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Un Mistero nei cieli: L’abbattimento dell’aereo in Kazakistan cosa nasconde?

L’incidente aereo in Kazakistan sta sollevando molte domande e alimentando dubbi su una possibile verità che finora si è cercato di tenere celata….

Le immagini ora disponibili nei social mostrano segni evidenti che potrebbero indicare un abbattimento dell’aereo, piuttosto che un semplice incidente tecnico o umano. 

Ci sono diversi multipli visibili sulla fusoliera dell’aereo, che sembrano compatibili con impatti di proiettili o esplosioni mirate. 

Questo dettaglio, sorprendentemente, non è stato in queste ore affrontato dai notiziari principali.

Già… nelle dichiarazioni ufficiali si è parlato esclusivamente del bilancio delle vittime e del nimero dei sopravvissuti che secondo la procura generale dell’Azerbaigian varia da ora in ora, con all’incirca  32 superstiti, mentre il ministero kazako delle emergenze ne conta soltanto 29. 

Anche il numero totale delle persone a bordo è stato rivisto più volte, passando da 67 a 69, inclusi 5 membri dell’equipaggio. 

Fino ad ora, le autorità hanno recuperato solo 4 corpi dal luogo dello schianto. 

Ovviamente questa incertezza nei numeri e nei fatti contribuisce ancor più ad alimentare i sospetti e quindi il mistero attorno all’accaduto.

La vera domanda che mi pongo è: chi c’era su quel volo che avrebbe potuto essere un obiettivo sensibile? Quali interessi avrebbero potuto giustificare un’azione così drastica? Se l’aereo è stato abbattuto, chi aveva interesse ad eliminare qualcuno a bordo?

È evidente che qualcosa di molto più complesso si nasconde dietro questo disastro e vedrete che nei prossimi giorni scopriremo il nome e/o i nomi di coloro che dovevano essere eliminati!!!

Le immagini, combinate con le incongruenze nei resoconti ufficiali, suggeriscono senza alcun dubbio che non si tratta di un semplice incidente. 

La comunità internazionale e i media indipendenti devono indagare a fondo per chiarire cosa è realmente successo e portare alla luce la verità.

Questo incidente mette in luce il drammatico scenario di un mondo in conflitto diffuso, dove i cittadini diventano inconsapevolmente pedine di giochi più grandi. 

È giusto perire così, senza possibilità di scelta, solo perché qualcuno ha deciso?

La verità è che non possiamo accontentarci di risposte vaghe o di insabbiamenti. 

Meritiamo risposte chiare, trasparenti e giustizia per le vittime. 

Sebbene non sia detto che queste risposte arriveranno facilmente, il tentativo di celare tutto non durerà a lungo: la verità, prima o poi, emergerà.

Non ci resta quindi che aspettare, consapevoli che dietro ogni mistero vi è una complessa rete di interessi.

Per il bene delle vittime e della giustizia, è nostro dovere continuare a fare domande e pretendere risposte.

Ma quale caz… di "antimafia"!!!

Cosa avevo scritto alcuni giorni fa… 

Ecco le foto esposte presso le pareti di quella scuole con le immagini delle nostre vittime della mafia, giudici, uomini delle istituzioni, militari, ma anche semplici cittadini coraggiosi e poi, sempre in quella scuola ( ma potrei dire anche in tantissime altre, vedasi quanto accaduto a certi insegnanti di Campobello di Mazara…) ci sono loro, quei soggetti che vengono tra l’altro insigniti dal nostro Presidente della Repubblica, per la loro opera di “legalità”!!!

Minch…, mi viene da dire, ma prima di dare plausi e insignire onorificenze non sarebbe il caso di valutare quei particolari soggetti così fortemente dediti alla legalità, riconoscendone con i fatti, il reale contributo dato sul campo nel contrasto di quelle attività promosse da quella associazione criminale???

