se ne parla… o meglio, finora tutto è rimasto ben segretato!!!
Ma come dico sempre… la Giustizia è lenta, anzi lentissima… ma alla fine… arriva sempre!!!
Vedasi per esempio quanto è uscito fuori grazie al Procuratore aggiunto di Caltanissetta, Dott.ssa Lia Sava (già mi immagino qualcuno che tira le fila dall’alto e che –proprio per aver toccato quei cosiddetti poteri “forti”– vorrebbe adesso conferirLe un premio, già un riconoscimento al Suo operato, sì… un nuovo importante incarico, presso qualche località “sperduta” delle Alpi…), già, l’inchiesta “Saguto & Co.” del Tribunale di Palermo non ha fatto fare una bella figura all’Agenzia Nazionale per la Gestione dei beni sequestrati e confiscati, anzi tutt’altro, un sistema che a posto dei forti dubbi sul reale ruolo e sui poteri che proprio quei commissari hanno ricevuto…
L’inchiesta per fortuna oggi non è stata insabbiata… anzi tutt’altro, l’hanno denominata “mare magnum” per quanto si è allargata… e chissà se non debbo pensare che forse, alcune suggerite considerazioni, non siano state finalmente vagliate dagli investigatori… tra cui quelle per esempio… che hanno condotto a controllare su “scambi di favore”, di quel particolare mondo delle “consulenze“!!!
Ma come dice la Pro.ssa: “piaccia o no… (sembra quasi un “dictat”) questa è la strada per combattere la corruzione, anche se porta molto potere nelle mani dei commissari o incrementi ancora di più la forza dello Stato nei confronti delle imprese private, che pagano però per aver ceduto il passo all’illegalità”…
Insomma potremmo definirlo il contrario di “out-out” e quindi ciò che resta è soltanto la possibilità di scegliere tra “questo o questo“!!!
Io, grazie alla mia esperienza personale (in qualità di Direttore tecnico) ho avuto modo di valutare tutte le fasi giuridiche che una impresa come quella nella quale opero… ha dovuto un questi anni attraversare…
Dall’iniziale periodo dei fasti… con la realizzazione delle più grandi opere infrastrutturali nella nostra provincia di Catania, alla fase prima di Sequestro (per due anni…) e di quella di confisca successivamente (quattro anni) e così dopo sei anni di amministrazione giudiziaria… da qualche mese (con decisione della seconda Corte d’appello di Catania, è stato “revocato il decreto del Tribunale), l’impresa (e quindi i suoi beni o ciò che ne restano…) è ritornata nelle mani degli aventi diritto!!!
Vede, posso affermarLe che il sottoscritto conosce meglio di altri questo “sistema fallimentare” (e lo dico senza alcun autocompiacimento…) e non mi riferisco esclusivamente a quanti operano all’ANAC (dopotutto il sottoscritto dovrebbe essere ben conosciuto dalle Sue parti… avendo inviando -a mezzo Pec- “particolari” comunicazioni… e alcuni pratici consigli direttamente al Suo Presidente… Dott. Cantone, relativamente alle negligenze operative dei referenti scelti propriamente per questo tipo d’imprese, ma chissà perché, anche lì da Voi, nessuno ha avuto la compiacenza di rispondere… spero che almeno quelle mie missive, siano state lette…), ma perfino di coloro che si atteggiano in tutte quelle varie Agenzie nazionali varie… e/o Associazioni di legalità, poste a contrasto della corruzione e del malaffare… 
Io comunque continuo come sempre, senza porre limiti sul mio operato, facendo sempre il mio dovere al massimo dei miei sforzi e tentando quando necessario, di far emergere sempre e ovunque, verità e giustizia…
Perché è così che ho scelto di voler essere ed è così che vorrò condurre questa mia vita: mai incertezze, nessun compromesso e soprattutto… alcuna lamentela!!!
Mi piace mettere in pratica quanto diceva il Giudice Falcone: che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così… solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare. Ed è allora, che la stragrande maggioranza preferisce… lamentarsi piuttosto che fare!!!

I beni restituiti ai Sig.ri Basilotta…

Se ci fosse ancora mio padre mi direbbe… “te l’avevo detto“!!!

