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Le nomine degli amministratori giudiziari, dovrebbero garantire trasparenza e soprattutto rotazione tra gli iscritti all’albo!!! Sì… dovrebbero…

Sul ruolo degli amministratori giudiziari si potrebbe aprire un dossier… ma basterebbe leggersi quanto il sottoscritto ha scritto e anche dichiarato in altri quotidiani on line, proprio in particolare su quelle modalità di gestione, alquanto “discutibili“… 

Sì certo negli anni si è parlato di trasparenza, rotazione, valutazione del peso e della complessità delle società da gestire… e comunque queste di numero “non superiore a tre”, ma quando si è passati ai fatti concreti, ciò che si è scoperto, ha lasciato ciascuno di noi totalmente basito!!!

Ovviamente non bisogna andare lontano per osservare quanto non funzioni o per meglio dire si realizza diversamente da tutti gli altri luoghi e sì… perché casualmente il distretto giudiziario di Catania sembra appartenere ad un’altra giurisprudenza, quasi godesse di una forma propria d’indipendenza o chissà forse indirettamente si è aggiogata anch’essa quel ruolo di “autonomia”, che appartiene di fatto proprio alla nostra regione…

Infatti, essa permette a molti dei suoi professionisti di ricevere incarichi non per come previsto dalla legge per un massimo di tre, bensì a questa schiera di professionisti, vengono date in gestione decine decine di società dai settori più svariati, come se amministrare una società di costruzione sia eguale ad una attività commerciale o ad una di distribuzione al dettaglio o all’ingrosso…

Ma la circostanza forse più assurda è che questi sono realmente capaci di amministrarle tutte contemporaneamente!!!

Poi qualcuno si meraviglia come all’interno di quelle imprese sequestrate o confiscate, accadano situazioni ambigue, con circostanza che hanno evidenziato nel tempo ( se mi permettete… aggiungerei grazie anche al contributo di soggetti come il sottoscritto ) controlli lacunosi che hanno di fatto permesso la realizzazione di truffe e raggiri, proprio a danno di quelle società… ahimè amministrate dallo Stato!!!

Riporta perfettamente nella sua nota il giornalista di “SudPress”: chi ha un minimo di esperienza imprenditoriale, ma anche chi ha solo un minimo di buon senso, sa bene quanto è difficile amministrare una sola azienda, complicato arrivare a tre, ma averne a decine è davvero fuori da ogni logica, tanto che la legge espressamente parrebbe vietarlo, anzi dal tenore della lettera, “comunque non superiore a tre”, sembra proprio neanche tenere in considerazione il fatto che questo limite possa essere superato.

Ed invece guardate un po’ cosa è successo: https://www.sudpress.it/destinazione-news/post/95315/amministratori-giudiziari-nominati-dal-tribunale-di-catania:-6-(sei)-professionisti-420-(quattrocentoventi)-incarichi 

Ah… se solo qualcuno si leggesse (una volta e per tutte…) quel dossier presentato ufficialmente alcuni anni fa e stranamente ancora celato (viste le informazioni compromettenti che contiene al suo interno…) dentro quella scrivania del nostro Tribunale etneo…

Già… credo che sia giunto il momento di farne avere copia al nostro Ministro della Giustizia oppure chissà, forse per darne immediatamente risalto al caro amico Giletti o al procuratore Nino Di Matteo!!!

Catania ha bisogno di persone che hanno ancora voglia di sognare… ma dove sono???