L’avevano chiamata la “preside antimafia” ed ora che i carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo sono andati a notificarle l’ordinanza e rimasta quasi sorpresa… 

Questa preside insieme al suo vicepreside e ad una dipendente di una rivendita di prodotti informatici, sono ora accusati di peculato e corruzione, tutti ai domiciliari per una indagine che ha svelato l’ennesimo sistema criminale messo in atto in questo fragile e corrotto paese…

Ora certo sono tutti a meravigliarsi su quanto accaduto, direi quasi sorpresi, come se nessuno sapesse che queste situazioni sono all’ordine del giorno, d’altronde basti vedere quanto accaduto poche ore fa a Latina, con l’arresto di un magistrato che si occupava di beni sequestrati ( di cui parlerò domani…) e che dimostra ancora una volta, come anche nei Tribunali lo schifo è fortemente presente e chi ha il coraggio di denunciare – ecco caro Presidente Mattarella forse sono questi i soggetti che le dovrebbe premiare, ma lasciamo perdere, tanto è fiato perso – si ritrova coinvolto in un sistema che gli si ritorce contro, già… un muro di gomma fatto di connivenze e affiliazioni massoniche!!!

Come riportavo sopra le prove ci sono è le denunce altrettanto, ma nonostante quanto fatto da quei cittadini coraggiosi, ci si ritrova sempre a dover combattere contro un sistema posto a protezione degli amici degli amici, già proprio come quelli di cosa nostra, ma questi hanno le toghe, posti lì a fare in modo che alla fine ci si scoraggi e ci si arrenda, questo ovviamente è quanto essi sperano… poveri illusi: non sanno con chi hanno a che fare!!!

Già… come dicevo è veramente incredibile quanto avviene, ma d’altronde non vi è modo di contrastare questo sistema corruttivo e clientelare, poiché la maggior parte di quei magistrati, con quelle loro arbitrarie azioni, con quegli ambigui provvedimenti, con quei sospetti stralci e quant’altro posto in campo, evidenziano palesemente di essere fortemente compromessi!!!

E difatti ritengo dalla mia personale esperienza, che è soltanto attraverso azioni di forza come quelle mediatiche, che si riesce – il più delle volte – a far primeggiare la verità, sempre che si riesca a coinvolgere quei direttori di quotidiani o testate web, disposti a metterci la propria faccia e a seguire quelle valide argomentazioni, altrimenti ahimè si finisce come il giornalista Massimo Giletti, zittito e limitato dalla propria redazione, pur di insabbiare tutte le verità scomode di cui era venuto a conoscenza e che qualcuno ha imposto che non venissero portate alla luce!!!

E la chiamano “antimafia”: si del caz…!!!

Una civiltà extraterrestre sta provando a contattarci???

Oggi dedico il mio tempo ad una notizia frivola, d’altronde va detto, anche il sottoscritto ogni tanto si dedica ad argomenti che nulla hanno a che fare con inchieste, corruzione, mafia e via discorrendo…

Mi serve per rigenerarmi o forse dovrei aggiungere per allontanare quei pensieri bui che ogni giorno – leggendo quanto costantemente accade – mi assalgono, sapendo che dopo quanto fatto, non si riesca a modificare in positivo la coscienze della maggior parte dei miei conterranei e non solo… 

Ed allora vi racconto stamani di una ricerca sulle civiltà extraterrestri, attraverso il radiotelescopio “China Sky Eye“… 

Già… solo pochi giorni fa il professor Zhang Tongjie, a capo del China Extraterrestrial Civilization Research Group del Department of Astronomy and Extraterrestrial Civilization Research Group dell’Università Normale di Pechino, ha rivelato che il suo team ha utilizzato il radiotelescopio più grande del mondo per scoprire diversi tracce tecnologiche di civiltà extraterrestri.

Gli studi hanno confermato la presenza di segnali elettromagnetici a banda stretta molto diversi di quelli ricevuti in passato ed è proprio l’altissima sensibilità del “China Sky Eye” nella banda radio a bassa frequenza a giocare un ruolo importante, infatti la sua funzione principale è proprio quella di escludere i segnali utili candidati a banda stretta dal vasto mare di segnali elettromagnetici, provocati dagli oggetti celesti e dai segnali artificiali.

Ecco quindi che nel provare a trovare un esopianeta abitabile, sono stati scoperti due gruppi di segnali sospetti di civiltà extraterrestri e proprio quest’anno il team ha trovato un altro segnale sospetto dai dati di osservazione…

Per la modalità di osservazione del fascio “FAST19”, il team ha proposto per la prima volta al mondo la modalità di abbinamento multi-beam per la ricerca di civiltà extraterrestri e i criteri di deriva in frequenza e polarizzazione dei segnali di civiltà extraterrestri, che hanno reso possibile il processo di identificazione di civiltà extraterrestre segnali più scientifici e completi.