Ora dopo quasi sei anni trascorsi tra sequestro e confisca, i beni ritornano nuovamente nelle mani dell’imprenditore (defunto) Vincenzo Basilotta…
Fino a pochi giorni fa avevo espresso una valutazione sulla disuguaglianza di trattamento tra la società In.Co.Ter Spa e la Tecnis Spa (due pesi e due misure) ed in questi anni ho più volte denunciato la mancata capacità operativa di quelle società sequestrate e confiscate, che di fatto sono state accompagnate alla chiusura definitiva…
Quindi a sei anni di distanza quanto aveva espresso il Presidente della quarta sezione del Tar di Catania, Biagio Campanella, sulla sospensione del provvedimento della prefettura etnea (che aveva negato il rilascio del certificato antimafia alla In.Co.Ter Spa), trova ora la sua giusta collocazione…

Per cui, la seconda Corte d’appello di Catania, accogliendo la richiesta dei legali, ha “revocato il decreto del Tribunale” emesso nel 2012 e ha “ordinato la restituzione di tutti i beni agli aventi diritto”…

Nel provvedimento i giudici rilevano che l’imprenditore: “era oggetto di una vera e propria richiesta estorsiva” da parte di Cosa nostra e che “non si può ritenersi raggiunta la prova dell’appartenenza o del concorso esterno” alla mafia, e quindi “non sussiste il presupposto necessario per la confisca di prevenzione”.
Mi chiedo, come mai ci si è messo tutto questo tempo???
Ormai gli appalti sono andati… i dipendenti pure… tutto il resto è passato… ed è strano che proprio quando forse la società si accingeva alla chiusura definitiva… vengono restituite nuovamente ai soci le quote…
Non è che forse lo Stato, avendo compreso il completo fallimento del proprio operato, abbia deciso –proprio come Ponzio Pilato– di lavarsene le mani, restituendo così nuovamente i problemi agli ex soci..???
Ambigua circostanza si ripete forse anche per quanto dal sottoscritto denunciato sul quotidiano on-line “LiveSicilia” sulla questione dei blocchi dei c/c da parte di Riscossione, situazione questa di fatto illegittima in quanto non teneva conto di tutta una serie di fattori fondamentali quali per esempio:
1) che il blocco ha di fatto sospeso in questi mesi l’operatività della società;
2) che la società non ha mai avuto notificato l’atto di pignoramento da parte della società di riscossione;
3) che sulle cartelle oggetto di pignoramento sono stati proposti ricorsi ai competenti organi tributari;
4) che in alcuni casi era stato ottenuto lo sgravio da parte dell’Agenzia dell’Entrate;
5) che a causa di ciò i dipendenti non percepiscono lo stipendio da quasi sette mesi;
6) che la società è sottoposta a confisca;
Ecco forse avendo compreso che quel blocco non poteva essere attuato ( per come è stato fatto…) e soprattutto che per tutta una serie di motivazioni -di cui ormai sono stanco di ripetere- (e che se interessati… potrete rileggere nei post scritti in tutti questi anni… quasi fino alla nausea) ed ancora, avendo rivalutato la posizione a suo tempo intrapresa quale errata, ecco che adesso si decide di tornare sui propri passi…
Ma ciò che è fatto è fatto… indietro per com’era non si può più tornare!!!
Come diceva Max Stirner: lo Stato chiama legge la propria violenza, ma chiama crimine quella dell’individuo!!!

Ora parlo io…

Incoter, parla il direttore tecnico: ‘In ginocchio, ecco il perchè…’: LETTERA IN REDAZIONE: il direttore tecnico della Incoter (azienda confiscata e in passato conosciuta come Fratelli Basilotta Spa) Nicola Costanzo denuncia quella che definisce una beffa dello Stato. 

Quello stesso Stato che oggi di fatto amministra la società di costruzioni…

Geotrans S.r.l.: una persona perbene e un Amministratore capace!!!

Desidero riportare la missiva che l’Amministratore giudiziario della Geotrans S.r.l., Dott. Luciano Modica, ha inviato alla Associazione di “Addiopizzo Catania” pochi giorni fa e che è stata pubblicata dalla redazione di LiveSicilia Catania:

La denuncia di Geotrans ‘Guardati con sospetto’

Questo Amministratore dimostra oltre che competenza, profonda sensibilità e lungimiranza…
S’intuisce infatti dalle sue parole, i modi in cui riesce a coinvolgere i propri collaboratori, trasmettendo ad essi, forza e serenità,  per una società in amministrazione giudiziaria, che sta subendo una trasformazione rilevante, ispirando sempre e comunque, tenacia e passione… per puntare a ottenere quei risultati prefissati. 
Inoltre, a differenza di molti suoi colleghi “_______” ( non saprei come definirli…) persevera in quella “tolleranza zero” verso quelle note metodologie collusive, applicando con atti reali e concreti, quanto necessario affinché si sappia da quale parte ha deciso di stare la società da Egli amministrata e cioè quella della legalità!!!
Mi permetto quindi con questo mio reblog, di esprimere al Dott. Modica, tutta la mia vicinanza e solidarietà, per una vicenda che in qualche modo risulta analoga a quella attualmente vissuta dal sottoscritto nella società per la quale opero come Direttore tecnico.
Diceva Andrea De Carlo: le persone più interessanti sono sempre il frutto di situazioni complicate…

L’Impresa confiscata "In.Co.Ter. S.p.a." ultima i lavori del Comune di San Giovanni la Punta.


