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Carabiniere: chissà se forse l’esiguo stipendio non lo abbia istigato a compiere quelle rapine!!!

Si era specializzato nelle rapine nel capoluogo emiliano…

A prima vista sembrava una di quelle abituali rapine compiute da un qualsivoglia malvivente della zona, poi la sorpresa quando si è compreso che il rapinatore fosse un sottufficiale dell’arma dei carabinieri in servizio presso la Banca d’Italia.

Mi chiedo – se proprio doveva rapinare – forse era meglio farlo in quella banca che accontentarsi di qualche spicciolo, tanto il reato è eguale!!!

Comunque il carabiniere “rapinatore” durante il colpo si è fatto consegnare poche centinaia di euro e seppur le telecamere della farmacia non avevano permesso di identificare l’uomo, grazie alla ricostruzione di quei suoi spostamenti, effettuati in precedenza e nei giorni successivi, si è giunti a comprendere come egli si fosse – immediatamente dopo la rapina – cambiato d’abito in un locale vicino…

Difatti, il gestore del locale lo ha poi identificato, dichiarando ai suoi colleghi come l’uomo entrato fosse un carabiniere in servizio presso il vicino ufficio della Banca d’Italia.

Ora il sottufficiale rischia la radiazione dell’arma e quindi, dopo essere stato condotto in carcere e confessato il furto, ha accampato quale giustificazione quella di esser ahimè pieno di debiti…

Ovviamente sono tutti lì pronti a tirare la pietra, ma – mi dispiace dirlo – non so quanti realmente (anche tra i suoi colleghi… ) possono realmente fare ciò e sì… perché facile condannare chi si è macchiato di questa grave colpa, ma a volte ci si dimentica come il più delle volte, durante il proprio operato, si scende a compromessi o ancor peggio si è fatto un uso distorto di quella divisa…

D’altronde perché meravigliarsi, vicende come quella ora riportata è già capitata tante e tante di quelle volte, il sottoscritto ad esempio in questi lunghi anni ha scritto pagine e pagine, vedasi ad esempio questa del 2018: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/05/double-face-uomini-dal-doppio-volto.html

Certo, ora come sempre avviene in questi casi, l’Arma si è dissociata, condannando il comportamento del maresciallo che è stato immediatamente sospeso!!!

Ora, senza voler giustificare quell’insano comportamento d’una cosa comunque resto convinto e cioè che, quella tipologia di professione, dovrebbe essere maggiormente gratificata, in particolare i suoi livelli più bassi: sarebbe infatti opportuno ridurre un parte di quel denaro concesso a chi sta in alto, dietro a quelle loro scrivanie (senza dimostrare di averne merito) e concedere certamente qualcosa in più, a chi viceversa rischia ogni giorno la propria vita, già… operando sul campo!!!

Il sistema "Catania": Quando attaccato si chiude a riccio!!!

Sento dire che le cose stanno cambiando… 
Sì… che gli uomini e le donne preposti in taluni uffici pubblici, dirigono con sempre più professionalità quelle strutture loro assegnate e che grazie ad essi sono visibili tutta una serie di differenze in positivo rispetto agli anni passati…
Sarà… ma il sottoscritto non nota alcuna differenza, anzi tutt’altro, una differenza la percepisco e cioè che quel sistema è andato sempre più in declino!!!
Innanzitutto mi sono sempre chiesto: in quali modi sono stati assegnati quegli incarichi dirigenziali?

Hanno per caso vinto qualche concorso pubblico oppure sono stati assegnati come sempre avviene e quindi grazie ad una mera raccomandazioni politica o familiari, quel classico cerchio magico legato forse a qualche loggia massonica?

E sì perché visti i risultati non può che essere cosi e guai a far notare qualche disservizio o per non dire l’inadeguata professionalità di un suo subalterno, perché il sistema si chiude a protezione come un riccio!!!
L’importante infatti è proteggersi con ogni mezzo, con ogni azione… poiché se cade uno, cade tutto l’apparato!!!
Ed allora ci di protegge a vicenda su tutto…
Dirigenti, funzionari, impiegati per giungere fino agli uscieri… ciascuno è demandato ad un compito e cioè quello di garantire il sistema, così com’è… l’importante è che vada sempre avanti senza intoppi!!!
A dover pensare che quasi tutto il sistema produttivo sia corrotto da questa particolare metodologia clientelare, osservare come i processi organizzativi sono basati su principi di raccomandazione o ancor peggio, decisi dai poteri alti della politica, fa comprendere il perché molti giovani – colmi di una dignità scomparsa – preferiscono allontanarsi da questa terra per cercare altrove la loro strada… sì quella meritocrazia che questa regione non ha saputo offrire loro!!!
Cosa ci resta??? Nulla… una classe formata da emeriti ignoranti, individui non solo impreparati, ma anche presuntuosi, il cui unico interesse è giungere a fine mese per ricevere quello stipendio immeritato…
Ma cosa possiamo fare… 
Cosi vuole il sistema, cosi vuole la maggior parte dei cittadini, sono gli stessi d’altronde che a turno usufruiscono di quelle proprie amicizie, e difatti stanno in totale silenzio e conducono le loro vite in maniera omertosa, perché d’altro canto sono i primi ad aver goduto di quelle irregolarità!!! 
Per fortuna che tra tanta gente spregevole, c’è sempre qualcuno che si ribella, che non si piega a quel sistema, che continua a vivere seguendo la propria morale, facendo emergere i problemi e ove necessario, denunciando presso le opportune sedi!!!
Si, siamo in pochi… ma buoni, d’altronde non si dice sempre che le persone perbene si contano sul palmo della mano???

