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SCANDALO: Fondi rubati alla Sicilia per finire al Nord! E il Governo Regionale? MUTO davanti alle promesse tradite!

Ho ascoltato ieri l’ennesimo notiziario pubblicato su una pagina social di “Tik Tok” al link: https://vm.tiktok.com/ZNdkdLWDj/  dove si faceva riferimento agli ennesimi tagli dei fondi destinati alla Sicilia che ahimè sono stati destinati verso il nord Italia!!!

Nel leggere notizie come queste mi chiedo come sia possibile che molti di quei lacchè, tra i miei conterranei, votino ancora per quei partiti attualmente posti al governo nazionale che dimostrano in maniera chiara che ci stanno derubando!

Ma d’altronde li ho visti, qualche anno fa, sì… quando posti in fila chiedevano (sembrava di essere ai tempi di Maria Antonietta, regina di Francia, quando – si dice – pronunciò quella sua famosa frase“se non hanno pane, dategli le brioches”; sappiamo come nuovi studi abbiano affermato che la frase sia stata originariamente utilizzata in un romanzo di Rousseau per rappresentare il disprezzo dell’aristocrazia e quindi di quell’allora governanti nei confronti del popolo, molto prima della nota “Rivoluzione”…) e come adulatori in maniera servile, aspettavano che quegli individui porgessero loro un saluto, una stretta di mano o ancor peggio, firmassero (quelle fotografie stampate, consegnate a modello “santino”) loro… l’autografo!!! 
Ma di chi poi? Ditemi… ma chi caz… sono questi soggetti per desiderare un loro autografo? Credetemi sulla parola, a vedere ciascuno di loro mi è venuto il vomito, ero presente casualmente in una Hall d’Albergo quando, appoggiato a un pilastro, osservavo la servile meschinità umana, sì di tutti quei soggetti, “leccapiedi“… per non voler esser più scurrile!

E questo è il ringraziamento per le preferenze concesse a quei soggetti, le stesse che hanno permesso loro di sedere in quelle poltrone a Roma per governarci!!! Ed allora, rivolgendomi a quei miei conterranei: mi raccomando, la prossima volta mettetevi in fila, fate le corse in quelle urne per consegnare a loro la vostra preferenza!!!

Minc…. ho sempre pensato sin da ragazzo con orgoglio di essere siciliano, di poter dire, io mio sento come un Leone, una Tigre, aggiungerei un Gattopardo! Ma crescendo e osservando il mondo che mi circonda, mi sono accorto come negli anni, quelli che erano come il sottoscritto, si sono piegati al sistema, ai compromessi, alle regole, alle bustarelle, già… al malaffare, ed oggi, ecco che mi ritrovo circondato da sciacalletti, iene, e da questi nuovi politici nazionali, imitazioni di quelli che furono i gattopardi, insieme a tutti questi sciacalli e pecore, che – per una congiuntura terribile – si sentono di essere il sale della terra!     

E così i nostri miliardi se ne vanno in silenzio, sì come nella mia immagine di sopra, insieme alla cenere dell’etna,  (già… perché quanti avrebbero docuto ribellarsi da Palazzo D’Orleans, sono gli stessi a cui è stata data loro quella poltrona…) e così le opere che dovevano essere compiute con quel nostro denaro, se ne vanno in fumo…

Parliamo ad esempio del collegamento ferroviario veloce tra Palermo e Catania che non è solo fermo, ma ormai sembra cancellato ancora prima di partire. La notizia del ritardo nella consegna – inizialmente prevista per giugno 2026 – è stata bruciata da un colpo ancora più duro: i fondi del Pnrr destinati al progetto sono stati dirottati verso altre regioni. Lo annuncia con forza Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia: “Un treno che non parte neanche sulla carta“.

Ma a chi dare la colpa? Per Barbagallo, il presidente della Regione Schifani si muove sempre troppo tardi, e quando lo fa, preferisce scaricare le responsabilità sui dirigenti regionali piuttosto che ammettere il fallimento di una gestione politica inefficiente: “Schifani – accusa – anziché convocare tardivamente i direttori generali, dovrebbe iniziare ad assumersi le sue responsabilità. I fondi vengono spostati perché altre Regioni si sono dimostrate più pronte, efficienti e capaci di programmare. Noi no“. 

Non ha tutti i torti il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, nel ricordare che i vertici della burocrazia siciliana non nascono da scelte meritocratiche: Sono spesso espressione di logiche clientelari, dove contano più gli equilibri interni alle coalizioni che la competenza. Basti pensare al caso del capo della Pianificazione strategica, legato allo scandalo dei referti falsificati a Trapani e tuttora in carica, nonostante le richieste di rimozione. Mentre Schifani improvvisamente si sveglia dal torpore per criticare i suoi stessi collaboratori, non ha esitato a espandere l’organico dell’Ufficio Cerimoniale da 24 a oltre 100 unità. Una scelta paradossale, che dice molto su priorità e visione.

A denunciare il caos è anche Roberta Schillaci, vicecapogruppo M5S all’Ars: “Questa settimana niente lavori in Aula, il governo manca all’appello mentre la Sicilia affonda. Sanità in crisi, lavoro precario, infrastrutture abbandonate. L’ultimo colpo arriva proprio dalla decisione di sfilare i fondi Pnrr alla tratta Palermo-Catania per destinarli altrove. È indecente, ma forse ‘indecente’ non basta. Chiediamo da mesi un confronto sullo sfascio della sanità, ma il governo continua a occuparsi d’altro. Dopo quattro mesi, non c’è nemmeno il direttore generale dell’Asp di Palermo. Quando finalmente Schifani smetterà di litigare con la sua maggioranza e tornerà in aula”?

Ketty Damante, senatrice M5S e membro della commissione Bilancio, aggiunge: “Se sognate un treno veloce tra Palermo e Catania, dimenticatevelo. La scure del ministro Foti si abbatte sulle già fragili infrastrutture siciliane. Mentre si illude con il Ponte sullo Stretto, qui tagliano 37 chilometri di alta velocità. I fondi Pnrr non saranno spesi in tempo, quindi tanto vale spostarli. Peccato che così dovranno essere presi da altri progetti, magari già programmati. Il risultato? Nulla si salva”.

Per Pino Gesmundo della Cgil, il problema è strutturale: “Salvini, più che ‘quello del fare’, sembra ‘quello del non fare’. Se avesse investito energie nel Pnrr invece che su un’opera simbolo come il Ponte, oggi staremmo meglio. Al Consiglio dei Ministri si è discusso della revisione del Piano, evidenziando i numerosi ritardi nelle opere strategiche: Palermo-Catania, Salerno-Reggio Calabria, Terzo Valico… ovunque, solo ritardi”.

E Jose Marano, deputata M5S e vicepresidente della commissione Territorio all’Ars, conclude amaramente: “Dall’alta velocità all’alta incapacità il passo è stato breve. Due lotti fermi, promesse svanite. Ora i cittadini pagheranno il prezzo di una gestione pasticciata. Le motivazioni ufficiali? Siccità e mancanza di operai specializzati. Ma questa è una beffa. Non ci sarà nessun treno veloce entro il 2026 e bisognerà trovare nuovi fondi, sottraendoli ad altri interventi. Qualcuno dovrà rispondere di questo danno enorme per la comunità”.

E la Sicilia aspetta, ancora una volta. Mentre le promesse si trasformano in cenere, proprio come quella che sale dal nostro Etna e si disperde nel vento, mentre i treni, ahimè, restano fermi in stazione.

E’ il silenzio generale che permette alla criminalità organizzata di operare indisturbata!

Quante segnalazioni di usura ed estorsione vengono presentate nella nostra isola? Poche, quasi nulle. I dati parlano chiaro: le denunce calano, mentre i reati crescono in modo esponenziale.

E no, non è merito di uno Stato forte e presente, come qualcuno vorrebbe farci credere. È la paura!

Quella stessa paura che paralizza la gola quando sai che una denuncia potrebbe costarti tutto: la tua attività, la serenità dei tuoi cari, persino la vita…

Ho letto da qualche parte che un prefetto – non ricordo più di quale regione del Sud – ha ammesso numeri da brividi: meno di venti denunce per estorsione, meno di dieci per usura. Su migliaia di imprenditori. Su migliaia di famiglie. Vi rendete conto?

Eppure lo sappiamo bene: quando qualcuno trova il coraggio di parlare, spesso è già troppo tardi. È come quei pentiti di mafia che si ravvedono solo con le manette ai polsi. Troppo comodo. Il vero coraggio sarebbe denunciare prima, collaborare prima, prima che ti schiaccino. Ma come puoi farlo, quando lo Stato ti lascia solo contro un sistema che ha radici più profonde del tuo desiderio di giustizia?

Perché è questo il punto: lo Stato, in questi anni, ha dimostrato di non essere in grado di vincere questa guerra o forse, semplicemente, non ha voluto. Troppi interessi, troppe connivenze, troppe strette di mano con chi dovrebbe essere in galera. E allora l’imprenditore onesto è costretto a una scelta atroce: pagare il pizzo in silenzio o rinunciare a tutto ciò che ha costruito, pur di riprendersi la libertà.

Ma la libertà non dovrebbe essere un lusso. Non dovrebbe essere una scelta tra la rovina e l’umiliazione. Eppure, eccoci qui, nel 2025 – sì, scriviamolo nero su bianco, perché nessuno dimentichi – ancora a contare i nostri morti civili, ancora a far finta di non vedere.

Le nostre urla non vengono ascoltate. Sono come quella canzone di Alessandra Amoroso: “Perchè urlo, ma non mi senti“! E allora basta chiacchiere. Basta manifestazioni di facciata, basta promesse. Se vogliamo davvero cambiare le cose, servono fatti. Servono leggi che proteggano chi denuncia, servono politici che non si vergognino di stare dalla parte giusta.

Altrimenti, questo silenzio resterà l’unico suono che ci accompagnerà. E sarà più assordante di qualsiasi grido.

E allora basta col pronunciare parole sterili: pensate a quell’imprenditore che ieri ha chiuso l’attività, dopo trent’anni di lavoro. Guardate ora a suo figlio, sì… che sogna di andar via, perché qui non c’è alcun futuro!

La loro unica colpa? Aver creduto che la giustizia fosse più forte della paura!

Infiltrazioni mafiose e amministrazioni locali: un legame pericoloso!!!

Il fenomeno dell’infiltrazione criminale nelle amministrazioni locali rappresenta una minaccia concreta per la legalità e il corretto funzionamento delle istituzioni. 

Da tempo si registra un crescente interesse da parte dei gruppi criminali verso le risorse gestite dagli enti locali, accompagnato da strategie mirate a condizionare le decisioni delle amministrazioni, soprattutto nei comuni di dimensioni più ridotte. 

Questi enti, infatti, si trovano spesso a essere il punto d’accesso privilegiato per l’infiltrazione nelle strutture amministrative e istituzionali del Paese.

Le motivazioni degli scioglimenti dei consigli comunali negli ultimi anni hanno infatti evidenziano una correlazione preoccupante tra presenza mafiosa, investimenti pubblici in opere infrastrutturali e fenomeni di corruzione. 

Questo problema tra l’altro non è più circoscritto al Sud Italia, ma riguarda sempre più frequentemente anche le amministrazioni del Nord, sottolineando un progressivo deterioramento delle condizioni di legalità su scala nazionale.

In questi trent’anni il numero di comuni e di aziende sanitarie sciolte per infiltrazioni mafiose continua a crescere, come dimostrano i dati pubblicati, ed anche quest’anno conferma questa tendenza allarmante impone una riflessione seria sull’efficacia della disciplina normativa attualmente in vigore e l’urgenza di misure migliorative.

Ritengo da quanto sopra che vi è bisogno di rafforzare i controlli preventivi.

Implementare cioè sistemi più stringenti per monitorare i flussi di spesa e verificare la trasparenza dei processi decisionali, soprattutto nei piccoli comuni, spesso più vulnerabili.

E’ fondamentale migliorare la formazione e il supporto tecnico, fornendo agli amministratori locali strumenti e competenze per riconoscere e contrastare i tentativi di infiltrazione, anche attraverso piattaforme digitali per la tracciabilità degli investimenti pubblici.

Promuovere la collaborazione tra le interistituzioni, rafforzando il dialogo tra prefetture, forze dell’ordine e amministrazioni locali, per condividere informazioni e agire in modo coordinato contro i fenomeni corruttivi.

Vi è la necessita di introdurre un codice di trasparenza avanzato, già… che superi le regole attuali, rendendo obbligatoria la pubblicazione di ogni passaggio relativo ai bandi di gara, dalla scelta delgli appaltatori,  ai fornitori, fino alla destinazione dei fondi pubblici.

E’ tempo quindi di rivedere il quadro sanzionatorio per rendere più rapide e incisive le azioni contro i responsabili delle infiltrazioni, avviando altresì campagne di sensibilizzazione per coinvolgere attivamente i cittadini nel controllo della gestione pubblica, promuovendo una cultura della legalità e della trasparenza.

Occorre quindi che ci si adoperi affinché le amministrazioni locali tornino a essere baluardi di legalità e trasparenza. Occorrono interventi concreti per rafforzare i controlli, tutelare gli amministratori onesti e garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate per il bene comune, senza cadere preda di interessi criminali. 

Perché solo attraverso un impegno collettivo e determinato sarà possibile proteggere le istituzioni e restituire fiducia ai cittadini.

Sì… potremmo copiare l’idea di Kim Jong-un. Già dalla nostra isola potremmo riempire i palloncini di rifiuti per farli svuotare sopra…

Che ridere… 

Immaginatevi la sorpresa che avrebbero i nostri politici se venissero investiti da quei palloncini d’immondizia!!!

Diciamo che potrebbe rappresentare la corretta contromisura ad una serie (delinquenziali) di azioni compiute nei confronti di noi cittadini del Sud…

Ho letto in queste ore che Pyongyang è riuscita in pochi giorni, ad inviare circa 3.500 palloncini nella vicina Corea del Sud, trasportando ben 15 tonnellate di spazzatura e letame. 

Ed allora ho pensato – visto e considerato le tonnellate di rifiuti tossici che hanno viaggiato dal Nord del Paese verso il Sud, sostanze di cui ancora oggi nessuno conosce le reali quantità scaricate e soprattutto la tipologia di quei veleni –  perché non restituire a quei legittimi proprietari i loro rifiuti???

Perché va detto il nostro “Sistema di controllo dei rifiuti” è un totale fallimento e le mafie lo sanno bene, tanto d’aver continuato – proprio in queste ore in cui sto scrivendo – ad alimentare i profitti, perché nel contempo lo Stato dorme o forse debbo pensare che quest’ultimo sia colluso con quel sistema (in particolare proprio in questi giorni vista la prossimità delle votazioni) criminale!!!

Container pieni di barili con scorie pericolose, sostanze chimiche o metalli che per le loro proprietà fisiche hanno provocato gravi lesioni o la morte per cause di vario genere!!!

Ma tanto a chi interessa se in questo Paese si muore, non certo a chi sta seduto inutilmente in quelle poltrone e d’altronde con il giro finanziario che quei rifiuti producono, a nessuno viene in mente di fermare quel business…

Certo il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri (NOE) prova a contrastare quotidianamente quel traffico illecito, ma come ben sappiamo il 90% sfugge a quei controlli, soprattutto perché i primi a non dare loro una mano a contrastare quel traffico sono proprio i cittadini che attraverso i loro omertosi comportamenti, foraggiano di fatto quei meccanismi criminali!!!

