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L’allarme dei magistrati contabili sulla riforma della Corte dei Conti: “Procure regionali svuotate, a rischio autonomia ed efficienza”

Il governo prosegue sulla strada di riforme che, secondo molti osservatori, rischiano di minare l’efficienza e l’autonomia del sistema giudiziario. 
Dopo aver introdotto la controversa riduzione a 45 giorni dei tempi per le intercettazioni (con eccezioni per reati di mafia e terrorismo), un nuovo provvedimento è finito nel mirino delle critiche: la riforma della Corte dei Conti, attualmente in discussione in commissione Giustizia e Affari costituzionali.

I magistrati contabili hanno lanciato un allarme chiaro e netto: la proposta di legge in esame rischia di compromettere seriamente i controlli sulla spesa pubblica e di indebolire l’autonomia della magistratura requirente. 

In particolare, le criticità riguardano due aspetti centrali: il depotenziamento delle procure regionali e l’introduzione di una struttura verticistica che concentra poteri decisionali nelle mani del Procuratore generale.

Quest’ultimo, secondo il testo in discussione, avrebbe la facoltà di avocare le indagini dei pubblici ministeri contabili e di firmare atti investigativi cruciali, come l’invito a dedurre (paragonabile all’avviso di garanzia). Una concentrazione di poteri che, secondo i magistrati, rischia di trasformare le procure regionali in mere strutture formali, prive di reale autonomia operativa. “Le procure regionali non possono essere ridotte a involucri vuoti”, ha dichiarato una rappresentante dell’Associazione dei magistrati contabili, sottolineando come queste modifiche comprometterebbero l’efficienza e l’indipendenza della magistratura.

Il problema, però, non si limita alla Corte dei Conti. Le riforme in corso sembrano rientrare in un disegno più ampio, che mira a ridurre l’efficacia degli strumenti investigativi e a rallentare i procedimenti giudiziari. Oltre al taglio dei tempi per le intercettazioni, il governo sta cercando di introdurre ulteriori limitazioni, come il rallentamento delle procedure per il sequestro e l’analisi di smartphone e dispositivi digitali, una misura già approvata in Senato e in attesa del via libera della Camera.

A ciò si aggiunge la proposta, sostenuta dal ministro della Giustizia e da parte della maggioranza, di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti, un tema che divide da anni il mondo della giustizia e che rischia di aprire ulteriori fratture nel sistema.

Queste riforme, presentate come necessarie per garantire maggiore efficienza e rispetto dei diritti, sollevano invece seri dubbi sulla loro reale finalità. C’è il rischio concreto che, dietro l’apparente razionalizzazione del sistema, si celi un indebolimento degli strumenti di controllo e di contrasto all’illegalità, con conseguenze negative per la trasparenza e la legalità nella gestione della cosa pubblica.

L’allarme lanciato dai magistrati contabili non è quindi solo una questione tecnica, ma un monito sul futuro della giustizia in Italia: un sistema che, se privato della sua autonomia ed efficienza, rischia di diventare sempre meno capace di garantire il rispetto delle regole e di tutelare l’interesse pubblico!