Incredibile!!! La Regione siciliana proprietaria di 500 mila ettari e nessuno ne sa nulla…

In questa regione avvengono le situazioni più incredibili, come quella appena emersa, di cui va detto bisogna dare merito all’attuale Governatore Musumeci… 
Sì… da una verifica si è scoperto che la Regione siciliana è proprietaria di 500 mila ettari di terreni, ma appena si è chiesto ai vari uffici di fornire i numeri, nessuno sapeva nulla, si perché in tutti questi anni, non è mai stata redatta una banca dati!!!
Ma d’altronde perché meravigliarsi… ciò che è avvenuto in quegli uffici in tutti questi anni è anch’esso un mistero, migliaia di dipendenti che non rispondono a nessuno, non si comprende quale lavoro compiono, ma soprattutto, di qual’e “produzione” stiamo parlando???
Chi verifica quanto viene svolto quotidianamente da quei dipendenti??? 
Pensate realmente che ciascuno di essi utilizzi quell’eguale considerazione che aveva sul lavoro il giudice Borsellino, quando dichiarava: “A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”, perdonatemi, ma non credo proprio…
Ciò che avviene in quegli uffici lo sanno sono loro, sì perché sono convinto che neppure quei loro superiori (meglio conosciuti all’interno di quei palazzoni col nome di “dirigenti”) sanno quanto avviene alle loro spalle…
D’altronde come si dice da noi “mutu tu ie mutu anch’io” oppure quell’altro motto certamente più attinente “nenti sacciu ie nenti visti“… e così tutto prosegue nell’indifferenza generale, per poi emergere nella sua totale gravità, quando vi sono circostanze come queste o ancor peggio, quando ad indagare sono gli organi giudiziari, sì perché in quest’ultimo caso, si viene a scoprire che chi doveva controllare non lo ha fatto,  mentre tutti gli altri, nei casi meno gravi – quelli cioè che non hanno evidenziato reati di corruzione o altro – si sono semplicemente adagiati in quelle loro sedie, senza pensare di dare il meglio di se, per far emergere quelle ora note… criticità!!!
E quindi un patrimonio della Regione (sono sicuro che non è l’unico, sì… se si cerca bene, chissà quali altri beni immobiliari di proprietà della Regione usciranno fuori…) sprecato, no chissà… forse è stato nel tempo utilizzato da terzi, come sono sicuro che in quel marasma generale, nessuno ha mai verificato come parte di quel denaro pubblico, sia stato utilizzato per avvalersi d’immobili alla fine mai sfruttati…
P.s. Non ho ancora finito questo mio post che… proprio di pochi minuti la notizia che per anni la Regione siciliana ha pagato un affitto per un immobile vuoto nella città di Catania… 
Il Presidente Musumeci ha fatto intendere che trattasi di casi veramente “terrificanti”… il sottoscritto crede che non ci sia niente di spaventoso o di eccezionale… si perché quanto sta ora emergendo, fa semplicemente parte di ciò che chiamiamo “consuetudine” in questa nostra terra!!!
Perché meravigliarsi quindi, quanto sopra… appartiene a tutto il resto!!!

Quel farisaico modo di protestare in Sicilia…

In questi giorni, osservando i nostri Tg regionali, ho avuto come la sensazione che quanto avviene nella nostra terra, rappresenta perfettamente quel mal costume prettamente siciliano e cioè di proteggere sempre i propri interessi, di salvaguardare il proprio orticello e di protestare soltanto quando, questi vengono messi in discussione o a rischio…
Già, tutto il contrario di quanto ad esempio è avvenuto negli stessi giorni in Francia, dove tutti i cittadini, di qualunque ordine e grado, hanno deciso di scendere in piazza per far valere le proprie ragioni, tanto d’aver costretto il Presidente Macron ad ammettere le proprie colpe…
Sì… la cosa che mi ha colpito di quella manifestazione, è che tra gli intervistati vi fossero parecchi dipendenti pubblici e soprattutto molti lavoratori d’importanti compagnie private, tanti pensionati ed anche molti studenti, che hanno deciso di appoggiare personalmente quella contestazione, per venire incontro ad un paese che soffre e loro – se pur blindati da un reddito sicuro e inattaccabile –  con quei “gilet gialli”, hanno fatto valere la loro voce a difesa dei giovani senza un lavoro o di quei cosiddetti precari…
Viceversa, riprendendo quanto osservavo da noi in tv negli stessi giorni, vedevo pensionati che sono andati a protestare contro la Giunta di Porto Empedocle, gridando a squarciagola: “Non siamo pecoroni”…
Negli stessi giorni i precari dell’Asp sono scesi in piazza,creando non pochi disagi agli utenti, proseguendo nella mia città etnea gli impiegati comunali, da mesi senza stipendi, si sono fatti sentire… 
Peraltro, mentre a Catania vi era un grosso fermento, a Palermo in corteo organizzato dai sindacati si è diritto verso la sede della prefettura… a manifestare molti amministrativi che rivendicano una stabilizzazione attesa da oltre 25 anni!!!
Nel frattempo gli studenti, avendo appreso dei tagli per più del 50% alle scuole, hanno deciso di andare sotto l’ufficio del presidente Musumeci…
Se pensavate che nel messinese la situazione fosse più calma vi sbagliate, a Milazzo sono scesi in piazza i lavoratori precari del Comune, dichiarando che a rischio c’è il futuro di 162 famiglie!!!
Analoga situazione avviene a Mussomeli e come non ricordare i magistrati cd. onorari, che hanno chiesto una definitiva soluzione a quella loro sostanziale precarietà, ritenendo il loro apporto fondamentale per l’efficienza del sistema giudiziario…
La cosa assurda è che potrei continuare con un altrettanto numero di esempi, sempre compiuti durante la medesima settimana, ma preferisco non annoiarvi con un altro elenco…
Ciò che volevo portare in evidenza, è la differenza messa in atto in quelle contestazioni, tra chi scende in piazza per valori nobili quali l’uguaglianza, la legalità e soprattutto la solidarietà e chi di contro, scende esclusivamente per far valere le proprie ragioni, quasi sempre di natura economica e finanziaria e certamente poco sociali…
Perché solo per questi motivi si protesta in quest’isola, ma forse questo comportamento farisaico potremmo estenderlo anche a tutto il Paese… ma nella nostra regione è più presente e nessuno vuole rinunciarvi, perché in gioco non vi è la dignità dell’essere umano, il benessere collettivo… no, qui in gioco c’è soltanto la tasca ed è ciò che importa!!!
Puntare come sempre al proprio orticello, del resto, di quanto avviene intorno, non frega niente a nessuno, sì… l’importante è protestare, per ottenere per se, sempre più privilegi!!!
Altro che “gilet gialli” da indossare… i miei conterranei (quei pochi che li hanno ricevuti) non li hanno neppure scartati, già… se li sono venduti ancora confezionati!!! 