Questa mattina ho letto una intervista interessante del direttore Michele Petrina realizzata al Procuratore aggiunto di Catania, Sebastiano Ardita: http://www.sudpress.it/lintervista-esclusiva-al-procuratore-aggiunto-sebastiano-ardita-difficile-indagare-sui-potenti-e-la-magistratura-di-oggi-non-e-piu-la-stessa/ 
La parte che più mi ha incuriosito è quando si fa riferimento al sistema affaristico politico/mafioso e di come, dopo un periodo culminato con l’arresto di personaggi eccellenti, ci sia stata una battuta d’arresto, in particolare quando si è trattato di dover procedere con alcune inchieste importanti, contro i cosiddetti “potenti” di questa città… 
Peraltro anche la magistratura con il passar del tempo ha modificato quella propria autonomia, perché si è dovuta sostituire alla politica, intervenendo a quella domanda di giustizia, che tutto il paese richiedeva…
Ecco perché alla fine la giustizia ha allungato i propri tempi a dismisura… 
Così anche chi aveva torto, ha potuto beneficiare di questo sistema, che le ha garantito processi interminabili e procedure che hanno indotto molti cittadini a credere che, il rivolgersi alla giustizia era di per se inutile…
La nostra città in questi anni è tornata a modello anni 80′, quando ancora vi erano i cavalieri, non sotto l’aspetto occupazionale ma si quando le amicizie politiche contavano, di quando il clientelismo garantiva favori, di quando le corruzioni erano quotidiane e nessuno se ne scandalizzava…
Le istituzioni, l’imprenditoria, la politica, la mafia e anche molti cittadini, godevano di quelle connivenze; a restare fuori da quel sistema erano pochi e non perché erano onesti… ma soltanto fessi!!!
Sì negli anni qualcosa sarebbe dovuto cambiare, ma la verità è che in fondo, nulla è cambiato!!!
Ciascuno -dice bene il Procuratore aggiunto- “rema per sé!!! Questa nostra città è sempre più affetta dall’individualismo, anche a causa di una crisi economica che ha impoverito le nostre tasche e dove tirare a campare diventa sempre più complicato, i giovani scappano sempre più numerosi all’estero mentre quelli meno agiati scendono a compromessi attratti dai soldi facili della malavita? 
Ma come… dopo aver assistito alle stragi, dopo aver compreso quanto era accaduto, dopo aver visto la nascita di quella moltitudine d’associazioni di legalità, dopo che finalmente un’informazione libera iniziava a raccontare quanto stava realmente accadendo, com’è possibile che ancora oggi, non via stato un risveglio delle coscienze?
E’ bello quando il Dott. Ardita consiglia ai giovani di questa città di… “non smettere di credere ai loro sogni… qualcuno di questi prima o poi si realizzerà e Catania ha bisogno di persone che hanno ancora voglia di sognare”!!!
Ma di una cosa il sottoscritto è ormai certo: “I giovani di questa città… rappresentano con i loro gesti gli insegnamenti ricevuti dai propri genitori e a differenza di quanto ciascuno si augurerebbe, nessuno di loro proverà mai ad occupare un posto in questa società, basando la propria esistenza su principi e valori.
Ciascuno di loro proverà a fare il furbo, già vedrete… si farà raccomandare da quelle amicizie di papà o di un qualche familiare; tenterà in tutti i modi d’arricchirsi in maniera illecita, proverà anche grazie alla politica di sfruttare quella propria posizione privilegiata, ben sapendo in cuor proprio d’essere inadeguato e soprattutto scadente in tutti i sensi!!!
Ed allora…  di quale cambiamento parliamo??? 
Quale rinnovamento delle coscienze ci aspettiamo da questi nostri giovani, quando in loro vi è insito il seme del compromesso e della corruzione???
Ciascuno di loro, proverà a realizzarsi senza alcun merito e sara così convinto di essere nel giusto, che considererà una normale prassi, quanto ingiustamente andrà compiendo…
In loro non vi è alcun rigetto verso quei fenomeni illegali, tanto da considerare ogni propria azione, come fosse corretto…
D’altronde la corruzione familiare ha saputo agire in quella crescita individuale, ha modificato nel profondo le coscienze di quei figli che per l’appunto crescendo, hanno ormai perso quella capacità di perseguire i propri sogni, ma li hanno ahimè barattati, affinché potessero raggiungere quegli obiettivi prestabiliti per loro, basati principalmente su quell’unico interesse prioritario: già… quello personale!!!

La mafia oggi è esattamente quella che era 5 anni fa e alle prossime elezioni regionali serve un candidato nuovo!!!