Chissà forse stiamo per entrare in contatto con una nuova forma di vita aliena, infatti si stanno in questi mesi ripetendo tutti i controlli su quei segnali sospetti e nel contempo se ne stanno ricercando di nuovi… 

Il Prof. Zhang Tongjie ha affermato che dopo 60 anni di incessante esplorazione da parte di scienziati, molecole organiche e aminoacidi che costituiscono la vita sulla terra sono state scoperte e chissà forse molto presto arriverà la conferma di una vita intelligente extraterrestre: “Non vediamo l’ora che ‘China Sky Eye’ sia il primo a scoprire e confermare l’esistenza di civiltà extraterrestri”.

Chissà forse finalmente l’uomo – prendendo coscienza di non essere più solo – comprenderà definitivamente che il suo posto in questa terrà rappresenta qualcosa d’importante, da salvaguardare e da proteggere, ma non solo, dovrà imparare a rispettare i propri simili senza mettere in pratica prevaricazioni e uso della forza militare…

E’ tempo di giungere non solo alla pace mondiale, ma di far fare un salto di qualità a tutta l’umanità, già… una volta e per sempre!!!

Il Boss scappa, grazie ai servitori "infedeli" dello Stato!!!

Un altro capitolo penoso si aggiunge a quelli letti in questi giorni…
Una nuova inchiesta investigativa sulle fughe di notizie da parte di alcuni servitori dello Stato (marchiati ora come “infedeli”), che coinvolge la regione Campana e alcuni uomini che hanno fatto emergere quelle notizie riservate e coperte da segreto…
Non si riusciva infatti a comprendere come in talune azioni di contrasto, le procedure operative messe in campo nei confronti di quelle organizzazioni criminali… fallivano, a causa di circostanza ambigue… 
Ad esempio, vedasi quelle condotta contro alcuni uomini di un clan campano che decisero improvvisamente di non dormire nella propria abitazione, perché di lì a poche ore, sarebbe scattato un blitz nei loro confronti o come quella riportata alcuni giorni fa, dove una presunta madrina della camorra ha beffato tutti giocando in anticipo e cioè lasciando la propria abitazione alcune ore prima della retata…
L’insieme di detti avvenimenti erano alquanto strani e qualcuno all’interno di quegli uffici istituzionali ha iniziato a insospettirsi, dando il via a quel filone investigativo che ha portato quindi alla fuga di notizie…

Le successive intercettazioni hanno infatti confermato la presenza di contatti proibiti tra esponenti di spicco della camorra napoletana e non meglio specificati esponenti delle forze dell’ordine, soggetti che evidentemente erano a libro paga della camorra. 

Riporta un magistrato dell’inchiesta: “Uno degli aspetti più inquietanti dei gruppi camorristici è rappresentato dalla contiguità con servitori infedeli dello Stato, siano essi esponenti delle forze di polizia o di uffici giudiziari” – ed ancora – “durante la presente attività investigativa venivano captate conversazioni relative a tale preoccupante aspetto”!!!
Stando alla ricostruzione della Procura, uno dei boss della criminalità era a conoscenza di essere finito al centro di un servizio di appostamento, tanto infatti è bastato per attivarsi immediatamente con un’altra fonte (anch’egli servitore “infedele” dello Stato), che naturalmente al telefono confermava i suoi dubbi…
Infatti… è proprio grazie ad un’altra soffiata che quei criminali vengono avvisati di un blitz imminente; nell’intercettazione si sente dire: “entro 48 ore ci arresteranno tutti quanti”!!!
A confermare dei rapporti proibiti con quegli esponenti delle forze dell’ordine, viene di l’ a poco intercettata una discussione nella quale si ricorda il messaggio ricevuto che aveva permesso per l’appunto la fuga del boss: “La guardia ci disse di avvisarla che in serata l’andavano ad arrestare…”!!!
Ora sono oltre 140 i presunti affiliati alla camorra di Secondigliano arrestati e decine i sopralluoghi delle forze dell’ordine in quelle abitazioni popolari nelle quali si pensano possano nascondersi altri pericolosi latitanti…
Certo però che fino a quando ci saranno a proteggerli quei cosiddetti “infedeli” servitori dello Stato, la partita sarà sempre a loro favore, già di quella squadra di casa… e sì, perché loro giocano in 15 contro 7!!!
Ah dimenticavo: hanno pure l’arbitro a favore!!! 

