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Bisogna far ripartire i cantieri…

Poco… ma rispetto ai precedenti anni, qualcosa sta cambiando, siamo passati dai circa 18 miliardi di lavori messi in gara nel 2012 ai circa 25 miliardi dell’anno appena trascorso… 
Sappiamo bene come i lavori pubblici costituiscano un punto essenziale per la crescita del nostro paese e se i livelli di corruzione per questo settore fossero attraverso procedure “blindate” eliminati, certamente la crescita del nostro paese, sarebbe molto più celere e    
Ovviamente bisogna fare si che i bandi di gara abbiano una certa logicità… e non vengano realizzate opere per lo più inutili, che hanno quale unica motivazione, la realizzazione di un giro di spesa, necessario a certi comuni per sovvenzionare quanti operano al loro interno ( ed anche all’esterno ), per poi scoprire successivamente, grazie alle inchieste delle varie procure, che queste avessero quale scopo, quello di far girare le solite tangenti e bustarelle…
Poi ci sono opere, come quelle evidenziate nella trasmissione “Striscia la notizia”, cattedrali nel deserto che oltre ad essere rimaste incompiute, vengono solitamente abbandonate – distruggendo il più delle volte – quel meraviglioso patrimonio naturale e comportando costi esosi per la collettività!!! 
Bisogna che si trasformi quella consuetudine delle amministrazioni pubbliche di realizzare opere non necessarie in qualcosa di più utile, ad iniziarsi con i lavori di ristrutturazione e di sicurezza di quelle strutture già esistenti, come scuole, ospedali, uffici, ecc… e integrando successivamente quanto ancora resta in disponibilità finanziaria per la realizzazione di nuovi cantieri… 
L’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione, deve servire a valutarle anticipatamente quelle opere… per comprendere se il loro realizzo ha necessità di esistere o se la richiesta debba essere bocciata… dopotutto si tratta d’investimenti pubblici e non possono essere lasciati “arbitrariamente” ad uso e costume di pochi politici e dirigenti… 
Qui si tratta di colpire quei noti “mali” del tutto italiani, che scopriamo quotidianamente come vengono ripetuti e che ancora oggi è dimostrato essere difficili da eliminare in tempi rapidi…
Per fortuna qualcosa sta cambiando, grazie alla Legge di Stabilità, infatti si stanno programmando gli stanziamenti verso opere concrete, quali quelle infrastrutturali…
Ad iniziare dalla realizzazione e manutenzione di strade e ferrovie, per passare ai lavori causati da dissesti idrogeologici, la riqualificazione nelle città delle periferie, il patrimonio culturale e architettonico, l’edilizia scolastica, ecc…
Finalmente si punta verso opere coerenti con quanto necessario e soprattutto compatibile con le finanze pubbliche…
Inoltre, l’uscita dal patto di stabilità con il successivo pagamento degli arretrati dalle PA alle imprese affidatarie, sta permettendo di liberare risorse per nuovi investimenti… 
Il vero problema quindi, resta quello di progettare opere essenziali e allo stesso tempo pronte in tempi rapidi per trasformarsi in cantieri funzionali, dando priorità a quelle procedure di legalità e leale concorrenza, che sono di fatto le condizioni, che ahimè il più delle volte, sono venute propriamente a mancare…
Bisogna infine fare pulizia di tutte quelle imprese “prestanome”, le quali non hanno alcuna capacità imprenditoriale ma sono per lo più costituite da soggetti, che fanno riferimento alla criminalità organizzata…
Infatti queste fanno sì… d’aggiudicarsi i lavori (grazie alle certificazioni di cui sono “sulla carta” in possesso) per poi subappaltarli totalmente ad imprese “fittizie ed aleatorie” che non garantiscono minimamente quelle minime condizioni obbligatorie, come quelle relative agli adempimenti fiscali e assicurativi (il più delle volte queste società chiudono alla fine di ogni anno, per poi riaprire una nuova posizione a nome di un parente…) per continuare con i mancati adempimenti sulla normativa contrattuale e con quelle procedure previste per la sicurezza!!!
E dire… che tutte queste (affidatarie e sub-appaltatrici) hanno ancora oggi… la presunzione di definirsi “imprese di costruzione“.
 

Ho fatto un sogno… è il I° Aprile!!!

