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Catania: anche con lo Stadio a porte chiuse…

Stasera avrei voluto parlare della partita di andata di Coppa Italia, già… avrei voluto esprimere un sgradito pensiero su quanto accaduto alla fine del primo tempo a causa di alcuni cosiddetti “tifosi“, mi sarei altresì voluto cimentare sul fango gettato addosso l’indomani da tutti i media, sia sulla nostra citta che sui miei concittadini, ma alla fine ho deciso diversamente…

Si, ho pensato di raccontarvi un sogno, quello di un imprenditore di origini siciliane che dall’Australia ha dediso di ritornare in questa sua terra, quella delle sue origini e quindi a differenza dei molti giovani brillanti costretti ogni giorno ad andare via,  egli se pur tra mille difficoltà e soprattutto dimostrando grande generosità è venuto in quest’isola, sì… non per prendere come fanno molti imprenditori del nord, ma per investire, provando attraverso una squadra di calcio di risollevare le sorti finanziarie ma soprattutto morali di questa città… 

Una comunità che ha dimostrato di unirsi a quel suo progetto, ringraziando egli e manifestando il proprio amore per quella maglia che negli anni ha dato loro grandi soddisfazioni…

Ed eccoli quindi in migliaia ad abbonarsi, facendo sacrifici personali, certamente in un momento di grande difficoltà, eppure loro – da veri tifosi – quelli che amano da sempre il Catania Calcio, quelli che sanno soffrire in silenzio ed applaudono anche nei momenti di difficoltà, quelli che certamente fischiano quando la squadra perde (d’altronde è giusto così…), sono ogni domenica lì, con il sole e con la pioggia, senza smettere di abbandonare la propria squadra!!!

Sappiamo ora quanto le circostanze durante questo campionato non siano andate per come si desiderava, ma sono certo che il primo a rammaricarsi di ciò, sia proprio il Presidente Pelligra!!!

Ciò non toglie comunque che bisogna rimanere positivi, lasciamo quindi la “sfiga” e ahimè anche quegli “sfigati” fuori (ed in questo momento di pura follia sapiamo quanto stiamo pagando in conseguenze…) , perché non sarà certamente un campo squalificato e quindi vuoto della presenza del pubblico a non farci vincere questa… Coppa Italia!!!  

IL Catania Calcio è il “CATANIA CALCIO“, una squadra che ha fatto piangere le grandi di serie A e non può ora essere paragonata a nessuna di queste provincialotte che stanno in serie C e/o B, ma permettetemi di dire… anche “A”!!!

D’altronde, come non osservare la domenica alcune di quelle squadre giocare in stadi vuoti, freddi, con la presenza di poche migliaia di tifosi, sapendo viceversa quanto a Catania, già… a partire dallo scorso anno (e fino ad oggi) abbia  seppur con risultati non certamente entusiasmanti e con una risalità in classifica che sappiamo essere ardua, dimostrato di possedere una presenza costante di migliaia e migliaia di tifosi, pubblico che tutti i campi sportivi c’invidiano e che rende ogni momento di quelle partite allo Stadio Massimino, un momento spettacolare ed incomparabile!!!

Quindi ben venga questa partita, affinchè si possa dimostrare all’Italia intera chi è il “CALCIO CATANIA” e soprattutto da quali validi e impavdi professioni la squadra è costituita!!!

Mister Zeoli, mi consenta un messaggio costruttivo: ho sempre pensato nella vita che esistono dei motivi per cui accadono certe situazioni, anche quelli che a volte riteniamo essere (ahimè) sfortunate; sì… col passar del tempo ho compreso come nulla accada per caso, anzi ciò che ritenevo essere sfavorevole, ho scoperto esser di fatto – in quell’istante – la migliore situazione che poteva accadermi. Difatti, se il destino non mi avesse fermato, sicuramente sarei andato incontro a qualcosa di più spiacevole!!!

Quindi se oggi Lei siede lì in quella panchina etnea, stia sicuro che un motivo c’è!!! Ora… in questo post – per scaramanzia – preferisco non dirlo, ma col cuore, sono certo che non mi sto sbagliando”!!!

Ed infine, l’ultimo pensero lo rivolgo ai giocatori del Catania: chiedo a ciascuno di loro di star tranquilli, perché in questa battaglia non sono soli; noi tutti – anche se non presenti fisicamente – saremo lì, insieme a loro, ad applaudire ogni loro azione e soprattutto urlare a squarciagola il momento dei gol…

Quindi, forza “GRANDE CATANIA”!!!

Il boss prepara la fuga…

L’evasione da carcere è riuscita prime dell’alba!!!

Erano le tre e quaranta quando una dozzina di uomini travestiti da poliziotti e carabinieri, armati di fucili e pistole, si sono presentati in carcere motivando che vi fosse il grave rischio di una fuga e che quel detenuto così importante, andasse immediatamente trasferito verso una località più sicura…  

Il commando si è così infiltrato nel penitenziario e dopo essersi fatti indicare la cella dov’era rinchiuso il boss, l’hanno prelevato senza dover immobilizzare le guardie carcerarie, le quali hanno creduto che si stesse trattando di un’operazione autorizzata… 

E così, senza colpo ferire, sono usciti dal carcere e giunti in adiacenza alle autostrade, hanno abbandonato e dato in fuoco quel furgone cellulare – ad uso solitamente della Polizia Penitenziaria per il trasporto dei detenuti – e gli hanno dato a fuoco, unitamente ad un altro autocarro posto nella corsia autostradale opposta. 


A bordo quindi di alcuni Suv di grossa cilindrata si sono dileguati ed hanno così fatto perdere le loro tracce…

Immediatamente appena compreso quanto accaduto, sono stati istituiti posti di blocco e controlli in tutte le uscite autostradali e nel contempo è stata rafforzata la vigilanza ai confini, nell’ipotesi che il boss provasse a scappare all’estero in auto o attraverso un fuoribordo…

Certo, nessuno si sarebbe mai immaginato un blitz come quelli che si vedono abitualmente nei film, anche se parliamo di un personaggio importante, al centro di numerosi fatti criminali e quindi nessuno mai avrebbe potuto prevedere un’azione così intrepida… 

Ora a fatti compiuti si stanno cercando le falle di quel sistema di protezione, ma non solo, si cercano eventuali complici che possono aver partecipato o chi ha permesso che ciò potesse accadere, ed ancora, chi ha dato a quei falsi militari i necessari documenti e le autorizzazione per quel improvvisato trasferimento…

Anche la procura ha disposto un’immediata inchiesta per accertare eventuali responsabilità, certo non sarà semplice giungere ad una celere soluzione e ancor meno trovare quella banda criminale che ha compiuto l’evasione…

Il sottoscritto appresa la notizia è rimasto basito, tanto da aver pensato che era il momento di recarmi immediatamente in quei luoghi e dare immediatamente il mio personale contributo, anche se nello stesso momento in cui stavo pensando ciò, mi sono detto: scusa Nicola, ma cosa cazz… centri tu con tutta questa storia?

E difatti, ecco aprire gli occhi e comprendere che stavo semplicemente sognando, ma appena destato e passati solo pochi minuti, uno pensiero bizzarro ed una forte angoscia mi ha assalito: non è che forse quell’organizzazione criminale o anche parte di quello stato deviato che finora l’ha protetto, stia realmente preparando la fuga di quel boss prima che possa iniziare a parlare coi magistrati???   

Sicilia: Chissà se un giorno – prima di morire – riuscirò a viaggiare su quei binari dell’alta velocità???

Ho letto stamani su “La repubblica” un articolo che parlava di una scommessa personale…

Vi rimando quindi a quel link che tratta per l’appunto della realizzazione di un’opera ingegneristica, quel treno che collegherà (un giorno…) Palermo a Catania, una tappa certamente fondamentale per lo sviluppo dell’Isola, insieme alle sue sorelle gemelle – ancora da iniziarsi – sulla Catania-Messina e sulla Messina-Palermo…

Ovviamente non entro nel merito dei ritardi e delle motivazioni (di cui tra l’atro posso affermare di conoscerne bene i motivi…) e quindi se pur riconosco in quel suo personale “I have a dream” qualcosa di mirabile, dall’altro, sono per mia abitudine a essere portato all’obiettività, mai di parte e quindi ad analizzare le situazioni per come realmente e sono  e non come potrebbero essere o diventare… 

Comunque trovate il post al seguente link: https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/crescere-in-europa/2023/02/03/news/una_scommessa_personale-386181029/

Sono comunque d’accordo con l’Ingegnere, responsabile dei lavori della nuova linea per Rete ferroviaria italiana, quando dichiara che i siciliani, da anni, aspettano il cambiamento, ma come ben sappiamo, questa fiduciosa evoluzione non avrà luogo in maniera celere, in quanto sono in molti dall’alto di quei poteri, a volere un popolo sottomesso, mai evoluto e su questo anche i miei conterranei hanno le loro colpe, perché da sempre assistono con distacco ai cambiamenti, quasi non li volessero, già si parla di “alta velocità”, quando di contro si tende in tutti modi a restare “immobili”!!!

