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CATANIA: Ricordo male o era stata appaltata un’opera chiamata "canale di gronda"???

Siamo alle solite…

E’ bastata un po’ di pioggia e la città etnea è sommersa dall’acqua!!!

Dire che è una vergogna è poco… ed in questo post evito di commentare, d’altronde quanto avrei voluto dire l’ho già scritto in questi anni…

Già… basta rileggersi quei post per comprendere come nulla sia cambiato:

– Catania sott’acqua!!! Sì… sotto tutti i punti di vista – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/10/catania-sottacqua-si-sotto-tutti-i.html

– Catania… ieri come oggi… – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2015/09/catania-ieri-come-oggi.html

– Zona industriale di Catania: sott’acqua… in tutti i sensi!!! – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/zona-industriale-di-catania-sottacqua.html

Ed allora stasera voglio ricordare quanto ci era stato raccontato ben 10 anni fa dai nostri “incompetenti” governanti e cioè: Il Governo, nell’ambito delle risorse destinate alla riduzione del rischio idrogeologico, ha ammesso a finanziamento per Catania ben 48 milioni. Complessivamente per tutto il territorio etneo il totale è di 58 milioni. Un importante risultato in ottica metropolitana nato dal lavoro di squadra del sindaco Bianco con i sindaci degli altri comuni interessati.

Inoltre: Il Governo nazionale, nell’ambito delle risorse destinate alla riduzione del rischio idrogeologico, che ammontano ad una somma globale di 1 miliardo e 300 milioni di euro, ha ammesso a finanziamento per Catania ed i paesi Etnei della fascia metropolitana circa 58 milioni, di cui solo per il Comune di Catania ben 48 milioni relativi alle opere previste nel progetto di completamento del Collettore B, il cosiddetto Canale di gronda ovest, necessario a captare le notevoli portate pluviali della fascia pedemontana ovest che insiste sulla città. Un intervento che eviterà pericolosi allagamenti nella zona ovest di Catania fino a Misterbianco e Motta Sant’Anastasia.

Parliamo di un progetto – quello della realizzazione del canale di gronda – che doveva servire a captare tutti i torrenti che venivano giù dalle strade dei paesi pedemontani per convogliarli a mare lungo la scogliera, un opera che da quanto ho potuto costatare in questi giorni (non so dire se l’opera sia mai iniziata…) certamente ritengo che non sia stata completata!!!

Per cui ogni qualvolta piove in maniera intensa, come ad esempio il nubifragio da poco passato, ci si accorge che non esiste alcuna rete di smaltimento delle acque meteoriche e tutta l’acqua proveniente dalla cintura pedemontana giunge a Catania come un vero e proprio fiume, per poi sfociare direttamente a mare…

Se non ricordo male erano stati predisposti ben 32 milioni di euro, ma chissà, forse – come soltamente accade in questo Paese – hanno fatto la fine di tutti gli altri, d’altronde ci siamo abituati e poi ai miei conterranei (con pochissima memoria….) va vene così, basti vedere peraltro come si mettono in fila (in quelle segreterie di partito), quando chiamati durante le votazioni elettorali!!!  

Certo qualcosa non sta funzionando e la raccolta delle acque meteoriche provenienti dai paesi che si trovano alle falde dell’Etna seguono come vediamo un percorso naturale, che poco o nulla sembra avere con un’opera artifialmente regolamentata, anzi il contrario, l’acqua segue l’abituale sbocco che potremmo definire “naturale”!!!

Già… osservare i video pubblicati in queste ore sulle pagine social di “Tik Tok“, fa comprendere come a Catania siamo stati anche capaci di trasformare il noto principio di fisica della meccanica classica, sì… del grande Antoine-Laurent de Lavoisier, conosciuto come “legge della conservazione della massa“:  Nulla si crea, nulla si distrugge e nulla si trasforma!!!

Già…

Catania sott’acqua!!! Sì… sotto tutti i punti di vista.

