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"MUNICIPIA": Incredibile a Catania un ufficio pervaso di professionalità, cortesia e disponibilità!!!

Sapete bene come abitualmente attraverso questo mio blog cerchi di denunciare quanto avviene illegalmente oppure provi ad evidenziare quelle abituali disfunzioni cui purtroppo assisto, ma anche quelle segnalate dai miei lettori… 

In particolare è la mia regione (Sicilia) a interessarmi, ma non disdegno di occuparmi anche di altre regioni di cui conosco bene pregi e soprattutto difetti; già… quest’ultimi tra l’altro posso assicurarvi esser eguali se non superiori a quelli quotidianamente messi in evidenza per la nostra terra dai media nazionali…

Ma come dice il proverbio: “fatti a nomina e va cucchiti” e noi siciliani purtroppo quella riprovevole nomina c’è la portiamo dentro, ahimè da troppo tempo!!!  

Comunque, tra le tante cose che non vanno, ecco che ogni tanto accade qualcosa che mi sorprende positivamente e di cui ho piacere di poter parlare… 

Si tratta di ufficio aperto al pubblico per il contribuente del concessionario del Comune di Catania della riscossione (Raggruppamento Temporaneo di Imprese con Municipia S.p.A. “mandataria” e Gamma Tributi S.r.l. “mandante”), in piazza della Repubblica numeri 37-41…

Un nuovo concessionario che affianca il come dicevo sopra il Comune ed eroga i suoi servizi per aiutare i contribuenti a rispettare i pagamenti, facilitando l’accesso alle informazioni per una migliore comprensione sia delle scadenze che dei regolamenti comunali…

Il sottoscritto, recatosi per esaminare una vecchia pratica di mia madre, ha trovato in quella sede un’importante collaborazione nell’aggiornare e quindi definire quelle posizioni tributarie in modo trasparente e professionale…

Non sapevo che per accedere ai servizi avrei dovuto prenotare un appuntamento (attraverso il sito “https://www.comune.catania.it/citta-semplice/prenotaonline/#/” o telefonando al n. 030/5356481), ma i dipendenti presenti, valutando che non vi fosse a quell’ora alcuna prenotazione esterna e che erano  presenti solo alcuni esigui clienti, mi hanno consigliato di attendere…

Cosa che ho fatto e difatti, dopo solo pochi minuti sono stato chiamato al banco per richiedere informazioni e avere ulteriori indicazioni relative alle mie istanze… 

Per quanto gentilmente ricevuto, non posso che fare – attraverso questo post – un plauso alle Sig.re Anna e Claudia, che hanno dimostrato alle mie richieste grande cortesia, ma soprattutto una grande disponibilità nel chiarirmi in maniera comprensibile quelle pratiche su Imu e Tari…

Cosa aggiungere, quando qualcosa funziona è giusto gratificarlo!!! Sì… so bene che le mie sono semplici parole, ma nella vita di tutti i giorni, raramente ci rendiamo conto che a differenza di ciò che diamo, siamo noi a ricevere di più, perché solo con la gratitudine che alla fine la vita si arricchisce!!!

Siamo alle solite: a pagare sono sempre i soliti fessi!!!

Ho letto un post che riguarda Taormina e in particolare le tasse locali!!!
Dalle verifiche effettuate dal nuovo sindaco De Luca è emerso incredibilmente come tra i debitori del comune vi siano decine di impiegati comunali…

Si parla di decine e decine di migliaia di euro non versati anche dai dipendenti delle Partecipate, precisamente  risulta che 15 dipendenti del Comune non hanno pagato 24.000 euro di acqua, altri 10 devono versare 20.000 euro di Tari e altri 5 impiegati devono pagare 7.000 euro di Imu, cui si sommano altri 4 dipendenti Asu riguardo i quali sono emerse 5.000 euro di Tari non pagata.

Dice bene il nuovo Sindaco De Luca (chissà quanto ancora lo faranno restare in quella poltrona, visto le polemiche che si stanno in queste ore alimentando a seguito di quei controlli, d’altronde sappiamo bene come la legalità venga affrontata in questa nostra terra, la regola vale fintanto che non riguarda i propri interessi personali, altrimenti il consiglio è di non parlarne…): Il dovuto ora sarà trattenuto sugli stipendi!!!

“Santo Subito“… sì perché a differenza di tutti quegli ignavi colleghi, complici e omertosi che si prestano ad un sistema quantomeno poco chiaro per non dire “illegale”, c’è chi viceversa fa il proprio dovere, uno di questi è proprio il primo cittadino di quella nota località turistica che non si ferma dinnanzi a nulla: sono emerse infatti 80 posizioni, tra Comune e Partecipate, di dipendenti risultati non in regola con il pagamento dei tributi.