Già… ripenso alle parole del principe Salina: l’isola vive sei mesi all’anno sotto un sole infuocato, il clima e il paesaggio hanno inciso negativamente sull’animo degli abitanti al pari delle vicende storiche. Per tutte queste ragioni la Sicilia è una terra “immobile”, senza prospettive future.

Ed allora vorrei dire che serve a poco scommettere, quando dall’altra parte i giocatori di quel tavolo (fornitori, appaltatori, subappaltatori) – per ragioni che non sto qui a riportare, non hanno più “fiches” da puntare e quindi potersi aggiudicare la posta!!! 

Ing. sappiamo entrambi quali sono i reali problemi che hanno portato ad oggi a quei ritardi, il sottoscritto tra l’altro l’ha palesemente esposti (sì… formalmente a chi di dovere, in quelle opportune sedi) e debbo ammettere che qualcosa in questi mesi è stato fatto, certo poco, ma d’altronde (per come riportavo sopra) il sistema – se pur imperfetto – va ad ogni costo protetto, perché come diceva il nipote di quel principe, Tancredi: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»!!! 

Quindi ben vengano questi cambiamenti, ma se si vuole realmente un evoluzione della nostra Sicilia, bisogna che essa diventi attrattiva, non per dare la possibilità d’estate ai turisti di farsi i bagni, ma diventando polo attrattivo di capitali, di idee e di persone, quegli stessi “talenti” che ad oggi – come il sottoscritto – hanno scelto di andar via!!!

Ing. mi consenta questa similitudine: considerato quanto avviene nel nostro Paese, auspico soltanto di non dover attendere trent’anni prima di poter viaggiare in Sicilia su quel treno “alta velocità”, anche perché sicuramente, per quel giorno, non sarò più su questa terra!!! 

Ah… dimenticavo, nell’attesa mi sto consolando viaggiando ad alta velocità da Firenze a Milano, con Italo e Freccia Rossa!!!

Ho fatto un sogno: un Curatore rischia d’essere condannato a causa dell’irragionevole durata della procedura fallimentare ad egli assegnata!!!

Credo di possedere dei poteri sovrannaturali… 

In particolare, mi capita di anticipare quanto sta per accadere sotto il profilo giudiziario!!!

Mi riferisco ad esempio a procedure quali sequestri, confische, fallimenti, ma non solo, vedo i volti di taluni soggetti che certamente non conosco, ma che occupano posizioni di rilievo quali quella di responsabili amministrativi e/o contabili d’uffici pubblici, alti dirigenti, direttori di lavori o della sicurezza, e per finire mi compaiono alcuni visi, mi sembra che siano legati alla politica o all’imprenditoria!!!

Sì…li vedo, già in quel mio sogno sono partecipe diretto ai loro arresti, già… è come se fossi lì, e dire che solitamente non ricordo mai i sogni, ma questi permangono nella mia mente come fossero reali, tanto che quando giungono nel sogno, mi alzo di soprassalto e ricordo perfettamente ogni circostanza.

Solitamente faccio passare qualche ora e subito dopo mi metto alla ricerca di quei soggetti, difatti, per avere conferma del sogno controllo se vi sia qualche notizia nelle pagine web, per poi scoprire che non vi è nulla ed allora mi chiedo, se forse quel sogno fosse frutto di una fantasia o non rappresentasse una vera e propria premonizione…

Quando finalmente quel sogno comincia a svanire, ecco dopo pochi giorni venir fuori la sorpresa, l’individuo immaginato in quel sogno prende forma, ed ora ne conosco generalità e occupazione!!!

Ovviamente nei miei post cerco di non parlarne, difficilmente ne faccio riferimento, anche se in più di un’occasione ho anticipato quanto a breve sarebbe accaduto in taluni settori e cosi poi è stato…

Questa volta per dimostrare che quanto sopra sia realmente vero, vi anticipo un sogno fatto stamani…

Trattasi di un curatore fallimentare, colpevole di una condotta inerte: l’aver dilatato appositamente i tempi della durata della procedura, per ottenere così il pagamento prolungato del proprio compenso o le parcelle di amici e/o familiari… 

Nel sogno si evidenziava come l’inerzia fosse servita nel deperire i beni immobili acquisiti all’attivo, cagionando così un notevole danno patrimoniale al fallimento intervenuto…

Difatti, dall’eccessiva durata della procedura – in contrasto con il dovere di diligenza e perizia richiesti per lo svolgimento dell’attività professionale relativa all’incarico di curatore – era emersa, grazie ad una denuncia presentata in Procura, la responsabilità di quel curatore per  colpa grave.

Alla fine nel mio sogno il curatore è stato condannato e costretto a risarcire personalmente non solo quanti erano iscritti in quel fallimento, ma anche e soprattutto la pubblica amministrazione…

Come ho scritto sopra, non posso dirvi di chi si tratta, questa è una facoltà che ancora non possiedo, ma statene certi… tra qualche giorno scopriremo il nome ed il cognome!!!

Il lavoro nobilita l’uomo o lo rende simile alla bestia??? Ma poi vorrei sapere cos’è cambiato nel corso dei secoli???

Si dice che il lavoro distingue l’uomo dalle bestie, ma sarà veramente così???

Al sottoscritto sembra che nel corso dei millenni non vi sia stata una grande differenza tra la maggior parte degli esseri umani e quel regno animale, anzi potremmo dire che in taluni periodi storici, quegli amici a quattro zampe hanno potere godere di un benessere impensabile per la maggior parte degli uomini di quel tempo…   

Certo col passar dei secoli le condizioni di quegli uomini sono migliorate, ma se analizziamo nel dettaglio quanto è realmente accaduto, scopriamo in maniera chiara come le gerarchie sociali siano rimaste inalterate e, tra chi lavora e chi non fa nulla, la differenzia è ben visibile nel numero totale di rughe sul viso di ciascuno di essi, in particolare su quanti hanno trascorso la propria vita, tra impegno e sacrificio… 

D’altronde basti osservare come la nostra attuale società non si differenzia molto da quella di un tempo, già… divisa in classi e basata sullo sfruttamento delle masse era allora, ed oggi… la stessa cosa!!!

Certo, la maggior parte di essi allora era schiava e quindi quell’attuale concetto di lavoro non rappresentava in se l’ideazione di libertà, ma ditemi allora: quanti attraverso il lavoro oggi non sono schiavi??? 

Se provate a rappresentare una qualsiasi attività lavorativa manuale cosa vedete, non vedete forse le stesse condizioni sofferte di un tempo di quegli uomini e donne??? 

Certo nel ventesimo secolo le cose sono cambiate, sì… anche se a qualcuno e venuta la felice idea di promuovere un concetto nuovo di lavoro, purtroppo con una famosa frase  “Arbeit macht frei“… “il lavoro rende liberi“, ma sappiamo bene com’è finita… 

Cosa dire… il lavoro è libertà e la libertà produce indipendenza, ma in fondo tutti noi sappiamo bene che non è così, perché alla fine, ci si trova sempre ad operare sotto un padrone, per cui in definitiva, ciò che resta di quella effimera condizione di libertà è soltanto una mera frase di circostanza…

Schiavi si era… e schiavi si è rimasti, anche nel ricercare quel lavoro divenuto ormai una mera illusione.