Parliamo di milioni di tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi che finiscono in discariche clandestine o sotto terreni destinati alla produzione agricola, i cui veleni e le esalazioni determinano ahimè malattie irreversibili…

Ed allora, dopo quanto siamo stati costretti a subire, ritengo sia opportuno premiare quei nostri referenti, sì… dimostrando tra qualche giorno tutto il nostro consenso, ma non con una “X” scritta all’interno di quell’urna elettorale, bensi con un bel palloncino colorato, con dentro una parte di quello stesso rifiuto con cui ci hanno fatto convivere… 

Miei cari connazionali, ecco quindi l’idea: per ogni volantino politico che proprio in questi giorni ci è stato lasciato nella cassetta postale, noi tutti potremmo rispondere con una tenace rappresaglia, già… inviando palloncini pieni d’immondizia per scaricarli (mi dipiace per i miei molti amici romani…) in due di quelle note piazze di Roma!!!

L’Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Terza parte.

Quindi, continuando, una cosa è stata accertata: ci troviamo circondati da connazionali ben disposti a consumare e lavare tutto quel denaro ricevuto illegalmente!!! 

Per far ciò utilizzano non solo se stessi, ma anche i loro familiari e debbo ahimè inserire anche una parte di quei loro amici…

Sono solitamente commercianti, rivenditori, immobiliaristi, negozianti, tutti soggetti ben disposti ad accettare denaro contante in cambio di quelle vendite, compiute il più delle volte in maniera rateale, affinché non venga mai superata la soglia di contante imposta quale limite dallo Stato…

Ecco perché  quelle spese vengono opportunamente “indirizzate” verso i loro amici, in quanto quest’ultimi sono fondamentali per questo ruolo, sono essenziali nel procedere con il riciclaggio di quel denaro (già… senza mai dire al loro caro amico, di come sanno bene che quel denaro sia di fatto “sporco”), sapendo tra l’altro che a quegli acquisti, non seguiranno mai domande…

Ed allora ecco trasformarsi quel denaro contante in qualcosa di diverso, ad esempio procedere con l’acquisto di gioielli, la compravendita di lingotti d’oro o di pietre preziose come diamanti, l’investimento in titoli e/o in altre attività simili, c’è poi l’acquisto di auto o di barche lussuose, a cui seguono l’acquisto di beni artistici come opere d’arte…

Inoltre si può procedere con il cambio in valuta straniera, preferibilmente dollari ed il suo successivo collocamento in depositi o cassette di sicurezza, vi è anche l’acquisizione di beni immobiliare con riserva di proprietà per acquistare a rate e senza mutuo, eguale procedimento la costituzione di società di consulenza, già… quest’ultime sembrano esser molto popolari tra quei riciclatori di denaro sporco, come d’altronde il trasferimento di quel denaro, illecitamente ottenuto, su conti esteri, con particolare riguardo verso istituti bancari internazionali, posti come ben sappiamo in noti paradisi fiscali. 

D’altronde va detto, la normativa nulla dice sul modus operandi (non vengono infatti disciplinate le varie fasi che costituiscono il riciclaggio, la collocazione, la dissimulazione e integrazione) come è altrettanto indubbia la natura stessa di reato pluri-offensivo.

Ecco perché in questo Paese non cambia mai nulla, perché la maggior parte dei soggetti è legata, anzi incastrata con quel sistema corruttivo e illegale…

Sono tutti sono coinvolti, da Nord a Sud, d’altronde uno Stato che che non governa pienamente sul proprio territorio, ma ottiene quei voti necessari per comandare proprio da quanti illegalmente corrompono, come può quindi questa e soprattutto le sue leggi effimere, dimostrarsi concrete quando finora si sono rivelate sterili!!!

Ecco perché la politica è coinvolta in quel riciclaggio di denaro sporco, peraltro vorrei ricordare la famosa vicenda giudiziaria di tangentopoli che svelò per l’appunto l’esistenza di un sistema corruttivo che legava politica ed imprenditoria, ed allora permettetemi di chiedervi: c’è qualcuno tra voi ancora convinto che quello scempio non sia più presente??? Per favore… 

Fine terza parte…

Maxi truffa del Bonus facciate!!!

Incredibile come la Guardia di Finanza di Treviso, attraverso controlli  sui conti correnti, quote societarie, beni e soprattutto crediti fiscali, si sia immediatamente attivata per giungere a provvedimenti di sequestro da capogiro…

Viceversa, in altre regioni, quanto sta accadendo non riesce a trovare celere soluzione, già… presso gli uffici istituzionali (un vero peccato che Giletti sia attualmente impegnato a galoppare l’audience su La7 in particolare nell’inchiesta su Matteo Messina  Denaro, poiché se dedicasse un po’ di quel tempo nella sua trasmissione per far emergere quanto già (ad egli) segnalato, ecco che forse improvvisamente si avrebbe su talune vicende incresciose, quel cambiamento di rotta auspicato…), ma forse la vera ragione è da attribuirsi alla distanza che separa il nostro Paese, già… tra nord e sud, non solo fisica, ma ahimè culturale!!!

Come riportavo, i finanzieri sono arrivati attraverso le investigazioni a scoprire come sul trevigiano vi fossero attività poco chiare, in particolare attraverso i controlli effettuati sui dati nella piattaforma dell’Agenzia delle Entrate sono emergevano i nomi e i collegamenti di quelle imprese iscritte al fine di ricevere i crediti fiscali del Bonus. 

Crediti che secondo le Gdf erano già stati monetizzati dopo la cessione alle Poste, ad altre imprese o istituti di credito o ancor più spostati all’estero, con il fine concreto che la circolazione indiscriminata di quei crediti d’imposta, si sia prestata a rischi concreti di frode e di riciclaggio!!!

Tra l’altro, quelle attività illecite hanno visto coinvolti non solo gli imprenditori, anche professionisti esterni e  uomini legati ad associazioni criminali… 

La Gdf trevigiana ha finora, hanno scoperto 230 milioni di crediti fittizi divisi tra vari Bonus, ed è già partita la caccia all’estero dei proventi, grazie anche agli accordi di collaborazione internazionale tra le forze di polizia. 

A questo punto ritengo che – per evitare a subire tutte queste ormai accertate frodi fiscali – sia fondamentale  comprendere chi ci sia dietro a questo sistema fraudolento e per mettere un freno a tutto ciò…

Consiglio quindi, appena si ha il dubbio di trovarsi (o di subire senza volerlo…) all’interno in un contesto analogo di meccanismo illegale, di procedere non solo attraverso le forze di polizia giudiziarie abilitate (che mi dispiace dirlo ma in talune circostanze, danno l’impressione come di restare imbambolati a guardare, già in attesa di non si sa che cosa, già,,, mi verrebbe da suggerire: chiedete sostegno personalmente al Dott. Francesco De Giacomo, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Treviso), ma di comunicare tempestivamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), i procedimenti di cui avete certezza di abuso, d’altronde quest’ultima svolge propriamente le funzioni di indirizzo e di regia della politica economica e finanziaria complessiva dello Stato ed titolata per  svolgere le funzioni e i compiti d controllo su tutti gli investimenti pubblici, quantomeno attraverso di essa, si potranno bloccare tutti quei pericolosi finanziamenti illeciti!!!.

In tal senso, mi permetto di  evidenziare i diversi canali di comunicazione utili per entrare in contatto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e ricevere da essi assistenza.

Ministero dell’Economia e delle Finanze, via XX Settembre, 97 – 00187.
Ufficio passi: dalle ore 7:00 alle ore 20:00
Telefono centralino: +39 06 476111 – dalle ore 9:00 alle ore 15:00

Pnrr: "Rischio infiltrazioni mafiose e ritardi".

Ho scritto parecchi post sull’argomento in questi anni, ed ora anche la Corte dei Conti. ha lanciato l’allarme sulla spesa del Pnrr in Sicilia!!!

Basti rileggere d’altronde quanto avevo riportato sui rischi da infiltrazioni mafiose e i ritardi che potrebbero far perdere all’Isola gran parte di quei miliardi (fondamentali per colmare il gap della regione con il resto del Paese), per comprendere come quanto avevo riportato sia già in corso e soltanto chi non fa finta di non comprenderne i pericoli e perché cela di possedere forti interessi su quel business economico e finanziario…    

1) La mafia vuole accaparrarsi il controllo di quegli 82 miliardi di euro!!! – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/07/la-mafia-vuole-accaparrarsi-il.html

2) PNRR: l’infiltrazione economico-finanziaria di “cosa-nostra” è già iniziata!!! – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/11/pnrr-linfiltrazione-economico.html

3) PNRR: ritardi e infiltrazioni (parte seconda) – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/12/pnrr-parte-seconda.html

4) Draghi rivolge le sue attenzioni al SUD, la politica s’interessa con convegni al SUD: quante cazzate, la verità è che si stanno preparando per le prossime elezioni e per dar alle imprese del Nord i soldi del PNRR!!! – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/05/draghi-rivolge-le-sue-attenzioni-al-sud.html

5) Associazione Libera: Il PNRR ai raggi x – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/12/associazione-libera-il-pnrr-ai-raggi-x.html

Ora, dopo più di un anno, anche lo Stato mostra di comprenderne i rischi e difatti nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario, il procuratore della sezione giurisdizionale Pino Zingale ha presentato i dati sviluppati dalla Ragioneria dello Stato sul piano nazionale di ripresa e resilienza…

Ad oggi infatti, ben sette miliardi sono stati assegnati all’Isola, questi rappresentano all’incirca il dieci per cento dei 72,84 miliardi di euro destinati a livello nazionale e comprenderete come con un ricco piatto PNRR così rilevante, è facile pensare che proprio quell’associazione criminale sia fortemente attratta, ma non  solo, a causa dei ritardi provocati dalle PA si potrebbe anche fallire l’obiettivo se non verranno celermente impiegati o se non dovessero essere rispettati i termini rigorosi imposti dall’Unione europea per il loro concreto utilizzo.
Avverte difatti il Procuratore Zingale: è necessario che le varie amministrazioni si sappiano attrezzare adeguatamente dal punto di vista operativo e delle risorse umane e professionali dedicate, evitando di accampare la ricorrente giustificazione della paura della firma che, in presenza dell’attuale disciplina, dichiaratamente (e realmente, si spera) transitoria, che prevede la perseguibilità dei danni erariali solo in caso di dolo, per le ipotesi di comportamenti commissivi, e di colpa grave per quelli omissivi, dovrebbe stimolare al fare piuttosto che all’inerzia.

I prossimi tre anni, diranno come ci si è mossi e soprattutto quanto si è stati capaci di realizzare!!!

L’auspicio è che gli interessi della Regione e dei miei conterranei, siano prioritari a quelli politici, personali e soprattutto clientelari/mafiosi per come ahimè (sono sin d’ora certo accadrà) verranno evidenziati e perseguiti – ormai consuetudine – dalle nostre procure siciliane…
Si facciamo sempre le “pecore” o come dice Sgarbi le “capre”, continuiamo a far finta che quanto sopra non accadrà: sono certo oggi di poter affermare che disgraziatamente ne riparleremo a fatti ormai compiuti tra qualche anno!!!

PNRR: l’infiltrazione economico-finanziaria di "cosa-nostra" è già iniziata!!!

Leggo ancora oggi qualcuno parlare di mafia come di un’organizzazione criminale che pretende con l’uso della violenza d’imporre alla società civile la propria forza…

Ascoltando quelle dichiarazioni di taluni esponenti istituzionali, comprendo quanto essi siano distanti dal comprendere quell’oscuro apparato che viceversa, dimostra di procedere in maniera celere e soprattutto rispettata, per essere di supporto a quanti non trovano risposta o ausilio, alle decisioni compiute dal governo nazionale…

Già… perché esso non rappresenta più quel modello sviluppatosi – in negativo – negli anni 90, attraverso una serie di azioni coercitive imposte allora dal capo dei capi corleonesi, il quale pretendeva – dalle diverse organizzazioni criminali – di manifestare ovunque la propria forza…

Oggi “cosa nostra” appare sempre meno legata a quel tipo di dimostrazione brutale, negli anni infatti essa ha rivolto le proprie attenzioni in nuove attività economico-finanziaria, investendo parte dei propri proventi (illeciti) in nuove società dall’aspetto cristallino, raggiungendo in pochi anni, una crescita ragguardevole e un patrimonio interessante. 

E’ tempo quindi per il governo e le forze dell’ordine di cogliere tempestivamente quei segnali che definiscono le linee guida della nuova mafia, affinché le istituzioni ed i suoi uomini più audaci, possano indirizzare verso un livello adeguato quel necessario contrasto, tale da assicurare una protezione efficace definitiva, attraverso metodologie sia preventive che giudiziarie.

Da tale analisi si potranno infatti individuare nuovi sodalizi in atto per consolidare il controllo del territorio, ma soprattutto analizzare quelle strategie d’infiltrazione nel tessuto economico e finanziario del Paese, in particolare in quelle regioni del Sud, interessate ora dai previsti finanziamenti pubblici connessi al PNRR. 

Ecco quindi porre in essere tutta una serie di manovre, per dotarsi di strumenti idonei ad intercettare quei finanziamenti pubblici; si prova attraverso i propri referenti “corrotti” d’inquinare l’economia sana delle regioni, per riuscire in maniera illecita ad accumulare gran parte di quella ricchezza e ponendo di fatto in croce, quel po’ d’imprenditoria ancora presente e sana che, a causa dell’attuale crisi economica, sta ormai implodendo. 

Ecco perché risulta di fondamentale importanza comprendere quali siano gli intrecci che legano quelle organizzazioni mafiose ad una serie d’imprese colluse, dall’immagine legale, già… come riportava quel film “al di sopra di ogni sospetto” e con a capo un mero prestanome che ovviamente nulla ha che perdere…

Parliamo di società che si sono progredite negli anni, d’altro canto va detto come quei loro referenti non ragionano più in maniera parassitaria…

Sì… sono finiti i tempi “mordi e fuggi”, ora si pensa alla grande, si sfruttano nuovi business e ci si infiltra in quel mondo produttivo intrecciando rapporti di collaborazione con professionisti e funzionari “corrotti”, la cui influenza è determinante per massimizzare quelle infiltrazioni e ricavare da quel mondo viziato della politica i maggiori benefici…

Ecco quindi venirsi a creare una concorrenza sleale tra chi utilizza (per la propria crescita societaria) il proprio capitale umano e l’esperienza accumulata nel corso di generazioni e chi viceversa fa uso di finanziamenti esterni (derivanti questi dal reinvestimento dei proventi illeciti attraverso transazioni finanziarie solitamente concluse oltre confine) che entrano a far parte del capitale societario, diventando nuova linfa, per potersi impadronire di quanto in circolazione…

 FINE PRIMA PARTE

La mafia vuole accaparrarsi il controllo di quegli 82 miliardi di euro!!!

Preparatevi, d’altronde l’avevo anticipato in un mio precedente post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/05/draghi-rivolge-le-sue-attenzioni-al-sud.html, ma ora iniziano ad esserci i primi riscontri.

Basti osservare quanto sta accadendo, sì… nella nostra regione. 

Guardate i nomi dei candidati oppure chi alle ultime elezioni è stato eletto…

Ed ancora chi a breve siederà in quelle poltrone così importanti e chi viceversa sembra stare nascosto; poi c’è chi è uscito allo scoperto, eppure non dovrebbe parlare visti i suoi trascorsi inquietanti per quanto scontato come pena definitiva a causa di quei suoi rapporti con quelle associazioni mafiose ed infine dovremmo contare quanti sono stati in questi mesi arrestati e/o o accusati di scambio elettorale politico-mafioso. 