Governatore Musumeci: Presto!!!

Nel quotidiano “La Sicilia” di stamani è stato riportato un sondaggio sull’operato del Presidente Musumeci ad un anno dell’insediamento del suo esecutivo…

I risultati emersi sono ahimè molto deludenti, difatti un siciliano su due non crede in quel suo direttivo, tanto da far scendere – vedasi altro sondaggio in foto – al 27% le preferenze di valutazione che avrebbero oggi i cittadini nei suoi confronti, tutto il contrario rispetto a quanto lo scorso anno, raccoglieva il 40% dei consensi, grazie ai quali è stato eletto…
E dire che il sottoscritto in molti suoi post aveva consigliato il governatore su ciò che avrebbe dovuto fare e soprattutto aveva elencato i soggetti da cui si sarebbe dovuto allontanare, ma che viceversa egli, si è messo a suo fianco…
Dimentica cosa dice il detto: “Chi cammina con lo zoppo impara a zoppicare, e questi sono i risultati“…
Va aggiunto inoltre che, la rivelazione fatta dal quotidiano, è stata compiuta su un campione di circa un migliaio d’individui, ma se avessero esteso a 10 volte in più quel loro sondaggio, credo che oggi non più del 10% gradirebbe quel suo operato…

Quanto sopra (a differenza di ciò che si potrebbe credere…) mi dispiace tantissimo, perché ritengo ancora oggi il nostro governatore Musumeci una persona perbene e soprattutto dalle grandi qualità morali, ma che purtroppo – per circostanze che oggi non comprendo – non riesce ad allontanare da se, tutti quei soggetti “marci” che nel corso di tanti anni con la politica ci hanno marciato e soprattutto “mangiato”, gli stessi individui che abbiamo potuto vedere proprio alcuni giorni fa in un film documentario realizzato dal giornalista delle ” Iene”, Ismaele La Verdera, di cui a breve spero di poter pubblicare un video per contestare quel suo “finto” comportamento da “paladino” della legalità, poiché è eguale a molti di quelli compiuti da taluni soggetti, ora indagati da parte della Procura Etnea…

Certo, una parte di verità in quel video viene correttamente raccontata e su questo “non ci piove”… ed è proprio quella a cui faccio riferimento, a quei soggetti presenti in quel video che sono gli stessi che la sostengono e che hanno dimostrato d’aver fatto affari, attraverso una politica sleale o certamente poco legale…

Ma si sa, non sono certo io il primo a dirlo: ai nostri politici piace giocare con i soldi pubblici!!!
D’altronde volete mettere quanto sia bello sapere che a fine mese quel loro portafoglio si andrà a gonfiare senza che loro abbiano fatto nulla per meritarselo…
Diceva bene il Giudice Borsellino: “A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”!!!

Ma tanto lo sappiamo, quel giudice e morto per nulla, perché alla fine nulla è cambiato, una terra ingrata che si ricorda di quelle sue  vittime solo durante le commemorazioni, poi durante gli altri 364 giorni, quei sepolcri restano spogli, senza alcun fiore, se non quello portato dai loro stretti familiari.

Loro si arricchiscono senza alcun merito, già vivono senza fare un bel niente, mentre nel frattempo i siciliani si svuotano di tutto, anche di quel po’ di dignità che gli restava..
Peraltro, come non ricordare quanto accadeva alcuni anni fa in quel palazzo della regione, dove per l’appunto tra quei deputati siciliani andava di moda bere 28 caffe’ al giorno, ma la cosa assurda è che hanno preteso anche il rimborso, sì… un rimborso che ha inciso sulle nostre tasche per milioni di euro!!!

Oltre ai quali andrebbero sommati quelli per vitto e cartoleria… sì uno spreco esagerato di migliaia di matite/penne…

D’altro canto quei “poveri” deputati, dovranno pure mangiare, bere e nel frattempo scrivere… si nelle riviste d’enigmistica, tanto ci sono i cittadini che pagano per tutti…
Ecco perché caro Governatore, dovrebbe chiedersi come mai la nostra Regione è in bancarotta, un motivo ci sarà stato…???
Non è certamente colpa sua, ma fintanto che non apporterà alcun cambiamento a quella classe dirigente, ma soprattutto non limiterà quegli sprechi fuori controllo, mi permetta di chiederle: come può pensare di migliorare questa nostra terrà e risalire questa attuale graduatoria che la vede purtroppo in totale caduta libera???