Già… la vita per molti è una mera illusione, per alcuni una realtà tangibile, mentre per tutti gli altri resta un sogno!!!

il Pd incassa 3.600.000 euro per eleggere il Segretario del partito…

Hanno chiesto due euro a ciascun elettore per decidere chi tra Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti volevano quale Segretario del Pd… 
E gli elettori votanti, circa 1.800.000 (secondo quanto comunicato) hanno scelto Zingaretti con il 65/70% delle preferenze…
La circostanza che più di tutte – appena saputa la notizia – mi ha fatto sorridere, è aver appreso come gli altri due contendenti, in particolare Maurizio Martina sia stato votato soltanto dal 18% mentre l’antro concorrente,  Roberto Giachetti si sia fermato solo al 12%…
Abbiamo sentito in questi mesi quel Segretario pro-tempore parlare in tutte le trasmissioni tv, in cui si atteggiava a nuovo paladino del partito e credeva – erroneamente – di essere lui il nuovo Matteo Renzi della situazione, ed invece ecco giungere la bastonata, dove neppure i suoi hanno avuto interesse ad averlo come segretario, minch… che figura di…   
Unità e cambiamento” era questo il motto per convincere gli elettori, non molti… secondo il ministro Salvini al “minimo storico“, ma non importa… “l’importante è che siano tornati a votare”… 
Ed ecco le parole del nuovo segretario, speriamo che con il passar del tempo saranno diverse da quelle di oggi, che assomigliano molto a quelle dei suoi predecessori: “Viva la democrazia italiana. Si è riaccesa la speranza. Grazie all’Italia che non si piega a un governo pericoloso“!!! 
Già per ora mi sembra che non sia cambiato nulla… ci risiamo, puntano a colpire gli avversari senza portare nuove idee o soluzioni… 
Ieri sera un mio amico mi ha mandato un messaggio su “whatsapp” che diceva: “Domenica 3 marzo si vota per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico. Io sostengo Zingaretti, convinto che con lui il PD possa finalmente rinascere.  Ti aspetto dalle 8.00 alle 20.00 al gazebo di … e via discorrendo “…
Sarà che mi sarò andato a coricare con quel pensiero, che stamani, sì… lo so… non ci crederete, mi sono visto da buon “proletario” in fila dinnanzi a quel gazebo…
Accanto a me c’erano miei amici, erano posti dietro alcune transenne e mi guardavano e dicevano: “Nicola… Nicola… ma com’è possibile… tu… anche tu lì… ma che stai facendo, ed io sorpreso mi guardavo intorno e mi chiedevo cosa stesse accadendo, già… io che provo a votare per un segretario del Pd… ma cos’è successo… son diventato matto, ed ecco che nel girarmi mi vedo riflesso nel vetro di un bar… a guardarmi sembro il fratello di Van Gogh.
No… no… non può essere… no… ah… per fortuna mi sveglio e mi accorgo che stavo sognando!!!
Comunque, alla fine a vinto Nicola Zingaretti e debbo dire che, tra tutti i segretari che l’hanno in questi anni preceduti… da Franceschini, Bersani, Renzi, Martina e le reggenze di Epifani e Orfini, quantomeno, per le poche volte che lo sentito parlare, mi è sembrato il più interessante e forse anche tra quelli meno legati ai poteri forti di quel partito, gli stessi che vedrete non passera molto tempo… proveranno a farlo cadere!!!
Deve solo cercare di andare “avanti”… senza guardare cosa fanno gli altri, in particolare Lega e M5Stelle… 
Basta con quelle frasi retoriche “Abbiamo dato una buona immagine di confronto nella battaglia politica in questo Paese ferito“… no  fanno più effetto, anzi gli italiani sono da troppo tempo stanchi e vogliono fatti e non più parole!!!
Per cui caro Segretario Zingaretti… auguri, perché vede, ciascun italiano, anche quello che sembra impossibile da convincere, vuole principalmente il bene del suo paese, e se i soggetti (o il partito a cui si era affidato), dovessero mancare quell’impegno, stia certo che saprà abbandonare la strada errata e premiare viceversa chi al contrario ha saputo lavorare bene…
E allora “Buon Lavoro”…

La politica in Sicilia è come il nostro cervello, sfrutta solo il 20% !!! Immaginate se sfruttasse tutte le potenzialità…

Mi piace leggere sul web le trasformazioni politiche – ma soprattutto partitiche e/o personali– che con il passar dei mesi, vanno evolvendosi nella nostra regione… 
Quanto spreco di tempo e di “cervello”, utilizzato per intrecciare legami che poi nulla hanno tra se in comune, ma loro comunque ci provano continuamente…
Già… tessono come pescatori quelle proprie reti per poter accalappiare un maggior numero di pesci…
Sono come i marinai esperti, provano a trasportare in quelle loro barche quanti più “pesci”… pardon “soggetti” possibili, ciascuno di essi capace di alimentare (con i propri voti, perché in fondo di questo si tratta…) quel gruppo che potrei definirlo di “pesce-misto“!!!     
E’ dire che se ciascuno di essi, usasse anche soltanto quel 20% del loro cervello per occuparsi dei problemi dei cittadini, oggi sicuramente, vivremmo in un paese meraviglioso!!!
Ma la nostra politica è come le nostre infrastrutture, sfrutta solo in minima parte le proprie potenzialità, la maggior parte di esse le spreca o le fa sparire, mentre la parte ancora sana… è di fatto inutilizzabile!!! 
Per fare una metafora è come se la politica utilizzasse una sola corsia autostradale delle quattro disponibili, per di più passando in maniera alternata da una corsia ad un’altra a causa dei lavori in corso (un po’ come avviene nella realtà nelle nostre autostrade Catania-Messina o Catania-Palermo) e quando finalmente si pensa di poter proseguire liberamente… ecco che ci si accorge, di essere nuovamente bloccati a causa di un ingorgo imprevisto e tutti noi, come tanti fessi, restiamo lì senza sapere cosa fare, in attesa sempre che qualcuno, ci venga ad aiutare…
Così è difatti la nostra politica…
Ci lasciano in balia dei problemi, affinché si ha necessità che la stessa o qualcuno appartenente ad essa, li possa risolvere, una circostanza questa che puntualmente viene vanificata, se pur, di volta in volta, si è provato a cambiare schieramenti politici e/o partitici, ma come abbiamo visto, senza alcun reale risultato…
Qui in gioco non vi è la nostra ricerca di cambiamento, quella serve a poco, non si tratta di una selezione naturale (o neurale…) con la quale solitamente proviamo a migliorare la nostra evoluzione di specie, con la politica purtroppo, questa metodologia scientifica serve a poco, anzi a nulla, e quindi, mentre noi – semplici cittadini – ci sforziamo continuamente di sopravvivere, loro incredibilmente, percorrono in maniera indifferente le loro agiate vite!!!
E non si tratta di voler comprendere quali tra le due parti sia la più intelligente, loro – se pur la realtà ahimè dimostra il contrario – pur non rappresentando quella capace (anzi solitamente è la più impreparata…), dimostra essere però la più perspicace non per nulla si è gettata negli anni in politica e non come tutti noi… nel lavoro – ma… proprio per questo che in quella determinata funzione, dimostra essere la più abile, perché riesce in maniera integrale ad utilizzare quella piccola porzione di cervello che possiede, per ottenere in quel campo, risultati cosi brillanti!!! 
Certo, su una cosa sono sicuramente più bravi… e cioè, nell’essere più furbi e svegli dei loro conterranei!!!
Sì… quegli stessi siciliani che ancora oggi – dopo anni d’inchieste su collusioni, corruzioni e malaffare, dopo sentenze e condanne, dopo legami associativi con ambienti mafiosi e/o della criminalità organizzata, ecc… –  dopo aver compreso quanto sopra, sono ancora lì a ricercarli e promettergli il proprio voto!!
Quindi se è vero che la politica potrebbe usare un po’ più di quel piccolo cervello… è altrettanto vero che i siciliani – quasi tutti i siciliani – se usassero anche soltanto quel 20% delle proprie capacità, sì… se fossero più attivi di come finora fatto e abbandonassero quello stato soporifero in cui hannod eciso di vivere, ecco se per un istante provassero ad essere liberi e non  genuflessi, meschini e senza alcuna dignità, provando a non identificarsi in quei loro “idoli” chiamati “politici” (che nulla possiedono di quel termine così importante…) sì… bastasse solo che ciascuno aprisse il proprio di cervello, forse non saremo qui a subire insieme, quanto ogni giorno accade!!!
Ma forse in fondo la verità è che ciascun siciliano è fatto della stessa sostanza di loro!!!
Ecco perché, pur essendo i miei conterranei dei soggetti avveduti, si facciamo ogni qualvolta chiamati, abbindolare da essi!!!
Forse sarà colpa di un modello di società “irreale” che ci condiziona, che sprona a non credere in noi stessi, nella nostra forza individuale, che non esalta le lotte sociali, ma che tenta di limitare la propria libertà individuale, allontanandoci sempre più dai reali bisogni personali e collettivi, da quel vero bisogno di comunione, ma obbligandoci a pensare esclusivamente a quel proprio “orticello” e a fidarci sempre meno di chi sta a noi vicino…
I siciliani sono diventati sempre più “rigattieri” (senza voler offendere quella categoria operosa…), sì… pronti ad arraffare sempre più cose materiali, dimenticando i veri bisogni quotidiani, che non sono rappresentati dal benessere proprio o di quello della propria famiglia, bensì anche di coloro che ci stanno attorno…
Sì… è un vero peccato non poter utilizzare a pieno il nostro cervello, perché vi immaginate tutte le azioni che grazie ad esso ci sarebbe permesso fare???
Non oso nemmeno immaginare come tutto – a iniziare dalla nostra isola – potrebbe  funzionare…
Già… “I have a dream“: E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno siciliano, che un giorno questa nostra terra si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati liberi e uguali”!!!