A breve comunque avremmo le nuove elezioni, ma non solo, dovrebbero iniziare ad arrivare un bel po’ di miliardi, grazie a quel famoso Pnrr….

E c’è chi ha già una sua strategia su come impossessarsi di quel denaro pubblico e parlo di un’organizzazione chiamata “cosa nostra”, che ha già messo in moto i suoi politici, le imprese affiliate e  tutta l’organizzazione costituita da veri professionisti, che si occupano di smistare sui vari comparti quel flusso di denaro.

Il messaggio che si vuole far passare è che quel sistema collaudato “democristiano“, sta nuovamente ritornando, d’altronde come dimenticare il messaggio che circolava allora: con la mafia si lavora, mentre con lo Stato si muore di fame!!!

I cittadini d’altronde dimostrano con molte loro azioni di aver bisogno di fare affidamento su questi individui, gli stessi d’altro canto a cui offrono la loro preferenza e a cui poi chiedono qualcosa in cambio, già questi particolari miei conterranei sono più vomitevoli di quei personaggi corrotti o mafiosi da cui siamo ahimè circondati. 

Qualcosa si sa non va, ma in molti siciliani ahimè c’è ancora forte la convinzione che è proprio grazie a quel sistema clientelare/imprenditoriale/mafioso che si potrà iniziare a stare nuovamente bene e a produrre ricchezza, principalmente per se stessi, più che per il proprio territorio…

Già… in quante cazzate si spera, non capendo che si continuerà a morire di fame fintanto che si resterà succubi di certi personaggi inadeguati e soprattutto rapaci, compromessi moralmente e legati a quel sistema criminale!!!

Ma d’altronde se i miei conterranei preferiscono il reddito di cittadinanza al lavoro cosa si vuole aggiungere, già… quando in molti c’è la convinzione che lo Stato è qualcosa di estraneo, di astratto, un semplice contenitore da cui prendere o rubare, senza dar mai nulla in cambio…

Lo stesso peraltro fa proprio quel meccanismo perverso che proverà attraverso i suoi uomini (più o meno affiliati) ad accaparrarsi il controllo di quegli 82 miliardi di euro (il 40 per cento dei 235 miliardi destinati al nostro Paese) che proprio il Pnrr, quel Piano nazionale di ripresa e resilienza, è pronto a far giungere nel Sud e di cui la quota più consistente verrà destinata alle imprese che operano nel settore delle costruzioni e infrastrutture…

Speriamo che le nostre istituzioni e soprattutto le procure nazionali intervengano prima che quei fondi finiscano in mani sbagliate, almeno così potremmo auspicare che qualcosa di profondamente diverso possa in questa nostra terra essere finalmente compiuto!!!  

Draghi rivolge le sue attenzioni al SUD, la politica s’interessa con convegni al SUD, quante cazzate… la verità è che si stanno preparando per le prossime elezioni e per dar alle imprese del Nord i soldi del PNRR!!!

Il 5 maggio 2021 è stato pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) trasmesso dal governo italiano alla Commissione europea dal titolo “Italia domani” dal valore complessivo di 235 miliardi di euro tra risorse europee e Nazionali.

Sono decine e decine di miliardi, poco più di 82 miliardi dei 206 miliardi per opere “territorializzabili” del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che saranno destinati al Sud. 

Ora ditemi, con tutti quei miliardi a disposizione la politica poteva stare a guardare???

Ma per favore… sono anni che questo nostro Mezzogiorno viene sfruttato, prima per le sue risorse, poi per aver favorito le imprese del nord (meglio conosciute come “General contractor”), ed ora pensate forse che non staranno pensando a come riprendersi i fondi concessi dall’Unione Europea destinati al Sud???

Il destino del nostro Mezzogiorno resterà sempre lo stesso e mi sono rotto di sentire sempre le stesse cazzate, in particolare quelle di voler colmare il divario storico che ha reso ricco solo una parte del paese, per l’appunto il NORD!!!

Peraltro ora ci si mette anche il nostro Presidente Draghi – che di sfaceli ne sta compiendo uno dietro l’altro (speriamo tra l’altro solo che qualcuno lo fermi da quei suoi celati propositi “militari”, che vorrebbero condurci ad uno scontro economico/finanziario contro Putin e la Russia…) che ora punta a soddisfare i bisogni di quei suoi amici banchieri e industriali del Nord, sfruttando le risorse messe in campo dal Pnrr ed annunciando – quasi fosse una novità – la grave questione meridionale…

Egli parla di sfida, di drammatica arretratezza, di insufficienza di professionalità delle pubbliche amministrazioni del Sud, di quella sua burocrazia e soprattutto di far far fronte agli adempimenti che le procedure europee del Pnrr impongono quale condizione per impegnare i fondi del Recovery, minacciando il rischio che quelle somme, se non utilizzate, dovranno essere restituite a Bruxelles!!!

E la nostra politica cosa fa??? Nulla… i nostri attuali referenti stanno lì ad ascoltare come imbambolati o dovrei dire come dei cagnolini, scodinzolando la coda dinnanzi a quel loro nuovo padrone, d’altronde per loro l’importante è riuscire a  raccogliere qualche briciola gettata!!!

Ci raccontano che la nostra burocrazia è impreparata ad affrontare questa sfida, che abbiamo bisogno di nuove figure professionali e di imprese capaci di risollevare lo Sviluppo del Mezzogiorno, perché quelle che abbiamo sono totalmente inadatte e soprattutto legate quasi tutte alla criminalità organizzata…

Non so perché, ma dopo tutte queste dichiarazioni, mi aspetto a breve un considerevole inasprimento della magistratura attraverso azioni giudiziarie nei confronti di parecchie imprese, attraverso provvedimenti interdittivi, sequestri e confische, perché l’ordine che a breve il Governo nazionale emanerà sarà quello di fare “epurazione“, una totale pulizia che consenta di  bloccare le più importanti imprese meridionali per far appaltare così le opere alle imprese amiche del Nord, sottomettendo quelle del Sud…  

Vedrete, da un lato i miliardi giungeranno, ma per i meridionali questi saranno soltanto un miraggio, perché a beneficiarne saranno altri, al Sud, come dicevo sopra, resteranno soltanto le briciole, qualche subappalto a prezzo stracciato e vedrete come alla fine, la maggior parte delle nostre imprese a seguito di quei lavori si ritroveranno fallite o fuori da quegli appalti a seguito di procedimenti legali, che è d’altronde quanto già sta accadendo in parecchi di quei lavori in corso e di cui nessuno parla!!! 

Ai nostro politici e/o sindacati conviene questo silenzio, d’altronde quanto verrà compiuto servirà a farli stare buoni, verrà loro concesso d’inserire in quei lavori un po’ di familiari, parenti e amici raccomandati, che poi si sa, faranno comodo successivamente quando verranno richiamati a quel voto i obbedienza, già… al momento delle elezioni!!!

Analoga situazione per le associazioni criminali, esse attraverso quegli appalti proveranno ad infiltrarsi con quelle proprie imprese pseudo “cristalline”, attraverso l’estrazione e la fornitura di materiali inerti, il confezionamento, la fornitura e il trasporto di calcestruzzo e di bitume, ed ancora, noli a freddo e/o a caldo di macchinari o attrezzature, fornitura di ferro lavorato e tutti quei servizi ambientali comprese le attività di raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, nonché le attività di risanamento e di bonifica e gli altri servizi connessi, ad esempio vedasi gli autotrasporti per conto di terzi e per concludere la guardiania dei cantieri, tutte attività che sappiamo essere maggiormente esposte a rischio di infiltrazioni mafiosa ma che vengono “verificate” attraverso una irrisoria iscrizione alla White List, solitamente bypassata attraverso disarmanti modalità (che ho più volte spiegato in molti miei precedenti post…)!!!       

Vedrete la politica di governo nazionale e le imprese del Nord stanno puntando al nostro mercato interno, in quanto trovano ora nel Sud un loro utile punto di riferimento, sì… una condizione estremamente funzionale, perché garantisce – per come sopra riportato – reciproca soddisfazione a tutte le componenti sociali del paese…

Poveri noi… si perché vedrete, alla fine, sempre poveri rimarremo!!!

Vittorio Feltri, Mario Giordano e il Presidente Vincenzo De Luca: "Nulla al mondo è più pericoloso che un’ignoranza sincera ed una stupidità coscienziosa"!!!

E da ieri che mi giungono a mezzo “social app” notizie su quanto dichiarato dal giornalista Vittorio Feltri che durante la trasmissione di Mario Giordano e replicando a quanto dichiarato dal Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, aveva dichiarato: “credo che i meridionali, in molti casi siano ignoranti”!!! 
Ora, nel leggere quelle notizie il mio primo pensiero è stato come molti meridionali d’indignazione e debbo confidarvi che essendo impegnato a realizzare qualcosa di più importante, non ho dato seguito a ricercare quanto fosse accaduto durante la trasmissione, ma seppur ciò… non ha saputo esimermi dal condividere un video ricevuto, ahimè… troppo esilarante!!!
Si trattava di una barzelletta che riprendeva in un qualche modo il direttore di “Libero”, raccontata dal bravissimo Giuseppe Castiglia… e così dopo aver sorriso, ho inviato a tutti i miei contatti su “whatsapp” quel video…
Stasera però ho voluto rivedere in streaming quella trasmissione ed ho compreso come ormai tutto in Tv sia diventato vulnerabile…
Già, è bastato poco per far alterare un frase di un contesto più ampio e far diventare così razzista anche chi non lo è… o quantomeno non lo è mai stato!!!
Infatti, riascoltando la trasmissione si comprende l’atteggiamento del giornalista Feltri alle dichiarazioni provocatorie del Presidente della Campania, V. De Luca… quando dichiara: “provvederemo a chiudere i nostri confini regionali“!!!
Ora, ad una frase del genere, riportata da un uomo delle istituzioni, cosa ci si poteva aspettare…
Ecco perché trovo corretta la risposta del direttore di “Libero”: “ma la chiusura è biunivoca, sia in entrata che in uscita???”.
Ed ancora: “considerato che proprio dalla Campania ogni anno giungono ben 14.000 ammalati in nord Italia per farsi curare, allora dovrò pensare che d’ora in poi quest’ultimi resteranno nella loro regione e faranno a meno di venire a curarsi al nord???  
A questo punto interviene il Giordana, che invece di far da paciere, prova viceversa a istigare Vittorio Feltri per far aumentare l’audience di quella trasmissione – e dire che basterebbe chiamare il sottoscritto, già… in poche ore supererebbe lo share realizzato dalla Rai nell’ultimo Sanremo – ecco quindi che incoraggia il giornalista provocandolo sulla eventualità di doversi recarsi al Sud…
A quella domanda il giornalista risponde in maniera goffa – sì… ecco posso dire con assoluta convinzione che in questa occasione il direttore abbia evidenziato tutti i propri limiti, quantomeno sotto il profilo storico, culturale e geografico, viste le bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche che proprio quel territorio offre – in particolare quando dichiara che non avrebbe alcun motivo di recarsi in quei luoghi, considerato che non potrebbe certamente fare “il posteggiatore abusivo”!!!
Ora, da un punto di vista sarei anche concorde con quando detto e cioè nel non poter compiere una professione illegale, ma nel dir ciò, egli dimentica che vi è professione peggiore di quella compiuta da alcuni giornalisti che nel operare per alcuni datori di lavoro, dimenticano che questi siano stati in precedenza sia massoni che mafiosi, circostanze queste che non sono state mai da essi evidenziate negli anni o quantomeno in un loro articolo, inchieste viceversa portate alla luce da altri colleghi, già loro,  come dei veri e propri cagnolini, loro… non hanno mai fanno un torto a quel loro padrone!!!
Ecco perché penso che in quella trasmissione abbiano sbagliato tutti!!!
In primis… chi pensava di dover chiudere le porte della propria regione, come se questo paese sia di fatto suddiviso tra nordisti e sudisti…
A seguire colui che ha fatto di tutta un’erba un fascio o nello specifico ha ritenuto che un gran numero di persone del sud siano di fatto ignoranti, incredibile da sentirsi dire da un giornalista preparato qual’è… eppure nel dire ciò, dimostra di possedere lo stesso quoziente intellettivo di un altro signore, sì… di un certo “senatour” di quel suo nord padano!!!
Ed infine il presentatore, capace di svendere la propria professionalità per qualche punto in più di classifica “auditel”…
Ecco perché da siciliano (seppur di nascita bolognese…) vorrei esprimere che a differenza di quanto detto in maniera offensiva in quel programma, il sottoscritto può affermare di aver avuto la fortuna di trascorrere una parte importante della propria mia vita in gran parte del nord italia e non per fare il “posteggiatore abusivo“, ma per portare lavoro, capacità, attività imprenditoriale, professionalità, innovazione, ma soprattutto ha saputo dare se stesso in maniera piena e in egual misura posso confermare di aver ricevuto da ciascuna delle persona di quelle realtà, grande stima e profonda amicizia, sentimenti talmente puri che ancora oggi vengono da entrambi contraccambiati…
Il mio primo pensiero infatti appena saputo dei focolai del “coronavirus“, è stato quello di contattare i molti amici di Bergamo, Pavia, Milano e mettermi in qualche modo a loro disposizione…
Analoga situazione per gli amici di Omegna, Sondrio, Reggio Emilia, Torino, Genova, etc… perché è in questi momenti che bisogna dimostrare la nostra presenza, già… non si può essere – per come fatto in quella trasmissione – insensibili e soprattutto, non si può ancora oggi… nel 2020, pensare d’essere divisi o di salvaguardare noi stessi a scapito degli altri nostri connazionali…
Diceva Terence Hanbury White: “Il destino dell’uomo è quello di essere unito, non diviso. Se si continua a dividersi finisce come un gruppo di scimmie che si tirano le noccioline a vicenda dagli alberi”!!!
Infatti… proprio in quest’ultima frase rivedo quella nostra trasmissione televisiva!!!

La "Lega" senza Matteo Salvini??? Sì… si chiamerà "Grande Bluff"!!!

