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Ci si prepara alla guerra. Ma ditemi: dove sono i soldati???

Parlano tutti di riarmo, di aumentare i costi degli armamenti, sia per la difesa dei Paesi europei che per aiutare nel conflitto contro la Russia, l’Ucraina…

Anche la Nato è in allarme e si dichiara di essere pronta nel caso di una guerra che ormai sono in molti a ritenere che potrebbe scoppiare…

Il problema è che anche il nostro Governo Meloni e ahimè anche il nostro Presidente Mattarella, sembra – dalle dichiarazioni pronunciate in questi giorni – voler difendere i paesi adiacenti ai confini russi, chissà forse più per compiacere le decisioni intrapprese da alcuni Stati certamente predominanti nella cosiddetta “Alleanza”, dall’altro, non mi sembra che tra le popolazioni vi sia un grande entusiasmo anzi tutt’altro!!!

Già… è finito il tempo in cui gli Italiani (fessi) stavano – sotto quel balcone di Palazzo Venezia ad ascoltare il Duce – con il braccio alzato a mo’ di saluto romano, ad urlare a gran voce: “Guerra, guerra, guerra”!!!

Ma se rileggiamo quelle frasi fasciste assomigliano molto a quelle di oggi dei nostri governanti e non solo: Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell’Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l’esistenza medesima del popolo italiano!!! Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione; è la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l’oro della terra; è la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto, è la lotta tra due secoli e due idee. E vinceremo!, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all’Italia, all’Europa, al mondo. Popolo italiano, corri alle armi! e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!”

Per fortuna però oggi i giovani europei risultano esser più preparati e la maggior parte di essi non vuole  prendere parte a un conflitto che non li vede coinvolti direttamente e difatti, sono certo che a breve, assisteremo alle difficoltà nel provare ad arruolare un numero adeguato di militari, ritenuti necessari a quella causa…

Difatti a nessuno interessa questa guerra e ancor meno d’indossare una divisa per rischiare la vita ed allora, ecco che dal nostro governo s’inizia a parlare di “ritorno alla leva obbligatoria” oppure si prova ad incentivare – già come facevano nella seconda guerra mondiale gli Usa – incitando i ragazzi, in particolare quelli di colore, a servire il proprio paese con la promessa della parità dei diritti e dell’uguaglianza…

Ed ora in Europa fanno lo stesso, offrono posti di lavoro ben retribuito, grazie alle missioni all’estero, ma soprattutto la prospettiva di un futuro, grazie ad una divisa…

Mi chiedo: ma i figli dei nostri parlamentari italiani, senatori, deputati, presidenti, ministri, viceministri, sottosegretari, governatori, etc… partiranno per la guerra o come accade solitamente in questi casi, resteranno “protetti e ovattati”, sotto le coscie della mamma???

Fatemi quindi una cortesia, mandate per primi loro in guerra e voi come genitori potreste anche seguirli, già: “Armiamoci e partite”!!! Noi… ??? Ah… tranquilli… promettiamo sin d’ora di seguirvi. Voi nel frattempo aspettateci…