Grazie Procuratore Zuccaro per il suo operato e adesso… buon proseguimento.

Ho fatto un sogno…
Nella visione vi era una stanza quasi buia, illuminata da poche candele ed un tavolo enorme, a capo un individuo robusto seduto di spalle con intorno una dozzina di persone…
Non riuscivo a vederlo poiché ero posto alle sue spalle, ma sentivo ogni parola espressa, in quella totale assenza di suoni… 
Sì… vi era da parte di tutti un’attesa, quasi vi fosse una forma di rispetto per quell’interlocutore: Sinnagghiri!!! Chistu… sinnagghiri ri Catania... 
Basta… non sinnipo’ chiu!!!
Ogni ghiornu n’inchiesta!!! 
Non sapi chiu’ ca cumminari e cu attaccari…
Ma iu ricu, chi voli fari: ni voli metteri tutti intra???
SINNAGGHIRIIII!!!
Am’a ciccari (comu ficimu cu chiddi i prima) di mannallu dassupra, dda… n’do norditalia, ca su tenunu iddi, nuotri cassutta non navemu chi fariini nenti!!!
– Padrino… ci vulissi na bella promozione, accussi semu tutti cuntenti: iddu ie nuatri!!!
Ma a propositu: ciatu parratu cu l’amici di Roma???
– Padrino… come sa ora n’da capitali cumannunu iddi: i stellati… cu chiddu du nord, u leghista!!!
I nostri nanu rittu ca pi uora non ponu fari nenti: am’a spettari!!!
Ma chi minch… riciunu, iama asppettari, ma chi minch… i’ama spettari ancora??? Chistu n’attacca a tutti??? 
Nama spicciari, iamma fari presto… non c’è tempu i peddiri: Sinnagghiri!!!
E’ cambiata la scena…
Mi ritrovo seduto in mezzo ad una sala colma di autorità, personalità pubbliche, giornalisti, fotografi, tutti lì per salutare il Procuratore Capo di Catania, Carmelo Zuccaro…
Non capisco cosa stia accadendo, sento la voce del Sindaco che parla di una importante perdita per questa nostra città e poi a seguire una serie d’individui, che porgono i loro ringraziamenti e consegnano ad egli dei riconoscimenti per l’attività svolta insieme al suo staff…
C’è una personalità che non conosco che rievoca la collaborazione svolta, la lotta alla corruzione, l’azione di contrasto e la crescita di legalità compiuta nel territorio catanese, il tutto compiuto con grande competenza, equilibrio, rigore, ma soprattutto… grande sensibilità. 
Sono lì per ringraziare il procuratore Zuccaro… tutti a manifestare i migliori auguri per la sua nuova destinazione in nord Italia…
Mi alzo e inizio a passeggiare tra quelle sedie, ma sembra che nessuno di loro s’accorga di me…
E’ come se fossi uno spettro, sì un fantasma a cui nessuno da conto, il bello è che riesco ad ascoltare non solo ogni loro parola, ma anche ciascun loro pensiero…    
A sentire quelle parole sembrano tutti rammaricati, almeno così appaiono al sottoscritto quelle frasi pronunciate, ma inaspettatamente quei loro pensieri, sembrano discordanti, manifestano in se espressioni di liberazione, c’è anche chi tra essi riflettendo dice: “finalmente si leva dalle p….”!!!
Ma come può essere che una figura così autorevole per questa nostra città, dopo aver fatto così tanto bene, possa venire deriso…
E’ proprio vero: “Un profeta non è disprezzato… se non nella sua patria e in casa sua”.
Dopo aver dato tanto per questa terra, dopo aver proseguito l’opera iniziata del suo predecessore Giovanni Salvi, dopo aver portato avanti insieme a tutto il suo Ufficio (nel quale sappiamo operano magistrati di grande professionalità ed esperienza) numerose inchieste, sì… dopo aver fatto emergere brillanti attività investigative coordinate in questi anni con tutte le forze dell’ordine, già, dopo aver assicurato alla giustizia centinaia e centinaia di soggetti… questo è il loro ringraziamento!!!
Sinnagghiri“, sento ancora quella voce, è lì… in quella sala, mi giro per ricercare chi l’abbia pronunciata o anche soltanto pensata, provo a determinare la provenienza di quel suono, ma non ci riesco, anche perché in sala c’è un grande frastuono, applausi, risate…  
Altri ringraziamenti seguono: “per l’opera svolta negli anni, con competenza, serietà ed equilibrio, assicurando e anche facendo percepire a noi cittadini il valore della legalità quale base per la convivenza civile e per un corretto sviluppo economico; anni nei quali ha saputo collezionare una serie successi al termine di indagini che hanno spaziano dal contrasto alla criminalità mafiosa, agli intrecci con la politica e l’imprenditoria, fino alla lotta contro le organizzazioni internazionali che si occupano di traffico dei migranti e del loro sfruttamento…
Grazie Procuratore Zuccaro per quanto ha fatto per questa nostra terra e buon proseguimento…
Improvvisamente mi ritrovo solo!!! 
La sala prima gremita è ora vuota, mi giro… non c’è più nessuno, anzi no, in un angolo all’esterno, affacciato sul ballatoio c’è lui, il Procuratore… è in piedi, sta guardando dall’alto l’intera nostra città… 
Riesco ad avvicinarmi… non s’accorge di me, ho come l’impressione che una lacrima gli stia rigando il viso, ma forse mi sto sbagliando, sento però i suoi pensieri: perché… già perché… perché debbo andare via??? Non voglio, ho ancora tanto da fare!!! Non è giusto, non può andare sempre così… 
Comprendo quella tristezza, già… è la stessa che hanno provato molti suoi illustri colleghi, nei tempi passati…
Qualcuno ha deciso il suo trasferimento, ed egli non riesce a capacitarsene…
Nuovamente solo… c’è buio, non vedo nulla, poi finalmente intravedo in lontananza una fievole luce, mi avvicino… c’è una crepa su un muro, guardo dall’altra parte è vedo la stanza di prima, questa volta fortemente illuminata; sono posto di fronte al tavolo, osservo il lato lungo e sono tutti lì seduti…
Sono sempre loro… quei 12 uomini, alcuni mi sembra di riconoscerli, sono girati verso sinistra, e stanno ascoltando…
Non vedo chi parla, riesco a malapena a intravvedere le mani, sono ben curate, un anello d’oro: Sinni iu… finalmente sinni iu!!! 
C’è l’abbiamo fatta… bravi, siete stati tutti bravi, ora sì che possiamo riprendere i nostri affari ‘sì…comu apprima’ e cerchiamo questa volta di non fare minchiate… 
Perché se non era per noi, per i nostri voti, quelli della nostra terra… a’stura a cumannare c’erano chiddi… e allora sì ca ninnavumu scappari da st’isola…
Padrino… tutto è tornato come prima, ha visto chi è arrivato come nuovo Procuratore??? 
E uora ritimi: mu merito o no u vostro applauso??? 
Scatta immediatamente l’applauso e i calici riempiti di champagne vengono innalzati al cielo: Si…si… va bene, ma ora per favore… riprendiamo a lavorare!!!
Lo schiamazzo mi sveglia!!!
Caz… stavo sognando, meno male era soltanto un’incubo!!! 
Mi alzo, mi vesto, ma prima d’uscire di casa penso: “Speriamo che non sia uno di quei sogni “premonitori”, altrimenti siamo nuovamente nei guai”!!! 