Difatti, in una nota formale trasmessa subito dopo il suo insediamento, aveva richiesto a tutto il personale impiegato presso la Casa municipale, Asm, Consorzio Rete Fognante e Taormina Arte, di regolarizzare eventuali posizioni riguardanti bollette non pagate sui tributi comunali, ed ecco infatti emergere oltre 80 situazioni di morosità su quei tributi previsti per Acqua, Imu e Tari!!!

Da qui l’atto disposto dalla Giunta De Luca che ha deliberato l’avvio di un’azione di rientro delle somme mediante la compensazione d’ufficio: in sostanza gli importi dovuti verranno detratti direttamente dagli stipendi di chi non è in regola!!!

Ho come la sensazione che a breve questo nuovo Sindaco si ritroverà come il sottoscritto, già… a rivivere circostanze a suo tempo denunciate (insieme ad altri amici coraggiosi…), che facevano riferimento ad alcuni Comuni limitrofi al Suo, per poi ritrovarci dopo quanto compiuto (solo per far emergere quei principi di legalità che solo a parole in molti desideravano, ma che poi, appena emersi i fatti gravi si sono immediatamente opposti, lo stesso peraltro compiuto anche in taluni uffici istituzionali, i cui dipendenti invece di manifestare trasparenza, si sono posti a protezione reagendo agli esposti presentati attraverso un muro di gomma, opponendosi in tutti i modi e facendo sì che la verità restasse celata…), beh… posso certamente affermare che quella mia vicenda, mi ha fatto rivivere la stessa esperienza vissuta da quel “Sindaco” nel film “L’ora Legale”, interpretato dai bravi Ficarra e Picone. 

Auspico quindi al Sindaco De Luca di non finir anch’egli in quella medesima situazione, perché sin d’ora posso assicurargli che quanto ora emerso in quel Comune da egli rappresentato, costituisce la consuetudine di molti altri e mi dispiace dover aggiungere: le cui evidenze sono state in questi anni appositamente celate!!!

Ah proposito, mi consenta di darLe un consiglio su questa infelice vicenda e cioè di provare ad integrare quanto da Lei attualmente verificato, con quanto già in possesso della Gdf, tra l’altro, faccio riferimento al comando di Taormina: sono certo che il Comandante sarà lieto di mettersi a sua disposizione (insieme ai sottoposti altamente professionali), per coadiuvarla in questo percorso appena iniziato, ma che vedrà a breve – se dovesse continuare – alzerà un inaspettato polverone, difficile da mettere sotto il tappeto!!! 

TARI: buone notizie per chi possiede una seconda casa "stagionale"!!!

Finalmente si è compreso quanto fosse corretto applicare una riduzione della tassa sui rifiuti se il proprietario utilizza l’immobile solo per un breve periodo, come ad esempio a mare nel periodo estivo o in montagna nel epriodo invernale…

Applicando questa linea di pensiero i giudici (quelli che ancora in questo paese ragionano con il cervello…) della Commissione tributaria regionale del Lazio hanno condannato il Comune di Anzio a riconoscere a un contribuente un taglio del 30% della Tari.

E’ stata fondamentale l’esposto di un proprietario dell’immobile che ha dato prova di averlo utilizzato non soltanto come single, ma solo per pochi giorni l’anno e in particolare nel periodo estivo. 

In primo grado i giudici tributari provinciali di Roma avevano dato ragione al Comune di Anzio, sancendo nel settembre del 2019 la legittimità del “silenzio rifiuto” opposto alla richiesta di sconto sulla Tari avanzata dal contribuente…

Di parere diverso i giudici regionali, i quali hanno riconosciuto, il diritto del proprietario dell’immobile ad ottenere una riduzione della tassa, sancendo, in sostanza, che la sua ridotta presenza nella casa ha comportato una minore produzione di rifiuti. 

I giudici tributari regionali hanno infatti ricordato che i Comuni, nello stabilire l’entità della Tari, debbono tenere in considerazione la potenziale produzione dei rifiuti, tenendo presenti non solo il tipo di uso dell’immobile – e della relativa superfice tassabile – ma anche quantità di rifiuti conferiti e servizio fornito. 

E dal Consiglio di Stato è arrivata poi un’ulteriore precisazione: il Comune ha mano libera nella definizione dell’entità della tassa, ma deve comunque indicare un tributo che sia proporzionale a quantità e qualità dei rifiuti prodotti.

E, sempre secondo il Consiglio di Stato, è logico supporre che colui che abita con continuità nel territorio comunale ha una capacità produttiva di rifiuti maggiore di colui che, a parità di bene immobile, vi risiede solo in modo saltuario. 

Quest’ ultimo passaggio si attaglia alla vicenda presa in esame dalla Commissione tributaria regionale del Lazio, poiché il contribuente ha esibito le bollette relative ai consumi di acqua e di energia elettrica e ha così dimostrato di avere utilizzato l’immobile solo per un breve periodo durante i mesi estivi, con conseguente, precisano i giudici tributari, minor inquinamento ambientale.