A dirlo è stato Totò Cuffaro… (ex presidente della regione Sicilia) intervistato alcuni giorni fa, da Sudpress…

Nel video sono stati toccati tanti argomenti…
Si è parlato di politica, di mafia, delle condizioni disumane dei detenuti e dei rapporti familiari… 
Un racconto che partendo da lontano… tenta di rivolgersi ai nuovi giovani “costruttivi” di questa terra…
Sulla parete… c’è un enorme crocifisso e posto a fianco della sua scrivania, tra foto e libri ovunque…
Ha voluto evidenziare il problema della gestione carceraria… per poi passare al suo argomento principe, lo stesso per il quale, ha dovuto scontare la pena… 
Riporta l’ex presidente: “ho sbattuto contro la mafia, credo di essere nella mia coscienza assolutamente sincero quando dico di non aver voluto favorire la mafia; per me la mafia oggi è esattamente quello che era 5 anni fa un fenomeno criminale, schifoso, dissacrante, pericolosissimo che fa pagare alla sicilia e ai siciliani un prezzo altissimo, non soltanto in termini di vite umane ma anche in termini di cultura, di immagine ed economici”!!!
Continuando… “se quasi tutti i presidenti siciliani hanno avuto qualche problema con la mafia bisogna porsi un interrogativo, la mafia cerca di infiltrarsi e bisogna trovare il vaccino giusto, gli anticorpi giusti; gli uomini della mafia utilizzano i volti puliti per fare i loro affari”!!!
Il pensiero prosegue quindi sull’attuale presidente della Regione Siciliana… Rosario Crocetta, che, pur riconoscendogli il merito di essere persona onesta, non ne condivide la gestione, in particolare quanto compiuto sulla vicenda dei termo-valorizzatori… che secondo molti, dovrebbe far superare l’emergenza rifiuti…
Il sottoscritto se pur condivide in parte quella soluzione (oggi ci sono difatti sistemi più innovativi ed ecologici…), ritiene comunque che quest’ultima soluzione, per poter essere realizzata, deve essere “blindata” e controllata da una struttura autoritaria e fuori da controlli politici o privati, ma vigilata quotidianamente da militari, per non permettere con i fatti alla mafia di mettere le mani…perché altrimenti – con l’attuale condizione – è meglio abbandonare sin da subito l’idea…)!

Quindi ad un Crocetta inadeguato e “burattino”… con qualcuno che dietro di lui ne muove le fila… vi sono altri due pretendenti, Musumeci e Miccichè, che ad oggi non sono mai stati scelti dai siciliani, in quanto chissà, non ritenuti all’altezza di essere le persone giuste… dopotutto se il 51% dei siciliani non si è riconosciuto in loro… non è certamente per protesta, ma perché volutamente indifferenti a quei candidati!!!
Ora affinché la parte moderata vuole ritornare a vincere… bisogna che trovi un candidato credibile… e soprattutto onesto!!!
Su quest’ultimo punto ho dei forti dubbi…

Trovare un soggetto che non appartenga a quegli schemi politici, incorruttibile, senza scheletri nell’armadio e che negli anni si sia dimostrato integerrimo, aggiungerei, senza tessera elettorale e se possibile, senza alcuna averlo visto in qualche foto compromettente… non sarebbe male…
Certo… il problema è trovarlo (già… come trovare “un ago in un pagliaio“)!!!    
Infine… ricorda che (se pur interdetto dai pubblici uffici), non gli è vietato continuare a fare il dirigente in un partito o di poter esprimere giudizi di pensiero…
Dopotutto se pensiamo a tutti quei soggetti che, se pur condannati o con processi a loro carico, fanno parte ancora di quei partiti… come dargli torto.
Io certamente da quel partito starei molto lontano, come mi guardo da stare distante da quei suoi giudizi di merito, tanto inutili e di cui sono sicuro… poterne fare a meno.
Non mi convinceva allora e non mi sembra oggi, quella persona adeguata dalla quale avrei potuto prendere consigli, dopotutto per come egli stesso dice… “la politica o la si fa o la si subisce“!!!

Ecco… nel suo caso specifico dovrà subirla e dovrà subire anche l’atteggiamento repulsivo e distaccato di chi… proprio come me, da sempre, tenta di combattere quelle schifose collusioni e quei modi infidi e criminali, che hanno di fatto permesso a pochi soggetti ignoranti… di distruggere fino ad oggi, questa nostra terra…
La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine: Lei… e tutti quelli come Lei (siete purtroppo ancora in tanti…) fa ormai parte dell’inizio, sì l’INIZIO DI QUELLA FINE!!!
So che abbiamo molto da fare, ma vedrà… alla fine, questa terra verrà ripulita!!!