La mafia ringrazia tutti i suoi simpatizzanti…

Si voterà il 28 aprile, con l’eventuale ballottaggio previsto il 12 maggio… 
Non ci sarà, dunque alcuna sovrapposizione con le prossime Europee, previste in una data compresa tra il 23 e il 26 maggio…
Ecco quindi che i 34 comuni siciliani si stanno preparando al voto e allo stesso modo, quella ben nota associazione mafiosa si sta dando da fare per recuperare i necessari voti ai propri “amici degli amici”…
Qualcuno lo chiama scambio di voto, ma ormai non si scambia più nulla, se non poche decine di euro e qualche busta di supermercato… 
I cittadini hanno compreso che è meglio “un uovo oggi che una gallina domani” ed allora in molti preferiscono vendere quel proprio voto per pochi euro, all’incirca 20/30 euro e una buono al supermercato…
D’altronde ad essi di politica non interessa nulla, sono convinti che le cose non cambieranno mai, e non sarà quel loro voto a far cambiare le cose… e soprattutto si farà felice quel loro interlocutore, di cui un giorno si potrà avere bisogno o protezione… 
Il sottoscritto non si è informato dei comuni nei quali si voterà se non per quelli etnei, e cioè: Aci Castello, Motta Sant’Anastasia, Ragalna, Zafferana… 
In molti si sono lamentati di questa decisione… e cioè di non votare in un unico giorno, sia per le amministrative che per le europee… ma forse chissà è meglio così… non si mischiano le carte, si fa meno confusione, ed anche se ciò costerà a noi siciliani circa un milione di euro, forse il fatto di poterli dividere tra quegli addetti ai lavori, è qualcosa da tenere in considerazione, una ulteriore piccola entrata, in un periodo di crisi come quello attuale… 
Certo che osservando in Tv o nel web quanto sta accadendo, ascoltando e/o leggendo quelle interviste riportate da quei superati personaggi politici, di cui alcuni ancora sotto processo per concorso esterno alla mafia e corruzione elettorale, viene da chiedersi, come sia possibile che vi sia ancora qualcuno disponibile a dare  ancora credito a quegli individui…
Incredibile… resto basito, ma comprendo i motivi per cui questo nostro sistema dimostra d’essere così infetto e soprattutto non disponibile a cambiare!!!
E si… perché partecipando personalmente a quegli incontri o a quelle interviste, si fa comprendere a chi di dovere che essi erano e sono ancora oggi, al vertice di questo nostro sistema, e che solo loro possono influenzare tutti quegli uomini posti in quelle posizioni funzionali… 
Individui che servono a rafforzare gli interessi ed i vantaggi di quell’associazione, soggetti che operano all’interno delle istituzioni giudiziarie, enti pubblici e quant’altro, per la tutela degli interessi dei propri associati e per il raggiungimento di tutti quegli scopi illeciti previsti…
Loro… utilizzano quella propria influenza ed il potere acquisito da quella loro posizione di esponenti di vertice di una corrente politica, nonché dalle relazioni intessute nel corso della propria attività, si prestano a partecipare in questo modo al mantenimento, al rafforzamento, ma soprattutto all’espansione di quell’associazione medesima…
Ecco perché in questi giorni, gli uomini legati a quell’associazione sono in fermento… e ringraziano personalmente i propri concittadini, per il sostegno ricevuto…

Ecco quanto vale la dignità: Un spesa al supermercato + 50 euro in cambio del proprio voto!!!

Ascoltavo ieri in radio una notizia, parlava  di un indagine dei carabinieri del Ros di Trapani, che aveva condotto all’arresto alcuni soggetti e al sequestro di varie società…
Come sempre l’indagine verteva sui rapporti tra mafia e politica, in particolare ciò che mi ha colpito era la modalità con cui era stata sostenuto la candidatura alle elezioni regionali del politico locale e cioè, promettendo 50 euro e la spesa al supermercato, a quei cittadini che, in cambio garantivano la loro promessa di voto…
Ecco quindi… quanto vale per alcuni miei conterranei il proprio voto: una spesa e qualche euro!!!
Ed ecco perché la presenza della mafia è ancora così forte, perché conosce le debolezze dei suoi concittadini, gente disponibile a vendersi per una manciata di pasta…
Poi… come sempre, ad elezioni concluse, ci si accorge di come quelle siano state condizionate, ma nel frattempo il danno è stato compiuto, perché nessuno ha avuto il coraggio di denunciare… 
C’è troppo silenzio e credetemi, non è la paura che li trattiene dall’essere persone perbene, no… è perché – per loro natura – preferiscono vendersi!!!
Già… basterebbe ad esempio mettere una “taglia” da parte dello Stato, ad esempio 500-1000 euro, per denunciare il cognome del politico per cui si chiede il voto e il referente (più o meno mafioso…) che si espone per egli e propone lo scambio…
Sono certo che all’improvviso troveremmo le file dinnanzi gli uffici delle forze dell’ordine… 
Perché d’altro canto di questo si tratta: la propria libertà di voto in cambio di denaro, quindi chi più offre, più avrà in arrendevolezza!!!  
Un mio caro amico milanese (di professione giornalista), alcuni giorni fa al telefono mi diceva: “Nicola… se durante le votazioni in Sicilia, sareste costretti a pagare per votare ad esempio 50 euro a testa, puoi stare certo che quei pochi che andrebbero a votare, sceglierebbero con accortezza le persone da mandare al governo...
Sì… potremmo paragonare (in maniera certamente forzata…) quel gesto a quando ad esempio ci rechiamo dal macellaio e paghiamo 50 euro per avere della carne: prendiamo quella fresca oppure quella alterata o avariata??? 
E lì da voi è la stessa cosa… nessuno vuole il meglio per la propria terra, ma tutti aspirano ad avere per se… qualcosa presto e subito!!!
Del futuro, di ciò che troveranno un giorno i propri figli non importa a nessuno, ecco perché da voi tutto si ripete in maniera costante: “Tutto deve cambiare… perché tutto resti come prima”!!!
Ed ecco perché la mafia, grazie a quei suoi uomini politici, è in grado di condizionare le istituzioni e la stessa democrazia, perché possiede il potere e quindi l’obbedienza dei suoi cittadini !!!
D’altronde ditemi, quante volte abbiamo letto nei quotidiani di cronaca di come la mafia abbia acquistato i voti per i suoi uomini???
E quante altre indagini dobbiamo attendere, per scoprire come quei nuovi nomi “politici”,  hanno di fatto praticato un vergognoso scambio di voto, a livello locale e regionale???
I siciliani devono finirla di compiangersi e di accusare lo Stato delle proprie debolezze: “La lotta alla politica corrotta e mafiosa, passa da noi, dalle nostre denunce, ma soprattutto dal nostro semplice voto… un cambiamento che non può più essere più delegato alle forze dell’ordine, perché quei soggetti ora, sono riusciti ad infiltrarsi nelle stanze del potere e diventa ogni giorno più difficile poterli scoprire, perché se pur “contagiati da quell’infezione“, fanno parte incredibilmente di quella parte (diciamo… per modo di dire…) “sana” della nostra società!!!
Tocca a noi quindi scovarli e… schiacciarli!!