Matteo, Matteo… non importa che oggi i sondaggi diano la sua “Lega” al 30%, ciò che incuriosisce è sapere che lei in qualità di Premier – all’interno di quel suo partito – dia così fortemente fastidio…
Sono in molti coloro che vorrebbero scalzarla, ma sapendo di non riuscirci direttamente, stanno provando, dietro suggerimento di qualche loro “compare” di centro destra, vecchio esperto d’espedienti e stratagemmi, di mettere in atto un alternativo piano: “Quando il nemico si trova a suo agio, può essere messo a disagio; Già… è come quando si hanno tre nemici: fai pace col primo, tregua col secondo, per poter vincere il terzo…”!!!
Che quanto sopra dovesse accadere era già – come la canzone di Riccardo Cocciante – previsto!!!
Io stesso avevo scritto a inizio anno due post a riguardo:  
e quindi avere conferma ora che una parte di quei leghisti non salviniani, abbiano deciso di percorrere una strada diversa, per il sottoscritto una cosa risaputa!!!
Ecco quindi che per fare presa su quei vecchi nostalgici del secessionismo e di quei leghisti anti-meridionalisti tanto incalzati  ai tempi del senatour, si tenta di far risorgere dalle ceneri, quella lega distrutta dagli scandali del “cerchio magico”, provando a realizzare un nuovo partito, che dovrebbe attingere a gran parte di quell’elettorato del nord Italia…
E chi sono questi allora questi nuovi o per meglio dire quei vecchi riciclati??? 
Quali nuovi programmi e soprattutto diversi da quelli proposti dal contratto del governo giallo/verde stanno presentando??? 
Come pensano d’alimentare quell’eventuale malcontento, forse contrastando il reddito di cittadinanza considerato quale semplice sussidio per gli sfaticati, oppure contrastando quella quota 100 delle pensioni o ancora i lavori della Tav o la Tap???
Per ora, iniziano a raccogliere firme… annunciando per il 17 febbraio nel capoluogo milanese il loro primo congresso ( chi sarà mai questo fortunato a sponsorizzare l’evento???). 
Comunque, il leader di questo nuovo partito “Grande Nord” sarà Roberto Bernardelli, che vuole riproporre quella vecchia Lega prima dell’arrivo di Salvini, proponendo come slogan,“Rinasce la speranza”, con la quale si afferma che la loro missione, sarà quella di sostenere il Nord e non più gli interessi del Centro-Sud!!!
Sono passati solo pochi anni e siamo ancora una volta qui, a sentire quelle cazzate sul campanilismo, propagandate da quei loro referenti che proclamano la legittima difesa del proprio territorio e di quei loro conterranei… 
Meno male che questi sono gli stessi che contrastano oggi le politiche del governo Conti contro l’Ue… ma poi vorrebbero andare a braccetto con le politiche della Merkel e di Macron, come se sono quelli i loro paesi referenti, ai quali venderanno i loro prodotti…
E sì… dimenticano che siamo noi del Sud i loro primi importatori o per meglio dire acquirenti di tutti quei prodotti realizzati dalle loro attività commerciali… 
Comunque, se la Lega di Salvini oggi dimostra avere enormi difficoltà a far presa su quella parte del sud Italia, ancor di più ne avrà sapendo che a breve un’altra contendente promuoverà programmi politici ed economici contro di essa… 
Mi permetto quindi di fare non solo una previsione, ma d’indicare anche un nome più adatto a questo nuovo partito e cioè passare da “Grande Nord” a “Grande Bluff”, perché sono certo che alla prossima competizione elettorale europea, questo nuovo partito, non raggiungerà – a livello nazionale – neppure la soglia del 3%!!!
Vedrete, sarà un fallimento totale… e non solo al sud, dove non prenderà alcun voto, ma soprattutto al Nord, dove ormai i cittadini di quella “Padania”, continueranno a premiare colui che li ha portati a diventare il primo partito d’Italia e cioè l’attuale Ministro degli interni, Matteo Salvini!!!
Ah… già mi vedo, a ridere a crepapelle: Sì… che soddisfazione sapere di poter riproporre a breve (Maggio) questo mio post!!!

Fedina penale immacolata e comportamenti specchiati: Ecco la nuova Lega in Sicilia!!!


Ho letto di una lettera inviata al Ministro dell’interno Matteo Salvini e Segretario del partito della Lega…

E’ interessante, perché fa riferimento al Sud e soprattutto alla sua classe dirigente, che dimostra oggi di aver bisogno di un completo restyling… anche per dare risposte a quei cittadini che hanno voluto aderire a quel partito del nord, credendo nel messaggio di quel suo leader…
Certo, ora con il partito al governo sono in molti a bussare a quella porta!!!
Dice bene Salvini… sono in tanti e di tutte le cariche politiche: sindaci, consiglieri comunali, assessori, ma anche semplici cittadini del sud, che vorrebbero iscriversi,
Ma perché, cosa può offrire oggi la Lega rispetto a prima???
La Lega si sa… è radicata da decenni nel Nord del paese, con risultati certamente positivi, non per nulla governano regioni importanti come Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e la provincia di Trento e siamo fondamentali per la regione ligure…
Nel Sud abbiamo dimostrato d’aver lavorato bene, in particolare nel Molise, ed oggi proviamo a portare quella concretezza che nessuno, negli ultimi 50 anni, è stato capace di trasmettere…
Certo, non sfugge il problema della selezione della classe dirigente e si sa, nel voler crescere rapidamente nei consensi, si rischia di dare alla testa, ma soprattutto di attirare molte persone sbagliate!!!
Ecco perché finalmente in quel partito si è deciso di cambiare rotta, e finalmente si pretende da tutti gli iscritti,  una fedina penale immacolata e soprattutto dei comportamenti specchiati!!!
Dice Salvini: “Stiamo facendo di tutto per separare chi è davvero motivato da chi vede nella Lega solo un business. 
Faremo degli errori? Probabile. È umano. Intanto, possiamo parlare al Sud a testa alta, anche grazie ai primi mesi di governo. Basti pensare al Decreto sicurezza, recentemente convertito in legge, che racchiude alcune norme ad hoc per Napoli (a partire dalla rottamazione dei motorini sequestrati). 
Ci sono anche fondi straordinari per la videosorveglianza, nuovi strumenti per allontanare delinquenti e sbandati dalle città, finanziamenti ad hoc per il capoluogo campano, un rafforzamento dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”. 
Il Segretario prosegue: “Abbiamo voglia di fare, di includere, di realizzare le promesse. Vogliamo governare bene anche a livello locale, da Nord a Sud. Serviranno persone motivate, competenti, perbene. Tengo gli occhi aperti”!!!
Finalmente… il messaggio, tante volte dal sottoscritto “urlato” è giunto a chi di dovere!!!
Comprendo comunque quanto difficile sarà trovare soggetti dal pedigree limpido e senza precedenti politici fortemente compromessi…
Comunque  mi auguro soltanto che a quelle frasi, seguano fatti concreti, altrimenti quella Lega, si ritroverà nuovamente -come avevo scritto alcuni giorni fa- con un pugno di mosche!!!

18 Novembre apre il pronto soccorso del Policlinico: "Ma qualcuno ha fatto le prove di viabilità su questo tratto di strada"??? Io penso proprio di no!!!

Ho sentito alcuni giorni fa dell’apertura del pronto soccorso presso gli ospedali riuniti “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Via S. Sofia…

Certamente un’iniziativa importante per uno dei centro d’avanguardia a livello nazionale, soprattutto perché colma un servizio per quella parte di cittadinanza limitrofa o che giunge dai paesi prossimi alla città etnea… 
Quindi il prossimo 18 novembre il pronto soccorso del “Policlinico” in via Santa Sofia aprirà i battenti, ma il motivo che oggi mi spinge a scrivere questo post è per i forti dubbi sulla viabilità di quel tratto di strada, in ambedue i sensi di marcia.
Ho la convinzione che come solitamente avviene nel nostra regione, si ha più interesse a promuovere le iniziative che a valutarne l’efficacia…
Infatti, sono certo che nessuno di loro ha provato a fare un’analisi reale di quei luoghi, in particolare in certi orari, nei quali la confusione blocca quell’ingresso!!!
A dimostrazione di ciò allego alcune foto scattate in questi giorni e proverò a spiegare a chi di competenza cosa accadrà da quel giorno 18 c.m., se non si prenderanno immediatamente provvedimenti!!!
Premetto che gli orari in cui si crea il caos nel tratto che conduce dalla circonvallazione a via S. Sofia, è dalle 8.00 alle 11.00, in particolare quel servizio risulterà bloccato dalle 8.30 alle 10.00 in quanto, dinnanzi a quell’ingresso, vi è ogni giorno una coda d’auto, in quanto quest’ultime provano a sostare nel parcheggio a pagamento della struttura sanitaria, posto a soli cento metri dal pronto soccorso.
Per meglio comprendere, mi riferisco al parcheggio posto a destra, provvisto di una sbarra e di un parcometro elettronico, che consegna ad ogni automobilista un biglietto con l’orario (ogni qualvolta ci si trova dinnanzi…), lo stesso che poi andrà consegnato alla cassa per il pagamento…
Ed è proprio questa modalità che limita l’ingresso e che creare una coda che inizia sin quasi all’inizio dell’ingresso principale del policlinico…  all’incirca 800 metri prima!!!
La stessa circostanza si ripete intorno alla 12,30 fino alle 13,30 a causa delle auto che escono da quel parcheggio e dell’aumento del traffico dovuto alla chiusura delle attività e di quanti si devono recare nelle proprie abitazioni e proseguono quindi prendendo i tratti stradali di Via Carrubella o di San Giovanni Galermo, da cui poi continuano  verso tutte le direzioni…
Quest’ultimi sono gli stessi che nel frattempo – pur non dovendo entrare in quel presidio – si ritroveranno bloccati nella strada adiacente, a causa dell’importante flusso automobilistico…   
Ovviamente quanto sopraddetto per quel tratto stradale, avviene analogamente per lo stesso tratto, ma questa volta in senso inverso e cioè dalla rotonda adiacente la facoltà d’Agraria, fino a giungere alla circonvallazione…
Questa volta però in orari diversi e cioè dalle 7,00 alle 9,00 – con punte di traffico dalle 7,45 alle 8,45; in questi orari non si va da nessuna parte, chi riesce a farlo… giunge in circonvallazione, dove l’ingorgo è presente fino alle 10,00!!!
Ora, quanto sopra non ha intenzione di sollevare critiche inutili, ma semplicemente desidererei che il nostro Presidente Musumeci, il Sindaco Pogliese, l’Assessore Razza, valutino con i propri occhi quanto il sottoscritto sta riportando, affinché si possano trovare – prima della prossima apertura – quei giusti correttivi ad una viabilità, che altrimenti creerà non pochi problemi a quel trasporto urgente di malati o di feriti…
Non vorrei che questo centro d’emergenza considerato come dicevo tra i più all’avanguardia del Sud Italia, inizi a funzionare in maniera errata o quantomeno inservibile… 
Sarebbe spiacevole che a questa mia richiesta nessuno dia seguito…
Mi dispiacerebbe vedere scritto nei giorni seguenti quell’apertura sui vari social, del cattivo funzionamento di quel servizio, quando si è ancora in tempo di poter risolvere il problema, facendo ad esempio delle prove o adottando anche delle misure drastiche, come ad esempio lasciare quel tratto di strada esclusivo per le ambulanze e spostando l’ingresso del parcheggio direttamente dall’interno del presidio, cosa che si può tranquillamente fare… e utilizzando di quel parcheggio esclusivamente l’uscita…
Le soluzioni ci sono, basta sedersi e valutarle con umiltà e soprattutto modestia…
Che dire, visto l’argomento: “La speranza è l’ultima a morire”???

Ciccio… Ciccio!!! Ma comu ti putisti scurdari da to terra???

Caro Ciccio, ti scrivo a nome di tanti siciliani e ti chiamo Ciccio perché anche tu sei siciliano essendo nato a Catania. 
Lo so che ti da fastidio, perché – avendo lavorato per 19 anni al Corriere della Sera e scrivendo da 10 anni per La Repubblica – probabilmente non ti piace essere chiamato “Ciccio”…
Magari, dopo tanti anni al Corriere, parli pure milanese e “Ciccio” in milanese non suona bene, ma io continuerò lo stesso a chiamarti Ciccio… ok?
Dunque, Ciccio, voglio dirti che qui noi siamo indignati. 
Lo so che, proprio in questi ultimi tempi, è un termine inflazionato ma non ne trovo uno migliore per manifestarti il nostro sdegno per quello che hai detto nel tuo servizio sull’alluvione nel messinese. Qui l’acqua avrebbe portato via il “mattone selvaggio e l’accozzaglia di laterizi”, mentre… dalle tue parti la natura malvagia avrebbe distrutto “i centri storici, lo spazio pubblico celebrato, la bellezza di città che sono storicamente costruite per piacere, per aiutare l’uomo a vivere e non a sopravvivere”.

Ciccio, ma che dici? 