Truffe ai danni dell’Unione Europea ed all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – Ag.E.A.!!!

Ne avevo parlato il 20 Gennaio ed oggi leggo la notizia del blitz della Guardia di Finanza sul Parco dei Nebrodi… 
Lo stesso parco che aveva visto alcuni giorni fa il proprio Presidente, Giuseppe Antoci, coinvolto in un agguato in cui fortunatamente -grazie soprattutto alla scorta presente- è rimasto illeso. 
La notizia riportata è di SUDPRESS:
Colgo l’occasione però di riprendere la notizia sulla lettera intimidatoria, fatta pervenire alcuni giorni fa allo stesso Presidente, ma di cui, sin dall’inizio, ho avvertito dei forti dubbi… 
Sono le stesse perplessità che ho quando guardo in Tv alcuni sceneggiati girati qui da noi in Sicilia…
Mi accorgo come il più delle volte, gli sceneggiatori si prestano letteralmente a trasformare in siciliano… delle frasi italiane, mentre gli attori, nel recitare quei copioni, non possiedono quelle espressioni sintomatiche della nostro uso quotidiano… si capisce, o meglio noi siciliani capiamo, come quell’attore, non è… uno della nostra terra!!!
Analoga situazione ci capita anche tra di noi, tra conterranei appartenenti a diverse province… ecco ci si accorge come, gli idiomi, i segni, i movimenti sul viso e aggiungerei anche quegli stessi silenzi… sono annunciatori diversi, su quanto si voleva trasmettere…     
Vi starete chiedendo, ma a cosa si sta riferendo… 
Ecco, io penso (ovviamente non voglio sostituirmi a psicologi criminali o investigatore delle forze dell’ordine ben più preparati del sottoscritto) –lo dico sempre… sarà per questa mia mania di leggere continuamente “Legal-Thriller” o libri sulla mafia – che ho la sensazione di accorgermi di quanto forse ad altri sfugge…  ed è quel sospetto che mi suggerisce che dice che qualcosa non va…
D’altronde debbo aggiungere che, nel corso della mia vita. non mi sono mai soffermato ad accettare quanto mi è stato visivamente proposto… anzi, ho sempre conservato quella propria indipendenza critica e morale, che ha fatto si di saper guardare oltre, rispetto a quanto formalmente  prospettatomi…
Ritornando a quella lettera… se fosse stata scritta esclusivamente per il Presidente Antoci… almeno la prima parte, quella cioè che trasmetteva con violenza il messaggio che si voleva fare pervenire (anche se aggiungerò di seguito un’ulteriore perplessità…) poteva anche passare… ma, nel momento in cui il messaggio, ha coinvolto anche il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ecco che lì… si è commette l’errore di scrivere in Siciliano una frase “mafiosa”… che nessun mafioso avrebbe mai riportato così in modo semplicistico…
Sì… fa parte dello stesso copione di sopra… manca di quella peculiarità “siciliana” che un appartenente a quella associazione criminale avrebbe certamente espresso… 
Non voglio minimamente riportate quell’epiteto dispregiativo (mancante…), che è dopotutto riportato in quelle frasi intercettate… e fa parte di quel naturale lessico inferiore, utilizzato da certi soggetti criminali, per indicare in modo denigratorio, colui che si vuole di fatto offendere!!!
Ed infine… quella S (di Scannato) scritta in modo maiuscolo… con quanta precisione si è voluto sottolineare il “verbo”… dimenticandosi nel contempo della prima consonante, la F, che doveva (questa certamente sì…) essere scritta in maiuscolo!!!
Per quanto sopra ritengo che questa lettera sia stata scritta da un mitomane… a cui non interessa minimamente colpire i Sig.ri indicati nella missiva… 
Quegli altri (i mafiosi…) non scrivono… ma sparano, perché hanno in gioco interessi milionari e l’attentato compiuto dimostra difatti, come non siano tanto disposti a perderli!!!
Ma oggi lo Stato c’è… e dimostra che è giunto il tempo di rispondere con forza e vigore… a quel guanto di sfida lanciato!!!
  

Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati…

Desidero riprendere alcune domande, postate in questi giorni, nei siti web di Addio-Pizzo e Le Iene Sicule, sulla visita a Catania del Dott. U. Postiglione (Direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati) per chiedere ad Egli, se realmente crede che, attraverso le metodologie finora adottate (per queste società), si possa giungere ad invertire, il percorso finora realizzato…
Ora, voler giungere in Sicilia, solo per promuovere se stessi o l’Agenzia che si dirige (con la scusa di assegnare 210 beni confiscati), comunicando i nominativi per i recenti incarichi affidati (sarebbe comunque interessante conoscere con quali modalità sono stati scelti questi amministratori), mi sembra di ascoltare quelle solite propagandistiche manifestazioni, quando di contro, si poteva tranquillamente “operare in silenzio, senza bisogno di realizzare… tutto questo clamore… 
Inoltre, dalla cerimonia è emerso come alle domande dei giornalisti, egli abbia volutamente esimersi dal rispondere, in particolare mi riferisco a quelle sulle inchieste in corso presso il Tribunale di Palermo…, che sono state diplomaticamente “evitate”…
Delle imprese attualmente confiscate… e non sono soltanto quelle che solitamente vengono richiamate, ma mi riferisco alle migliaia (sono più di 5.000 di cui però, soltanto circa 2.000 sono state destinate ed assegnate) che proprio in Sicilia… non trovano risposte dalle Istituzioni… e dove, il più delle volte, vengono totalmente abbandonate a se stesse… per non voler dire, che di fatto… restano sotto il diretto controllo di coloro a cui erano state sottratte!!!

Inoltre, la cosa assurda avviene, non solo quando si è dimostrato di essere inadeguati alla gestione di questi beni… ma in particolare, quando, attraverso la propria professionalità e correttezza morale, si è saputo dimostrare di essere stati degli ottimi amministratori…

Infatti, prendendo proprio spunto del complesso (Lido dei Ciclopi) nel quale è stata svolta la sopraddetta cerimonia, mi chiedevo come sia possibile, aver revocato l’incarico al suo amministratore Dott. Giuffrida, che a detta di molti (in particolare proprio dei suoi ex dipendenti e dall’analisi sulla gestione finanziaria-amministrativa) essere persona corretta!!!

Allora… non è che forse proprio perché queste società, sono riuscite tra mille difficoltà non soltanto a sopravvivere ma a produrre utili (incassi), qualche “furbetto” ora, abbia pensato di volerci mettere le mani sopra???
Mi chiedo quindi… chi gestirà queste società… quali requisiti possiederanno questi nuovi amministratori rispetto allo stesso Dott. Giuffrida???

Siamo certi che i soggetti ai quali verranno dati in gestione queste società, non sono ora messi lì, perché “qualcuno” li abbia scelti appositamente per riprenderne il possesso???

Ed ancora, dal momento in cui Lei dichiara che, nell’incaricare questi amministratori, si applicano “le tariffe più basse che ci siano, e cioè quelle del Tribunale di Reggio Calabria“, ed è il motivo per cui (sono sempre Sue parole…) certe volte, molti amministratori giudiziari rinunciano a diventare collaboratori dell’agenzia, mi chiedo, visto che l’aspirazione che porta questi soggetti a tale incarichi è prettamente “venale”… non sarebbe forse meglio, modificare questa gestione, affidandola direttamente ad uno dei corpi dell’Arma e fare gestire questi stessi beni (a seconda delle tipologie societarie) con personale dipendente, assunto specificatamente per i settori merceologici d’appartenenza, con l’ausilio ed il controllo diretto della GdF, senza continuare con questi clientelari incarichi, che finora hanno dimostrato essere in questi anni… quasi sempre corruttivi???
Dopotutto, questi signori vengono pagati non solo da noi cittadini… ma soprattutto dalle stesse imprese sulle quali è intervenuto il provvedimento interdittivo; sarebbe quindi opportuno, che quei soldi, fossero in un qualche modo… opportunamente “distillati” e non scialacquati… per come finora si è fatto!!!
Credo inoltre, che sia giunto per le istituzioni, il momento d’iniziare a fare seriamente il suo dovere e non nascondersi ancora oggi, dietro il dito!!!