Meno male che la "giustizia" c’è…

C’è un grande sogno, che vive in noi…
Siamo la gente della libertà, 
siamo per la democrazia  
viva la legalità, 
meno male che il “Procuratore” c’è…
Siamo la gente, che ama e che crede
che vuol trasformare il sogno in realtà
“Procuratore”… siamo con te
Meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!
Siamo la gente
che non si arrende
che tende la mano
che forza si dà
Procuratore“, siamo con te
Meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!
Viva l’Italia
l’Italia che ha scelto
di credere ancora
in questo sogno
Procuratore“, siamo con te
Meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!

Procuratore“, siamo con te
Meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!
Dillo così
con quella forza
che ha solamente chi è puro di mente
“Procuratore”, siamo con te
meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!

“Procuratore”, siamo con te

Meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!
Viva l’Italia
l’Italia che ha scelto
di credere ancora
in questo sogno
“Procuratore”, siamo con te
Meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!
“Procuratore”, questo è per te
Meno male che la “GIUSTIZIA” c’è!

e adesso, Signore, che si fa???

Il Vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D’Ercole, durante la celebrazione del rito funebre ha detto: “e adesso, Signore, che si fa? Quante volte, nel silenzio agitato delle mie notti di veglia e d’attesa, ho diretto a Dio la stessa domanda che mi sono sentito ripetere da voi in questi giorni… 
A nome mio, nel nome di questa nostra gente tradita dal ballo distruttore della terra… adesso che si fa? Mi sono rivolto a Dio Padre, suscitato dall’angoscia, dall’avvilimento di esseri umani derubati dell’ultima loro speranza…“.
Caro Monsignore, sono certo che difficilmente il Signore avrà trovato del tempo per venirle a rispondere…
Io diversamente da Lei… ho fatto uno strano sogno e vorrei raccontarglielo…
C’era un uomo su un palco che parlava ad una moltitudine di persone e tutte quella gente lì sotto, stava in silenzio ad ascoltarlo…
In quel sogno, anch’io tentavo di comprendere il senso di quelle parole proferite che ora qui tento di riproporre…
Sono certo che nel farlo, non sarò preciso, salterò alcune citazioni, qualche frase, un richiamo, sì… la mia narrazione potrà non essere accurata, ma proverò comunque a rappresentare quel discorso che, potrà comprendere, s’addice perfettamente al momento che ognuno di noi sta vivendo… 
Ecco quanto comunicava: “sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese; questa giornata è un faro di speranza per milioni di uomini e donne, bruciati purtroppo oggi dell’avida ingiustizia… 
Ma ancora adesso, quegli uomini e quelle donne non sono libere; dopo anni… vivono su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale, languendo ancora ai margini della società ed esiliati nella loro stessa terra…
Per questo siamo venuti qui, per rappresentare la nostra condizione vergognosa… possiamo dire in un certo senso che, se siamo venuti qui, nella nostra capitale è per incassare un assegno!!!
Quando gli architetti di questa nostra “Repubblica” scrissero le sublimi parole della Costituzione, firmarono un “pagherò” del quale ogni cittadino sarebbe diventato erede…
Questo “pagherò” permetteva che tutti gli uomini, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità!!!
È ovvio a tutti che, nel nostro paese… è venuto meno questo “pagherò”, per ciò che riguarda i suoi cittadini…
Invece di onorare quel suo sacro obbligo, ha consegnato di contro ai propri abitanti un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: “fondi insufficienti”… perché qualcun altro li ha già presi prima!!!  
Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti… nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. 
E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia!!!
Questo non è più il momento in cui ci si possiamo permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi con modi tranquillante… 
Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della “corruzione” al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia alla solida roccia della equità e fratellanza sociale; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio… 
Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno l’urgenza del momento!!! 

Questa estate soffocante della legittima impazienza di tutti i cittadini onesti non finirà, fino a quando, non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà e uguaglianza!!!

Non ci potrà mai essere… né riposo né tranquillità fino a quando non saranno riportati nella giusta equità i diritti di tutti i cittadini… 
Continuando così, non ci potrà essere pace e i turbini della rivolta, continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia!!!
Cerchiamo però di non soddisfare mai la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. 
Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. 
Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa, degeneri in violenza fisica… 
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica, con la forza dell’anima…
E’ tempo di impegnarci tutti, bisogna marciare per sempre in avanti e non si può più tornare indietro… e perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno… 
E’ un sogno profondamente radicato… quello che un giorno, questa nazione, si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni…
Io ho davanti a me un sogno, quello di vedere finalmente una grande nazione… per l’appunto la nostra!!!
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni paese… da ogni borgo, da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, sapranno unire le mani e cantare queste parole: “Liberi, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo finalmente liberi”… 
Caro Monsignore, l’uomo del sogno era Martin Luther King….
E’ strano come quelle parole gridate con vigore e ad alta voce, possiedano quelle stesse connotazioni che oggi si hanno in risentimento, su quanto sta accadendo nel nostro paese… 
Un paese il nostro disperato, in cui si sentono in lontananza le urla di chi sta piangendo i propri cari, quell’insistente dolore delle famiglie che sanno d’aver perso tutto, anche i propri semplici ricordi di una vita… e noi tutti, se pur uniti in questa sofferenza, siamo ahimè già consapevoli che, appena si spegneranno i riflettori dei media, ci si dimenticherà (per come è già accaduto in precedenti analoghe circostanze…) di loro…
Per cui Monsignore, lasciando perdere quegli eventuali consigli “sovrannaturali” richiesti… ecco, mi dica, non adesso, ma allora… cosa si farà???

L’Autonomia Siciliana… una disgrazia per la nostra terra!!!