Sembra che la colpa del blocco della città sia da attribuirsi al maltempo o per meglio dire al ciclone che ha colpito gran parte dell’isola con violente precipitazioni, che hanno assunto carattere di nubifragio…
Si… certamente quanto detto è vero, ma solo in parte…
Stamani, mi sono recato a Siracusa e debbo dire che se pur vi fosse una pioggia costante, durante il tragitto sono riusciva a viaggiare in maniera regolare, certamente merito di un’opera realizzata in maniera perfetta …
Intorno alle 14.00, la città aretusea è stata colpita da una violenta precipitazione, ma stranamente, osservando quanto accadeva intorno al sottoscritto, con l’auto si riuscivo a muoversi abbastanza agevolmente; premetto che proprio in quel momento mi trovavo adiacente alla stazione e quindi al centro, ma le caditoie stradali, davano la sensazione di funzionare perfettamente o meglio rispondevano a quella loro funzione…
Questa stessa circostanza purtroppo, non posso dirla per la mia città etnea…
Intorno alle 15.15 ero rientrato e mi trovavo vicino al porto, direzione Piazza Europa.
Giunto in Viale Africa, l’acqua era dappertutto e l’allagamento aveva bloccato molte auto, costrette a mettersi di lato in quanto impantanate!!!
Proseguo per Via Principe Nicola e mi dirigo su Viale Vittorio Veneto… non l’avessi fatto!!!
Un fiume aveva invaso la carreggiata… non vi era dove andare…
Molti automobilisti presi dalla paura, hanno iniziato a mettere di traverso le loro auto oppure provavano a salire sui marciapiedi, per non essere invasi dall’acqua.
Altri viceversa, per lo più anziani, terrorizzati… non sapevano cosa fare: erano bloccati a quel volante, senza andare ne avanti e ne indietro, totalmente fermi, in attesa che la situazione tornasse alla normalità…
La circostanza assurda è che, se foste passati proprio il giorno prima per quel tratto di strada, l’avreste visto invaso ovunque di sacchi di rifiuti abbandonati, di riviste pubblicitarie stracciate e lasciate lì ad ogni angolo, molti dei quali disposti ad otturare quelle caditoie…
Era inevitabile quindi trovarsi oggi in questa situazione!!!
D’altronde se i lavori di manutenzione non vengono mai programmati o svolti nei periodi estivi, come si può sperare di non incappare ogni anno, in questa situazione, che si sa… si ripete costantemente ad ogni inizio di pioggia!!!
Nel frattempo sono giunto in circonvallazione, dove è presente una coda a causa di un incidente stradale; fortunatamente riesco a deviare per la via che costeggia il quotidiano “La Sicilia” e seppur anche lì vi sia un fiume in piena che si dirige verso il Tondo Gioeni, riesco a dirigermi verso Via Barriera del Bosco… 
Purtroppo anche in questa strada deve essere successo qualcosa, perché sono nuovamente bloccato….
Dopo un quarto d’ora finalmente, riesco a deviare per la clinica Morgagni ed esco da quell’imbuto, eccomi su via Passo Gravina…
Trovo altre auto in panne… alcune in mezzo alla strada, l’acqua scende senza alcun impedimento, già… e come se le condotte di quelle acque meteoriche fossero otturate o non esistessero affatto…
Anche il sottoscritto inizia ad avere qualche problema… la mia seconda auto non risponde per come dovrebbe, ma per fortuna sono giunto accanto al mio meccanico di fiducia: Giuseppe Pruiti.
Si una fortuna averlo come amico, ma non solo, dimostra sempre nei miei confronti (ma credo che questo mio pensiero vada esteso anche a molti suoi clienti) una grande disponibilità personale e non mi riferisco al solo risolvere ogni nostro problema meccanico, ma a dedicare il proprio tempo, quando ne abbiamo necessità…
Mi consiglia di lasciare l’auto per un controllo e di riprenderla domattina… 
Nel frattempo gentilmente, mi fa accompagnare con l’auto da un suo dipendente ed eccomi finalmente a casa, dopo una disavventura durata mezza giornata!!!
Cosa aggiungere, siamo ahimè sempre “sott’acqua”.
Non ci resta che sperare, sì… che domani faccia bel tempo!!!