La storia della tua terra (quella d’origine, intendo… la Sicilia) te la ricordi? 
Ciccio, anche i nostri paesi hanno un centro storico: centri di antica tradizione, come Saponara: ti ricordi di Saponara, vero? A Saponara l’acqua ha mandato giù un costone roccioso che ha sotterrato una casa, e -con la casa- ha sotterrato anche tre persone, e fra queste tre persone c’era un angioletto biondo di appena dieci anni. 
Ah…dimenticavo: quella casa non era abusiva: era una casa come la tua, forse meno ricca della tua, ma era comunque una casa, insomma una casa normale non un’accozzaglia di laterizi.
A proposito del nostro bimbo annegato nel fango…ecco, qui voglio ringraziarti per aver detto che “i bambini affogati sono uguali”; almeno questo ce lo hai riconosciuto, Ciccio…i nostri non sono figli di un dio minore almeno quando affogano nel fango. Grazie, grazie davvero…
“La forza dell’acqua distrugge sviluppo e sottosviluppo”. 
Naturalmente, lo sviluppo sta al Nord e il sottosviluppo è il nostro…
Ciccio, vuoi che partiamo da lontano?
E allora, mi permetto di ricordarti che nell’anno 1100, mentre dalle tue parti si brancolava nel buio del Medioevo, i Siciliani avevano il primo Parlamento della storia, il primo parlamento d’Europa.
Facciamo un bel salto e arriviamo al 1861.
In quegli anni – esattamente nel 1856 – in occasione dell’Esposizione Internazionale di Parigi, il Regno delle Due Sicilie ricevette il Premio come terzo Paese più industrializzato del mondo, dopo Inghilterra e Francia. 
Il Meridione possedeva una flotta mercantile pari ai 4/5 del naviglio italiano, una flotta che era la quarta del mondo. 
Il Sud era il primo produttore in Italia di materia prima e semi-lavorati per l’industria. 
Avevamo circa 100 industrie metal meccaniche che lavoravano a pieno regime (era attiva la più grande industria metalmeccanica d’Italia). Avevamo industrie tessili, manifatturiere, estrattive. Avevamo distillerie, cartiere. Avevamo la prima industria siderurgica d’Italia. Il primo mezzo navale a vapore del Mediterraneo (una goletta) fu costruito nelle Due Sicilie e fu anche il primo al mondo a navigare per mare. La prima nave italiana che arrivò nel 1854, dopo 26 giorni di navigazione, a New York, era meridionale, e si chiamava -guarda un po’… “Sicilia”. 
La bilancia commerciale con gli Stati Uniti era fortemente in attivo e il volume degli scambi era quasi il quintuplo del Piemonte. Il cantiere di Castellammare di Stabia, con 1.800 operai, era il primo d’Italia per grandezza e importanza.
Ancora: il tasso di sconto praticato dalle banche era pari al 3%, il più basso della Penisola; una “fede di credito” rilasciata dal Banco di Napoli era valutata sui mercati internazionali fino a quattro volte il valore nominale. 
Il Regno Napoletano, fra tutti gli Stati italiani, vantava il sistema fiscale con il minor numero di tasse: ve ne erano soltanto cinque.
Tu, Ciccio, potresti dirmi: “acqua passata”. 
Però potresti chiedermi come ci siamo ridotti così, perché oggi siamo… sottosviluppati. 
Bene…ti spiego: fin dal primo anno di unificazione, il neonato Stato italiano introdusse ben 36 nuove imposte ed elevò quelle già esistenti. In appena quattro anni, la pressione fiscale aumentò dell’87%, ed il costo della vita ebbe un incremento del 40% rispetto al 1860, i salari persero il 15% del potere d’acquisto.
Dopo l’unificazione d’Italia, l’industria meridionale e persino l’agricoltura furono letteralmente abbandonate e penalizzate con una politica economica che favorì il Nord a danno del Sud, come risulta da un’inchiesta sulla ripartizione territoriale delle entrate e delle spese dello Stato voluta da Francesco Saverio Nitti ( non l’abbiamo pagato noi…giuro). 
Per diversi decenni si verificò un continuo drenaggio di capitali dal meridione al Nord dovuto proprio ad una scelta di politica economica dello Stato, mentre sul piano delle imposte il Mezzogiorno e la Sicilia contribuivano in maniera di gran lunga superiore alle regioni del Nord. 
Non andò meglio per i lavori pubblici, in quanto gran parte delle spese furono fatte nell’Italia Settentrionale e Centrale. 
In sostanza il bottino dei Savoia fu veramente enorme, se si considera che il danaro trafugato dalle casse del “Regno delle Due Sicilie” ammontava a 443 milioni di lire oro, vale a dire due volte superiore a quello di tutti (dico tutti) gli Stati preunitari della penisola messi insieme; lo Stato savoiardo ne possedeva solo 20 milioni.
Questa è storia Ciccio, dunque non volercene se una politica assassina ci ha ridotto come siamo adesso
Non dirci che siamo “sottosviluppati”, non ce lo meritiamo…
Perché -vedi- la cultura siciliana non è da meno rispetto a quella dell’ormai “tuo” Nord…. anzi a giudicare dal numero e dall’importanza dei cervelli che mandiamo a lavorare dalle tue parti, potrei osare di più, ma non mi va.
L’acqua, qui, porta via centri storici e persone esattamente come a Genova e come nelle Cinque Terre.
E a Barcellona i torrenti sono “tombinati” esattamente come a Genova. 
Sai, Ciccio, i giornali arrivano anche qui, e noi li leggiamo. 
E, se proprio la vogliamo dire tutta, anche a Genova c’erano case costruite nei greti dei torrenti: le abbiamo viste tutti in televisione: anche lì, dunque, “mattone selvaggio” e “accozzaglia di laterizi”?
Ascoltami, Ciccio: nella prossima estate, torna in Sicilia. 
Non ti chiedo di starci molto: quindici giorni a pensione completa. Fatti un giro, magari anche nella città che ti ha visto bimbo meridionale: Catania!!!.
Scoprirai cose nuove. Scoprirai che i siciliani non sono affatto rassegnati, sono incazzati neri. E’ diverso. Scoprirai che “le persone per bene” che pensano che il Sud sia solo violento-imprevedibile-inaffidabile-sprecone-confusionario-corrotto-mafioso-camorristico (come dici tu in una sorta di crescendo rossiniano), in realtà non sono persone per bene: sono degli idioti. Oppure dei delinquenti.
E mi dispiace se fra loro dovessero esserci amici tuoi: sempre idioti restano o delinquenti che hanno interesse ad affossarci ancora di più. Perché -vedi- se qui i mafiosi portano ancora la coppola, mentre al Nord portano la cravatta e magari hanno l’auto blu e la scorta, per noi non fa molta differenza.
Ripeto, i giornali li leggiamo anche qua…E quella “pietà diversa” di cui parli, Ciccio: ma ti sei ascoltato? “La disgrazia di Genova fece esplodere gli animi e mettere mano al portafoglio”, mentre qui le disgrazie sarebbero solo “il prolungamento della normalità”. 
Qui è meglio “non dare perché elemosiniere ed elemosinato rischiano di fare la stessa fine”. 
E, quindi, “aiutare il Sud potrebbe risultare pericoloso, fortemente pericoloso”. No, Ciccio, ti sbagli. La nostra normalità non è questa che dici tu. La nostra “normalità” ci è stata tolta proprio da quelle “persone per bene” di cui parli, quelle stesse che oggi vorrebbero farci “il ponte sullo Stretto” per finire di fregarci il poco che ci è rimasto.
Noi non siamo affatto rassegnati, Ciccio, e vogliamo riprendercela la nostra normalità. 
La nostra normalità ha nome e cognome, anzi …nomi e cognomi, come Antonello da Messina, Vincenzo Bellini, Francesco Maurolico, Finocchiaro Aprile, Alessandro Scarlatti, Filippo Juvara, Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Lucio Piccolo, Tommaso Cannizzaro, Bartolo Cattafi, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Renato Guttuso, Ettore Majorana, Vittorio Emanuele Orlando, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia, Vann’Antò’.
La nostra normalità ha luoghi che si chiamano Mozia, Segesta, Selinunte, Piazza Armerina, Naxos, Siracusa, Monreale, Taormina, Erice, Agrigento, Noto: tutti con i loro “centri storici” come Messina, e -perché no- come Barcellona e come Saponara. Noi conserviamo la cultura dei nostri padri. Noi conserviamo le tradizioni di questi luoghi. Non siamo rassegnati, siamo orgogliosi (oltre che incazzati).
E se i nostri Gattopardi sono stati sbranati dalle iene e dagli sciacalli, come aveva previsto il Principe di Lampedusa in tempi non sospetti beh…verrà il momento del riscatto. Noi ci crediamo, dobbiamo crederci. E, per tornare alla tua “pietà diversa”, sappi che questo tipo di pietà non ci interessa.
Noi vogliamo solo difendere i nostri diritti vogliamo solo il nostro, quello che ci spetta. 
Siamo noi che abbiamo pietà, pietà per gli oppressi, per i vinti, pietà per chiunque soffra. E siamo ancora noi che abbiamo, legittimamente, dei pregiudizi. 
Da oggi nutriamo pregiudizi anche nei tuoi confronti e nei confronti del tuo giornale. E se non riesci a fartene una ragione, se non riesci a pensare di dovere chiedere scusa , allora davvero hai voluto rinnegare le tue origini, le tue radici, la tua storia.
Ciao “Ciccio”
P.s.: Lettera aperta del Movimento Sicilia Libera riferita ad un articolo a firma di Francesco Merlo apparso recentemente sul quotidiano d’informazione milanese “Libertà”.

Ma io non lo so… e non lo voglio sapere!!!

Sono le parole del testo di una canzone famosa di Dolcenera, ma in questo specifico “post”, nulla centrano con l’amore, bensì fanno parte di un concetto puramente siciliano, che descrive in modo perfetto, quel modo di vivere dei miei corregionali o in particolare di molti miei concittadini…
D’altronde solo da noi un sistema così corrotto come quello per l’appunto che stiamo vivendo, può essere ancora tollerato senza che nessuno dei suoi uomini influenti, prenda mai posizione…
Ciascuno di essi viceversa, non fa altro che salvaguardare la propria posizione, sia per quanto concerne gli uomini legati alla criminalità organizzata, che per quanti siedono in quelle poltrone istituzionali che procedono affinché tutto si compia senza alcun ostacolo, quasi volessero procedere in maniera indisturbata…

Peraltro abbiamo visto come quel sistema di potere controlli tutto, anche i media, che dietro quell’apparenza “libera”, condizionano i lettori attraverso la pubblicazione di notizie per lo più banali, che seguono ovviamente le direttive dei suoi editori, che hanno quale unico interesse, quello di rifuggire da inchieste che vedono coinvolti i propri amici istituzionali, imprenditori, politici o mafiosi… 

D’altro canto, in una città come la nostra nella quale – per come scriveva un suo illustre giornalista, Giuseppe Fava – “i suoi cittadini debbono votare per quei cosiddetti candidati “giusti”, dove gli operai debbono lavorare senza pensare ai sindacati, dove gli imprenditori devono poter godere del dovuto rispetto, dove i giornalisti possono scrivere liberamente non più che sulle previsioni del tempo”, ecco in una città come questa (allora come oggi), diventa comprensibile assistere a come tutto sia permesso, anche quel “non voler sapere“…

Del resto la nostra città in questi anni si è sempre mostrata distante dal prendere una posizione netta da quelle logiche clientelari e collusive, da quei modi associativi e da quei legami di affiliazione , non per nulla ancora oggi sento affermare che la mafia a Catania non esiste, già… proprio come alcuni anni fa, quando certi esponenti ripugnanti di quel partito della Dc, andavano dichiaravano: “Non c’è mai stata collusione tra la criminalità organizzata e la gestione politica. Ne sono indenni i partiti politici, nessuno escluso”.
Naturalmente in un contesto come quello sopra esposto, diventa difficile per chiunque poter operare affinché la legalità abbia il sopravvento…

Ritengo infatti di dover dare merito alle nostre forze dell’ordine e anche ad una parte di magistratura (mi riservo -purtroppo- di ampliare a tutta la categoria, questa mia considerazione…), perché nonostante questo clima di omertà ancora fortemente presente, riescono ad assicurare alla giustizia numerosi soggetti che quotidianamente si dedicano alla corruzione e al malaffare…
Il tutto affinché si possa ristabilire la legalità in tutti quei contesti ancora presenti e soprattutto difficili da eliminare!!!
Ma fintanto che i cittadini continueranno a rispondere “Ma io non lo so… e non lo voglio sapere“… non si fingerà di non vedere, non sentire o decidere consapevolmente di non parlare, ma si tradirà se stessi e la legalità…
Perché chi tace, chi fa finta di non vedere o sentire, rinnega oltre che la propria coscienza, anche la coscienza collettiva!!!

Qual’è il senso di presentarsi alle elezioni, per scoprire successivamente di non essere stati in grado, di raccogliere un solo voto???

ZERO VOTI!!!
Alcuni giorni fa sul social di “Face” avevo pubblicato per scherzo un post intitolato: Uno!!!
Facevo riferimento al fatto che a parte il proprio voto, non si era stati capaci neppure di raccogliere neppure il voto del proprio/a consorte…
Ed allora vorrei chiedere a ciascuno di quei signori, che hanno avuto il coraggio di presentarsi e chiedere ai propri amici e/o conoscenti quel voto, come si sono  sentiti all’indomani di quella competizione elettorale, dopo aver costatato di non essere stati capaci di prendere un solo voto???
Certo bisogna dare merito ad alcuni di loro, quantomeno… hanno scelto di non votarsi, perché in questo particolare caso, zero è da preferirsi ad uno, almeno con quella scelta, si è dimostrato di possedere dignità!!! 
D’altronde si sa, queste elezioni come tutte le altre hanno un doppio scopo, quello certamente di vedere chi è stato premiato, ma soprattutto ancor più, controllare chi è stato bocciato, circostanza quest’ultima che i cittadini sembrano gradire in maniera particolare…
Si perché come a scuola, sono in molti a godere del brutto voto preso dal compagno di classe e qui, in questa competizione elettorale, è la stessa cosa; si gode nel vedere quello zero riportato accanto al nome del candidato, che forse è proprio lo stesso conoscente, che vi aveva chiesto personalmente il voto…
Ma Voi per fortuna, vi eravate tolti da quell’imbarazzo, da quella richiesta… sì per fortuna avevate dichiarato a quel contendente d’aver promesso il vostro voto ad un altro amico, ma la verità è che non volevate dargli il vostro voto, anzi speravate in cuor vostro, in un suo completo fallimento!!!
Ed ora, si ora che avete visto il suo nome, riportato in quel foglio elettronico con il valore “zero”, sono sicuro che avete iniziato a ridere a crepapelle, già… immagino la vostra felicità, nel vedere quello scarso risultato… 
Non vi sapete contenere, avete bisogno di raccontarlo a tutti, siete talmente euforici che a guadarvi sembra che abbiate vinto voi l’elezioni… 
D’altronde con un risultato così deludente è prevedibile immaginare tutti quei sorrisi maliziosi che godono della disfatta altrui, anche perché quanto detto, non vale soltanto per coloro che hanno raccolto zero voti o che hanno riportato in quella casella dei voti totali un unico voto, quello che ovviamente si sono concessi… no, la regola vale anche per tutti gli altri, per quanti si sa non essere vincenti, in particolare se quest’ultimi non sono particolarmente graditi a voi, ed allora il godimento diventa doppio… anzi che dico, triplo, quadruplo, quintuplo, ecc..  
La verità è che per ogni cosa… vi è un tempo d’inizio, ma soprattutto di una fine e la politica dimostra anch’essa ( e aggiungerei per fortuna… ) di non sfuggire da questa regola!!!
Cosa aggiungere, ah sì… un consiglio per l’eventuale prossima volta: Pensateci bene prima di candidarvi, perlomeno eviterete di prendere l’ennesima scoppola!!!    

Scusate, ma alcune volte non riesco a comprendere certe circostanze, come ad esempio, talune richieste di trasferimento…

Gira e rigira tutti i nodi vengono al pettine… e difatti eccoli i cittadini al di sopra di sospetto coinvolti in inchieste giudiziarie: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/02/che-vi-avevo-detto-alcuni-giorni-fa-nel.html o http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/02/come-dicevo-alcuni-giorni-fa-ci-sono.html 
Dispiace dover assistere che solitamente, i reati giungano sempre prima delle inchieste e mai viceversa; già è come se il nostro sistema non sia in grado di prevenire quanto poi si viene a compiersi con costante frequenza… alla faccia di quei cosiddetti “procedimenti” in materia di anti-corruzione e trasparenza. 
Ho letto ieri che la terza commissione del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta di trasferimento del capo della Procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, alla Procura generale di Catania, come sostituto procuratore generale. 
Se non ricordo male, parliamo dello stesso procuratore che aveva riportato: “non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra Ong o parti di esse con i trafficanti di migranti, nessun elemento investigativo”…
Il sottoscritto in quella occasione si era schierato a favore del Procuratore Zuccaro – a differenza della maggior parte dei media ed anche di taluni uomini istituzionali –  tanto d’aver riportato: “resto convinto che la Procura di Catania, su questa vicenda non sia in errore… anche se comprendo come questi attacchi mirati, abbiano quale interesse, quello di mettere in cattiva luce e in grande difficoltà, quello stesso ufficio…”.
Ma in questo scontro “titanico”, c’è per fortuna chi… può permettersi d’esprimere valutazioni sull’operato di entrambe e l’idea fatta, non è ahimè identica: di una, non si può che parlarne bene, dell’altra, non ci si può esprimere, in quanto ancora oggi, si attendono delle risposte… 
Speriamo che almeno su questa vicenda, non si compia quanto già si è realizzato e cioè, di preferire quella prassi da noi ormai luogo comune:soffocare tutto!!!” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/05/scontro-tra-procure.html .
Adesso si aspetta il plenum del Csm che si pronuncerà la prossima settimana e in caso di conferma sarà dichiarato estinto il procedimento di trasferimento d’ufficio. 
Lo stesso procuratore Giordano ha chiarito: “Da settimane ho fatto domanda in via principale per essere trasferito alla direzione nazionale antimafia come sostituto procuratore antimafia dove ho esercitato funzioni negli anni 2004/2008, in linea subordinata alla procura generale di Catania come sostituto procuratore generale“.
Il procedimento d’ufficio per incompatibilità ambientale era scaturito in seguito all’esposto di 8 sostituti procuratori che aveva dato vita all’inchiesta sul Sistema Siracusa con l’arresto del sostituto Giancarlo Longo (l’ex pubblico ministero di Siracusa arrestato lo scorso 7 febbraio con l’accusa di associazione a delinquere, falso e corruzione)
Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari di Messina, Maria Ventimiglia, che ha respinto la richiesta del legale del magistrato di sostituire la custodia cautelare in carcere con i domiciliari. 
Per la gip resta l’attualità delle esigenze cautelari visto che l’indagato fino all’ultimo, pur avendo sospettato che a suo carico fosse stata aperta un’inchiesta, «non ha esitato a rimuovere le telecamere e i dispositivi di monitoraggio collocati nel suo ufficio e ha occultato, probabilmente con la complicità di familiari, il cellulare che gli era stato richiesto dagli investigatori». 
Restano attuali, per la giudice, anche il pericolo di inquinamento delle prove, grazie all’aiuto di familiari come il suocero anche lui indagato, e quello di reiterazione del reato.
Difatti, secondo la procura messinese, Longo, che mesi fa è stato trasferito al tribunale civile di Napoli, avrebbe pilotato fascicoli di indagine per favorire i clienti di due avvocati siracusani, Piero Amara e Giuseppe Calafiore, anche loro arrestati. 
Dall’inchiesta, che ha coinvolto in tutto 15 persone, è emerso che Longo in cambio avrebbe ricevuto €. 88.000 e in regalo anche un Capodanno con la sua famiglia a Dubai ed in un altro hotel di Caserta.
Durante l’interrogatorio di garanzia, Longo non avrebbe fornito elementi validi per smentire i suoi rapporti confidenziali con Amara e Calafiore e questo avrebbe rafforzato il quadro indiziario a suo carico. 
La giudice ha anzi definito «risibili» le spiegazioni date dal magistrato sul fatto che, durante la vacanza a Caserta, suo figlio e il figlio di Calafiore avessero preso la stessa camera, prova, per l’accusa, del rapporto intimo tra le due famiglie… 
La giudice ha ritenuto poco credibili anche le spiegazioni date da Longo in merito al viaggio a Dubai che secondo l’accusa sarebbe stato pagato, attraverso una terza persona, dai due avvocati.
Inoltre, secondo quanto scritto dalla gip, Longo avrebbe ammesso di aver conferito incarichi di consulenza nella sua abitazione e non in ufficio. 
Tra le contestazioni fatte all’ex pm c’è quella di aver assegnato a consulenti compiacenti incarichi tecnici per precostituire elementi a favore di clienti di Calafiore e Amara…
Da quanto sopra credo che ci sia poco d’aggiungere…
Ultimamente assistiamo sempre più frequentemente a circostanze ambigue e corruttive, compiute da alcuni soggetti preposti all’interno di quei Tribunali e dalle cui successive indagini, emerge che quell’organo istituzionale, depositario del potere giudiziario, non da prova ahimè sempre… di quel concetto di legalità e giustizia richiesto e al quale certamente dovrebbe esclusivamente attenersi…
Ma d’altronde  si sa… la corruzione dei governanti si irradia a cascata su molti suoi rappresentanti istituzionali, fino a coinvolgere l’ultimo dipendente di quella pubblica amministrazione: E’ un gioco di contro-specchi, di rimbalzi, di sinergie negative, dove la corruttibilità degli uni incoraggia e rafforza quella degli altri!!! Ed allora cosa aspettarci…