Non molti sanno che la nostra terra… la Sicilia è divenuta a “Statuto speciale” nel lontano Maggio del 1946, quando ancora l’Italia era sotto la monarchia e doveva decidere se diventare Repubblica…
Difatti il decreto istituzionale, non fu firmato da un Presidente della Repubblica… bensì dall’allora principe, Umberto di Savoia, luogotenente in Italia del padre Vittorio Emanuele III, che in quel periodo, con tutti i suoi familiari se n’era scappato in Svizzera….
Quindi a differenza di tutte le altre regioni d’Italia, anch’esse a statuto autonomo dal governo nazionale, la nostra, è totalmente indipendente da quel Governo… che come si è visto sopra è subentrato successivamente alla stessa proclamazione della Repubblica Italiana (14 Luglio del 1946).
Quindi, dal primo Governo De Gasperi a quello attuale di Renzi, ne è passato di tempo, ma in ognuno di quei 27 nominativi (rappresentanti dei 63 governi succeduti), possiamo notare come questa nostra terra sia stata sin dall’inizio, considerata quale possedimento di conquista… un territorio al di fuori dei propri confini naturali, quell’isola da utilizzarsi quale sfruttamento naturale per l’intera penisola…
Non parlo delle potenzialità naturali e culturali, bensì di quel bene prezioso messo negli anni a disposizione, conosciuto come forza lavoro…
Ed allora… ecco che la nostra Sicilia è stata pian piano relegata a terra di conquista, dove nessun miglioramento o investimento, è giunto a noi o meglio con la stessa celerità che si è avuta per le regioni del centro-nord…
Autostrade, ferrovie, infrastrutture, industrie, hanno rappresentano per la Sicilia un miraggio… e verranno si realizzate con il tempo… ma principalmente per distruggerne la bellezza del territorio… vedasi quegli impianti di raffineria, ecc… realizzati dalle solite imprese italiane del nord e mai da quelle “siciliane”; si sono così potuti incamerare i miliardi di lire messi allora a disposizione per realizzare quelle opere… che quando completate, hanno dimostrato tutta le loro fragilità… dalle errate progettazioni, alla ubicazione degli stessi, per finire con l’utilizzo di materiali di qualità scadente, che viene confermata oggi, in tutta la sua complessità…
E cosa aggiungere per aver deturpato la naturale bellezza del nostro territorio… un vero scempio realizzato sulla pelle dei cittadini, confermato in questi ultimi anni, dal numero di persone ammalate o decedute…
Sì… la nostra era una terra “d’oro”  ed è stata sfruttata pienamente da quei farabutti… paragonabili a quei cercatori del Klondike…
Ho letto in questi giorni un bellissimo libro di Pietrangelo Buttafuoco, s’intitola “Buttanissima Sicilia” e descrive in maniera magistrale, la rovina nell’aver goduto – sulla carta – di quella cosiddetta autonomia… descrivendo tutti i periodi di governo… fino a giungere a quello attuale di Crocetta, dove vengono riportati gli sfaceli di quella conduzione…
Un elenco che racconta con passione e rabbia, la cronaca di una terra, che tenta da sempre di superare questo stato di cose, momenti sociali attraversati da gravi crisi, accompagnati da ricordi tristi tristi e bui, realizzati sulla pelle di quanti in questa terra credevano e volevano cambiarla in positivo…
Una terra culturale meravigliosa, dove a quella storicità, fanno da sfondo le “rovine dei governi”, di quel procedere sempre in modo “gattopardiano” senza che nulla si realizzi e tutto continui a procedere “mafiosamente” nello stesso modo, ancor prima di quel lontano 1946…
Qualcuno aveva pure sperato in un cambiamento morale, chissà forse le stragi avrebbero aiutato quel cambiamento morale… ma con il tempo,,, anche quelle… sono state cancellate… insabbiate, travolte da usi e costumi indegni, che tentano di far dimenticare alle nuove generazioni, quanto accaduto… affinché tutto possa nuovamente ripetersi…
Doveva essere finalmente la volta del riscatto, dopo anni in cui la criminalità l’ha fatta da padrona… ci si augurava che il nuovo Presidente della regione desse vita ad un periodo in cui i principi di legalità fossero visibili a tutti, dove i cambiamenti avrebbero portato ad un rinnovamento ed invece sono stati anni soporiferi… dove nulla è stato fatto!!!
Qualcuno ha paragonato quest’ultimo periodo (dopo aver avuto in questi anni, presidenti quali Cuffaro e Lomabrdo) ad una marcia funebre… dove i cittadini inermi si muovono come automi in modo soporifero, trascinati, senza alcuna ribellione interiore… nessuna lotta a quel sistema, anzi, l’adeguamento a quelle regole imposte, senza manifestare mai… la propria ribellione!!! 
Si legge nel libro… l’hastag del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: #Adesso basta“… già basta a quella autonomia… sarà cosa santa e giusta ovunque, ma certamente in Sicilia NO!!!
Per i siciliani è stata un flagello che ha trascinato e continua tutt’oggi a portare con se nel baratro… l’Italia!!!
Si è visto come questa Autonomia regionale, abbia prodotto esclusivamente burocrazia, raccomandazioni, sprechi e arretratezza economica e sociale!!!
E’ necessario combatterla questa autonomia, che ha permesso alla mafia di proliferare e di predisporre i propri uomini, alla scalata di governo… per poi andarsi a sedere in quelle poltrone decisionali, non solo nella capitale, ma in particolare in quegli incarichi istituzionali…
Dice bene quando riporta… “la Sicilia è la fogna in cui nuota la mafia“!!!
Nel frattempo si sono fatti i proclami; il nostro attuale governatore incitava –prima di divenire Presidente di questa regione – ad una rivoluzione…
Ma quale “rivoluzione”, si sarà confuso con “restaurazione”… già sono stati messi nuovamente al proprio posto, tutti quei personaggi inquisiti e condannati, che, attraverso propri prestanome, hanno continuato a condizionare la vita di tutti noi siciliani…
Certo l’autonomia prevede anche che il presidente possa essere rimosso… ma si sa che, per mandarlo a casa, gli onorevoli del parlamento siciliano (ARS) dovrebbero votare una mozione di sfiducia… che però manderebbe a casa anch’essi… 
Viene da chiedersi… chi mai sarebbe così pazzo da rinunciare a più di 12.000 euro al mese con la prospettiva di fare carriera e prenderne ancora di più??? NESSUNO… siamo obbiettivi… ognuno di voi… farebbe lo stesso!!!
Quindi continuiamo con questa fasulla autonomia… dove la politica cammina a braccetto con imprenditori e colletti bianchi mafiosi, dove la legalità che prende il nome di “antimafia” dimostra ogni giorno di non combatterla quella criminalità, ma s’impegna principalmente affinché questa continui ad operare, per dare modo a loro (impegnati in quella irrisoria lotta), di ricevere mensilmente quel proprio compenso, sapendo di non aver fatto nulla per meritarlo…
Ma come si dice… noi siamo Siciliani, siamo abituati da sempre ad essere codardi e vigliacchi… a restare inermi dinnanzi alle imposizioni, a farci sottomettere, ad asservire quei vari padroni che nel corso della vita ci si presentano… 
Una volta questi erano i cosiddetti nobili, vassalli, feudatari, ecc… ed oggi quelle stesse imposizioni vengono realizzate dai nostri “politici”… che hanno perso quelle caratteristiche giurisdizionali, ma che di fatto, ne hanno mantenuto quelle sociali e politiche!!!
Un paese dove al primo posto ci sono i privilegi ed i privilegiati… un clientelismo che ha soffocato una terra putrida dove tutti (o almeno la maggioranza…), come liquami si offrono a riempirla quella fogna…
La Sicilia potrebbe essere la più importante regione del mondo… non ci manca nulla… dovremmo proprio eliminare quel di più…quel peso morto che ci portiamo sulle spalle da sempre!!!
Forse siamo ancora in tempo… possiamo scegliere… decidersi da quale parte stare… 
Ognuno di voi sa… se sta in quella “putrida” segreteria politica ad elemosinare in maniera pietosa quella raccomandazione personale o sta andando lì, per offrire il proprio contributo, per proporre qualcosa di positivo, affinché questo nostro paese possa migliorare questa nostra terra infetta…
Il mio non è uno sfogo… le mie parole non rappresentano la rabbia e l’accidia dei miei conterranei, non devo stimolare alcuna indolenza o poltroneria… ognuno farà da se e potrà assistere se quel sogno da sempre desiderato, si sarà finalmente esaudito!!!
Il “sogno” dopotutto… nutre la nostra forza interiore, mette a dura prova la nostra pazienza e ci consente di guardare sempre avanti, anche quando la vita sembra ci abbia pugnalato più del dovuto e più di quanto avremmo pensato di sopportare.
Guardiamo verso un altro sogno, sempre…

Ho fatto un sogno… è il I° Aprile!!!