Oggi ho piacere di perorare la professionalità di quanti operano nel pubblico ed in particolare di alcune figure che – per loro stesso incarico – hanno di fatto, grande responsabilità durante la loro conduzione.
Mi riferisco ai rappresentanti delle Stazioni Appaltanti, della Direzione lavori, dei responsabili dell’affidataria ed anche di quegli addetti delle imprese subappaltatrici…
Per quanto concerne l’Ente appaltante, desidero dare un plauso ai rappresentanti del Comune di San Giovanni La Punta, i quali hanno fortemente voluto credere che si potesse giungere alla conclusione, se pur con una impresa affidataria dei lavori, la IN.CO.TER. S.P.A., che a causa dei provvedimenti interdittivi sopraggiunti durante l’esecuzione, non garantiva certamente, quelle condizioni di affidabilità… che negli ultimi anni, le avevano permesso di primeggiare, realizzando nella provincia di Catania, molte delle infrastrutture più rappresentative…
Mi voglio congratulare quindi con: R.U.P. (Ing. Mario Santonocito), Coordinatore della Sicurezza (Arch. Angelo Plastini), Dirigente dell’Ufficio Tecnico (geom. Michelangelo Viscuso) e anche di quanti hanno permesso che si potesse giungere alla sua definizione, come il Sindaco (Antonino Bellia), l’Assessore ai Lavori pubblici (Giovanni Russo) e lo stesso Dirigente Amministrativo (F. Di Grazia), passando inoltre ai loro colleghi dell’amministrazione ed a quanti operano all’interno di quegli uffici, che dimostrano sin dall’accoglienza grande cortesia e disponibilità…
Un Ente esemplare, che in maniera silenziosa opera per definire i propri interventi e che può certamente annoverarsi tra quei modelli rappresentativi di ben più noti e propagandati, comuni del nord Italia…

Ho piacere inoltre di ricordare la Direzione lavori, nella persona dell’Arch. Fabrizio Russo, dei suoi collaboratori (Ing. Andrea Pulvirenti e Arch. Grazia Corsaro) e di quanti all’interno del suo staff hanno operato sin dalla progettazione per concludere la loro azione, attraverso la verifica ed il controllo quotidiano nel corso dei lavori.
Poi ci siamo noi… l’impresa esecutrice, la IN.CO.TER S.p.A. che ha trovato nel Dott. Alessandro Politi – Amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Catania – una figura indispensabile, che garantendo sin dalla sua nomina di attivarsi personalmente alla risoluzione di tutte le eventuali problematiche allora presenti, ha permesso di superare i momenti di criticità, dimostrando che quanto si stava realizzando, avesse quale unico fine, la definizione dell’opera stessa…
Un piccolo merito va anche al sottoscritto, che nella doppia qualità di Direttore Tecnico e di R.S.P.P. dell’impresa, è riuscito, in virtù dell’apporto ricevuto dall’impresa subappaltatrice (CO.N.PA.T Scarl, rappresentata dalla consorziata del titolare Sig. S. Conti) a concretizzare non solo questa collaborazione, ma soprattutto, di aver avuto il merito di non registrare alcun infortunio…

Desidero inoltre condividere questo piccolo “trionfo” con l’ex collega, geom. Giuseppe Sollima, il quale sin dall’inizio, si è interessato della gestione tecnica e che purtroppo, a causa della situazione amministrativa creatasi, ha dovuto interrompere il proprio rapporto professionale, senza però far mancare mai al sottoscritto, la propria disponibilità, che è risultata fondamentale affinché si giungesse al risultato oggi evidente a tutti…
Quindi, grazie a quanti hanno permesso che ciò accadesse… perché per il sottoscritto, ciò che è stato realizzato va oltre l’aver dimostrato che operando sempre per il bene comune si possa giungere ai risultati desiderati, ma ciò che maggiormente m’interessava fare emergere era il principio di legalità, sentore d’onestà che in quest’appalto, sin da subito avevo percepito e che ahimè invece in altre circostanze è venuto a mancare…
Nel mio blog come sapete… faccio spesso riferimento a tentativi di corruzione, malaffare, a soggetti che si prestano a quelle istigazioni e via discorrendo…