Legittima, quindi, la sua richiesta di vedere ridotta del 30% la Tari applicata dal Comune di Anzio che, condannato anche a pagare le spese processuali, ha il ricorso in Cassazione come unica strada per ribaltare la sconfitta subita in Commissione tributaria regionale.

Spero quindi che a breve, molti nostri comuni siciliani (non voglio citare quello che in questo momento ha inviato al sottoscritto una Tari sciellerata, per i pochi giorni estivi trascori al mare…) si adeguino a quanto previsto dal Consiglio di Stato, altrimenti saranno in molti i condomini di quei villaggi turistici nei comuni in questione, a fare ricorso a quei pagamenti richiesti, sapendo tra l’altro di vincere che nelle opportune sedi giudiziarie e facendo altresì pagare a quei Comuni le spese processuali… 

Prima quindi che si giunga a definire quella riduzione, meglio sarà per i Sindaci di quei Comuni; consiglio quindi di iniziare a pensare in maniera seria su sopra, formalizzando il nuovo importo da pagare, per ricevere finalmente il giusto compenso per quella tassa dei rifiuti!!!

Altrimenti sono certo di poter anticipare che per i prossimi anni, essi non vedranno versarsi un solo euro nelle loro casse da quei proprietari!!! 

Quella Tari quasi raddoppiata…

Sembra che qualcosa non vada come dovrebbe…

Ho letto di una protesta di alcuni condomini nel Comune di Giardini Naxos che sono scesi in strada per la questione della quota della Tari che, secondo loro, il Comune ha applicato illegittimamente alle proprie utenze domestiche…
Sembra infatti che gli aumenti siano stati determinati dall’aumento dei costi complessivi del servizio rifiuti, ma nell’applicare questa condizione, non si è distinto tra le abitazioni residenziali e quelle non residenziali, in particolari proprio quest’ultime, usufruiscono del servizio nei soli mesi estivi, essendo la maggior parte delle abitazioni di villeggiatura… 
Forse è qui che è sorto l’errore di calcolo e gli aumenti prodotti con l’attuale Tari, in quanto il Comune ha applicato i valori come fossero unità immobiliare “vissute” cioè occupate dai propri utenti durante tutto l’anno, mentre come si sa… non è così!!!
Ecco quindi perché potrebbe essere logico chiedere al Comune il rimborso di quanto indebitamente richiesto da pagare o eventualmente ottenere sui pagamenti già effettuati una compensazione sulla bolletta dell’anno prossimo…
Comunque a detta dei condomini, la vicenda non finirà quì… 

Tari… e basta!!!

Ho letto su change.org… un articolo interessante:
Sono proprietario di un immobile vuoto che personalmente non utilizzo e che non affitto da anni perché non riesco a trovare un inquilino… 

Puntualmente, ogni anno, devo pagare la Tari (Tassa sui Rifiuti) che oltretutto, nel comune dove sorge l’immobile, dal 2013 a oggi è quasi quadruplicata. 
Ma il mio immobile, poiché è inutilizzato e sfitto, non produce alcun rifiuto. 
Nonostante ciò, devo pagare ugualmente la Tari in virtù del comma 642 della legge 147 del 27 dicembre 2013 (la cosiddetta “Legge di Stabilità 2014). 
Ecco che cosa dice il testo del comma 642:
La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani: in caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria“.
In altre parole la tassa va pagata per tutti gli immobili che potenzialmente “potrebbero” produrre rifiuti, indipendentemente dal fatto che li producano davvero oppure no. 
Eppure, la logica vorrebbe che se la fornitura di un servizio prevede il pagamento di un corrispettivo, qualora il servizio non venga fornito, il fornitore non dovrebbe pretendere alcun corrispettivo.
Il mio problema è comune a centinaia di migliaia di italiani che posseggono un immobile e che, per motivi personali, decidono di non usarlo oppure non intendono o non riescono ad affittarlo.
Il testo del comma 642 andrebbe modificato per consentire ai proprietari di un immobile soggetto alla Tari di non pagarla se non ne fanno uso oppure non ne ricavano alcun introito in quanto non affittato.

In caso contrario, le amministrazioni comunali continueranno a percepire gli introiti della Tari anche a fronte di un servizio di rimozione dei rifiuti che non viene prestato.
Penso che in Italia, se dovessimo pagare in proporzione per i servizi reali che riceviamo, molto probabilmente avremmo tanti soldi in tasca…
Ma la disgrazia è che si paga tutto… anche quello che non ci viene dato o ancor peggio, ci viene fornito male!!!
Ma in questo caso, il pagamento della tassa è relativo alla raccolta dei rifiuti e difatti serve principalmente a tenere “riunito” in un quel unico ambiente… la nostra classe politica!!!
Dicono che il novanta per cento dei programmi in TV sia spazzatura… ma, non è che forse il novanta per cento di quanto avviene ne nostro paese… è spazzatura???