Mi trovavo a passeggiare a Catania, precisamente in Via Etnea…, bellissima su quel disegno in pietra lavica, che quasi fosse un fiume, scorre su un tappeto ricamato: da un lato, vedo Piazza Duomo e dall’altro la maestosità dell’Etna… ancora innevata.
Mi dirigo verso il Bar Forzese di Corso Sicilia, la strada è libera… nessun “vucumprà”, incredibilmente pulita, cestini ovunque, ci sono pure tre operatori ecologici, con tanto di divisa fosforescente e un aspiratore automatico posto sulle spalle…., aspirano quelle poche cicche rimaste a terra…
Nessuno abusivo, nessuna vendita… niente di niente, neppure un Dvd o Cd clonato, ne alcuna borsa firmata, niente scarpe sgargianti e colorate e soprattutto, non si avverte quella gradevole sensazione di un tempo, ricordi d’essenze profumate… falsi d’autori, spacciati per Tester…
Vedo l’inviato di striscia, Bombazza Brumotti, con quella sua strana bici, a far acrobazie e piroette…, salta da un marciapiede ad un altro…. corre su una ruota nello spartitraffico infiorato, fino a giungere lì in fondo, a Piazza della Repubblica… altre carambole… ancora giravolte… non lo vedo più…
Decido quindi di tornare indietro, scendo dalla Via Etnea per andare verso Piazza Università e mentre cammino, vedo tante persone, felici, sorridenti, sono tutte sotto la Prefettura…, è strano…, perché sì, di solito lì, vedo sempre polizia, dimostranti, gente con bandiere, cartelloni, manifestanti che chiedono la salvaguardia dei propri diritti…; attendono e sperano che qualcuno possa risolvere la loro critica situazione contrattuale…, persone che lottano per volere garantiti quel proprio diritto… unica speranza di sopravvivenza, che è rappresentata dal proprio posto di lavoro…
Ma oggi, di quelle persone, non c’è sono…, infatti, nel cercare di districarmi tra la folla… trovo gente che balla, che ride, contenta di stare sotto il sole… festeggiano per quel nuovo posto di lavoro ricevuto, quell’assunzione tanto ricercata e desiderata, la fine di quel precariato, che sembrava non finire mai e che per alcuni  di essi, è durato… una vita!!!  
Bene, sono contento…, proseguo ancora e nel giungere ai cosiddetti “Quattro canti”, incrocio con la famosa Via di San Giuliano, mi vengono incontro tanti bambini zingari… ognuno di essi mi regala un fiore appena raccolto…, voglio lasciare loro una moneta…, ma scappano…, mi fanno segno che va bene così…, non vogliono nulla… non chiedono nulla… sono allegri, questo… è ciò che basta loro.
E’ tutto così incredibile, giungo a Piazza Università e la strada – a differenza degli altri giorni – non è interrotta dal solito dissuasore mobile a scomparsa…, un’orribile marchingegno, che costringe dei dipendenti pubblici, a trascorrere interamente le loro giornate lavorative, lì… da soli, o meglio accompagnati da quel maledetto telecomando, per poi rientrare a casa e continuare così a trascorrere le poche ore che restano prima d’andar a dormire, utilizzandone un’altro… già, quello della Tv, quando si dice: “una vita telecomandata
Piazza Università, la piazza della cultura, della formazione, della conoscenza, trasmissione dei veri valori, cardini fondamentali di civiltà e competenza, quella preparazione che viene trasferita dai professori agli alunni… ed oggi sono lì tutti abbracciati in un girotondo d’anime, uniti tutti in un unico leit-motiv, sensazioni che si sprigionano, nuove energie che si sviluppano, s’incontrano , si creano, si trasformano. 
E’ finito il tempo degli scontri, dei cortei studenteschi, delle politiche per lo studio, di quelle manifestazioni contro la riforma della scuola, di quelle barricate e occupazioni, autogestione di quella protesta necessaria per una ricercata libertà dello studio…
Ma ora si è soltanto accomunati… c’è la meritocrazia che paga…, niente più raccomandazioni o figli di papà…, i professori esaminano con obbiettività e correttezza di giudizio, vanno avanti solo chi merita e non esistono più cortigiani servili o schiavetti portaborse… non servono più neppure le gonne strette o gli sguardi provocanti…
Sgattaiolo… tra quelle braccia calorose, per giungere a Piazza Duomo… e lì posto sotto “u liotru” osservo la maestosa cattedrale, porta Uzeda, il barocco di quei palazzi e a destra il nostro Municipio… 
Di solito, quando mi trovo qui nel mezzo della piazza, mi soffermo ad osservare le persone che entrano ed escono da quel palazzo municipale…
Vedo tanta gente, c’è chi corre e chi va piano,  un andirivieni di esseri umani, sicuramente penso “ci sarà un gran da fare li dentro…” dopotutto se dovranno risolvere tutti i nostri problemi, di questa grande città, appunto… come la nostra…, si… non vorrei mai trovarmi, al posto del Sindaco…
Mi chiedo come facciano a dare ascolto a tutti quei cittadini, ognuno con un problema diverso da risolvere, continue richieste, ma soprattutto tantissime recriminazioni…
Ma oggi non è tempo di lamentele, sono tutti felici appisolati, applaudono verso quella porta/finestra, sventola una bandiera rosso-azzurra del Catania con una grande A posta al centro… si vede comunque l’organizzazione, la pianificazione, le strategie adottate per risolvere i problemi quotidiani, vi ricordate come descriveva le tre piaghe… quel famoso zio a “Jonny”, già… l’Etna, la Siccità e il Traffico…., ma ora, qui, nessuna di queste calamità ci può scoraggiare, perché noi siamo un popolo fortunato, viviamo nella più bella terra del mondo e niente, mai, ci può fare paura!!!
Ah… si… chi è… si, si, mi sto alzando…  ah… ecco perché… mi sembrava tutto così anormale: ho fatto un sogno… che strano casualità però… oggi, è il I° Aprile!!!

Tutti gli uomini sono corruttibili???

Diceva Carlo Dossi: tutti gli uomini sono corruttibili… è soltanto questione di somme!!!
Noi Italiani siamo fatti così… quando si tratta di criticare gli altri, ecco che siamo tutti pronti, messi lì in prima fila, a giudicare, a emettere sentenze, a volere a gran voce per i ladri, la tagliola o la ghigliottina…
Ci si dimentica però, che nel corso della propria vita non sempre si è stati coerenti con i principi di moralità e correttezza, ma che in talune circostanze ci si è lasciati corrompere…
Sono tante, anzi tantissime le volte in cui avete svenduto la vostra dignità per i propri interessi…
Prendete la volta in cui vi siete fatti belli con il datore di lavoro o con il vostro superiore a discapito di qualche collega, e quella volta in cui siete venuti a sapere un segreto e l’avete sbandierato ai quattro venti, oppure quando avete agevolato quella pratica o avete permesso che un abuso si trasformasse in qualcosa di lecito…
Ricordate quando avete alterato i dati, quando la pratica è stata posizionata sopra le altre, quando vi hanno fatto pervenire in regalo una bustarella o quando la bustarella siete andati a portala voi stessi a chi di dovere, cosa dire di quel viaggio offerto o di quella villeggiatura mai pagata, di quella raccomandazione richiesta per il proprio figlio, di quelle escort a cui non avete saputo resistere… 
Ogni uomo/donna ha sempre un suo punto debole… si tratta soltanto di cercarlo, trovarlo, ed a quel punto, mettere in pratica l’esca per farlo/a cadere in trappola…
C’è chi si vende per poche migliaia di euro, c’è chi lo fa perché gli è stata proposta una relazione sessuale a cui non si è saputo resistere, c’è chi viene – a seguito di quanto sopra – ricattato e adesso non può più uscirne ed ancora ci sono i cosiddetti collusi, coloro che a questo “sistema marcio” partecipano in modo diretto, perché corrotti…, ed infine ci sono tutti gli altri, quelli cioè che parlano, giudicano, condannano, ma che alla prima occasione, si vendono in quanto facilmente corruttibili… 
Sono lì, pronti a sfruttare la prima occasione che gli capita, anzi vorrei aggiungere che sono proprio lì… in cerca di quel pretesto per lasciarsi andare, quasi fosse una opportunità sperata e ricercata.
Anzi se il sistema inizia a funzionare, comincia ad instaurarsi una prassi e cioè quella di “camuffare” questa metodologie, tentando di salvaguardare la propria persona da eventuali passi falsi o dall’essere scoperti…
Il fine comunque è soltanto uno: riuscire a prendere sempre, di più, da tutti…   
Ma poi ve lo immaginate un paese diverso dal nostro in cui non c’è più corruzione…
Ma che paese sarebbe…
Non ci sarebbero più raccomandati, le posizioni professionali sarebbero occupate per meritocrazia, non ci sarebbero più corrotti ma soltanto persone oneste, i Tribunali chiuderebbero, i magistrati sarebbero costretti a cambiare professione, gli organi di vigilanza e controllo si darebbero al calcio, forse chissà proprio contro la squadra degli ex detenuti ormai divenuti persone irreprensibili, nelle strutture pubbliche ci sarà soltanto una organizzazione perfetta, coadiuvata da dipendenti altamente qualificati e incorruttibili…
Ed i ragazzi, ognuno relativamente alla propria situazione familiare ed economica, avranno adesso la possibilità di usufruire di una scuola preparata, innovativa e capace di formare giovani pronti per il salto sia universitario che professionale…
Un lavoro per tutti, questo è ora il nuovo motto in un paese in continuo movimento, un paese dove il principale interesse è rappresentato dal benessere generalizzato e dove il potere economico viene equamente distribuito a tutti i livelli…
Ed infine cosa dire dei nostri politici governanti… totalmente rinnovati, già nuovi individui che combattono le ingiustizie, si dedicano al riscatto sociale, al progresso, ai principi di uguaglianza, combattendo la prevaricazione e rinunciando ai vecchi privilegi….
Ah…. ecco… mi sembrava strano, stavo sognando… era logico, non poteva essere… la nostra Italia… come si dice a volte il meglio della vita è rappresentato dalle illusioni.
Niente, lasciamo le cose come stanno… in fin dei conti è quello che tutti vogliono!!!
Dopotutto, in un Paese come il nostro, non esiste difetto che alla lunga non diventi pregio… né vizio che la l’assemblea dei cittadini non elevi a virtù!!!. 