Ai catanesi si sa… basta poco per sopravvivere!!! Ma quel poco, devono riceverlo…

La giunta comunale è cambiata… e se i catanesi hanno deciso di cambiare un motivo ci sarà stato.
Sebbene il sindaco uscente Enzo Bianco, abbia riportato nel suo volantino elettorale, tutta una serie di numeri e interventi compiuti durante quest’ultimo mandato, stranamente i cittadini non hanno con il loro voto, saputo apprezzare quanto fatto o forse dovrei pensare, che nessuna di quelle cose dichiarate, è stata riscontrata nei fatti…
Ora ovviamente tocca al nuovo sindaco, Dott. Salvo Pogliese, da cui in molti si attendono grandi cose… 
Peraltro, come non ricordare che un tempo Catania veniva soprannominata la “Milano del Sud”, mentre oggi sembra Beirut dopo la guerra civile… 
Certo, sono in molti ancora oggi a considerare la nostra città come qualcosa d’affascinante… basti vedere come i suoi stessi cittadini, siano felici di viverci… 
D’altronde con un centro storico come il nostro, con quei palazzi antichi bellissimi, la cattedrale e le chiese barocche che si susseguono, con un teatro greco-romano entusiasmante, il Castel Ursino, Via Vittorio Emanuele, il monastero dei Benedettini di Piazza D’alte ed ancora proseguendo verso l’elegante Piazza D’uomo, via Etnea, piazza Università, il giardino Bellini, via Umberto, per giungere alla stazione e svoltare in via di San Giuliano verso piazza Teatro Massimo, nota per quella “movida” catanese…
Sì la notte catanese sempre animata, ed ora che arriva l’estate si riempie ancor di più di gente… 
Con quelle vie, viuzze e piazze, che danno luogo a colori e suoni, con pub, teatri, ristoranti, gelaterie, pizzerie e la vendita da parte di quegli ambulanti dei prodotti tipici siciliani e non, da quei panini imbottiti con le polpette di carne di cavallo, per passare alle fritture o ai famosi arancini… 
La notte per il catanese è come il giorno… nessuno vuole stare a casa e tutti sono alla ricerca di un po di fresco e di qualche parola da spendere… in particolare ora, sì adesso che l’elezioni si sono concluse, si guarda con più attenzione a ciò che sta compiendo il governo nazionale e si attende a breve, quanto farà il nuovo consiglio comunale… 
Il tutto mentre ci si saluta, si ci abbraccia, quei baci affettuosi che riempiono gli incontri, a volte un po’ troppo calorosi, per non dire eccessivi, ma questo si sa… è l’essere catanesi, un sentimento che a volte diventa insopportabile… 
E così in questo fervore, proliferano intorno anche alcune iniziative importanti, incontri culturali e sociali, la presentazione di libri di alcuni nostri autori, attività teatrali, mostre fotografiche, vengono inaugurate gallerie d’arti e via discorrendo… 
D’altronde la nostra cittadina è diventata peraltro in questi ultimi anni, set cinematografico di alcune fiction e anche punto d’incontro per manifestazioni canore, con la programmazione di concerti e presentazioni teatrali…  
E poi cosa dire di quel mare bellissimo che ci circonda ed un vulcano l’Etna che da lassù ci guarda e si fa ammirare… già, ogni tanto si arrabbia, ma per fortuna, come dicono i catanesi: “C’è Sant’Aituzza ca ni protegge…”!!!
I catanesi d’altro canto non s’abbattono mai, neppure nei momenti di disperazione, come ad esempio quando i giocatori del “Calcio Catania” purtroppo non fanno il loro dovere e ci deludono… ma i tifosi sono vivi ed urlano a gran voce: “Sempre e comunque “FORZA CATANIA”!!! 
Cosa aggiungere, Catania… la città multietnica, dove a differenza di altre realtà italiane ed europee i migranti trovano una loro collocazione, senza subire mai da nessuno, atteggiamenti discriminatori o intolleranti…
D’altronde, nella provincia di Catania vi sono i più importanti centri di accoglienza e proprio i suoi volontari catanesi, fanno di tutto per non far patire la sofferenza a quei poveri migranti, in particolare ai più piccoli ed alle donne…
Da quanto sopra si comprende come ai catanesi… basta poco per sopravvivere!!! 
Ma certamente quel poco per andare avanti… devono riceverlo…
Ora si tratta d’affrontare i veri temi di questa città, quelli che tutti preferiscono evitare, affinché essa possa restare così com’è… sì, con quelle belle realtà sopra descritte, ma con tutti i gravi problemi, che da sempre la sovrastano e la soffocano!!! 
E’ tempo di rinnovamento… speriamo che oggi chi è preposto a quel cambiamento, non si lasci influenzare o ricattare negativamente, per come hanno già fatto, tutti i suoi predecessori!!!
Buon lavoro quindi Sig. Sindaco…

Si vota, finalmente…

Finalmente oggi si vota…
Si, sono stanco di sentir parlare di politica, di elezione, di sindaci, consiglieri, programmi,  elettorali e promesse varie… e credo che come me, saranno in molti a pensarla in egual maniera!!! 
Le urne sono aperte dalle 7.00… anche se non vi è stata finora una grossa affluenza, d’altronde la maggior parte delle persone, ha preferito andare a mare o restarsene tranquillamente a casa a riposarsi, dopo aver trascorso la notte fuori… 
Comunque, a parte la confusione stradale al rientro di quelle zone balneari e per noi “catanesi”, la partita stasera dei Play-off (speriamo che finisca bene…), alla fine, in un qualche modo, si cercherà di fare il proprio dovere, recandosi ai seggi elettorali…
In Sicilia si dovranno eleggere i sindaci e i consiglieri di ben 138 comuni, e subito dopo le 23, comincerà lo spoglio delle schede…
In alcune città è previsto il ballottaggio, sono precisamente 19 e la data – nel caso nessuno dei candidati a sindaco supererà al primo turno quota 40% – è prevista per il 24 giugno…
Qualcuno vorrebbe considerare queste votazioni un test fondamentale per quei partiti e per quelle coalizioni ora in opposizione di centrodestra e centrosinistra, ma la verità è che queste elezioni, nulla centrano con la politica nazionale, perché il voto dato in questa occasione è principalmente espresso alla persona e mai al partito… che il più delle volte, è celato dietro liste civiche…
Peraltro non va dimenticato che alcune forze politiche, sono ben ramificate nel territorio, con la presenza di segreterie e tutta una serie di uffici di consulenza, i cui soggetti sono ben organizzati nel procacciare quei voti necessari… mentre altri movimenti, come ad esempio quelle oggi al governo (M5Stelle e Lega), hanno in Sicilia poca visibilità, avendo iniziato da poco , la loro presenza costante nei centri abitati e in particolare, i loro interlocutori, per lo più iniziati alla politica, sono poco conosciuti ed è il motivo per cui, non ottengono i risultati espressi a livello nazionale!!!  
Comunque, l’esercito di persone candidate si sta per assottigliare e tra qualche ora, conosceremo i voti raccolti da ciascuno di essi e sono certo che molti di loro, resteranno delusi, dal risultato sconfortante ottenuto!!!
Alla fine vedrete vinceranno i soliti nomi… quelli che da sempre, gravitano intorno alla politica, ma soprattutto, che grazie a questo sistema clientelare, sono riusciti negli anni ad avere un qualche incarico pubblico, che oggi, ovviamente, sfruttano per ottenere voti, per se o per i propri amici… degli amici!!!

Si voti… o ne rivoti: Su sempre ca’!!!

Sono in pochi a comprendere che le elezioni rappresentano un  momento importante per noi cittadini o dovrei definirli “votanti”, perché attraverso quel semplice strumento chiamato “voto”, diventiamo di fatto, veri e propri datori di lavoro di quei signori/e, che promuoviamo presso quei consigli comunali e/o di quartiere per rappresentarci!!!
Potremmo definirlo un contratto a tempo determinato, perché quell’incarico ricevuto avrà un inizio ed una fine…
Certo se ci fosse anche un progetto da realizzare non sarebbe male, ma si sa… le promesse fatte in campagna elettorale, non verranno purtroppo mantenute durante quei mandati…
Cosa dire… potremmo definirlo un collaudato ufficio di collocamento, un modo come un’altro per procurarsi un lavoro o forse dovrei dire un reddito, ma con una sottile differenza, e cioè quella che in un altro qualunque posto di lavoro bisogna rendere (direi al massimo altrimenti si viene cacciati…), mentre qui, qualunque cosa si faccia, anche nulla , il compenso verrà  sempre corrisposto!!!
Guardate cosa hanno fatto pur di vincere…
Hanno riempito le cassette postali, i cartelloni pubblicitari, le pagine dei quotidiani, le vetrine dei negozianti, le mensole di bar e tabacchi, hanno riempito i cassonetti della spazzatura e quelli che non sono finiti lì dentro, sono stati gettati per le nostre strade…
Uno spreco di carta, di tempo e di denaro, per poi finire tra qualche giorno nel dimenticatoio…
Ho sentito di famiglie dove vi sono tre loro parenti candidati, oppure di soggetti che si presentano con volantini diversi, dove in uno appoggiano un sindaco e nell’altro il concorrente dell’altra lista…
Poi ci sono quelli che si promuovono, ma non indicano il partito o sindaco, sapendo che questi non sono ben visti dalla comunità, ed allora celano sul proprio biglietto elettorale i simboli o il nome del candidato sindaco, che però per trascinamento… otterrà ugualmente quei voti!!! 
Io stesso mi ritrovo ad avere nella mia strada quattro candidati: Ho notato che da quando ho detto loro che il mio voto andrà ad un altro candidato, non mi salutano più o quantomeno fanno finta di non vedermi e si girano dall’altro lato… 
Se poi ingrandisco l’area intorno a me… a modello “google maps” -utilizzando il segno meno- ecco che nelle strade adiacenti trovo il “santino” del mio fruttivendolo, panettiere, operatore ecologico, chierichetto, idraulico, musicista, consulente caf, pizzaiolo ed interprete…
Ora… che ciascuno di essi desideri dedicarsi alla “cosa pubblica” è una cosa apprezzabile, ma credere che la maggior parte di loro comprenda qualcosa di politica, è tutt’altra storia…
Ed allora ditemi… se voi foste dei datori di lavoro, ad esempio di un’officina meccanica, chi assumereste??? Soggetti incompetenti senza alcuna esperienza, oppure per quella particolare mansione vorreste un operaio specializzato, che dimostri di possedere abilità, bravura e competenza professionale???    
Ecco perché ciascuno di noi prima di concedere quel voto dovremmo pensarci tre volte, per non sprecarlo inutilmente o solo per far piacere ad un vicino di casa, negli ultimi giorni un po’ troppo… “camurriusu“!!! 
Per fortuna manca un giorno a quella competizione e se non sapete cosa fare…  fate così: “Vota… d’altronde fai parte di una società  che vota. Sì… forse non ci saranno candidati per cui votare… ma senza dubbio ce ne saranno di quelli contro cui vorrai votare, ed allora nel dubbio, vota contro. Già, seguendo questa regola sbaglierai di rado. Si lo so… ti sembrerà una cosa troppo alla cieca per i tuoi gusti, ed allora consulta intorno a quel presidio elettorale qualche sciocco, posto lì a suggerirti qualche nome (se guardi ce n’è sempre qualcuno…) e chiedi il suo consiglio. Poi ovviamente vota in modo opposto. Questo alla fine ti consentirà di essere un buon cittadino, senza sprecare quell’enorme quantità di tempo richiesta da un esercizio veramente intelligente, come quello del diritto di voto!!!

Fuori la mafia… dallo Stato!!!