Bisogna intervenire definitivamente contro quegli amministratori che hanno dimostrato essere di fatto collusi… che attraverso la loro disdicevole gestione hanno permesso che si protraessero abusi e malaffare!!!
Queste persone debbono pagare in particolare se vengono dimostrate proprie partecipazioni attive nel 

compiere eventuali reati…

Non si può da un lato confiscare i patrimoni alla mafia e successivamente mettere uomini, che attraverso quelle loro azioni, dimostrano essere, essi stessi dei mafiosi!!!
Credo sia giunto il momento di fare pulizia… non pensare d’inventarsi meravigliose cerimonie festose, vivaci e nuove strategie, intuizioni colorate di facciata, che poi, proprio come delle “bolle di sapone”… non fanno altro, che esploderci in faccia!!!
Concludo attendendo le risposte, che il quotidiano d’inchiesta Sudpress ha posto proprio sull’argomento e sarebbe importante che, almeno per una volta, qualcuno ci mettesse non solo la propria faccia ma anche la propria firma… rispondendo a quelle domande, non in maniera generalizzata, ma dando dimostrazione di capacità operativa e soprattutto di volontà concreta…
Resto (ma credo di poter dire… che siamo in migliaia quelli…) in attesa di un Suo celere riscontro!!!

“Perché se diamo il voto è per il posto di lavoro. Se non avevamo bisogno del lavoro 5Stelle votavamo“


E’ con questa dichiarazione il sovraintendente Todaro conclude la propria ricostruzione al procuratore Lina Trovato…
La frase è stata estrapolata da un art. di Sudpress, di Lucia Murabito del 20.03.2015 e precisamente: “Voto di scambio: alla sbarra Lombardo padre e figlio”.
In questa frase, si condensa la reale motivazione per cui ancora oggi, la politica ed i suoi interlocutori, godano, da parte dell’opinione pubblica, di quel consenso, certamente di facciata, nel quale ognuno si propone, nel voler contribuire alla causa della ricerca e raccolta dei cosiddetti “voti elettorali “.
Perchè di questo si tratta, poter barattare quei numeri con qualche posto di lavoro…
Io do qualcosa a te… se tu dai qualcosa a me…
Ci stiamo preparando al toto-elezioni e tuuti – più o meno in silenzio – si stanno muovendo per garantirsi i voi necessari alla propria candidatura…
Ognuno per se… ( questo sembrerebbe il motto… ) ma tutti per uno!!!
Infatti, se pur in questo preciso memento, i vari partiti sembrano essere lontani tra loro – anni luce – a breve, appena giunti alla partenza… ecco che come d’incanto, le coalizioni si focalizzeranno sull’unico obiettivo che è quello di vincere!!!
Dopotutto, lo dicevano migliaia di anni fa i romani, “Do ut des“, è cioè… ,do qualcosa con lo scopo di poter ottenere qualcosa… circostanza che era solitamente associata, ad una pratica di cui oggi ben si conoscono virtù e  vizi, quali sono il voto di scambio e la corruzione…
Si tratta di barattare la propria coerenza attraverso il proprio voto, con la richiesta personale di un favore…
Favore quest’ultimo a cui si resterà per sempre legati… verrà richiesto di ricambiare al momento opportuno, cioè quando meno lo si aspetta, dovete ricambiarlo… quel favore, perché dopotutto, se oggi avete una posizione, un lavoro, andate fieri di quello che siete… ricordatevi che lo dovete proprio a “LUI”… al Vs. unico padrone, a colui che vi ha permesso – senza alcun vostro personale merito – di diventare ciò che sembrate… ma che poi realmente non siete…
Perché Voi… alla fine siete… come direbbe qualche amico palermitano: “nuddu ammiscatu cu nente” inservibili, inutili, incapaci… inconcludenti e inefficienti, se non ci foste… sarebbe la stessa cosa… buoni soltanto a leccare gli stivali, già, come farebbe un cagnolino devoto al suo padrone… eguale!!!
Quindi… per favore… mettetevi a 90° e cercate di fare il vostro dovere… date loro vostro voto… quello di vs. moglie ( e vi va ancora bene… che vi chiedono solo quello… ), dei vs. familiari, dei parenti e degli amici… che tanto prima o poi, anche loro avranno bisogno di un favore… perché la ruota si sa… gira per tutti!!!
La vita infatti è come quella ruota… gira e rigira e nel girare può essere che la lancetta alla fine… indichi proprio te… ora si sa… vincere o perdere fa parte della vita…,  ma vincere con onestà e dignità rappresenta l’unica vera soddisfazione!