Mi trovavo a passeggiare a Catania, precisamente in Via Etnea…, bellissima su quel disegno in pietra lavica, che quasi fosse un fiume, scorre su un tappeto ricamato: da un lato, vedo Piazza Duomo e dall’altro la maestosità dell’Etna… ancora innevata.
Mi dirigo verso il Bar Forzese di Corso Sicilia, la strada è libera… nessun “vucumprà”, incredibilmente pulita, cestini ovunque, ci sono pure tre operatori ecologici, con tanto di divisa fosforescente e un aspiratore automatico posto sulle spalle…., aspirano quelle poche cicche rimaste a terra…
Nessuno abusivo, nessuna vendita… niente di niente, neppure un Dvd o Cd clonato, ne alcuna borsa firmata, niente scarpe sgargianti e colorate e soprattutto, non si avverte quella gradevole sensazione di un tempo, ricordi d’essenze profumate… falsi d’autori, spacciati per Tester…
Vedo l’inviato di striscia, Bombazza Brumotti, con quella sua strana bici, a far acrobazie e piroette…, salta da un marciapiede ad un altro…. corre su una ruota nello spartitraffico infiorato, fino a giungere lì in fondo, a Piazza della Repubblica… altre carambole… ancora giravolte… non lo vedo più…
Decido quindi di tornare indietro, scendo dalla Via Etnea per andare verso Piazza Università e mentre cammino, vedo tante persone, felici, sorridenti, sono tutte sotto la Prefettura…, è strano…, perché sì, di solito lì, vedo sempre polizia, dimostranti, gente con bandiere, cartelloni, manifestanti che chiedono la salvaguardia dei propri diritti…; attendono e sperano che qualcuno possa risolvere la loro critica situazione contrattuale…, persone che lottano per volere garantiti quel proprio diritto… unica speranza di sopravvivenza, che è rappresentata dal proprio posto di lavoro…
Ma oggi, di quelle persone, non c’è sono…, infatti, nel cercare di districarmi tra la folla… trovo gente che balla, che ride, contenta di stare sotto il sole… festeggiano per quel nuovo posto di lavoro ricevuto, quell’assunzione tanto ricercata e desiderata, la fine di quel precariato, che sembrava non finire mai e che per alcuni  di essi, è durato… una vita!!!  
Bene, sono contento…, proseguo ancora e nel giungere ai cosiddetti “Quattro canti”, incrocio con la famosa Via di San Giuliano, mi vengono incontro tanti bambini zingari… ognuno di essi mi regala un fiore appena raccolto…, voglio lasciare loro una moneta…, ma scappano…, mi fanno segno che va bene così…, non vogliono nulla… non chiedono nulla… sono allegri, questo… è ciò che basta loro.
E’ tutto così incredibile, giungo a Piazza Università e la strada – a differenza degli altri giorni – non è interrotta dal solito dissuasore mobile a scomparsa…, un’orribile marchingegno, che costringe dei dipendenti pubblici, a trascorrere interamente le loro giornate lavorative, lì… da soli, o meglio accompagnati da quel maledetto telecomando, per poi rientrare a casa e continuare così a trascorrere le poche ore che restano prima d’andar a dormire, utilizzandone un’altro… già, quello della Tv, quando si dice: “una vita telecomandata
Piazza Università, la piazza della cultura, della formazione, della conoscenza, trasmissione dei veri valori, cardini fondamentali di civiltà e competenza, quella preparazione che viene trasferita dai professori agli alunni… ed oggi sono lì tutti abbracciati in un girotondo d’anime, uniti tutti in un unico leit-motiv, sensazioni che si sprigionano, nuove energie che si sviluppano, s’incontrano , si creano, si trasformano. 
E’ finito il tempo degli scontri, dei cortei studenteschi, delle politiche per lo studio, di quelle manifestazioni contro la riforma della scuola, di quelle barricate e occupazioni, autogestione di quella protesta necessaria per una ricercata libertà dello studio…
Ma ora si è soltanto accomunati… c’è la meritocrazia che paga…, niente più raccomandazioni o figli di papà…, i professori esaminano con obbiettività e correttezza di giudizio, vanno avanti solo chi merita e non esistono più cortigiani servili o schiavetti portaborse… non servono più neppure le gonne strette o gli sguardi provocanti…
Sgattaiolo… tra quelle braccia calorose, per giungere a Piazza Duomo… e lì posto sotto “u liotru” osservo la maestosa cattedrale, porta Uzeda, il barocco di quei palazzi e a destra il nostro Municipio… 
Di solito, quando mi trovo qui nel mezzo della piazza, mi soffermo ad osservare le persone che entrano ed escono da quel palazzo municipale…
Vedo tanta gente, c’è chi corre e chi va piano,  un andirivieni di esseri umani, sicuramente penso “ci sarà un gran da fare li dentro…” dopotutto se dovranno risolvere tutti i nostri problemi, di questa grande città, appunto… come la nostra…, si… non vorrei mai trovarmi, al posto del Sindaco…
Mi chiedo come facciano a dare ascolto a tutti quei cittadini, ognuno con un problema diverso da risolvere, continue richieste, ma soprattutto tantissime recriminazioni…
Ma oggi non è tempo di lamentele, sono tutti felici appisolati, applaudono verso quella porta/finestra, sventola una bandiera rosso-azzurra del Catania con una grande A posta al centro… si vede comunque l’organizzazione, la pianificazione, le strategie adottate per risolvere i problemi quotidiani, vi ricordate come descriveva le tre piaghe… quel famoso zio a “Jonny”, già… l’Etna, la Siccità e il Traffico…., ma ora, qui, nessuna di queste calamità ci può scoraggiare, perché noi siamo un popolo fortunato, viviamo nella più bella terra del mondo e niente, mai, ci può fare paura!!!
Ah… si… chi è… si, si, mi sto alzando…  ah… ecco perché… mi sembrava tutto così anormale: ho fatto un sogno… che strano casualità però… oggi, è il I° Aprile!!!