Tu che vieni qui a contemplare ricorda che: non tutti i siciliani siamo mafiosi e non tutti i mafiosi sono siciliani!!!

Si sa… la memoria umana è uno strumento meraviglioso ma ahimè fallace!!!

Certo, per non dimenticare vengono compiute ogni anno centinaia di celebrazioni, incontri, cortei, iniziative, anniversari che con il passar degli anni sono andate sempre più diminuendo, sia in numero, che in presenze…

Quando poi gli anni sono diventati decenni ecco che – ad esclusione di familiari/amici e qualche trafiletto sui quotidiani – l’ingratitudine di questo Paese, è diventata una costante!!!

Gli anniversari di quelle celebrazioni cosiddette della “memoria”, si sono quindi trasformate in semplici occasioni gioviali, già… per i ragazzi, viste come un occasione per “caliarsela” dalle scuole, mentre per gli adulti – in particolare a quanti legati al mondo istituzionale – servono per mettersi in mostra…

99de6-mafia2b127Ecco quindi che a seconda delle occasioni, si assiste al collocamento di quelle targhe commemorative in ricordo delle vittime, come se attraverso quelle lapidi, si potessero rinnovare le coscienze dei siciliani, per una storia che nei fatti si vorrebbe dimenticare…

Sì… perché la verità in fondo è questa, peraltro quel frammento di storia non interessa a nessuno, neppure per ricordare a tutti noi, che c’è ancora tanto da fare!!!

Sì perché finora si è solo parlato… certo vi sono state le inchieste, gli arresti, i penitenziari… ma gli uomini e le donne di quel sistema mafioso/criminale sono ancora lì ad operare, perché ciascuno di quei soggetti non più presenti, ha soltanto passato lo scettro ai propri figli e/o familiari… e difatti tutto, si proprio tutto… ha continuato a procedere come nulla fosse accaduto!!!

Viceversa, i familiari di quelle vittime non sono andati più avanti, continuano a vivere le loro vita in antonimìa, in una sorta di contrapposizione sofferta nel non saper decidere se andare avanti o fermarsi, se ricercare giustizia o rinunciarvi definitivamente, ma poi di quale verità parliamo, di quella che si sa essere stata collusa e depistata???

a03fd-mafia2b125Ed allora… a chi affidare quel proprio disagio: alla comunità, alla politica, alla magistratura, a chi…???

Li hanno definiti “famigliari delle vittime”, ed hanno inciso nei propri volti la sofferenza dell’anima, di un dolore imposto non dal fato… ma dall’abbandono di uno Stato che avrebbe dovuto difendere e proteggere quei loro cari… i quali sono stati costretti da quel corrotto sistema, ad un ruolo certamente troppo gravoso e di cui forse (rivedendo quanto accaduto e la sofferenza provocata da quel brutale crimine…) avrebbero fatto volentieri a meno.

D’altronde sono gli stessi familiari che vengono ancora una volta inchiodati dai gesti vandalici di alcuni scellerati, individui che continuano ad offendere la dignità di un popolo con le loro azioni, ad esempio danneggiando la targa alla base dell’albero di ulivo che si trova in via d’Amelio, a Palermo, a ricordo dell’attentato compiuto il 19 luglio 1992 in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina…

La verità è che c’è ancora molto da fare per quei familiari delle vittime, perché il tempo degli insulti e dei sospetti non è ancora finito e perché in questo loro Paese sono costretti -ancora una volta – a doversi scusare per quella loro ingombrante presenza, per il peso che senza volere impongono alla memoria collettiva!!!

Sì… bisogna fortemente lottare contro questo sistema che ci vuole collusi, non solo per “non dimenticare” quelle vittime ed i loro familiari, ma soprattutto per ricordare a noi siciliani chi siamo, dove vogliamo andare, ma soprattutto con i nostri comportamenti cosa vogliamo essere: perché non tutti i siciliani siamo mafiosi e non tutti i mafiosi sono siciliani!!!