Con 16.000 dipendenti alla Regione Sicilia, soltanto in 11 si occupano di sbloccare i fondi disponibili!!!

Nella Regione Siciliana ci sono 16mila dipendenti e vi sono inoltre ben 260 milioni per le imprese che innovano, ma purtroppo… non c’è il necessario personale, per sbloccare quei progetti!!!
L’Assessorato alle attività produttive infatti, ha soltanto 11 dipendenti che si occupano dei sei programmi europei per i quali sono state presentate complessivamente ben 3.500 domande…
Per analizzarle tutte, con un ritmo di sei pratiche al giorno…. significa che si rischia –quantomeno per i bandi già pubblicati – che la graduatoria giunga non prima di un anno e mezzo!!!
Al momento non c’è soluzione, visto che i dipendenti del dipartimento sono in tutto 134, più una ventina distaccati a Catania, ed hanno attualmente altri compiti di cui occuparsi…
D’altronde come dice  il dirigente generale, Alessandro Ferrara: “Le risorse umane sono quelle che sono, se le spostassi da altri servizi rischierei di provocare un danno erariale”!!!
Così, al momento, si naviga nel buio… 
Da una parte, i fondi europei, indicati come uno dei settori chiave su cui agire per produrre un rapido sviluppo… restano bloccati, dall’altro un dipartimento, quello delle Attività produttive, che subisce ripetuti tagli sugli straordinari, non consentendo a quegli stessi dipendenti volenterosi di completare le pratiche, fuori dall’orario di lavoro… 
Tra i bandi aperti, uno riguarda le imprese appena nate ed ha una dotazione di 30 milioni di euro, ma questa somma ahimè, non basterebbero neppure a coprire le briciole… visto che attualmente sono state presentate 1.169 domande e se accolte tutte, necessiterebbero di poco meno di 750 milioni!!!
Come dicevo sopra… per analizzarle ci sono soltanto due funzionari, che però devono dividersi fra questo e un altro bando, che invece riguarda le piccole e medie imprese: in quest’ultimo caso i fondi messi a disposizione da Bruxelles sono 70 milioni, le domande inviate 500 e gli investimenti progettati dalle aziende superano attualmente i 660 milioni!!! 
Poco più avanti, nello stesso dipartimento, c’è l’ufficio che s’interessa del bando da 20 milioni, questa volta per le imprese artigiane: ovviamente anche in questo caso i funzionari addetti quantomeno sulla carta sono due, di cui uno purtroppo ha avuto dei problemi di salute… (ovviamente colgo l’occasione per porgere i migliori auguri di pronta guarigione), per cui, l’unico dipendente rimasto, deve affrontare una montagna di domande, all’incirca 985, per un investimento complessivo di oltre 150 milioni.
Come diceva quel detto… ??? “Campa cavallo che l’erba cresce“!!!
C’è comunque chi è più fortunato, trattasi dei bandi sull’innovazione…
Gli addetti questa volta sono 8… ma devono fronteggiare tre programmi europei: quello da 28 milioni per i servizi innovativi alle imprese (con 470 domande), quello da 56 milioni per la ricerca tecnologica (con 43 progetti depositati), ed infine quello per la collaborazione fra aziende, università e Cnr, che ha una dotazione finanziaria di 56 milioni. 
Ovviamente tutti questi progetti se finanziati potrebbero creare una grande opportunità di lavoro, in una regione che ha fortemente bisogno di ciò… 
Ma come riporta perfettamente il titolo del post, quanto può interessare a quei 16.000 dipendenti regionali fare di più – in particolare senza che nessuno li abbia incaricati a quelle mansioni – affinché , grazie al loro operato, si possano creare quelle nuove condizioni di benessere sociale…
D’altronde loro sono “blindati”, un posto c’è l’hanno e non devono dimostrare a nessuno quella loro adeguata professionalità o quantomeno se il loro quotidiano rendimento compensi quanto mensilmente percepito…
Inoltre va aggiunto per correttezza, che se essi fanno molto di più di quanto gli compete, non riceveranno alcuna gratificazione personale e/o economica ecco quindi i motivi che portano abitualmente a vedere firmati i badge dai propri colleghi, richiesta di permessi per malattia insussistenti, interruzioni dai posti di lavoro per passeggiate al bar, a cui si aggiunge solitamente quella indispensabile sigaretta ed infine la necessaria lettura del quotidiano sportivo e quel doveroso passaggio sul web per controllare la propria pagina social…
Ecco, l’estenuante giornata è finita… si timbra il cartellino e si va avanti in attesa… della prossima giornata!!!
Già… sono lontani i tempi del giudice Borsellino, quando diceva: “A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”…  

Ma alla fine i giudici… pagano???

In altri periodi… mai avremmo dubitato dei giudici o che questa figura, potesse essere messa in discussione…