  

Lo schifo continua: Bocciato l’emendamento perché i partiti mantengono il vitalizio ai condannati!!!

‪I condannati ringraziano tutti coloro che si sono astenuti o che hanno volontariamente non votato…
Di fianco trovate tutti i nominativi di ha votato, di coloro che si sono astenuti e dei restanti che se la sono fatta – come si dice – alla larga…
‎Cuffaro‬ e tutti coloro che lo seguiranno, ringraziano ovviamente il Governo ed in particolare Pd‬.
Con questo mancato voto, si permette a quanti condannati, di ricevere il vitalizio per i reati previsti dal 416, 416 bis e ter, e la fattispecie di aggravante prevista dal DL. 152/1991 e dalla L. 203/1991 Ps. il 416 ter è il reato di voto di scambio.
L’ex presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro, da tre anni riceve dall’Assemblea regionale siciliana un vitalizio mensile da ex deputato di 6 mila euro lordi.
Nel ns. paese – potrebbe sembrare assurdo ma è così – non esiste alcuna norma che vieti la corresponsione del vitalizio agli ex parlamentari in cella e ciò è possibile in quanto i loro colleghi ( chissà forse perché ricattabili… )  non hanno mai votato un’emendamento che escludesse la possibilità di percepire il vitalizio o la pensione regionale ai condannati per i reati sopra descritti…
Non voglio fare campagna elettorale al M5Stelle è veramente una questione di dignità ed in questo momento, si vuol dimostrare ai cittadini, che se pur condannati i cosiddetti privilegi… restano inalterati e continuano ad essere goduti…
Comunque su Facebook sta girando un post di SUD- PRESS dove riprendendo quanto pubblicato sul web dal Movimento 5 Stelle, indica i nomi ed i cognomi dei deputati che hanno votato contro la sospensione del vitalizio ai condannati per mafia ed i cui nominativi sono i seguenti: deputati PD Mario Alloro, Giuseppe Arancio, Maria Cirone, Giuseppe Lupo, Bruno Marziano, Antonella Milazzo e Giovanni Panepinto. Esponenti di Articolo 4 come Salvatore Cascio, Carmelo Currenti, Luisa Lantieri, Lino Leanza, Salvatore Lentini, Raffaele Nicotra, Paolo Ruggirello, Luca Sammartino e Valeria Sudano. Per la lista Megafono, Giovanni Di Giacinto, Antonio Malafarina. Per l’Mpa, Giuseppe Federico. Per Forza Italia Santi Formica e Vincenzo Figuccia. Appartenenti al Pid-Grande Sud Michele Cimino e Bernadette Grasso e Roberto Clemente. Dell’Udc, Nicola D’Agostino, Nino Dina, Orazio Ragusa e Mimmo Turano, edinfine per il gruppo misto Beppe Picciolo del Democratici riformisti e Pippo Gianni.
Chiedo quindi a quanti sopra elencati, in considerazione del fatto che norma mirava principalmente ad abolire il vitalizio per coloro che sono stati condannati per reati legati alla mafia, mi sembra che la bocciatura dimostri – senza alcun ragionevole dubbio – che nel ns. paese ed in particolare nella nostra terra… la Sicilia, quanto dichiarato in lotta all’illegalità sia realizzato soltanto per ipocrisia, perché nella sostanza, quando cioè si tratta di schierarsi e dichiarare in modo chiaro e deciso la propria posizione, ecco che le “gambe tremano” e si dimostra che ad esporre belle parole si è bravi, ma quando si tratta di sostanza i fatti dimostrano il contrario…
Mi auguro che ognuno di questi, dichiarino esplicitamente le motivazioni che li hanno indotti a votare contro una norma irreprensibile e rispettabile anche se presentata da uno schieramento contrario al loro…
Perché qui non si avvantaggiava nessuno…, non si vincevano punti e neanche alcuna preferenza partitiche o politica, qui avrebbe vinto il rispetto delle regole, già, quel tentare di recuperare un principio fondamentale noto con il nome di legalità!!!
Non si è fatto… ed io – ma suppongo siamo in tanti – siamo a chiederci perché…????
Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
Giovanni Falcone