Come dicevo alcuni giorni fa… ci sono proprio tutti!!!

Come ormai consuetudine in questo nostro paese, sopra ogni cosa ci sono le solite mazzette e a dividersele vi sono quei nostri “cittadini al di sopra di ogni sospetto“…
Ed allora… ripartiamo dalla procura milanese che proprio alcuni mesi fa, aveva evidenziato una tangente data per oltre un miliardo di euro… quella grazie a cui l’ENI aveva ottenuto il giacimento nigeriano Opl 245…
E per questo motivo che su mandato del procuratore aggiunto Laura Pedio, la Guardia di Finanza aveva perquisito la sua abitazione ed ovviamente il suo studio, mentre per quanto concerne la società Eni, si tratta di un vero accerchiamento giudiziario!!!
Da quella inchiesta è partita nella stessa giornata l’inchiesta di Siracusa, che ha portato all’arresto del pm Giancarlo Longo, accusato insieme un altro avvocato legato a Eni, Piero Amara, di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione…

Il pm avrebbe incassato 88mila euro per istruire un fascicolo nel quale l’Ad di Eni, Claudio De Scalzi, (imputato a Milano per la maxi-tangente di cui sopra…), figurava come vittima di un complotto ordito da due consiglieri del colosso petrolifero, Luigi Zingales e Katrina Litvak, che Longo provvedeva a iscrivere ingiustamente nel registro degli indagati. 
Una storia di cui bisogna dare merito al ” Fatto Quotidiano” che per primo iniziò a parlare di quella inchiesta, spiegando di come a Siracusa si stava compiendo un ulteriore complotto nei confronti del’ex premier Matteo Renzi. 
Ed è grazie a quegli articoli che il comitato parlamentare che vigila sulla nostra “intelligence”, prese ad  intervenire e diede modo di verificare come durante un’intercettazione lo stesso Longo, intercettato mentre parlava con due suoi colleghi, dichiarava: “…quegli articoli (del Fatto Quotidiano…) sparano un po’ di cazzate… così chiama il Copasir… il Copasir richiama … e lui è cominciato ad andare un po’ in panico su questa cosa…”.
Ed allora riporto quanto ho letto dallo stesso quotidiano:
“LUI ”È FRANCESCO Paolo Giordano, il procuratore capo di Siracusa che, dopo aver letto gli articoli, vuole vederci chiaro e, come spiega Longo, “assegna il fascicolo a Scavone”… 
Fabio Scavone è il procuratore aggiunto di Siracusa… 
Il suo arrivo, per Longo, è l’inizio della fine. 
E la reazione a catena arriva (per come riportato sopra…)  fino alla perquisizione di Mantovani. 
Fabio Scavone nel contempo (continua Longo), va là (dal procuratore capo) e gli fa casini, dicendo:guarda io ho visto questo fascicolo… se l’è passato… no… se l’è assegnato!!!”. 
Il risultato per Longo e l’intero depistaggio è devastante… 

Il procuratore capo Giordano trasferisce gli atti alla procura di Milano, segnala Longo alla Procura generale della Cassazione e trasmette a Messina, competente a indagare sui magistrati di Siracusa, notizie che riguardano il fascicolo sul falso complotto contro De Scalzi… 