Per la prima volta, sì mi ripeto… per la prima volta un Presidente del Consiglio ha parlato di “mafia” dichiarando: “Contrasteremo con ogni mezzo le mafie, aggredendo le loro finanze, le loro economie e colpendo le reti di relazioni che consentono alle organizzazioni criminali di rendersi pervasive nell’ambito del tessuto socio-economico”!!!
Mai, già mai prima di oggi c’era stato un messaggio così chiaro ed esplicito rivolto verso quell’associazione criminale!!!
D’altronde ditemi… chi avrebbe dovuto farlo??? 
Quali signori della politica, erano in grado di pronunciare queste parole, dopo che con quelle associazioni criminali ci erano andati a patti??? Oppure forse avrebbero dovuto manifestare contro quell’organizzazione, coloro che avevano nel corso degli anni condotto trattative e firmato papelli???  
Ed ancora chi doveva essere in grado di contrastarla… quando grazie a quegli accordi stipulati e alle promesse fatte nel capoluogo siciliano, è riuscito grazie ad un golpe politico a governare il nostro paese, attraverso la costituzione di un nuovo partito e di quei voti “serviti” da cosa nostra…
Dovrei naturalmente aggiungere anche coloro che grazie a quelle particolari influenze, sono riusciti ad insediarsi in questi ultimi governi di centro-sinistra, affinché non si realizzassero quelle necessarie riforme di contrasto alla mafia e alla corruzione… 
Abbiamo visto in questi anni come le mafie si siano evolute ed infiltrate, come abbiano preso peso e potere economico/finanziario, influenzando di conseguenza non solo la politica regionale, ma anche quella nazionale, infiltrando al suo interno i suoi referenti e promuovendo inoltre quei suoi uomini, all’interno delle associazioni di categoria..
D’altro canto diceva bene il giudice Borsellino: “Lo stato e la mafia, sono due poteri che occupano lo stesso territorio, o si fanno la guerra, o si mettono d’accordo“!!!
Ecco perché appena il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha pronunciato quelle parole… dai banchi della maggioranza è partita una “standing ovation”,  cui a seguito lo slogan “fuori la mafia dallo Stato“!!!
Com’era presumibile, dai banchi del Pd e di Forza Italia sono iniziate le proteste…  in particolare le più vivaci sono state quelle quell’ex leader Matteo Renzi (chissà forse si è sentito personalmente colpito… o forse tentava di proteggere quell’amico e avversario politico di Arcore???), tanto che per calmare l’aula, è dovuta  intervenire la Presidente Casellati.
Peraltro… quali vittorie avrebbe ottenuto lo Stato in questi anni, se non l’aver colpito con provvedimenti di sequestro e confisca, alcune società in odor di mafia… 
Le stesse che poi sono fallite, a causa di una “gestione” ambigua effettuata attraverso un “sistema” di collusione e malaffare i compiuto proprio da quegli uomini e donne, predisposti a quegli incarichi….
Penso ad esempio ad alcuni presidenti delle Sezioni Misure di prevenzione dei Tribunale, ad amministratori giudiziari compiacenti e soprattutto a quei custodi giudiziari che con i loro atteggiamenti indulgenti o forse paurosi, hanno permesso che accadessero situazioni come quelle evidenziate in questi anni!!! 
Se poi si aggiungono quelle associazioni di legalità, nate come i funghi, sponsorizzate proprio da quelle mafie… il cerchio come potete comprendere è chiuso!!!
Va detto comunque che lo Stato non è tutto marcio… vi è ancora per fortuna una parte sana; una porzione costituita da persone per bene, che svolge quotidianamente il proprio dovere, senza preoccuparsi di farsi ricattare da dossier vari…
Sì… ceto, c’è ancora chi si alza ogni mattina e mette a rischio la propria vita per 1.500 euro e chi di contro l’incassa in un solo giorno, dimostrando comportamenti meschini e ingrati, nei confronti non solo dello Stato, ma anche dei cittadini che lo mantengono!!!
La giustizia va totalmente riformata, i giudici devono essere nel corso degli anni trasferiti ed inoltre, bisogna separare le carriere tra magistratura requirente e magistratura giudicante con la creazione di due distinti Csm.  
Ed ancora celerità nelle indagini e nei processi: Spesso viene chiesto a noi cittadini di denunciare, di non essere omertosi, ma quando ciò avviene… quel cittadino onesto, viene lasciato solo, ma soprattutto, passano anni prima che quelle denunce abbiano la corretta visibilità, sempre che non intervengano – grazie a  magistrati corrotti – provvedimenti di prescrizione o l’insabbiamento di quelle denunce, lasciate di conseguenza abbandonate, all’interno di un cassetto!!!
La mafia è dentro lo Stato e lo sanno tutti… anche quelli che rappresentano il nostro paese e chi oggi alla Camera protestava lo sa, anche se fa finta di non saperlo… 
Il sottoscritto li chiama “negazionisti” anche se qualcuno li definisce “riduzionisti“, si perché sono questi a dire quando intervistati: “La mafia? Non ne so parlare e non penso che sia presente qui”!!!
O ancora peggio: La mafia non esiste e se proprio esiste è da un’altra parte!!!
M’immagino quel boss, Messina Denaro, che nell’ascoltarli in Tv riderà… pensando: su quest’ultimo punto hanno perfettamente ragione: LA MAFIA E’ A ROMA!!!

Intercettazioni, cimici e appostamenti vari, il tutto per controllare gli eventuali nemici da ricattare…

Il sistema era semplice, elementare, ma nel contempo geniale!!!
Si trattava di controllare tutti coloro che si desiderava controllare, per poi successivamente influenzare… con l’arma del ricatto!!!
D’altronde volete dirmi… chi tra noi, può considerarsi senza peccato???
Ed in ogni caso, se non si giungeva a colpire quella persona integerrima, si poteva puntare quelle proprie attenzioni, verso i familiari, il marito, la moglie, i figli… 
Già, ciascuno di loro poteva rappresentare perfettamente il punto debole, quello necessario per convincere il magistrato, politico, manager, professionista ed anche dipendente delle forze dell’ordine, del Tribunale o anche soltanto di un Ente pubblico, a mettersi a disposizione, per soddisfare quelle immorali richieste…
Peraltro… rivedendo quanto è accaduto in questi anni, non mi meraviglio più di certe inchieste mai proseguite oppure di alcune sentenze, totalmente ribaltate…
Ciascuno di quegli uomini o donne, ricattati da un “sistema di controllo” così perfetto come quello a cui stiamo assistendo, non poteva essere espressione di equità di giudizio o di valutazioni al di sopra delle parti…
Poiché le cimici erano ovunque… e non solo in quegli uffici dove s’intercettava di tutto, ma anche nelle abitazioni di quegli affermati soggetti, sì… qualcuno scrutava quanto avveniva, chi si frequentava e cosa si svolgeva al suo interno, ed ancora, con chi si parlava al telefono, cosa si diceva, quali messaggi venivano trasmessi e ricevuti, il tutto per essere poi, meticolosamente archiviato, nei vari dossier, per essere utilizzati al momento opportuno!!!
Altro che sceneggiatura di spionaggio, qui non vi è nulla di “mission impossible“, poiché tutto era possibile!!!          
Peraltro, se si pensa a quanti e quali soggetti, vi fossero coinvolti – sono tutti ora accusati a vario titolo di associazione a delinquere, delitti contro la pubblica amministrazione, accesso abusivo a sistema informatico e corruzione – non posso credere, che quanti ahimé caduti in quella rete corruttiva di spionaggio, possano essere usciti illesi da una morsa micidiale, che li aveva agguantati… 
In questo momento si stanno leggendo i dossier e ascoltando quelle intercettazioni, quanto verrà fuori è presto da dire e molto probabilmente di quei documenti imbarazzanti, noi tutti sapremo poco, forse nulla, perché la maggior parte vedrete, verrà segretata!!!
D’altro canto, se dovessero pubblicare ufficialmente tutti i cognomi di quanti sono stati in questi anni “ricattati“, probabilmente si rischierebbe la stessa reputazione dello Stato o certamente quella degli uomini delle istituzioni…
Ecco perché sin d’ora sono convinto che molte di quelle prossime epurazioni all’interno di quegli ambienti, verranno compiute come accade solitamente, nel massimo riserbo…

Chi va’ piano, va’ sano e va’ lontano…

Ricordo una favola che da bambino mi leggeva spesso mia madre:
Un giorno un cane prendeva in giro le tartarughe perché erano lente… 
Una tartaruga, che abitava lì vicino, avendo sentito quanto diceva, lo sfidò dicendogli: Facciamo una gara di corsa, chi arriva primo vince… 
Il cane ovviamente accettò la proposta, pensando tra se e se… a quanto quella tartaruga fosse stupida…
Ed allora, posti entrambi nella griglia di partenza… partirono, ed il cane, che già dopo alcuni metri aveva un gran vantaggio, preso dall’entusiasmo, iniziò a ridere a crepapelle e più si allontanava, più si girava e rideva a guardare quel distacco, che andava aumentando sempre di più…  
Correva e si girava, si girava e correva ancora più forte e ridendo ancora una volta, si girò a guardare quella tartaruga che ormai non si vedeva più… 
Ma dopo qualche metro quel cane, nel rigirarsi nuovamente per osservare dove fosse finita la tartaruga, andò a sbattere contro un albero e svenne…
Quando – dopo alcune ore – si risvegliò ancora intontito, prese immediatamente a correre nuovamente verso l’arrivo e… man mano che si avvicinava all’arrivo, s’accorse che la sua sfidante era lì, seduta ad aspettarlo….
Lui sbalordito e con la lingua penzolante per lo sforzo compiuto, appena giunse anch’egli all’arrivo, si diresse verso la tartaruga e gli chiese: “Ma… ma… ma come hai fatto? Ero sicuro di vincere!!!
E lei: Sai, anche andare lenti ha i suoi vantaggi…
A volte, quando scrivo un post o segnalo qualche circostanza irregolare, ho come la sensazione che quanto da me segnalato, non giunga mai – quantomeno non in tempi celeri – a soluzione… 
Ma poi stranamente accade il cosiddetto “miracolo“, ed allora ecco che quel pensiero negativo svanisce e tutto riprende nuovamente per il meglio, già intuisco che quanto avevo provato a compiere per far emergere quel problema, era servito a qualcosa…
E’ come il caso descritto alcuni mesi fa, precisamente il 9 febbraio (a seguito di una segnalazione ricevuta) su un dipendente dell’Assessorato Territorio Ambiente della Regione siciliana: http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/02/pronto-pronto-assessorato-territorio-ed.html
Beh… la notizia che mi è stata riferita stamani e che quel dipendente descritto nel post è stato trasferito ad altra ufficio ed il suo incarico è stato affidato ad un altro funzionario che – sempre dalle informazioni ricevute – sembra essere una persona professionalmente corretta e soprattutto perbene!!!
Ed allora ho ripensato a quella favola ed a cosa mi volesse trasmettere (in morale) mia madre: “Chi va’ piano, va’ sano e va’ lontano…”!!!

Sindaco di Catania: Ho l’impressione che vincerà nuovamente Bianco!!!

Inviti, riunioni con buffet, cocktail presso uno dei locali noti al centro, cene al lungomare… le strategie utilizzate per vincere l’elezioni ci sono tutte, anche perché lo sanno, quanto sia difficile oggi convincere gli elettori ad andare al voto!!!   
Ed allora, ecco che per vincere si utilizzano tutti i metodi possibili ed immaginabili…
Con quale strategia…???
La più semplice… già, questa prevede ad esempio da parte dei candidati, di consegnare ai propri elettori ed anche agli altri cittadini, dei volantini nei quali oltre la loro foto, vi è riportato come tutti… quel loro nome e cognome!!!
Ma ora viene il bello,non vi è riportato né il partito e neppure il nome del Sindaco… sono liste civiche… dai nomi più disperati, una volta le chiamavano “civette” e servono a camuffare quei partiti sgraditi, senza perdere nel contempo quei voti…  
Ciascuno di quei candidati non dichiara a nessuno quel’è il candidato Sindaco a cui sono legati, anzi dichiarano di votare soltanto loro perché del sindaco non frega niente… ma non è vero, giocano con la vostra ignoranza e celano l’effetto trascinamento…  
Bianco vince… e vince proprio perché molti suoi concittadini… gli stessi che non vorrebbero votarlo,  daranno quella loro preferenza, senza saperlo, proprio ad egli…  
Inoltre, in questi giorni, ho sentito parecchi amici di centro-destra, gente che frequenta quelle nderli segreterie, che l’ordine trasmesso è quello di appoggiare Bianco; il sottoscritto a quelle parole, ha provveduto a riprenderli, dichiarando loro che, involontariamente si erano sbagliati, e che ovviamente volevano dire il nome del candidato: “Pogliese”…
No!!! Ecco la risposta che ho ricevuto… “BIANCO”… è questo il nome deciso dai coordinatori!!!
Analoga situazione mi si è ripresentata questa mattina in Corso Sicilia, con un amico di Fratelli d’Italia, il quale mi ha confermato che, alcuni loro candidati – sono coloro che non hanno vinto alle elezioni nazionali –  fortemente incaz…ti, hanno deciso di non soddisfare gli ordini di partito, ma preferiranno appoggiare il sindaco uscente, pur di non far vincere quei soggetti che di fatto, non hanno permesso la vittoria all’ultima competizione del 4 Marzo…
Ed infine ci sono gli autonomisti… 
Già… hanno dato forfait all’ultimo convegno alle “Ciminiere”… 
L’hanno visto in molti, ma soprattutto quell’assenza è stata notata proprio da quel candidato a Sindaco del Centrodestra… che ora sarà furibondo, sapendo che quei voti stanno dirigendosi verso il suo avversario di centro-sinistra…
Ma la politica si sa, è una bestia che si autoalimenta e si comporta come una prostituta: Già, sempre disponibile a vendersi al miglior offerente!!!

Sono per la legalità e contro il pizzo!!!

Già… con questa frase l’ex presidente di Confindustria, si presentava sul fronte dell’antimafia con iniziative mirate… 
L’aspetto che emerge oggi in maniera inquietante, è diverso da quello di un uomo a suo tempo considerato da molti miei conterranei, quale “simbolo” dell’antimafia…
Un presidente di Confindustria Sicilia, che aveva voluto dare una svolta, premiando in particolare tutti quegli imprenditori siciliani (pochissimi… ma meglio di niente…) che si erano voluto ribellare al racket. 
Certo… assistere ora, in quali modi egli sia giunto a seguito dell’inchiesta per mafia (con cinque pentiti che lo accusano, parlando delle sue frequentazioni “pericolose”) e per quanto evidenziato in questi giorni dalla Procura nissena, attraverso un presumibile sistema di spionaggio, nel quale sono coinvolti uomini delle Istituzioni, fa pensare che forse, quel sistema di legalità, abbia nei fatti… letteralmente fallito!!! 
Cosicché… riesaminando alcune dichiarazioni espresse alcuni anni fa da alcuni noti personaggi di primo piano, sia della nostra imprenditoria che della politica regionale, viene da chiedersi, quanto quelle frasi allora fossero fondate o espresse esclusivamente per perorare una causa, sulla cui motivazione, vi erano interessi personali… 
Ricordo ad esempio il Presidente di Confindustria  Giorgio Squinzi, che disse all’indomani del suo arresto: “Sono sorpreso dalle anticipazioni a mezzo stampa, è sempre stato contro i clan“… oppure del Governatore della regione Sicilia, Rosario Crocetta, che manifesto il proprio sostegno: “Conosco la sua storia personale e professionale, per me è persona impegnata contro la mafia”….
Ora però, esaminando le inchieste di questi giorni, viene da chiedersi se quelle frasi, avessero realmente una loro valenza, oppure servivano a difendere in quel caso, l’amico di turno… 
L’hanno chiamata “Antimafia”, sì… quel nome è suggestivo, direi quasi emozionante, perché da un senso di lotta, di giustizia, di vittoria…
Ma quanto poi andiamo ad analizzare i fatti, scopriamo come in questa terra nulla sia cambiato nulla e quelle lotte (mai fatte…) si dimostrano vane…
Basti vedere ad esempio quella mala-gestio dei beni sequestrati alla mafia, i conflitti d’interessi alla Regione, l’irregolarità riscontrate sull’utilizzo dei fondi europei, la corruzione e la privatizzazione all’interno degli aeroporti, gli appalti concessi illecitamente alle imprese amiche o a quei comitati d’affari, passando ad una politica venduta o a quanti la finanziano e le procurano i necessari consensi, per finire con tutti quegli uomini e donne delle Istituzioni, dedite al malaffare, alle tangenti, ad un sistema criminale e corruttivo…
Ed allora viene da chiedersi… chi potrà mai difenderci da tutto questo???
Basterà quale ultimo baluardo la sola Magistratura (quella ovviamente… leale e incorruttibile) in difesa della nostra legalità?  
Come si fa a riconoscere un personaggio che a parole, si proclama “anti-mafioso e/o paladino della legalità”senza avere mai presentato in vita sua, una sola denuncia!!!
O forse dovrei ricordare quel automezzo incendiato (chissà… forse da qualche marito incazzato o da un ex dipendente licenziato…) o anche per aver ricevuto una minaccia telefonica (mai appurata successivamente nei tabulati telefonici…), oppure perché a suo dire, è stato minacciato, avendo ricevuto una busta anonima, con all’interno un proiettile…
Per favore… se sono questi gli uomini con cui va contrastata la mafia, possiamo stare freschi… d’altronde ritengo che la stessa considerazione, la stiano facendo ai piani alti di quell’associazione criminale!!!
Peraltro, basti vedere in quali modi questi individui dimenticano spesso (con quelle loro associazioni…) di costituirsi parte civile oppure abbandonano a perseguire quelle collusioni emerse tra i propri iscritti, nelle quali ahimè sono presenti alcuni loro amici (legati chissà proprio ad egli, attraverso quel comitato di affari…) o forse debbo pensare che sono talmente ricattabili, che non possono fare più nulla, se non adeguarsi alle richieste di cosa nostra, ma nel frattempo, tanto per impressionare tutti, gridano a squarciagola: La mafia è una montagna di merda!!! 