I soliti pecoroni…

Già, non c’è peggio di dover assistere quotidianamente a programmi di carattere elettorale, che come nel film il ” postino suona sempre due volte”, ritornano a presentarsi, sperando che ancora per una volta, uno possa concedere loro il proprio voto…
La cosa bella è, che questi nostri politici dimenticano di averci portato a questo disastro economico e soprattutto di non aver voluto cambiare le regole di questo sistema elettorale, rifiutandosi di realizzare una nuova legge, che ci avrebbe permesso di avere almeno una stabilità di governo…
Ed allora siamo qui ad avere candidati che non abbiamo votato, fermi nello stesso punto di prima delle elezioni e dove l’instabilità regna sovrana, con la possibilità folle ” dietro l’angolo “di ritornare nuovamente al voto…
Assistere come, dopotutto, pur avendo preso coscienza dei soprusi e delle ruberie, si continua ad esprimere il proprio voto, sempre nella stessa maniera, un voto dato non secondo coscienza… ma secondo convenienza!!!
Ci si lamenta in casa, per strada, in ufficio, al bar, ma poi la maggioranza delle persone cosa fa???, va a votare sempre nella stessa maniera e per quelle stesse facce…
La verità infatti è che la maggioranza di noi italiani è un branco di pecoroni, che si incolonna a scelte decise da altri e come pecore si schierano!!!

Chi procura i voti, chi li paga, chi è convinto nel chiederli e chi ormai ne è plagiato, chi impone un favore, chi il favore lo vuole…, chi ne incassa le somme e chi raggira il cittadino.., con buona pace di tutti quegli onesti, che sempre più isolati, pagano per tutti…
Certo si potrebbe tentare di cambiare, di ribellarsi, quel non dover accettare in maniera impassibile quanto ci viene proposto, ma iniziare  a ribellarsi…
Ieri sera, mi si diceva che a volte sono un po’ troppo idealista, ed io ho voluto rispondere  ricordando due episodi: il primo rappresenta la più bella canzone degli ultimi cento anni…, Immagine di John Lennon, dove cantando diceva: ” Immagina che tutti vivano la loro vita in pace… 
Puoi dire che sono un sognatore 
ma non sono il solo… 
Spero che ti unirai anche tu un giorno 
e che il mondo diventi uno…
mentre il secondo è quello di Martin Luter King quando, il 28 agosto del 63′ a Washington pronunciò il suo discorso più famoso descrivendo “un sogno…”, il sogno in cui noi avremmo conquistato la libertà, ma non solo per noi stessi…, già faremo appello alla vostra coscienza e al vostro cuore ed è così che alla fine conquisteremo anche voi, e la nostra vittoria sarà piena…
Una cosa è certa…, si può essere appassionati, sognatori e utopisti…, ma almeno per quel po’ di stima che ancora conserviamo di noi stessi, cerchiamo almeno di distinguerci, da questa massa di pecoroni!!!

MIcci…chè???

Sogno Siciliano o Sugnu Sicilianu…, ecco lo slogan apparso nei manifesti di Gianfranco Miccichè, candidato alla presidenza della Regione con il partito dei Siciliani… ed ancora quel io voto perché…, prefigura la rima, io voglio Presidente Miccichè… 
E’ bello vedere questi cartelloni dove vengono espressi, per ogni tipologia i problemi che attanagliano la nostra Sicilia, si va dalla agricoltura, all’energia, dai giovani allo sviluppo e via discorrendo…
Mi chiedo quindi, avendo oggi  coscienza dei problemi della Sua terra, in tutti questi anni, perché non ha alzato la voce??? Perché non si è fatto sentire… denunciando questo sistema politico-mafioso, che non permette a questa terra, di potersi risollevare??? Perché non manifestare il proprio dissenso, organizzando manifestazioni, scioperi, proteste, Sit-in!!! Perché non ha contrastato quelle classi politiche o quelle classi dirigenti, incapaci ed inaffidabili, distanti dal risolvere i problemi dei cittadini, rendendo sempre più difficili, con la loro negligenza, questo disagio e queste condizioni sociali…, perché??? Forse chissà, perché anche Lei appartiene allo stesso sistema… e non può andarci contro…??? 
Come vede, tanti sono i perché, ma per ognuno di essi, non si ha avuta alcuna risposta…   

Poi ci si chiede, cosa a potuto portare al distaccamento dei cittadini dalla vita politica quotidiana…, a cosa è dovuta questa assoluto allontanamento dalla politica e dalle istituzioni, a questo non voler più credere a niente ed in particolare su coloro che ci hanno governato, creando soltanto incertezza e precariato!!!

Ormai siamo così abituati a vedere i politici come     “ ladri e corrotti “, a vedere la politica come una cosa lontana, che non ci appartiene più e che ormai ha finito di essere vissuta attivamente…
Sono finite quelle passioni e quegli attivismi, perché ormai i partiti ed i loro uomini suscitano soltanto indifferenza…, d’altro canto bisogna aggiungere che proprio questi politici non hanno fatto nulla per incentivare questa partecipazione, che, ad esclusione di Beppe Grillo, oggi sono in pochi se non forse nessuno, tra quei leader di partito, che riescono ancora ad animare le piazze e le folle…
Abbiamo visto proprio in questi giorni cosa è accaduto a Santa Caterina di Villarmosa, nella Provincia di Caltanissetta, dove Lei, Sig. Miccichè, candidato alla più alta carica di Presidente della Regione Sicilia, si è trovato a parlare ad un pubblico assente, non c’era nessuno, ad eccezione di quel gruppo di contestatori, che almeno hanno fatto numero… chissà forse era meglio non parlare ed andarsene!!!
Ma questa sensibilità Voi politici non l’avete, non volete riconoscere che il tempo passa e che anche gli uomini passano…, è lo stesso errore che viene sempre ripetuto storicamente dai dittatori, che non vogliono mai accettare di andarsene… vedasi per ultimo la Siria, con il cosiddetto ” Presidente ” Bashar al-Assad… 
La verità che una volta presa quella poltrona, non la si vuole più lasciare… anzi si spera di tramandarla per eredita ai propri figli ed eventualmente anche ai nipoti…, troppo comoda e impossibile da rinunciarci!!!
Pensare che queste ragioni, siano da noi percepite, come qualcosa da accettare è quanto di più errato si possa commettere…
Ormai anche i più fedeli a quel sistema linfatico, i cosiddetti quaquaraquà, servitori di voti, da poter successivamente barattare, con quelle raccomandazioni a cui ormai non crede più nessuno…, ma da cui loro invece, ancora sperano…
Purtroppo, ancora qualcuno di loro resta, ma ormai rappresentano la minoranza di questo sistema marcio, dove invece ormai in tanti, sono a richiedere quel cambiamento radicale e con cui vogliono identificarsi…
Un nuovo rinnovamento politico è in corso, nuove proposte radicali, che parlino finalmente di programmi certi e che portino a soluzioni concrete…
Debbono finire, quei giochi di potere, quegli scandali, quegli opportunismi, quelle ingerenze, quei meccanismi perversi, quei favoritismi, tutto quello schifo con cui finora abbiamo dovuto convivere e che oggi ha creato, questa altissima  indifferenza e rabbia, nella politica e nei suoi uomini…


Oggi c’è bisogno di una svolta, dopotutto questi partiti non sono riusciti a combinare niente di buono, in tutti questi anni, nulla hanno modificato al loro interno, neanche una vera pulizia sono stati in grado di fare…, né indicarci il leader e neanche con chi saranno poi fatte le alleanze….
Ovviamente temono Beppe Grillo e quelle forti astensione che sanno di esserci…, sperano che il Prof. Monti, tiri ancora per altri mesi, creando quelle nuove leggi, che hanno portato con l’aumento della pressione fiscale, il nostro paese verso ormai condizioni estreme…   
Ora tutti sperano nelle nuove elezioni, come se queste possano cambiare la rotta…, ed i partiti, cercano di recuperare l’elettorato, manifestando, l’intima espressione d’iniziare proprio con i tagli alla politica e da quei costi pubblici sempre più inutili…, nuova propaganda elettorale per incantare quei poveri vecchi illusi…
Vede il marketing da lei utilizzato per la sua propaganda non era male…, trovo infatti il messaggio azzeccato…, ma lontano anni luce dalla realtà che viviamo…
Ecco oggi, il vero messaggio è semplice… basta invertire le sue parole: Perché io voto…, quale motivo mi spinge ancora oggi ad andare a votare??? Perché votare, per chi, per cosa dopotutto??? e se non votassi???  Il motivo è semplice, ma la verità è che a voi… fa sempre comodo far finta… di non capire…!!!