Al solo pensarlo… già… si faceva peccato, era un qualcosa che a priori veniva respinto… non poteva sussistere difatti una tale situazione…
Il “Giudice”, quella figura solenne, quell’arbitro tra le parti, un personaggio biblico!!! 
Il magistrato, quel soggetto a cui viene concesso il valore essenziale dell’indipendenza, quell’individuo cui viene riconosciuta l’imparzialità e la terzietà… proprio perché nelle decisioni non debba mai venire condizionato dalle parti, anzi, dovrà sempre trovarsi in quella situazione d’indifferenza ed equidistanza, rispetto agli interessi di cui esse, siano portatrici…
Quindi… non entrando nei principi che ne costituiscono il nucleo del giusto processo e soprattutto non toccando il “tema” rovente del reclutamento da parte dei componenti del Consiglio di Stato, ciò che m’interessa maggiormente evidenziare e l’aspetto emerso in questi giorni e cioè, le inchieste che hanno coinvolto alcuni nostri magistrati… 
Dover leggere sui vari quotidiani come, alcuni di essi, abbiano potuto commettere –in virtù di quella toga– possibili abusi, dimostra come, anche tra loro, ci possa essere chi abbia attuato, dei perversi meccanismi collusivi e degenerativi, ed è il principale motivo, che ci ha fatto ricredere….
La possibilità di denaro facile, i favori personali, dimostrano come quelle occasioni, fanno gola a tutti… ahimè anche ad una parte dei nostri giudici, che viceversa, dovrebbero rappresentare con le loro azioni, principi di correttezza morale ed esaltazione dei valori della giustizia…
Oggi, tutti noi, ci sentiamo indubbiamente pugnalati… e ci accorgiamo come anche la nostra giustizia, tra tante cose… non funziona!!!
Ed ancora, ciò che dimostra essere vulnerabile… è il dover assistere a come, per quei reati commessi, vengano usati, due pesi e due misure… a differenza di quanto quel simbolo della “bilancia” raffiguri…
Bensì… per quei magistrati ove si è accertato esserci state violazioni durante lo svolgimento del proprio incarichi, ecco che a quei quei soggetti, stranamente, invece di porre in essere quanto previsto dalla legislazione, si attuano procedure “ambigue” (e soltanto in quei casi eclatanti) come trasferimenti, sospensione di carriera, ma mai alcuna effettiva punizione… in particolare quando si è accertato la presenza di gravi violazioni… 
E’ dire che il denaro dovrebbe rappresentare l’ultimo dei loro problemi… perché la normativa prevede già importanti “benefici”…a cominciare dai 27 anni di servizio, che rappresenta il massimo periodo di carriera…
Inoltre, non meno importante… è che per salire di carriera non serve la meritocrazia, in quanto gli scatti sono di per se… automatici e fanno riferimento esclusivamente all’anzianità di servizio!!!  
Dunque una carriera slegata essenzialmente dall’efficienza, ma interconnessa con il tempo… cioè… se paragoniamo con un grafico la carriera, questa tende sempre in alto verso l’asse dell’ordinate (compenso economico) e giunto al 27′ anno (riportato nelle ascisse), la carriera diventa costante… regolare… il che dimostra, come, qualsivoglia incremento del proprio incarico non verrà ulteriormente premiato… e quindi anche lo stipendio resterà per sempre lo stesso… e chissà se forse non è proprio questo limite, a creare in alcuni di essi quei presupposti, quella predisposizione naturale alla “corruzione” che è quanto ormai… va ovunque emergendo???
Dopotutto a chi debbono dare conto… quali particolari esami (nel corso delle loro carriere) debbono sostenere???
Ed ancora… com’è possibile che in tutti questi anni… non ci siano mai state delle bocciature???
E’ dire che la loro retribuzione è rispetto alla media europea la più alta e certamente quanto percepito per l’incarico svolto, può essere paragonato ad un discreto dirigente… diciamo che non ci sarebbe motivo per lamentarsi, anche perché in aggiunta, ci sono ulteriori benefit, auto di servizio, autista, ecc…
E’ vero… possiamo dire che quanto ricevono, compensi l’enormi responsabilità a cui sono sottoposti… e che tale compenso possa in un periodo di grave crisi economica come questo, ritenersi più o meno giusto o meglio… non li fa di certo soffrire…
Ma poi… volete mettere il prestigio personale loro assegnato, in ogni circostanza ed in qualsiasi loro azione quotidiana…     
Quindi, dando il giusto merito… a chi merita, desidero comprendere… a cosa vanno incontro…coloro che hanno dimostrato con le loro deplorevoli azioni di non meritarli quegli elogi…
Verranno prese delle sanzioni disciplinari… o come in molti ormai pensano… verranno di fatto protetti da quella loro stessa “casta” d’appartenenza???
A quale cifra ammontano le azioni disciplinari, seguite alla confermato dell’illecito???
Siamo sicuri che il più delle volte, le denunce presentate alle procure, non sono state archiviate???
Quanti sono stati di fatto destituiti dai loro incarichi senza aver atteso le loro “inopportune” dimissioni???
Quanti di loro, hanno risarcito economicamente per aver commesso errori giudiziari…e quante volte sono state accolte le domande di risarcimento???
Quanti giorni lavorano in un mese… e quanto guadagnano in proporzione…. cioè suddividendo l’importo percepito per i giorni in cui operano???
Sono tutte domande alle quali avrei potuto tranquillamente rispondere… mi sono documentato ed edotto prima di scrivere e quanto ho scoperto mi ha finora lasciato… un po’ sconcertato!!!
Dopotutto si dice che… niente eguaglia la timidezza dell’ignoranza se non la sua temerità. Quando l’ignoranza si mette a osare, essa ha in sé una bussola… quella bussola è l’intuizione del vero, più chiara talvolta in uno spirito semplice che in uno spirito complicato!!!