La procura di Messina, ieri, ha arrestato Longo accusandolo di una “precisa regia e consapevolezza di utilizzare l’azione giudiziaria per fini illeciti”!!!
Quello sul falso complotto comunque, non è l’unico finito nel mirino della procura di Messina.
Il metodo “LONGO” (secondo l’accusa), era di tre tipi. 
Creava fascicoli “specchio”, che si auto-assegnava per monitorare i fascicoli, assegnati ad altri colleghi che potevano interessare agli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore per avere copia di atti altrui o riunire i procedimenti…
– Si creavano fascicoli “minaccia ” nei quali venivano iscritti una serie di soggetti ostili agli interessi di alcuni clienti di Calafiore.
Ed infine, c’erano i fascicoli “sponda”per poter conferire consulenze utili agli interessi dei clienti di Calafiore e Amara”… 
Ma ritorniamo al finto complotto…
“Il pm Longo, scrive il gip di Messina Maria Ventriglio, si auto-assegnava un procedimento a carico di ignoti per il surreale sequestro denunciato da Alessandro Ferraro. Quindi faceva confluire nel fascicolo un verbale di informazioni sommarie rese dal tecnico petrolifero (Massimo Gaboardi) che secondo l’accusa, erano di fatto un falso, visto che era stato redatto in forma di domande e risposte, direttamente dal solito avvocato Calafiore.
Quindi iscriveva tra gli indagati Gaboardi, il dirigente Eni Umberto Vergine, i consiglieri Karina Litvak e Luigi Zingales… il tutto (riporta il gip) – al fine di precostituire e introdurre elementi indiziari idonei a sviare le indagini svolte dalla Procura di Milano, sulla famosa tangente nigeriana… 
Nel fascicolo il Ferraro, sosteneva d’essere stato sequestrato da uomini armati, due di colore e un italiano, e “riconduceva l’attentato” a “quanto appreso a Milano in occasione di una cena” nel corso della quale un nigeriano gli aveva “riferito dell’esistenza di un’organizzazione criminale, la cui mente era tale Volpi, finalizzata a destabilizzare il management di alcuni gruppi imprenditoriali
tra i quali l’Eni”… 
L’obiettivo di Volpi, sosteneva sempre Ferraro, “era di acquistare le quote dell’Eni, avvalendosi di Vergine e Zingales, e ordire un complotto ai danni di De Scalzi”… 
Dichiarazioni ovviamente rilasciate al Pm senza però che fosse presente, la polizia giudiziaria.
Una modalità secondo l’accusa inusuale, in cui veniva sentita come persona informata sui fatti un certo Vincenzo Armanna (non indagato, n-Milano per maxi tangente nigeriana che, in quei giorni, riscontrava le rivelazioni formulate da Gaboardi”.
Naturalmente in cambio dell’istruzione di questo fascicolo, mirato secondo l’accusa a sviare l’inchiesta milanese, il Longo riceveva gli 88mila euro un viaggio a Dubai con la famiglia.
Certo, chiudere un fascicolo che vedeva De Scalzi vittima di un complotto, peraltro ordito da un alto dirigente Eni e due consiglieri del Cda, avrebbe potuto sortire qualche effetto anche sul futuro processo contro De Scalzi… ed un ipotetico collegamento investigativo con Milano, avrebbe consentito di conoscere l’intero fascicolo contro De Scalzi, dal pm milanese Fabio De Pasquale. 
L’intervento comunque tempestivo del procuratore Giordano – certamente a seguito della pressione mediatica del quotidiano “Il Fatto” – riesce a far bloccare comunque quanto si stava compiendo… 
Dal fascicolo trasmesso a Milano partono le archiviazioni per Litvak e Zingales – iscritti in modo “irregolare” – e le indagini che hanno portato alla perquisizione di Mantovani…
Avrei voluto concludere con un mio commento personale su questa vicenda, quasi incredibile, ma mi permetto di riprendere le parole riportate dal gip che scrive: “È inquietante il dato che gli accertamenti effettuati da Longo, si muovano su iniziativa di soggetti non deputati istituzionalmente alle indagini”!!!.
Ed è ancor più allarmante… la disinibita gestione dei fascicoli” del pm che ha proceduto all’audizione di informatori, senza l’ausilio di segretari o polizia giudiziaria, ma ha addirittura, formato falsi verbali.
Ritengo che non ci sia più nulla d’aggiungere…

Oggi si vota!!! E se stanotte si modificano le schede elettorali…???

Sono 4,6 milioni i cittadini chiamati al voto, e di questi s’attendono ai seggi (aperti dalle 8 alle 22) all’incirca la metà… poiché il resto dei cittadini si sa, non andrà a votare!!!