Catania… ieri come oggi…

Basta un forte acquazzone, ed ecco che per circolare nella nostra città… ci vuole la barca!!!
Già… sembra di essere tornati come tanti anni fa…
Basta rivedere le foto allegate, e vedrete che non vi è alcuna differenza, tra quelle di un tempo e quelle di oggi!!!
L’arrivo della stagione delle piogge, comporta, una situazione d’allerta…
La cosa assurda è che non c’è bisogno di aspettare chissà quale nubifragio per vedere questo stato di cose… basta infatti, una pioggerella blanda per osservare le nostre piazze/strade, quasi fossero dei bacini o dei torrenti…
Dopotutto possiamo stare tranquilli…
Chi governa questa nostra città… ha la consuetudine, di avvisare in tempo i cittadini, con annunci d’allerta meteo…
In questo modo comunque, ci si libera di tutte quelle responsabilità personali e soprattutto di eventuali problemi… 
Questi difatti, vengono ribaltati alla Protezione civile o a quanti si occupano delle emergenze, come per esempio il Corpo nazionale dei vigili del fuoco… con decine e decine di chiamate sulle quali intervenire…
Estrarre gli automobilisti rimasti intrappolati, liberare negozi o cantine allagate, aiutare gli anziani bloccati nelle proprie abitazioni, senza dimenticare la rimozione degli alberi sradicati e abbattuti a causa del vento….
I sottopassi ovviamente restano allagati, in particolare a soffrire, sono quelle zone poste a livello del mare, queste come sempre, si ritrovano ad essere sommerse… 
L’acqua giunge a superare le stesse ruote delle autovetture… e nel contempo si vedono i cassonetti della spazzatura, galleggiare come barche…
Certo, se i lavori di manutenzione non vengono mai svolti nei tempi previsti o se vengono effettuati in maniera inconsistenti, ecco che questi ne sono i risultati…
Catania quindi… come ogni anno, paga il suo tributo alle piogge… danni economici per molti commercianti e i cittadini vengono lasciati  tra mille difficoltà
Non è soltanto un problema della via­bi­lità su gomma che va in tilt, anche quello ferroviario si ritrova a non poter funzionare, con i pendolari che oltre ad essere inzuppati (nel cercare di attraversare le strade) ora sono anche appiedati… senza poter comprendere cosa fare e a quale ora, potranno fare ritorno a casa…
Si è vero… le segnalazioni e gli inviti ci sono tutti… quasi sempre lapidari… come per esempio, non uscire di casa, scuole chiuse, non usare l’auto, spostarsi nei piani alti… poi, chi sta a piano terra… affoga…
La città comunque rimane solo un paio d’ore sott’acqua, poi per fortuna, la pioggia smette… e così pian piano tutta quell’acqua defluisce e le strade tornano ad essere percorribili.
Certo restano i danni pericolosissimi, buche ovunque, porfidi saltati, spazzatura abbandonata trascinata dall’acqua, marciapiedi divelti e tratti stradali con porzioni di conglomerato bituminoso rimossi, tombini sollevati, alberi e piante da sgomberare, sporcizia, sabbia e terra mischiata a formare una pastella maleodorante a modello fanghiglia…
Il catanese doc direbbe “semu pessi” ed è la verità, con una parola viene descritta quella disperazione personale…
La cosa divertente è che vi sono alcuni soggetti, che con l’acqua si divertono a giocare…
Proprio in una tg nazionale, hanno fatto vedere come alcuni ragazzi, provvisti di tavoletta, facevano surf in via Etnea, mentre altri ancora si facevano il bagno… e poi c’era chi è uscito dalla propria abitazione con il canotto del mare…
Il catanese infatti, dimostra sempre di possedere, anche nei momenti di difficoltà, quello spirito goliardico che gli permette, in questi momenti di criticità,  di saper andare avanti…
Non c’è niente che lo può fermare…
Neanche un’alluvione… mi meraviglio come ancora qualcuno di loro, non abbia provveduto a trasformare la propria auto, come quella di un film degli anni 70′ con il famoso “007” o james bond…
Sarebbe forse il modo migliore per contrastare questo stato di cose, una specie di “hovercraft” con il quale potersi muovere a seconda delle condizioni atmosferiche…

Tralasciando comunque questi estremi, ciò che potrebbe servire per migliorare questa pietosa condizione, potrebbe essere dato da un controllo del territorio più minuzioso, con manutenzioni programmate che risolvano in modo definitivo le cause di questi sempre più frequenti problemi di allagamento, dovuti sicuramente al sovraccarico delle reti fognarie.

Infatti, il problema è dovuto principalmente alla inadeguatezza della nostra rete, a quel famoso canale di gronda che non riesce a far defluire nel sottosuolo tutta l’acqua piovana e che di contro fuoriesce dai tombini troppo pieni. 
A quanto sopra bisogna aggiungere le caditoie otturate dai rifiuti ed ecco quindi servito il danno!!!
Non so più da quanti anni si discute di potenziamento della rete idrica e fognaria per risolverne il problema… ma come abbiamo appena visto, mi viene di dire… “siamo ancora in alto mare”,
Ed allora…??? Non ci resta che sperare… 
Già, augurarci che il clima quest’anno, possa essere più mite… rispetto alle annunciate previsioni!!!