Responsabilità civile dei Magistrati…

Sono tutti euforici nell’aver sentito che la Camera ha approvato la riforma sulla Responsabilità Civile dei Magistrati…
Ora che è diventata legge, mi chiedo quanti saranno coloro che avendo a loro modo, ricevuto un danno dalla giustizia, richiederanno allo Stato i danni e di contro, si rifaranno sul magistrato che l’aveva condannati, richiedendone direttamente ad egli, l’indennizzi a mo’ di risarcimento…
Vorrei sapere, chi dovrebbe giudicare l’operato della Giustizia o la condanna ricevuta (diciamo pure ingiustamente…), sicuramente un’altro magistrato  che dovrà in primiss condannare lo Stato per chissà quali procedure adottate in maniera errata e soltanto successivamente – e cioè soltanto nel caso in cui questo non dovesse provvedere al pagamento – si potrà effettuare la richiesta risarcitoria direttamente al magistrato, che a suo tempo, aveva emessa la condanna…
La chiamano “Responsabilità Indiretta” e rappresenta l’unica possibile richiesta di risarcimento che dovrà essere presentata entro due anni dalla sentenza di condanna o quando la violazione è stata determinata da dolo o negligenza…
Viene quindi eliminata l’attività di filtro, affidata finora al tribunale distrettuale, che controllava l’ammissibilità della domanda di risarcimento contro lo Stato!!!   
Mentre sull’entità della rivalsa, la soglia fissata oggi ad un terzo, potrà in caso di colpa grave del magistrato, estendersi fino allo stipendio dello stesso, precisamente, fino alla metà di quanto percepito annualmente al netto…
Nel caso in cui vi fosse dolo, l’azione risarcitoria è totale, ma proprio questa particolare motivazione, non rientra tra le competenze del magistrato in quanto, egli, non è chiamato a rispondere sulla interpretazione della legge o sulla valutazione del fatto o delle prove… per cui sin d’ora si può escludere tassativamente tale condizione da quelle possibili !!!
Ovviamente la notizia è stata riportata a seconda dell’interpretazione di parte, in maniera positiva o negativa…
Per esempio il centrodestra, comprensiva di tutti i media a sua disposizione, hanno riportato la notizia a caratteri cubitali, dichiarando come nel ns. paese manchi uno stato di diritto, in particolare, l’indice è stato puntato verso quei magistrati che in questi anni, hanno condannato il loro principale leader…, mentre dall’altro parte avversa, quasi tutti gli esponenti hanno commentavano con soddisfazione la notizia!!!
La verità è che tutti vorrebbero intervenire nell’organo della magistratura, si vorrebbe cioè controllare anche quell’unica funzione giurisdizionale che ancora oggi costituisce – aggiungerei per fortuna – organo autonomo e indipendente da ogni altro potere… in particolare da quello politico, che tenta appunto in tutti i modi, d’ostacolarne e condizionarne l’operato…
Una parte dei ns. politici al governo è così portata a “manovrare” gran parte del nostro sistema, che sperimenta con ogni possibile coercizione di “violentare” anche quel poco di autonomia che ancora oggi la magistratura conserva… 
Già, impiega ed utilizza tutti i meccanismi perversi a loro ben conosciuti per infiltrarsi, con assunzioni, assegnazioni, trasferimenti e soprattutto promozioni!!!
Inoltre, proprio alcuni politici, si adoperano assiduamente, a sminuire l’operato di alcuni a scapito dei loro “preferiti”, facendo investigare proprio su alcuni magistrati a loro contrari, sperando di poter trovare qualche “scheletro nascosto” e quando ciò non riesce, tentano d’intervenire con provvedimenti disciplinari nei riguardi di quei magistrati, che hanno quale unica colpa, quella di non voler appartenere a quello “schifoso e corrotto” sistema clientelare partitocratico…

Regione Sicilia: pignorati i conti…

Incredibile hanno pure il coraggio di chiedere gli scatti d’anzianità…

Un gruppo di 76 funzionari, ai quali il giudice del lavoro ha riconosciuto scatti di anzianità a partire dal 2005, aveva presentato attraverso i propri legali, una richiesta di pignoramento per ben 20 milioni di euro e in attesa della decisione del giudice ( udienza fissata per il 16 ottobre c.a. ) l’Ars è stata costretta ad accantonare le somme…
Ora a causa di quanto sopra, i dipendenti dell’Assemblea regionale siciliana non percepiranno lo stipendio…, dipendenti questi, non dimentichiamoci, equiparati a quelli del Senato…
Cioè un segretario generale all’ARS ha uno stipendio netto di circa 13.000 euro per 16 mensilità, mentre un consigliere ne guadagna circa 9.000, ma non scioccatevi ancora il bello deve venire… i commessi viaggiano con stipendi da circa 4.000 euro…

e quindi con questi stipendi finora ricevuti, qualcuno si alza e grida ad alta voce che ci sono stati degli errori…, si grida allo scandalo e si pretendono le differenze…