Si rinnovano il Presidente e l’Assemblea, ma la cosa assurda è che a differenza di tutte le votazioni svolte nel nostro paese, qui accade qualcosa di diverso e cioè lo spoglio, inizierà non prima dell’indomani… 
Ora, dopo che tutti sapevano di quanto prevede la legge regionale dal 2012, qualcuno inizia a ipotizzare il rischio che questo procedimento possa favorire brogli, in particolare in alcuni seggi, poco controllati dalle forze dell’ordine…
Il sospetto c’è… e sono in molti ad aver richiesto al Ministero dell’Interno ulteriori rafforzi sui controlli, in particolare su quei seggi periferici…
Al sottoscritto piace voler ricordare quella “furbata” sul meccanismo di voto, riproposta nella fiction “Gomorra”, dove con una sola scheda “trafugata”, si era riusciti a far eleggere il sindaco voluto!!! 
Ora in molti dicono che sia un errore lasciare le urne chiuse per l’intera notte di domenica e poi non se ne capisce la ragione, certo è giusto che gli scrutinatori dovessero riposare ed allora si poteva prevedere un doppio turno, altri scrutinatori che subentrando a fine votazione, avessero dato inizio allo spoglio elettorale…
Nel giro di poche ore, con i sistemi attuali informatizzati, alle 24.00 eravamo già a conoscenza dei risultati…
Ma quanto sopra accade nei paesi moderni e certamente più democratici!!!
Non nel nostro, dove viene data sempre la possibilità a qualcuno, di poter fare il furbo e godere così di quelle opportunità concesse dalle nostre istituzioni!!!
Qualcuno più fiducioso delle regole di controllo, starà pensando che i brogli non potranno mai avvenire… certamente ha la memoria corta oppure non conosce bene la storia di questo nostro paese: già, dimentica che durante il voto per le amministrative del 2007 a Palermo, il voto venne falsato, così come accertato con sentenza passata in giudicato!!!
La cosa più interessante ora è che, durante le ore di sospensione, tutti i canali s’occuperanno di “exit pool”, evidenziando così i numeri di quelle preferenze, che per come si è visto, non corrispondono mai alle preferenza fatte all’interno dell’urna… ma si sa… quelle trasmissioni hanno la funzione di fare programmi inconcludente… come si dice, servono “tanto per parlare”!!!    
Ora, chi è certo di perdere grida a maggiori controlli, in particolare in quelle aree dove c’è la presenza di soggetti “impresentabili” e quindi, dove le organizzazioni criminali, possono avere una maggiore capacità di incunearsi, in quelle falle organizzative o strutturali.
Il candidato del Movimento 5 Stelle lo ha definito “l’ennesimo pasticcio di questo governo“, definendo questo voto “un referendum tra un mondo e un altro”!!!
Comunque, una cosa posso anticiparla: sarà una notte piena di fulmini e tempeste!!!
No… non mi riferisco alle votazioni… ma all’allerta meteo, che prevede una decisa e repentina intensificazione dei venti di Scirocco e qualche nube in più rispetto alla tranquillissima giornata odierna. 
Infatti, nel corso della serata, lo scontro tra correnti caldo-umide in risalita dal nord Africa e quelle decisamente più fredde provenienti dal nord Atlantico darà luogo ad un vasto ed intenso sistema temporalesco, che inizierà intorno alle 22-23 nel Trapanese, per proseguire nell’agrigentino e quindi a Palermo, coinvolgendo entro lunedì mattina, tutti i settori dell’Isola.
Si attendono piogge, rovesci diffusi, ingente attività elettrica provocate dai fulmini, forti raffiche di vento, grandinate con un considerevole abbassamento delle temperature. 
Quindi prepariamoci… perché oltre a quelle collere politiche che si andranno man mano ad intensificare all’interno delle segreterie di partito, si avrà modo di udire i rovesci meteorologici, che quantomeno, avranno la capacità di sopprimere molte di quelle urla addolorate!!!

Attività in crisi… soltanto le nostre!!!


La settimana scorsa sono passato da Misterbianco, una cittadina alle porte di Catania, un tempo cuore pulsante della maggior parte delle attività commerciali presenti nel nostro territorio.