Perché è evidente a tutti (anche a chi non è del settore degli appalti pubblici), che certi meccanismi fuorvianti e collusivi, sono più facili da attuarsi quando il rapporto tra i soggetti è diretto, amichevole, confidenziale…
Quando cioè il titolare o rappresentante legale dell’impresa affidataria dell’appalto, può permettersi d’istigare alla corruzione lo stesso rappresentante dell’Ente o sottostare egli stesso, ad eventuali richieste che possano a lui giungere, sotto forma di tangenti, regalie o anche favori personali…
Cosa certamente diversa… è dialogare con una impresa confiscata e quindi, con i suoi rappresentanti legali o i suoi responsabili, che per loro stessa mansione, sono scelti e nominati dopo attenta verifica di tutte quelle necessarie condizioni, che negli anni passati, hanno condotto a comportamenti connaturati verso principi di onesta e rettitudine…

Quindi, chissà forse per i motivi sopra esposti, può accadere che una impresa sottoposta a confisca, possa trovarsi nella condizione di essere valutata con parametri diametralmente opposti, dove in un caso, si permette ad essa di proseguire nell’appalto aggiudicato, salvaguardando così la continuità aziendale (dopotutto potremmo in maniera approssimativa considerarle -Ente e Impresa confiscata- legate da un un rapporto quasi di “parentela” visto che entrambe sono gestita direttamente da uomini dello Stato), i posti di lavoro e di contro, in un analogo caso, ritrovarsi dei responsabili di Enti, che per motivazioni “oscure” indirizzano la stazione appaltante nella quale operano, affinché si possa giungere ad interrompere – pur senza reali motivazioni – il rapporto contrattuale…
Ma quest’ultima rappresenta un’altra vicenda, certamente spiacevole, ma di cui sin d’ora sono certo potrò (appena mi sarà possibile) raccontarvi!!!

Sfigatelli… poverini…

Tra pochi giorni iniziano gli Europei di calcio e la nostra Nazionale in ritiro a Coverciano, si allena per preparare al meglio questo evento…
Ieri il nostro CT, Cesare Prandelli è stato intervistato sugli scandali e sulle indagini che Calciopoli sta riportando all’attenzione…
Alle varie domande una risposta mi ha un pò sorpreso, quella cioè che i calciatori sono in un qualche modo ” sfigatelli”…. Sfiga cosa??? Minch… se questa è sfiga  allora la nostra cos’è..? e poi, la parola sfiga intende colui che è sfortunato o persona non gradita alle masse… e mi sembra che proprio non faccia al loro caso, sia per tutti quei soldi che prendono per dare un calcio al pallone… per lo più neanche tanto bene e soprattutto per quelle manifestazioni di solidarietà e affetto che vengono loro attribuiti, ogni qualvolta si trovano a passeggiare per le strade o nei campi di calcio…
Ed ancora… dare dello sfigato a qualcuno è una sorta di prevaricazione, quasi che uno si ponga ad un livello superiore, in qualità di giudicante proprio nei confronti di un giudicato che nel caso specifico è rappresentato proprio dallo sfigato…
Ovviamente il tecnico difende il proprio gruppo e lo sottrae dai giudizi e dai giornalisti, ma stia pur certo che proprio il sottoscritto rispetta sempre le opinioni altrui, ma quando queste sono all’interno di un contegno chiamato morale…
Indignarsi perché oggi qualche giornalista, manca di rispetto, forse nel voler porre domande inappropriate, non solleva dal fatto che esistono delle regole, fra cui quella che uno tesserato non possa scommettere su eventi sportivi ed in particolare proprio in quelli, nel quale egli partecipa… ed è proprio il caso che gli inquirenti stanno vagliando!!! 
Infatti fa bene ad aggiungere che nella sua vita è stato particolarmente fortunato ( meritevolmente aggiungerei io…) e che non ha mai scommesso… proprio perché riconosce che moralmente non è corretto farlo…, ma non è detto che questa discrezionalità l’abbiano anche i suoi giocatori…
Sentire di assegni da 50.000 euro che vengono dati ad un’agenzia di scommesse, vera o falsa che sia la notizia della scommessa, non mi sembra ( aspettiamo ovviamente le indagini ) un corretto uso del denaro, che rappresenta per una famiglia media/bassa quasi lo stipendio di tre anni… e Lei parla di sfiga!!!
Anche a me piacciono i fatti più delle parole, ma se devo mediare tra il perdere oggi un elemento valido per la sua squadra e sapere che questo è sceso a patti con delinquenti, mi dispiace ma preferisco avere una Nazionale composta da giovani che almeno rappresentano quei principi di lealtà probità e correttezza sportiva, che da sempre sono i  fondamenti dello sport… proprio come riporta il nostro Regolamento di Giustizia all’Art. 1 Comma 1!!
Comunque per adesso le auguriamo di fare un buon lavoro e vedremo in questi giorni cosa accadrà in campo, con la speranza che almeno queste partite non siano anch’esse condizionate e speriamo, a proposito di sfiga, che questa ci sfiori soltanto e ci porti nuovamente a sognare un traguardo prestigioso…