Invece di stare in silenzio e sperare che nessuno si accorgesse di quanto in questi anni si era andati ritirando e augurarsi che nessuno si accorga, non tanto dell’errore, poiché anche se ingiustamente, ciò era quanto loro dovuto…, ma almeno perseguire l’obbiettivo di non farsene accorgere, per non alimentare l’opinione pubblica con scandali e pubblicità negative…, ma questi senza alcun riguardo, per chi invece deve lavorare dai tre/quattro mesi per compensare quanto da loro peso in un mese, fregandosene quindi di chiunque ed anzi procedendo per vie legali…
E’ quindi mi chiedevo…, ma in questi anni, quale lavoro hanno svolto, quante pratiche hanno portato a compimento, di cosa si sono occupati…; in una impresa privata, ogni dipendente in un qualche modo è sempre posto sotto la lente d’ingrandimento del proprio datore di lavoro o di qualche suo dirigente, che ne approva l’operato tenendolo o in caso contrario allontanarlo…
Qui invece oltre ad averli foraggiati con buste paga da favola… quelle incapacità sono state pure premiate con ulteriori incentivi… 
Palazzo dei Normanni, non smette mai di stupirmi, e tra  gli episodi che ho scoperto vi è quello che se i suoi rappresentanti vanno a spostarsi sulle poltrone nazionali, ecco che, se questi hanno cominciato la loro esperienza all’Ars prima della riforma previdenziale del 2000, continueranno ad usufruire del vecchio sistema attraverso il quale, potranno  ricevere un”assegno vitalizio anche a 50 anni, avendo tre legislature alle spalle e la soglia sale a 55 anni per i parlamentari regionali con due legislature ed infine a 60 per chi ha all’attivo una sola legislatura… e noi come tanti coglioni paghiamo….
Mi sono chiesto chi fossero questi parlamentari che oggi percepiscono da entrambi i lati ed ho scoperto i nomi di 14 parlamentari pagati quindi due volte… cioè allo stipendio di deputato/senatore che si aggira sui 10 mila euro, questi sommano la pensione maturata per aver militato all’Ars: dai 3 agli 8 mila euro al mese…
Tra questi fortunati troviamo: un ex ministro (Calogero Mannino), due ex presidenti della Regione come Salvatore Cuffaro e Angelo Capodicasa, un ex presidente dell’Ars quale Nicola Cristaldi, l’attuale portavoce di Italia dei Valori Leoluca Orlando (sindaco di Palermo per dieci anni) e nove ex assessori regionali: Vladimiro Crisafulli, Giuseppe Firrarello, Salvatore Fleres, Fabio Granata, Ugo Grimaldi, Dore Misuraca, Alessandro Pagano, Raffaele Stancanelli e Sebastiano Burgaretta Aparo. 
Inoltre facendo ricerche su internet ho scoperto ho trovato che a parte il sopraelencato elenco, usufruiscono del “vitalizio” dell’Ars anche chi non siede più nel parlamento nazionale, ma ha incarichi istituzionali: l’assessore regionale Nino Strano e il presidente della Provincia di Messina Nino Ricevuto.
Ed ancora fra i beneficiari della pensione dell’Ars, cumulato con lo stipendio di deputato, non mancano i cinquantenni come Granata e Pagano, esponenti del Pdl e la lista è aumentata dopo il 2008, anno in cui c’è stata l’interruzione anticipata della legislatura del Presidente Cuffaro e sono sette coloro che, arrivati a Roma, hanno ottenuto la doppia indennità, tra questi abbiamo Raffaele Stancanelli, che supera tutti con  tre voci di retribuzione: il vitalizio dell’Ars, lo stipendio di senatore e pure quello di sindaco di Catania, che ha comunque dichiarato di voler rinunciare…
Ormai è evidente che questi benefici sono al solito  prettamente Siciliani, infatti neanche le amministrazioni di Camera e Senato permettono l’accumulare dell’assegno vitalizio nazionale con lo stipendio da consigliere regionale….
Ora mi è più evidente capire il perché di questa lotta politica e partitica, da parte di tutti questi signori che in tutti i modi stanno cercando di andare a sedersi su quelle poltrone…
I vantaggi come ben capite sono enormi e non sono soltanto quelli economici, ma soprattutto molto personali, si tratta di entrare in un sistema nel quale si gode di benefici per se e per coloro a loro vicini, quali parenti ed amici…
Povera Sicilia… poveri Noi Siciliani… in quali mani siamo capitati e come ancora non riusciamo a liberarci di questi gentiluomini, che recitano a soggetto e dove, imparato il copione a memoria, ripetono il canovaccio, senza aver alcuna capacità, di saper almeno improvvisare… 

In Sicilia… salta lo stipendio!!!

I deputati in Sicilia attendono lo stipendio, quale??? ma quello di Luglio ovviamente… già il mese deve ancora scadere ma loro lo prendono in anticipo…
Bisogna capirli comunque, con quei miseri 13 mila € di stipendi mensili, debbono mantenersi, hanno dei costi da sopportare, poveretti… veramente a sentirli mi fanno veramente pena… 
Certo sapere che lo stipendio verrà pagato ad Agosto, li mette veramente in crisi, questa mancanza di liquidità alla Regione Sicilia dimostra se c’era ancora bisogno di dimostrarlo, la completa incapacità nel gestire i conti, ovviamente salati visto gli stipendi d’oro che vengono elargiti…
La cosa assurda è che i deputati si siano schierati con tutti gli altri dipendenti che a differenza di loro con lo stipendio sopravvivono… infatti i 90 deputati costano ogni anno alla Regione circa 21 milioni contro i 40 milioni spesi per tutti gli altri 300 dipendenti dell’Assemblea…, che poi a cosa servono resta sempre un mistero!!!
Meno male che adesso si dovrebbe cambiare strada, ed i controlli di gestione dovrebbero modificarsi, almeno questa è l’intenzione, ma considerato che la Sicilia beneficia dello Statuto speciale, vedrete che i controlli si scontreranno con tale autonomia che non permette allo Stato ingerenze e non consente controlli sui meriti delle spese sostenute…
Nel frattempo mentre giravo sul web ho visto che anche il popolo di twitter è intervenuto per soccorrere questi poveri ” ma certamente poco onorevoli ” Deputati Siciliani… e così, tra un tweet e l’altro si è dato inizio alla colletta… denominata                 ” collettadeputatiars “…
Viene accettato di tutto, dal vestiario ai beni alimentari, in particolare caviale ostriche e salmone…, sono inoltre molto graditi Iphone e Tablet e si accettano ticket per ristoranti di lusso e alberghi 5 Stelle…
Ovviamente da non dimenticare contanti e/o assegni per la candidatura alla prossima campagna elettorale… e regalie varie in particolare automobili di lusso e appartamenti a Montecarlo…
Considerato che ci sono persone che di stipendi ne avanzano sei e sono presenti a fare il proprio dovere ed il proprio lavoro senza farne alcuna pubblicità nei giornali e nelle televisione, pensavo che se per un momento  decidessimo tutti insieme di cambiarle definitivamente queste regole, sono certo che basterebbe soltanto iniziare, anche esprimendo una semplice mobilitazione generale, che i risultati si vedrebbero all’istante…
Continuare ad attendere, non fa altro che aggravare ogni giorno di più, questa situazione divenuta ormai insostenibile… e permettere a pochi eletti… di continuare ad approfittare di un sistema senza regole e gravemente malato!!! 