Indagati??? Già, di tutto… di più, tanto ormai non se ne esce più!!!

L’inchiesta “Montante” sta iniziando a mostrare tutti i suoi tentacoli…
Si è scoperto da poche ore, come a quel sistema di spionaggio facesse parte anche una talpa, precisamente della Direzione Nazionale Antimafia!!!
La persona è ancora da individuare,  ma chissà forse è già stata scoperta, ma i poliziotti e i magistrati di Caltanissetta che indagano sulla rete di protezione dell’ex presidente di Confindustria, non vogliono esporsi nel far emergere il nome… 
Certamente una circostanza grave quest’ultima se venisse confermata e comunque, per quanto abbiano potuto scoprire in questi giorni, non è la sola… 
A tutti quei nomi eccellenti ecco che oggi è emerso che anche l’attuale presidente di Confindustria Sicilia, oggi “Sicindustria”, Giuseppe Catanzaro insieme all’ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta sono stati indagati nell’ambito della stessa inchiesta che ha portato all’arresto di Antonello Montante. 

Con loro due, sono anche indagati gli ex assessori alle Attività produttive (Linda Vancheri e Mariella Lo Bello) e l’ex presidente dell’IRSAP (l’ente regionale per lo sviluppo delle attività produttive) Mariagrazia Brandara… 

E’ emerso che Rosario Crocetta, abbia favorito lo stesso Montante, il quale si era prodigato ad aiutare l’ex governatore, impedendo che venisse reso pubblico un video dal contenuto scandaloso, nel quale era stato ripreso l’ex presidente della regione siciliana…
Se si è trattato di un favore ( o di un ricatto… ), questo non è stato ancora appurato, ma se non ricordo male, durante il suo governo, furono assegnati due assessorati, proprio a uomini indicati dal Montante…
Certamente, visto con quanta prodigalità si sono spesi gli imprenditori di quella associazione, per la campagna elettorale dell’ex presidente della Regione, sono certo che in cambio lo stesso, lì avrà  favoriti nell’assegnazione dei molti appalti pubblici…
Un vero e proprio voto di scambio corruttivo… alla faccia della legalità promessa e delle battaglie da sostenersi contro la mafia e quelle associazioni criminali… che nel corso di quella sua legislatura, non si sono viste, peccato che nessuno – ad esclusione del sottoscritto e di qualche giornalista “non ricattabile” – le abbia mai evidenziate!!! 

Le intercettazioni parlano chiaro, ma soprattutto saranno i nomi di quanti si trovano oggi nei documenti sequestrati ed in quelle chiavette di memoria usb, nelle mani degli organi inquirenti, a fare a breve la differenza…

Ciascuno di quei nomi oggi è un potenziale ricattato… e quindi tutte le procedure compiute da quei soggetti, dovranno essere ora nuovamente rivalutate o quantomeno verificate… 
Certo che con un “sistema di controllo” così ramificato, dove si controllava tutti….diventa difficile credere che ci possa essere qualcuno che sia riuscito a sfuggire a quelle pressioni esterne e che quindi, non avendo notizie d’altronde che qualcuno abbia denunciato… che non si sia fatto anch’esso sottomettere!!!

Termino con una frase che ho letto: “stamattina tutto a posto… anche se la stanno facendo vastasa”.
Si… sono d’accordo, l’hanno fatta proprio vastasa!!!
Un vero schifo quanto sta accadendo all’interno di quegli uffici istituzionali, ciascuno di quegli individui meriterebbe d’essere deportato… in qualche terra, lontano dalla nostra isola!!!
Per una volta forse, contrariamente a quanto hanno finora fatto, inizieranno a comportarsi pensando non più solo per se stessi o per i propri familiari: Vedrete come laggiù, da soli, con un sacchetto di semi e qualche attrezzo agricolo, cominceranno a zappare sì… ma questa volta, per far mangiare anche tutti gli altri, suoi… nuovi limitrofi!!!

Uomini dello Stato… al di sopra di ogni sospetto!!!

Se qualcuno pensava che i nomi eccellenti degli indagati nell’inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, sara rimasto oggi certamente deluso…
Già, un altro avviso di garanzia, per concorso in corruzione, è stato notificato ad un Vice questore aggiunto, in servizio presso la Polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino. 
Inoltre, per favoreggiamento sono state indagate le sue due strette collaboratrici…, in quanto – secondo gli inquirenti- avrebbero aiutato l’imprenditore a distruggere alcuni documenti depositati dentro quel suo archivio segreto, files custoditi dentro alcune pen-drive usb e nascoste durante la perquisizione dentro uno zaino, lanciato dal balcone poco prima dell’arresto. 
Gli investigatori comunque hanno recuperato anche questo materiale…. e chissà cosa avranno trovato e chi sono le persone, che erano finite grazie a quel sistema di spionaggio, sotto osservazione…  
Sale quindi così a 25 il numero degli indagati dell’inchiesta, anche se è certo chi magistrati staranno valutando la posizione di altre soggetti che avrebbero avuto un ruolo importante in sistema a servizio dell’ex presidente di Confindustria . 

Il proprio legale si è giustificato dichiarando: “Il mio assistito, all’arrivo della polizia nella sua abitazione, non si è disfatto di alcuna prova di reato…Temendo che non si trattasse di agenti ma di malviventi, ha tardato ad aprire e ha cercato di mettersi al sicuro”. 
Il contenuto di quei dispositivi d’archiviazione esterna se pur danneggiate, sono state ritrovate dalle forze dell’ordine dentro quello zaino e sono ora in possesso degli inquirenti». 
Resta ancora da chiarire il ruolo (presunto) di favoreggiamento che avrebbero svolto le due collaboratrici dell’ex presidente, ora indagate…
Naturalmente il Montante respinge tutte le accuse rivolte, in particolare di avere costruito un sistema per realizzare veri e propri dossier, contro i suoi possibili avversario o su quanti stavano accertando quelle proprie responsabilità, grazie alla propria rete di spionaggio… 

Infine… il legale dell’ex presidente ha dichiarato che il proprio assistito è  rimasto molto sorpreso, scosso e dispiaciuto, ribadendo la sua totale fiducia nella giustizia…
Per quanto quel sistema ( se realmente dimostrato… ) prevedesse tutta una serie di corruttele, il fatto più grave è l’aver scoperto che dietro quell’imprenditore ed ex presidente di confindustria, vi siano uomini delle istituzioni, che si sono lasciati corrompere…
Certo che, se basta realmente così poco per svendersi, viene il dubbio che per poco di più, tutti sono disponibile a cedere a quelle lusinghe……   
D’altronde come ripeto spesso in questo mio blog, la maggior parte dei miei connazionali, ha avuti meriti personali… direttamente proporzionali alle raccomandazioni ricevute, senza le quali, molti di essi… anzi la maggior parte, starebbe ancora oggi sotto le cosce delle proprie madri…
Ah… certo, sempre che quest’ultime siano libere e non impegnate… a segnalare quel proprio figliolo!!!  

Double Face: Uomini dal doppio volto!!!

Esponenti delle forze dell’ordine, politici, imprenditori, tutti legati tra essi, per poter compiere quanto necessitava quel “Sistema Montante”…

Sono 22 le persone ora indagate nell’ambito della operazione “Double Face“, coordinata dalla squadra mobile di Caltanissetta e coordinata dalla Dda…
I reati ipotizzati prevedono l’associazione a delinquere e nel caso particolare dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, vi è l’aggravante di aver diretto, promosso e organizzato l’associazione stessa…
Inoltre, oltre a quanto sopra, vanno sommate le accuse per minacce, favoreggiamento, corruzione e rilevazione segreto d’ufficio, soppressione, distruzione e occultamento di atti pubblici, accesso abusivo a sistemi informatici, simulazione di reato…

Leggendo quanto sopra mi sono chiesto, chi mai ha potuto compiere quelle azioni e quindi, tralasciando – per come solitamente faccio – i nomi di quegli indagati, non mi sono sorpreso più di tanto, nel trovare tra quei nomi, anche uomini delle nostre istituzioni…

Ed allora presentiamoli questi funzionari “fedeli” dello Stato…
Un Colonnello dei Carabinieri a capo della Dia, un Maggiore della Guardia di finanza, un Comandante del nucleo di Polizia tributaria, un Sostituto Commissario della Polizia in servizio alla questura, l’ex direttore dell’Aise (il servizio segreto civile), un Generale, un Capo reparto, ed anche un ex poliziotto…

A questi sopra si aggiungono inoltre alcuni imprenditori, un ex segretario regionale CISL ed un dirigente regionale, 

Ah… dimenticavo, tra i nomi eccellenti – che spiccano tra i 15 indagati non soggetti a misure di custodia cautelare – vi è anche un Senatore di Forza Italia ed un docente di diritto tributario e responsabile scientifico del corso di “prevenzione di criminalità e della corruzione” presso l’Università…
La presunta rete di spionaggio controllava molte persone… ma in particolare mirava a controllare chi, puntava proprio su di essi…
Ecco allora quei nomi… ciascuno di essi posto all’interno di un dossier e quest’ultimo insieme a tutti gli altri nascosti all’interno di una stanza segreta all’interno di una villa ed ora che sono stati scoperti… finalmente posti sotto l’osservazione delle forze dell’ordine (questa volta però… di quelli “buoni”)!!!
Ed allora mi sono chiesto, a cosa può servire un sistema di spionaggio del genere, a parte proteggersi dalle inchieste che  avevano visto alcuni indagati collusi con l’associazione mafiosa…???
Ed allora ho compreso: quel sistema (se realmente realizzato…), aveva la funzione d’influenzare tribunali, politici, governi e sindacati!!!

Ora, rileggendo quanto emerso dall’inchiesta mi sorge un dubbio: Siamo sicuri che possiamo affidarci agli uomini dello Stato, ma soprattutto di quali di questi uomini stiamo parlando??? Come facciamo a comprendere chi sono i buoni e chi i cattivi??? Non è che nel voler fare il nostro dovere di bravi cittadini, ci ritroviamo indirettamente coinvolti in qualcosa di più grande di noi??? Ed infine chi ci proteggerà… chi garantirà le nostre fonti o i documenti consegnati??? Chi… forse quegli stessi uomini delle istituzioni che stiamo per denunciare???
Qualcosa in questo sistema “malato” non quadra!!!
Già… diventa sempre più difficile credere che intorno a noi possa esistere qualcosa di onesto, incorruttibile e non alienabile, qualcosa su cui avere fiducia, quando ogni giorno che passa t’accorgi d’esser sempre più solo e forse solo un po’ più fortunato, sì… in quanto immune da quell’infezione chiamata “corruzione“, la stessa che ha colpito purtroppo. la maggior parte dei miei conterranei…
Come uscirne…??? Non so… e disgraziatamente non riesco neppure a immaginare, a chi possiamo rivolgerci…

"Paladini" della legalità???

Era stato considerato da molti all’interno di Confindustria, come il nuovo paladino dell’antimafia!!!
Ed invece, l’ex presidente degli imprenditori siciliani Antonello Montante, è finito ancora una volta agli arresti domiciliari, questa volta con l’accusa di associazione a delinquere, finalizzata alla corruzione di esponenti delle forze dell’ordine!!!
La Procura di Caltanissetta gli ha contestato d’aver creato un vero e proprio sistema illegale, che serviva a spiare l’inchiesta scattata nei suoi confronti tre anni fa, a seguito di alcune dichiarazioni da parte di pentiti di mafia.
Aveva costituito una rete di spionaggio, che lo tenevano informato su quanto accadeva all’interno di quei pubblici uffici… 
Mi sembra di rivedere una scena della serie televisiva tanto apprezzata dal pubblico in questi giorni… “La mafia uccide solo d’estate“, in particolare quando riferendosi del Tribunale di Palermo, raccontava che all’interno di quel palazzo, “tutti controllavano tutti”… e cioè a seconda dei movimenti degli uscieri, dalla mole dei dossier che uscivano dalla Procura, si comprendeva se vi erano in programma degli arresti eccellenti oppure se dalla richiesta urgente del Procuratore nazionale ai propri sostituti… vi era in atto un’inchiesta importante e così via…
Ecco quindi che sono scattati ora gli arresti domiciliari per altre sette persone, che farebbero parte dei componenti di quella rete di spionaggio al servizio di Montante… accusa mossa dai sostituti procuratori Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, dall’aggiunto Gabriele Paci e dal procuratore capo Amedeo Bertone.
Dall’inchiesta di due anni fa, l’ex presidente di Confindustria, aveva ricevuto un avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, nel quale venivano ipotizzati legami d’affari e rapporti di amicizia con alcuni boss… 
Durante i riscontri, gli investigatori della squadra mobile di Caltanissetta, avevano perquisito alcune abitazioni e aziende dell’imprenditore ed in una di queste, all’interno di una villa, era stata scoperta una stanza segreta, con all’interno dossier su magistrati, politici ed esponenti della società civile….
Certamente, è alquanto ambigua questa circostanza, anche se l’ex presidente, ha continuato a dichiarare che: “I pentiti che mi accusano sono i mafiosi che ho contribuito a colpire duramente con le mie denunce“.
Come non ricordare d’altronde quella sua frase “Chi non denuncia è fuori dall’Associazione”!!!
Ma il punto ora da comprendere è se quanto dichiarato, rappresentava esclusivamente uno stratagemma dello stesso imprenditore, per creare su di se, quell’immagine di “paladino” della legalità e dell’antimafia?  
Ma, tenendo sempre ferme quelle accuse di associazione mafiosa, ora… sono i nuovi guai giudiziari appena contestati, che presentano una lista lunga di reati di corruzione, tra cui spicca in particolare, l’aver corrotto la “fedeltà” di alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, attraverso costosi regali e soprattutto… assunzioni varie per quei propri familiari.
Che dire: Cambiano i paladini, ma la storia come si vede… resta sempre la stessa!!!