Il rilancio di quest’area è stato dovuto anche all’investimento dopo gli anni 90, all’arrivo di Società commerciali di grande distribuzione, come Città Mercato oggi Auchan, Metro, Mercatone  e quanti derivanti dalla crescita di imprese locali che hanno iniziato a collaborare con i marchi di holding internazionali quali Euronics, Troni, Expert, Prenatal, Stock House… ed a questi ovviamente si aggiungevano quei negozi presenti, di abbigliamento, scarpe, arredamento…, riunendo cosi in una sola area quanto uno potesse ricercare.
Un punto di grande attività focale su cui convogliavano la maggior parte delle attività siciliane e dove quindi, dalla zona nord del messinese passando a quella sud del siracusano/ragusano, inglobando quella grossa fetta che giungeva quasi fino alla provincia di Enna e Caltanissetta, si veniva per acquistare e/o vendere…  

La realizzazione successiva di grandi infrastrutture, quali la realizzazione dei Centri Commerciali primo fra tutti quello di Belpasso ( Etnapolis ) e successivamente quelli posti degli ingressi principali di Catania, hanno ridimensionato l’afflusso in quest’area, spopolandola di quella ricchezza d’attività, che a gestione familiare pian piano purtroppo sono andate scomparendo… 

Di tutte quelle attività commerciali resta ben poco, anzi molte hanno pure chiuso a causa soprattutto della crisi e di quel mancato sostegno che il nostro paese ha saputo dare…
Hanno chiuso soprattutto quei negozi che da sempre erano dediti all’ingrosso, in particolare nel settore della moda, intimo, biancheria casa, scarpe, ecc…, ora tutti sostituiti da  negozi all’ingrosso asiatici in particolare cinesi, indiani, africani!!!

Incredibile, dove noi moriamo loro vivono…
La stessa situazione è ripetuta al centro di catania, dove ai ristoranti, si sono incrementati quelli etnici, gestiti da africani, brasiliani, indiani e dove grazie a questi sono pure aumentati gli spacci alimentari, ove è possibile trovare i prodotti specifici del proprio territorio ed alcuni fanno concorrenza ai nostri, in particolare quelli rumeni, russi, marocchini, del bangladesh e nordafricani.
Bisogna poi considerare quelli specializzati come i Money Transfer, gli Internet Point con la telefonia ed i Compro Oro, ai quali vanno aggiunti i classici negozi di abbigliamento, alimentari, bigiotteria, ecc…
Ovviamente non bisogna trascurare, l’importanza di chi ha saputo rischiare personalmente i propri capitali,  per intraprendere una attività in proprio, in un momento particolare di crisi e senza avere alcuna garanzia di possibilità di successo…
Ho letto che le stime in Sicilia parlano entro l’anno, di circa 25.000 nuove attività, quasi tutte concentrate nel commercio… e soprattutto a carattere familiare, a numero chiuso quindi, dove la regolarità del personale dipendente, sia fiscale che contributiva, ha una valenza molto aleatoria…, grazie soprattutto alla mancanza di controlli nel territorio.
E’ vero dobbiamo iniziare a ragionare con una nuova cultura, questa multiculturale e multietnica,  ma non bisogna nascondere gli evidenti problemi ancora presenti quali: il necessario processo di apertura verso gli stranieri, con l’eliminazione di quelle barriere culturali, religiose ed economiche, realizzando quelle politiche necessarie di integrazione, comunicazione e solidarietà; dall’altro bisogna alzare quel parametri di controllo e rispetto delle nostre normative e regole civili, allontanando in maniera definitiva quanti non le rispettano.
Lo sviluppo deve prevedere vantaggi ad entrambi, poiché non si può pensare di utilizzare il nostro paese come un “mordi e fuggi” , dove la contabilità è tenuta in maniera approssimativa, i pagamenti per costi e imposte non vengono rispettati, le spese ed i costi registrati non sono reali, la sicurezza sul lavoro è inesistente e soprattutto i ricavi vengono esclusivamente trasferiti nel proprio paese d’origine e mentre, come riportavo sopra, le loro imprese sul territorio le nostre, per far fronte a tutti gli adempimenti previsti, fanno fatica a sopravvivere…
Non è corretto correre in questa gara su strade diverse, dove le nostre imprese attraversano i percorsi più difficili, in salita e tortuosi, mentre quelli stranieri viaggiano in discesa senza neanche pagare il carburante!!!
La diversità è sinonimo di crescita, ma lo sviluppo deve essere per entrambi.
Siamo evidentemente disposti ad eliminare definitivamente quei sospetti e quelle avversioni che finora ci sono state, possiamo cominciare a lavorare insieme, giungendo a quella corretta integrazione…, ma bisogna che le regole, vengano sempre da tutti osservate,  per il bene comune del nostro, ma oggi anche vostro Paese.