Da mesi senza stipendio e allora tutti nudi!

Ormai quello dello stipendio è diventato una farsa…!!!
Già perché coloro che sono designati a verificare debbono, controllare le reali capacità produttive ed economiche delle società, mantenere e garantire gli eventuali posti di lavoro e per finire, monitorare concretamente che il pagamento degli emolumenti avvenga puntuale…
Ora, ad iniziare dai Sindacati e proseguendo con le Associazioni di categorie, gli Ispettori del lavoro, le Stazioni appaltanti ed i Committenti/Clienti pubblici e/o privati, ecco che questi ultimi in particolare dovrebbero richiedere e verificare le dichiarazioni liberatorie dei dipendenti e non fermarsi soltanto alla controllo del DURC, che garantisce soltanto il pagamento contributivo e che di solito viene ” mantenuto in vita” , per poter far espletare i pagamenti degli incassi…
Si, in definitiva, possiamo ben dire che lo Stato in questo è completamente assente e con questo sistema di regole mai imposte, gioca al disinteresse generale…
Qualcuno, ha pensato di farsi sentire inscenando una nuova protesta come i dipendenti di una compagnia aerea spagnola Air Comet, dove le hostess, senza stipendio da parecchi mesi,  hanno deciso di posare nude per un calendario in modo tale da attenzione la loro grave situazione… 
Lo stesso oggi hanno fatto le guardie giurate della Central Security Group, saliti sul tetto dell’azienda con sede a Calenzano (Firenze) dove vestiti soltanto con boxer, hanno iniziato a protestare… la cosa bella è che oltre ad essere senza stipendi la prefettura gli ha ritirato i porto d’armi e le licenze…
Così in tutto il loro splendore… si sono legati  ad una antenna dichiarando che senza avere certezze di recuperare il posto di lavoro non scenderanno…
Anche a Monza c’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per convincere un operaio a scendere dalla gru di cantiere sul quale era salito in segno di protesta perché senza stipendio da mesi e dove assistito dai colleghi sotto nel piazzale, si è rischiato a causa delle tensioni uno scontro con le forze dell’ordine..
Sembra assurdo ma le persone sono sull’orlo dell’esaurimento sia fisico che economico, c’è gente che continua a lavorare sostenendo i costi per raggiungere il proprio posto di lavoro, il pranzo ecc…, praticamente finanziando l’impresa con il proprio lavoro, quasi fosse un socio non di capitale ma lavoratore, una forma di cooperativa dove però non si hanno gli stessi diritti/doveri e soprattutto gli stessi incentivi e benefici… lavorare e basta!!! 
Il bello è che il diritto alla retribuzione del lavoro è disciplinato dall’art. 36 della Costituzione e dell’art. 2099 del Codice Civile, che con tali articoli si impone al datore di lavoro di rispettare i vincoli contrattuali, compresa la data di erogazione dello stipendio, imposti per legge o dai CCNL a livello nazionale o locale e rispettare tali scadenze è importante anche ai fini del conteggio delle ore di lavoro mensili, peccato che di quanto sopra a nessuno frega qualcosa…
C’è un motivo perché ciò debba avvenire in maniera precisa e puntuale e cioè perché il ritardo dello stipendio può portare a ribaltare il ritardo nel pagamento dei creditori, come le rate del mutuo della banca, le fornitura varie per le utenze, ecc… ed è per tale ragione, che rientra nel  diritto del lavoratore, quello di vedersi corrisposto anche il pagamento degli interessi maturati intorno al 3-4%…
Ma la cosa più importante e che pochi sanno è che il lavoratore che riceve lo stipendio in ritardo, può richiedere anche il risarcimento dei danni morali, derivanti da una situazione di disagio ed incertezza causate dal comportamento doloso del datore di lavoro, ed ancora un’altra facoltà concessa al lavoratore che dipende da un appaltatore inadempiente all’obbligo del pagamento della retribuzione, è quella di rivalersi sul committente dell’opera. (art. 29 legge 30 capo II Appalto).
Le leggi per cautelarsi ci sono tutte, ma purtroppo a causa della grave crisi in corso, della mancanza generale di lavoro e di società che assumono, di un sistema basato sulla presentazione e sul clientelismo, sulla affezione che nel corso degli anni si è venuta ad instaurare con i propri datori di lavoro e con i colleghi…,  e quindi per tutta questa serie di motivi e soprattutto per quell’essere coerenti con se stessi che porta lottare e salvaguardare la società che fino a quel momento, ha sempre confermato stima e gratitudine, garantendo nei momenti buoni sempre quanto dovuto…
Ecco che allora si cerca fino all’ultimo di combattere pur tra mille difficoltà, tentando anche di superare quei  momenti di tensione, che in queste circostanze si sommano e che a volte portano ad incrinare i rapporti personali…
Comunque non bisogna mai dimenticarsi che il diritto al pagamento della retribuzione, cade in prescrizione dopo 5 anni iniziando a decorrere dalla data di cessazione del rapporto…, ma aspettare cinque anni credo superi ogni umana possibilità di speranza…