Perché i cittadini scelgono la politica "guasta", diversamente da quanto compiono correttamente al supermercato???

Mi trovavo alcuni giorni fa, all’interno dell’ufficio di una mia cara amica, Romj…
Stava dialogando al telefono e mi ha fatto cenno di sedermi, quando parlando con il suo interlocutore di politica, gli ha detto: vedi… la politica è come un bene, ciascuno di noi entra al supermercato è sceglie quanto gli necessita…
Ci sono tanti prodotti specifici con marchi diversi, ciascuno di essi possiede un proprio colore, ha una sua precisa forma e soprattutto ha un prezzo diverso da quello degli altri: c’è quello economicamente più vantaggioso ed anche il più caro…
Noi… cosa facciamo, in base alla nostra esperienza scegliamo…
Facciamo uso di quanto fatto in precedenza, proviamo per la prima volta quelli mai usati, ci facciamo influenzare da quella pubblicità vista sui media, ed alla fine… scegliamo, cercando di fare la scelta giusta, in qualità e prezzo!!!
Ed inoltre, prendendo ancora una volta ad esempio quel supermercato, cosa succede se all’improvviso, per un errore commerciale, ci troviamo dinnanzi ad uno scaffale, dove su un lato è posizionato un caffè ad un prezzo e sull’altro lato, lo stesso prodotto ad un prezzo doppio… 
Allora dimmi, noi… cosa facciamo, scegliamo quello più caro…??? Certamente no, prenderemo a pari condizioni quello più vantaggioso!!!
Ecco, questo è l’esempio che volevo fare… ciascuno di noi è capace di saper scegliere liberamente, di mettere in pratica quella propria capacità per comprendere dove indirizzarsi…
Ed allora, perché non fare lo stesso con la politica???
Perché ci si lascia infinocchiare da quei signori che offrono prodotti merceologicamente scaduti… quando si può scegliere qualcosa di prelibato!!!
Perché accontentarsi di quanto ci viene propinato, sapendo che colui che propone di offrirceli, avrà sicuramente secondi fini, se non economici, certamente personali???
Quando viene qualcuno a offrirvi il proprio sostegno… quando senza alcuna nostra richiesta, ci viene manifestata quella generosità mai richiesta, non è che forse ci vuole rifilare qualcosa di guasto o di avariato???
Pensateci… qual’è il loro tornaconto…???
E’ qual’è il vostro… recarvi in quella segreteria politica (a mò di supermercato…), per elemosinare un buono o una busta alimentare???
Non vi vergognate di quanto andate compiendo, non sarebbe moralmente più dignitoso dire pubblicamente… io non ho bisogno di nulla, io con voi non ci voglio avere a che fare…!!!
Ecco… ho trovato in quanto diceva molti punti in comune, raffigurava d’altronde quanto avevo cercato di manifestare nel corso della mia vita…
Era una delle motivazioni che mi sono imposto, quello di voler scegliere liberamente… con la mia testa, senza alcuna influenza esterna, svincolato da tessere di partito, anzi, quelle tessere… mi hanno sempre fatto “schifo” ed è il motivo per cui, non ne ho mai… posseduta una!!!
Già le ho da sempre rappresentate come quei prodotti esposti in un supermercato “partitocratico” e cioè… alterati, putridi, decomposti e soprattutto deteriorati!!!
Ed allora, in questi giorni, non dovete pensare che tutto nella politica sia marcio, qualcosa di buono c’è, bisogna soltanto cercare… 
Si tratta di valutare quanto viene offerto, con la propria testa, già… proprio come quando si è al supermercato… 
Vedrete, se ciascuno farà le proprie scelte in maniera “coerente”, anche questo nostro paese migliorerà… diversamente, continueremo a ritrovarci ancora una volta dinnanzi a quegli anacronistici e persistenti personaggi scaduti, che proprio come quei prodotti alimentari… restano aggrappati putrefatti a quei loro scaffali!!!